Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento istituzioni
Titolo: Giorno della memoria dei militari caduti per la pace - A.C. 139 e abb. - Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 549/XVI   AC N. 139/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 29
Data: 22/07/2008
Descrittori:
CADUTI E FERITI PER SERVIZIO   COMMEMORAZIONI E CELEBRAZIONI
PERSONALE MILITARE     
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

Casella di testo: Progetti di legge22 luglio 2008                                                                                                                                    n. 29/0

Giorno della memoria dei militari caduti per la pace

A.C. 139 e abb.

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero del progetto di legge

A.C. 139

A.C. 549

Titolo

Istituzione del “Giorno della memoria dei militari italiani caduti per la pace”

Istituzione del “Giorno del ricordo in memoria delle vittime di Nassiriya”

Iniziativa

On. Ascierto

On. Bertolini

Iter al Senato

No

No

Numero di articoli

1

1

Date:

 

 

presentazione alla Camera

29 aprile 2008

29 aprile 2008

assegnazione

22 maggio 2008

2 luglio 2008

Commissione competente

I (Affari costituzionali)

I (Affari costituzionali)

Sede

Referente

Referente

Pareri previsti

Commissioni III (Affari esteri), IV (Difesa) e V (Bilancio)

Commissioni III (Affari esteri), IV (Difesa), V (Bilancio) e VII (Cultura)

 

 


Contenuto

La proposta di legge A.C. 139, composta da un solo articolo, istituisce il Giorno della memoria dei militari italiani caduti per la pace, individuandola nella giornata del 12 novembre (comma 1), data in cui persero la vita nell’attentato di Nassiriya diciassette militari e due civili italiani.

Il 12 novembre 2003, nella città irachena di Nassiriya, la base "Maestrale" del contingente italiano impegnato nella missione di pace "Antica Babilonia" fu obiettivo di un attacco terroristico che portò alla morte di 12 carabinieri, 5 militari dell'esercito e due civili.

La relazione illustrativa sottolinea la necessità di non dimenticare i militari italiani che, sempre più numerosi negli ultimi anni, sono caduti, vittime del terrorismo, nel corso di missioni di peacekeeping.

La missione italiana di mantenimento della pace in Iraq (operazione denominata "Antica Babilonia") trova la sua legittimazione nella risoluzione ONU 1483, con cui il Consiglio di sicurezza  prende atto di una situazione di occupazione militare e riconosce alle Potenze occupanti la titolarità di un potere di fatto sul territorio iracheno, chiedendo al Segretario generale di nominare un suo Rappresentante speciale per l’Iraq, e nella risoluzione 1546 che delinea un compiuto processo di transizione alla democrazia, destinato a sfociare nell’adozione di una nuova Costituzione ed in libere elezioni degli organi rappresentativi.

La proposta prevede al comma 2 l’istituzione del Giorno quale solennità civile ai sensi dell’art. 3 della L. 260/1949, Disposizioni in materia di ricorrenze festive; non determina riduzioni dell'orario di lavoro negli uffici pubblici , qualora coincidano con giorni feriali, giorni di vacanza o riduzioni di orario per le scuole di ogni ordine e grado, ai sensi degli artt. 2 e 3 della L. 54/1977, Disposizioni in materia di giorni festivi.

Nella relazione illustrativa, il proponente rimanda alla possibilità che le celebrazioni del Giorno della memoria possano aver luogo presso il Ministero della Difesa e in tutte le sedi istituzionali, comprese le scuole di ogni ordine e grado. Il testo della proposta di legge non contiene invece alcun riferimento alle modalità commemorative o celebrative da attuarsi nella data del 12 novembre.

La proposta di legge A.C. 549, composta anch’essa da un solo articolo, istituisce il Giorno del ricordo in memoria delle vittime di Nassiriya (carabinieri, altri militari e civili) “per non disperdere e vanificare l’esempio di coraggio e di abnegazione dei nostri militari e perché le generazioni future possano ricordare il valore della loro missione e la natura del loro sacrificio” (così la relazione illustrativa).

La proposta prevede l’istituzione della solennità civile nel giorno 12 novembre, anniversario del tragico evento da ricordarsi – come specificato nell’articolato – nelle scuole di ogni ordine e grado, con particolare attenzione alle scuole secondarie superiori. È inoltre prevista, da parte di istituzioni ed enti, l’organizzazione di convegni, incontri e dibattiti.

La proposta in esame stabilisce inoltre che la ricorrenza, da considerarsi solennità civile, non comporta riduzione di orario, giorni di vacanza, negli uffici pubblici o nelle scuole.

Relazioni allegate

Le proposte di legge, di iniziativa parlamentare, sono accompagnate dalla sola relazione illustrativa.

Necessità dell’intervento con legge

L’intervento con legge appare necessario per individuare una solennità civile nazionale.

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Pur non potendosi riscontrare un esplicito riferimento costituzionale, sembra possibile ritenere che la materia in esame, concernendo l’istituzione di una nuova solennità civile della Repubblica e richiedendo pertanto, per sua natura, una disciplina unitaria a livello nazionale, non possa formare oggetto se non di una legge dello Stato.

Con riguardo alla previsione di celebrazioni, manifestazioni e iniziative, anche nelle scuole, possono assumere rilievo le materie di competenza legislativa concorrente promozione e organizzazione di attività culturali e istruzione.

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Coordinamento con la normativa vigente

Si osserva che la data del 12 novembre, scelta da entrambe le proposte di legge, coincide con quella scelta per la Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare, istituita dalla L. 186/2002 (sulla quale, si veda infra).

Le proposte di legge contengono disposizioni di coordinamento con la vigente normativa in materia di solennità nazionali, inizialmente riconducibile all’art. 3 della L. 260/1949, Disposizioni in materia di ricorrenze festive, ma contenuta altresì in numerosi, successivi provvedimenti.

 

Si ricordano di seguito le celebrazioni nazionali istituite con legge nell’ultimo decennio avvertendo che, ad eccezione della L. 336/2000, Ripristino della festività nazionale del 2 giugno, data di fondazione della Repubblica, nessuna tra le leggi menzionate ha attribuito alla solennità da essa istituita carattere di giorno festivo.

Il giorno 7 gennaio, anniversario della nascita del primo tricolore d’Italia, è stato dichiarato dalla L. 671/1996 Giornata nazionale della bandiera. La legge prevede che, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, siano fissate le modalità delle celebrazioni annuali.

La L. 336/2000 ha ripristinato la celebrazione della Festa nazionale della Repubblica nella data del 2 giugno. La festa nazionale è stata istituita, nella prima legislatura, con la L. 260/1949, ma successivamente la L. 54/1977 ne aveva stabilito lo spostamento alla prima domenica di giugno.

Con la L. 211/2000 è stato istituito il Giorno della Memoria nella data del 27 gennaio – giorno in cui, nel 1945, vennero abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz – al fine di ricordare lo sterminio del popolo ebraico nonché “le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

La L. 186/2002 ha istituito la Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare a perenne ricordo del sacrificio dei marinai militari e civili deceduti e sepolti in mare. La ricorrenza si commemora annualmente il 12 novembre presso il Monumento al marinaio d’Italia nella città di Brindisi.

La L. 92/2004 ha fissato nella giornata del 10 febbraio il Giorno del ricordo, quale solennità civile in memoria di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e delle vicende del confine orientale.

Con la L. 24/2005 la giornata del 4 ottobre, già solennità civile in onore dei Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena, viene dichiarata anche Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse.

La L. 61/2005 ha istituito la nuova celebrazione nazionale del Giorno della libertà, individuandola nella giornata del 9 novembre, quando, nel 1989, venne abbattuto il Muro di Berlino: tale evento storico è prescelto dal provvedimento, in virtù del suo valore simbolico, al fine di commemorare la liberazione di Paesi oppressi e quale “auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.

La L. 159/2005 ha dichiarato il giorno del 2 ottobre Festa nazionale dei nonni, per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale.

La L. 56/2007 ha istituito il Giorno della memoria di tutte le vittime del terrorismo, individuandola nella giornata del 9 maggio, anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, avvenuta nel 1978 ad opera delle Brigate Rosse. Tale tragico evento storico è prescelto dal provvedimento al fine di commemorare tutte le vittime del terrorismo, sia interno sia internazionale, e delle stragi di matrice terroristica.

La L. 126/2007 ha fissato nella giornata del 21 febbraio, giorno dedicato dall’UNESCO alla lingua madre di ciascun popolo, la celebrazione nazionale della Giornata nazionale del Braille, con l’intento di attivare iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti.

L’articolo 1, commi 1271-1276 della L. 296/2006 (Legge finanziaria 2007) reca invece la disciplina relativa alla concessione della medaglia d’onore ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Per i militari, si precisa che si tratta di coloro ai quali è stato negato dal governo nazista lo status di prigionieri di guerra, disciplinato dalla Convenzione di Ginevra. La medaglia d’onore può essere concessa anche ai “familiari dei deceduti, che abbiano titolo per presentare l’istanza di riconoscimento dello status di lavoratore coatto”.

In ultimo, si ricorda che l’art. 7-vicies della L. 43/2005 ha introdotto disposizioni relative alla celebrazione nazionale del sessantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, autorizzando le Associazioni combattentistiche e partigiane erette in enti morali, costituitesi in confederazione nel 1979, ad organizzare in raccordo con il Ministero della difesa manifestazioni storico-cultuali per celebrare l’anniversario lungo tutto l’arco del triennio 2005-2007, e provvedendo alla copertura dei relativi oneri finanziari.