Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento cultura
Titolo: Istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2009-2011 - Schema di D.M. n. 102 (art. 1, L. 534/1996) Schede di lettura e normativa di riferimento
Riferimenti:
L N. 534 DEL 17-OTT-96     
Serie: Atti del Governo    Numero: 91
Data: 14/07/2009
Descrittori:
CENTRI E ISTITUTI CULTURALI E ARTISTICI   CONTRIBUTI PUBBLICI
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione

 

Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione per l’esame di
Atti del Governo

Istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2009-2011

Schema di D.M. n. 102

(art. 1, L. 534/1996)

Schede di lettura e normativa di riferimento

 

 

 

 

 

n. 91

 

 

 

14 luglio 2009

 


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Cultura

( 066760-3255 – * st_cultura@camera.it

 

 

 

 

 

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

File: CU0135.doc


INDICE

Schede di lettura

Il quadro normativo  3

§      Il riordino dei contributi alle istituzioni culturali3

§      L’applicazione della legge n. 534 del 1996  5

§      Risorse finanziarie  7

Contenuto del provvedimento  9

§      Premessa  9

§      Le risorse disponibili per il 2009  10

§      Le domande pervenute e le valutazioni effettuate  11

Tabella n. 1 Raffronto tra la proposta 2009-2001, la tabella approvata per il triennio 2006-2008 e il contributo relativo all’anno 2008  15

Tabella n. 2 Enti presenti nel DM 12 maggio 2006, ora non ammessi al contributo o che non hanno presentato richiesta  23

Normativa di riferimento

§      L. 17 ottobre 1996, n. 534. Nuove norme per l'erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali27

§      Ministero per i beni e le attività culturali. Circ. 4 febbraio 2002, n. 16/2002. Norme per l'ammissione ai contributi statali previsti dalla legge 17 ottobre 1996, n. 534, recante «Nuove norme per l'erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali»  31

 

 


SIWEB

Schede di lettura

 


Il quadro normativo

Il riordino dei contributi alle istituzioni culturali

La legge n. 534/1996[1] ha disposto una razionalizzazione delle diverseipotesi di erogazione di contributi statali ad enti culturali[2]. In particolare:

·         l’art. 1 ammette al contributo ordinario annuale dello Stato le istituzioni culturali che presentino domanda e siano incluse in apposita tabella emanata con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali (ora, Ministro per i beni e le attività culturali), di concerto con il Ministro del tesoro (ora, Ministro dell’economia e delle finanze), sentite le Commissioni parlamentari competenti, nonché il competente comitato di settore del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali (ora, Comitato tecnico-scientifico per i beni librari e gli istituti culturali[3]). La tabella è sottoposta a revisione ogni tre anni con la stessa procedura;

§         l’art. 7 prevede che il Ministro possa concedere contributi straordinari alle istituzioni culturali inserite nella tabella di cui all’art. 1 per “singole iniziative di particolare interesse artistico o culturale o per l’esecuzione di programmi straordinari di ricerca”;

§         l’art. 8 prevede, infine, che il Ministro possa erogare contributi annuali agli enti culturali non inseriti nella tabella di cui all’art. 1, i quali siano comunque in possesso di alcuni requisiti minimi[4].

 

I requisiti necessari per l’inclusione nella tabella di cui all’art. 1 sono individuati dall’art. 2.

In particolare, le istituzioni culturali interessate debbono:

§         essere istituite con legge dello Stato e svolgere compiti stabiliti da quest’ultima, oppure essere in possesso della personalità giuridica;

§         non avere  fine di lucro;

§         svolgere in modo continuativo attività di ricerca e di elaborazione culturale documentata e fruibile, realizzata anche attraverso seminari, gruppi di studio, corsi, concorsi, attribuzione di borse di studio e attività programmate di diffusione culturale anche in collegamento con istituzioni di ricerca straniere;

§         disporre di un rilevante patrimonio documentario (bibliografico, archivistico, etc.), qualunque sia il supporto utilizzato, fruibile in forma continuativa[5];

§        fornire servizi di rilevante ed accertato valore culturale, collegati all’attività di ricerca ed al patrimonio documentario;

§         sviluppare attività di catalogazione e applicazioni informatiche finalizzate alla costruzione di basi di dati rilevanti per le attività di programmazione dei Ministeri competenti nei settori dei beni culturali e della ricerca scientifica;

§         organizzare convegni, mostre ed altre manifestazioni di valore scientifico e culturale;

§         operare sulla base di una programmazione almeno triennale ;

§         esercitare attività editoriale o di promozione di pubblicazioni;

§         esibire, all’atto della richiesta di contributo, la documentazione sull’attività svolta nel triennio precedente ed i relativi conti consuntivi, nonché il programma per il triennio successivo;

§         disporre disede ed attrezzature adeguate.

Per il primo inserimento in tabella è, inoltre, prescritto che le istituzioni culturali siano costituite e svolgano attività continuativa da almeno 5 anni.

 

L’art. 3 della legge n. 534/1996 ha, poi, stabilito che, ai fini della determinazione del contributo di cui all’articolo 1, si deve tenere conto prioritariamente di taluni elementi.

 

I criteri attengono:

§         alla consistenza del patrimonio documentario (librario, archivistico, museale, ecc.) e al suo incremento, valorizzato, nel caso del patrimonio librario, dall’adesione al Servizio bibliotecario nazionale o ad altre reti anche di carattere internazionale;

§         allo svolgimento di attività e programmi di ricerca e di formazione di interesse pubblico, a livello nazionale o internazionale.


Al Ministero per i beni e le attività culturali spettano (art. 4) funzioni di controllo sulla destinazione dei fondi assegnati alle istituzioni culturali inserite nella tabella; a tal fine, esse sono tenute a trasmettere al Ministero i bilanci preventivi e consuntivi, le relazioni sull’attività svolta e i programmi di quella da svolgere, nonché altri atti e documenti che il Ministero richieda[6].

 

Ai sensi dell’art. 6 della L. n. 534/1996 non possono essere inserite nella tabella le istituzioni culturali che operino sotto la vigilanza di amministrazioni statali diverse dal Ministero per i beni e le attività culturali. Le istituzioni comprese nella tabella possono, tuttavia, ricevere altri contributi per “compiti ed attività rientranti nelle specifiche attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri o di Ministeri diversi”.

Viene, inoltre, stabilito il principio che i contributi previsti dalla legge debbano comunque essere aggiuntivi rispetto ad altre fonti di finanziamento, salvo nel caso di istituzioni culturali istituite con legge dello Stato, e si dichiarano applicabili le disposizioni della L. n. 390 del 1986,la quale disciplina le concessioni e locazioni di beni immobili dello Stato in favore, fra gli altri, di enti o istituti culturali.

L’applicazione della legge n. 534 del 1996

I requisiti e le condizioni per l’ammissione ai contributi ordinari (ex art. 1 della L. n. 534/1996), annuali (ex art. 8) e straordinari (ex art. 7) sono stati, da ultimo, indicati con circolare 4 febbraio 2002, n. 16,del Ministro per i beni e le attività culturali[7].

 

Anzitutto, la circolare precisa che l’attività di ricerca e di elaborazione culturale, l’attività di servizi e quella di promozione culturale costituiscono i momenti più significativi al fine della connotazione e della qualificazione dell’istituto e precisa che l’accertamento di tali requisiti viene condotto sulla base della relazione riepilogativa sugli ultimi cinque anni di attività, nonché della relazione analitica triennale[8].

Tra gli adempimenti richiesti per l’ammissione al contributo ordinario (nella sostanza identici a quelli già prescritti per i trienni precedenti e, comunque, indicati dalla legge) particolare rilievo assume l’obbligo di compilazione di un prospetto riepilogativo dei bilanci preventivi e consuntivi dell’ultimo triennio[9]e di una scheda descrittiva articolata nei seguenti punti:

§         identificazione dell’istituto (dati identificativi; fonti normative, compreso il decreto di riconoscimento della personalità giuridica; organi statutari; sede; attrezzature ed impianti);

§         carattere dell’istituto (fini e compiti istituzionali, notizie storiche);

§         attività (da inquadrare in uno dei quindici settori individuati nella circolare, e da descrivere sotto i profili delle attività di ricerca, editoriali, di promozione culturale, della diffusione a livello nazionale o internazionale);

§         patrimonio documentario (con informazioni sulla consistenza e sugli orari di apertura al pubblico delle relative strutture, siano esse musei, biblioteche, archivi, cineteche, fototeche, nastroteche, ecc);

§         applicazioni informatiche (con riferimento alla partecipazione al Servizio bibliotecario nazionale o ad altre reti, nonché alla creazione di basi di dati e /o di immagini);

§         eventuali altre notizie.

 

Viene, inoltre, specificata la documentazione da allegare alla domanda di inserimento nella tabella triennale; le istituzioni che inoltrano richiesta per la prima volta sono tenute alla trasmissione di:

·         documentazione da cui risulti possesso della personalità giuridica;

·         atto costitutivo e statuto;

·         relazione sulla attività svolta negli ultimi cinque anni;

·         programma di attività per il triennio;

·         composizione delle cariche sociali;

·         ultimo bilancio consuntivo.

Alle istituzioni che chiedono il rinnovo dell’inserimento in tabella è prescritto l’invio del solo programma triennale (essendo il resto della documentazione già in possesso del Ministero), nonché dell’ultimo bilancio consuntivo[10].

Le domande devono essere spedite entro il 30 maggio dell’ultimo anno di vigenza della tabella. Non sono prese in considerazione domande pervenute oltre la data indicata, o non complete della documentazione richiesta.

Risorse finanziarie

La L. n. 534/1996, all’art. 9, aveva previsto che per l’erogazione dei contributi di cui all’art. 1 si utilizzasse lo stanziamento di un capitolo di nuova istituzione nello stato di previsione del Ministero per i beni culturali e ambientali, la cui dotazione doveva essere quantificata annualmente dalla legge finanziaria (tabella C)[11]. Per ciascuno degli anni 2000, 2001 e 2002, la legge n. 488 del 1999 (l. finanziaria 2000) aveva destinato a tale finalità 20 miliardi di lire.

 

Successivamente, l’art. 32 della legge n. 448 del 2001 (l. finanziaria 2002), nell’ottica della razionalizzazione degli stanziamenti in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, ha disposto l’unificazione degli importi erogati a questi ultimi, elencati in una apposita tabella, in un'unica unità previsionale di base (UPB) dello stato di previsione di ciascun Ministero e ed ha prescritto che il riparto venga effettuato annualmente, entro il 31 gennaio, dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Ha, altresì, stabilito che la dotazione delle UPB venga quantificata annualmente nella tabella C della legge finanziaria.

 

In relazione a tale previsione normativa, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali prima il capitolo 2100, poi, nel 2007, il capitolo 3670 somme da erogare ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi”.

Fino all’esercizio finanziario 2007,nel capitolo indicato (prima 2100, poi 3670), sono confluiti, tra gli altri, i contributi ordinari e straordinari assegnati ad istituzioni culturali ai sensi, rispettivamente, degli artt. 1 e 7-8 della L. n. 534/1996.

In seguito, la legge n. 244 del 2007 (l. finanziaria 2008,art. 2, commi 396-397) ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2008, la costituzione di un apposito capitolo di bilancio per i finanziamenti a tali istituzioni. E’ stato, pertanto, istituito il nuovo capitolo 3671, nel quale sono confluiti gli stanziamenti ex artt. 1, 7 e 8 della L. n. 534/1996. Anche la dotazione annuale di tale capitolo è quantificata annualmente nella tabella C della legge finanziaria.

 


 

Nell’ambito della nuova articolazione del bilancio dello Stato in Missioni e Programmi, i due capitoli (3670 e 3671) sono collocati sotto il Centro di responsabilità Beni librari ed istituzioni culturali, all’interno del macroaggregato Funzionamento, nel programma “Sostegno e vigilanza ad attività culturali”, facente capo alla Missione 1 del Ministero “Tutela e valorizzazione dei beni ed attività culturali e paesaggistici[12].

 


Contenuto del provvedimento

Premessa

Lo schema di decreto recante la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2009-2011 è stato trasmesso alle Camere il 30 giugno 2009. Il parere parlamentare deve essere espresso entro il 21 luglio 2009.

Allo schema, corredato della relazione illustrativa, risultano allegati:

Ø      il decreto 28 ottobre 2008 del Direttore generale della Direzione generale per i beni librari, gli istituti culturali e il diritto d’autore, con il quale è stata costituita, presso la medesima Direzione generale, la Commissione avente il compito di procedere agli adempimenti relativi alla emanazione della tabella 2009-2011 (all. 1);

Ø      l’elenco delle domande pervenute (all. 2);

Ø      il DM 12 maggio 2006, recante tabella delle istituzioni culturali ammesse al contributo nel triennio 2006-2008 (all. 3);

Ø      la sintetica descrizione dell’attività dei 19 enti di nuovo inserimento (all. 4);

Ø      l’elenco degli istituti esclusi, con le relative motivazioni (all. 5);

Ø      la tabella elaborata dalla Commissione istituita con D.D.G. 28 ottobre 2008 (all. 6), rispetto alla quale, su proposta del Comitato tecnico scientifico competente, è stato operato un riequilibrio dei contributi, con lo scopo – come evidenziato dalla relazione illustrativa – di sostenere maggiormente gli istituti di eccellenza (all. 7, recante verbale della riunione). La tabella reca anche l’importo dei contributi assegnati per l’anno 2008.

Non risulta, invece, allegato il prospetto recante il riassunto dei dati preventivi e consuntivi relativi al bilancio e all’attività delle istituzioni, previsto dall’art. 1, comma 2, della legge n. 534 del 1996[13].

 

 


Le risorse disponibili per il 2009

Preliminarmente, si ricorda che l’importo stanziato sul capitolo 3671 per l’anno 2009 era pari a € 6.448.753[14]. A seguito di accantonamenti disposti dal Ministero dell’economia e delle finanze, l’importo è stato ridotto a € 6.431.147.

Su tale stanziamento, la premessa dello schema di decreto evidenzia che si è ritenuto di destinare € 5.104.356,41 per i contributi alle istituzioni di cui all’art. 1 della L. n. 534/1996[15].

Evidenzia, inoltre, che la Direzione generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure ha destinato € 1.422.817,98, provenienti dal capitolo 1321[16], ad integrazione dei fondi disponibili.

Conseguentemente, l’importo complessivamente disponibile è pari a € 6.527.174,39.

Rispetto al 2008, nel quale la somma complessivamente disponibile – come indicato nella relazione illustrativa – è stata pari a € 7.062.829, si registra una diminuzione del 7,58%.

Nello schema di decreto si precisa, come nei passati DM, che l’importo stabilito per il corrente anno finanziario potrà subire variazioni a seguito delle successive leggi finanziarie.

 

Si ricorda che:

-            la tabella relativa al triennio 2006-2008 (DM 12 maggio 2006) prevedeva un importo annuale pari a € 8.151.462 (ripartito fra 119 istituzioni);

-            la tabella relativa al triennio 2003-2005 (DM 18 agosto 2003) prevedeva un importo annuale di € 8.761.076 (ripartito tra 167 istituzioni);

-            la tabella relativa al triennio 2000-2002 (DM 31 luglio 2000) prevedeva un importo annuale di 20 miliardi di lire, pari a 10,329 milioni di euro(ripartito tra 159 istituzioni).

 

Le domande pervenute e le valutazioni effettuate

La relazione introduttiva evidenzia che sono pervenute al Ministero 269 domande di ammissione ai contributi (all. 2), di cui 116 provenienti da istituti presenti nella tabella riferita al triennio 2006-2008 (all. 3, DM 12 maggio 2006) e 153 nuove istanze.

 

Tre istituti presenti nella tabella precedente non hanno presentato domanda.

Si tratta dell’Accademia nazionale di scienze, lettere e arti di Palermo, dell’Opera di Dante di Ravenna e dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani di Roma.

 

Con riguardo alle 153 nuove istanze, la relazione evidenzia che 8 sono risultate inammissibili e indica, per ciascuna, la motivazione (in un caso, è risultato mancante il requisito del riconoscimento della personalità giuridica; in un caso, si trattava di ente preposto allo svolgimento di attività didattica; in tre casi è risultato mancante il requisito dei cinque anni di attività continuativa; in due casi la documentazione inviata è risultata incompleta; in un ultimo caso, la richiesta è stata inviata oltre il termine del 30 maggio 2008).

 

Escluse le domande inammissibili, dei restanti 261 istituti ne sono stati ritenuti idonei 121, dei quali 102 già presenti nel DM 12 maggio 2006 e 19 di nuovo inserimento. Per questi ultimi, l’allegato 4 riporta una sintetica nota sull’attività.

 

Per quanto concerne i criteri che hanno guidato nella selezione delle domande, la relazione illustrativa evidenzia che si è tenuto conto della consistenza e dell’arricchimento dei patrimoni documentari, bibliografici, archivistici e museali e della loro fruibilità, della produzione culturale, con particolare riguardo a quelle editoriale, di ricerca, di servizio, di promozione e di catalogazione, soprattutto collegata al Servizio bibliotecario nazionale.

Peculiare significato è stato attribuito alla ricerca scientifica e alla capacità degli istituti di diffonderne i risultati a livello nazionale ed internazionale. Di conseguenza, sono stati inseriti gli enti caratterizzati da elevato valore culturale e scientifico e da effettiva rilevanza sul piano nazionale ed internazionale.

Per gli istituti già presenti nel DM 12 maggio 2006, è stata effettuata una valutazione comparativa tra l’attività pregressa e la programmazione 2009-2011.

 

Nell’allegato 5 è, invece, riportato l’elenco dei 140 istituti esclusi (dei quali 14 presenti nel DM 12 maggio 2006 e 126 nuove istanze), con le relative motivazioni.

I motivi di esclusione sono sostanzialmente riconducibili, nella quasi totalità dei casi, alle seguenti cinque tipologie:

a.      Patrimonio inadeguato, non implementato o non totalmente fruibile;

b.      Attività culturale, editoriale, scientifica o di ricerca limitata e/o di ambito locale;

c.      Inadeguatezza delle applicazioni informatiche e/o mancata partecipazione al SBN;

d.      Bilancio inadeguato;

e.      Patrimonio o attività non gestiti direttamente.

 

Si evidenzia, in particolare, che:

·         56 istituzioni sono state escluse per una motivazione (di cui, 49 per la motivazione b), 6 per la motivazione a) e 1 per la motivazione e);

·         51 istituzioni sono state escluse per due motivazioni concomitanti (di cui, 29 per le motivazioni a) e b); 8 per le motivazioni a) e c); 2 per le motivazioni a) e d); 7 per le motivazioni b) e c); 3 per le motivazioni b) e d); 1 per le motivazioni b) ed e);

·         27 istituzioni sono state escluse per tre motivazioni concomitanti (di cui, 19 per le motivazioni a), b) e c); 4 per le motivazioni a), b) e d); 1 per le motivazioni b), c) e d); 3 per le motivazioni a), c) e d);

·         1 istituzionela Fondazione Giorgio Bassani – è stata esclusa per quattro motivazioni concomitanti (a), c), d) ed e).

 

Con riferimento alle esclusioni motivate con argomentazioni differenti, si ricordano, in particolare:

§         Società Dantesca Italiana (Firenze): la Commissione ha ritenuto di non prendere in considerazione la richiesta “per difficoltà di gestione interna alla società che rischiano di compromettere l'attività dell'istituto”;

§         Fondazione Il Vittoriale degli italiani (Gardone Riviera – BS): si esplicita che “la privatizzazione dell’ente è in corso di definizione e il Ministero dell’Economia ritiene opportuno che la fondazione si finanzi con proprie entrate senza oneri a carico della finanza pubblica”[17];

§         Associazione Premio Grinzane Cavour (Torino). Si esplicita che “la commissione alla luce delle notizie apprese dagli organi di stampa e non essendo pervenuti da parte dell'associazione chiarimenti al riguardo, ritiene di non inserire la stessa nella tabella 2009-2011”.

 

L’ammontare del contributo proposto per gli istituti di nuova immissione oscilla da un minimo di 25.000 ad un massimo di 30.000 euro.

L’importo massimo destinato ad un singolo ente ammonta a 300.000 euro ed è assegnato alla “Giunta centrale per gli studi storici e Deputazioni di storia patria” di Roma (così indicata nella tabella).

Al riguardo, lo schema di decreto evidenzia che il contributo assegnato alla Giunta sarà annualmente ripartito secondo le proposte formulate dalla Giunta medesima (si presume che la ripartizione avverrà fra le Deputazioni di storia patria).

 

Si ricorda che con DPCM 23 maggio 2001 era stata disposta l’unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici, di 5 istituti storici[18] e delle Deputazioni e società di storia patria. L’unificazione, ai sensi dell'art. 5, comma 1, del decreto legislativo n.419/1999[19] doveva essere attuata con uno o più regolamenti di delegificazione.

Con DPCM 3 maggio 2002 la citata misura di razionalizzazione è stata, altresì, applicata all'Istituto «Domus Mazziniana», con conseguente inserimento nella rete dei sopracitati Istituti storici.

Successivamente, l’articolo 5 del d.l. n. 250 del 2005[20] ha eliminato dall’elenco degli enti unificati le Deputazioni e società di storia patria. La relazione illustrativa al disegno di legge evidenziava che le Deputazioni e società di storia patria, in ragione della natura privatistica che le contraddistingue, non erano suscettibili di essere ricomprese nelle misure di razionalizzazione di cui al d.lgs. n. 419/1999.

Nel frattempo, l’art. 1 del DPR 11 novembre 2005, n. 255, recante il Regolamento attuativo per l’unificazione della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici, ha previsto che la Giunta centrale per gli studi storici – posta sotto la tutela e la vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali – assumesse la denominazione di Giunta storica nazionale, coordinasse l'attività degli Istituti storici e curasse i rapporti con le Deputazioni e società di storia patria.

Il DPR citato è stato, però, impugnato dai membri della Giunta, dai Presidenti degli istituti storici e da alcuni membri dei loro Consigli, con presentazione di istanza cautelare al Consiglio di Stato.

Con ordinanza del 14 febbraio 2006[21], il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare, ritenendo che il regolamento impugnato, avendo disposto l’immediata decadenza dei membri in carica della Giunta centrale per gli studi storici, non era dotato, come rilevato dallo stesso organo in sede consultiva (parere n. 3100 del 2005), di una adeguata disciplina transitoria in grado di garantire l’equilibrata formazione del nuovo organo.

 

Alla luce della ricostruzione effettuata, si valuti l’opportunità di specificare nel testo dello schema di decreto che la Giunta centrale per gli studi storici ripartirà il contributo erogato alla Giunta stessa fra le Deputazioni di storia patria.

Al contempo, e conseguentemente, si valuti l’opportunità, nella tabella, di eliminare il riferimento alle Deputazioni di storia patria, utilizzando la denominazione presente nel DM 12 maggio 2006.

 

Le somme più consistenti sono, poi, attribuite all’Istituto e museo di storia della scienza di Firenze (195.000 euro); all’Istituto storico italiano per il Medioevo e all’Istituto Luigi Sturzo, entrambi di Roma, e all’Accademia della Crusca di Firenze (190.000 euro ciascuno); alla Fondazione Luigi Einaudi di Torino (180.000 euro); alla Fondazione Lelio e Lilli Basso di Roma (160.000 euro); alla Fondazione Istituto Gramsci di Roma (150.000 euro).Tali istituzioni figuravano tra i maggiori beneficiari del contributo anche nella tabella relativa al triennio 2006-2008.

 

Rispetto al 2008, la diminuzione più rilevante in termini percentuali si registra nel caso della Società europea di cultura - S.E.C. di Venezia (-63,93%). L’incremento percentuale maggiore, invece, è relativo all’importo del contributo assegnato all’Istituto internazionale di storia economica Francesco Datini di Prato (62,25%).

 

Di seguito, si riporta una tabella di raffronto (Tabella n. 1) fra lo schema di decreto in esame, la tabella approvata per il triennio 2006-2008 – di cui al DM 12 maggio 2006 – e il contributo corrisposto per l’anno 2008 (come indicato negli allegati 6 e 7 del medesimo schema),e si opera il raffronto percentuale fra la nuova proposta e il contributo del 2008.

In nota sono riportate le indicazioni relative all’eventuale presenza di alcuni istituti nella tabella relativa al triennio 2003-2005 – ma non in quella relativa al triennio 2006-2009 –, nonché le indicazioni relative ad eventuali variazioni di denominazione rispetto a quanto riportato nel DM 12 maggio 2006.

Nella Tabella n. 2, invece, sono indicate le istituzioni presenti nel DM 12 maggio 2006 che, per il triennio 2009-2011, non sono state ammesse al contributo o non hanno presentato richiesta.


Tabella n. 1
Raffronto tra la proposta 2009-2001, la tabella approvata per il triennio 2006-2008
e il contributo relativo all’anno 2008

CITTÀ

REGIONE 

ISTITUTO

TABELLA

2006-2008

CONTRIBUTO

ANNO 2008

PROPOSTA 2009-2011

variazione rispetto al contributo 2008

ARIANO ARPINO (AV)

CAMPANIA 

CENTRO EUROPEO DI STUDI NORMANNI

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

ASSISI (PG)

UMBRIA 

SOCIETÀ INTERNAZIONALE DI STUDI FRANCESCANI[22]

 

 

30.000,00

 

ASTI

PIEMONTE 

FONDAZIONE CENTRO DI STUDI ALFIERANI

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

BOLOGNA 

EMILIA ROMAGNA 

ACCADEMIA DELLE SCIENZE DELL'ISTITUTO DI BOLOGNA[23]

 

 

25.000,00

 

BOLOGNA 

EMILIA ROMAGNA 

FONDAZIONE CARDINALE GIACOMO LERCARO

60.000,00

51.998,00

50.000,00

-3,84%

BOLOGNA 

EMILIA ROMAGNA 

FONDAZIONE FEDERICO ZERI

 

 

25.000,00

 

BOLOGNA 

EMILIA ROMAGNA 

FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI - EMILIA-ROMAGNA - ONLUS

 

 

25.000,00

 

BOLOGNA 

EMILIA ROMAGNA 

FONDAZIONE PER LE SCIENZE RELIGIOSE GIOVANNI XXIII

140.000,00

121.303,00

130.000,00

7,17%

BORDIGHERA
(IM)

LIGURIA 

ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

BRESCIA 

LOMBARDIA 

FONDAZIONE BIBLIOTECA LUIGI MICHELETTI[24]

 

 

25.000,00

 

CAPO DI PONTE (BS)

LOMBARDIA 

CENTRO CAMUNO DI STUDI PREISTORICI[25]

 

 

25.000,00

 

CERTALDO ALTO (FI)[26]

TOSCANA 

ENTE NAZIONALE «GIOVANNI BOCCACCIO»

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

CONVERSANO

(BA)

PUGLIA 

FONDAZIONE GIUSEPPE DI VAGNO

 

 

30.000,00

 

CORTONA

(AR)

TOSCANA 

ACCADEMIA ETRUSCA DI CORTONA

50.000,00

43.323,00

45.000,00

3,87%

FIRENZE 

TOSCANA 

ACCADEMIA DEI GEORGOFILI

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

FIRENZE 

TOSCANA 

ACCADEMIA DELLA CRUSCA

220.000,00

190.619,00

190.000,00

-0,32%

FIRENZE 

TOSCANA 

ACCADEMIA TOSCANA DI SCIENZE E LETTERE «LA COLOMBARIA»

80.000,00

69.315,00

60.000,00

-13,44%

FIRENZE 

TOSCANA 

FONDAZIONE BUONARROTI[27]

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

FIRENZE 

TOSCANA 

FONDAZIONE DI STUDI DI STORIA DELL'ARTE ROBERTO LONGHI

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

FIRENZE 

TOSCANA 

FONDAZIONE DI STUDI STORICI «FILIPPO TURATI» - ONLUS

60.000,00

51.988,00

50.000,00

-3,82%

FIRENZE 

TOSCANA 

FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI - ONLUS

80.000,00

69.316,00

70.000,00

0,99%

FIRENZE 

TOSCANA 

FONDAZIONE SPADOLINI NUOVA ANTOLOGIA

60.000,00

51.988,00

50.000,00

-3,82%

FIRENZE 

TOSCANA 

FONDAZIONE UNIVERSITÀ INTERNAZIONALE DELL'ARTE -U.I.A

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

FIRENZE 

TOSCANA 

GABINETTO SCIENTIFICO LETTERARIO «G.P. VIEUSSEUX»

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

FIRENZE 

TOSCANA 

ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA

220.000,00

190.619,00

195.000,00

2,30%

FIRENZE 

TOSCANA 

ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

FIRENZE 

TOSCANA 

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI ETRUSCHI ED ITALICI

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

FIRENZE 

TOSCANA 

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI SUL RINASCIMENTO

140.000,00

121.303,00

125.000,00

3,05%

GATTATICO (RE)[28]

EMILIA ROMAGNA 

ISTITUTI ALCIDE CERVI

70.000,00

60.651,00

60.000,00

-1,07%

GENOVA

LIGURIA 

FONDAZIONE ANSALDO

 

 

25.000,00

 

GORIZIA

FRIULI-VENEZIA GIULIA 

ASSOCIAZIONE CULTURALE «MAESTRO RODOLFO LIPIZER» - ONLUS

 

 

25.000,00

 

IMPRUNETA
(FI)

TOSCANA 

SOCIETÀ INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DEL MEDIOEVO LATINO (S.I.S.M.E.L.) - ONLUS

90.000,00

77.980,00

80.000,00

2,59%

MANTOVA 

LOMBARDIA 

ACCADEMIA NAZIONALE VIRGILIANA DI SCIENZE LETTERE E ARTI

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

MERANO (BZ)

TRENTINO

ACCADEMIA DI STUDI ITALO-TEDESCHI

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

MILANO 

LOMBARDIA 

FONDAZIONE ARNOLDO E ALBERTO MONDADORI[29]

 

 

25.000,00

 

MILANO 

LOMBARDIA 

FONDAZIONE ARTISTICA POLDI PEZZOLI- ONLUS

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

MILANO 

LOMBARDIA 

FONDAZIONE CENTRO DI DOCUMENTAZIONE EBRAICA CONTEMPORANEA C.D.E.C - ONLUS

50.000,00

43.323,00

45.000,00

3,87%

MILANO 

LOMBARDIA 

FONDAZIONE CENTRO NAZIONALE DI STUDI MANZONIANI[30]

60.000,00

51.987,00

60.000,00

15,41%

MILANO 

LOMBARDIA 

FONDAZIONE GIANGIACOMO FELTRINELLI

190.000,00

164.625,00

130.000,00

-21,03%

MILANO 

LOMBARDIA 

ISTITUTO LOMBARDO - ACCADEMIA DI SCIENZE E LETTERE

70.000,00

60.651,00

60.000,00

-1,07%

MILANO

LOMBARDIA

ISTITUTO NAZIONALE PER LA STORIA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE IN ITALIA - INMSLI

140.000,00

121.303,00

110.000,00

-9,32%

MILANO 

LOMBARDIA 

ISTITUTO PER LA SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA -I.S.A.P.

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

MODENA 

EMILIA ROMAGNA 

ACCADEMIA NAZIONALE DI SCIENZE LETTERE E ARTI DI MODENA

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

NAPOLI 

CAMPANIA 

ACCADEMIA PONTANIANA

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

NAPOLI 

CAMPANIA 

CENTRO INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DEI PAPIRI ERCOLANESI

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

NAPOLI 

CAMPANIA 

FONDAZIONE BIBLIOTECA BENEDETTO CROCE

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

NAPOLI 

CAMPANIA 

FONDAZIONE NAPOLI NOVANTANOVE - ONLUS

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

NAPOLI 

CAMPANIA 

ISTITUTO ITALIANO DI STUDI STORICI

110.000,00

95.309,00

100.000,00

4,92%

NAPOLI 

CAMPANIA 

SOCIETÀ NAZIONALE DI SCIENZE LETTERE ED ARTI DI NAPOLI

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

ORTONA (CH)

ABRUZZO

ISTITUTO NAZIONALE TOSTIANO DI ORTONA

 

 

25.000,00

 

PADOVA 

VENETO 

FONDAZIONE «CENTRO STUDI FILOSOFICI DI GALLARATE»

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

PALERMO 

SICILIA 

CENTRO INTERNAZIONALE DI ETNOSTORIA

130.000,00

112.638,00

80.000,00

-28,98%

PARMA 

EMILIA ROMAGNA 

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI VERDIANI

80.000,00

69.316,00

50.000,00

-27,87%

PESARO 

MARCHE 

FONDAZIONE GIOACCHINO ROSSINI

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

PESCIA (PT)

TOSCANA 

FONDAZIONE NAZIONALE CARLO COLLODI

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

PIEVE
S. STEFANO

TOSCANA 

FONDAZIONE ARCHIVIO DIARISTICO NAZIONALE - ONLUS

 

 

25.000,00

 

PISA 

TOSCANA 

ISTITUTO DOMUS GALILAEANA

40.000,00

34.659,00

25.000,00

-27,87%

PONTECCHIO MARCONI (BO)

EMILIA ROMAGNA 

FONDAZIONE GUGLIELMO MARCONI[31]

 

 

25.000,00

 

PRATO[32]

TOSCANA

CENTRO DI STUDI SUL CLASSICISMO

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

PRATO 

TOSCANA 

ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STORIA ECONOMICA FRANCESCO DATINI

30.000,00

25.993,00

42.174,39

62,25%

RAVELLO (SA)

CAMPANIA 

CENTRO UNIVERSITARIO EUROPEO PER I BENI CULTURALI - ONLUS

30.000,00

25.993,00

35.000,00

34,65%

RECANATI (MC)

MARCHE 

CENTRO NAZIONALE DI STUDI LEOPARDIANI

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

ROMA 

LAZIO 

ACCADEMIA LANCISIANA

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

ROMA 

LAZIO 

ACCADEMIA NAZIONALE DELLE SCIENZE DETTA DEI XL

120.000,00

103.974,00

90.000,00

-13,44%

ROMA 

LAZIO 

ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA

70.000,00

60.651,00

45.000,00

-25,81%

ROMA 

LAZIO 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER GLI INTERESSI DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA

120.000,00

103.974,00

90.000,00

-13,44%

ROMA 

LAZIO 

CENTRO «PIO RAJNA - CENTRO DI STUDI PER LA RICERCA LETTERARIA, LINGUISTICA E FILOLOGICA»

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

ROMA 

LAZIO 

E.S.S.M.O.I.-FONDAZIONE GIUSEPPE EMANUELE E VERA MODIGLIANI (ENTE PER LA STORIA DEL SOCIALISMO E DEL MOVIMENTO OPERAIO ITALIANO)

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA

80.000,00

69.316,00

85.000,00

22,63%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE ADRIANO OLIVETTI[33]

 

 

25.000,00

 

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

60.000,00

51.988,00

40.000,00

-23,06%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE BETTINO CRAXI

 

 

30.000,00

 

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE CENTRO DI INIZIATIVA GIURIDICA P. CALAMANDREI[34]

40.000,00

34.659,00

25.000,00

-27,87%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE GIACOMO BRODOLINI

70.000,00

60.651,00

50.000,00

-17,56%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE ING. CARLO MAURILIO LERICI

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI- ONLUS

190.000,00

164.625,00

150.000,00

-8,88%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE ISTITUTO PER LA STORIA DELL'AZIONE CATTOLICA E DEL MOVIMENTO CATTOLICO IN ITALIA «PAOLO VI»[35]

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE LELIO E LISLI BASSO - ISSOCO

210.000,00

181.954,00

160.000,00

-12,07%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE LIBERAL

70.000,00

60.651,00

50.000,00

-17,56%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE LUIGI EINAUDI PER STUDI DI POLITICA ED ECONOMIA

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE MARIA E GOFFREDO BELLONCI - ONLUS

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE PIETRO NENNI

50.000,00

43.323,00

30.000,00

-30,75%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE UGO SPIRITO

70.000,00

60.651,00

65.000,00

7,17%

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE VALENTINO BUCCHI

50.000,00

43.323,00

30.000,00

-30,75%

ROMA 

LAZIO 

GIUNTA CENTRALE PER GLI STUDI STORICI E DEPUTAZIONI DI STORIA PATRIA[36]

370.000,00

320.586,00

300.000,00

-6,42%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO INTERNAZIONALE JACQUES MARITAIN

80.000,00

69.316,00

60.000,00

-13,44%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO ITALIANO DI NUMISMATICA[37]

 

 

30.000,00

 

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO ITALIANO PER LA STORIA ANTICA

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO LUIGI STURZO

210.000,00

181.954,00

190.000,00

4,42%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE

90.000,00

77.980,00

50.000,00

-35,88%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHITETTURA

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO NAZIONALE DI STUDI ROMANI - ONLUS

160.000,00

138.632,00

120.000,00

-13,44%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO

140.000,00

121.303,00

120.000,00

-1,07%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO STORICO ITALIANO PER IL MEDIOEVO

210.000,00

181.954,00

190.000,00

4,42%

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO STORICO ITALIANO PER L'ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA

90.000,00

77.980,00

70.000,00

-10,23%

ROMA 

LAZIO 

MUSEO STORICO DELLA LIBERAZIONE DI ROMA

60.000,00

51.988,00

50.000,00

-3,82%

ROMA 

LAZIO 

SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI

 

 

25.000,00

 

ROMA 

LAZIO 

SOCIETÀ GEOGRAFICA ITALIANA

80.000,00

69.316,00

80.000,00

15,41%

ROMA 

LAZIO 

UNIONE ACCADEMICA NAZIONALE

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

SIENA 

TOSCANA 

FONDAZIONE ACCADEMIA MUSICALE CHIGIANA - ONLUS

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

STRESA (VB)

PIEMONTE 

CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI ROSMINIANI

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

TARANTO 

PUGLIA 

ISTITUTO PER LA STORIA E L'ARCHEOLOGIA DELLA MAGNA GRECIA

50.000,00

43.323,00

25.000,00

-42,29%

TORINO 

PIEMONTE 

ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI TORINO

80.000,00

69.316,00

50.000,00

-27,87%

TORINO 

PIEMONTE 

CENTRO RICERCHE ARCHEOLOGICHE E SCAVI DI TORINO PER IL MEDIO ORIENTE E L'ASIA

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

TORINO 

PIEMONTE 

CENTRO STUDI PIERO GOBETTI

50.000,00

43.323,00

40.000,00

-7,67%

TORINO 

PIEMONTE 

FONDAZIONE CARLO DONAT-CATTIN[38]

 

 

25.000,00

 

TORINO 

PIEMONTE 

FONDAZIONE LUIGI EINAUDI

250.000,00

216.612,00

180.000,00

-16,90%

TORINO 

PIEMONTE 

FONDAZIONE ROSSELLI

60.000,00

51.988,00

40.000,00

-23,06%

TORINO 

PIEMONTE 

MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

UDINE 

FRIULI-VENEZIA GIULIA 

SOCIETÀ FILOLOGICA FRIULANA

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

VENEZIA 

VENETO 

ATENEO VENETO

40.000,00

34.659,00

30.000,00

-13,44%

VENEZIA 

VENETO 

FONDAZIONE GIORGIO CINI - ONLUS

130.000,00

112.638,00

110.000,00

-2,34%

VENEZIA 

VENETO 

FONDAZIONE SCIENTIFICA QUERINI STAMPALIA - ONLUS

60.000,00

51.988,00

50.000,00

-3,82%

VENEZIA 

VENETO 

FONDAZIONE UGO E OLGA LEVI - CENTRO DI CULTURA MUSICALE SUPERIORE - ONLUS

30.462,00

26.394,00

30.000,00

13,66%

VENEZIA 

VENETO 

ISTITUTO VENETO ACCADEMIA DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI

100.000,00

86.645,00

80.000,00

-7,67%

VENEZIA 

VENETO 

SOCIETÀ EUROPEA DI CULTURA - S.E.C.

80.000,00

69.316,00

25.000,00

-63,93%

VERONA

VENETO

SOCIETÀ LETTERARIA DI VERONA - GABINETTO DI LETTURA

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

VICENZA 

VENETO 

ACCADEMIA OLIMPICA

30.000,00

25.993,00

30.000,00

15,42%

VICENZA 

VENETO 

CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI DI ARCHITETTURA «ANDREA PALLADIO»

101.000,00

87.511,00

90.000,00

2,84%

VICENZA 

VENETO

ISTITUTO DI SCIENZE SOCIALI NICOLO' REZZARA

 

 

25.000,00

 

VICENZA 

VENETO 

ISTITUTO PER LE RICERCHE DI STORIA SOCIALE E RELIGIOSA - ONLUS

30.000,00

25.993,00

25.000,00

-3,82%

 

 

TOTALE

 

 

6.527.174,39

 


Tabella n. 2
Enti presenti nel DM 12 maggio 2006, ora non ammessi al contributo o che non hanno presentato richiesta

 

CITTÀ 

REGIONE 

ISTITUTO

TABELLA 2006-2008

 

1

AREZZO

TOSCANA

FONDAZIONE GUIDO D'AREZZO

30.000,00

 

2

GARDONE RIVIERA (BS)

LOMBARDIA 

FONDAZIONE «IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI»

50.000,00

 

3

MILANO 

LOMBARDIA 

ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA

30.000,00

 

4

MODIGLIANA (FC) 

EMILIA ROMAGNA 

ACCADEMIA DEGLI INCAMMINATI

30.000,00

 

5

PALERMO 

SICILIA 

ACCADEMIA NAZIONALE DI SCIENZE LETTERE E ARTI DI PALERMO

40.000,00

non ha presentato domanda

6

PARMA 

EMILIA ROMAGNA 

MUSEO BODONIANO

30.000,00

 

7

PISA 

TOSCANA 

DOMUS MAZZINIANA

40.000,00

 

8

RAVENNA 

EMILIA ROMAGNA 

OPERA DI DANTE

30.000,00

non ha presentato domanda

9

ROMA 

LAZIO 

ASSOCIAZIONE DON GIUSEPPE DE LUCA

30.000,00

 

10

ROMA 

LAZIO 

ASSOCIAZIONE MALACOLOGICA INTERNAZIONALE - A.M.I.

30.000,00

 

11

ROMA 

LAZIO 

FONDAZIONE GIULIO PASTORE

70.000,00

 

12

ROMA 

LAZIO 

ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI

70.000,00

non ha presentato domanda

13

SIENA 

TOSCANA 

ACCADEMIA DEI FISIOCRITICI

30.000,00

 

14

TORINO 

PIEMONTE 

ACCADEMIA DI AGRICOLTURA DI TORINO

30.000,00

 

15

TORINO 

PIEMONTE 

ACCADEMIA DI MEDICINA DI TORINO

30.000,00

 

16

TORINO 

PIEMONTE 

ASSOCIAZIONE PREMIO GRINZANE CAVOUR

80.000

 

17

TORINO 

PIEMONTE 

FONDAZIONE ISTITUTO PIEMONTESE ANTONIO GRAMSCI

50.000,00

 




[1]    Legge 17 ottobre 1996, n. 534, Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali.

[2]    In precedenza, la materia era regolata dalla legge 2 aprile 1980, n. 123, Norme per l'erogazione di contributi statali ad enti culturali.

[3]     Si ricorda che il D.Lgs. 20 ottobre 1998, n. 368, istitutivo del Ministero per i beni e le attività culturali, ha snellito la composizione degli organi consultivi del Ministero, tra i quali il Consiglio nazionale dei beni culturali ed i comitati di settore (art. 4). L’art.11 del D.P.R. 6 luglio 2001, n. 307,recante organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, ha poi previsto la costituzione di 7 Comitati tecnico-scientifici, ciascuno afferente ad uno dei settori di competenza del Ministero. Tuttora i Comitati tecnico-scientifici sono in numero di 7.

[4]    I requisiti riguardano: a) lo svolgimento dell’attività da almeno un triennio; b) lo svolgimento di rilevanti servizi in campo culturale; c) la promozione e lo svolgimento di attività di ricerca, di organizzazione culturale e di produzione editoriale a carattere scientifico; d) lo svolgimento dell’attività sulla base di un programma almeno triennale e la disponibilità di attrezzature idonee per la realizzazione.

[5]    La circolare ministeriale 4 febbraio 2002, n. 16 (si veda infra, nel testo), ha, tra l’altro, precisato che la pubblica fruibilità del patrimonio comporta necessariamente l’inventariazione, ovvero la catalogazione, nonché l’apertura al pubblico e l’eventuale collegamento al Servizio bibliotecario nazionale o ad altre reti nazionali ed internazionali.

[6]    La mancata trasmissione di bilanci e relazioni è sanzionabile da parte del Ministro con l’esclusione dalla tabella; se l’omissione riguarda altre categorie di documenti, il Ministro può disporre la sospensione della erogazione del contributo. I provvedimenti sono adottati sentito il competente comitato di settore (art. 4, c. 3). Il Ministro, sempre sentito il competente comitato di settore, può poi sospendere l’erogazione del contributo annuale spettante alle istituzioni inserite in tabella in caso di non comprovata attività dell’istituzione; qualora la sospensione si protragga per sistematica inattività, l’istituzione è esclusa dalla tabella in occasione della revisione della stessa (art. 5).

[7]    Il provvedimento ha sostituito le precedenti circolari 20 novembre 1996, n.139, e 23 aprile 1999, n. 97.

[8]    In ogni caso, gli enti già inseriti in tabella non sono tenuti alla presentazione della documentazione citata, ma devono rendere, nella scheda descrittiva (per la quale si veda infra, nel testo) una “sommaria indicazione dell’attività di ricerca, dei servizi e della promozione culturale svolta nell’ultimo triennio”.

[9]    Tali adempimenti sono da porre in relazione con l’art. 1, c. 2, della L. 534/1996, ai sensi del quale la proposta di tabella deve essere inviata alle Commissioni parlamentari “unitamente ad un prospetto in cui, in modo uniforme, sono riassunti i dati preventivi e consuntivi relativi al bilancio ed all’attività delle istituzioni culturali”.

[10]   L’art. 2 della circolare specifica che l’ultimo bilancio consuntivo deve essere allegato da tutti gli istituti, ancorché redatto in via provvisoria e informale; il documento definitivo deve essere presentato entro trenta giorni dall’approvazione e, comunque, non oltre il mese di luglio.

[11]   Cap. 1802, allocato nell’Unità previsionale di base 3.1.2.1 “Enti ed attività culturali”.

[12]   Si ricorda che lo schema di decreto per la ripartizione dei fondi del capitolo 3670 per il 2009 – sul quale la VII Commissione ha espresso il proprio parere l’11 giugno 2009 (Atto n. 70 http://www.intra.camera.it/_dati/leg16/lavori/elenchipdl/apritesto.asp?file=70&Internet=1) - , ha previsto la ripartizione di euro 14.585.532,75.

[13]      Le schede descrittive ed i riepiloghi di bilancio inoltrati al Ministero dalle istituzioni richiedenti l’inserimento in tabella sono state trasmesse alle Camere con le proposte di tabella relative ai trienni 1997-1999 e 2000-2002. Non sono state trasmesse, invece, con la proposta di tabella relativa al triennio 2003-2005, né con la proposta di tabella relativa al triennio 2006-2008.

[14]   DM 30 dicembre 2008, Ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al  bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2009.

[15]   La relazione illustrativa evidenzia che la restante somma, pari ad € 1.326.790,59, è stata destinata agli istituti di cui all’art. 8 della legge n. 534 del 1996.

[16]   Il cap. 1321 citato riguarda spese per interventi urgenti al verificarsi di emergenze, relativi alla salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici, per la realizzazione di progetti di gestione di modelli museali, archivistici e librari, nonché di progetti di tutela paesaggistica e archeologico monumentale e di progetti per la manutenzione, il restauro e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici. Esso fa capo alla missione 33 - Fondi da ripartire.

 

[17]   In proposito, si ricorda che lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante privatizzazione della Fondazione (atto 59) è stato assegnato il 20 gennaio 2009 alla Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. Dopo l’avvio dell’esame presso la medesima Commissione, il Presidente della stessa ha inviato lo schema di parere predisposto dal relatore – presentato nella seduta del 18 febbraio 2009 - al Ministro per la semplificazione normativa. http://www.intra.camera.it/_dati/leg16/lavori/nfas/schededibattito/asp/NuovaScheda_wai.asp?sFile=IdDibNL2_5914.xml&ns=2

[18]   Istituto italiano per la storia antica; Istituto storico italiano per il medio evo; Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea; Istituto per la storia del Risorgimento italiano; Istituto italiano di numismatica.

[19]   L’Art. 2 citato nel testo disponeva che, a fini di razionalizzazione, si potesse procedere alla fusione o unificazione strutturale di enti appartenenti allo stesso settore di attività.

[20]   Decreto legge 5 dicembre 2005, n. 250, Misure urgenti in materia di scuola, università, beni culturali ed in favore di soggetti affetti da gravi patologie, nonché in tema di rinegoziazione di mutui, di professioni e di sanità, convertito, con modificazioni, dalla L. 3 febbraio 2006, n. 27.

[21]   Sia il testo del ricorso, che l’ordinanza del Consiglio di Stato, sono disponibili all’indirizzo http://www.giunta-storica-nazionale.it/index.htm.

 

[22]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005 (DM 18 agosto 2003).

[23]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.

[24]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.

[25]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.

[26]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008 (DM 12 maggio 2006), viene indicata come sede Firenze.

[27]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008, viene indicata con la denominazione Fondazione Casa Buonarroti.

[28]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008, viene indicata come sede Reggio Emilia.

[29]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.

[30]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008, viene indicata con la denominazione Centro nazionale di studi manzoniani.

[31]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.

[32]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008, viene indicata come sede Arezzo.

[33]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.

[34]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008, viene indicata con la denominazione Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei.

[35]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008, viene indicata con la denominazione Istituto per la storia dell'azione cattolica e del movimento cattolico in Italia “Paolo VI”.

[36]   Nella tabella relativa alle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario per il triennio 2006-2008, viene indicata con la denominazione Giunta centrale per gli studi storici.

[37]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.

[38]   Istituzione culturale ammessa al contributo ordinario per il triennio 2003-2005.