Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento bilancio
Titolo: Il disegno di legge di bilancio per il 2011 - A.C. 3779
Riferimenti:
AC N. 3779/XVI     
Serie: Progetti di legge    Numero: 399
Data: 25/10/2010
Descrittori:
BILANCIO DELLO STATO     
Organi della Camera: V-Bilancio, Tesoro e programmazione

 

 

Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione per l’esame di
Progetti di legge

Il disegno di legge di bilancio
per il 2011

A.C. 3779

 

 

 

 

 

 

 

n. 399

 

 

 

25 ottobre 2010

 


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Bilancio

( 066760-9932 – * st_bilancio@camera.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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File: BI0328.doc

 



1. La disciplina contabile del disegno di legge di bilancio

Il disegno di legge del bilancio annuale di previsione è disciplinato dall’articolo 21 della nuova legge di contabilità (legge n. 196/2009).

Come già previsto nella precedente normativa contabile, si tratta di un bilancio annuale di previsione:

-       “annuale”: perché il periodo di tempo sui si riferisce è di dodici mesi e coincide con l’anno solare (inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre);

-       “di previsione”: perché viene predisposto e approvato prima dell’inizio della gestione e, pertanto, indica le entrate e le spese che si presume verranno effettuate.

L’articolo 21 conferma che le previsioni di entrata e di spesa contenute nel bilancio sono formate sulla base della legislazione vigente, tenuto conto dei parametri economici utilizzati nella Decisione di finanza pubblica.

 

L’articolo 7 della nuova legge di contabilità fissa la presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio entro il termine del 15 ottobre di ogni anno, contestualmente alla presentazione del disegno di legge di stabilità (ex disegno di legge finanziaria): i due documenti compongono infatti la manovra triennale di finanza pubblica.

La data di presentazione del documento alle Camere è stata posticipata rispetto alla precedente normativa contabile - che la fissava entro il 30 settembre di ogni anno – in relazione alla nuova data di avvio del ciclo della programmazione economica e finanziaria delineato dalla legge di riforma della contabilità, che inizia il 15 settembre con la presentazione della Decisione di finanza pubblica (DFP).

 

Nel caso in cui il bilancio non sia approvato entro il 31 dicembre, la Costituzione prevede la concessione al Governo dell’esercizio provvisorio.

La nuova normativa contabile conferma che l’esercizio provvisorio del bilancio può essere concesso soltanto per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi (articolo 32).

Durante l'esercizio provvisorio, la gestione del bilancio, riferita sia alle autorizzazioni di impegno sia a quelle di pagamento, è consentita per tanti dodicesimi della spesa quanti sono i mesi dell'esercizio provvisorio, ovvero nei limiti della maggiore spesa necessaria, qualora si tratti di spesa obbligatoria e non suscettibile di impegni o di pagamenti frazionati in dodicesimi.

1.1 Le unità di voto parlamentare

Per quanto riguarda l’individuazione delle unità di voto parlamentare, sono state introdotte alcune importanti novità rispetto alla precedente disciplina contabile.

 

1)      In luogo delle unità previsionali di base (o macroaggregati), le unità di voto sono ora individuate:

a)  per le entrate, con riferimento alla tipologia;

A titolo esemplificativo, le voci che ora costituiscono l’unità di voto sono costituite, per le entrate tributarie, dai tributi più importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), ovvero da raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (ad esempio, imposte sostitutive, imposte sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia del provento per aggregati più o meno ampi (ad esempio, proventi speciali, redditi da capitale, entrate derivanti da servizi resi dall'amministrazione statale, ecc.).

b)  per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni.

Le nuove unità di voto fanno riferimento alla nuova struttura del bilancio, di fatto applicata a decorrere dal 2008, fondata sulla riclassificazione delle spese dei Ministeri per missioni e programmi e delle entrate per ricorrenza (entrate riferite a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime, ovvero limitata a uno o più esercizi) e per tipologia dell’entrata medesima[1].

Sia per le entrate che per le spese, l’unità di voto risulta pertanto spostata ad un livello superiore rispetto a quello del quello del macroaggregato(unità previsionale di base) in precedenza previsto.

La nuova classificazione del bilancio ha operato una profonda revisione in senso funzionale della struttura delle voci di bilancio, volta a meglio evidenziare la relazione tra risorse disponibili e finalità delle politiche pubbliche, anche al fine di superare la tradizionale logica incrementale nel rifinanziamento delle politiche di spesa e di rendere più agevole l’attività di misurazione e verifica dei risultati raggiunti con la spesa pubblica.

La nuova legge di contabilità, nel’individuare nei programmi l’unità di voto parlamentare, non definisce né il numero né le qualifiche delle missioni e dei programmi medesimi.

In proposito va tuttavia segnalato che l’articolo 40 della legge di contabilità medesima, nell’ambito della delega al Governo per il completamento della riforma della struttura del bilancio, prevede la revisione, da completarsi nell’arco di un periodo di due anni, sia delle missioni che del numero e della struttura dei programmi di spesa, al fine di renderli il più possibile omogenei. A tal fine, il Ministero dell’economia ha emanato la circolare 22 marzo 2010, n. 14, in cui è prevista la costituzione di appositi gruppi di lavoro per le attività relative alla revisione.

2)      Per quanto concerne i contenuti dell’unità di voto parlamentare, ogni singola unità di voto deve indicare:

-        l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce (come già previsto nella precedente normativa contabile);

-        l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare (competenza) nonché l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare (cassa), nell'anno cui il bilancio si riferisce (come già previsto nella precedente normativa contabile);

-        le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale. L'introduzione di previsioni triennali delle unità di voto rappresenta una novità rispetto alla precedente legge di contabilità.

Le previsioni triennali dei programmi di spesa risultano già presenti nella precedente struttura della legge di bilancio, sebbene in allegati puramente conoscitivi: a partire dal 2009 ciascuno stato di previsione della legge di bilancio risulta corredato di un apposito allegato 1, che espone le proiezioni triennali degli stanziamenti di competenza delle missioni e dei programmi di ciascun Ministero.

Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare sia le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative all’anno cui il bilancio si riferisce sia le previsioni relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Soltanto le previsioni del primo anno costituiscono tuttavia limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.

3)      Per quanto concerne la classificazione delle voci di spesa, la dotazione finanziaria dei programmi di spesa viene presentata:

-        distinta in spese correnti e spese d’investimento - come già nella precedente esperienza. Per le spese correnti viene tuttavia data specifica indicazione delle spese di personale;

-        ripartita in spesa “rimodulabile” e spesa “non rimodulabile”. La distinzione delle dotazioni finanziarie dei programmi di spesa del bilancio dello Stato nelle suddette due categorie è stata formalizzata nella nuova legge di contabilità ai fini dell’applicazione della disciplina della flessibilità del bilancio.

La distinzione delle spese in rimodulabili e non rimodulabili è stata introdotta, per la prima volta, nel disegno di legge di bilancio per il 2009, a seguito delle disposizioni introdotte dall’articolo 60 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, che ha modificato in modo sostanziale il processo di definizione del progetto di bilancio a legislazione vigente. A fronte di consistenti riduzioni delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa a legislazione vigente per il triennio 2009–2011 di competenza dei vari Ministeri operate dal citato decreto-legge, alle singole Amministrazioni è stato infatti concesso un più ampio margine di discrezionalità in ordine alla allocazione delle risorse nei programmi di spesa di loro pertinenza.

A seguito dei tagli lineari, è stata stabilita una procedura che ha modificato il processo di definizione delle previsioni di bilancio, posto che è stato fissato una sorta di plafond a disposizione di ogni Amministrazione entro il quale ciascuna, in sede di formazione del progetto di bilancio, ha potuto ripartire le risorse a disposizione, per ogni missione, tra i relativi programmi di spesa ritenuti prioritari.

Secondo la definizione contenuta nella nuova legge di contabilità, le spese non rimodulabili sono quelle “per le quali l'amministrazione non ha la possibilità di esercitare un effettivo controllo, in via amministrativa, sulle variabili che concorrono alla loro formazione, allocazione e quantificazione”. Esse corrispondono alle spese definite come “oneri inderogabili”, vale a dire le spese vincolate a meccanismi o parametri (determinati da leggi o da altri atti normativi) che ne regolano autonomamente l’evoluzione.

Rientrano tra gli oneri inderogabili le cosiddette spese obbligatorie, ossia quelle relative a particolari finalità espressamente elencate: pagamento di stipendi, assegni, pensioni ed altre spese fisse, interessi passivi, obblighi comunitari ed internazionali, ammortamento di mutui. In via residuale, rientrano tra le spese obbligatorie anche quelle che sono così identificate per espressa disposizione normativa.

Le spese rimodulabili - delle quali non è data una vera e propria definizione - sono individuate:

a)  nelle spese derivanti da fattori legislativi, intendendo come tali quelle autorizzate da espressa disposizione legislativa che ne determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in bilancio, la cui rimodulabilità è disciplinata da una apposita norma della legge (vedi articolo 23 L. n. 196/2009));

b)  nelle spese di adeguamento al fabbisogno, ossia spese non predeterminate legislativamente ma quantificate tenendo conto delle esigenze delle amministrazioni.

Formalizzando una novità già introdotta con il disegno di legge di bilancio per il 2009, la nuova normativa contabile prevede che, sino all'esercizio della delega di cui all'articolo 40, in appositi allegati agli stati di previsione della spesa sono indicate per ciascun programma di spesa, per macroaggregato e distinte per capitolo, le spese rimodulabili e quelle non rimodulabili.

4)      Con riferimento ai programmi di spesa, la nuova legge di contabilità dispone l’affidamento della realizzazione di ciascun programma ad un unico centro di responsabilità amministrativa. La formulazione usata dalla norma, che affida la “realizzazione” di ciascun programma ad un unico centro di responsabilità amministrativa, sembra indicare che, indipendentemente dal numero delle strutture amministrative coinvolte nel programma (e finora, infatti, la gran parte dei programmi coinvolgeva più centri di responsabilità amministrativa di uno stesso Ministero ovvero, nell’ipotesi di programmi interministeriali, di Ministeri diversi), la sua realizzazione dovrebbe comunque essere affidata alla responsabilità di un unico soggetto.

La previsione dell’univocità tra programmi e centri di responsabilità amministrativa è invece espressa nell’articolo 40 della legge di contabilità, tra i criteri della delega al Governo per il completamento della riforma del bilancio. La norma richiamata prevede, inoltre, l'univoca corrispondenza tra il programma e ciascun Ministero, al fine di evitare, ove possibile, la condivisione di programmi tra più Ministeri.

L’univoca corrispondenza tra programma di spesa e centro di responsabilità e tra programma di spesa e ciascun Ministero cui sembra tendere, in prospettiva, l’articolo 40, oltre a permettere di superare la frammentazione dei programmi tra più centri di responsabilità, che ha rappresentato una delle maggiori criticità della riclassificazione del bilancio, sembrerebbe comportare, di conseguenza, l’eliminazione, ove possibile, di programmi di spesa interministeriali.

1.2 La formazione degli stanziamenti del bilancio e flessibilità

L’articolo 23 della nuova legge di contabilità reca disposizioni in merito alla formazione del bilancio di previsione per quanto concerne la quantificazione dei programmi di spesa.

La norma prevede che, in sede di formulazione degli schemi degli stati di previsione, i Ministri devono indicare, anche sulla base delle proposte dei responsabili della gestione dei programmi, gli obiettivi di ciascun Dicastero e quantificare le risorse necessarie per il loro raggiungimento, tenendo conto delle istruzioni fornite annualmente, con apposita circolare, dal Ministero dell’economia.

La norma introduce il divieto espresso di previsioni basate sul mero calcolo della spesa storica incrementale.

Per quanto concerne la quantificazione delle risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi dei rispettivi dicasteri, la norma prevede inoltre che i Ministri competenti possono proporre la rimodulazione delle risorse tra programmi appartenenti alla stessa missione di spesa.

Una volta che i Ministri competenti hanno dato le loro indicazioni in merito agli obiettivi perseguiti dal singolo dicastero e alle risorse necessarie per il loro raggiungimento, la nuova normativa contabile attribuisce al Ministro dell’economia il compito di valutare la congruità e la coerenza tra gli obiettivi perseguiti da ciascun Ministro e le risorse richieste per la loro realizzazione.

 

Per motivate esigenze, con il disegno di legge di bilancio possono inoltre essere effettuate rimodulazioni delle dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi, compensative all’interno di un programma o tra programmi di una medesima missione di spesa.

Resta preclusa la possibilità di utilizzare stanziamenti di spesa in conto capitale per il finanziamento di spese correnti.

In allegato a ciascuno stato di previsione della spesa devono essere indicate le autorizzazioni legislative di cui si propone la modifica e il corrispondente importo.

Con la possibilità di incidere sugli stanziamenti determinati da specifiche autorizzazioni legislative di spesa, viene pertanto messa a regime per il disegno di legge di bilancio un potere di intervento nelle scelte allocative finora limitato allo strumento della legge finanziaria.

 

Con la disposizione introdotta dall’articolo 23 viene formalizzato nella legge di contabilità quanto già previsto, in via sperimentale, per gli anni 2009 e 2010, dall’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112/2008 (come modificato dall’articolo 23, comma 21-quater, del D.L. n. 78/2009), il quale, come già ricordato, a fronte di consistenti riduzioni delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa per il triennio 2009–2011 di competenza dei vari Ministeri, ha introdotto un più ampio margine di flessibilità per le amministrazioni in sede di formazione del bilancio di previsione a legislazione vigente, consentendo di rimodulare, seppure con vari limiti, le dotazioni finanziarie tra i programmi di spesa di ciascuna missione, anche mediante modifica delle autorizzazioni legislative di spesa ad essi sottostanti.

In ragione della possibilità di incidere, con le rimodulazioni, sulla legislazione sostanziale di spesa, in apposito allegato a ciascuno stato di previsione della spesa dei disegni di legge di bilancio per il 2009 e 2010 sono state esposte le autorizzazioni legislative di spesa ed i relativi importi con le rimodulazioni effettuate dalle Amministrazioni. Il prospetto delle autorizzazioni di spesa rimodulabili di ciascun Ministero è stato inoltre riportato nelle rispettive leggi di bilancio (Allegato n. 2 a ciascuno stato di previsione).

 

Il D.L. 31 maggio 2010, n. 78 ha introdotto, per il solo triennio 2011-2013, norme di flessibilità degli stanziamenti di bilancio che derogano alla disciplina generale recata dalla legge n. 196/2009.

A fronte di consistenti riduzioni delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa a legislazione vigente, operate dal provvedimento a decorrere dal 2011, di competenza dei vari Ministeri, il citato decreto-legge prevede che con il disegno di legge di bilancio, per “motivate esigenze”, possono essere rimodulate le dotazioni finanziarie “tra le missioni” di ciascun stato di previsione della spesa (laddove l’articolo 23 della nuova legge di contabilità riconosce tale facoltà solo nell’ambito di un singolo programma o fra programmi della stessa missione).

Tale facoltà può essere esercitata solo per motivate esigenze ed entro i seguenti limiti:

-        esclusivamente con riferimento alle spese rimodulabili, riconducibili, come detto, a quelle disposte da fattori legislativi e di adeguamento al fabbisogno;

-        nel rispetto dell’invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica;

-        restando precluso l’utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti.

1.3 Classificazione delle entrate e delle spese

L’articolo 25 della nuova legge di contabilità espone la nuova classificazione delle entrate e delle spese dello Stato, sulla base delle innovazione introdotte dall’articolo 21, che ha modificato le unità di voto parlamentare, identificandole, per le entrate, con la tipologia dell’entrata, e per le spese, con i programmi, determinando il venir meno delle unità previsionali di base (o macroaggregati).

La nuova classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione:

a)      al primo livello, le entrate sono suddivise in titoli, a secondo della loro natura:

titolo I:     entrate tributarie;

titolo II:    entrate extra-tributarie;

titolo III:   entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti;

titolo IV:  entrate derivanti da accensione di prestiti.

I primi tre titoli rappresentano le entrate finali; il quarto titolo corrisponde in sostanza all’entità del ricorso al mercato finanziario;

b)      al di sotto dei titoli, le entrate sono suddivise in ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata soltanto ad alcuni esercizi;

c)      nel terzo livello è evidenziata la tipologia dell'entrata, ai fini dell’approvazione parlamentare e dell’accertamento dei cespiti.

d)      al di sotto dell’unità di voto, si trovano le categorie, secondo la natura dei cespiti;

e)      capitoli, che rappresentano una ripartizione delle unità di voto ai fini della gestione e della rendicontazione. I capitoli possono essere suddivisi in articoli.

Si osserva che nell’ambito dei principi della delega per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato è previsto che il Governo proceda alla revisione, per l'entrata, delle unità elementari del bilancio per assicurare che la denominazione richiami esplicitamente l'oggetto e ripartizione delle unità promiscue in articoli in modo da assicurare che la fonte di gettito sia chiaramente e univocamente individuabile (cfr. articolo 40, comma 2, lettera d).

 

Sul lato della spesa, la nuova esposizione delle voci di bilancio individua una classificazione di tre livelli:

a)       missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa;

b)      programmi, ossia le unità di voto parlamentare, quali aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell’ambito delle missioni.

I programmi sono presentati suddivisi in macroaggregati per tipologie di spesa (spese di funzionamento, interventi, trattamenti di quiescenza e altri trattamenti integrativi o sostitutivi, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente, investimenti e oneri comuni in conto capitale);

c)       capitoli, secondo l’oggetto della spesa, che rappresentano le unità di gestione e rendicontazione, classificati in base al loro contenuto economico e funzionale. I capitoli possono essere suddivisi in articoli (i quali corrisponderebbero agli attuali piani di gestione).

Al riguardo si osserva che in sede di delega per il completamento della riforma si prevede il superamento dei capitoli mediante l’introduzione delle azioni, quali componenti del programma e unità elementari del bilancio dello Stato affiancate da un piano dei conti integrato che assicuri il loro raccordo alla classificazione COFOG e alla classificazione economica di terzo livello (cfr. articolo 40, comma 2, lettera e).

 

E’ inoltre confermata la classificazione economica e funzionale delle spese.

La nuova legge di contabilità prevede però che esse si conformino ai criteri adottati in contabilità nazionale per i conti del settore della pubblica amministrazione.

E’ pertanto confermata la presentazione, in allegato allo stato di previsione del Ministero dell’economia, di un quadro contabile da cui risultino le categorie in cui viene classificata la spesa secondo l'analisi economica e le classi, fino al terzo livello della classificazione COFOG (comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento delle politiche pubbliche), in cui viene ripartita la spesa secondo l'analisi funzionale.

In appendice a tale quadro contabile sono previsti appositi prospetti illustrativi degli incroci tra i diversi criteri di classificazione.

Rispetto alla precedente normativa contabile, è richiesto altresì, in apposito prospetto, il raccordo tra le classi COFOG e le missioni e i programmi di spesa, nonché tra il bilancio dello Stato e il sistema di contabilità nazionale.

Tutti i suddetti prospetti devono essere aggiornati dopo l’approvazione della legge di bilancio.

1.4 La struttura del disegno di legge di bilancio

L’articolo 21 della nuova legge di contabilità conferma la struttura del disegno di legge di bilancio di previsione, costituito:

§      da un unico stato di previsione dell’entrata;

§      dagli stati di previsione della spesa, relativi ai singoli Ministeri con portafoglio, con le allegate appendici dei bilanci delle amministrazioni autonome;

§      dal quadro generale riassuntivo, che la nuova legge di contabilità estende al triennio.

 

Ciascuno stato di previsione è corredato da una serie di elementi informativi:

a)   la nota integrativa al bilancio di previsione – che sostituisce la nota preliminare prevista dalla precedente legge di contabilità – contenente i seguenti elementi informativi riferiti alle entrate e alle spese:

-       per le entrate, la nota illustra i criteri utilizzati per la previsione relativa alle principali imposte e tasse;

-       per la spesa, in una prima sezione, concernente il piano degli obiettivi correlati a ciascun programma ed i relativi indicatori di performance, la nota illustra il quadro di riferimento in cui l’amministrazione si trova ad operare, le priorità politiche, le attività e gli obiettivi riferiti a ciascun programma di spesa che le amministrazioni intendono conseguire, con espressa indicazione delle risorse destinate alla realizzazione degli obiettivi e degli indicatori di realizzazione ad essi riferiti, nonché dei criteri e dei parametri utilizzati per la loro quantificazione. In una seconda sezione, relativa ai programmi e alle corrispondenti risorse finanziarie, la nota illustra il contenuto di ciascun programma di spesa e i criteri di formulazione delle previsioni di spesa, con riguardo particolare alle varie tipologie di spesa e ai relativi riferimenti legislativi, con indicazione dei corrispondenti stanziamenti del bilancio triennale;

b)      una scheda illustrativa di ogni programma e delle leggi che lo finanziano, con indicazione dei corrispondenti stanziamenti del bilancio triennale, con l'articolazione per le categorie di spesa. Di tali schede è previsto un aggiornamento semestrale, in modo da tenere conto delle modifiche apportate alle previsioni iniziali attraverso le variazioni di bilancio adottate in corso d'anno ai sensi delle disposizioni normative vigenti.

 

Ciascuno stato di previsione deve inoltre recare, per ogni programma:

c)      l'elenco dei capitoli, articoli e relativi stanziamenti;

d)      un riepilogo delle dotazioni secondo l'analisi economica e funzionale;

 

Rispetto alla normativa precedente sono inoltre richieste, a corredo degli stati di previsione:

e)      una scheda illustrativa dei capitoli recanti i fondi settoriali correlati alle principali politiche pubbliche di rilevanza nazionale, con indicazione degli stanziamenti triennali, il riepilogo analitico dei provvedimenti legislativi e amministrativi che hanno determinato i suddetti stanziamenti e le relative variazioni, e gli interventi previsti a legislazione vigente a valere su detti fondi, con separata indicazione delle spese correnti e di quelle in conto capitale. Anche in questo caso, è previsto un aggiornamento semestrale di tali schede;

f)        la presentazione del budget dei costi relativo a ciascuna amministrazione, che finora ha invece costituito un documento a se stante[2]. Il budget riporta i costi previsti dai centri di costo dell’amministrazione e il prospetto di riconciliazione al fine di collegare le previsioni economiche a quelle finanziarie di bilancio.

La nuova normativa contabile conferma inoltre la presentazione alle Camere, in allegato al disegno di legge del bilancio di previsione, di una relazione del Ministro dello sviluppo economico sulla destinazione alle aree sottoutilizzate delle spese di investimento iscritte negli stati di previsione dei singoli Ministeri per interventi di rispettiva competenza.

 

Per quanto concerne l’approvazione del disegno di legge di bilancio, l’articolo 21 conferma in larga parte la precedente normativa, disponendo:

§      la predisposizione della nota di variazioni in caso di variazioni apportate al bilancio nel corso della discussione parlamentare;

§      l'approvazione, con distinti articoli, dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa e dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo, nell'ordine detto, con riferimento alle dotazioni di competenza e cassa;

§      l’approvazione, con apposite norme, dei fondi di riserva previsti dalla legge di contabilità: Fondo di riserva per le spese obbligatorie, Fondi speciali per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale, Fondo di riserva per le spese impreviste e Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa.

Rispetto alla precedente legge di contabilità, va segnalato il venir meno del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente;

§      la fissazione, con apposita norma, dell'importo massimo di emissione di titoli dello Stato, in Italia e all'estero, al netto di quelli da rimborsare, in relazione alla indicazione del fabbisogno del settore statale;

§      la ripartizione delle unità di voto in capitoli, ai fini della gestione e della rendicontazione, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze;

§      l’annessione agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri, secondo le rispettive competenze, dei conti consuntivi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.

1.5 Bilancio pluriennale

Come già previsto nella precedente legge di contabilità, il bilancio a legislazione vigente viene presentato sia su base annuale, con riferimento all’anno successivo, che su base pluriennale.

L'articolo 22 della nuova legge di contabilità disciplina il bilancio pluriennale di previsione, prevedendo – in linea con la precedente disciplina - che esso sia elaborato dal Ministro dell’economia, in coerenza con gli obiettivi indicati nella Decisione di finanza pubblica, con riferimento ad un periodo di tre anni.

Il bilancio pluriennale è redatto in base alla legislazione vigente in termini di competenza e di cassa (anziché in termini di sola competenza, come previsto in passato) ed è organizzato per missioni e programmi.

La norma prevede l’esposizione sia di un bilancio pluriennale a legislazione vigente che di un bilancio pluriennale programmatico, nel quale si evidenziano le previsioni dell’andamento delle entrate e delle spese da conseguire in ciascuno degli anni considerati, tenendo conto degli effetti degli interventi programmati nella Decisione di finanza pubblica.

Il bilancio pluriennale viene integrato con gli effetti della legge di stabilità ed aggiornato annualmente.

E’ ribadito il principio in base al quale il bilancio pluriennale non comporta autorizzazione a riscuotere le entrate e ad eseguire le spese ivi contemplate, in coerenza con quanto previsto dall’articolo 21 il quale esclude che le previsioni di entrata e di spesa del secondo e del terzo anno del bilancio triennale costituiscono limiti per le autorizzazioni di impegno e di pagamento.


2. Il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente
per il 2011 (A.C. 3779)

2.1. La struttura del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2011

Il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 è impostato secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa.

In particolare, la riorganizzazione operata si fonda su una classificazione delle risorse finanziarie secondo due livelli di aggregazione: 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, a loro volta articolate, nel disegno di legge di bilancio 2011, in 173 programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo Ministero.

A partire dal disegno di legge di bilancio per il 2011 in esame i programmi costituiscono le nuove unità di voto parlamentare.

 

Come riportato nella relazione illustrativa, è confermata, nel disegno di legge, la univoca corrispondenza tra programmi e centri di responsabilità.

Con la riforma introdotta con la legge n 196/2009 il bilancio ha assunto una nuova veste di natura non meramente formale. Oltre a formalizzare le previsioni di entrata e di spesa in base alla disciplina vigente, il disegno di legge di bilancio, in virtù della nuova disciplina della flessibilità disciplinata dall’articolo 23 della legge n. 196/2009, può infatti incidere sulla legislazione sostanziale di spesa, proponendo rimodulazione di spese predeterminate per legge nonché, in base all’articolo 52, comma 1, della legge n. 196/2009, quantificare gli stanziamenti destinati al funzionamento degli enti pubblici aventi natura obbligatoria, precedentemente determinati dalla Tabella C della legge finanziaria.

L’articolo 7 della nuova legge di contabilità considera, pertanto, il disegno di legge di bilancio tra gli strumenti della programmazione finanziaria.

La legge di bilancio compone, insieme alla legge di stabilità, la manovra di finanza pubblica prevista su base triennale.

 

Sotto il profilo quantitativo, va ricordato che su processo di formazione del disegno di legge di bilancio per il 2011 ha inciso la disciplina introdotta dall’articolo 2 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (legge n. 122/2010) che ha disposto, a decorrere dal 2011, la riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie, iscritte a legislazione vigente nell’ambito delle spese rimodulabili delle missioni di ciascun Ministero, riconducibili, in base all’articolo 21, commi 5 e 7, della nuova legge di contabilità, a quelle disposte da fattori legislativi e alle spese di adeguamento al fabbisogno.

Sono state escluse dai tagli le risorse destinate:

§      al fondo ordinario delle università;

§      all’informatica;

§      alla ricerca;

§      al 5 per mille del gettito IRE.

 

Le riduzioni sono state operate per importi complessivi pari a 2.443,7 milioni di euro nel 2011, 2.215,8 milioni nel 2012 e 2.395,2 milioni nel 2013.

Nell’ambito di tali importi complessivi, le riduzioni relative alle spese predeterminate per legge corrispondono a 1.850,5 milioni nel 2011, 1.646,9 milioni nel 2012 e 1.824,4 milioni nel 2013.

Le riduzioni, in valori assoluti, risultano, in base alla tabella allegata al D.L. n. 78/2010, così distribuite tra i Ministeri:

Riduzioni delle dotazioni finanziarie di ciascun Ministero nel triennio 2011-2013

(milioni di euro)

MINISTERO

2011

2012

2013

riduzioni

di cui predeterm. per legge

riduzioni

di cui predeterm. per legge

riduzioni

di cui predeterm. per legge

Ministero economia e finanze

712,0

470,2

847,5

626,9

644,2

423,5

Ministero dello sviluppo economico

963,2

952,4

561,5

550,3

1142,2

1130,9

Ministero del lavoro e politiche sociali

12,3

7,4

12,2

7,4

12,3

7,5

Ministero della giustizia

47,8

0,8

48,5

0,8

48,6

0,8

Ministero degli affari esteri

43,9

27,6

43,9

27,6

43,0

26,7

Ministero istruzione, università e ricerca

104,2

76,2

104,8

76,7

103,8

75,9

Ministero dell'interno

118,7

12,1

120,5

12,4

122,8

12,7

Ministero ambiente tutela del territorio e mare

34,2

32,1

33,3

31,1

33,6

31,4

Ministero infrastrutture e trasporti

56,1

30,2

49,1

28,6

50,3

30,0

Ministero della difesa

255,8

162,7

304,8

211,6

104,8

11,6

Ministero politiche agric. alimen e forest.

23,3

14,9

17,5

9,1

17,5

9,1

Ministero beni e le attività culturali

58,3

53,0

58,3

53,0

58,1

52,8

Ministero della salute

13,7

11,0

14,1

11,4

14,1

11,4

TOTALE

2.443,7

1.850,5

2.215,8

1.646,9

2.395,2

1.824,4

 

Al fine di mettere le singole Amministrazioni in condizione di far fronte alle consistenti riduzioni lineari delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa, e consentire il consolidamento delle risorse stanziate sulle missioni medesime, l’articolo 2 del decreto-legge ha introdotto, in deroga alla disciplina della flessibilità del bilancio contenuta nella nuova legge di contabilità (articolo 23), la possibilità di rimodulare, con il disegno di legge di bilancio, per “motivate esigenze”, e limitatamente al triennio 2011-2013, le dotazioni finanziarie “tra le missioni” di ciascun stato di previsione della spesa.

La flessibilità introdotta dal D.L. n. 78/2010, che consente la rimodulazione degli stanziamenti di spesa tra le missioni di ciascuno stato di previsione, è disposta in deroga alle norme in materia di flessibilità previste dalla vigente legge di contabilità n. 196/2009, che all’articolo 23, comma 3, consente la rimodulazione delle risorse finanziarie soltanto “tra programmi” appartenenti alla medesima missione di spesa o all’interno di un medesimo programma.

Le rimodulazioni tra missioni riguardano soltanto le spese rimodulabili, cioè quelle riconducibili, come già detto, a quelle disposte da fattori legislativi e alle spese di adeguamento al fabbisogno.

Le rimodulazioni devono garantire il principio dell’invarianza dei saldi. Resta, inoltre, preclusa – in quanto intervento dequalificante della spesa - la possibilità di utilizzare stanziamenti di spesa in conto capitale per il finanziamento di spese correnti.

La norma prevede che le autorizzazioni legislative che vengono rimodulate con il disegno di legge di bilancio e i corrispondenti importi rimodulati, per ciascuna missione e programma, siano indicate in appositi allegati agli stati di previsione della spesa.

Nel disegno di legge di bilancio per il 2011 (A.C. 3779) è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l’Allegato 1 Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi”, che espone le autorizzazioni di spesa di ciascun Ministero che sono state rimodulate dal disegno di legge di bilancio.

In particolare, nell’Allegato 1 è indicato, con riferimento a ciascuna autorizzazione legislativa, l’importo a legislazione vigente, l’eventuale variazione operata mediante rimodulazione per ciascun anno del triennio 2011-2013 e il conseguente importo iscritto nel disegno di legge di bilancio.

 

Per quanto riguarda gli stanziamenti del bilancio a legislazione vigente per il 2011, va ricordato che le riduzioni disposte dal D.L. n. 78/2010 si sommano a quelle disposte da precedenti provvedimenti legislativi, che hanno autorizzato analoghi tagli lineari a partire dal 2009.

Gli stanziamenti di spesa rimodulabili delle missioni di spesa del bilancio dello Stato sono stati, infatti, più volte oggetto di riduzione, la più importante in occasione della manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2011.

In particolare, il D.L. 112/2008 ha disposto (art. 60, commi 1-2) una riduzione lineare delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa di competenza dei vari Ministeri iscritte nel BLV per gli anni 2009, 2010 e 2011, con alcune esclusioni (spese obbligatorie o aventi natura di oneri inderogabili, fondo ordinario per l’università, risorse destinate alla ricerca e al finanziamento del 5 per mille). Il taglio lineare complessivamente applicato è stato pari al 22,7% per il 2009, al 24% nel 2010 e al 41,6% nel 2011.

Il totale delle riduzioni operate alle dotazioni del bilancio a legislazione vigente è stata pari a oltre 8 miliardi nel 2009 (di cui la parte preponderante, oltre 6 miliardi, su spese predeterminate per legge), 9 miliardi nel 2010 e oltre 15 miliardi per il 2011, di cui 11,8 miliardi relativi a spese da fattore legislativo.

Le riduzioni disposte dal D.L. n. 112/2008 per gli anni 2009-2011 sono risultate così distribuite per ciascun Ministero:

(milioni di euro)

 

2009

2010

2011

Ministero

riduzioni

di cui:
predeterminate
 per legge

riduzioni

di cui:
predeterminate
 per legge

riduzioni

di cui:
predeterminate
 per legge

economia e finanze

2.995,8

2.570,4

3.307,0

2.796,8

5.895,1

4986,0

sviluppo economico

2.247,8

2.235,5

2.459,0

2.444,4

4.310,8

4.286,0

lavoro

220,0

187,6

261,1

222,5

452,5

385,6

giustizia

218,6

1,6

262,1

3,2

454,2

5,5

esteri

202,4

153,4

225,4

167,0

388,0

286,5

istruzione

447,0

214,4

456,4

200,2

790,1

346,4

interno

413,7

78,4

462,2

55,2

799,0

95,6

ambiente

249,7

241,3

166,2

156,3

261,9

244,5

infrastrutture

519,6

405,3

463,0

332,9

770,4

544,7

difesa

503,7

158,0

478,1

59,0

834,5

101,7

politiche agricole

180,0

137,0

137,4

88,4

220,2

135,2

beni culturali

236,7

216,8

251,3

227,1

434,6

392,5

totale

8.435

6.599,7

8.929,2

6.753

15.611,3

11.810,2

 

Ulteriori riduzioni lineari sono state disposte, con incidenza sulla formazione del bilancio a legislazione vigente per il 2011, dal D.L. n. 180/2008, art. 4[3], che ha disposto una riduzione lineare di 24 milioni di euro per l’anno 2009, 71 milioni per l’anno 2010, e 141 milioni a decorrere dall’anno 2011 delle dotazioni delle missioni di spesa di ciascun Ministero (esposte in apposito allegato al provvedimento) a copertura degli oneri relativi alle assunzioni in università statali.

2.2 Le rimodulazioni delle dotazioni di bilancio

A differenza dello scorso anno[4], nella Relazione illustrativa del disegno di legge di bilancio per il 2011 (A.C. 3779) non è presente una apposita sezione di analisi delle missioni e dei programmi del bilancio, che metta in evidenza la quota di spesa “rimodulabile” e quella “non rimodulabile” del bilancio dello Stato, ripartita per missione.

Non è pertanto possibile, al momento, individuare l’entità complessiva delle spese “rimodulabili” del bilancio statale.

Le spese rimodulabili trovano esposizione soltanto con riferimento ai singoli programmi di spesa nell’ambito delle schede illustrative dei programmi presenti in ciascuno stato di previsione.

Nelle suddette schede illustrative, infatti, le spese complessive dei programmi, sono suddivise, con riferimento ai macroaggregati[5], in spese rimodulabili e non rimodulabili. All’interno della componente rimodulabile (R), è data specifica indicazione delle spese riconducibili al “fabbisogno” e di quelle riconducibili al “fattore legislativo”.

In sostanza, le schede illustrative sembrano avere assorbito la funzione che, in base alla nuova legge di contabilità (articolo 21, comma 4, secondo periodo, legge n. 96/2009) avrebbe dovuto essere svolta da appositi allegati agli stati di previsione della spesa, i quali, sino all'esercizio della delega al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, debbono indicare, per ciascun programma, per macroaggregato e distinte per capitolo, le spese rimodulabili e quelle non rimodulabili.

 

Per quanto concerne, in particolare, la componente rimodulabile del bilancio riconducibile al fattore legislativo, si ricorda che l’articolo 23 della nuova legge di contabilità consente, con il disegno di legge di bilancio, per motivate esigenze, di rimodulare, in via compensativa, all'interno di un programma o tra programmi di ciascuna missione, le dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi, nel rispetto dei saldi di finanza pubblica.

La norma prevede che le autorizzazioni legislative di cui si propone la modifica e il corrispondente importo siano indicate in apposito allegato a ciascuno stato di previsione della spesa.

 

Tale principio di flessibilità è stato sostanzialmente ampliato dal D.L. n. 78/2010, il quale, come già detto, in deroga alla ordinaria disciplina, ha previsto la possibilità, limitatamente al triennio 2011-2013, per motivate esigenze, di rimodulare, in sede di disegno di legge di bilancio, le dotazioni finanziarie tra le missioni di ciascuno stato di previsione, prevede altresì che in appositi allegati agli stati di previsione della spesa debbano essere indicate le autorizzazioni legislative di cui si propongono le modifiche ed i corrispondenti importi.

 

Con riferimento alle rimodulazioni proposte dal disegno di legge di bilancio in esame, si osserva che la Relazione illustrativa, afferma che “ risultano utilizzati in sede di previsione 2011, gli strumenti di flessibilità già previsti dalla disciplina contabile di bilancio, tenuto anche conto di quanto previsto al riguardo dall’articolo 2, del decreto-legge n. 78 del 2010. In tal senso, nella fase di formazione del disegno di legge di bilancio 2011 da parte dei Ministeri è stata esercitata l’ulteriore possibilità di riallocare le risorse verso forme di impiego ritenute prioritarie o più produttive, attraverso la rimodulazione tra Missioni (anche per compensare, se ritenuto necessario, le riduzioni lineari disposte dal suddetto decreto legge n. 78 del 2010), limitatamente al triennio 2011-2013”, con ciò innovando rispetto alla disciplina generale che consente rimodulazioni solo tra programmi ricompresi nella stessa Missione di spesa.

 

Nel disegno di legge di bilancio per il 2011 (A.C. 3779), è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l’Allegato 1 Prospetto autorizzazioni di spesa per programmi (art. 23, c. 3 della legge n. 196/2009)”, che espone le autorizzazioni di spesa relative a ciascun Ministero oggetto di proposta di rimodulazione.

In particolare, l’Allegato 1 è strutturato per missione e programma, e, con riferimento a ciascuna autorizzazione legislativa ad esso sottostante, è indicato l’importo a legislazione vigente, l’eventuale variazione operata mediante rimodulazione per ciascun anno del triennio 2011-2013 e il conseguente importo iscritto nel disegno di legge di bilancio.

 

Si rileva come, mancando nella Relazione illustrativa una specificazione al riguardo, l’Allegato 1 appaia inclusivo non solo delle rimodulazioni effettuate ai sensi dell’articolo 23,comma 3, della legge n. 196/2009, che è citato come unico riferimento normativo, bensì anche delle rimodulazioni da fattore legislativo effettuate ai sensi del decreto legge n. 78/2010.

Le rimodulazioni effettuate sulle spese predeterminate per legge

Nella tabella che segue sono esposte, ripartite per stato di previsione, le autorizzazioni legislative di spesa presenti negli Allegati 1 di ciascuno stati di previsione su cui sono state effettuate variazioni ai sensi dell’articolo 23, comma 3, della legge n. 196/2009 (rimodulazioni nell’ambito dello stesso programma o tra programmi di ciascuna missione) ovvero dell’articolo 2 del D.L. n. 78/2010 (rimodulazioni tra missioni di ciascuno stato di previsione).

Per ciascuna autorizzazione legislativa di spesa è indicata la dotazione prevista nel bilancio di previsione per il triennio 2011-2013 e l’entità della variazione che è stata effettuata dall’Amministrazione in sede di predisposizione del bilancio medesimo.

E’ altresì indicata la collocazione della legge di spesa all’interno della missione e del programma. Ai fini della predisposizione della tabella la numerazione delle missioni e dei programmi adottata fa riferimento alla classificazione generale delle missioni e non alla numerazione che tali missioni assumono all’interno di ciascuno stato di previsione.

Si fa notare che nella presente tabella, con apposito asterisco, sono contrassegnate le voci che non appaiono costituire rimodulazioni ai sensi dell’articolo 23, comma 3, della legge di contabilità, bensì variazioni di spesa disposte in attuazione di alcune disposizioni del D.L. n. 78/2010.

In quanto tali, queste variazioni, oltre a dover essere effettuate con apposito atto amministrativo, avrebbero dovuto essere contabilizzate a bilancio anteriormente alle proposte di rimodulazioni contenute nel disegno di legge in esame.

L’asterisco è altresì apposto a quelle voci la cui variazione non sembra dovuta a rimodulazione ma all’adeguamento dei capitoli di bilancio alla nuova disciplina contabile relativa alla Tabella C.

 

Le rimodulazioni delle autorizzazioni di spesa esposte nell’Allegato 1

(importi in euro)

Mis/Pro

Cap.

2011

2012

2013

 

 

 

LV

Var.

LV

Var.

LV

Var.

 

ECONOMIA E FINANZE

M. 29 - Politiche finanziarie e di bilancio

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L. 358/1991, art. 9, co. 4
Acquisto e costruzioni di sedi per gli uffici finanziari

7751

54.526

-6.383

94.098

-45.955

82.806

-34.663

 

Pr. 5

D.L. n. 78/2010, art. 39, co. 4/ter
Zone franche urbane

7816

0

+15.000.000

0

+15.000.000

0

+15.000.000

*

Pr. 6

L. 549/1995, art. 1, co. 43
Contributi ad enti, istituti, fondazioni ed altri organismi

1613

27.900

-7.400

27.900

-7.400

27.900

-7.400

*

Pr. 7

D.L. n. 282/2004, art. 10, co. 5
Fondo interventi strutturali di politica economica

3075

11.524.762

-1.522.042

15.331.012

-6.572.012

17.155.260

-8.571.990

 

Pr. 7

L.F. 266/2005, art. 1, comma 20
Fondo da ripartire in corso di gestione per provvedere ad
eventuali maggiori esigenze di spesa

3097

1.755.051

-1.755.051

1.767.409

-1.767.409

1.767.409

-1.767.409

*

Pr. 7

D.L. n. 78/2010, art. 55, co. 6
Fondo interventi strutturali di politica economica

3075

0

+1.748.400.000

0

+224.300.000

0

+44.700.000

*

M. 3 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 5

L. n. 38/2001
Norme a tutela della minoranza linguistica slovena Regione FVG

7513

5.111.008

-1.596.518

3.222.536

+291.954

3.222.536

+291.954

 

Pr. 6

D.L. n. 78/2010, art. 11, co. 15
Tessera sanitaria

7585

0

+20.000.000

0

+20.000.000

0

+20.000.000

*

M. 8 – Soccorso civile

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 5

D.L. n. 90/2005, articolo 4, co. 1
Disposizioni in materia di protezione civile

2184

17.616.600

-14.093.280

17.616.600

-14.093.280

17.616.600

-14.093.280

 

M. 11 - Competitività e sviluppo delle imprese

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 8

L.F. n. 244/2007, art. 2, co. 306
Contributo conto interessi Fondo L. 295/1973

7298

0

+15.523.000

0

0

0

0

 

M. 13 – Diritto alla mobilità

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 8

L. n. 261/1997, art. 5, co. 6
Industria cantieristica ed armatoriale

7027

171.643

-171.643

171.643

-171.643

171.643

-171.643

*

M. 15 – Comunicazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 3

L. n. 515/1993, art. 17
Agevolazioni postali

1496

13.699.473

+4.300.527

13.699.473

+4.300.527

13.699.473

+4.300.527

 

M. 24 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 5

L. n. 16/1980, art. 1
Agevolazioni varie

7256

0

+77.700

0

+77.700

0

+77.700

 

Pr. 5

L. 16/1980, art. 12
Indennizzi, incentivi ed agevolazioni a cittadini e imprese operanti in territori della ex Jugoslavia, già soggetti alla sovranità italiana

7256

13.277.700

-4.277.700

13.277.700

-4.277.700

13.277.700

-4.277.700

 

Pr. 5

L. n. 137/2001
Disposizioni in materia di indennizzi a cittadini e imprese operanti in territori della ex Jugoslavia, già soggetti alla sovranità italiana

7256

0

+3.700.000

0

+3.700.000

0

+3.700.00

 

Pr. 7

D.L. n. 223/2006, art. 19, co. 1
Fondo per le politiche della famiglia

2102

123.044.400

-70.578.249

123.044.400

-70.508.869

123.044.400

-91.653.359

*

M. 20 – Giovani e sport

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

D.L. n. 223/2006, art. 19, co. 2
Fondo per le politiche giovanili

2106

55.552.500

-22.642.723

55.552.500

-22.620.465

55.552.500

-29.403.983

*

Pr. 2

D.L. n. 297/2006, art.6, co. 2
Agenzia nazionale giovani

1597

279.000

-223.200

279.000

-223.200

279.000

-223.200

*

M. 31 – Turismo

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L. n. 292/1990
Ordinamento dell’Ente nazionale italiano per il turismo

2194

20.594.342

-16.475.474

20.594.342

-16.475.474

20.594.342

-16.475.474

*

Pr. 1

D.L. n. 262/2006 art. 2, co. 98
Disposizioni in materia tributaria e finanziaria

2107

28.032.300

-11.969.494

28.032.300

-11.958.841

28.032.300

-15.545.107

*

Pr. 1

L. n. 45/2010, art. 3
Accordo Turismo

2107

0

+3.360

0

+3.360

0

+3.360

*

M. 33 – Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L.F. n. 448/2001, art. 16, co .4
Trattamento accessorio forze armate e forze di polizia

2830

521.507

- 521.507

521.507

- 521.507

521.507

- 521.507

*

Pr. 1

L.F. n. 289/2002, art. 56, co. 1
Fondo per progetti di ricerca

7580

21.000.000

-21.000.000

21.000.000

-21.000.000

21.000.000

-21.000.000

*

Pr. 1

L.n. 146/2004, art. 7
Istituzione della provincia di Monza e della Brianza

2831

474.759

-474.759

478.102

-478.102

478.102

-478.102

*

Pr. 1

L. n. 147/2004, art. 8
Istituzione della provincia di fermo

2831

117.123

- 117.123

117.948

-117.948

117.948

-117.948

*

Pr. 1

L. n. 148/2004, art. 7
Istituzione della provincia di Barletta-Andria-Trani

2831

295.761

-295.761

297.843

-297.843

297.843

-297.843

*

Pr. 1

L. n. 206/2004
Norme in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi

2832

972.067

-972.067

972.067

-972.067

972.067

-972.067

*

Pr. 1

L. n. 29/2006, art. 22, co. 1, punto c)
Fondo prevenzione riciclaggio denaro

2839

521.507

-521.507

525.179

-525.179

525.179

-525.179

*

Pr. 1

D.L. n. 159/2007, art. 39/ter, co. 2
Fondo efficienza energetica

2816

10.872.621

-10.872.621

10.961.851

-10.961.851

10.961.851

-10.961.851

*

Pr. 1

D.L. n. 159/2007, art. 39/ter, co. 3
Fondo efficienza taxi autoambulanze

2815

2.086.028

-2.086.028

2.100.716

-2.100.716

2.100.716

-2.100.716

*

SVILUPPO ECONOMICO

M. 11 – Competitività e sviluppo delle imprese

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 5

L.F. n. 296/2006, art. 1, co. 852
Salvaguardia e consolidamento di attività e livelli occupazionali imprese di grandi dimensioni in crisi economico-finanziaria

2246

156.452

+1.366

156.452

+1.366

156.452

+1.366

 

M. 12 – Regolazione dei mercati

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 4

L. n. 549/1995, art. 1, co. 43, punto B)
Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

2280

384.500

-33.924

384.500

-33.924

384.500

-33.924

*

Pr. 4

L. n. 140/1999, art. 10
Attività di valutazione delle leggi

1231

214.041

+2.219

214.041

+10.219

214.041

+10.219

 

Pr. 4

L. 229/2003, art. 16, co. 1
Istituzione registro informatico adempimenti amministrativi imprese

2261

117.982

-117.982

117.982

-117.982

117.982

-117.982

*

LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

M. 26 - Politiche per il lavoro

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 8

L.F. n. 244/2007, art.2, comma 533
Sicurezza
luoghi di lavoro

7984

24.725.352

-19.723.782

24.725.352

-19.706.089

24.725.352

-24.725.352

*

Pr. 10

L. 125/1991, art. 2
Azioni per la realizzazione nel lavoro della parità uomo donna

5062

1.550.754

-550.000

1.550.754

-550.000

1.550.754

-550.000

 

Pr. 10

L. 125/1991, art. 5
Azioni per la realizzazione nel lavoro della parità uomo donna

5061

0

+106.000

0

+106.000

0

+106.000

 

M. 25 - Politiche previdenziali

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 3

L. n. 335/1995, art. 1, co. 45
Funzionamento del nucleo di valutazione per la spesa previdenziale

4293

218.486

-68.486

218.486

-68.486

218.486

-68.486

 

M. 24 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

L. n. 383/2000, art. 14, co. 2
Osservatori regionali

5203

35.394

-35.394

35.394

-35.394

32.540

32.540

*

Pr. 2

L. n. 383/2000, art. 15, co. 2
Collaborazione dell’ISTAT

5203

11.798

-11.798

11.798

-11.798

10.847

-10.847

*

Pr. 2

L. n. 383/2000, art. 16, co. 3
Rapporti con osservatorio nazionale per il volontariato

5203

5.899

-5.899

5.899

-5.899

5.424

-5.424

*

Pr. 2

L. n. 125/2001, art. 4, co. 6
Istituzione di una consulta nazionale sull’alcol

5241

14.698

-12.698

14.698

-12.698

14.698

-12.698

 

Pr. 12

L. n. 328/2000, art. 20, co. 8
Fondo da ripartire per le politiche sociali

3671

75.296.740

0

81.954.243

-12.000

56.590.458

-12.000

 

Pr. 12

L. n. 383/2000, art. 17, co. 5
Partecipazione composizione del CNEL

3483

70.206

+30.794

70.206

+30.794

70.206

+30.794

 

M.33 - Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L.F. n. 266/2005, art. 1, comma 222, punto B
Fondo da ripartire per gli uffici periferici Ministero lavoro

1161

7.396.317

+999.980

7.396.317

+999.980

7.396.317

+999.980

 

GIUSTIZIA

M. 6. Giustizia

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

L. n. 80/2010, art. 3
Ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il governo della regione amministrativa speciale di Hong Kong della repubblica popolare cinese concernente la mutua assenza in materia penale, fatto a Roma il 28 ottobre 1998

1380

0

+34.880

0

+34.880

0

+34.880

*

Pr. 2

L. n. 93/2010, art. 3, co. 1
Ratifica ed esecuzione del Trattato 27/02/2002 tra italia e Cile per l’assistenza giudiziaria

1380

0

+30.890

0

+30.890

0

+30.890

*

Pr. 33

L. n. 266/2005, art. 1, co. 20
Fondo da ripartire nel corso di gestione per provvedere ad eventuali maggiori esigenze di spesa

1518

351.468

-351.468

351.468

-351.468

323.125

-323.125

*

AFFARI ESTERI

M. 4 - L'Italia in Europa e nel mondo

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

L. 49/1987
Nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo

2169
7168
7169

0

+1.330.651

0

+1.330.652

0

+1.330.653

 

Pr. 2

L. 49/1987, art. 37, co. 1
Nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo

vari

181.285.132

-11.394.266

181.349.014

-11.397.463

181.349.145

-11.397.470

*

Pr. 2

L. n.170/1997, art. 3, co. 1
Convenzione delle Nazioni unite per la lotta contro la desertificazione

2302

303.026

+76.974

303.026

+76.974

301.473

+78.527

 

Pr. 2

L. n. 58/2001, art. 45, co. 1
Fondo per lo sminamento umanitario

2210

0

+1.000.000

0

+1.000.000

0

+1.000.000

 

Pr. 2

L.F n. 350/2003, art. 4, comma 246, punto B
Ratifica ed esecuzione della convenzione ONU sulla lotta contro la desertificazione nei paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o deser­tificazione, in particolare in Africa

2302

949.770

- 949.770

949.771

- 949.771

946.824

- 946.824

 

Pr. 2

L.F. n. 311/2004, art. 1, co. 566, punto 23
Ratifica ed esecuzione della convenzione ONU sulla lotta contro la desertificazione nei paesi gravemente colpiti dalla siccità e/o desertificazione, in particolare in Africa

2302

4.680.969

-4.664.969

4.680.975

-4.664.975

4.680.978

-4.664.978

 

 

Pr. 4

L. n. 794/1966
Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale per la costituzione dell’istituto italo latino americano, firmata a Roma il 1 giugno 1966

3751

0

+2.137.500

0

+2.137.500

0

+2.137.500

 

Pr. 4

D.L. n. 112/2008, art. 60, co. 8, punto 1
Reintegro dotazione finanziaria per la partecipazione italiana all’Expo di Shangai 2010

3757

765.000

-765.000

0

0

0

0

*

Pr. 6

L. 140/1980, art. 2, co. 1
Contributo al fondo europeo per la gioventù

3399

0

+ 243.000

0

+ 243.000

0

+ 243.000

 

Pr. 6

L.F. n. 191/2009, art. 2, co. 250, punto 6
Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia

4065

3.437.391

-3.437.391

3.867.065

-3.867.065

0

0

 

Pr. 6

L.F. n. 191/2009, art. 2, co. 250, punto 6-bis
Iniziative in favore delle minoranze italiane nella ex Jugoslavia

4062

4.500.000

-4.500.000

4.500.000

-4.500.000

0

0

 

Pr. 7

Legge n. 960/1982, art.5, co. 1
Spese e contributi per interventi culturali a favore di minoranze italiane della ex Jugoslavia

4543
4545

0

+ 1.714.500

0

+ 1.714.500

0

+ 1.714.500

 

Pr. 7

L.F. n. 191/2009, art. 2, co. 250, punto 6
Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia

4547

0

+ 3.437.391

0

+ 3.867.065

0

0

 

Pr. 7

L.F. n. 191/2009, art. 2, co. 250, punto 6-bis
Iniziative in favore delle minoranze italiane nella ex Jugoslavia

4544

0

+4.500.000

0

+4.500.000

0

0

 

Pr. 8

D.P.R. 200/1967
Disposizioni sulle funzioni e sui poteri consolari

3105
3121

10.540.800

-9.790.800

10.540.800

-9.790.800

11.026.800

-10.276.800

 

Pr. 8

L. 286/2003, art. 3
Spese funzionamento COMITES

3103

1.787.414

+ 372.586

1.787.414

+ 372.586

1.787.414

+ 372.586

 

Pr. 8

L. 286/2003, art. 6, co. 4
Norme relative alla disciplina dei COMITES – Comitato dei residenti

3106

151.930

-7.930

151.930

-7.930

151.930

-7.930

 

Pr. 9

D.L. n. 112/2008, art. 60, co. 8, punto 1
Reintegro dotazione finanziaria per la partecipazione italiana all’Expo di Shangai 2010

2762

0

+765.000

0

0

0

0

 

ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA

M. 22 - istruzione scolastica

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 8

L. n. 407/1998, art. 4
Istituzione borse di studio

1498

929.623

-429.000

929.623

-429.000

929.623

-429.000

 

Pr. 8

L. n. 363/2003, art. 5, co. 2
Campagna informativa

1241

33.222

-7.000

33.222

-7.000

33.222

-7.000

 

Pr. 8

L.F. n. 311/2004, art. 1, co. 566, punto 17
7,5% introiti contravvenzioni (patentino studenti)

1450

7.877.687

-600.000

7.877.687

-600.000

7.877.687

-600.000

 

Pr. 9

L. n. 62/2000, art. 1, co. 13
Contributi alle scuole non statali

1477

0

+280.842.293

0

+280.842.293

0

+280.842.293

 

M. 23 - Istruzione Universitaria

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr.1

L. n. 147/1992, art. 1
Modifiche alla legge n. 390/91, recante norme sul diritto agli studi universitari

1695

12.939.279

+12.792.078

12.939.279

+12.834.189

12.939.279

0

 

M. 17 - Ricerca e innovazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 10

D.Lgs. n. 204/1998, art. 7
Fondo enti ed istituzioni di ricerca

7236

1.767.626.729

+5.585.801

1.767.626.729

+5.585.801

1.767.626.729

+5.585.801

*

M. 33 - Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L. F. n.266/2005, art. 1, co. 20
Fondo da ripartire in corso di gestione per provvedere ad eventuali maggiori esigenze di spesa

1293

4.201

-4.201

4.201

-4.201

4.201

-4.201

*

INTERNO

M. 7 – Ordine pubblico e sicurezza

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 3

L.F. n. 311/2004, art. 1, co. 553
Spese per l’integrazione e lo sviluppo della rete degli ufficiali di collegamento delle forze di polizia

2641

1.585.556

-1.585.556

1.585.556

-1.585.556

1.596.721

-1.596.721

*

Pr. 3

D.L. n. 144/2005, art. 18, co. 3/bis
Misure urgenti per il contrasto del territorio

2631

475.667

-475.667

475.667

-475.667

479.016

-479.016

*

M. 8 – Soccorso civile

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 3

D.L. n. 39/2009, Art.9, co. 4/bis, punto A
Corpo nazionale vigili del fuoco

1905

2.115.041

+235.004

2.115.041

+235.004

2.115.041

+235.004

 

Pr. 3

D.lg. n. 25/2008, art. 20, co. 5, punto 1
Fondo nazionale politiche asilo

2311

3.466.182

0

5.940.000

0

5.940.000

+1.578.100

 

M. 33 - Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

D.L. n. 272/2005, art.2/bis, comma1/ter
Assunzione personale civile

3001

7.171.764

-7.171.764

7.171.764

-7.171.764

12.376.000

-12.376.000

*

AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

M. 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 3

L. 344/1997, art. 1, co. 2
Funzionamento del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit

2717

207.643

+ 93.000

207.643

+ 93.000

207.643

+ 93.000

 

Pr. 3

L. 36/2001, art. 4, co. 1
Misure di prevenzione e monitoraggio sull’inquinamento elettromagnetico

2717

235.985

-100.000

235.985

-100.000

235.985

-100.000

 

Pr. 3

L. 36/2001, art. 6, co. 7
Comitato interministeriale per la preven­zione inquinamento elettromagnetico

2717

117.992

- 93.000

117.992

- 93.000

117.992

- 93.000

 

Pr. 3

D.L. n. 10/2007, Art. 5/bis comma 1
Applicazione Reg. CE n. 1907/2006 concernente registrazione, valu­tazione, autorizzazione, restrizione sostanze chimiche(REACH)

2717

77.011

+ 100.000

77.011

+ 100.000

54.011

+ 100.000

 

Pr. 5

L. 120/2002, art. 3
Convenzione cambiamenti climatici

2211

35.462.478

-3.700.000

35.462.478

0

35.462.478

0

 

Pr. 11

L. 36/2001, art. 4, co. 10
Educazione ambientale

2114

235.965

-90.000

235.965

0

235.965

0

 

Pr. 12

L .253/1990, art. 14
Spese relative al Comitato nazionale per la difesa del suolo e dei comitati tecnici delle autorità di bacino di rilievo

3084

39.879

-36.379

39.79

-36.379

39.879

36379

 

 

Pr. 12

L. n. 426/1998, art.4, Co. 18
Funzionamento Comitato nazionale

3084

23.595

-20.095

23.595

-20.095

23.595

-20.095

 

Pr. 12

L. n. 549/1995
Contributi ad enti, associazioni, fondazioni e altri organismi

1551

35.983.000

-28.983

35.983.000

-28.983

35.983.000

-28.983

*

Pr. 12

L. n. 344/1997, art. 4, co. 11
Interventi conservazione della natura

7216

134.667

+365.333

134.667

+365.333

134.667

+365.333

 

Pr. 12

L. n. 426/1998, art. 2, co. 1
Interventi di demolizione

7216

673.339

-365.333

673.339

-365.333

673.339

-365.333

 

Pr. 12

L. n. 93/2001, art. 8,  co. 11
Segreteria tecnica aree marine protette

1406

59.457

+100.000

59.457

+100.000

27.457

+100.000

 

Pr. 12

L. n. 104/2005, art. 3, co. 1
Conservazione pipistrelli europei(EUROBATS)

1619

32.632

+13.000

32.632

+13.000

32.632

0

 

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

M. 14 Infrastrutture pubbliche e logistica

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 11

L.F. n. 448/2001, art. 73, co. 2
Annualità da assegnare Regione Veneto per costruzione superstrada a pedaggio pedemontana veneta

7147

18.592.447

-638.838

18.592.447

-638.838

18.592.447

-638.838

 

Pr. 11

L.F. n. 311/2004, art.1, co. 452
Interventi strutturali viabilità Francia-Italia

7481

4.500.000

+500.000

4.500.000

+500.000

4.468.536

+531.464

 

Pr. 11

D.L.n. 203/2005, art.11/quater-decies, co. 17
Raccordi stradali ANAS

7355

900.000

+100.000

900.000

+100.000

900.000

+100.000

 

Pr. 5

L.F. n. 350/2003, art.3, co. 13
Trattato lateranense  Santa sede- Italia

1366

3.306.717

-968.717

3.306.717

-1.169.717

3.306.717

-1.169.717

 

Pr. 5

D.L. n. 44/2005, art. 3, co. 1
Salvaguardia di Venezia

1273

260.753

-25.753

260.753

-44.753

450.000

-229.000

 

Pr. 5

D.L. n. 262/2006, art. 45, co. 3
Somme destinate al Ministero infrastrutture in materia di dighe

1290

2.226.937

+324.111

2.226.937

+6.582

2.226.937

+278.856

 

Pr. 10

Dlg. n. 190/2002, art. 2, co. 3

1080

1.472.476

+827.524

1.472.476

+827.524

1.472.476

+827.524

 

M. 13 - Diritto alla mobilità

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L. n. 85/2001, art. 2, co. 1, punto P
Attraversamenti pedonali

7180

0

0

0

0

2.324.057

-2.324.07

 

Pr. 1

L.F. n. 296/2006, art. 1, co. 921, punto A
Centro elaborazione dati dipartimento trasporti terrestri

1276

25.983.063

0

25.801.390

+351.810

32.000.000

-4.840.000

 

Pr. 4

L. n. 549/1995, art. 1, comma 43
Contributi ad enti, istituti, fondazioni ed altri organismi

1952

67.119

+46.335

67.119

+46.335

67.119

+46.335

 

Pr. 9

D.L. n. 535/1996, art.3
Aumento del contributo annuo in favore del centro internazionale radio-medico CIRM

1850

719.056

-646.641

719.056

-646.641

719.056

-646.641

 

Pr. 6

L..F. n. 266/2005, art. 1, co. 92
Interventi infrastrutturali

7415

1.350.000

+150.000

1.350.000

+150.000

2.700.000

-1.200.000

 

Pr. 6

L..F. n.296/2006, art.1, co. 888
Mobilità fiere

7415

0

0

0

0

2.700.000

-2.700.000

 

Pr. 6

D.L. n. 185/2008, art. 18, co. 4/ter
Infrastrutture al servizio del sistema fieristico

7415

4.500.000

-4.500.000

0

0

0

0

 

M. 19 – Casa e assetto urbanistico

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

L. n. 431/1998, art. 11, co. 1
Fondo nazionale sostegno accesso alle abitazioni in locazione

1690

33.709.074

-159.514

33.772.767

+167.258

14.361.561

-48.746

*

M. 7 – Ordine pubblico e sicurezza

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 7

L. n. 51/2001, art.6
Realizzazione del sistema GMDSS

2201

3.129.532

-3.129.532

3.129.532

-3.129.532

5.400.846

-5.400.846

 

Pr. 7

L..F. n. 244/2007, art. 1, comma 183
Fondo pagamento accisa sui prodotti energetici impiegati dalle capitanerie di porto

2207

1.303.768

-20.000

1.303.768

-20.000

2.250.000

-20.000

 

Pr. 7

D.L.. n.135/2009, art. 3/bis, co.2
Attuazione direttiva 2009/17/CE

7853

26.051.074

-26.051.074

26.051.074

-26.051.074

26.051.074

-26.051.074

 

Pr. 7

D.L.. n.135/2009, art. 3/bis, co.2
Recepimento  direttiva 2009/17/CE del Parlamento europeo

7853

0

+26.051.074

0

+26.051.074

0

+26.051.074

 

Pr. 7

D.L. n. 194/2009, art. 1, co. 23/octies
Fondo pagamento accisa sui prodot­­ti energetici impiegati dalle capitanerie di porto – Guardia costiera

2207

180.000

+20.000

180.000

+20.000

180.000

+20.000

 

M. 17 – Ricerca ed innovazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 6

L. 267/2002, art. 1, co. 2
Contributi in favore dell’INSEAN

1801

5.585.801

-5.585.801

5.585.801

-5.585.801

5.585.801

-5.585.801

*

M. 32 –Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 3

L.F. 296/2006, art. 1, co. 921, punto B
Piano generale della mobilità

1096

450.000

-150.000

540.236

-231.236

2.700.000

-2.200.000

 

M. 33 – Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L.F. n. 266/2005, art. 1, co. 20
Fondo da ripartire in corso di gestione per eventuali maggiori esigenze di spesa

1460

92.287

0

92.287

0

154.864

-62.577

 

DIFESA

M. 5 – Difesa e sicurezza del territorio

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

L. 99/2009, art.57
Distruzione armi chimiche in attuazione della Convenzione fatta a Parigi il 13/01/1993

4224

1.080.000

+120.000

1.080.000

+120.000

1.080.000

+120.000

 

Pr.5

D.lg. n. 66/2010, art. 565
Contributo a favore dell’organizzazione idrografia internazionale

1345

59.400

+6.600

59.400

+6.600

59.400

+6.600

 

Pr. 6

D.lg. n. 66/2010, art. 559
Finanziamento dell’agenzia industrie difesa

1360

7145

6.094.433

+515.567

6.094.433

+515.567

6.094.433

+515.567

 

M. 33 - Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L.F 266/2006, art. 1, co. 896
Istituzione del Fondo per la realizzazione di programmi di investimenti pluriennali per esigenza di difesa nazionale

7144

1.350.000.000

-50.000.000

1.800.000.000

0

0

+2.160.000.000

 

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

M. 9 - Agricoltura e pesca

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

L. n. 481/1973, art.1
Contributo al comitato nazionale italiano della FAO

1474

40.400

-40.400

40.400

-40.400

40.400

-40.400

*

Pr. 2

L. n.461/1984, art. 1
Integrazione contributo ordinario  comitato nazionale il collegamento fra il Governo italiano e l’ONU per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO)

1474

107.734

-107.734

107.734

-107.734

107.734

-107.734

*

Pr. 2

L. n. 267/2001, art.1, co. 1, punto 5
Attuazione del terzo piano nazionale pesca marittima e misure in materia di credito peschereccio

1173
1414
1415
1476
1477

6.016.000

-380.000

6.016.000

-380.000

5.816.000

-180.000

 

Pr. 2

D.LG n. 226/2001, art. 10, co. 1/bis
Orientamento e modernizzazione della pesca e dell’acquacoltura

1482

1.265.176

-553.024

1.265.176

-553.024

1.265.176

-351.158

 

Pr.6

D.LG. n. 227/2001, art.8
Orientamento e modernizzazione del settore forestale

2142

274.618

-274.618

274.618

-274.618

274.618

-274.618

*

Pr.6

D.LG 228/2001, art. 3
Orientamento e modernizzazione del settore agricolo

2143

1.749.556

-1.749.556

1.749.556

-1.749.556

1.749.556

-1.749.556

*

Pr.6

D.L 2/2006, art. 4 co. 4/ter
Consorzio anagrafe animale

2287

521.507

-521.507

521.507

-521.507

521.507

-521.507

 

Pr.6

D.L. n. 10/2007, art. 2/bis, co. 9
Adeguamento
alle disposizioni comunitarie

2110

15.646

-15.646

15.646

-15.646

15.646

-15.646

*

Pr.6

L.F. n. 244/2007, art. 3, comma 34
Trasferimenti alle imprese

2082

0

+65.040

0

+65.040

0

+65.040

 

Pr.6

D.L. n. 185/2008, art. 30/bis, co. 4
Contributi UNIRE

2290

150.222.263

-222.263

150.222.263

-222.263

150.222.263

-222.263

 

Pr.7

L. n. 244/2007, art. 3, co. 34
Trasferimenti alle imprese

2087
2090

2.730.398

-145.000

2.550.398

-145.000

2.550.398

-145.000

 

M. 8 – Soccorso civile

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

DL 223/2006, art. 18/bis
Contrasto incendi boschivi

3081

5.006.270

-506.270

5.006.270

-506.270

5.006.270

-506.270

*

BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

M. 21 - Tutela beni culturali

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 2

L. n. 163/1985, art. 2, co. 1, punto C
Fondazioni lirico - sinfoniche

6621

126.069.461

- 8.927.461

126.069.461

- 8.927.461

126.069.461

- 8.927.461

*

Pr. 2

L. n. 662/1996, art. 3, comma 83
Devoluzione degli utili al lotto del Ministero per i beni e le attività culturali

8610
8770

16.090.558

-10.090.558

16.090.558

-10.090.558

16.090.558

-10.090.558

 

Pr. 9

L.F. n. 448/2001, art. 46, co. 1
Fondo unico per gli investimenti

7630

565.533

- 515.533

565.533

- 515.533

565.533

- 515.533

 

Pr. 10

L. n. 549/1995, art. 1, co. 43
Contributi ad enti, istituti, associa­zioni, fondazioni ed altri organismi

3670

5.762.461

+ 977.539

5.762.000

0

5.762.000

0

 

Pr. 10

L. n. 237/1999, art. 6, co. 1
Contributi ai comitati nazionali e alle edizioni nazionali

3631

3.536.136

- 3.301.136

3.536.136

0

3.536.136

0

 

Pr. 10

L.F. n. 244/2007, art. 2, comma 396
Contributi ad istituzioni culturali

3671

3.224.403

+2.323.597

3.224.000

0

3.224.000

0

 

Pr. 10

L.F. n. 244/2007, art. 2, co. 409
Spese funzionamento e attività istituzionali del centro per il libro e la lettura

3614

0

+721.023

0

+721.023

0

+721.023

 

Pr. 10

L.F. n. 244/2007, art. 3, co. 34
Trasferimenti alle imprese

2091
3650
3651

1.263.611

- 1.263.611

1.263.611

- 1.263.611

1.263.611

- 1.263.611

 

M. 21-Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 15

L.F. n. 448/2001, art. 46, co. 1
Fondo unico per gli investimenti

7435

20.587.316

+10.090.558

20.587.316

+10.090.558

20.587.316

+10.090.558

 

Pr. 15

L.F. n. 296/2006, art. 1, co. 1142
Interventi urgenti per emergenze dei beni culturali e paesaggistici

1321

35.011.181

- 843.291

35.011.181

- 843.291

35.011.181

- 843.291

 

MINISTERO DELLA SALUTE

M. 20 – Prevenzione e comunicazione in materia sanitaria umana e coordinamento in ambito internazionale

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

L. n. 18/1997, art. 3
Oneri relativi accordi tra Governo italiano e OMS

4133

13.468

- 13.468

13.468

- 13.468

13.468

- 13.468

*

Pr. 1

L. n. 91/1999, art. 10, co. 1
Centri regionali e interregionali

4387

1.131.211

- 935.144

1.131.211

- 932.259

1.131.211

- 1.131.211

*

Pr. 1

L. n. 91/1999, art. 16, co. 3
Strutture per la conservazione dei tessuti prelevati

4387

659.873

0

659.873

0

659.873

- 659.873

 

Pr. 1

L. n. 91/1999, art. 17, co. 1
Determinazione delle tariffe

4387

53.868

0

53.868

0

53.868

- 20.513

 

Pr. 1

L. n. 12/2003
Ratifica ed esecuzione accordo Governo italiano e OMS per  l’istituzione dell’Ufficio europeo OMS per gli investimenti in salute e per lo sviluppo.

4133

161.605

+ 148.275

0

0

0

0

 

Pr. 1

L. n. 138/2004, art. 1, co. 1, punto A
Interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica

4393

19.331.019

+ 1.136.396

19.331.019

+ 1.136.396

19.331.019

+ 1.136.396

 

Pr. 1

L. n. 138/2004, art. 4, co. 3
Interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica.

4387

      2.211.190

-2.000.000

2.211.190

-2.000.000

2.211.190

-2.000.000

 

Pr. 2

D.L. n. 335/2000, art. 1
Sorveglianza malattie infettive e diffusive

5391

9.387.924

+1.000.000

9.387.924

+1.000.000

9.387.924

+1.000.000

 

Pr. 4

D.L. n. 269/2003, art. 48, co. 9
Agenzia italiana del farmaco

3458

29.591.879

- 23.673.503

29.591.879

- 23.673.503

29.591.879

- 23.673.503

*

M. 17 – Ricerca e innovazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 20

D.Lg. n. 267/1993, art. 4, co. 1, punto 1
Riordinamento istituto superiore di Sanità

3443

91.947.406

- 73.557.925

91.947.406

- 73.557.925

91.947.406

- 73.557.925

*

Pr. 20

L. n. 549/1995, art. 43
Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

3412

1.857.500

+ 2.465.000

1.857.500

+ 2.465.000

1.857.500

+ 2.465.000

 

Pr. 20

D.L. n. 17/2001, art. 2, co. 4
Contributo a favore dell’agenzia per i servizi sanitari regionali

3457

3.685.293

- 2.948.234

3.685.293

- 2.948.234

3.685.293

- 2.948.234

*

Pr. 20

L. n. 138/2004, art. 1, co. 1, punto B
Interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica

3301

3.519.751

- 3.519.751

3.519.751

- 3.519.751

3.519.751

- 3.519.751

 

Pr. 20

D.L. n. 16/2005 art. 1, co. 5
Gestione di servizi pubblici in regime convenzionale

3406

3.337.645

- 3.337.645

3.337.645

- 3.337.645

3.337.645

- 3.337.645

 

M. 33 - Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

 

Pr. 1

D.L. n. 393/2000, art. 4/bis
Monitoraggio sanitario

3460

5.168.876

- 5.168.876

8.920.280

- 8.920.280

8.920.280

- 8.920.280

+

 

 


2.3 Il quadro generale riassuntivo

Il quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione per il 2011 a legislazione vigente evidenzia i seguenti importi:

 

BLV 2011 (A.C. 3779)
al netto delle regolazioni contabili e debitorie
valori in milioni di euro

 

Competenza

Cassa

(1)    Entrate finali
   - di cui entrate tributarie

446.949
414.315

408.395
386.049

(2)    Spese finali

486.602

496.275

(3=1-2) Saldo netto da finanziare

-39.652

-87.880

 

Il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2011, in termini di competenza e al netto delle regolazioni contabili e debitorie e dei rimborsi IVA, prevede entrate finali per 446,9 miliardi di euro e spese finali per 486,6 miliardi.

 

Il saldo netto da finanziare, corrispondente alla differenza tra le entrate finali e le spese finali, risulta pari a oltre 39,6 miliardi di euro.

 

In termini di cassa, il saldo netto da finanziare è pari a 87,9 miliardi di euro.

 

In termini di competenza, per il biennio 2012-2013, il disegno di legge di bilancio evidenzia i seguenti importi:

 

 

 

BLV 2012-2013 (A.C. 3779)
al netto delle regolazioni contabili e debitorie
valori in milioni di euro

 

2012

2013

(1)    Entrate finali
   - di cui entrate tributarie

469.931
437.171

489.710
455.910

(2)    Spese finali

489.196

494.366

(3=1-2) Saldo netto da finanziare

-19.265

-4.656

 

 

Al lordo delle regolazioni contabili e debitorie (pari a 30.445 milioni di euro per quanto concerne le entrate, e a 41.751 milioni di euro, per quanto concerne le spese), il bilancio a legislazione vigente per il 2011 prevede:

 

BLV 2011 (A.C. 3779)
al lordo delle regolazioni contabili e debitorie
valori in milioni di euro

 

Competenza

Cassa

(1)    Entrate finali
   - di cui entrate tributarie

497.394
447.780

438.840
416.494

(2)    Spese finali

528.353

538.026

(3=1-2) Saldo netto da finanziare

-50.958

-99.186

 

 

In termini di competenza, per il biennio 2012-2013, il disegno di legge di bilancio evidenzia i seguenti import al lordo delle regolazioni debitorie:

 

BLV 2012-2013 (A.C. 3779)
al lordo delle regolazioni contabili e debitorie
valori in milioni di euro

 

2012

2013

(1)    Entrate finali
   - di cui entrate tributarie

499.473
466.713

519.382
485.582

(2)    Spese finali

522.072

527.188

(3=1-2) Saldo netto da finanziare

-22.599

-7.806

 

 


2.4 Le variazioni delle previsioni di entrata e di spesa rispetto al 2010

Nella Tavola seguente sono posti a raffronto, in termini di competenza, le previsioni iniziali del bilancio per il 2010, le previsioni contenute nella legge di assestamento e le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2011 e per il biennio successivo (A.C. 3779).

Il raffronto è effettuato con i dati al netto delle regolazioni debitorie e contabili.

(Valori in milioni di euro)

 

Bilancio di previsione 2010

Assestato
2010
(A)

B.L.V.
2011

(
B)

Diff.

(A)-(B)

B.L.V.
2012

B.L.V.
2013

Entrate finali

443.411

443.448

446.949

3.502

469.931

489.710

Tributarie

410.842

410.112

414.315

4.203

437.171

455.910

Extratributarie

31.104

31.910

31.557

-353

31.679

32.713

Entrate per alienazione e ammort. beni patrimoniali

1.466

1.426

1.077

-349

1.081

1.087

Spese finali

505.829

498.202

486.602

-11.601

489.196

494.366

Spese correnti

460.180

451.464

446.940

-4.524

451.778

459.363

- Spese correnti netto interessi

380.832

377.302

362.697

-14.605

361.881

365.777

- Interessi

79.348

74.162

84.243

10.081

89.897

93.586

Spese conto capitale

45.649

46.739

39.662

-7.077

37.418

35.003

Rimborso prestiti

258.589

224.651

209.985

-14.665

248.495

222.347

Spese Complessive

764.418

722.853

696.587

-26.266

737.691

716.713

Saldo netto da finanziare

-62.418

-54.755

-39.652

+15.103

-19.265

-4.656

Risparmio pubblico

-18.235

-9.442

-1.067

8.374

17.072

29.260

Ricorso al mercato (*)

-325.691

-284.673

-260.944

23.729

-271.092

-230.156

(*)  Il ricorso al mercato è calcolato al lordo delle regolazioni debitorie e contabili.

 

Le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2011 registrano una riduzione del saldo netto da finanziare rispetto all’assestamento per il 2010, nell’importo di 15.103 milioni di euro, derivante da:

§      una riduzione delle spese finali di 11.601 milioni di euro, che riguarda soprattutto le spese in conto capitale;

§      un incremento delle entrate finali di 3.502 milioni di euro.

 

Il saldo corrente (risparmio pubblico) del bilancio a legislazione vigente per il 2011 registra, rispetto ai dati assestati per il 2010, un miglioramento di oltre 8 miliardi di euro.

 

Riguardo alle entrate finali, l’aumento di 3.500 milioni rispetto alle previsioni assestate per il 2010 risulta determinato dall’andamento crescente delle entrate tributarie (+4.203 milioni di euro).

 

Per quanto riguarda le spese finali iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2011, la riduzione (11.601 milioni) è per la maggior parte imputabile ad un sensibile decremento delle spese in conto capitale, che registrano una riduzione di 7.077 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2010. Anche rispetto al dato del bilancio 2010, le spese in conto capitale risultano ridotte di 5.987 milioni.

Anche la spesa corrente registra, rispetto al bilancio assestato 2010, una riduzione ma più contenuta (-4.524 milioni di euro).

Se confrontata, tuttavia, con la previsione del bilancio per il 2010, la spesa corrente nel 2011 evidenzia una riduzione di oltre 13 miliardi di euro.

In particolare, la spesa primaria, considerata al netto degli interessi, registra una variazione in diminuzione particolarmente significativa, di circa 14.600 milioni di euro.

Analisi delle entrate

Per quanto riguarda le entrate finali è previsto per il 2011 un aumento complessivo di 3.501 milioni rispetto al dato assestato 2010, determinato da un incremento dell’1% delle entrate tributarie (+4.203 milioni) a fronte di una lieve riduzione di quelle extratributarie (-353 milioni) e delle entrate da alienazione e ammortamento beni patrimoniali (- 349 milioni).

In particolare, tra entrate tributarie, le imposte sul patrimonio e sul reddito registrano, nelle previsioni per il 2011, una diminuzione del 2,7%, pari a 6.688 milioni, a fronte di un incremento di 10.734 milioni delle tasse e imposte sugli affari.

Entrate tributarie

(al netto dei rimborsi IVA, regolazioni contabili e acconto concessionari - milioni di euro)

 

Ass. 2010

BLV 2011

Diff..

Var.
%

I – Imposte sul patrimonio e sul reddito

244.813

238.126

-6.688

-2,7

II - Tasse e imposte sugli affari

113.553

124.287

10.734

9,5

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

28.965

28.673

-292

-1,0

IV – Monopoli

10.594

10.884

290

2,7

V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

12.187

12.345

158

0

Totale Entrate Tributarie

410.112

414.315

4.203

1,0

 

Nella tabella che segue vengono raffrontati alcuni dati relativi alle entrate tributarie, suddivise per categoria.

Rispetto al dato assestato 2010, a fronte di un gettito IRE pressoché invariato, viene prevista per il 2011 una riduzione dell’IRES (-4.158 milioni) e delle imposte sostitutive (-2.187 milioni), mentre per l’IVA vengono indicati maggiori introiti per 10.457 milioni.

I comparti dei monopoli e dei giochi riportano una lieve crescita delle entrate.

 

I dati illustrati sono calcolati al netto dei rimborsi IVA, che ammontano a 31.946 milioni nel bilancio assestato 2010 e a 30.445 milioni nel 2011.

 

Entrate tributarie – Competenza
(dati al netto dei rimborsi IVA)

(milioni di euro)

Descrizione

Assest.
2010

BLV
2011

Differenza

A) Entrate ricorrenti

 

 

 

IRE

182.256

182.351

+95

IRES

44.245

40.087

-4.158

Imposte sostitutive

12.965

10.882

-2.083

Altre imposte dirette

3.515

3.752

+237

Totale imposte dirette

 

 

 

IVA

89.758

100.215

+10.457

Registro, bollo e sostitutiva

11.713

11.781

+68

Accisa e imposta erariale su oli minerali

21.765

21.381

-384

Accisa e imposta erariale su altri prodotti

7.166

7.258

+92

Imposte sui generi di Monopolio

10.593

10.883

+290

Lotto

5.339

5.413

+74

Imposta sui giochi

3.759

3.802

+42

Lotterie ed altri giochi

3.089

3.130

+41

Altre imposte indirette

11.664

11.866

+202

Totale imposte indirette

 

 

 

Totale A)

407.827

412.801

+4.974

B) Entrate non ricorrenti

 

 

 

Imposte sostitutive

1.660

868

-792

Condoni imposte dirette

172

186

+14

Altre imposte indirette (successione e donazione)

449

456

+7

Condoni imposte indirette

4

4

0

Totale B)

2.285

1.514

-771

Totale tributarie (A + B)

410.112

414.315

+4.203

di cui derivanti da attività ordinaria di gestione

378.111

377.993

-118

di cui da attività di accertamento e controllo

32.001

36.322

+4.321

Analisi delle spese

La tavola che segue illustra le spese finali del bilancio dello Stato, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, evidenziando il raffronto tra il dato assestato 2010 e il dato a legislazione vigente per il 2010 (A.C. 3779).

Spese finali del bilancio dello stato
(competenza - valori in milioni di euro – al netto delle regolazioni debitorie)

CATEGORIE

BIL. 2010

ASS. 2010

BLV 2011

Var.

Redditi da lavoro dipendente

91.300

91.422

89.385

-2.037

Imposte pagate sulla produzione

4.817

4.805

4.713

-92

Consumi intermedi

7.935

8.460

7.642

-818

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

223.018

220.596

208.967

-11.629

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private

3.802

4.163

3.658

-505

Trasferimenti correnti a imprese

4.230

4.240

3.736

-504

Trasferimenti all'estero

1.522

1.535

1.495

-40

Risorse proprie CEE

17.200

17.200

18.300

1.100

Interessi passivi e redditi da capitale

79.348

74.162

84.243

10.081

Poste correttive e compensative

17.343

16.593

17.172

579

Ammortamenti

900

900

910

10

Altre uscite correnti

8.765

7.387

6.719

-668

Totale Spese Correnti

460.180

451.483

446.939

-4.524

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

589

5.211

4.846

-365

Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche

16.838

19.319

12.729

-6.590

Contributi agli investimenti ad imprese

9.435

10.552

7.873

-2.678

Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali private

49

51

36

-15

Contributi agli investimenti a estero

541

536

631

95

Altri trasferimenti in conto capitale

12.544

9.916

13.386

3.469

Acquisizioni di attività finanziarie

1.153

1.153

160

-993

Totale spese Conto Capitale

45.649

46.739

39.662

-7.077

Totale Spese Finali

505.829

498.202

486.602

-11.601

Le spese di parte corrente

Le previsioni di competenza delle spese correnti presentano, per il 2011, un decremento, rispetto al dato assestato 2010, di 4.524 milioni di euro.

Tale importo è sostanzialmente dovuto alla previsione di una consistente riduzione della spesa corrente primaria di circa 14.600 milioni di euro, cui fa da contrappeso un aumento della spesa per interessi di 10.081 milioni di euro.

Le variazioni maggiori rispetto al dato assestato 2010 sono previste per le seguenti categoria di spesa:

§      i trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche registrano nel 2011 una flessione di oltre 11,6 miliardi di euro, pressoché interamente imputabile alla riduzione dei trasferimenti statali destinati alle amministrazioni locali, in conseguenza delle disposizioni introdotte dal D.L. n. 78/2010.

Si ricorda, in particolare, la riduzione di complessivi 6,3 miliardi dei trasferimenti alle regioni e agli enti locali (che si ripercuote anche sulla categoria dei trasferimenti alle amministrazioni pubbliche in conto capitale), in applicazione dell’articolo 14, comma 2, del D.L. n. 78/2010, che ha disposto il taglio dei trasferimenti quale misura del concorso delle autonomie territoriali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2011-2013.

La Relazione illustrativa ricorda, inoltre, la riduzione delle somme da erogare per la devoluzione alle regioni a statuto speciale del gettito di entrate erariali ad esse spettanti in quota fissa (circa 5 miliardi di euro);

§      i consumi intermedi presentano una contrazione di 818 milioni rispetto al 2010;

§      i redditi da lavoro dipendente registrano una flessione di circa 2.000 milioni;

§      le suddette variazioni negative sono compensate, in parte, dalla variazione in aumento relativa agli interessi passivi, che registrano un incremento di 10.081 milioni connesso all’andamento degli interessi sui titoli del debito pubblico (5.900 milioni), sui BOT poliennali (2.500 milioni), sui tassi di interesse sui buoni postali fruttiferi (1.300 milioni).

Le spese in conto capitale

La forte contrazione delle spese in conto capitale per oltre 7 miliardi rispetto al dato assestato 2010 è principalmente ascrivibile ai seguenti comparti di spesa:

§       riduzione di 6.590 milioni dei contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche, anche in questo caso per la gran parte imputabili ala riduzione dei trasferimenti alle amministrazioni locali, ed in particolare alle regioni la cui riduzione degli stanziamenti è da attribuire a quanto previsto nel D.L. n. 78/2010;

§       riduzione di 2.678 milioni dei contributi agli investimenti ad imprese, di cui 300 milioni riferiti a minori trasferimenti alle Ferrovie dello Stato e 1.822 milioni sono connessi a minori esigenze per i crediti d’imposta.


2.5 Analisi delle spese finali per Missioni

Come già ricordato, il disegno di legge di bilancio per il 2011 conferma la struttura contabile introdotta, a partire dalla legge di bilancio per il 2008, articolata spesa secondo le 34 Missioni, le quali rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici.

Modificazioni sono invece intervenute in ordine al quadro funzionale relativo ai Programmi, che è stato rivisitato, anche in relazione a quanto previsto dalla Circolare del Ministero dell’economia 22 marzo 2010, n. 14.

A seguito della revisione operata dai diversi dicasteri, nel disegno di legge di bilancio per il 2011, le Missioni sono state articolate in 173 programmi, rispetto ai 162 presenti nella legge di bilancio per il 2010 (legge n. 192/2009).

 

A differenza dello scorso anno, nella Relazione illustrativa del disegno di legge di bilancio per il 2011 (A.C. 3779) non è presente una apposita sezione di analisi delle missioni e dei programmi del bilancio.

I dati relativi agli stanziamenti triennali relativi alle Missioni di spesa del bilancio dello Stato, ripartiti tra i 173 programmi, sono stati comunque forniti dalla Ragioneria generale dello Stato.

Sulla base di tali dati, emerge che per il 2011, rispetto alle spese finali del bilancio dello Stato, le missioni (considerate al netto della quota relativa alle passività finanziarie[6]), che risultano avere i maggiori stanziamenti sono:

§      relazioni finanziarie con le autonomie locali (Missione 3 “Relazioni autonomie territoriali”), pari al 20,4%;

§      oneri per il servizio del debito (Missione 34 “Debito pubblico”), pari al 15,9%;

§      trasferimenti agli enti previdenziali per la previdenza obbligatoria e complementare (Missione 25 “Politiche previdenziali”), pari al 13,5%;

§      politiche finanziarie e di bilancio (Missione 29), pari all’11,7%;

§      istruzione scolastica (Missione 22), pari all’8%.

La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo e in quota percentuale delle risorse finanziarie delle 34 Missioni iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2011-2013.


I dati sono al lordo delle regolazioni contabili e debitorie.

(milioni di euro)

 

ASS.
2010

%

BLV
2011

%

Diff. ‘11-‘10

Var.
%

BLV
2012

%

BLV
2013

%

1 - Organi costituzionali

3.267

0,6

2.990

0,6

-277

-8,5

3.013

0,6

3.011

0,6

2 – Amm.ne gen.le terr.*

473

0,1

485

0,1

12

2,5

484

0,1

483

0,1

3 - Relazioni auton. Terr.

115.852

21,6

108.046

20,4

-7.806

-6,7

101.393

19,4

103.0188

19,5

4 - L'Italia nel mondo

25.271

4,7

26.267

5,0

996

3,9

26.892

5,2

22.153

4,2

5 - Difesa e sicurezza terr.

20.295

3,8

18.554

3,5

-1.741

-8,6

18.576

3,6

18.567

3,5

6 – Giustizia

7.295

1,4

7.064

1,3

-231

-3,2

7.022

1,3

7.021

1,3

7 - Ordine pubblico *

10.451

2,0

10.268

0,7

-183

-1,8

10.216

2,0

10.194

1,9

8 - Soccorso civile

4.201

0,8

3.937

0,2

-264

-6,3

3.668

0,7

3.637

0,7

9 - Agricoltura e pesca

1.047

0,2

813

0,0

-234

-22,3

807

0,2

670

0,1

10 - Energia

8

0,0

8

0,7

0

0,0

8

0,0

8

0,0

11 - Competitività imprese

5.903

1,1

3.855

0,7

-2.048

-34,7

3.484

0,7

2.153

0,4

12 – Regolaz. dei mercati

56

0,0

31

0,0

-25

-44,6

29

0,0

29

0,0

13 – Diritto alla mobilità

7.500

1,4

7.846

1,5

346

4,6

7.530

1,4

6.991

1,3

14 – Infrastrutt. e logistica

4.926

0,9

2.818

0,5

-2.108

-42,8

3.213

0,6

2.990

0,6

15 - Comunicazioni

1.291

0,2

1.113

0,2

-178

-13,8

891

0,2

891

0,2

16 - Commercio intern.le

233

0,0

168

0,0

-65

-27,9

190

0,0

190

0,0

17 - Ricerca ed innovaz.

3.549

0,7

3.243

0,6

-306

-8,6

3.118

0,6

3.090

0,6

18 - Sviluppo sostenibile

902

0,2

683

0,1

-219

-24,3

673

0,1

664

0,1

19 - Casa e ass. urban.

849

0,2

436

0,1

-413

-48,6

510

0,1

490

0,1

20 - Tutela della salute

777

0,1

739

0,1

-38

-4,9

730

0,1

724

0,1

21 - Tutela beni culturali*

1.367

0,3

1.201

0,2

-166

-12,1

1.193

0,2

1.191

0,2

22 - Istruzione scolastica

44.254

8,3

42.064

8,0

-2.190

-4,9

40.946

7,8

40.581

7,7

23 – Istruz. Universitaria

7.924

1,5

7.103

1,3

-821

-10,4

7.023

1,3

6.969

1,3

24 - Diritti sociali e famigl.

25.642

4,8

30.524

5,8

4.882

19,0

30.812

5,9

31.389

6,0

25 - Politiche previdenziali

77.393

14,5

71.304

13,5

-6.089

-7,9

73.351

14,0

74.718

14,2

26 - Politiche per il lavoro

5.239

1,0

4.678

0,9

-561

-10,7

4.239

0,8

4.111

0,8

27 – Immigrazione

1.637

0,3

1.408

0,3

-229

-14,0

1.431

0,3

1.471

0,3

28 - Sviluppo territoriale*

4.367

0,8

8.124

1,5

3.757

86,0

4.186

0,8

9.948

1,9

29 - Politiche fin. e di bil.

64.201

12,0

61.746

11,7

-2.455

-3,8

58.324

11,2

58.335

11,1

30 - Giovani e sport

806

0,2

685

0,1

-121

-15,0

671

0,1

661

0,1

31 – Turismo

76

0,0

37

0,0

-39

-51,3

37

0,0

33

0,0

32 – Servizi gen.li amm.ni

1.920

0,4

1.532

0,3

-388

-20,2

1.594

0,3

1.463

0,3

33 - Fondi da ripartire

12.451

2,3

14.518

2,7

2.067

16,6

15.895

3,0

15.825

3,0

34 – Debito pubblico (**)

73.991

13,8

84.064

15,9

10.073

13,6

89.924

17,2

93.519

17,7

TOTALE SPESE FINALI

535.414

100

528.352

100

-7.062

-1,3

522.073

100

527.188

100

(*)    Al netto dei rimborsi del debito statale come di seguito indicati: 11 mln per ciascuno degli anni 2011-2013 riferiti alla Missione 3; 104 mln nel 2011, 108 nel 2012 e 112 nel 2013 riferiti alla Missione 7; 9 mln nel 2011 e 10 mln per ciascuno degli anni 2012-2013 riferiti alla Missione 21; 36 mln per ciascuno degli anni 2011-2013 riferiti alla Missione 28.

(**)  La Missione “Debito pubblico” rappresenta il valore cumulato del debito lordo consolidato dello Stato. Il dato indicato nella tabella si riferisce invece agli oneri per il servizio del debito statale, ossia alla Missione al netto del programma relativo ai rimborsi del debito statale.

 

La precedente tabella espone altresì le variazioni degli stanziamenti iscritti nel bilancio di previsione 2011, in valore assoluto e in percentuale, rispetto agli stanziamenti previsti nell’assestamento 2010.

Il maggior incremento, in termini assoluti, viene fatto registrare dalla Missione Debito pubblico (oltre 10 milioni di euro) che viene peraltro esposta per la sola parte relativa al programma Oneri per il servizio del debito statale. Seguono le Missioni Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (+4.882 milioni) e Sviluppo territoriale (+3.757 milioni). Anche in termini percentuali, alle predette Missioni sono ascrivibili le maggiori variazioni in aumento rispetto all’assestato 2010.

I più cospicui definanziamenti si registrano invece per le Missioni Relazioni con le autonomie territoriali (-7.806 milioni), Politiche previdenziali (-6.089 milioni) e Politiche finanziarie e di bilancio (-2.455 milioni). In termini percentuali, le maggiori variazioni in diminuzione sono ascrivibili alle missioni con stanziamenti di importo non elevato (Turismo, -51,3%; Casa e assetto urbanistico, -48,6%; Regolazione dei mercati, -44,6%; infrastrutture e logistica, -42,8%).

Il grafico che segue mostra l’incidenza percentuale degli stanziamenti per missione iscritti nel bilancio a legislazione vigente per il 2011:

 

Incidenza % stanziamenti per Missione – BLV 2011

 

*  Nella voce “Altro” sono raggruppate le Missioni (21 su un totale di 34) che presentano un’incidenza percentuale rispetto al totale dello stati di previsioni della spesa inferiore all’1%. In particolare, si tratta delle Missioni 1, 2, 7-12, 14-21, 26, 27, 30-32.

 


2.6 Il bilancio pluriennale programmatico

Come ricordato nella Relazione illustrativa al disegno di legge di bilancio per il 2011 in esame, la nuova legge di contabilità prevede l’esposizione sia di un bilancio pluriennale a legislazione vigente che di un bilancio pluriennale programmatico, che copre un periodo di tre anni, in cui si evidenziano le previsioni dell’andamento delle entrate e delle spese da conseguire in ciascuno degli anni considerati, tenendo conto degli effetti degli interventi programmati nella Decisione di finanza pubblica.

Il bilancio pluriennale viene integrato con gli effetti della legge di stabilità ed aggiornato annualmente.

 

Il quadro generale riassuntivo del bilancio dello Stato (A.C. 3779) – Quadro C - evidenzia i seguenti importi, in termini di competenza, i valori di alcune voci dell’entrata e della spesa, nonché i saldi differenziali previsti nel bilancio programmatico per il 2011-2013, confrontati con i dati del bilancio consuntivo 2009 e dell’assestamento 2010, come riportato nella tabella che segue (valori in miliardi di euro ed in percentuale sul PIL, al netto delle regolazioni contabili, debitorie e rimborsi IVA):

 

 

Consuntivo 2009

Ass.
2010

2011

2012

2013

Entrate tributarie

412,4

410,1

414,3

437,2

455,9

In % sul PIL

27,1

26,4

25,8

26,3

26,4

Altre entrate

68,1

33,3

32,6

32,8

33,8

In % sul PIL

4,5

2,1

2,0

2,0

2,0

Totale entrate finali

480,5

443,4

446,9

469,9

489,7

In % sul PIL

31,6

28,5

27,9

28,2

28,3

Spese correnti al netto interessi

376,9

377,3

362,7

361,9

366,7

In % sul PIL

24,8

24,3

22,6

21,7

21,2

Interessi

73,2

74,2

84,2

90,0

94,6

In % sul PIL

4,8

4,8

5,3

5,4

5,5

Spese conto capitale

57,3

46,7

40,7

40,9

43,4

In % sul PIL

3,8

3,0

2,5

2,5

2,5

Totale spese finali

507,4

498,2

487,6

492,8

504,7

In % sul PIL

33,4

32,0

30,4

29,6

29,2

Saldo netto da finanziare

-26,9

-54,8

-40,6

-22,8

-15,0

In % sul PIL

-1,8

-3,5

-2,5

-1,4

-0,9

Avanzo primario

46,3

19,4

43,6

67,2

79,6

In % sul PIL

3,0

1,2

2,7

4,0

4,6

 

Il livello programmatico del saldo netto da finanziare è fissato per il 2011 a 40,6 miliardi di euro, superiore rispetto a quello del bilancio a legislazione vigente per il 2011 (39,6 milioni di euro).

Il valore esposto nel quadro programmatico è pari a quello risultante dal bilancio a legislazione vigente come integrato dal disegno di legge di stabilità (40,6 miliardi) ed indicato nell’Allegato 4 del disegno di legge di stabilità (A.C. 3778).

Al riguardo, si rileva che il valore-obiettivo del saldo netto da finanziare indicato nel bilancio programmatico dello Stato (40,6 miliardi) risulta inferiore al livello massimo del saldo medesimo fissato - in ottemperanza a quanto indicato nelle risoluzioni parlamentari[7] di approvazione della Decisione di finanza pubblica (DFP) - in 41,9 miliardi dall’articolo 1, comma 1, del disegno di legge di stabilità per il 2011 (A.C. 3778).

 

Il bilancio programmatico confrontato ai dati del bilancio assestato 2010, evidenzia, per quanto concerne la spesa corrente al netto degli interessi una riduzione nel 2011 e nel 2012, con un’incidenza sul PIL che scende dal 24,3 per cento al 21,7 per cento nel 2012. L’incidenza è ancora più bassa nel 2013 (21,2%) benché la corrispondente spesa corrente al netto degli interessi in valore assoluto faccia registrare un incremento rispetto all’anno precedente.

La spesa per interessi in percentuale al PIL è prevista in lieve aumento progressivo dal 4,8 per cento del 2009 al 5,5 per cento nel 2013.

La spesa in conto capitale è prevista, infine, ridursi dal 3,8 per cento sul PIL nel 2009 al 2,5 per cento nel 2013.

 

Incidenza % sul PIL delle componenti della spesa finale


2.7 Il bilancio di cassa

La relazione illustrativa sottolinea come in sede di impostazione delle previsioni in termini di cassa per l'anno 2011, si sia tenuto conto, per i capitoli interessati, delle disponibilità esistenti sui conti di tesoreria, operando una riconsiderazione in senso riduttivo delle correlative appostazioni di bilancio in funzione dell'effettivo presumibile fabbisogno di pagamento e in coerenza anche con gli obiettivi dei flussi di cassa.

La relazione sottolinea, a tale riguardo, come ciò sia correlato all’esigenza di continuare lo “svuotamento” dei conti di tesoreria, al duplice scopo di ricondurre sotto controllo i flussi di cassa diretti verso soggetti esterni e consentire una maggiore efficacia delle manovre correttive che dovranno adottarsi ai fini del rispetto dei parametri comunitari.

Il bilancio di cassa viene pertanto considerato come uno strumento per lo svolgimento di una funzione regolatoria dei flussi di spesa, che si realizza mediante la previsione di "autorizzazioni di cassa" che costituiscono un limite alla facoltà delle Amministrazioni di effettuare pagamenti; in tal senso le citate autorizzazioni non assumono solo una funzione giuridico-amministrativa e di informativa sul volume dei pagamenti previsti dal bilancio statale, ma acquisiscono di fatto una rilevanza tale da risultare funzionali al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Questa funzione delle autorizzazioni di cassa è stata ratificata attraverso l’istituzione del Fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa, che costituisce un vero e proprio strumento di controllo dei pagamenti.

 

La seguente tabella espone l’andamento dei flussi di cassa per l’anno 2011.

 

(dati in milioni di euro)

Residui
presunti
31/12/10

Competenza 2011

Massa acquisibile/
spendibile

Cassa 2011
(A.C. 3779)

Coeff.
%

 

1

2

3 (1+2)

4

5= 4/3

Entrate finali
di cui:

227.638

446.949

674.587

408.395

60,5

- Tributarie

111.309

414.315

525.624

386.049

73,4

- Extratributarie

116.212

31.557

147.769

21.268

14,4

- Entrate per alienazione e ammort. beni patrimoniali

117

1.077

1.194

1.078

90,3

 

Spese finali
di cui:

50.967

486.602

537.569

496.275

92,32

Spese correnti al netto interessi

26.949

362.697

389.646

372.858

95,75

Interessi

67

84.243

84.310

84.243

99,92

Totale spese correnti

27.016

446.939

473.956

457.101

96,49

Spese conto capitale

23.951

39.662

63.613

39.174

61,20

 

Il bilancio di cassa per l'anno 2011 reca, al netto di regolazioni debitorie e contabili, previsioni di incassi e pagamenti pari, rispettivamente, a 408.395 milioni e 496.275 milioni di euro.

La massa acquisibile e la massa spendibile (risultante dalla somma dei residui presunti al 31 dicembre 2010 e la previsione di competenza del bilancio a legislazione vigente per il 2011) vengono indicate, rispettivamente, in 674.587 milioni e in 537.569 milioni.

I coefficienti di realizzazione espressi dal raffronto dei flussi di cassa previsti con i corrispondenti potenziali risultano pari al 60,5 per cento per le entrate finali ed al 92,32 per cento per le spese finali (rispetto al 92,7 per cento previsto lo scorso anno).

Ai fini della esatta valutazione dei suddetti coefficienti, va ricordato che in sede di impostazione del bilancio previsionale di cassa, la determinazione del potenziale di entrata e di spesa presenta notevoli margini di incertezza per ciò che attiene alla componente dei residui.

 


3. L’evoluzione della spesa nel bilancio dello Stato:
Tavole allegate

 

 

 

 

 

 

Tavola I       Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;

Tavola II      Evoluzione della spesa finale per categorie e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;

Tavola III     Le spese complessive per divisioni e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;

Tavola IV    Andamento delle Missioni ed incidenza percentuale sulle spese complessive del bilancio dello Stato

Tavola V     Andamento delle entrate finali per categorie

Tavola VI    Andamento delle principali imposte

 

 

 

 

Tutti i dati delle spese sono al lordo dei rimborsi IVA e delle regolazioni debitorie.

 


Tavola I – Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

MINISTERI

Ass. 2010

%

BLV 2011

%

Diff. ‘11/’10

Var. %

BLV 2012

%

BLV 2013

%

Economia e finanze

315.642

59,0

318.156

60,2

2.514

0,8

316.989

60,7

317.161

60,2

Sviluppo economico

7.891

1,5

11.437

2,2

3.546

44,9

7.500

1,4

11.625

2,2

Lavoro e politiche sociali

84.280

15,7

80.140

15,2

-4.140

-4,9

81.126

15,5

81.905

15,5

Giustizia

7.441

1,4

7.204

1,4

-237

-3,2

7.154

1,4

7.153

1,4

Affari esteri

2.089

0,4

1.886

0,4

-203

-9,7

1.890

0,4

1.875

0,4

Istruzione, università e ricerca

55.319

10,3

52.493

9,9

-2.826

-5,1

51.461

9,9

51.044

9,7

Interno

28.672

5,4

25.207

4,8

-3.465

-12,1

23.848

4,6

23.953

4,5

Ambiente, tutela territorio e mare

747

0,1

514

0,1

-233

-31,2

504

0,1

498

0,1

Infrastrutture e trasporti

7.216

1,3

6.822

1,3

-394

-5,5

6.655

1,3

6.840

1,3

Difesa

20.650

3,9

20.495

3,9

-155

-0,8

21.016

4,0

21.367

4,1

Politiche agricole

1.538

0,3

1.321

0,3

-217

-14,1

1.269

0,2

1.128

0,2

Beni e attività culturali

1.709

0,3

1.420

0,3

-289

-16,9

1.412

0,3

1.408

0,3

Salute

2.216

0,4

1.259

0,2

-957

-43,2

1.249

0,2

1.231

0,2

TOTALE SPESE FINALI

535.410

100

528.353

100

-7.056

-1,3

522.072

100

527.188

99,8

 


Tavola II – Evoluzione della spesa finale per categorie ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

CATEGORIE

Ass. 2010

%

BLV 2011

%

Diff. ‘11/’10

Var. %

BLV 2012

%

BLV 2013

%

Redditi da lavoro dipendente

91.423

17,1

89.385

16,9

-2.038

-2,2

89.080

17,1

88.862

16,9

Consumi intermedi

8.563

1,6

7.642

1,4

-921

-10,8

7.649

1,5

7.553

1,4

Imposte pagate sulla produzione

4.804

0,9

4.713

0,9

-91

-1,9

4.651

0,9

4.630

0,9

Trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche

221.840

41,4

214.890

40,7

-6.950

-3,1

210.198

40,3

214.046

40,6

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private

4.169

0,8

3.658

0,7

-511

-12,3

3.702

0,7

3.725

0,7

Trasferimenti correnti a imprese

4.327

0,8

3.978

0,8

-349

-8,1

3.267

0,6

3.255

0,6

Trasferimenti all'estero

1.523

0,3

1.495

0,3

-28

-1,8

1.495

0,3

1.487

0,3

Risorse proprie CEE

17.200

3,2

18.300

3,5

1.100

6,4

18.700

3,6

19.500

3,7

Interessi passivi e redditi da capitale

74.162

13,9

84.243

15,9

10.081

13,6

89.897

17,2

93.586

17,8

Poste correttive e compensative

51.689

9,7

50.769

9,6

-920

-1,8

49.052

9,4

49.252

9,3

Ammortamenti

900

0,2

910

0,2

10

1,1

910

0,2

910

0,2

Altre uscite correnti

8.076

1,5

8.710

1,6

634

7,9

6.052

1,2

5.380

1,0

Totale spese correnti

488.671

91,3

488.690

92,5

19

0,0

484.654

92,8

492.186

93,4

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

5.211

1,0

4.846

0,9

-365

-7,0

5.344

1,0

6.041

1,1

Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche

19.319

3,6

12.729

2,4

-6.590

-34,1

13.299

2,5

5.932

1,1

Contributi agli investimenti ad imprese

10.552

2,0

7.873

1,5

-2.679

-25,4

7.314

1,4

5.838

1,1

Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali pr.

51

0,0

36

0,0

-15

-29,4

36

0,0

36

0,0

Contributi agli investimenti a estero

536

0,1

631

0,1

95

17,7

666

0,1

666

0,1

Altri trasferimenti in conto capitale

9.916

1,9

13.386

2,5

3.470

35,0

10.630

2,0

16.360

3,1

Acquisizioni di attività finanziarie

1.153

0,2

160

0,0

-993

-86,1

130

0,0

130

0,0

Totale spese conto capitale

46.739

8,7

39.662

7,5

-7.077

-15,1

37.418

7,2

35.003

6,6

TOTALE SPESE FINALI

535.410

100

528.353

100

-7.057

-1,3

522.072

100

527.188

100

 


Tavola III – Le spese complessive per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

CATEGORIE

Ass. 2010

%

BLV 2011

%

Diff. ‘11/’10

Var. %

BLV 2012

%

BLV 2013

%

1.   Servizi generali delle pubbliche amministrazioni

494.904

65,1

496.524

67,2

1.620

0,3

533.676

69,3

519.028

69,2

2.   Difesa

21.055

2,8

17.587

2,4

-3.468

-16,5

18.127

2,4

18.474

2,5

3.   Ordine pubblico e sicurezza

19.822

2,6

22.755

3,1

2.933

14,8

22.637

2,9

22.621

3,0

4.   Affari economici

47.209

6,2

35.812

4,9

-11.397

-24,1

36.141

4,7

28.762

3,8

5.   Protezione dell'ambiente

1.215

0,2

874

0,1

-341

-28,1

837

0,1

821

0,1

6    Abitazioni e assetto territoriale

824

0,1

3.680

0,5

2.856

346,6

3.368

0,4

3.437

0,5

7.   Sanità

11.332

1,5

12.723

1,7

1.391

12,3

7.147

0,9

6.921

0,9

8    Attività ricreative, culturali e di culto

5.782

0,8

5.261

0,7

-521

-9,0

5.258

0,7

5.244

0,7

9    Istruzione

53.010

7,0

50.173

6,8

-2.837

-5,4

49.268

6,4

48.854

6,5

10  Protezione sociale

104.913

13,8

92.948

12,6

-11.965

-11,4

94.107

12,2

95.372

12,7

SPESE COMPLESSIVE

760.066

100

738.337

100

-21.729

-2,9

770.566

100

749.534

100

 


Tavola IV – Andamento delle Missioni ed incidenza percentuale sulle spese complessive del bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

MISSIONI

Ass. 2010

%

BLV 2011

%

Diff. ‘11/’10

Var. %

BLV 2012

%

BLV 2013

%

1 - Organi costituzionali

3.267

0,4

2.990

0,4

-277

-8,5

3.013

0,4

3.011

0,4

2 - Amministrazione generale territorio

473

0,1

485

0,1

12

2,5

484

0,1

483

0,1

3 - Relazioni autonomie territoriali

115.852

15,2

108.057

14,6

-7.795

-6,7

101.404

13,2

103.030

13,7

4 - L'Italia in Europa e nel mondo

25.271

3,3

26.267

3,6

996

3,9

26.892

3,5

22.153

3,0

5 - Difesa e sicurezza del territorio

20.295

2,7

18.554

2,5

-1.741

-8,6

18.576

2,4

18.567

2,5

6 - Giustizia

7.295

1,0

7.064

1,0

-231

-3,2

7.022

0,9

7.021

0,9

7 - Ordine pubblico e sicurezza

10.451

1,4

10.372

0,5

-79

-0,8

10.324

1,3

10.306

1,4

8 - Soccorso civile

4.201

0,6

3.937

0,1

-264

-6,3

3.668

0,5

3.637

0,5

9 - Agricoltura e pesca

1.047

0,1

813

0,0

-234

-22,3

807

0,1

670

0,1

10 - Energia e fonti energetiche

8

0,0

8

0,5

0

0,0

8

0,0

8

0,0

11 - Competitività e sviluppo imprese

5.903

0,8

3.855

0,5

-2.048

-34,7

3.484

0,5

2.153

0,3

12 - Regolazione dei mercati

56

0,0

31

0,0

-25

-44,6

29

0,0

29

0,0

13 - Diritto alla mobilità

7.500

1,0

7.846

1,1

346

4,6

7.530

1,0

6.991

0,9

14 - Infrastrutture pubbliche e logistica

4.926

0,6

2.818

0,4

-2.108

-42,8

3.213

0,4

2.990

0,4

15 - Comunicazioni

1.291

0,2

1.113

0,2

-178

-13,8

891

0,1

891

0,1

16 - Commercio internazionale e internazionalizzazione sistema produttivo

233

0,0

168

0,0

-65

-27,9

190

0,0

190

0,0

17 - Ricerca ed innovazione

3.549

0,5

3.243

0,4

-306

-8,6

3.118

0,4

3.090

0,4

18 - Sviluppo sostenibile

902

0,1

683

0,1

-219

-24,3

673

0,1

664

0,1

19 - Casa e assetto urbanistico

849

0,1

436

0,1

-413

-48,6

510

0,1

490

0,1

20 - Tutela della salute

777

0,1

739

0,1

-38

-4,9

730

0,1

724

0,1

21 - Tutela beni culturali e paesaggistici

1.367

0,2

1.210

0,2

-157

-11,5

1.203

0,2

1.201

0,2

22 - Istruzione scolastica

44.254

5,8

42.064

5,7

-2.190

-4,9

40.946

5,3

40.581

5,4

23 - Istruzione universitaria

7.924

1,0

7.103

1,0

-821

-10,4

7.023

0,9

6.969

0,9

24 - Diritti sociali politiche sociali e famiglia

25.642

3,4

30.524

4,1

4.882

19,0

30.812

4,0

31.389

4,2

25 - Politiche previdenziali

77.393

10,2

71.304

9,7

-6.089

-7,9

73.351

9,5

74.718

10,0

26 - Politiche per il lavoro

5.239

0,7

4.678

0,6

-561

-10,7

4.239

0,6

4.111

0,5

27 – Immigrazione

1.637

0,2

1.408

0,2

-229

-14,0

1.431

0,2

1.471

0,2

28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale

4.367

0,6

8.160

1,1

3.793

86,9

4.222

0,5

9.984

1,3

29 - Politiche economiche finanziarie e di bilancio

64.201

8,4

61.746

8,4

-2.455

-3,8

58.324

7,6

58.335

7,8

30 - Giovani e sport

806

0,1

685

0,1

-121

-15,0

671

0,1

661

0,1

31 – Turismo

76

0,0

37

0,0

-39

-51,3

37

0,0

33

0,0

32 - Servizi istituzionali generali amministrazioni

1.920

0,3

1.532

0,2

-388

-20,2

1.594

0,2

1.463

0,2

33 - Fondi da ripartire

12.451

1,6

14.518

2,0

2.067

16,6

15.895

2,1

15.825

2,1

34 - Debito pubblico

298.643

39,3

293.889

39,8

-4.754

-1,6

338.253

43,9

315.695

42,1

SPESE COMPLESSIVE

760.066

100

738.338

100

-21.728

-2,9

770.567

100

749.534

100

 


Tavola V – Andamento delle entrate finali per categorie

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

CATEGORIE

Ass. 2010

%

BLV 2011

%

Diff. ‘11/’10

Var. %

BLV 2012

%

BLV 2013

%

I - Imposte sul patrimonio e sul reddito

244.813

51,5

238.126

49,9

-6.687

-2,7

254.181

50,9

266.443

51,3

II - Tasse e imposte sugli affari

145.499

30,6

154.732

32,4

9.233

6,3

159.404

31,9

164.742

31,7

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

28.965

6,1

28.673

6,0

-292

-1,0

29.244

5,9

29.827

5,7

IV - Monopoli

10.594

2,2

10.884

2,3

290

2,7

11.292

2,3

11.727

2,3

V - Lotto, lotterie ed altre attività di gioco

12.187

2,6

12.345

2,6

158

1,3

12.592

2,5

12.843

2,5

Totale entrate tributarie

442.058

93,0

444.760

93,2

2.702

0,6

466.713

93,4

485.582

93,5

VI - Proventi speciali

720

0,2

720

0,2

-

0,0

720

0,1

697

0,1

VII - Proventi dei servizi pubblici minori

4.715

1,0

4.438

0,9

-277

-5,9

4.402

0,9

4.403

0,8

VIII – Proventi dei beni dello stato

203

0,0

192

0,0

-11

-5,4

190

0,0

184

0,0

IX - Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

2.300

0,5

2.103

0,4

-197

-8,6

2.106

0,4

2.266

0,4

X - Interessi su anticipa­zioni e crediti vari del Tesoro

5.257

1,1

5.193

1,1

-64

-1,2

5.636

1,1

6.080

1,2

XI - Recuperi, rimborsi e contributi

15.829

3,3

15.992

3,3

163

1,0

15.606

3,1

15.964

3,1

XII - Partite che si compensano nella spesa

2.819

0,6

2.919

0,6

100

3,5

3.019

0,6

3.119

0,6

Totale entrate extratributarie

31.910

6,7

31.557

6,6

-353

-1,1

31.679

6,3

32.713

6,3

XIII - Vendita di beni ed affrancazione di canoni

380

0,1

12

0,0

-368

-96,8

8

0,0

5

0,0

XIV - Ammortamento di beni patrimoniali

900

0,2

910

0,2

10

1,1

910

0,2

910

0,2

XV - Rimborso anticipa­zioni e crediti vari del Tesoro

146

0,0

156

0,0

10

6,8

163

0,0

172

0,0

Totale alienazione ed ammortamento di beni

1.426

0,3

1.077

0,2

-349

-24,5

1.081

0,2

1.087

0,2

TOTALE ENTRATE FINALI

475.394

100

477.394

100

2.000

0,4

499.473

100

519.382

100

 


Tavola VI – Andamento delle principali imposte

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

PRINCIPALI IMPOSTE

Ass. 2010

%

BLV 2011

%

Diff. ‘11/’10

Var. %

BLV 2012

%

BLV 2013

%

Entrate tributarie

442.058

 

444.760

 

2.702

0,6

466.713

 

485.582

 

di cui:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Entrate ricorrenti:

439.773

99,5

443.246

99,7

3.473

0,8

465.301

99,7

484.545

99,8

1 – Imposta sui redditi

182.256

41,2

182.351

41,0

95

0,1

192.267

41,2

199.784

41,1

2 – Imposta sul reddito delle società

44.245

10,0

40.087

9,0

-4.158

-9,4

45.782

9,8

50.322

10,4

3 - Imposte sostitutive

12.965

2,9

10.882

2,4

-2.083

-16,1

11.358

2,4

11.865

2,4

4 - Altre imposte dirette

3.515

0,8

3752

0,8

237

6,7

3.831

0,8

3.913

0,8

5 – IVA

121.704

27,5

130.660

29,4

8.956

7,4

134.789

28,9

139.605

28,8

6 - Registro, bollo e sostitutive

11.713

2,6

11781

2,6

68

0,6

12.005

2,6

12.235

2,5

7 - Accisa e imposta erariale sugli oli minerali

21.765

4,9

21.381

4,8

-384

-1,8

21.809

4,7

22.245

4,6

8 - Accisa e imposta erariale su altri prodotti

7.166

1,6

7.258

1,6

92

1,3

7.401

1,6

7.548

1,6

9 - Imposte sui generi di monopolio

10.593

2,4

10.883

2,4

290

2,7

11.291

2,4

11.726

2,4

10 - Lotto

5.339

1,2

5.413

1,2

74

1,4

5.528

1,2

5.646

1,2

11 - Imposte gravanti sui giochi

3.759

0,9

3.802

0,9

43

1,1

3.870

0,8

3.939

0,8

12 - Lotterie ed altri giochi

3.089

0,7

3.130

0,7

41

1,3

3.194

0,7

3.258

0,7

13 –Altre imposte indirette

11.664

2,6

11.866

2,7

202

1,7

12.176

2,6

12.459

2,6

Entrate non ricorrenti:

2.285

0,5

1.514

0,3

-771

-33,7

1.412

0,3

1.037

0,2

1 -Imposte sostitutive

1.660

0,4

868

0,2

-792

-47,7

747

0,2

353

0,1

2 - Altre imposte dirette

-

 

-

 

0

 

0

 

0

 

3 - Condoni dirette

172

0,0

186

0,0

14

8,1

196

0,0

206

0,0

4 - Altre imposte indirette

449

0,1

456

0,1

7

1,6

465

0,1

474

0,1

5 - Condoni indiretti

4

0,0

4

0,0

0

0,0

4

0,0

4

0,0

 

 



[1]     Nell’ambito della riorganizzazione del bilancio per missioni e programmi era stata tuttavia mantenuta, come unità di voto parlamentare, l’unità previsionale di base (denominata “macroaggregato”), codificata a seconda della natura della spesa.

[2]     Si ricorda che il budget economico è stato introdotto con la riforma del bilancio dello Stato del 1997, con l’introduzione della contabilità economica analitica per centri di costo, in aggiunta a quella finanziaria. Il principio fondamentale del sistema di contabilità economica è la rilevazione dei costi, intesa come valorizzazione monetaria dell’utilizzazione delle risorse, mentre la spesa, che caratterizza la contabilità finanziaria, è espressa dall’esborso monetario legato all’acquisizione delle risorse medesime. Quindi il Budget illustra i costi (valore dell’utilizzo effettivo delle risorse) che lo Stato prevede di sostenere nel corso dell’anno, in coerenza con gli stanziamenti finanziari (spesa per l’acquisizione di risorse e trasferimenti) approvati dal Parlamento. Finora il budget ha costituito un autonomo documento, trasmesso al Parlamento in modo separato rispetto al disegno di legge di bilancio (Doc. CLVIII).

[3]     Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca.

[4]     Nella Relazione al disegno di legge di bilancio per il 2010 (A.S. 1791) era esposta, nella Tabella 13, l’analisi delle dotazioni finanziarie per missioni che evidenziava la quota di spesa “rimodulabile” e quella “non rimodulabile” di ciascuna missione, ai sensi dell’articolo 60, commi 2 e 3, del D.L. n. 112/2008. La Tabella metteva in evidenza come l’entità delle spese “rimodulabili” rappresentasse circa il 4% della spesa finale del bilancio dello Stato.

[5]     Spese di funzionamento, interventi, trattamenti di quiescenza e altri trattamenti integrativi o sostitutivi, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente, investimenti e oneri comuni in conto capitale.

[6]     Si segnala che, oltre alla Missione 34 (Debito pubblico) che comprende il programma Rimborsi del debito statale (pari a circa 209.824 milioni), altre Missioni comprendono quote del rimborso del debito pubblico. Esse sono: la Missione 3 (Relazioni con le autonomie territoriali) nello stato di previsione del Ministero dell’interno, con una quota di rimborso, nel 2011, pari a 11 milioni; la Missione 7 (Ordine pubblico) nello stato di previsione del Ministero dell’interno, con una quota di rimborso pari a 104 milioni; la Missione 21 (Tutela beni culturali), nello stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali, con una quota di rimborso pari a 9 milioni; la Missione 28 (Sviluppo territoriale), nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, con una quota di 36 milioni.

[7]     Approvate, rispettivamente, nelle sedute del 13 ottobre 2010 dall’Assemblea della Camera e del 19 ottobre dal Senato.