Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento cultura
Titolo: Ripartizione del Fondo per l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi - Anno 2009 - Schema di Direttiva ministeriale n. 120 (art. 2, L. 440/1997) Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 120/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 110
Data: 02/10/2009
Descrittori:
LINGUE STRANIERE   SCUOLA MEDIA
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione
Altri riferimenti:
L N. 440 DEL 18-DIC-97     

SIWEB

2 ottobre 2009

 

n. 110/0

 

 

Ripartizione del Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi - Anno 2009

Schema di Direttiva ministeriale n. 120
(art.
2, L. 440/1997)

Elementi per l’istruttoria normativa

Numero dello schema di decreto

120

Titolo

Schema di direttiva per l'anno 2009, recante gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge n. 440 del 1997, concernente l'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi

Ministro competente

Istruzione, università e ricerca

Norma di riferimento

L. 18 dicembre 1997, n. 440, art. 2

Date:

 

presentazione

17 settembre 2009

assegnazione

17 settembre 2009

termine per l’espressione del parere

12 ottobre 2009

Commissione competente

VII Commissione Cultura

 


Presupposti normativi

La legge 18 dicembre 1997, n. 440 ha istituito nello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione il “Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi”, definendone obiettivi e modalità di utilizzazione.

Gli obiettivi del Fondo (art. 1) sono i seguenti:

·          realizzazione dell’autonomia scolastica;

·          introduzione della seconda lingua comunitaria nella scuola media[1];

·          innalzamento del livello di scolarità e del tasso di successo scolastico;

·          formazione del personale della scuola;

·          formazione post-secondaria non universitaria;

·          formazione  continua e ricorrente;

·          adeguamento dei programmi di studio dei diversi ordini e gradi di istruzione;

·          interventi per la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del sistema scolastico;

·          interventi perequativi finalizzati ad incrementare l’offerta formativa, anche attraverso l’integrazione degli organici provinciali;

·          interventi integrati[2];

·          copertura della quota nazionale di iniziative cofinanziate con i fondi strutturali dell’Unione europea.

 

Le disponibilità del fondo sono ripartite con decreti del Ministro del tesoro, su proposta del Ministro della pubblica istruzione e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, in attuazione di direttive di quest’ultimo Ministro, anche esse da sottoporre a parere parlamentare.

Le direttive sono volte all’individuazione di (art. 2):

·          interventi prioritari;

·          criteri generali per la ripartizione delle somme e modalità per la gestione;

·          indicazioni circa il monitoraggio, il supporto, l’assistenza e la valutazione degli interventi.

 

Nella prassi, annualmente è stata inviata alle Camere solo una direttiva del Ministro della pubblica istruzione con la quale, contestualmente, sono stati individuati i contenuti di cui all’art. 2 della L. 440/1997 e si è proceduto alla individuazione della ripartizione delle somme.

 

Al riguardo, si ricorda che nel parere sullo schema di direttiva per il 2008, approvato il 30 luglio 2008, la VII Commissione aveva segnalato la necessità di adottare due distinti provvedimenti, come previsto dalla L. 440/1997.

La dotazione del Fondo, inizialmente determinata dalla medesima L. 440/1997[3], a decorrere dal 2000 è indicata in tab. C della legge finanziaria (art. 68 della L. 144/1999).

Nel tempo, varie disposizioni legislative hanno integrato le disponibilità finanziarie e le finalità del Fondo. In particolare, sul totale dell’importo annualmente riservato al Fondo, 40,99 milioni di euro sono destinati ai interventi specifici previsti da leggi (alternanza scuola-lavoro ed integrazione degli alunni con handicap).

Nello specifico:

·          L’art. 1 della L. 9/1999 ha autorizzato l’incremento del Fondo, a decorrere dal 2000, di lire 165 mln annui, finalizzati alla sperimentazione dell’autonomia scolastica.

·          L’art. 69 della L. 144/1999, istitutivo del “sistema della istruzione tecnica e formazione tecnica superiore” (I.F.T.S.), ha posto la programmazione dei relativi interventi, tra l’altro, a carico del Fondo, “nei limiti delle risorse preordinate dal Ministero della pubblica istruzione”.

·          L’art. 1, c. 1, della L. 69/2000ha incrementato il Fondo di lire 21.273 mln annui a decorrere dal 2001 (€ 10,99 mln), finalizzando tale importo al potenziamento dell’integrazione scolastica degli alunni con handicap, in particolare sensoriali[4].

·          L’art. 9 del D.Lgs 77/2005 ha riservato ai percorsi scolastici e formativi in alternanza scuola-lavoro 30 milioni di euro a valere sul Fondo, dal 2006[5].

·          L’art. 1, c. 5, del DL 162/2005 ha previsto la predisposizione di iniziative scolastiche per prevenire la violenza nelle manifestazioni sportive, nell'ambito delle risorse del Fondo.

Contenuto

Le risorse

La legge finanziaria 2009 hafissato la dotazione del Fondo, allocato nel cap. 1270, in euro 141.042.593.

In relazione agli accantonamenti derivanti da varie disposizioni[6], risultano disponibili euro 140.523.964, con una riduzione del 21,67% rispetto al 2008.

Le disponibilità del Fondo, a partire dal 1999, sono state le seguenti:

·          1999: 669,1 mld. di lire[7];

·          2000: 430,0 mld. di lire;

·          2001: 521,3 mld. di lire[8];

·          2002: 237,4 milioni di euro;

·          2003: 225,0 milioni di euro;

·          2004: 209,7 milioni di euro;

·          2005: 196,9 milioni di euro;

·          2006: 191,9 milioni di euro;

·          2007: 185,9 milioni di euro;

·          2008: 179,4 milioni di euro.

L’articolazione dello schema

Lo schema di direttiva è suddiviso in tre sezioni, con una semplificazione formale rispetto agli schemi precedenti.

Risulta, quindi, accolto un suggerimento formulato dalla VII Commissione in occasione dell’espressione del parere sullo schema per il 2008.

 

La sez. 1 indica gli interventi prioritari da realizzare tramite il Fondo ele relative caratteristiche.

La sez. 2 indica i criteri generali per la ripartizione delle somme.

La sez. 3 indica il riparto e le modalità di gestione delle somme.

Gli interventi prioritari

Nella sez. 1 sono individuati 9 obiettivi[9].

a)       Ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, anche associate in rete, nell'ambito dei rispettivi piani dell’offerta formativa (P.O.F.).

L’ampliamento dell’offerta formativa dovrà, tra l’altro, garantire la promozione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione[10] -anche attraverso la realizzazione di percorsi multidisciplinari -, del potenziamento della cultura scientifica e tecnologica (in particolare, progetti su domotica, robotica educativa e matematica laboratoriale), della cultura musicale e della lingua italiana.

Nello stesso contesto si collocano, inoltre, la promozione di stili di vita positivi (con particolare riguardo alla prevenzione dei disturbi alimentari e delle dipendenze che possono insorgere in età giovanile, nonché alla promozione della cultura della sicurezza degli ambienti in cui si vive), il rispetto per l’ambiente, lo sviluppo delle attività sportive e l’incremento delle iniziative contro la violenza negli stadi, l’educazione alla legalità,l’accoglienza di studenti stranieri, adottivi o affidatari - sostenendo la diversità di genere come valore -, l’agevolazione per l’accesso alla cultura da parte degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Si cita, infine, anche la promozione di campagne di comunicazione sui temi di maggiore attualità della scuola.

b)       Formazione e sostegno all’innovazione.

Laformazione è diretta alla riqualificazione professionale dei docenti, alla valorizzazione e mobilità professionale del personale ATA,allo sviluppo delle competenze per l’innalzamento del livello degli apprendimenti di base degli alunni, all’apprendimento dell’inglese per i docenti della scuola primaria e delle metodologie CLIL[11] per i docenti di scuola secondaria di secondo grado, alla prevenzione e al superamento del disagio giovanile. Essa utilizzerà i modelli di e-learning, nonché la TV digitale terrestre e la Web-TV.

Per quanto concerne il sostegno all’innovazione, si prevede anche la collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari.

c)       La scuola digitale.

Si citano le iniziative connesse all’attuazione del piano “La scuola digitale[12], che renderà disponibili nuove modalità di formazione degli insegnanti, nuovi contenuti, capaci di migliorare gli apprendimenti, nonché nuovi servizi per gli studenti e nuove modalità di comunicazione fra la scuola e la famiglia.

d)       Valorizzazione delle eccellenze.

Si citano la prosecuzione dei progetti relativi alle Olimpiadi multidisciplinari, l’avvio di un sistema di valorizzazione del merito che preveda l’erogazione di borse di studio agli studenti, nonché l’avvio di progetti pilota per la valutazione delle competenze, in contemporanea alla costruzione del sistema nazionale di valutazione.

e)       Espansione dell’offerta formativa nelle scuole paritarie.

f)         Integrazione scolastica degli alunni con handicap.

Si prevede il miglioramento dell’offerta di integrazione scolastica per alunni con handicap - specie per quelli con handicap sensoriale - e la formazione specifica del personale della scuola. Quest’ultima sarà realizzata dalle istituzioni scolastiche, anche in collegamento con i già citati istituti di carattere atipico, ovvero promossa dal MIUR mediante convenzioni con istituti specializzati per specifiche forme di handicap. Nel paragrafo, inoltre – come negli anni passati - si fa riferimento anche al miglioramento dell’offerta di integrazione scolastica per gli alunni ospedalizzati o seguiti in regime di day hospital[13].

g)       Istruz. post-secondaria, istruz. degli adulti e programma di istruzione-formazione-lavoro.

Si prevedono interventi finalizzati a garantire agli studenti, soprattutto a quelli degli istituti tecnici e professionali, l’acquisizione di competenze utilizzabili nel mondo del lavoro, attraverso l’alternanza scuola-lavoro; lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale fino al livello post-secondario, con particolare riferimento alla costituzione degli Istituti tecnici superiori[14]; il potenziamento dell’offerta formativa per gli adulti, compresi gli immigrati; la prosecuzione dei programmi per l’applicazione dei dispositivi UE in relazione al Quadro unico dei titoli e delle qualifiche (Europass)[15].

h)      Valutazione degli apprendimenti.

Si evidenzia la necessità di sviluppare prove oggettive tarate su standard previsti dalle indicazioni nazionali e sulle competenze chiave definite a livello europeo.

i)        Promozione, sostegno e documentazione dell’innovazione.

Riprendendo in parte concetti già espressi in precedenti parti del documento (par. a) e b), si evidenzia la necessità di formazione per sostenere le innovazioni introdotte e in via di introduzione e quella di diffondere le conoscenze e le migliori pratiche realizzate nella scuola. Si cita anche il monitoraggio sui principali fenomeni.

I criteri generali

La sez. 2 evidenzia che le somme sono ripartite in maniera differenziata in relazione alla natura degli interventi e allo sviluppo di progetti nazionali già avviati. Limitatamente al riparto fra singole istituzioni si considerano ancheparametri oggettivi.

Precisa, inoltre, che tutte le istituzioni scolastiche fruiranno di un finanziamento per la realizzazione del POF e delle attività di aggiornamento. L’importo complessivo sarà ripartito in proporzione alle dimensioni delle istituzioni scolastiche, calcolate in relazione alle unità di personale e al numero degli alunni.

Agli uffici scolastici regionali (USR), anche con il supporto di organismi nazionali e locali competenti in materia, è affidato il monitoraggio delle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche. Saranno oggetto di monitoraggio anche le iniziative attivate dall’Amministrazione centrale e dagli USR.

Riparto delle somme

La sez. 3 suddivide la somma disponibile tra le varie finalità.

Preliminarmente, si opera un raffronto tra gli importi assegnati agli interventi prioritari nel 200716 e 2008 e quelli proposti per il 2009. Poiché, in alcuni casi, le aggregazioni proposte nel 2009 sono differenti, si indicherà, nella relativa colonna, l’eventuale differenza.

In milioni di euro

Interventi prioritari

2007

2008

2009

Ampliamento dell’offerta formativa, anche nelle scuole paritarie, e formazione del personale

105,7

95,9

80,0 (include anche le iniziative  a supporto delle innovazioni tecnologiche17)

Valorizzazione delle eccellenze

-

-

2,0

Integrazione alunni con handicap

10,7

10,5

10,0

Interventi perequativi istituti professionali

30,0

32,0

Non presente

Alternanza scuola lavoro ed

educazione permanente

30,0

5,0

30,0

7,0

30,0

16,0 (include anche le attività per la costituzione degli ITS e per Europass18)

Valutazione dei progetti nazionali e  realizzazione delle procedure di valutazione dei dirigenti scolastici

2,5

2,0

Non presente

Valutazione degli apprendimenti

-

-

1,5

Studio e documentazione dei processi innovativi; monitoraggio delle attività realizzate dalle scuole

2,0

2,0

1,0 (promozione e sostegno dell’innovazione)

TOTALE

185,9

179,4

140,5

Si ricorda che nel già citato parere sullo schema di direttiva per il 2008, la VII Commissione aveva sottolineato che la riduzione dello stanziamento relativo all’integrazione degli alunni con handicap non appariva giustificato dalla riduzione operata sul Fondo ai sensi dell’art. 1, c. 507, della legge finanziaria per il 2007.

La Commissione aveva, inoltre, sottolineato la necessità di ripristinare, per il futuro, almeno lo stanziamento iniziale relativo al progetto Europass19.

 

Il prospetto seguente dà conto delle modalità di gestione delle somme, con riferimento alle quote assegnate a ciascun soggetto.

(in milioni di euro)

Finalità

Totale

Amm. centrale

USR

Ist. scolastiche

Lett. a)-e)

82,0

45,0

1,0

36,0

Lett. f)

10,0

2,0

8,020

Lett. g)

46,022

max 2,3

43,721

Lett. h)

1,5

1,5

-

-

Lett. i)

1,0

1,0

-

-

 

Osservazioni

Nella sez. 1, sarebbe opportuno inserire il riferimento agli alunni ricoverati in ospedale o seguiti in regime di day hospital nel titolo del par. f), quale categoria aggiuntiva rispetto agli alunni in situazione di handicap.

__________________________________________

16     Direttiva 5 ottobre 2007, n. 81.

17   Per il dettaglio relativo alla ripartizione, si fa rinvio allo schema di direttiva.

18   Lo schema di direttiva non precisa quanta parte dell’importo si riferisce a ciascuno dei due interventi.

19   Nello schema 2008 si proponeva di destinare al progetto Europass € 40.000, a fronte di € 400.000 della direttiva 2007. La differenza, secondo quanto riferito dalla Direzione generale per la politica finanziaria del Ministero, derivava dal fatto che la spesa effettivamente sostenuta nel 2007 era stata di € 40.000 e, quindi, la medesima cifra era stata confermata per il 2008.

20      Lo schema di direttiva non reca ulteriore indicazione specifica. Precisa, però, che si prevede l’attribuzione indicata poiché non sono stati costituiti gli organismi di gestione degli istituti atipici (ai quali, si ricorda, la L. 69/2000 riservava fino al 55% dell’importo attribuito al fondo per l’attuazione della relativa riforma. Si ricorda che lo schema di regolamento di riordino degli istituti a carattere atipico è stato trasmesso alle Camere per il parere nella XIV legislatura (luglio 2003). Il provvedimento non è stato, tuttavia, emanato.

21   Lo schema di direttiva non reca ulteriore indicazione specifica.

22   Per la gestione di tale somma lo schema prevede l’applicazione delle istruzioni amministrativo-contabili in materia di interventi cofinanziati dal Fondo sociale europeo emanate dal Ministero del lavoro, dalla salute e delle politiche sociali.

 

 


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File: CU0151a.doc



[1]   Lo studio di una seconda lingua - oltre l’inglese - nella scuola secondaria di primo grado è stato introdotto dal D.Lgs. 59/2004, recante riordino del primo ciclo di istruzione.

[2]    I progetti integrati sono disciplinati dall’art. 3 che prevede che nella ripartizione dei fondi per attività che richiedono il coinvolgimento degli enti locali è accordata priorità ad interventi per i quali questi ultimi garantiscano concreta disponibilità o a progetti deliberati da reti di scuole.

[3]    L’art. 4 ha stanziato 100 mld di lire per il 1997, 400 mld. per il 1998 e 345 mld. a decorrere dal 1999.

[4]   La L. 69/2000 riserva fino al 55% dell’importo agli istituti di istruzione a carattere atipico (disciplinati dagli artt. 64-71 del D.Lgs. 294/1997: si tratta degli istituti statali per sordomuti di Roma, Milano e Palermo, dell’Istituto statale “Augusto Romagnoli” per minorati della vista e della Scuola professionale di massofisioterapia di Firenze, riservata ai ciechi) per l’attuazione della riforma di questi ultimi come enti di supporto all’autonomia scolastica (ai sensi dell’art. 21, c. 10, della L. 59/1997). Nelle more di tale riordino, l’importo in questione viene assegnato alla diretta gestione del Ministero; il restante 45% dei finanziamenti è riservato a progetti di integrazione e formazione del personale realizzati dalle scuole o dal Ministero.

[5]   L’alternanza scuola lavoro è prevista quale modalità di realizzazione della formazione del secondo ciclo sia nei licei sia nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale.

[6]   Di cui, € 32.296 ex DL 185/2008, € 173.652 ex DL 207/2008, € 258.171 ex DL 154/2008, € 54.510 ex DL 15/2009.

[7]    La somma relativa al 1999 comprendeva - ai sensi dell’art. 1, c. 2, L. 440/1997 - una quota degli stanziamenti per il 1998, non utilizzata nell’esercizio di riferimento.

[8]    A partire dal 2001 la somma complessiva risulta integrata, come già detto, dei 21,27 mld. di lire stanziati dalla L. 69/2000.

[9]   Nella direttiva 6 agosto 2008, n. 69, sono presenti 7 obiettivi.

[10]   Introdotto dall’art. 1 del DL 137/2008.

[11]   Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia didattica che prevede l'insegnamento di una disciplina in lingua straniera veicolare.

[12]  Il 25 settembre 2009, i Ministri Gelmini e Brunetta hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, una serie di interventi finalizzati all’innovazione digitale della scuola, alcuni dei quali sono stati già avviati. Tra le iniziative del MIUR è stato ricordato il Progetto "La scuola digitale", articolato in due fasi: la prima, già operativa, prevede l'introduzione delle lavagne interattive multimediali (LIM); la seconda, denominata Cl@ssi2.0,  è finalizzata ad incrementare l'utilizzo delle ICT nelle scuole.

Tra le iniziative adottate congiuntamente dai due Ministeri sono stati illustrati i progetti denominati ”Servizi scuola-famiglia via web” (volto a semplificare le relazioni scuola-famiglia tramite le pagelle on-line, il registro elettronico di classe, la notifica delle assenze tramite SMS) e “Compagno di classe” (per l’adozione, da parte degli studenti delle scuole medie, di un mini PC portatile come supporto alla didattica).

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/scuola_digitale/

[13]  Il percorso di organizzazione della scuola in ospedale, avviato con la circolare 353/1998, è stato ampliato a ogni ordine e grado di scuole, estendendosi anche all’istruzione domiciliare, con la circolare 10 ottobre 2001, n. 149. Ogni anno, a ciascuna direttiva ex L. 440/1997, ha fatto seguito la circolare recante la ripartizione della somma; da ultimo, con circolare 27 ottobre 2008, n. 87, è stato effettuato il riparto delle risorse per la scuola in ospedale e il servizio di istruzione domiciliare per l’esercizio 2008 (€ 2,7 mln, ridotti, con successiva nota, a € 2,3 mln). http://pso.istruzione.it.

[14]  Sulla base di quanto previsto dall’art. 1, c. 631, della L. finanziaria 2007, con DPCM 25 gennaio 2008 sono state emanate le Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori. La medesima legge, al c. 875, ha poi istituito nello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione un apposito Fondo per il potenziamento di tale tipologia di istruzione. Il Fondo è destinato ad assorbire annualmente quota parte delle risorse stanziate a valere su varie autorizzazioni di spesa, tra le quali quelle del Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e quelle previste dal c. 634 della medesima legge (che ha autorizzato la spesa di € 220 mln a decorrere dal 2007 per una serie di interventi, tra i quali l’IFTS).

[15]   In occasione del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, le Istituzioni europee, insieme ai Paesi membri, hanno individuato strumenti in grado di promuovere, nello spazio europeo, la libera circolazione dei cittadini, dei loro titoli e curriculum. Tra questi strumenti c’è EUROPASS (Decisione n.2241/2004/CE), un insieme di documenti ideati con l´obiettivo di rendere più trasparenti e leggibili i titoli, le qualifiche e le competenze acquisite. I documenti che al momento fanno parte del pacchetto Europass sono Europass Curriculum Vitae e l´Europass Passaporto delle Lingue; il Supplemento al Diploma e il Supplemento al Certificato; l´Europass-mobilità, utile in caso di esperienze di studio all'estero, rilasciato dal Centro Nazionale Europass Italia. http://www.europass-italia.it/.