Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Ufficio Rapporti con l'Unione Europea | ||
Titolo: | Cooperazione tra Commissione europea e Parlamenti nazionali | ||
Serie: | Bollettino Questioni istituzionali Numero: 6 | ||
Data: | 19/11/2008 | ||
Descrittori: |
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Questioni istituzionali
La Commissione europea ha avviato negli ultimi anni iniziative volte a rafforzare, a trattati vigenti, i rapporti con i Parlamenti nazionali, anche in relazione agli inviti in tal senso formulati dal Consiglio europeo, nonché in diverse sedi di cooperazione tra i Parlamenti dell’UE.
In particolare, la Commissione ha provveduto:
· a fissare obiettivi e criteri generali per lo sviluppo delle proprie relazioni con i Parlamenti nazionali, a livello sia politico sia amministrativo;
· ad instaurare un “dialogo politico” con i Parlamenti nazionali, avviando già a trattati vigenti la trasmissione diretta delle proprie proposte legislative e documenti di consultazione a ciascun Parlamento/Camera, chiedendo loro di esprimere osservazioni e pareri al fine di migliorare il processo di elaborazione delle politiche;
· a cooperare, in risposta a richieste della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE, a specifiche iniziative e strumenti di cooperazione interparlamentare.
Gli obiettivi e i criteri generali per le relazioni della Commissione europea con i Parlamenti nazionali sono stati definiti in una nota informativa che il Commissario Wallström - Vice presidente della Commissione e responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione – ha presentato nel febbraio del 2005 al collegio della Commissione.
Il Presidente della Commissione europea Barroso e il Commissario Wallström hanno poi indirizzato nell’aprile del 2005 a tutti i Presidenti dei Parlamenti nazionali dell’UE una lettera sulla cooperazione tra la Commissione e i Parlamenti nazionali cui era allegata la nota informativa sopra richiamata. Nella lettera si sottolineava la volontà della Commissione di avviare iniziative volte a rafforzare le sue relazioni con i Parlamenti nazionali.
Nella nota informativa la Commissione ha definito, al fine di rafforzare le relazioni con i Parlamenti nazionali, alcuni obiettivi a lungo termine:
· instaurare una cooperazione e un dialogo continuo ed aperto con i Parlamenti nazionali;
· creare una rete effettiva, sia a livello politico sia amministrativo che consenta uno scambio effettivo di esperienze;
· dare una voce maggiore ai Parlamenti nazionali in quanto espressione e rappresentanza dei cittadini europei.
A breve termine la Commissione europea ha indicato le seguenti iniziative:
· partecipazione di commissari alle riunioni della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE e della COSAC (Conferenza delle Commissioni parlamentari specializzate negli affari europei e comunitari);
· pubblicazione di un rapporto d’informazione annuale e di un bollettino periodico sulle relazioni tra la Commissione e i Parlamenti nazionali;
· massima assistenza da parte della Commissione europea alle richieste di informazioni relative a politiche dell’UE formulate da commissioni parlamentari nazionali;
· agevolare la cooperazione interparlamentare, anche promuovendo le relazioni e lo scambio d’informazioni con la rete dei funzionari di collegamento e con i rappresentanti dei Parlamenti nazionali presenti a Bruxelles;
· un ruolo attivo della Commissione nello scambio elettronico d’informazioni sull’attività dell’UE tra i Parlamenti nazionali, in particolare prevedendo forme di collaborazione nell’ambito del progetto IPEX (v. infra);
La Commissione ha proceduto progressivamente a dare attuazione, almeno parziale, alle iniziative sopra richiamate. A partire dal marzo 2006, la Commissione presenta ogni anno un relazione sui rapporti con i Parlamenti nazionali. L’ultima relazione, relativa al 2007, è stata presentata il 6 maggio 2008.
Dal settembre 2006 la Commissione europea trasmette direttamente ai Parlamenti nazionali tutte le nuove proposte legislative e i documenti di consultazione, chiedendo loro di esprimere osservazioni e pareri al fine di migliorare il processo di elaborazione delle politiche europee.
La trasmissione è stata avviata per iniziativa della Commissione e sostenuta dal Consiglio europeo del giugno 2006, che ha invitato la Commissione a prendere in debita considerazione le osservazioni dei Parlamenti nazionali, in particolare per quanto riguarda i principi di sussidiarietà e di proporzionalità, e gli stessi Parlamenti nazionali a rafforzare la cooperazione nel quadro della Conferenza delle commissioni per gli affari europei (COSAC) all'atto del monitoraggio della sussidiarietà.
Tale iniziativa è nota come “dialogo politico” o “iniziativa Barroso”; da più parti si sostiene l’opportunità di mantenere tale forma di cooperazione più generale e più libera anche dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che attribuisce ai Parlamenti nazionali specifici poteri in materia di controllo di sussidiarietà.
La Commissione europea, poiché non tutte le versioni linguistiche delle proposte legislative sono disponibili simultaneamente, provvede alla trasmissione in tempi diversi, a cominciare dai testi in inglese, francese e tedesco, di norma predisposti per primi.
Alla Camera dei deputati gli atti e documenti inviati dalla Commissione europea sono trasmessi alle Commissioni competenti, alle quali sono anche assegnati quelli trasmessi dal Governo ai sensi della legge n. 11/2005, che comprendono anche ulteriori atti e documenti. Quando le Commissioni della Camera intendono far pervenire osservazioni alla Commissione europea, viene trasmessa alla Commissione europea copia del documento finale approvato al termine dell’esame dell’atto in questione.
La Conferenza degli organismi specializzati negli affari europei e comunitari (COSAC), nella riunione di Brdo (7-8 maggio 2008), ha accolto con favore l’impegno della Commissione europea a prendere in considerazione le osservazioni dei Parlamenti nazionali, indicando che tale impegno dovrà essere mantenuto parallelamente alla messa in opera delle disposizioni relative ai Parlamenti nazionali contenute nel Trattato di Lisbona.
La COSAC ha, inoltre, invitato i Parlamenti nazionali a rendere disponibili, tramite caricamento sul sito IPEX (v. infra), i risultati del loro esame di specifiche proposte UE e la Commissione europea a rendere disponibili a tutti i Parlamenti nazionali, sempre su tale sito, tutti i pareri ricevuti dai singoli Parlamenti nazionali e le sue risposte a tali pareri. La COSAC ha, infine, incoraggiato la Commissione europea a fornire ai Parlamenti nazionali una valutazione sulle modalità con le quali intende prendere in considerazione le osservazioni espresse dai Parlamenti nazionali nella formulazione futura delle sue politiche.
La Commissione europea, in quanto titolare a livello di Unione europea del potere di iniziativa legislativa, presenta ogni anno (in autunno), il programma legislativo e di lavoro per l’anno successivo. La presentazione del programma costituisce la parte conclusiva del ciclo politico annuale di programmazione legislativa che ha inizio nel mese di marzo con la presentazione da parte della Commissione della strategia politica annuale.
A partire dal 2000 - sulla base di una procedura indicata dalla Giunta per il regolamento - la Camera dei deputati esamina il programma legislativo della Commissione e il programma del Consiglio. La procedura prevede:
· l'esame da parte di tutte le Commissioni permanenti (per i profili ricadenti nell’ambito delle rispettive competenze), che approvano un parere;
· l’esame generale da parte della Commissione politiche dell’UE (anche con l’audizione degli europarlamentari italiani), che presenta una relazione all’Assemblea;
· la discussione in Assemblea, che può concludersi con l'approvazione di atti di indirizzo al Governo.
La Camera dei deputati ha, inoltre, promosso nelle sedi di cooperazione interparlamentare lo svolgimento di unesame sistematico ed eventualmente contemporaneo da parte dei Parlamenti nazionali del programma di lavoro della Commissione. Tale iniziativa è stata poi ripresa dalla COSAC, e in seguito dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE di Budapest (maggio 2005) che ha invitato i Parlamenti nazionali a svolgere ogni anno un dibattito, preferibilmente in Assemblea, sul programma legislativo della Commissione. La Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE di Copenaghen (giugno 2006) ha invitato i Parlamenti nazionali ad esaminare anche la strategia politica annuale ed a procedere con l’esperimento di tenere un dibattito parallelo sul programma legislativo entro un mese dalla sua pubblicazione.
La Commissione europea coopera al progetto IPEX (l’Interparliamentary EU information exchange), promosso, su iniziativa della Camera dei Deputati, dalla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE di Roma nel 2000, al fine di fornire una piattaforma per lo scambio elettronico di informazioni in materia europea tra tutti i Parlamenti dell’UE.
Il sito IPEX, lanciato nel luglio 2006, è alimentato con atti e documenti trasmessi dalla Commissione europea, in coerenza con l’impegno da essa assunto e ribadito in più occasioni nei confronti dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE. Tuttavia, nonostante gli impegni in tal senso, la Commissione non ha ancora provveduto ad assicurare che i documenti trasmessi contengano tutti gli attributi di classificazione richiesti ai fini del pieno funzionamento del sito IPEX.
Ulteriori canali di cooperazione tra la Commissione (ed altre istituzioni europee) e l’IPEX dovranno essere concordati sia con riferimento al dialogo politico che con riguardo all’applicazione delle disposizioni del Trattato di Lisbona relative ai Parlamenti nazionali (in particolare, il controllo di sussidiarietà).
La Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’UE ha chiesto in più occasioni alla Commissione europea di collaborare all’iniziativa sull’assistenza tecnica ai Parlamenti delle nuove ed emergenti democrazie lanciata nel 2005, su iniziativa della Camera italiana.
L’iniziativa - ridenominata dalla Conferenza dei Presidenti di Lisbona “Cooperazione tra parlamento e parlamento” – è intesa a migliorare la collaborazione tra Parlamenti e tra questi e le Iistituzioni dell’UE nelle attività di assistenza tecnica ai Paesi terzi al fine di evitare duplicazioni e di assicurare un maggiore efficacia degli interventi. A tal fine, nell’aprile 2008 è stata realizzata nel sito IPEX una banca dati.
La Conferenza dei Presidenti di Lisbona, del 20-21 giugno 2008, ha reiterato l’invito alla Commissione a considerare la possibilità di un maggiore coinvolgimento dei parlamenti dell’UE nella definizione e gestione dei programmi di assistenza ai parlamenti con finanziamento dell’UE.
La collaborazione dei servizi della Commissione non è stata sinora adeguata nonostante il Presidente Barroso si sia espressamente impegnato verso la Conferenza dei Presidenti nel maggio 2007, con lettera al Presidente del Parlamento slovacco, a sostenere l’iniziativa.
Su richiesta del Parlamento europeo, la Commissione europea ha ritirato il progetto PINs (Pilot Information Networks ) che sarebbe dovuto diventare operativo nell’autunno del 2008.
Il progetto PINs era volto a creare “comunità virtuali” (cosiddetti blog) di parlamentari (anche a livello nazionale e regionale), sul sito internet Myparl.eu, in grado di dialogare su tematiche europee, utilizzando strumenti on-line ed internet, con il coordinamento di un moderatore per ciascuno Stato membro (un giornalista scelto dalla Commissione europea su proposta della società cui era stato affidato il progetto), a cui sarebbe stata riservata anche la scelta dei parlamentari che avrebbero dovuto intervenire. Il bilancio dell’UE aveva previsto per il progetto PINS uno stanziamento di 5 milioni di euro per il 2007 e 1,5 milioni di euro per il 2008.
Il Parlamento europeo, che ha motivato la decisione anche con la non entusiastica accoglienza del progetto da parte dei Parlamenti nazionali, si riserva di ritornare su possibili alternative del progetto, dopo le elezioni del Parlamento europeo, in stretta cooperazione con i Parlamenti nazionali.
Il progetto era stato infatti sviluppato senza alcuna consultazione con i Parlamenti nazionali. Anche il Parlamento europeo è stato consultato in una fase di sviluppo avanzata. Conseguentemente, il progetto non teneva conto in alcun modo dell’esistenza di una rete di cooperazione interparlamentare che già consente, in alcuni casi in via sistematica, lo scambio di informazioni e valutazioni su numerosi temi, né dell’esistenza del sito IPEX.
L’11 giugno 2008 la Commissione europea ha presentato, nell’ambito dell’iniziativa e-participation, un invito a presentare proposte per un progetto relativo, tra l’altro, al miglioramento della cooperazione e dello scambio di informazioni tra i parlamenti in merito alla loro attività europea.
E-participation è un'azione preparatoria volta a sfruttare i vantaggi offerti dalle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione per migliorare il processo legislativo e decisionale e per favorire una più ampia partecipazione pubblica a tutti i livelli su cui esso si articola.
L’invito, che prevede per lo sviluppo del progetto uno stanziamento pari a 4,7 milioni di euro sollecita, in particolare, la presentazione di proposte volte a:
· creare una rete interparlamentare nell’UE e a rafforzare il dialogo tra parlamenti nazionali e Parlamento europeo mediante il ricorso a l’applicazione delle tecnologie dell’informazione;
· migliorare il coinvolgimento dei cittadini e stimolare il dibattito pubblico in merito all’attività dei parlamenti nazionali in relazione all’UE.
Nonostante esso concerna direttamente l’attività dei parlamenti nazionali e la cooperazione interparlamentare nell’UE, anche in questo caso i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo non sono stati consultati nella fase di predisposizione del bando e non sono stati informati della sua presentazione. Il progetto, inoltre, comporta anche una diretta e palese duplicazione di contenuti e funzionalità già assicurati dal sito IPEX.
XVI legislatura – Bollettino Questioni istituzionali n. 6, 19 novembre 2008
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