Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Ufficio Rapporti con l'Unione Europea | ||||
Titolo: | Attività dell'Unione europea, novembre-dicembre 2009, X Commissione Attività produttive | ||||
Serie: | Documentazione per le Commissioni - Attività dell'UE - Newsletter Numero: 95 Progressivo: 10 | ||||
Data: | 15/01/2010 | ||||
Descrittori: |
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Newsletter
Novembre-Dicembre 2009
X Commissione Attività produttive
Il Consiglio competitività del 3-4 dicembre ha adottato conclusioni nelle quali si compiace dell’intenzione di rilanciare il mercato interno quale obiettivo chiave strategico della prossima Commissione europea e sottolinea la necessità di un suo ulteriore rafforzamento per fare fronte alle sfide globali. Il Consiglio ha concordato con la Commissione sulla necessità di agire sulla base delle priorità strategiche relative a quei settori nei quali i benefici per i cittadini, i consumatori e le imprese sono maggiori, individuando una serie di ambiti prioritari di intervento (servizi, merci, consumatori, diritti di proprietà intellettuale, dimensione esterna, maggiore coordinamento tra le questioni relative al mercato interno e le altre politiche UE) ed invitando la nuova Commissione a presentare un pacchetto di misure relative al mercato interno.
Il 10 novembre il Consiglio ECOFIN ha adottato conclusioni sulla riduzione degli oneri amministrativi per le impresenelle quali accoglie lo specifico programma di azione in materia (COM(2009)544) che individua una serie di misure intese a realizzare l’obiettivo di riduzione del 25% degli oneri entro il 2012 fissato dal Consiglio europeo di marzo 2007. In tale contesto il Consiglio ha invitato la Commissione ad effettuare una valutazione di impatto delle proposte legislative presentate nell’ambito del programma di azione e ad individuare altre proposte di semplificazione, e gli Stati membri a semplificare la legislazione a tutti i livelli. Dal canto suo il Consiglio si è impegnato a non aggiungere oneri amministrativi superflui alle proposte legislative e ad esaminare in via prioritaria le proposte di riduzione degli oneri già presentate dalla Commissione, invitando il PE a fare lo stesso.
Il Consiglio competitività del 3-4 dicembre ha adottato conclusioni nelle quali, dopo aver ricordato che una migliore regolamentazione rimane un elemento chiave al fine di rafforzare la competitività delle imprese e di favorire l’occupazione e la crescita economica sostenibile, ha sottolineato gli importanti risultati conseguiti in tal senso a livello nazionale ed europeo, invitando tuttavia a realizzare ulteriori progressi e a porre la migliore regolamentazione al centro dei processi decisionali a tutti i livelli.
In vista della scadenza, il 31 maggio 2010, del regolamento (CE) n. 1400/2002 sull’esenzione degli accordi conclusi nel settore degli autoveicoli dal divieto di pratiche commerciali restrittive di cui all’articolo 81 del Trattato CE, il 21 dicembre la Commissione ha avviato una consultazione, che si concluderà il 10 febbraio 2010, su una proposta di revisione del citato regolamento e sulle linee guida relative agli accordi in materia di distribuzione e di servizi post-vendita degli autoveicoli. La Commissione ritiene che le norme generali dovrebbero essere sufficienti per garantire una sana concorrenza sul mercato primario (vendita di veicoli nuovi) e prospetta la graduale abolizione dell’esenzione per categoria per questo settore. Propone invece di adottare una nuova esenzione per categoria per il mercato post-vendita (servizi ai clienti e riparazioni), nel quale la concorrenza è più limitata.
Il Consiglio del 3-4 dicembre ha adottato conclusioni nelle quali si sottolinea la necessità di migliorare l’attuale sistema di brevetti nell’UE per sostenere la crescita tramite l’innovazione ed aiutare le imprese a fronteggiare la crisi economica e la concorrenza internazionale. Tale sistema dovrebbe articolarsi in due pilastri: la creazione di un brevetto unico giuridicamente valido in tutta l’UE e l’istituzione di un sistema giurisdizionale unico in materia di brevetti per garantire una tutela brevettuale su scala comunitaria. Tali questioni sono oggetto di una proposta (COM(2000)412), all’esame delle Istituzioni dell’UE.
Il 14 dicembre l’UE e i suoi Stati membri hanno ratificato il Trattato sul diritto d’autore ed il Trattato sulle interpretazioni ed esecuzioni e sui fonogrammi dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI) volti ad adattare la tutela vigente in materia di diritto d’autore alle tecnologie di Internet.
Il 22 dicembre la Banca europea per gli investimenti (BEI) e Poste italiane hanno firmato un contratto riguardante un prestito di 200 milioni di euro destinato al piano di sviluppo pluriennale dell’impresa, in particolare per quanto riguarda il potenziamento della rete informatica e l’innovazione delle piattaforme infrastrutturali e logistiche in vista della completa liberalizzazione del mercato dei servizi postali che, conformemente alla direttiva 2008/6/CE in materia, sarà avviata il 1° gennaio 2011.
Il 25 novembre 2009 è stato approvato definitivamente in seconda lettura, secondo la procedura di codecisione, il regolamento n. 1222/2009 sull’etichettatura dei pneumatici in relazione al consumo di carburante e ad altri parametri fondamentali. L’accordo prevede che, a partire dal 1° novembre 2012, tutti i nuovi pneumatici in vendita in Europa saranno classificati anche in base al consumo di carburante, e saranno etichettati in maniera simile a quella attualmente usata per gli elettrodomestici.
La proposta fa parte del pacchetto in materia di efficienza energetica, presentato dalla Commissione nel novembre 2008, di cui fanno parte altri due provvedimenti sui quali, il 17 novembre 2009, è stato raggiunto tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione un accordo per l’approvazione in seconda lettura:
· unaproposta di rifusione della direttiva relativa all’etichettatura dei prodotti connessi all’energia (Energy Labelling Directive) (COM(2008)778);
· una proposta di rifusione della direttiva relativa alla prestazione energetica degli edifici (Energy Performance of Buildings Directive) (COM(2008)780). La proposta prevede un ampliamento del campo di applicazione della direttiva in vigore, requisiti minimi di rendimento energetico in caso di ristrutturazioni importanti in tutti gli edifici, e la fissazione di standard molto elevati di efficienza, a partire da fine 2020, per gli edifici di nuova costruzione. Tali edifici dovrebbero, altresì, coprire una parte significativa dei consumi energetici con fonti energetiche rinnovabili.
Il Consiglio del 7 dicembre 2009 ha preso atto dell’accordo raggiunto. I provvedimenti restano in attesa dell’adozione definitiva nei primi mesi del 2010, in seconda lettura secondo la procedura di codecisione, a causa di modifiche giuridiche richieste dal trattato di Lisbona concernenti la base giuridica e le disposizioni relative alla comitatologia.
Il 30 novembre 2009 il Consiglio ha approvato una decisione (2009/954/CE) relativa alla firma e conclusione da parte della Commissione europea dello «Statuto della Partnership internazionale per la cooperazione sull’efficienza energetica (IPEEC)», firmato a Roma il 24 maggio 2009 nel corso di una riunione del G8 energia, e del «Memorandum relativo all’istituzione presso l’Agenzia internazionale dell’energia del segretariato della Partnership internazionale per la cooperazione sull’efficienza energetica».
Il 7 dicembre 2009 il Consiglio ha adottato una decisione (2009/913/UE) che fissa a Lubiana (Slovenia) la sede dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia. L’Agenzia è stata istituita con il regolamento n.713/2009 approvato nel contesto del terzo pacchetto per il mercato interno dell’energia.
Il Consiglio energia del 7 dicembre 2009 ha svolto un dibattito politico sulla proposta di regolamento concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas (COM(2009)363), presentata dalla Commissione nel luglio 2009, che intende favorire una risposta coordinata più coordinata alle crisi degli approvvigionamenti di gas sia migliorando il funzionamento del mercato interno del gas, sia attraverso una chiara attribuzione delle responsabilità a livello di Stati membri e di Comunità.
Il 22 dicembre 2009 la Commissione ha presentato un documento di lavoro (SEC(2009)1654) che contiene i dati relativi all’uso delle risorse finanziarie destinate alle attività di smantellamento degli impianti nucleari (decommissioning). La Commissione ricorda che un terzo dei reattori nucleari attualmente in funzione nell’UE dovrà essere smantellati entro il 2025.
Il 17 dicembre 2009 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato una decisione (2009/1005/CE) che modifica il quadro finanziario 2007-2013 in modo tale da aumentare di 1,779 miliardi di euro il massimale degli stanziamenti destinati alla crescita sostenibile per il 2010, e rendere possibile il finanziamento dei progetti nel settore dell’energia approvati dal Consiglio europeo nel contesto del Piano europeo di ripresa economica (COM(2008)800) presentato dalla Commissione nel novembre 2008.
Il 4 dicembre 2009 è stato ufficialmente annunciato il “lancio” del Fondo europeo equity “Marguerite” (“2020 European Fund for Energy, Climate Change and Infrastructure”) destinato a finanziare iniziative infrastrutturali nei settori dell’energia, dell’ambiente e dei trasporti in Europa. Il Fondo, promosso dalla Banca Europea degli Investimenti (Bei) insieme a varie banche di sviluppo nazionali (la Cassa Depositi e prestiti (CDP) italiana, la Caisse des Dépôts et Consignations (CDC) francese e la Kreditanstal fuer Wiederaufbau (KfW) tedesca), l’ Instituto de Crédito Oficial spagnolo e la PKO Bank Polski polacca, è espressamente previsto dalla Risoluzione conclusiva del Consiglio europeo di dicembre 2008. Il fondo “Margherita” è dotato di un capitale di partenza di 600 milioni di euro con l’obiettivo di raggiungere, attraverso il contributo di altri investitori pubblici o privati, un totale di 1,5 miliardi di euro entro la fine del 2011 per favorire gli investimenti nelle infrastrutture necessarie all'attuazione delle politiche chiave dell'UE nei settori del cambiamento climatico, della sicurezza energetica e delle reti transeuropee.
Il 24 dicembre 2009 la Commissione ha definitivamente approvato, secondo la procedura di regolamentazione con controllo, la decisione (C(2009)10251) che stabilisce l’elenco dei settori considerati a rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (carbon leakage). Ai sensi delle modifiche alla direttiva ETS, approvate nel contesto del pacchetto energia-clima, tali settori potranno ricevere le quote di emissione di CO2 su base gratuita, anziché essere costretti ad acquistarli all’asta.
Il 12 gennaio 2010 la Commissione ha presentato la relazione relativa al 2008 in materia di monitoraggio delle emissioni di CO2 prodotte dalle autovetture nuove nell’UE (COM(2009)713), riferita alle emissioni di CO2 prodotte da tutti i carburanti - gas di petrolio liquefatto (GPL), gas naturale, alimentazione elettrica, idrogeno, dual fuel (alimentazione duale), benzina-bioetanolo, benzina-GPL, benzina-gas naturale – e che fa riferimento, per la prima volta, a dati inerenti alle autovetture che utilizzano carburanti alternativi.
Il Consiglio Competitività del 3-4 dicembre 2009 ha approvato conclusioni in materia di ricerca, con particolare riferimento a:
· priorità future della ricerca e dell'innovazione in Europa nell'ambito della strategia di Lisbona post 2010;
· futuro della ricerca, innovazione e infrastrutture in materia di tecnologie dell’informazione e comunicazione);
· avvio dell'iniziativa pilota di programmazione congiunta incentrata sulla lotta alle malattie neurodegenerative, in particolare il morbo di Alzheimer;
· progressi compiuti nella programmazione congiunta e iniziative future.
Il Consiglio ha, inoltre, approvato una risoluzione in materia di governance rafforzata dello Spazio europeo della ricerca (SER).
Il 16 dicembre 2009 il comitato direttivo dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), con sede a Budapest (Ungheria), ha scelto le prime tre Comunità della conoscenza e dell'innovazione (CCI o KIC), le entità operative previste dal regolamento istitutivo dell’EIT (regolamento n. 294/2008) che hanno l’obiettivo di integrare la dimensione dell'istruzione superiore e della ricerca a livello transnazionale, con una particolare attenzione al rafforzamento delle competenze multidisciplinari e imprenditoriali. Le aree tematiche interessate sono: la mitigazione del cambiamento climatico ("Climate-KIC"), l'energia sostenibile ("KIC InnoEnergy") la futura società dell'informazione e della comunicazione ("EIT ICT Labs"). Ciascuna di queste CCI, che dovrebbero diventare pienamente operative entro la metà del 2010, riceverà un finanziamento iniziale di 3 milioni di euro.
Il 15 dicembre 2009 la Commissione ha presentato in forma di documento di lavoro una relazione sull’attuazione dell’atto per le piccole imprese (Small Business Act - SBA) (COM(2009)680) nel 2009. Il documento della Commissione rileva che gli interventi della Commissione e degli Stati membri migliorano l'accesso delle PMI ai finanziamenti e ai mercati dell'UE e dei paesi terzi, nonché il contesto operativo di queste imprese, soprattutto mediante l'eliminazione degli oneri amministrativi inutili.
Nel quadro della politica istituzionale europea della BEI, a sostegno dell’accesso al credito da parte delle PMI nell’attuale fase di uscita dalla crisi economica, il 27 novembre 2009 la Banca europea per gli Investimenti (BEI) e UniCredit Group hanno firmato un accordo per un finanziamento da 300 milioni di euro destinato alle PMI italiane. I fondi BEI saranno indirizzati alle PMI beneficiarie attraverso contratti di locazione finanziaria che potranno arrivare a finanziare sino al 100% del valore totale dei progetti presentati, con un tetto massimo di 12,5 milioni per ciascun progetto. Saranno inoltre applicate le nuove regole di finanziamento per le PMI, che prevedono maggiore snellezza delle procedure in fase di richiesta del finanziamento e in fase di erogazione.
Il 4 novembre 2009 la Commissione ha presentato un Libro verde sull’interconnessione dei registri delle imprese (COM(2009)614) che prende in esame le modalità possibili per migliorare l’accesso alle informazioni sulle imprese all’interno della UE e garantire una più efficace applicazione delle direttive sul diritto societario.
Il 24 novembre 2009 il Parlamento europeo in sessione plenaria ha votato una risoluzione sul marchio d’origine nella quale, tra l’altro, ha invitato la Commissione a ripresentare dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona (1° dicembre 2009) la proposta di regolamento relativa all’indicazione del paese di origine di alcuni prodotti importati da paesi terzi, già presentata nel 2005 e mai discussa dal Consiglio (COM(2005)661).
Il 26 novembre la Commissione ha aperto una consultazione sull’eventualità di estendere la copertura assicurativa di base, di cui alla direttiva 1990/314/CEE sui viaggi ‘tutto compreso’ (in materia di informazioni, responsabilità per servizi scadenti e protezione in caso di insolvenza), ai cosiddetti “pacchetti dinamici” composti dagli utenti combinando insieme due o più servizi (ad esempio volo e alloggio), avvalendosi di uno o più siti web.
A seguito del completamento del processo di ratifica da parte di tutti gli Stati membri dell’UE, il 1° dicembre 2009 è entrato in vigore il Trattato di Lisbona. Il Trattato, che modifica il Trattato sull'Unione europea (TUE) - che mantiene il suo titolo attuale - e il Trattato che istituisce la Comunità europea (TCE) - che viene ridenominato Trattato sul funzionamento dell'Unione (TFUE) –, contiene una serie di novità relative alle competenze, alle procedure decisionali e alle Istituzioni dell'Unione europea ed al ruolo dei Parlamenti nazionali.
Tra le prime misure di esecuzione del Trattato di Lisbona, il Consiglio europeo ha proceduto alla nomina del belga Herman Van Rumpuy alla carica di Presidente del Consiglio europeo, e della britannica Catherine Ashton alla carica di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune.
In vista dell’attuazione delle disposizioni del nuovo Trattato, si segnala inoltre che la Commissione europea ha presentato l’11 novembre 2009 un libro verde sul diritto di iniziativa dei cittadini europei avviando una consultazione delle parti interessate, che terminerà il 31 gennaio 2010, ai fini della redazione della futura proposta di regolamento.
XVI legislatura - Documentazione per le Commissioni – Attività dell’UE, Newsletter n. 95/X, 31 dicembre 2009
Il bollettino è stato curato dall’Ufficio Rapporti con l’Unione europea (tel. 2145)
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