Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento difesa | ||||
Titolo: | Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2011, relativo all'acquisizione di protezioni passive, sensori elettro-ottici e radar integrati, per incrementare il livello di protezione delle basi operative avanzate e delle basi di supporto avanzate nel teatro di operazioni afgano - Atto del Governo n. 422 - (art. 536, co. 1, lett. b, Codice ordinamento militare di cui al D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66) | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Atti del Governo Numero: 367 | ||||
Data: | 08/11/2011 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | IV-Difesa |
8 novembre 2011 |
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n. 367/0 |
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Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2011, relativo all’acquisizione di protezioni passive, sensori elettro-ottici e radar integrati, per incrementare il livello di protezione delle basi operative avanzate e delle basi di supporto avanzate nel teatro di operazioni afganoAtto del Governo n. 422
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Numero Atto del Governo |
422 |
Titolo |
Richiesta di parere parlamentare sul programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2011, relativo all’acquisizione di protezioni passive, per incrementare il livello di protezione delle basi operative avanzate e delle basi di supporto avanzate nel teatro di operazioni afgano |
Ministro competente |
Difesa |
Norma di riferimento |
art. 536, co. 1, lett. b, Codice ordinamento militare di cui al D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 |
Date: |
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presentazione |
3 novembre 2011 |
assegnazione |
3 novembre 2011 |
termine per l’espressione del parere |
3 dicembre 2011 |
Commissione competente |
IV (Difesa) |
La disciplina dell’acquisto dei sistemi d’arma è stata innovata dall’abrogata legge 4 ottobre 1988, n. 436, "Norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa" (c.d “legge Giacché”) il cui contenuto è attualmente oggetto degli articoli 536 e seguenti del codice dell’ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010)[1].
Sui programmi d’arma e
sull’attuazione della legge n. 436 del 1988 nel corso della XVI Legislatura
In particolare, l’articolo 536 del Codice dell’ordinamento militare (che riproduce l’articolo 1 della citata “legge Giacché” )dispone che i programmi relativi al rinnovamento e all'ammodernamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, siano approvati:
a) con legge, se richiedono finanziamenti di natura straordinaria;
b) con decreto del Ministro della difesa, quando si tratta di programmi finanziati con gli ordinari stanziamenti di bilancio. In tal caso, salvo che si tratti di provvedimenti per il mantenimento delle dotazioni o per il ripianamento delle scorte, prima dell'emanazione del decreto ministeriale deve essere acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari che sono chiamate ad esprimerlo entro un termine di trenta giorni.
In proposito, il documento
conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’attuazione della legge n. 436 del
Inoltre, ai sensi dell’articolo 548 del Codice dell’ordinamento militare (che riproduce l’art. 1, comma 5, della legge n. 436/1988) in apposito allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa è contenuta la relazione illustrativa sullo stato di attuazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d’arma aggiornata al 31 dicembre precedente, con indicazione dei capitoli specifici ai quali l’onere è imputato.
Il Ministro della difesa, infine, deve riferire annualmente alle Commissioni parlamentari competenti sull'attuazione dei programmi aventi ad oggetto la manutenzione straordinaria ed il reintegro dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi destinati direttamente alla difesa nazionale.
Il Ministro della difesa, in data 27 ottobre
La richiesta è stata quindi assegnata, in data 3 novembre 2011, alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il prescritto parere entro il 3 dicembre 2011.
Il programma in esame è finalizzato all’acquisizione di una serie di sottosistemi volti ad incrementare il livello di protezione delle posizioni fortificate situate nei teatri operativi, con particolare riferimento a quello afghano.
La scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere fa espresso riferimento alle posizioni fortificate del tipo FOB (Basi Operative Avanzate, Forward Operating Base/FOB), e FSB (Forward support Base), e alla necessità di un loro rafforzamento quale presupposto fondamentale per garantire un’adeguata cornice di sicurezza al personale e il miglior espletamento in sicurezza delle operazioni tattiche.
Le posizioni fortificate costituiscono un elemento centrale del sistema di controllo dei teatri operatIvi assicurando, in particolare, la disponibilità di luoghi sicuri in territorio ostile o non pacificato completamente e garantendo, nel contempo, la protezione delle linee di comunicazione amiche (LOCs). Le posizioni fortificate, consentono, inoltre, di interdire le LOCs nemiche, ridurre la libertà d'azione, le capacità di movimento, la concentrazione e il trasporto dell'avversario, per costringere gli insorti ad abbandonare le aree più importanti del Paese e/o allontanarli dalle loro fonti di approvvigionamento e di reclutamento. Grazie alle posizioni fortificate è, inoltre, possibile supportare una rete di avamposti proiettati nella zone più sensibili dell'AoR (Area of Responsability).
Come si è verificato in passato in occasioni di campagne di controguerriglia conclusesi favorevolmente, le posizioni fortificate presidi possono, inoltre, conseguire risultati che vanno ben oltre gli aspetti meramente operativi. “Secondo l'affermazione che l'obiettivo di una campagna di counterinsurgency è di ottenere il supporto della popolazione e non conquistare il territorio, le basi possono anche creare le condizioni per la pacificazione dell'area interessata, attraverso il pro-
gressivo conseguimento della fiducia degli insediamenti civili nelle aree non ancora completamente sotto controllo”[2].
Per quanto riguarda il
teatro Afghano,
Nello specifico, il programma in esame fa espresso riferimento ai seguenti prodotti:
1) 6 Barriere rigide antisfondamento e 20 del tipo tipo PVAB
Si tratta di protezioni costituite
da un telaio contenentei appositi mezzi (3 rebbi d’acciaio) in grado di
azionarsi in tempi rapidissimi per fermare veicoli non autorizzati al transito
in quanto nemici o non autorizzati. Il sistema è comandabile sia con leve
manuali, sia con sitemi a controllo remoto. Le barriere rigide antisfondamento del
tipo tipo PVAB assicurano il controllo di una sezione stradale variabile tra i
4.
2) Moduli telecamera videosorveglianza interna ingressi (6+ 2 opzionali)
Tale modulo risulta costituto da due sottosistemi, il primo, composto da tre telecamere finalizzate al controllo delle operazioni di identificazione per l’accesso alla struttura; il secondo, composto da un gruppo di telecamere a circuito chiuso dotate di un sistema di allarme per segnalare eventuali accessi non autorizzati.
3) Moduli sistema integrato sorveglianza (3+ 1 opzionale)
Tale modulo di sorveglianza presuppone la presenza di un apparato radar in grado di monitorare un’area particolarmente estesa (circa 15KM) circostante la posizione fortificata; è inoltre necessaria una doppia rete di recinzione metallica fornita di sensori in grado, sia di registrare le variazioni acustiche prodotte da tentativi di scalata, sia di emettere fasci luminosi che, qualora interrotti dalla presenza di intrusioni non autorizzate, emettono un segnale d’allarme.
4) 5 Moduli posto Comando di Force Protection della FOB
Il modulo è composto da un rifugio mobile campale (Shelter) realizzato per ospitare uomini
e apparecchiature. È formato da un modulo base dalla forma rettangolare della
lunghezza di
5) Sistemi acustici per la localizzazione delle sorgenti di fuoco (4+1 opzionale)
Tali moduli presuppongono una postazione di comando con funzione di ricezione ed elaborazione dati e una serie di postazioni mobili da dislocare sul terreno in grado di rilevare, possibilmente in maniera continuativa nell’arco delle 24 ore, sorgenti di fuoco indiretto di artiglieria e mortai e sorgenti di fuoco indiretto per munizionamento.
6) Sistemi Micro Unmanned Aerial Vehicle (UAV) (6+2 opzionali)
Tale sistema Unmanned aerial vehicle, tradotto letteralmente dalla lingua inglese veicolo aereo senza pilota (autonomo o pilotato a distanza) e conosciuto internazionalmente con il suo acronimo UAV, è il termine con cui si definisce la categoria di velivoli che volano senza l'ausilio di un pilota a bordo. Questo tipo di mezzi possono essere completamente automatici (cioè seguire un profilo di volo pre-programmato) oppure possono essere teleguidati a distanza da una stazione fissa o mobile. Vengono ritenuti strumenti molto flessibili che si prestano ad essere impiegati anche nell’ambito di operazioni congiunte (Joint Operation).
Nel caso specifico, la scheda tecnica allegata alla richiesta di parere precisa che il sistema in esame è costituito da un segmento aereo e da un segmento di terra funzionale all’acquisizione delle informazioni assunte durante il sorvolo. È, inoltre, presente, una apposita videocamera installata sul velivolo per la registrazione delle informazioni nella fase del sorvolo.
7) Sistemi Unmanned Ground Vehicle (UGV) Combat (8+1 opzionali)
Il Sistema Unmanned Ground Vehicle (UGV) Combat è un robot telecomandato avente particolari caratteristiche di segnatura termica, immersione completa e rotazione su se stesso.
Gli Unmanned Ground Vehicle (UGV) Combat appartengono alla categoria dei sistemi d’arma robotici. Tali sistemi (SAR ) si dividono in tre grandi categorie, a seconda dell’ambiente in cui operano: l’aria, la terra, l’acqua. Abbiamo dunque SAR attrezzati per la guerra aerea (UAS – Unmanned Aircraft System), per la guerra terrestre (UGV – Unmanned Ground Vehicle) e per la guerra navale. Questi ultimi si dividono a loro volta in due categorie: di superficie (USV – Unmanned Surface Vehicle) e sottomarini (UUV – Unmanned Undersea Vehicle).
Per quanto riguarda le caratteristiche del sistema, la scheda tecnica allegata alla richiesta di parere precisa che il mezzo in esame è rappresentato da un vettore costituito da un robot avente determinate caratteristiche di peso, velocità ed autonomia e trasportabilità e da una unità di controllo, costituita da una stazione di controllo portatile avente i requisiti necessari per la ricezione e trasmissibilità delle informazioni acquisite dai sensori posti sul veicolo. Il sistema dovrà, inoltre,essere dotato di un idoneo supporto idoneo all’installazione dell’armamento individuale e di reparto e di un idoneo sistema per il caricamento automatizzato del munizionamento necessario a consentire lo svolgimento di operazioni di fuoco.
La scheda tecnica allegata alla richiesta di parere non reca informazioni in merito al sottosistema “per la sorveglianza di sedimi aeroportuali” inserito anch’esso nel programma in esame.
La durata prevista del programma, come riferisce la scheda illustrativa, è di 3 anni a partire da 2011.
Il costo del programma è stimato complessivamente in 56,3 milioni di euro, che graveranno sui capitoli di Ammodernamento e Rinnovamento dello Stato di previsione del Ministero della difesa. Gli oneri saranno ripartiti secondo le seguenti modalità:
E.F. |
2011 |
2012 |
2013 |
Totale |
Milioni |
15,2 |
30,07 |
10.4 |
56,3 |
Al riguardo, si osserva che la nota illustrativa al programma in esame non fornisce informazioni in ordine ai costi dei sopra richiamati sottosistemi. Inoltre, non vengono fornite indicazioni sull’eventuale articolazione della realizzazione del programma in diversi moduli di consegna e sulle modalità con le quali si procederà all’individuazione dei soggetti realizzatori del programma. La scheda tecnica allegata alla richiesta di parere precisa, invece, che il contratto di acquisizione dei sottosistemi dovrà includere, tra l’altro, un corso di addestramento per istruttori di operatori e manutentori delle Forze armate. Precisa, altresì, che tutti i sottosistemi oggetto del programma in esame dovranno essere in grado di interagire con gli altri assetti di protezione delle basi fortificate FOB/FSB.
Si segnala che
Il programma non prevede una cooperazione internazionale.
Per quanto concerne i settori industriali interessati dal programma, si segnalano prevalentemente quelli dell'optoelettronica, della meccanica e della robotica.
Servizio Studi – Dipartimento Difesa |
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File: DI0440_0.doc
[1] Precedentemente all’approvazione della legge n. 436 del 1988 il finanziamento di tutti i programmi di armamento avveniva con apposite leggi. In particolare, negli anni settanta, al fine di assicurare un significativo ammodernamento dei mezzi a disposizione delle singole Forze armate, furono approvate le cosiddette leggi “promozionali” (leggi n. 57 del 1975; n. 38 del 1977; n. 372 del 1977) che consentirono, tra l’altro, l’acquisizione di mezzi come i carri Leopard, le fregate classe Maestrale e il velivolo Tornado.
[2]“ Le fortificazioni nella controguerriglia” in Rivista militare n. 4 del 2007