Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Ufficio Rapporti con l'Unione Europea
Titolo: Attività dell'Unione europea - Newsletter Giugno 2009 - XIII Commissione Agricoltura
Serie: Documentazione per le Commissioni - Attività dell'UE - Newsletter    Numero: 82    Progressivo: 13
Data: 07/07/2009
Descrittori:
AGRICOLTURA   PRODUZIONE AGRICOLA
UNIONE EUROPEA     

Newsletter

Attività dell’Unione europea

giugno 2009

XIII Commissione Agricoltura

 

La Presidenza svedese nel suo programma di lavoro segnala l’importanza dell’agricoltura nella sfida ai cambiamenti climatici, sia in termini di riduzione dell’impatto sul clima sia in termini di adeguamento ai suoi cambiamenti, nonché nel settore della sicurezza alimentare.

 

politica agricola comune

Il 25 maggio il Consiglio ha adottato conclusioni riguardanti la comunicazione della Commissione intitolata "Una PAC semplificata per l'Europa: un successo per tutti" (COM(2009)138) del 18 marzo 2009. Oltre a varie dichiarazioni sul fatto che la semplificazione rappresenta tuttora una priorità che richiede costante attenzione, il Consiglio ha invitato la Commissione ad esaminare immediatamente con la massima attenzione i suggerimenti formulati affinché il Consiglio ritorni sulla questione sotto la presidenza svedese nel novembre 2009.

Il 22 giugno il Consiglio ha preso nota delle conclusioni della Presidenza sul futuro della Politica agricola comune (PAC), con particolare riguardo ai pagamenti diretti, con la contrarietà di alcuni ministri, nelle quali si auspica un miglioramento del regime, specificando che non si vogliono pregiudicare le nuove prospettive finanziarie per il periodo successivo al 2013.

qualità dei prodotti agricoli

Il 28 maggio la Commissione ha presentato una comunicazione sulla politica di qualità dei prodotti agricoli (COM(2009)234), che fa seguito ad una consultazione avviata a fine 2008 con un apposito libro verde, conclusa nel mazzo scorso. La Commissione ravvisa tre tematiche fondamentali da sviluppare nella futura politica di qualità dei prodotti agricoli: informazione (migliorare la comunicazione tra produttori, acquirenti e consumatori sulle qualità dei prodotti agricoli); coerenza (armonizzare gli strumenti della politica di qualità dell’UE)  e complessità (rendere più agevole la comprensione e l’uso dei vari regimi e delle diciture riportate in etichetta per gli agricoltori, i produttori r i consumatori). Alla luce dei commenti espressi in merito alla comunicazione e di eventuali ulteriori analisi, la Commissione intende elaborare orientamenti e sondare il terreno  per eventuali iniziative legislative in materia di indicazioni geografiche, specialità tradizionali garantite e norme di commercializzazione, nonché adoperarsi per un migliore riconoscimento dei regimi di qualità dell’UE nei Paesi terzi.

Il 22 giugno il Consiglio ha adottato conclusioni sulla suddetta comunicazione sottolineando che l’attenzione costante sulla qualità dei prodotti è un elemento chiave per la competitività e sostenibilità  della produzione agricola comunitaria a vantaggio dell’economia rurale.

etichettatura vini e oli

L’8 giugno il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Mariann Fischer Boel, ha annunciato che le regole di produzione del vino rosé non verranno modificate, mantenendo in vigore il divieto di ottenere il vino rosé dalla miscela di vini rossi e bianchi. Si ricorda che il 24 marzo scorso la Commissione aveva ottenuto il parere favorevole degli Stati membri (con il voto contrario della Francia), riuniti in un comitato di gestione, su un progetto di regolamento riguardante l'etichettatura dei vini rosé che, al fine di rafforzare la competitività dei vini europei, intendeva abrogare il divieto di miscela tra vini bianchi e rossi, prevedendo tuttavia che le modalità di fabbricazione vengano esplicitate nell’etichetta.

 

 

 

Mercato comune frutta e ortaggi

Come stabilito dal regolamento n. 1221/2008 del 5 dicembre 2008, a partire dal 1° luglio sono abrogate le norme specifiche di commercializzazione di ventisei tipi di frutta e ortaggi, consentendo la vendita anche dei prodotti precedentemente fuori norma per forma e dimensioni.

salute e benessere degli animali

Il 22 giugno i ministri dell’agricoltura degli Stati membri hanno raggiunto un accordo politico sulla proposta di regolamento (COM(2008)553),  già esaminata dal Parlamento europeo secondo la procedura di consultazione, che mira a ridurre il più possibile le sofferenze degli animali al momento del loro abbattimento. La proposta riferendosi al medesimo campo di applicazione sostituisce la direttiva CE n.119/1993.

La Presidenza svedese intende concentrare la propria azione sullo sviluppo del piano di azione sul benessere animale, affrontando in particolare i temi della protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e della protezione degli animali durante il trasporto.

 

sviluppo rurale

Il 25 maggio il Consiglio ha adottato, senza dibattito, il regolamento e la decisione che permettono di mobilitare nel 2009 e nel 2010 un importo di 1,020 miliardi di euro del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)  per sviluppare l’Internet a banda larga nelle zone rurali e rafforzare le azioni volte a raccogliere le nuove sfide agricole.

Il 22 giugno il Consiglio ha adottato conclusioni sulla comunicazione della Commissione “Rendere più mirati gli aiuti agli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali” (COM(2009)16).

 

pesca

politica comune della  pesca

Il 25 maggio il Consiglio ha proceduto ad uno scambio di opinioni sulla futura riforma della politica comune della pesca, sulla base del Libro verde presentato dalla Commissione il 22 aprile scorso (COM(2009)161). Fatto salvo l'esito delle consultazioni nazionali in corso, i ministri hanno individuato gli elementi che dovrebbero essere trattati nelle discussioni sulla riforma della PCP: migliore adeguamento delle capacita delle flotte agli stock disponibili; limitare i rigetti tramite lo sviluppo di attrezzi da pesca più selettivi; delega delle decisioni verso il livello nazionale o regionale; comportamento responsabile da parte di tutti i partecipanti alla catena della pesca; rafforzamento dell'efficacia dei controlli; approccio differenziato per le flotte industriali e le flotte costiere/artigianali; revisione delle norme di finanziamento e promozione dello sviluppo dell'acquacoltura. Gli Stati membri hanno inoltre insistito sull'importanza di strette consultazioni con le parti interessate per assicurarsi che accettino i risultati della riforma. I risultati di tale processo di consultazione saranno pubblicati l'anno prossimo; successivamente, una proposta legislativa sarà presentata al Consiglio e al Parlamento europeo.

Nell’ambito del  Consiglio  del 22-23 giugno si è svolto tra i ministri della pesca degli Stati membri un dibattito d’orientamento sulla proposta di modifica del regime di controllo della politica comune delle attività di pesca. E’ emersa l’esigenza di approfondire taluni aspetti problematici della proposta della Commissione europea. La Presidenza svedese si è impegnata a collaborare in stretto contatto con gli Stati membri per pervenire ad un accordo sulla materia entro la fine del 2009.

In materia di pesca, la priorità della Presidenza svedese è infatti quella di creare le condizioni per una pesca sostenibile nel lungo periodo, in termini sociali, ambientali ed economici, anche attraverso la definizione di un sistema di controllo efficace.

acquacoltura

Il Consiglio  del 23 giugno ha approvato conclusioni sulla comunicazione della Commissione sullo sviluppo dell’acquacoltura in Europa (COM(2009)162). Il Consiglio raccomanda, in particolare di: semplificare il quadro legislativo e migliorare la sua coerenza;  rimuovere, a tutti i livelli, gli ostacoli amministrativi allo sviluppo dell'acquicoltura, tenendo conto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità; creare se necessario linee direttive comunitarie per l'attuazione della normativa comunitaria a livello nazionale; tenere conto delle necessità specifiche dell'acquicoltura nel quadro di una pianificazione dello spazio integrata e della gestione delle zone acquatiche; incoraggiare fortemente le attività di ricerca e sviluppo nel settore dell'acquicoltura (diversificazione delle specie, prodotti per l'alimentazione dei pesci e la riduzione dei rifiuti, trasferimento di tecnologie).

Il Consiglio sottolinea che, se lo sviluppo dell'acquicoltura europea deve rispondere agli imperativi del mercato, “un'assistenza economica rafforzata potrebbe dare un nuovo slancio a questo settore”. La Commissione e gli Stati membri sono invitati a ricorrere interamente ai meccanismi di finanziamento esistenti e prevedere eventualmente un aiuto supplementare a favore dell'acquicoltura, a prescindere dalle prossime prospettive finanziarie.

 

Processo di ratifica del Trattato di Lisbona

Il Consiglio europeo del 18 e 19 giugno 2009 ha adottato una decisione mirata a consentire lo svolgimento di un nuovo referendum in Irlanda. Il Consiglio europeo ha, altresì, trovato un accordo sull’intenzione di designare José Manuel Durão Barroso alla carica di Presidente della nuova Commissione, per il periodo 2009-2014. Infine, il Consiglio europeo ha concordato la distribuzione dei 18 seggi supplementari (1 per l’Italia) per il Parlamento europeo, nel caso in cui il Trattato di Lisbona entri in vigore (Su questi profili vedi il Bollettino RUE,  Attività dell’Unione europea,  n. 77).

La Corte costituzionale tedesca si è espressa il 30 giugno, sulla base di alcuni ricorsi presentati, affermando la compatibilità della ratifica del Trattato di Lisbona con la Costituzione tedesca a condizione che venga approvata una legge volta a garantire al Parlamento tedesco adeguati diritti di partecipazione nel processo legislativo europeo e nella procedura di revisione dei Trattati. La Corte ha precisato che in mancanza di tale legge gli strumenti di ratifica del Trattato non potranno essere depositati. Il Parlamento tedesco aveva in precedenza completato la procedura di ratifica del Trattato.

Al momento, 23 Stati membri dell’UE - tra cui l’Italia - hanno completato la procedura di ratifica. In Polonia e nella Repubblica Ceca il Parlamento ha approvato la ratifica del Trattato, che deve però essere ancora firmato dai rispettivi Presidenti della Repubblica. In Irlanda  un secondo referendum sulla ratifica del Trattato si svolgerà il 2 ottobre 2009.

La Presidenza svedese, nel suo programma di lavoro, indica che intende garantire sin da subito – in caso di completamento della ratifica da parte di tutti gli Stati membri – l’effettiva applicazione del Trattato di Lisbona.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

XVI legislatura –Documentazione per le Commissioni – Attività dell’UE, Newsletter n. 82/XIII, 7 luglio 2009

Il bollettino è stato curato dall’Ufficio Rapporti con l’unione europea (tel. 2145)