Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Ufficio Rapporti con l'Unione Europea
Titolo: Attività dell'Unione europea - settembre-ottobre 2008 - III Commissione affari esteri
Serie: Bollettino Newsletter    Numero: 2    Progressivo: 3
Data: 12/11/2008
Descrittori:
COMMISSIONE DELL' UNIONE EUROPEA   POLITICA ESTERA

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Attività dell’Unione europea

Settembre - ottobre 2008

III Commissione Affari esteri

 

Trattato di Lisbona

Al momento, 22 Stati membri dell’Ue - tra cui l’Italia - hanno completato la procedura di ratifica del Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007.  In Germania e Polonia il Parlamento ha approvato il progetto di legge di ratifica che non è ancora stato firmato dal Capo dello Stato. Repubblica ceca e Svezia devono ancora completare la procedura parlamentare di ratifica. In Irlanda si è svolto il 12 giugno 2008 un referendum sull’approvazione del Trattato, che ha avuto esito negativo.  Il Consiglio europeo dell’11 e 12 dicembre 2008 dovrebbe riesaminare la questione, per definire una soluzione e indicare un percorso comune per l’entrata in vigore del Trattato.

 

Gruppo di riflessione “Orizzonte 2020-2030”

Il Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre ha approvato la proposta relativa alla composizione del gruppo di riflessione istituito dal Consiglio europeo del dicembre 2007; il mandato del gruppo è di aiutare l’UE ad anticipare e rispondere in modo più efficace ai problemi a lungo termine (2020-2030), tenendo conto dei probabili mutamenti all’interno e al di fuori dell’Europa. Tra i componenti del gruppo - proposti dal Presidente del gruppo stesso, Felipe Gonzáles Márquez – figura anche l’italiano Mario Monti.

 

Conflitto Georgia-Russia

In applicazione dell’accordo di pace in sei punti sottoscritto il 12 agosto da Georgia e Russia - grazie alla mediazione del Presidente di turno dell’Unione europea, Nicolas Sarkozy – e delle conseguenti misure attuative, il 1° ottobre è stata dispiegata in Georgia una missione civile di vigilanza dell’Unione europea denominata EUMM Georgia, istituita dal Consiglio del 15 settembre 2008 con l’azione comune 2008/736/PESC. A breve temine, l’obiettivo è quello di verificare sul posto l’applicazione integrale dell’accordo e delle misure attuative; a lungo termine la missione contribuirà alla stabilizzazione della Georgia e della regione limitrofa. Alla missione – che consta di 340 persone, di cui 200 osservatori - hanno contribuito 22 Stati membri dell’Unione europea. L’Italia, che vi partecipa con 40 osservatori, è – dopo la Francia - lo Stato membro che fornisce il maggior contributo. La durata prevista della missione è di 12 mesi, con un budget di 35 milioni di euro dal bilancio comunitario. Il capo della missione è il tedesco Hansjörg Haber nominato il 17 settembre 2008.

A seguito del conflitto estivo tra Georgia e Russia, l’UE ha assunto inoltre una serie di iniziative: il 15 settembre il Consiglio ha designato Pierre Morel – già rappresentante speciale per l’Asia centrale - rappresentante speciale dell’UE per la crisi in Georgia; il 25 settembre la Commissione ha raccomandato al Consiglio di avviare i negoziati con la Georgia in vista di accordi di facilitazione delle procedure di visto e di riammissione; il 22 ottobre la Commissione ha organizzato a Bruxelles una conferenza internazionale dei donatori, per favorire la ricostruzione e la ripresa dell’economia georgiana.

 

Politica di vicinato e Partenariato euromediterraneo

Il 3 e 4 novembre si è tenuta a Marsiglia la Conferenza dei Ministri degli affari esteri euro mediterranei che ha approvato le modalità operative dell’Unione per il Mediterraneo, inaugurata a Parigi il 13 luglio scorso, nonchè il programma di lavoro per il 2009.

Il 9 settembre si è tenuto a Parigi il dodicesimo Vertice UE-Ucraina, nel corso del quale le parti hanno esaminato lo stato di avanzamento dei negoziati per un accordo di associazione avviati il 5 marzo 2007.

Il 13 ottobre in occasione del settimo Consiglio di associazione UE-Marocco è stato adottato un pacchetto di misure, volte a concretizzare uno status avanzato per il Marocco. Tali misure concernono in particolare la cooperazione in materia politica e di sicurezza, la preparazione di un accordo di libero scambio globale e approfondito, l’integrazione progressiva del Marocco in una serie di politiche settoriali dell’UE e la promozione di scambi tra i popoli.

 

Relazioni con paesi terzi e gruppi regionali

Il 29 settembre si è tenuto a Marsiglia il nono Vertice UE-India, in occasione del quale è stata concordata la revisione del piano d’azione congiunto adottato nel 2005, per adattare il partenariato strategico che lega le due parti alle nuove sfide e per estendere le aree di cooperazione. Nella stessa occasione UE e India hanno firmato un accordo “orizzontale” nel settore aereo, che adegua al diritto comunitario gli accordi bilaterali tra i singoli Stati membri e l’India, consentendo alle compagnie aeree l’accesso al mercato indiano da qualsiasi Stato membro. Il 17 ottobre a Ottawa si è tenuto l’annuale Vertice UE-Canada, il cui tema principale è stato il rafforzamento della partnership economica. I capi di Stato e di Governo dell'Unione europea e dell'Asia si sono riuniti a Pechino il 24 e 25 ottobre 2008, per il settimo vertice del forum euroasiatico ASEM. Le discussioni si sono incentrate sulla migliore risposta da apportare alla crisi finanziaria internazionale.

Il 17 ottobre la Commissione ha presentato la comunicazione Un anno dopo Lisbona: il partenariato UE-Africa in azione (COM (2008) 617), in cui passa in rassegna i progressi compiuti durante il primo anno di attuazione della strategia comune concordata nel dicembre 2007 e presenta le sfide da affrontare in vista del prossimo Vertice UE-Africa nel 2010. In tale contesto, il 1° ottobre Commissione europea e Commissione dell’Unione africana hanno firmato una dichiarazione comune sull’attuazione di un partenariato strategico sull’energia, che è uno degli otto partenariati in cui si articola la strategia comune.

 

Politica di sviluppo

Il 15 ottobre l’Unione europea e i paesi della regione caraibica hanno firmato un accordo di partenariato economico (APE) che comprende un pacchetto di misure volte a stimolare il commercio, gli investimenti e l'innovazione, promuovere lo sviluppo sostenibile, favorire la creazione di un mercato regionale tra i paesi dell'area area caraibica e contribuire ad eliminare la povertà. L’UE sta negoziando dal 2002 accordi analoghi a livello regionale con tutti i paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) aderenti all’Accordo di Cotonou. Gli APE sono destinati a sostituire le previsioni in materia di commercio e sviluppo contenute nell’Accordo di Cotonou perché queste ultime rappresentano una deroga temporanea alle regole dell’Organizzazione mondiale del commercio.  

Il 17 ottobre la Commissione ha presentato la comunicazione UE, Africa e Cina: verso un dialogo e una cooperazione trilaterali (COM(2008)654). Partendo dalla constatazione che UE e Cina sono partner da lungo tempo dell’Africa, la Commissione propone di trovare soluzioni comuni a sfide condivise quali la pace e la sicurezza, la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture africane, nonché la gestione sostenibile dell'ambiente e delle risorse naturali.

 

Diritti umani

Il 10 ottobre, in occasione della giornata mondiale ed europea contro la pena di morte, i rappresentanti delle istituzioni dell’UE e i rappresentanti del Consiglio d’Europa hanno firmato una dichiarazione congiunta nella quale confermano il loro impegno a favore dell’abolizione universale della pena capitale.

Il Consiglio del 24 ottobre ha approvato la 10a Relazione annuale dell'UE sui diritti umani, riguardante il periodo dal 1º luglio 2007 al 30 giugno 2008. La relazione intende fornire una panoramica delle politiche e delle azioni intraprese dall'UE al fine di promuovere la difesa dei diritti umani nel mondo.

 

Commercio estero

A seguito delle dimissioni di Peter Mandelson, il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha nominato Catherine Margaret Ashton Commissario europeo per il commercio estero. La nomina è stata confermata dal Consiglio del 6 ottobre e approvata dal Parlamento europeo il 22 ottobre.

Il 9 ottobre, dopo il fallimento della riunione ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio del luglio scorso, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione con la quale, preoccupato per lo stallo dei negoziati sull’Agenda di Doha per lo sviluppo, chiede a tutte le parti di compiere gli sforzi necessari per raggiungere un accordo che stabilizzerebbe il contesto economico e finanziario mondiale. Il Parlamento europeo ritiene che occorra dare la priorità alle esigenze dei paesi in via di sviluppo e in particolare di quelli meno sviluppati e che lo sviluppo debba essere in cima a qualsiasi altra considerazione.

 

XVI legislatura – Newsletter  n. 2/III, 12  novembre 2008