Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Ufficio Rapporti con l'Unione Europea | ||||||
Titolo: | Libertà, sicurezza e giustizia: le priorità per il prossimo programma quinquennale (2010-2014) - consultazione della Commissione | ||||||
Serie: | Bollettino Politiche dell'Unione Europea Numero: 13 | ||||||
Data: | 24/10/2008 | ||||||
Descrittori: |
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Politiche dell’Unione europea
Consultazione della Commissione
L’apertura di una consultazione da parte della Commissione segnala di norma il concreto avvio della preparazione di una iniziativa legislativa. Conformemente a quanto previsto negli atti relativi alla qualità della legislazione comunitaria, in particolare nell’accordo interistituzionale “Legiferare meglio” del 16 dicembre 2003, la Commissione infatti svolge, nella fase di definizione di una politica e in quella preliminare all’adozione di atti normativi comunitari, un’attività preparatoria volta sia ad aprire un pubblico dibattito mediante la pubblicazione di documenti (come i libri verdi e i libri bianchi), sia ad incentivare il coinvolgimento delle parti interessate mediante meccanismi di consultazione.
A seconda del tipo di problematica, le consultazioni offrono ai rappresentanti degli enti regionali e locali, alle organizzazioni della società civile, alle imprese e associazioni di categoria, ai singoli cittadini interessati, al mondo universitario e ai tecnici del ramo, la possibilità di fornire un proprio contributo alla fase di elaborazione delle norme europee. Con una comunicazione dell’11 dicembre 2002 la Commissione ha indicato principi e regole generali cui intende attenersi nelle consultazioni.
Nel quadro delle riflessioni sulle priorità nel settore Libertà giustizia e sicurezza, ai fini della elaborazione di un nuovo programma quinquennale (2010-2014), a conclusione del programma dell’Aia,il 25 settembre 2008 la Commissione europea ha lanciato un’ ampia consultazione on-line, sulla base di un questionario pubblicato sul sito internet della Commissione stessa, all’indirizzo: http://ec.europa.eu/justice_home/news/consulting_public/news_consulting_0001_en.htm
La consultazione, rivolta a cittadini, organizzazioni e istituzioni pubbliche degli Stati membri dell’Unione europea, si concluderà il 20 novembre 2008.
Il programma dell’Aia, adottato dal Consiglio europeo il 5 novembre 2004, ha definito la strategia politica per il rafforzamento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia nell’Unione europea per il periodo 2005-2010. Il programma dell’Aia ha fatto seguito al precedente programma di Tampere, approvato dal Consiglio europeo nel 1999, inteso a dare attuazione alle disposizioni del trattato di Amsterdam relative alla creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia nell'Unione europea.
Al fine di concretizzare gli obiettivi e le priorità del programma dell’Aia, la comunicazione “Il programma dell'Aia: dieci priorità per i prossimi cinque anni - Partenariato per rinnovare l'Europa nel campo della libertà, sicurezza e giustizia” (COM(2005)184), presentata dalla Commissione europea il 10 maggio 2005, ha definito un piano d’azione relativo a dieci aree in cui concentrare l’impegno nel periodo 2005-2010 e ha stabilito un calendario per l'adozione del pacchetto di politiche e iniziative europee in materia.
Le aree individuate sono: diritti fondamentali e cittadinanza; lotta al terrorismo; istituzione di un sistema comune di asilo; gestione dell’immigrazione; integrazione dei migranti; frontiere interne, frontiere esterne e visti; tutela della privacy e della sicurezza nella condivisione di informazioni; lotta alla criminalità organizzata; sviluppo di uno spazio giudiziario penale e civile europeo; condivisione di responsabilità e solidarietà tra Stati membri.
La Commissione pubblica annualmente una relazione sullo stato di attuazione del programma dell’Aia. La relazione relativa all’anno 2007 è stata presentata il 2 luglio 2008 (COM(2008)373).
Basandosi sul monitoraggio delle azioni intraprese sia a livello UE che a livello nazionale, la relazione ha rilevato che il bilancio globale per il 2007 è piuttosto insoddisfacente. Molte azioni previste nel piano d'azione sono state abbandonate o ritardate, o perché superate o perché la priorità è andata ad altri settori. Inoltre, è stato necessario rivedere il calendario di alcune azioni per tenere conto dei possibili sviluppi a livello istituzionale. Livelli soddisfacenti sono stati raggiunti principalmente nei seguenti settori: migrazione e frontiere, terrorismo, instaurazione di un rapporto di fiducia reciproca e cooperazione giudiziaria civile. Il livello di attuazione appare invece insufficiente per quanto riguarda la politica dei visti, la condivisione d’informazioni fra le autorità di contrasto e le autorità giudiziarie, la prevenzione e lotta alla criminalità organizzata, la gestione delle crisi in ambito UE, la cooperazione di polizia e doganale e la cooperazione giudiziaria penale.
Sulla base della relazione della Commissione, il 25 settembre 2008 ilParlamento europeo ha adottato una risoluzione sul dibattito annuale sui progressi compiuti nello Spazio di libertà, giustizia e sicurezza. Tra le altre cose la risoluzione invita il Consiglio europeo, il Consiglio e la Commissione adaffiancare il Parlamento europeo nel suo dialogo con i parlamenti nazionali sulle priorità per il periodo 2010-2014, tenendo conto dei problemi incontrati nell'attuazione dei programmi di Tampere e dell'Aia, del lavoro svolto nell'ambito del Consiglio e delle indicazioni strategiche iniziali del Consiglio europeo riguardanti l'immigrazione, l'asilo e l'integrazione.
Si segnala a questo proposito che, al fine di contribuire ai lavori preparatori della Commissione europea in vista dell’elaborazione del prossimo programma pluriennale, nel gennaio 2007 il Consiglio ha istituito un gruppo consultivo di alto livello (gruppo “Futuro”), composto dal Vicepresidente della Commissione, dai Ministri degli interni degli Stati membri designati alla presidenza UE tra il 2007 e il 2010 (Germania, Portogallo, Slovenia, Francia, Repubblica Ceca, Svezia), da un rappresentante per ciascuna della troika presidenziali coinvolte, dal presidente della commissione LIBE del Parlamento europeo, da un rappresentante del segretariato generale del Consiglio e da esperti dei vari paesi membri. La relazione finale del gruppo, contenente le osservazioni e i suggerimenti elaborati nel corso degli incontri, è stata presentata il 7 Luglio 2008, in occasione della riunione informale del Consiglio giustizia e affari interni tenutasi a Cannes.
Ai fini della consultazione sulle priorità nel settore Libertà giustizia e sicurezza per il prossimo programma quinquennale, la Commissione europea rivolge alle parti interessate i seguenti quesiti, ripartiti per ambito di intervento:
1. Migliorare la protezione dei diritti fondamentali
1.1. Pensate che l'UE debba intervenire per promuovere il rispetto dei diritti fondamentali in Europa in aggiunta alle attività già previste dagli Stati membri?
1.2. Ritenete che sia necessario migliorare la normativa europea che promuove l'attuazione di diritti fondamentali, come la protezione dei dati personali, e la lotta contro la xenofobia e il razzismo?
2. Sviluppare la cittadinanza europea
2.1. A vostro giudizio, per agevolare la libera circolazione dei cittadini europei nel territorio dell'Unione, questa dovrebbe fare di più per:
(1) abolire gli ultimi ostacoli che i cittadini UE trasferitisi in un altro Stato membro incontrano nella vita di tutti i giorni?
(2) promuovere la partecipazione alle elezioni europee e locali?
(3) promuovere la protezione consolare in tutto il mondo per i cittadini UE nei luoghi in cui il loro paese di origine non ha una rappresentanza consolare?
2.2. Pensate che l'UE dovrebbe fare di più per promuovere i diritti dei minori e proteggere le donne dalla violenza?
3. Sviluppare una politica d'immigrazione comune per l'Europa
3.1. Credete che l'UE dovrebbe intervenire nella gestione della migrazione legale per fare fronte in futuro alla carenza di manodopera e di personale qualificato?
3.2. Pensate che occorra assicurare una migliore integrazione degli immigrati regolari e che l'UE possa aiutare gli Stati membri, per esempio, favorendo lo scambio di informazioni?
3.3. Ritenete che l'UE dovrebbe incoraggiare il coordinamento per contrastare l'immigrazione irregolare nell'UE?
4. Sviluppare ulteriormente il sistema comune europeo di asilo
4.1. Pensate che occorra maggiore solidarietà tra gli Stati membri per aiutare i paesi il cui sistema di asilo risulta particolarmente sollecitato?
4.2. A vostro giudizio, dovrebbe essere elaborato un sistema comune europeo di asilo dagli standard comuni di protezione più elevati?
5. Rafforzare la protezione delle frontiere esterne attraverso un sistema di gestione integrata delle frontiere e una politica comune sui visti
5.1. Siete del parere che l'UE dovrebbe assicurare un sostegno maggiore agli Stati membri?
5.2. Ritenete necessario un ricorso più ampio alle tecnologie moderne per rendere più efficaci i controlli alle frontiere e le verifiche dei documenti d'identità e di viaggio?
5.3. Occorre definire norme comuni per il rilascio dei visti ai cittadini stranieri?
6. Sviluppare e promuovere uno spazio giudiziario coerente in materia civile
6.1. Pensate che l'UE dovrebbe assicurare il riconoscimento reciproco tra Stati membri
(1) in materia di matrimonio, unioni civili e stato civile (nomi, stato civile, figli) (per esempio, riconoscimento di un cognome o del cognome dei figli in qualsiasi paese europeo)?
(2) dei documenti amministrativi, delle unioni civili, degli atti dello stato civile (matrimoni, nascite, decessi) per ottenere facilmente il riconoscimento dei certificati di nascita o matrimonio o di altri documenti in qualsiasi altro Stato membro?
6.2. Siete del parere che l'UE debba sviluppare un approccio comune sull'adozione?
6.3. Pensate che si debba fare di più a livello europeo per rendere più efficace la giustizia negli Stati membri?
6.4. Pensate che si debba fare di più a livello europeo per garantire e migliorare l'esecuzione dei crediti all'estero?
7. Sviluppare e promuovere uno spazio giudiziario coerente in materia penale
7.1. Ritenete che l'UE dovrebbe garantire a tutti i cittadini un nucleo di diritti di base nelle indagini penali?
7.2. Siete del parere che l'UE dovrebbe adottare norme comuni minime per proteggere le vittime di reati?
7.3. Pensate che l'UE dovrebbe fare di più contro la tratta degli esseri umani?
7.4. Ritenete che l'UE dovrebbe armonizzare le sanzioni penali per i reati transfrontalieri, come la tratta degli esseri umani, lo sfruttamento sessuale dei minori o la criminalità ambientale?
7.5. A vostro giudizio, l'UE dovrebbe fare di più per aiutare gli Stati membri a sequestrare e confiscare i proventi delle attività criminali perché sia chiaro che il crimine non paga?
7.6. Ritenete che l'UE dovrebbe migliorare la cooperazione tra autorità giudiziarie nazionali e semplificare i procedimenti penali transfrontalieri?
7.7. Siete dell'avviso che l'UE dovrebbe favorire gli scambi tra giudici?
8. Rafforzare l'efficacia della cooperazione di polizia
8.1. Secondo voi, è opportuno che le forze di polizia abbiano accesso a dati a livello europeo non provenienti da fonti di polizia (per esempio, informazioni raccolte da autorità competenti per l'immigrazione e l'asilo) per combattere il terrorismo, i reati gravi e la criminalità organizzata?
8.2. Siete dell'avviso che l'UE dovrebbe favorire gli scambi tra funzionari di polizia dei vari paesi?
9. Potenziare la prevenzione e la lotta contro il terrorismo e forme specifiche di criminalità
9.1. Pensate che l'UE dovrebbe prendere più iniziative contro la minaccia del terrorismo?
9.2. Siete del parere che l'UE dovrebbe fare di più contro la corruzione?
9.3.Pensate che l'UE dovrebbe adoperarsi di più contro la criminalità ad alta tecnologia e la cibercriminalità, attraverso Internet ed altri mezzi della tecnologia moderna?
10. Sviluppare una mobilizzazione multidisciplinare nella lotta antidroga
10.1.Ritenete che l'UE dovrebbe sviluppare una politica comune contro la produzione e il traffico di droga?
(1) nell’UE
(2) nei paesi terzi
10.2. Siete del parere che in tutti gli Stati membri dell'UE le sanzioni debbano essere le stesse per:
(1) il traffico di droga (criminalità organizzata)
(2) lo spaccio di droga
11. Trarre vantaggio dalle nuove tecnologie
Indicare in quale dei seguenti settori ritenete utile applicare le nuove tecnologie per sviluppare uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia:
· Protezione dei diritti fondamentali
· Immigrazione
· Asilo
· Politica in materia di frontiere
· Lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata
·Cooperazione di polizia
·Scambio di informazioni
·Protezione dei dati
·Cooperazione giudiziaria
·Lotta antidroga
12. Sviluppare lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia in un mondo globalizzato
12.1 Indicare in quale dei seguenti settori giudicate molto importante la cooperazione con i paesi terzi
·Protezione dei diritti fondamentali
·Protezione dei minori
·Stato di diritto
·Immigrazione
·Asilo
·Politica in materia di frontiere
·Lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata
·Cooperazione di polizia
·Scambio di informazioni
·Protezione dei dati
·Cooperazione giudiziaria
·Lotta antidroga
·Criminalità economica e finanziaria
·Cibercriminalità
12.2. Specificare in quale dei seguenti paesi/aree geografiche giudicate molto importante la cooperazione con i paesi terzi nel settore della giustizia e degli affari interni. Indicare il livello di priorità (1,2,3 …):
·Altri paesi dei Balcani occidentali
·Balcani occidentali
·USA
·Canada
· Federazione russa
·Ucraina
·Moldova
·Paesi del Mediterraneo
·Regione del Mar nero
·Caucaso meridionale (Georgia, Armenia, Azerbaigian)
·Medio Oriente
·Africa
·Asia
·America Latina
·Australia
13. A vostro giudizio, quali settori o azioni (massimo cinque) dovrebbero figurare tra le priorità per il 2010-2014 nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia? Spiegare perché.
14. In che modo ritenete che la normativa vigente nel settore della libertà, della sicurezza e della giustizia possa essere migliorata o semplificata? Indicare degli esempi (massimo cinque). Spiegare perché.
XVI legislatura – Bollettino Politiche dell'Unione europea n. 13, 24 ottobre 2008