Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Controllo Parlamentare | ||
Titolo: | L'attività di controllo parlamentare n. 5/XVI | ||
Serie: | L'attività di controllo parlamentare Numero: 5 Progressivo: 2008 | ||
Data: | 30/11/2008 | ||
Descrittori: |
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Notiziario mensile
Numero 5/XVI
DICEMBRE 2008
L’attività di controllo
parlamentare
MONITORAGGIO DI:
NOMINE GOVERNATIVE
ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO
RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI
a cura del Servizio per il Controllo parlamentare
INDICE
NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI E SOCIETA’
a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento) dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 nel mese di novembre 2008
b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 scadute e non ancora rinnovate tra il 1° e il 30 novembre 2008 o previste in scadenza entro il 31 gennaio 2009
ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO
Note pervenute nel periodo 1° - 30 novembre 2008 in attuazione di atti di indirizzo
RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE
Relazioni annunciate al 30 novembre 2008
Nuove relazioni previste da fonti normative
Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.
A tal fine il notiziario è suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni non legislative della Camera dei deputati, nonché dalla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.
La pubblicazione si apre con la Sezione I relativa alle nomine governative negli istituti ed enti pubblici, uno dei temi di grande interesse per il mondo politico. Il Servizio per il controllo parlamentare, a questo proposito, ha iniziato ad estendere il monitoraggio delle nomine governative al di là dei confini stabiliti dalla legge n. 14 del 24 gennaio 1978, che riguarda le richieste di parere parlamentare e le comunicazioni al Parlamento di nomine effettuate dal Governo in enti pubblici. Infatti, in considerazione della grande importanza che hanno nell’economia nazionale grandi società privatizzate, in cui lo Stato però mantiene, tramite il Ministero dell’economia e delle finanze, importanti quote di partecipazione e spesso di controllo, conservando quindi un sostanziale potere di scelta degli amministratori, il Servizio ne monitora le nomine per darne conto nella pubblicazione, in una apposita sottosezione (la terza della prima sezione).
Scendendo maggiormente nel dettaglio, la sezione I dà conto, nella sottosezione a), delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della suddetta legge n. 14 del 1978 nel periodo considerato dalla pubblicazione.
Si tratta pertanto delle nomine effettuate a seguito di proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 14 del 1978), informando quindi sull’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte governativa, o comunicate dal Governo (ai sensi dell’articolo 9 della richiamata legge n. 14). Vengono anche specificate le procedure di nomina previste dalle norme relative ai singoli enti e fornite notizie essenziali sull’attività degli stessi.
Nella sottosezione b) vengono elencate ed analizzate le principali cariche di nomina governativa, sempre ricomprese nell’ambito della legge n. 14 del 1978, scadute e non ancora rinnovate nel periodo considerato o che scadranno nel periodo immediatamente successivo.
La sottosezione c), come anticipato all’inizio, riguarda le principali cariche in scadenza (comprendendo anche quelle intanto già rinnovate) sempre nel periodo preso in esame, in importanti società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze, che esulano quindi dal campo di applicazione della legge n. 14 del 1978. Anche in questo caso, si forniscono, oltre ai dati sulle cariche, notizie essenziali sulle società e le loro attività.
La Sezione I cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici o privatizzati tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 (e che da allora è cresciuta estendendo, come si diceva, il proprio monitoraggio a nuovi campi d’azione) dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna avvertita non solo a livello parlamentare. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologico e logicamente coerente per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, tra l’altro, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni.
Nella Sezione II viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (ordini del giorno, mozioni o risoluzioni) approvati in Assemblea o in Commissione. Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare detti atti ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti). Tali segnalazioni sono elencate nel paragrafo “I nostri solleciti”.
Nella Sezione III si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto dal Servizio sulle relazioni al Parlamento la cui trasmissione sia prevista da norme di legge, distinte tra “governative” e “non governative”. Si dà inoltre conto delle relazioni di nuova istituzione, stabilite cioè da nuove norme entrate in vigore nel periodo considerato.
Le informazioni riportate sono tratte dalle tre banche dati (una per ognuno dei settori a cui si riferiscono le tre sezioni del notiziario) sviluppate e gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, e costantemente alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri.
NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI E SOCIETA’
La sezione è ripartita in tre sottosezioni che danno conto: 1) delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della legge n. 14/1978 relativa al controllo parlamentare sulle nomine, nel mese di novembre 2008, indicando i nominativi dei titolari, le cariche assunte, le modalità, le date di nomina e il tipo di controllo parlamentare previsto (espressione del parere da parte delle Commissioni competenti, comunicazione al Parlamento da parte dei Ministeri ed evidenziando altresì i casi in cui non sia stata seguita nessuna delle due procedure); 2) delle nomine scadute e non ancora rinnovate negli enti medesimi nello stesso periodo e di quelle in scadenza fino al 31 gennaio 2009 con l’indicazione dei titolari e delle cariche in scadenza (o scadute), delle procedure di nomina e del tipo di controllo parlamentare previsto per il rinnovo delle suddette cariche; 3) delle principali nuove nomine effettuate in società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze, o in enti pubblici non ricompresi nel campo della citata legge n. 14/1978, entro il 30 novembre 2008, con l’indicazione dei titolari, delle procedure di nomina, delle date di scadenza e di eventuale rinnovo, se già avvenuto.
In evidenza a novembre 2008
La pubblicazione “l’attività di controllo parlamentare” si apre, come di consueto, con la sezione riguardante le nomine governative negli enti, monitorando il mese di novembre 2008, con una proiezione previsionale sulle cariche in scadenza fino al 31 gennaio 2009. La sezione è composta da tre sottosezioni, che danno conto sia delle cariche rinnovate a novembre, sia di quelle da rinnovare entro la fine di gennaio 2009, nei campi degli enti pubblici e di alcune importanti società partecipate o controllate dal Ministero dell’economia e delle finanze. Per semplificare la lettura e la comprensione dei dati, essi vengono riportati interpolando le parti discorsive alle relative tabelle.
- Il Ministro dello sviluppo economico ha nominato, con D.M. del 24 ottobre 2008, pubblicato sulla G.U. n. 276 del 25 novembre 2008, un nuovo commissario straordinario dell’Istituto postelegrafonici IPOST, Rino Tarelli, che sostituisce il precedente Giovanni Ialongo, che era stato presidente dell’istituto per molti anni e commissario straordinario dal 17 novembre 2006, oltre ad essere stato nominato presidente di Poste italiane S.p.a. il 29 maggio 2008 e il cui mandato commissariale era scaduto il 30 settembre 2008.
- IlMinistro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha nominato, con D.M. del 24 ottobre 2008, comunicato al Parlamento con lettera del 17 novembre 2008, il primo commissario straordinario di un ente parco nazionale di recente istituzione, l’Ente parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val D’Agri-Lagonegrese, Domenico Totano, per gestire l’ente durante la procedura di nomina del suo primo presidente. Lo stesso Ministro inoltre, con lettera del 7 novembre 2008, aveva comunicato una nuova proroga, fino al 1° gennaio 2009, dell’incarico commissariale di Giandonato Morra presso l’Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
-Il 6 novembre 2008 Andrea Annunziata è stato nominato presidente dell’Autorità portuale di Salerno, dopo che le Commissioni trasporti e lavori pubblici e comunicazioni delle Camere avevano espresso parere favorevole sulla relativa candidatura. Annunziata ha preso il posto del precedente presidente, Fulvio Bonavitacola, eletto deputato.
-Il Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha nominato, con decreto del 18 novembre 2008, il presidente e i componenti del consiglio di amministrazione della Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo ARCUS S.p.a. Il nuovo presidente è il precedente commissario straordinario della società., Salvatore Italia, sulla cui proposta di nomina le Commissioni cultura della Camera e istruzione pubblica e beni culturali del Senato hanno espresso pareri favorevoli tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre 2008.
Salvatore Italia era stato nominato commissario straordinario di ARCUS S.p.a. il 19 giugno 2008 dai Ministri per i beni e le attività culturali e delle infrastrutture e dei trasporti, al posto del precedente commissario dimissionario Arnaldo Sciarelli, la cui proposta di nomina a presidente, presentata alle Camere lo scorso marzo 2008 dal Governo uscente, non aveva avuto seguito.
- Il Ministro per i rapporti con il Parlamento aveva trasmesso negli scorsi mesi di luglio e agosto, per l’acquisizione del prescritto parere, le proposte di nomina, deliberate dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di due componenti della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP, Giancarlo Morcaldo (poi nominato con D.P.R. del 4 agosto 2008) e Luigi Simeone (di cui al momento della chiusura della presente pubblicazione non si era ancora conclusa la procedura di nomina), cariche per il cui rinnovo in passato il Governo non aveva richiesto il parere parlamentare previsto ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 14 del 1978, limitandosi alla comunicazione della nomina effettuata ai sensi dell’articolo 9 della legge n. 14/1978.
All’inizio del mese di novembre 2008, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso le richieste di parere parlamentare relative al candidato presidente della COVIP Antonio Finocchiaro (per sostituire Luigi Scimia decaduto dall’incarico lo scorso luglio), e al rinnovo dell’incarico di un altro commissario, Eligio Boni, scaduto a settembre 2008.
- Per quanto riguarda il campo delle nomine effettuate in società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze, alla Cassa depositi e prestiti CDP S.p.a. sono stati nominati, nel mese di novembre 2008, il nuovo presidente, Franco Bassanini, l’amministratore delegato (carica di nuova istituzione) Massimo Varazzani e un nuovo componente del consiglio di amministrazione, Fiorenzo Tasso.
Per l’approfondimento sulle nomine e le scadenze nei singoli enti e società, si rinvia alle relative note.
STATO DEL “TAGLIA-ENTI” ALL’INIZIO DI DICEMBRE 2008
Una particolare menzione, per i suoi effetti sulle nomine oggetto del controllo parlamentare, merita la procedura attualmente in corso, volta ad una riduzione del numero degli enti pubblici.
-Si ricorda che nell’allegato A alla legge 24 dicembre 2007, n. 244, finanziaria per il 2008, secondo il dettato del comma 636 dell’articolo 2, erano elencati 11 enti destinati ad essere soppressi alla scadenza del termine di 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, cioè entro il 29 giugno 2008, se non fossero stati oggetto di interventi di razionalizzazione con l’adozione di appositi regolamenti (che non risultano essere stati adottati). Tra questi 11 ce ne erano 5 che rientravano nel campo di applicazione della citata legge n. 14 del 24 gennaio 1978 sul controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici. Si trattava dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia UNUCI, dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori ONFA, dell’Istituto nazionale di beneficenza “Vittorio Emanuele III” (enti vigilati dal Ministero della difesa e sulle cui nomine dei presidenti e vicepresidenti esprimono il parere le Commissioni difesa), dell’Ente opere laiche palatine pugliesi (vigilato dal Ministero dell’interno e sulla cui proposta di nomina del presidente nel 2004 si espressero le Commissioni affari sociali della Camera e affari costituzionali del Senato) e della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” (vigilata dal Ministero per i beni e le attività culturali).
- Successivamente, il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 (G.U. n. 147 dello stesso giorno, supplemento ordinario n. 152) recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, all’articolo 26 (taglia-enti) stabiliva, al comma 1, che: gli enti pubblici non economici con una dotazione organica inferiore alle 50 unità, nonché quelli di cui al comma 636 dell’art. 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 [e quindi anche i cinque enti suddetti più altri aggiunti dal decreto in oggetto], con esclusione degli ordini professionali e le loro federazioni, delle federazioni sportive e degli enti non inclusi nell’elenco ISTAT pubblicato in attuazione del comma 5 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nonché degli enti parco e degli enti di ricerca sono soppressi al sessantesimo giorno dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge [quindi entro il 24 agosto 2008], ad eccezione di quelli confermati con decreto dei Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, da emanarsi entro 40 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto [quindi entro il 4 agosto 2008], e di quelli le cui funzioni sono attribuite, con lo stesso decreto, ad organi diversi dal Ministero che riveste competenza primaria nella materia. Le funzioni da questi esercitate sono attribuite all’amministrazione vigilante e le risorse finanziarie ed umane sono trasferite a quest’ultima, che vi succede a titolo universale in ogni rapporto, anche controverso. Nel caso in cui gli enti da sopprimere sono sottoposti alla vigilanza di più Ministeri, le funzioni vengono attribuite al Ministero che riveste competenza primaria nella materia. Nei successivi novanta giorni i Ministri vigilanti comunicano ai Ministri per la pubblica amministrazione e l’innovazione e per la semplificazione normativa gli enti che risultano soppressi ai sensi del presente articolo. Nel secondo comma inoltre, si disponeva tra l’altro che: sono, altresì, soppressi tutti gli altri enti pubblici non economici di dotazione organica superiore a quella di cui al comma 1 che, alla scadenza del 31 dicembre 2008 non sono stati individuati dalle rispettive amministrazioni al fine della loro conferma, riordino o trasformazione ai sensi del comma 634 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244. A decorrere dalla stessa data, le relative funzioni sono trasferite al Ministero vigilante.Agli 11 enti dell’allegato A della finanziaria per il 2008, il decreto in oggetto ne aggiungeva altri 3, tra cui uno che rientrava nel campo di applicazione della legge n. 14 del 1978, l’Ente italiano della montagna EIM (ex IMONT), attualmente commissariato, vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e sulla cui proposta di nomina del presidente si esprimono le Commissioni cultura e istruzione delle Camere.
- Nella legge di conversione del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, la n. 133 del 6 agosto 2008, (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008, supplemento ordinario n. 196), all’articolo 26 (taglia-enti), sono state apportate significative modifiche. I primi 4 commi infatti stabiliscono che:
1. Gli enti pubblici non economici con una dotazione organica inferiore alle 50 unità, con esclusione degli ordini professionali e le loro federazioni, delle federazioni sportive e degli enti non inclusi nell'elenco ISTAT pubblicato in attuazione del comma 5 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, degli enti la cui funzione consiste nella conservazione e nella trasmissione della memoria della Resistenza e delle deportazioni, anche con riferimento alle leggi 20 luglio 2000, n. 211, istitutiva della Giornata della memoria e 30 marzo 2004, n. 92, istitutiva del Giorno del ricordo, nonché delle Autorità portuali, degli enti parco e degli enti di ricerca, sono soppressi al novantesimo giorno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto[e cioè al 20 novembre 2008, essendo la legge in questione entrata in vigore il 22 agosto 2008] ad eccezione di quelli confermati con decreto dei Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa, da emanarsi entro il predetto termine. Sono, altresì, soppressi tutti gli enti pubblici non economici, per i quali, alla scadenza del 31 marzo 2009, non siano stati emanati i regolamenti di riordino ai sensi del comma 634 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Nei successivi novanta giorni i Ministri vigilanti comunicano ai Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa gli enti che risultano soppressi ai sensi del presente comma.
2. Le funzioni esercitate da ciascun ente soppresso sono attribuite all'amministrazione vigilante ovvero, nel caso di pluralità di amministrazioni vigilanti, a quella titolare delle maggiori competenze nella materia che ne e' oggetto. L'amministrazione così individuata succede a titolo universale all'ente soppresso, in ogni rapporto, anche controverso, e ne acquisisce le risorse finanziarie, strumentali e di personale. I rapporti di lavoro a tempo determinato, alla prima scadenza successiva alla soppressione dell'ente, non possono essere rinnovati o prorogati.
3. Il comma 636 dell'articolo 2 e l'allegato A della legge 24 dicembre 2007, n. 244 [che, si ricorda, conteneva il citato elenco degli 11 enti da sopprimere nel caso, peraltro verificatosi, in cui non fossero stati riordinati entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge finanziaria per il 2008, la cui abrogazione riporta questi 11 enti alla disciplina generale di cui al comma 1 dell’articolo 26 della legge di conversione], nonché i commi da 580 a 585 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, [che disponevano l’istituzione dell’Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti delle amministrazioni pubbliche – Scuola nazionale della pubblica amministrazione] sono abrogati.
4. All'alinea del comma 634 del medesimo articolo 2 della predetta legge n. 244 del 2007 sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole «Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione» sono sostituite dalle seguenti: «Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, del Ministro per la semplificazione normativa»; b) le parole «amministrative pubbliche statali» sono sostituite dalle seguenti: «pubbliche statali o partecipate dallo Stato, anche in forma associativa,»; c) le parole «termine di centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2008». (...)
Riassumendo, il primo comma dell’articolo 26 della L. n. 133/2008 stabilisce che vengano soppressi gli enti pubblici non economici con dotazione organica inferiore alle 50 unità a partire dal novantesimo giorno dopo il 22 agosto 2008, data dell’entrata in vigore della legge di conversione in oggetto, e quindi al 20 novembre 2008, a parte gli enti eventualmente confermati da decreti dei ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa (in proposito si veda più avanti il decreto del 19 novembre 2008). Non saranno comunque oggetto di questa soppressione gli ordini professionali e le loro federazioni, le federazioni sportive, le autorità portuali, gli enti parco, gli enti di ricerca, gli enti preposti alla conservazione e nella trasmissione della memoria della Resistenza e delle deportazioni e quelli non compresi nell’elenco che l’ISTAT pubblica annualmente ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge L. 30 dicembre 2004, n. 311 (finanziaria per il 2005), che riguarda le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato. Importante punto fermo stabilito dalla norma in esame, è quello della data del 31 marzo 2009 come limite oltre il quale scatterà la soppressione per quegli enti pubblici non economici che non siano stati riordinati con i regolamenti di cui al summenzionato articolo 2, comma 634, della L. 244/2007 (finanziaria per il 2008).
Altro limite temporale stabilito nella norma è quello dei novanta giorni successivi alle scadenze di cui sopra, affinché i ministri vigilanti comunichino ai ministri per la pubblica amministrazione e l’innovazione e per la semplificazione normativa, quali siano gli enti, tra quelli di loro competenza, da ritenersi soppressi. Nel comma 2 si stabilisce che le funzioni precedentemente esercitate dagli enti soppressi, passino ai ministeri vigilanti non, come previsto dalla finanziaria per il 2008, tramite appositi atti regolamentari o amministrativi, ma direttamente ex lege. Rilevante è inoltre il divieto di rinnovo o proroga dei preesistenti rapporti di lavoro determinato da parte dei ministeri che subentrino agli enti soppressi. Inoltre l’elenco degli 11 enti che avrebbero dovuto essere soppressi se non riordinati entro 180 giorni dall’entrata in vigore della finanziaria per il 2008, contenuto nell’allegato A della suddetta legge, e citato in precedenza, viene abrogato dal comma 3 della legge di conversione in esame, equiparando quindi la sorte di questi 11 enti a quella degli altri dello stesso tipo; lo stesso comma, inoltre, dispone l’abrogazione dell’articolo 1, commi da 580 a 585, che prevedevano l’istituzione e la disciplina dell’Agenzia per la formazione dei dirigenti e dipendenti delle amministrazioni pubbliche – Scuola nazionale della pubblica amministrazione.
Da ultimo, tra quelli qui esaminati, il quarto comma dell’articolo in esame “aggiorna” il citato articolo 2, comma 634, della finanziaria per il 2008, sostituendo alle vecchie le nuove denominazioni dei ministeri interessati a predisporre i prescritti regolamenti di riordino o trasformazione degli enti pubblici, aggiunge agli enti in questione “strutture pubbliche statali o partecipate dallo Stato, anche in forma associativa” e porta al 31 dicembre 2008 il termine affinché siano adottati i suddetti regolamenti di riordino.
- Con decreto interministeriale del 19 novembre 2008 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e del Ministro per la semplificazione normativa, sono stati confermati i seguenti enti pubblici non economici:
Questi ultimi due enti rientrano tra quelli oggetto della legge n. 14 del 1978.
-A proposito di enti in corso di riforma, si ricorda che l’articolo 28 della citata legge n. 133/2008, prevede anche l’istituzione di un nuovo ente, l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale ISPRA, che subentra, accorpandoli e trasformandoli, a tre enti vigilati dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Si tratta dell'Agenzia per la protezione dell'Ambiente e per i servizi tecnici APAT, dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica INFS e dell'Istituto centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare ICRAM, che sono stati contestualmente soppressi. Il suddetto Ministro, con decreto del 23 luglio 2008, ha nominato Vincenzo Grimaldi commissario straordinario del nuovo ente.
-Si rileva infine l’A.S. n. 1195 Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia (A.C. 1441-ter-A, approvato dalla Camera dei deputati il 4 novembre 2008 e trasmesso al Senato della Repubblica il 7 novembre 2008), ai commi da 2 a 4 dell’articolo 28, Progetti di innovazione industriale e misure per il riordino del sistema delle stazioni sperimentali per l'industria, reca una delega al Governo per il riordino delle stazioni sperimentali per l’industria e per la soppressione di un altro ente vigilato dal Ministero dello sviluppo economico, l’Istituto nazionale delle conserve alimentari INCA.
L'articolo 20 istituisce, sotto la vigilanza del Ministro dello sviluppo economico, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ente di diritto pubblico dedicato alla ricerca, alla innovazione tecnologica e alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, con particolare riguardo al settore nucleare e dello sviluppo economico sostenibile. L'Agenzia viene a sostituire, mantenendo la stessa sigla, l'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente ENEA, svolgendo le proprie funzioni con le risorse finanziarie strumentali e di personale dell’ENEA, che viene soppresso contestualmente all’insediamento dei commissari nominati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro trenta giorni dall'entrata in vigore della legge in oggetto.
a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento) dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della
L. n. 14/1978 nel mese di novembre 2008
In questa sottosezione si dà conto delle principali nomine soggette a controllo parlamentare effettuate dal Governo nel periodo considerato, delle procedure e del tipo di controllo parlamentare seguiti.
In particolare si specifica se per il rinnovo delle suddette cariche sia stata trasmessa dal Governo la richiesta di parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, definiti successivamente come: istituti e (...) enti pubblici anche economici, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti), o la mera comunicazione al Parlamento (ai sensi dell’articolo 9 della suddetta L. n. 14/1978, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti o i commissari straordinari), o se in occasione dei precedenti rinnovi sia invalsa la prassi di non attivare queste procedure.
La citata L. 14/1978 stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.
Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.
Per quanto riguarda le nomine che il governo comunica al Parlamento, sempre la legge 24 gennaio 1978, n. 14, all’articolo 9, stabilisce che le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano.
Qualora lo statuto o la stessa legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) contengano specifiche norme relative al controllo parlamentare, ulteriori rispetto a quelle generali contenute nella L. n. 14/1978, allora se ne dà conto nella colonna relativa alla procedura di nomina.
Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, (convertito con L. 15/7/1994, n. 444), sulla disciplina della proroga degli organi amministrativi, stabilisce tra l’altro che: (…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Istituto postelegrafonici IPOST |
Commissario straordinario:
Rino Tarelli
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Nomina non ancora comunicata al Parlamento benché previsto dall’art. 9 della |
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D.M. del Ministro dello sviluppo economico |
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Ente parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val D’Agri-Lagonegrese |
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D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare |
Gli enti parco nazionali sono disciplinati dalla legge n. 394 del 6 dicembre 1991, hanno personalità di diritto pubblico, sede legale ed amministrativa nel territorio del parco e sono sottoposti alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che ne nomina il presidente con proprio decreto, d’intesa con le regioni interessate e previa espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP |
Componente della commissione:
Luigi Simeone |
Parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978 dalla XI Commissione Lavoro (Camera) il 2/10/2008
Parere ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978, non espressodalla 11° Commissione Lavoro e previdenza sociale (Senato) |
In corso di nomina
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D.P.R. previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze |
Componente della commissione:
Eligio Boni
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Pareri favorevoli espressi ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978 dalle Commissioni XI Lavoro (Camera) e il 11° Lavoro (Senato), il 19/11/2008
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Nomine deliberate dal Consiglio dei ministri del 28/11/2008; in attesa di perfezionamen-to con D.P.R. |
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Presidente:
Antonio Finocchiaro
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Il Consiglio dei Ministri del 25 luglio 2008 ha deliberato, su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, la nomina di Giancarlo Morcaldo a componente della COVIP, nomina poi perfezionata con D.P.R. del 4 agosto 2008, conformemente ai pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni parlamentari. Morcaldo viene a sostituire Federica Seganti, scaduta dall’incarico il 10 novembre 2007.
Alla chiusura della presente pubblicazione erano in corso le procedure di nomina di due componenti e del presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera del 4 agosto 2008, aveva trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina di Luigi Simeone a componente della Commissione in sostituzione di Fabio Ortolani dimessosi all’inizio di luglio del 2008. La Commissione lavoro della Camera ha espresso parere favorevole sulla proposta di nomina in oggetto il 2 ottobre 2008, mentre la Commissione lavoro e previdenza sociale del Senato non si è espressa in merito.
Inoltre il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso, con lettere del 3 novembre 2008, le richieste di parere parlamentare sulle proposte di nomina rispettivamente di Antonio Finocchiaro a presidente e di Eligio Boni a componente della commissione. Le relative procedure di nomina sono state deliberate su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Consiglio dei ministri il 31 ottobre 2008. Antonio Finocchiaro viene candidato a sostituire il presidente uscente Luigi Scimia, che era stato nominato per 4 anni, conformemente ai pareri favorevoli espressi dalle Commissioni lavoro di Camera e Senato, rispettivamente il 7 luglio e il 30 giugno 2004, con D.P.R. 14 luglio 2004. Eligio Boni viene invece candidato ad essere riconfermato nel suo incarico commissariale scaduto il 16 settembre 2008; Boni era stato nominato una prima volta il 10 novembre 2003 per un breve periodo in sostituzione del commissario Alfredo Rizzi, e poi per un quadriennio intero, il 16 settembre 2004.
Per quanto riguarda la durata dell’incarico del quarto commissario, Bruno Mangiatordi, la sua conferma fu effettuata con D.P.R. del 18 settembre 2006. Mangiatordi era stato inizialmente nominato in sostituzione di Daniele Pace l’11 maggio 2001, per il periodo residuale del mandato di questi (che non aveva concluso il suo quadriennio) e poi per un mandato completo il 4 marzo 2002. Nel nuovo D.P.R. di nomina del 18 settembre 2006 veniva specificato che la durata di questo nuovo mandato sarebbe stata tale da permettere a Mangiatordi di raggiungere gli otto anni complessivi a partire dalla prima nomina, venendo quindi a scadenza l’11 maggio 2009.
Si rileva che in passato il parere parlamentare era stato richiesto solo sulle proposte di nomina dei presidenti della commissione, mentre le nomine dei commissari venivano solo comunicate al Parlamento con la procedura prevista dall’art. 9 della L. n. 14/1978.
Riguardo alla procedura di nomina dei componenti della COVIP, il comma 3 dell’articolo 18 del D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, recante disciplina delle forme pensionistiche complementari, stabilisce che: la COVIP è composta da un presidente e da quattro membri, scelti tra persone dotate di riconosciuta competenza e specifica professionalità nelle materie di pertinenza della stessa e di indiscussa moralità e indipendenza, nominati ai sensi della legge 24 gennaio 1978, n. 14, con la procedura di cui all'articolo 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400 [che a sua volta stabilisce che: le nomine alla presidenza di enti, istituti o aziende di carattere nazionale, di competenza dell'amministrazione statale, fatta eccezione per le nomine relative agli enti pubblici creditizi, sono effettuate con decreto del Presidente della Repubblica emanato su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri adottata su proposta del ministro competente. Resta ferma la vigente disciplina in ordine all'acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari]; la deliberazione del Consiglio dei Ministri è adottata su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali [oggi: del lavoro, della salute e delle politiche sociali], di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Il presidente e i commissari durano in carica quattro anni e possono essere confermati una sola volta.(...).
La commissione è stata istituita con l’art. 16 del D.Lgs. n. 124 del 21 aprile 1993; i primi due commi del suddetto articolo 18 del D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, stabiliscono che: 1. Il Ministero del lavoro [della salute] e delle politiche sociali vigila sulla COVIP ed esercita l’attività di alta vigilanza sul settore della previdenza complementare, mediante l'adozione, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, di direttive generali alla COVIP, volte a determinare le linee di indirizzo in materia di previdenza complementare. 2. La COVIP è istituita con lo scopo di perseguire la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e la sana e prudente gestione delle forme pensionistiche complementari, avendo riguardo alla tutela degli iscritti e dei beneficiari e al buon funzionamento del sistema di previdenza complementare. La COVIP ha personalità giuridica di diritto pubblico.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Autorità portuale di Salerno |
Presidente:
Andrea Annunziata |
Parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978 dalla Commissione IX Trasporti (Camera) il 29/10/2008
Parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978 dalla Commissione 8° Lavori pubblici e comunicazioni (Senato) il 22/10/2008
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D.M. del 6/11/2008 |
D.M. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio |
A seguito dei pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha nominato, con D.M. del 6 novembre 2008, Andrea Annunziata presidente dell’Autorità portuale di Salerno.
Il presidente uscente, Fulvio Bonavitacola, nominato per un secondo mandato il 9 marzo 2005, sarebbe dovuto scadere dall’incarico nel marzo del 2009 ma, essendo stato eletto deputato alle elezioni politiche dello scorso aprile, ha lasciato l’incarico per sopravvenuta incompatibilità. Per la sua sostituzione, la Regione Campania ha espresso la richiesta intesa sul nominativo di Annunziata, candidato designato dal Comune di Salerno, il 6 ottobre 2008, a seguito della rinuncia del candidato designato dalla Provincia di Salerno, Luca Cascione, sul cui nominativo era stata precedentemente richiesta l’intesa alla Regione da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
L'autorità portuale ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L’art. 8 della legge del 28 gennaio 1994, n. 84, stabiliva che i presidenti di questi enti fossero nominati dall’allora Ministro dei trasporti e della navigazione, oggi Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la regione, nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio. La citata legge istitutiva n. 84/1994, assegna all'autorità portuale compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali, manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni dell'ambito portuale e mantenimento dei fondali del porto, nonché affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale. Hanno particolare rilievo competenze specifiche come le autorizzazioni alle imprese portuali, la vigilanza sull'applicazione delle tariffe, la concessione delle aree demaniali e delle banchine comprese nell'ambito portuale e l'adozione del piano regolatore portuale.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo ARCUS S.p.a. |
Presidente:
Salvatore Italia |
Parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978 dalla VII Commissione Cultura (Camera) il 29/10/2008
Parere favorevole espresso ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978 dalla 7° CommissioneIstruzione pubblica, beni culturali (Senato) il 12/11/2008 |
D. M. 18/11/2008 |
D.M. del Ministro per i beni e le attività culturali di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti |
Componenti del consiglio di amministrazione:
Mauro Mainardi, Paolo Dalla Vecchia, Sergio Colombo, Mario Belfiore, Marcello Franco e Giacomo De Ghislazoni Cardoli |
Si attende la comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978 |
D.M. del Ministro per i beni e le attività culturali di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; tre componenti sono nominati su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze |
Il Ministro per i beni e le attività culturali aveva trasmesso, con lettera del 9 ottobre 2008, ai sensi dell’art. 10, comma 6 della legge 8 ottobre 1997, n. 352 (sostituito dall’articolo 2 della legge 16 ottobre 2003, n. 291, secondo cui il consiglio di amministrazione della società è composto da sette membri, compreso il presidente, nominati con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali. Tre dei componenti del consiglio sono nominati su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze. Il presidente è nominato sentite le competenti Commissioni permanenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica) la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina a presidente della Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo ARCUS S.p.a., del commissario straordinario Salvatore Italia (carica a cui era stato nominato dal Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il 19 giugno 2008). Salvatore Italia prendeva il posto del precedente commissario, Arnaldo Sciarelli, che era in carica dal 31 marzo 2007, essendo succeduto a sua volta al precedente commissario straordinario Guido Improta, nominato il 10 novembre 2006. Si ricorda che nello scorso mese di marzo era stata trasmessa, dal precedente Ministro per i beni e le attività culturali, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina dell’allora commissario Sciarelli a presidente di ARCUS S.p.a., ma su di essa le competenti Commissioni parlamentari non si erano espresse e il candidato era rimasto commissario fino alle sue dimissioni, presentate il 19 giugno 2008, ed alla sua sostituzione con Italia. Sulla candidatura di Salvatore Italia a presidente dell’ARCUS si sono espresse favorevolmente la Commissione cultura della Camera il 29 ottobre 2008 e la Commissione istruzione del Senato il 12 novembre 2008.
ARCUS S.p.a. è stata costituita nel febbraio 2004 dal Ministro per i beni e le attività culturali, ai sensi della citata legge 16 ottobre 2003, n. 291. Il capitale sociale è interamente sottoscritto dal Ministero dell’economia e delle finanze, mentre i programmi di indirizzo sono oggetto di decreti annuali adottati dal Ministro per i beni le attività culturali, che esercita altresì i diritti dell’azionista, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Lo scopo della società è quello di sostenere, anche finanziariamente, progetti concernenti il mondo dei beni e delle attività culturali, anche nelle sue possibili interrelazioni con le infrastrutture del Paese.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga |
Commissario straordinario:
Giandonato Morra |
Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978, annunciata alla Camera il 13/11/2008 |
24/10/2008 (con decorrenza 2/11/2008, fino al 1°/1/2009 e comunque non oltre la nomina del presidente) |
D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare |
Si ricorda che con lettera del 23 luglio 2008, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, aveva comunicato al Parlamento, ai sensi dell’art. 9 della L. 14/1978, la nomina effettuata con D.M. del 16 luglio 2008, per due mesi dal 2 luglio al 1° settembre 2008, del nuovo commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Giandonato Morra, in sostituzione del precedente commissarioStefano Allavena, che era stato a sua volta nominato il 2 marzo 2007, e più volte prorogato nell’incarico, da ultimo con D.M. del 22 aprile 2008.
Con ulteriore lettera del 19 settembre 2008 il suddetto Ministro ha poi comunicato una proroga di due mesi, dal 2 settembre al 1° novembre 2008, dell’incarico del commissario Morra.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Stazione sperimentale per l'industria degli oli e dei grassi |
Componente del consiglio di amministrazione:
Giuseppe Pecci |
Nomina comunicata al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. 14/1978 e annunciata alla Camera l’11/11/2008 |
30/10/2008 |
D.P.C.M. su proposta del Ministro dello sviluppo economico in rappresentanza: 1 dello stesso Ministro, 1 del Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca, 1 del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, 1 della Regione Lombardia, 1 della Camera di commercio di Milano e 12 dei commercianti e imprenditori del settore |
b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978
scadute e non ancora rinnovate tra il 1° e il 30 novembre 2008
o previste in scadenza entro il 31 gennaio 2009
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto |
Data scadenza |
Procedura di nomina |
Agenzia per le erogazioni in agricoltura AGEA |
Componenti del consiglio di amministrazione:
Mario Pirillo, Viviana Beccalossi, Ugo Maltese, Valerio Poi, Danilo Narduzzi, Antonio Pettinari e Stefano Fabrizi |
Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978 |
29/11/2008 |
D.M. del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (2 componenti sono designati dalla Conferenza Stato-Regioni) |
Il mandato del presidente dell’ente Domenico Oriani, nominato sempre per un triennio con D.P.R. del 18 settembre 2006, emanato a seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri dell’8 settembre 2006 e in conformità con i pareri espressi dalle Commissioni agricoltura delle Camere, scadrà invece il 18 settembre 2009.
L’AGEA, ai sensi del D.Lgs. 27 maggio 1999, n. 165, ha sostituito L'Azienda di Stato per gli interventi nel mercato agricolo AIMA, di cui alla legge 14 agosto 1982, n. 610, ed è un ente di diritto pubblico non economico sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, responsabile nei confronti dell'Unione Europea degli adempimenti connessi alla gestione degli aiuti derivanti dalla politica agricola comune, nonché degli interventi sul mercato e sulle strutture del settore agricolo.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto |
Data scadenza |
Procedura di nomina |
Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia UNUCI |
Vicepresidente:
Giovanni Tricomi |
Richiesta di parere parlamentare ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978 |
5/12/2008 |
D.M. del Ministro della difesa su designazione del presidente dell'ente in rappresentanza delle diverse Forze armate |
Il 5 dicembre 2008 verrà a scadenza il mandato di uno dei tre vicepresidenti dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia UNUCI, Giovanni Tricomi, che attualmente svolge anche le funzioni di presidente dell’ente. Infatti il 24 aprile 2008 l’ultimo presidente dell’UNUCI, Giuseppe Richero, che era stato nominato per un quinquennio con D.P.R. del 13 febbraio 2007 (conformemente al parere favorevole espresso dalla Commissione difesa della Camera il 13 dicembre 2006, mentre la corrispondente Commissione del Senato non si era espressa) si era dimesso ed era stato sostituito nelle sue funzioni dal vicepresidente Tricomi.
L’Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia UNUCI, ente istituito con R.D.L. 9 dicembre 1926, n. 2352, convertito con legge 12 febbraio 1928, n. 261, riordinato con la legge 24 dicembre 1928, n. 3242 e successive modificazioni e attualmente regolato dallo statuto approvato con D.P.R. 11 luglio 1981 n. 735, è l'associazione degli ufficiali che hanno appartenuto, con qualsiasi grado, alle Forze armate e ai Corpi armati dello Stato italiano.
L’UNUCI provvede, a norma dello statuto, a tutelare il prestigio degli ufficiali in congedo, a mantenerne vivo l'attaccamento alle Forze armate e ai corpi di appartenenza, ad aggiornare la preparazione professionale degli iscritti, curandone la cultura, l'addestramento e l'attività fisica e sportiva, a mantenere saldi i vincoli fra gli ufficiali in congedo e quelli in servizio, a rappresentare ai competenti organi gli interessi degli iscritti e a concorrere a richieste di collaborazione in materia di rappresentanza militare degli ufficiali delle categorie in congedo nel quadro della legge 11 luglio 1978, n. 382. Le Commissioni difesa delle Camere si esprimono, sempre ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978, sulle richieste di parere parlamentare relative alle proposte di nomina del presidente (che viene poi nominato con D.P.R.) e dei tre vicepresidenti (che vengono poi nominati con D.M. del Ministro della difesa) che durano in carica cinque anni e possono essere riconfermati.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto
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Data scadenza |
Procedura di nomina |
Ente parco nazionale della Sila |
Commissario straordinario:
Silvio Vetrano |
Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978 |
12/12/2008 e comunque non oltre la nomina degli organi di gestione |
D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare |
Con D.M. del 29 settembre 2008, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare aveva nominato, per tre mesi decorrenti dal 12 settembre 2008, Silvio Vetrano nuovo commissario straordinario dell’Ente parco nazionale della Sila. La nomina era stata comunicata al Parlamento dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con lettera del 6 ottobre 2008, annunciata alla Camera il successivo 10 ottobre 2008.
Si ricorda che l’11 aprile 2008 sarebbero scaduti i 5 anni dalla nomina, risalente all’11 aprile 2003, di Antonio Garcea a presidente dell’ente parco in questione, ma il suddetto incarico era stato anticipatamente revocato dal precedente Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con decreto dell’11 febbraio 2008, che nominava contestualmente Aldo Cosentino commissario straordinario dell’ente (coadiuvato dal sub commissario Silvio Vetrano) per sei mesi e comunque non oltre la nomina degli organi ordinari di gestione. La nomina di Cosentino e Vetrano veniva comunicata al Parlamento dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con lettera del 15 febbraio 2008 ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978 e annunciata alla Camera il 9 aprile 2008. Alla scadenza del suo incarico a Cosentino è quindi subentrato il precedente sub commissario Vetrano.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto |
Data scadenza |
Procedura di nomina |
Ente parco nazionale dell’Asinara |
Presidente:
Pietro Deidda |
Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978 |
17/12/2008 |
D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare |
Come anticipato nel precedente numero della pubblicazione, il 10 luglio 2008 sono scaduti i cinque anni dalla nomina del presidente dell’Ente parco nazionale dell’Asinara Pietro Deidda, che era stato nominato con D.M. del 10 luglio 2003, entrando però in carica insieme al primo consiglio direttivo dell’ente parco, nominato il 17 dicembre 2003. Fino a quella data l’ente parco fu retto dal comitato di gestione provvisoria del parco, previsto dall’articolo 4 del D.P.R. 3 ottobre 2002 di istituzione dell’ente. Presidente e consiglio direttivo scadranno quindi insieme dal loro mandato il 17 dicembre 2008.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto |
Data scadenza |
Procedura di nomina |
Stazione sperimentale per la seta SSS |
Componenti del consiglio di amministrazione:
Tarcisio Mizzau (presidente), Gaudenzia Bellassai, Ambrogio Scotti, Ettore Carlo Vismara, Eugenio Tettamani, Marco Galimberti; Michele Malerba, Giorgio Vigano e Luca Ronzoni
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Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978 |
20/12/2008 |
D.M. del Ministro delle attività produttive, oggi dello sviluppo economico, in rappresentanza: 1 dello stesso Ministro, 1 del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 1 della Regione Lombardia e 6 degli imprenditori del settore
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Il 20 dicembre 2008 verranno a scadenza i mandati dei componenti del consiglio di amministrazione della Stazione sperimentale per la seta SSS, che erano stati nominati per 4 anni con D.M. del 20 dicembre 2004, comunicato al Parlamento ai sensi dell’articolo 9 della L. n. 14/1978 e annunciato alla Camera il 17 gennaio 2005. I consiglieri Malerba, Vigano e Ronzoni sono stati nominati con D.M. del 7 marzo 2008 (in questo caso non comunicato al Parlamento benché previsto ai sensi del suddetto art. 9 della L. n. 14/1978) in sostituzione dei non più in carica Ida Mercuri (decaduta dall’incarico), Pierfrancesco Cavallo e Vincenzo Torretta (dimissionari). I mandati di questi consiglieri scadranno comunque con quelli degli altri.
Le Stazioni sperimentali per l'industria sono enti pubblici economici di ricerca sottoposti alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, disciplinati dal D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 540, (integrato e modificato dal D.Lgs. 23 febbraio 2001, n. 71), Riordino delle stazioni sperimentali per l'industria, a norma dell'articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59 (pubblicato sulla G.U. 9 febbraio 2000, n. 32) che all’art. 2 ne specifica la natura giuridica e le funzioni, consistenti principalmente in: a) attività di ricerca industriale e attività di sviluppo precompetitiva; b) attività di certificazione di prodotti o di processi produttivi; c) analisi e controlli; d) consulenza alle imprese, alle pubbliche amministrazioni ed enti pubblici; e) attività di documentazione, divulgazione, promozione della qualità e supporto alla formazione negli specifici settori produttivi, anche al fine di consentire la crescita occupazionale qualificata; f) partecipazione all'attività di normazione tecnica; g) attività ad esse affidate dallo Stato, dalle Regioni, nonché quelle derivanti da convenzioni internazionali. L’articolo 3 riconosce alle stazioni potestà statutaria, ed è appunto lo statuto dei singoli enti che, ai sensi dell’articolo 4, determina: a) la composizione del Consiglio di amministrazione in numero non superiore a diciotto componenti, nonché le rappresentanze in seno al Consiglio medesimo, stabilendo in due terzi il numero dei componenti di provenienza imprenditoriale ed in un terzo i componenti in rappresentanza delle amministrazioni e degli enti locali; b) le funzioni ed i poteri degli organi della Stazione sperimentale.
Si ricorda che è attualmente all’esame del Senato, dopo l’approvazione della Camera del 4 novembre 2008, l’A.C. n. 1441-ter-A, Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, che ai commi da 2 a 4 dell’articolo 31, reca una delega al Governo per il riordino delle stazioni sperimentali per l’industria e per la soppressione di un altro ente vigilato dal Ministero dello sviluppo economico, l’Istituto nazionale delle conserve alimentari INCA.
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Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto |
Data scadenza |
Procedura di nomina |
Agenzia nazionale per lo sviluppo dell' autonomia scolastica (Fusione dell’Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa INDIRE con gli istituti regionali ricerca educativa IRRE)
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Commissari straordinari:
Onorato Grassi, Flaminio Galli e Leopolda Boschetti |
Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978 |
31/12/2008 (in attesa della costituzione degli organi della nuova agenzia) |
D.P.C.M. su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca |
Il 31 dicembre 2008, se non saranno stati intanto costituiti gli organi del nuovo ente o se non saranno sopraggiunte nuove proroghe, scadranno i mandati dei tre commissari straordinari dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica. Gli incarichi dei tre commissari, in carica dal 10 gennaio 2007, sono stati successivamente prorogati con D.P.C.M. dell’11 giugno e del 13 novembre 2007 e, da ultimo, con D.P.C.M. del 18 aprile 2008, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 155 del 4 luglio 2008, serie ordinaria, non comunicati al Parlamento.
L’agenzia è stata istituita ai sensi dei commi 610 e 611 della legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) e subentra all’Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa INDIRE e agli istituti regionali di ricerca educativa IRRE. La norma dispone che allo scopo di sostenere l’autonomia delle istituzioni scolastiche nella dimensione dell’Unione europea ed i processi di innovazione e di ricerca educativa nelle medesime istituzioni, nonché per favorirne l’interazione con il territorio, è istituita presso il Ministero della pubblica istruzione, […] l’Agenzia [...], avente sede a Firenze, articolata, anche a livello periferico, in nuclei allocati presso gli uffici scolastici regionali ed in raccordo con questi ultimi, con le seguenti funzioni: a) ricerca educativa e consulenza pedagogico - didattica; b) formazione e aggiornamento del personale della scuola; c) attivazione di servizi di documentazione pedagogica, didattica e di ricerca e sperimentazione; d) partecipazione alle iniziative internazionali nelle materie di competenza; e) collaborazione alla realizzazione delle misure di sistema nazionali in materia di istruzione per gli adulti e di istruzione e formazione tecnica superiore; f) collaborazione con le regioni e gli enti locali.
Carica di riferimento e titolari |
Controllo parlamentare previsto |
Data scadenza |
Procedura di nomina |
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Autorità portuale di Trapani |
Commissario liquidatore:
Ferdinando Lavaggi
(con il commissario liquidatore aggiunto: Giuseppe Zaccaria)
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Nomina non ancora comunicata al Parlamento benché previsto dall’art. 9 della L. n. 14/1978 |
Fino al completamento delle operazioni di liquidazione e comunque non oltre il 31/12/2008 |
D.M. del Ministro dei trasporti (oggi: delle infrastrutture e dei trasporti) |
Entro la fine del 2008, se non interverranno proroghe, si dovrebbero concludere le operazioni di liquidazione dell’Autorità portuale di Trapani, affidate con D.M. del 15 ottobre 2007 (prorogato con D.M. del 19 febbraio 2008) al commissario liquidatore Ferdinando Lavaggi, coadiuvato dal commissario liquidatore aggiunto Giuseppe Zaccaria (nominato con D.M. del 19 novembre 2008 e anch’esso prorogato nell’incarico il 19 febbraio 2008) ai sensi del D.P.R. 5 ottobre 2007 che, in base al dettato dell’articolo 6 comma 10 della citata legge n. 84 del 1994 sul riordino della legislazione in materia portuale, prevede la soppressione dell’autorità portuale allorché, in relazione al mutato andamento dei traffici, vengano meno i requisiti previsti per la sussistenza dell’autorità portuale.
c) Principali cariche in società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze o in enti comunque non ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978, rinnovate o in scadenzanel mese di novembre 2008
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Carica di riferimento e titolari |
Data nomina |
Procedura di nomina |
Cassa depositi e prestiti CDP S.p.a. |
Presidente:
Franco Bassanini
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12/11/2008 |
Nominati dal consiglio di amministrazione |
Amministratore delegato:
Massimo Varazzani
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Componente del consiglio di amministrazione:
Fiorenzo Tasso
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Il 12 novembre 2008 il consiglio di amministrazione della Cassa depositi e prestiti CDP S.p.a. ha nominato Franco Bassanini, già vicepresidente della Cassa, nuovo presidente in sostituzione del dimissionario Alfonso Iozzo e Massimo Varazzani amministratore delegato, carica istituita dall'assemblea straordinaria del 6 novembre 2008. Alla stessa data il consiglio di amministrazione ha sostituito il consigliere dimissionario Renato Cambursano con Fiorenzo Tasso. Gli altri consiglieri della gestione ordinaria della Cassa, in carica dal 26 aprile 2007, sono: Vittorio Umberto Grilli, Gianfranco Imperatori, Luisa Torchia, Gianfranco Viesti e Francesco Giovannucci. Il consiglio resterà in carica fino all’approvazione del bilancio 2009 e dovrà essere rinnovato entro aprile o giugno 2010. La Cassa depositi e prestiti è stata trasformata in società per azioni con il D.L. 30 settembre 2003, n. 269, e il D.M. del Ministero dell’economia e finanze del 5 dicembre 2003. La Cassa ha il compito di favorire lo sviluppo degli investimenti pubblici, delle opere infrastrutturali destinate alla fornitura dei servizi pubblici a carattere locale e delle grandi opere di interesse nazionale, assicurando un adeguato ritorno economico agli azionisti, preservando in modo durevole l'equilibrio economico-finanziario-patrimoniale e, allo stesso tempo, garantendo la tutela del patrimonio ambientale. L'attività della CDP è incardinata in due distinti rami di azienda. Il primo, denominato "gestione separata", gestisce il finanziamento degli investimenti dello Stato, delle regioni, degli enti locali, degli enti pubblici e degli organismi di diritto pubblico. La raccolta del risparmio postale, garantito dallo Stato, rappresenta la maggiore fonte di provvista. Il Ministero dell'economia e delle finanze ha poteri di indirizzo e di vigilanza, anche regolamentari, sull’ente. E' inoltre prevista una Commissione parlamentare di Vigilanza, presente nella XV legislatura e non ancora rinnovata in quella corrente. Il secondo ramo, denominato "gestione ordinaria", è preposto al finanziamento di opere, di impianti, di reti e di dotazioni destinati alla fornitura di servizi pubblici e alle bonifiche. Allo scopo la CDP raccoglie fondi con l'emissione di titoli, l'assunzione di finanziamenti ed altre operazioni finanziarie, senza garanzia dello Stato. La società è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da nove membri. In virtù della missione di interesse economico generale perseguita dalla gestione separata, per questo ramo di attività, il CdA è integrato da rappresentanti dell'ANCI, dell'UPI e della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, oltre a delegati del Direttore generale del Tesoro e del Ragioniere generale dello Stato, che attualmente sono, rispettivamente, Giuseppe Pericu, Francesco Scalia, Isaia Sales, Maria Cannata ed Edoardo Grisolìa.
Si ricorda che il Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2008 ha deliberato la definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione S.p.a.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 novembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 novembre 1995, n. 481, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale della società in questione, richiesta assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla IX Commissione trasporti.
L’articolo 26 del D.L. n. 185 del 29 novembre 2008, recante Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa, autorizza la spesa necessaria per l’attivazione delle procedure di privatizzazione della società.
Tirrenia di Navigazione S.p.A. è una compagnia di navigazione italiana controllata dalla FINTECNA (a sua volta controllata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze) che collega con le sue navi merci e passeggeri diversi porti italiani e del Mar Mediterraneo, con sede centrale a Napoli. Il gruppo Tirrenia, con la sua flotta di circa 90 navi traghetto, è uno dei maggiori complessi armatoriali europei, costituito, oltre che dalla capogruppo Tirrenia di Navigazione, comprendente anche la Divisione Adriatica, dalle società Caremar (Campania Regionale Marittima), Saremar (Sardegna Regionale Marittima), Siremar (Sicilia Regionale Marittima), Toremar (Toscana Regionale Marittima).
Si ricorda inoltre che, come riportato in precedenti numeri della presente pubblicazione, nello scorso mese di giugno 2008 è scaduto il mandato dei componenti del consiglio di amministrazione di RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a., non ancora rinnovato alla data del 1° dicembre 2008, anche a causa delle note complesse vicende legate alla nomina del presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, passaggio essenziale perché possa essere attivata la procedura di nomina del nuovo Cda dell’azienda.
Il consiglio uscente fu nominato il 31 maggio 2005 e quindi i tre anni dalla data della nomina sono scaduti il 31 maggio 2008; considerando poi che, secondo lo statuto della RAI, gli amministratori, scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica, il 2007, entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, il 31 dicembre, il consiglio avrebbe dovuto essere rinnovato entro il 30 giugno 2008.
Riguardo alla procedura di nomina, si ricorda che sette consiglieri vengono designati dalla suddetta Commissione di vigilanza e due (tra cui il presidente) dall'azionista di maggioranza (Ministro dell'economia e delle finanze) ed eletti dall'Assemblea degli azionisti; inoltre la proposta di nomina del presidente, dopo la designazione da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, deve ricevere il parere favorevole, a maggioranza dei 2/3, da parte della Commissione di vigilanza stessa.
Tra i consiglieri uscenti, i sette (su nove) di indicazione parlamentare della lista unica che, a norma dell’articolo 20, comma 9 della legge 3 maggio 2004, n. 112, il Ministro dell’economia e della finanze aveva presentato all’assemblea degli azionisti di RAI-Radiotelevisione S.p.A. per l’elezione del consiglio, cioè Alessandro Curzi (recentemente deceduto), Gennaro Malgieri (oggi deputato), Antonino Rizzo Nervo, Carlo Rognoni, Giuliano Urbani, Giovanna Fausta Giuseppina Bianchi Clerici e Marco Staderini, vennero designati dalla Commissione di vigilanza il 17 maggio 2005 e nominati dall'Assemblea degli azionisti il 31 maggio 2005, mentre Angelo Maria Petroni venne designato dal Ministro dell’economia e delle finanze il 31 maggio 2005. Per quanto riguarda la nomina del presidente Claudio Petruccioli, si ricorda che nella seduta della Commissione di vigilanza del 30 luglio 2005, si svolse la votazione del parere vincolante per la nomina del presidente del Cda della RAI, dopo che l’assemblea degli azionisti di RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a., svoltasi lo stesso 30 luglio, lo aveva designato, su proposta degli azionisti (che sono il Ministro dell’economia e delle finanze, per il 99,5% e la SIAE per lo 0,45%). La Commissione, chiamata ad esprimere il parere vincolante a maggioranza qualificata di due terzi, costituente condizione di efficacia per la nomina a presidente del consiglio di amministrazione della RAI (a norma del citato articolo 20, comma 9, della L. n. 112/2004), esprimeva parere favorevole sulla designazione di Petruccioli con trentatré voti a favore su altrettanti partecipanti al voto e il 2 agosto 2005 il Cda della RAI votava a sua volta all’unanimità la nomina a presidente di Petruccioli, che si insediava quindi nell’incarico.
La normativa riguardante la nomina dei componenti del Cda e del presidente della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a., è stata profondamente innovata dalla suddetta legge n. 112 del 3 maggio 2004, recante norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a., nonché delega al Governo per l'emanazione del testo unico della radiotelevisione, che prevede per queste nomine procedure differenziate a seconda che si sia proceduto o meno all’alienazione di una quota di azioni della società superiore al 10%.
In particolare la disciplina della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a., società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo (che realizza canali televisivi, radiofonici e satellitari) contenuta nell’articolo 20 della suddetta legge, stabilisce al comma 9, riguardo alla nomina dei vertici dell’azienda, che: fino a che il numero delle azioni alienate non superi la quota del 10 per cento del capitale della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a., in considerazione dei rilevanti ed imprescindibili motivi di interesse generale connessi allo svolgimento del servizio pubblico generale radiotelevisivo da parte della concessionaria, ai fini della formulazione dell'unica lista di cui al comma 7, la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi indica sette membri eleggendoli con il voto limitato a uno; i restanti due membri, tra cui il presidente, sono invece indicati dal socio di maggioranza. La nomina del presidente diviene efficace dopo l'acquisizione del parere favorevole, espresso a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti, della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO
Nella presente Sezione si dà conto degli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno) segnalati dal Servizio per il controllo parlamentare ai Ministeri ai fini della loro attuazione, nonché delle note trasmesse dagli stessi Dicasteri a seguito delle segnalazioni ricevute.
In evidenza a novembre 2008
Le attuazioni governative:
Nel periodo considerato dalla presente pubblicazione sono pervenute al Servizio per il controllo parlamentare sette note di attuazione, quattro trasmesse dal Ministero della difesa e tre da quello dell’interno.
Nello specifico, il Dicastero della difesa ha dato seguito alla risoluzione conclusiva VILLECCO CALIPARI ed altri n. 8/00007, approvata dalla IV Commissione (Difesa) nella seduta del 17 settembre 2008, con la quale si chiedeva all’esecutivo di individuare, di concerto con tutti i soggetti istituzionali interessati, una soluzione condivisa per un proficuo utilizzo della caserma “Mezzacapo” di Reggio Calabria, previa collocazione adeguata del personale civile ivi impiegato, nell'ambito dei Comandi ed enti delle Forze armate presenti nell'area territoriale interessata. In merito all’impegno assunto, il Ministero ha puntualmente indicato le modalità di reimpiego delle unità civili operanti presso il Comando reclutamento e forze di complemento regionale (RFC) "Calabria", con sede nella caserma oggetto della risoluzione. Al riguardo, nella nota si evidenzia che tale reimpiego consegue alla riconfigurazione dell’RFC come Comando militare esercito (CME), da dislocare a Catanzaro, che si inquadra nell'ambito del processo di ristrutturazione in chiave riduttiva dello strumento militare, al fine di adeguare l'organizzazione militare al nuovo modello delle Forze armate previsto dalla legge 14 novembre 2000, n. 331, recante “Norme per l'istituzione del servizio militare professionale”.
A tale normativa si ricollegano gli impegni assunti dal Governo con gli ordini del giorno oggetto delle altre tre note di attuazione trasmesse dal Ministero della difesa, tutti riferiti all’Atto Camera 1386, divenuto legge n. 133 del 2008 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria
Con l’ordine del giorno Recchia ed altri n. 9/1386/97, assunto in premessa che il previsto taglio dei fondi disposto con il provvedimento cui afferisce l’atto di indirizzo avrebbe rimesso in discussione il quadro di sostegno finanziario dello strumento militare nazionale, si chiedeva al Governo di garantire comunque l’attuazione delle norme contenute nella già richiamata legge n. 331 del 2000 per l’istituzione del servizio militare professionale. Da presupposti analoghi, ossia una sensibile riduzione sin dal 2004 delle risorse destinate al comparto della Difesa, muove l’ordine del giorno Bosi e Compagnon n. 9/1386/157, con cui si chiedeva al Governo di informare il Parlamento su quale modello organizzativo delle Forze Armate si voglia realizzare in tema di organi operativi, di formazione e addestramento del personale, di armamenti e di logistica in generale, tenendo conto degli impegni internazionali in ambito NATO, ONU e Unione europea e degli accordi liberamente sottoscritti dall’Italia.
Nella nota di attuazione relativa ai due ordini del giorno richiamati il Ministero della difesa rileva preliminarmente che gli attuali scenari geo-strategici impongono l'approntamento di uno strumento militare idoneo al compito primario di assicurare concorsi alle iniziative di controllo e stabilizzazione delle crisi, che mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionale. Si osserva, quindi, che l'assolvimento di tale missione (come peraltro emerso nel corso della riunione del Consiglio Supremo di Difesa del 2 ottobre 2008) richiede il mantenimento di adeguate capacità d'intervento, realizzabili soprattutto attraverso un oculato impiego delle ridotte disponibilità finanziarie, che può essere conseguito adottando criteri di razionalizzazione degli attuali assetti organizzativi delle Forze armate, nonché di riqualificazione del settore del personale.
Nella nota si fa pertanto presente la consapevolezza da parte del Governo della necessità di adottare provvedimenti di riorganizzazione delle strutture territoriali, amministrative e di supporto della Difesa, con lo scopo precipuo di liberare risorse per garantire il mantenimento di adeguati livelli organici di personale militare, soprattutto in ferma volontaria, nonché da dedicare al settore dell'investimento e dell'esercizio, avendo riguardo alla necessità di conseguire un riequilibrio delle consistenze numeriche tra i diversi gradi dei singoli ruoli in favore delle categorie iniziali dei militari (VFP1, VFP4, VSP), onde poter dispone di uno strumento militare giovane ed efficiente.
In tale quadro, conclusivamente, si osserva che tra le priorità potrà rendersi necessario anche riconsiderare i recenti tagli dei fondi già preordinati dalle leggi n. 331 del 2000 e n. 226 del 2004 per il reclutamento delle citate categorie iniziali.
Con l’ordine del giorno del giorno RAO ed altri n. 9/1386/146, nella parte accolta dal Governo come raccomandazione, sempre alla luce dei tagli disposti alle risorse destinate al settore della sicurezza e della difesa, si impegnava l’esecutivo a riconoscere un trattamento economico speciale a quanti prestano servizio nelle Forze dell’ordine e nelle Forze armate, in considerazione dei disagi e dei rischi affrontati quotidianamente da detto personale.
In merito a tale impegno, il Ministero della difesa riferisce che con l’articolo aggiuntivo 39-bis all’A.C. 1441-quater, recante "Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro" (ora articolo 14 dell'A.S. 1167), approvato nella seduta dell’Assemblea del 28 ottobre 2008, si è riconosciuta la specificità del personale appartenente alle Forze armate e di polizia, in ragione del loro stato giuridico, dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali previsti da leggi e regolamenti, stabilendo, nel contempo, che per l'attuazione di tale principio siano destinate specifiche risorse. Nella nota si aggiunge che con l’articolo aggiuntivo 39-septies (ora articolo 20, comma 1, dell'A.S. 1167) è stato modificato l'articolo 71, comma 1-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008, nel senso che per il personale del comparto sicurezza e difesa, nonché per quello dei Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la decurtazione per malattia - di cui al comma 1 dell'articolo 71 - non si applica sugli emolumenti di carattere continuativo correlati alla specificità di status e di impiego di tale personale.
Delle tre note inviate al Servizio per il controllo parlamentare dal Ministero dell’interno due hanno ad oggetto l’attuazione di ordini del giorno relativi all’Atto Camera 1145, divenuto legge n. 123 del 2008 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, recante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile.
Con l’ordine del giorno Paolo Russo n. 9/1145-A-R/9, assunto in premessa che una delle emergenze della gestione del ciclo dei rifiuti è rappresentata dal traffico illecito degli stessi, avente in gran parte una rotta prevalente verso la Campania, si impegnava il Governo a valutare la possibilità di attivare una iniziativa straordinaria (sul modello di quanto attuato nell’avversare il contrabbando di sigarette) per monitorare e contrastare il traffico illecito dei rifiuti su gomma, consentendo, per queste attività, agli operatori delle polizie provinciali e municipali della Campania di superare i limiti di competenza territoriale.
Nella dettagliata nota di attuazione trasmessa, per quanto attiene al superamento nell'attività di contrasto degli illeciti in materia ambientale dei limiti di competenza territoriale previsti, il Ministero dell’interno riferisce che, secondo un consolidato orientamento dei competenti uffici del Dicastero, in presenza di un atto di convenzione fra comuni per lo svolgimento in forma associata delle funzioni di polizia municipale, il personale addetto può espletare la sua attività anche oltre il territorio dell'ente originario di appartenenza, purché entro il territorio dei comuni convenzionati. Si aggiunge, inoltre, che il Testo unico delle leggi in materia ambientale prevede, nello specifico settore, per la Polizia di Stato, una competenza concorrente a carattere generale.
Relativamente al fenomeno del traffico illecito di rifiuti su gomma, avente come rotta prevalente la Campania, si riferisce che, attualmente, l'interesse principale delle organizzazioni camorristiche nel settore in questione appare rivolto al circuito dei rifiuti tossici, nocivi e radioattivi, più facilmente occultabili, che presenta maggiori margini di profitto.
Quanto, alla proposta di attuazione di un'iniziativa straordinaria di contrasto del fenomeno, nella nota si segnala che simili attività, per risultare realmente efficaci, non possono gravare sull'ordinario dispositivo delle Forze di polizia destinato ai servizi di prevenzione generale e controllo del territorio, ma dovrebbero essere espletate con l'impiego di contingenti straordinari di rinforzo, specificamente deputati alle incombenze in oggetto.
L’ordine del giorno Lanzarin n. 9/1145-A-R/22, avente sempre riguardo al tema della gestione dei rifiuti, impegnava l’esecutivo a valutare l'opportunità di adottare iniziative normative al fine di procedere allo scioglimento dei consigli comunali nel caso in cui la verifica effettuata dal Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri preposto alla soluzione dell'emergenza rifiuti nella regione Campania dimostri il mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata stabiliti dal comma 1 dell'articolo 11 del decreto-legge n. 90 del 2008.
Al riguardo, nella nota di attuazione il Ministero dell’interno riferisce che sulla Gazzetta Ufficiale n. 260 del 6 novembre 2008 è stato pubblicato il decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, che all'articolo 3 introduce nuove previsioni sanzionatorie nei confronti degli amministratori locali dei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti dichiarato ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, in caso di inadempienza agli obblighi imposti nella specifica materia.
Diversa problematica è affrontata dall’ordine del giorno Messina n. 9/1386-B/10, con il quale si impegnava il Governo a non introdurre, nell'ambito di un eventuale intervento normativo volto a disciplinare i ricongiungimenti familiari ai sensi dell'articolo 29 del Testo Unico sull'immigrazione, disposizioni limitative non contemplate nella direttiva europea n. 2003/86/CE, che stabilisce regole comuni per il diritto al ricongiungimento familiare per cittadini dei Paesi terzi legittimamente residenti nell'Unione.
In merito a tale impegno, il Dicastero dell’interno fa presente che, dopo il positivo vaglio in sede comunitaria e la definitiva approvazione da parte del Governo, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 247 del 21 ottobre 2008 il decreto legislativo n. 160 del 3 ottobre 2008, entrato in vigore il 5 novembre, con cui sono state introdotte modifiche e integrazioni al decreto di recepimento della direttiva comunitaria in materia di ricongiungimenti familiari (n. 5 del 2008).
Con tali modifiche, di cui si illustrano sommariamente i contenuti, sono state introdotte alcune condizioni limitative dell'esercizio del diritto al ricongiungimento per il coniuge, per i figli maggiorenni e per i genitori del richiedente il ricongiungimento stesso. In particolare, per l'accesso al diritto è ora previsto che il coniuge debba essere necessariamente maggiorenne e non legalmente separato e che i figli a carico, qualora maggiorenni, non siano nella condizione di badare a loro stessi perché affetti da invalidità totale. Inoltre, i genitori non devono avere altri figli nel Paese di provenienza, ovvero se ultrasessantacinquenni, non devono avere altri figli in grado di provvedere al loro sostentamento per documentati e gravi motivi di salute. E' stato, inoltre, previsto un aumento della disponibilità economica di cui il richiedente deve essere in possesso ai fini del ricongiungimento.
Nella nota il Ministero precisa, infine, che con circolare in data 28 ottobre 2008, si è provveduto a diramare apposite indicazioni ai prefetti in relazione ai contenuti del decreto legislativo n. 160, anche al fine di assicurare un omogeneo recepimento dei suoi contenuti nell'ambito dell'intero territorio nazionale.
I nostri solleciti:
Il Servizio per il controllo parlamentare provvede ad inviare ai Ministeri individuati come competenti per l’attuazione, gli ordini del giorno riferiti alle leggi che sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel mese.
In particolare, nel periodo 1° - 30 novembre 2008 sono stati così sollecitati 254 ordini del giorno[*], dei quali:
232 ordini del giorno riferiti alla legge n. 169 del 2008, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università” (A.C. 1634): 231 ordini del giorno sono stati inviati al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e 6 al Ministero dell’economia e delle finanze
12 ordini del giorno sono stati inviati al Ministero della Giustizia e 2 al Ministero dell’economia e delle finanze
5 ordini del giorno riferiti alla legge n. 126 del 2008, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie” (A.C. 1185) sono stati inviati alla Presidenza del Consiglio dei ministri
2 ordini del giorno riferiti alla legge n. 133 del 2008, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” (A.C. 1386) sono stati inviati alla Presidenza del Consiglio dei ministri
1 ordine del giorno riferito alla legge n. 129 del 2008, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97, recante disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonché in materia fiscale e di proroga di termini” (A.C. 1496) è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
1 ordine del giorno riferito alla legge n. 167 del 2008, concernente “Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2008”, (A.C. 1417) è stato inviato al Ministero dell’economia e delle finanze
Nel periodo considerato sono state inoltre segnalate* dal Servizio per il controllo parlamentare 4 risoluzioni:
- CAZZOLA ed altri n. 7/00044, concernente la puntuale applicazione della legge n. 30 del 2003 n relazione ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
- ALESSANDRI ed altri n. 7/00064, concernente la nuova disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti, al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- DELFINO ed altri n. 8/00010, in materia di stabilizzazione dei precari nei call center, al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
- COTA ed altri n. 6/00010 (Testo modificato nel corso della seduta), concernente iniziative in relazione a ripetuti episodi di violenza e di persecuzione nei confronti dei cristiani in India e in altre parti del mondo, al Ministero degli affari esteri.
Sono state inoltre segnalate* dal Servizio per il Controllo parlamentare 3 mozioni:
- VOLONTE’ ed altri n. 1/00037 (Testo modificato nel corso della seduta), BERTOLINI ed altri n. 1/00052 (Testo modificato nel corso della seduta), ed EVANGELISTI ed altri n. 1/00058, concernenti iniziative in relazione a ripetuti episodi di violenza e di persecuzione nei confronti dei cristiani in India e in altre parti del mondo, al Ministero degli affari esteri.
Note pervenute nel periodo 1° - 30 novembre 2008 in attuazione di atti di indirizzo
Tipo atto e Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Oggetto |
Risoluzione conclusiva 8/00007 |
Villecco Calipari |
Commissione |
18/11/2008 |
IV |
Caserma “Mezzacapo” di Reggio Calabria |
Ordine del giorno 9/1386/97 |
Recchia |
Assemblea |
18/11/2008 |
IV |
Attuazione delle norme contenute nella legge n. 331 del 2000 sulla istituzione del servizio militare professionale |
Ordine del giorno 9/1386/146 |
Rao |
Assemblea |
18/11/2008 |
IV |
Riconoscimento di un trattamento economico speciale a quanti prestano servizio nelle Forze dell’ordine e nelle Forze armate |
Ordine del giorno 9/1386/157 |
Bosi |
Assemblea |
18/11/2008 |
IV |
Modello organizzativo delle Forze armate |
Tipo atto e Numero |
Primo firmatario |
Sede esame |
Data annuncio |
Comm. Comp. |
Oggetto |
Ordine del giorno 9/1145-A-R/9 |
Paolo Russo |
Assemblea |
18/11/2008 |
I |
Attuazione di una iniziativa straordinaria per contrastare il traffico illecito dei rifiuti su gomma |
Ordine del giorno 9/1386-B/10 |
Messina |
Assemblea |
18/11/2008 |
I |
Applicazione dei principi comunitari in tema di diritto al ricongiungimento familiare per cittadini dei paesi terzi residenti nell’Unione europea |
Ordine del giorno 9/1145-A-R/22 |
Lanzarin |
Assemblea |
27/11/2008 |
I |
Possibilità di scioglimento dei consigli comunali che non hanno raggiunto gli obiettivi della raccolta differenziata stabiliti nella legge n. 123 del 14 luglio 2008 |
E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE
La sezione tratta della trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Conclude la sezione l’elenco delle nuove relazioni che sono previste da norme entrate in vigore nel periodo esaminato.
Relazioni annunciate al 30 novembre 2008
Presidenza del Consiglio dei ministri |
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Fonte istitutiva |
Argomento |
Commissione competente per materia |
Data annuncio |
D.Lgs. 66/1999, art. 12, co. 1 |
Relazioni di inchiesta relative ad incidenti aerei (Predisposte dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo - ANSV - e trasmesse dal Ministro per i rapporti con il Parlamento) (Dati relativi a 4 incidenti aerei) |
IX Trasporti |
17/11/2008 |
Ministerodegli affari esteri |
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Fonte istitutiva |
Argomento |
Commissione competente per materia |
Data annuncio |
L. 948/1982, art. 3, co. 4 |
Attività svolta dagli enti a carattere internazionalistico sottoposti alla vigilanza del Ministero degli affari esteri (Dati relativi al 2007, Doc. CLXXII n. 1) |
III Affari esteri |
10/11/2008 |
L. 49/1987, art. 3, co. 6, lett. c) |
Attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo (Dati relativi al 2006, Doc. LV n. 1) |
III Affari esteri |
12/11/2008 |
L. 49/1987, art. 4, co. 2-bis |
Attività di banche e fondi di sviluppo a carattere multilaterale e partecipazione italiana alle risorse di detti organismi (Allegata alla relazione sull'attuazione della politica di cooperazione allo sviluppo) (Dati relativi al 2006, Doc. LV n. 1-bis) |
III Affari esteri |
12/11/2008 |
L. 49/1987, art. 2, co. 2 |
Relazione previsionale e programmatica sull'attività di cooperazione allo sviluppo (Allegata allo stato di previsione del Ministero) (Dati relativi alla previsione per il 2009) |
III Affari esteri |
14/11/2008 |
L. 231/2003, art. 14, co. 1 |
Partecipazione italiana alle operazioni internazionali (Dati relativi al I° semestre 2008, Doc. LXX n. 2) |
III Affari esteri IV Difesa |
19/11/2008 |
Ministero dell’economia e delle finanze |
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Fonte istitutiva |
Argomento |
Commissione competente per materia |
Data annuncio |
L. 468/1978, art. 30, co. 2 |
Stima del fabbisogno di cassa del settore pubblico e stima della previsione di cassa del settore statale (Dati aggiornati al 30 giugno 2008; la relazione comprende il raffronto con i risultati del precedente biennio, Doc. XXV n. 2) |
V Bilancio |
7/11/2008 |
L. 468/1978, art. 15, co. 1 |
Relazione previsionale e programmatica (Dati relativi alla seconda sezione della relazione previsionale e programmatica per il 2009, Doc. XIII n. 1) |
V Bilancio |
25/11/2008 |
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti |
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Fonte istitutiva |
Argomento |
Commissione competente per materia |
Data annuncio |
L. 166/2002, art. 15, co. 6 |
Attività di vigilanza sulle società concessionarie autostradali svolta dall'ANAS Spa (Predisposta dall'ANAS Spa) (Dati relativi al 2007) |
VIII Ambiente |
11/11/2008 |
D.Lgs. 162/2007, art. 7, co. 4 |
Attività svolta dall'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Allegata al Rapporto annuale sulla Sicurezza della circolazione dei treni e dell'esercizio ferroviario) (Dati relativi al periodo giugno-settembre 2008, Doc. CCXI n. 1) |
IX Trasporti |
13/11/2008 |
Ministero dell'interno |
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Fonte istitutiva |
Argomento |
Commissione competente per materia |
Data annuncio |
D.L. 8/1991 art. 16, co. 1 |
Speciali misure di protezione, loro efficacia e modalità generali di applicazione (Dati relativi al I° - Doc. XCI n. 1 - e al II° semestre 2007 - Doc. XCI n. 2) |
II Giustizia |
24/11/2008 |
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali |
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Fonte istitutiva |
Argomento |
Commissione competente per materia |
Data annuncio |
L. 376/2000, art. 8, co. 1 |
Stato di attuazione della legge concernente "Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping" e attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (Dati relativi al 2007, Doc. CXXXV n. 1) |
XII Affari sociali |
4/11/2008 |
Fonte istitutiva |
Soggetto competente |
Argomento |
Commissione competente per materia |
Data annuncio |
L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5 |
Regione Puglia |
Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE (Dati relativi alla stagione venatoria 2007-2008) |
XIII Agricoltura |
6/11/2008 |
L. 157/1992, art. 19-bis, co. 5 |
Regione Campania |
Stato di attuazione delle deroghe in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio previste dall'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE (Dati relativi alla stagione venatoria 2007-2008) |
XIII Agricoltura |
10/11/2008 |
L. 127/1997, art. 16, co. 2 |
Difensore civico Provincia autonoma di Trento |
Attività svolta dal difensore civico della Provincia autonoma di Trento (Dati relativi al biennio 2006-2007, Doc. CXXVIII n. 3) |
I Affari costituzionali |
26/11/2008 |
Nuove relazioni previste da fonti normative (*)
nessuna
(*) Si tratta di relazioni previste da nuove norme entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino
nessuna
[*] Si fa presente che il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato, ai fini dell'attuazione, a più di un Ministero. Pertanto, il totale degli invii può non coincidere con il totale degli atti inviati.
* Le risoluzioni e le mozioni vengono sollecitate subito dopo la loro approvazione da parte dell’Assemblea o delle Commissioni.