Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento cultura | ||||
Titolo: | Ripartizione del Fondo per l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi - Anno 2011 - Schema di Direttiva ministeriale n. 392 (art. 2, L. 440/1997) - Elementi per l'istruttoria normativa | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Atti del Governo Numero: 340 | ||||
Data: | 13/09/2011 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | VII-Cultura, scienza e istruzione |
13 settembre 2011 |
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n. 340/0 |
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Ripartizione del Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi - Anno 2011Schema
di Direttiva ministeriale n. 392 (art.
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Numero dello schema di direttiva |
392 |
Titolo |
Schema di direttiva per l'anno 2011 recante gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla L. n. 440 del 1997, concernente l’istituzione del fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi |
Ministro competente |
Istruzione, università e ricerca |
Norma di riferimento |
L. 18 dicembre 1997, n. 440, art. 2 |
Date: |
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presentazione |
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assegnazione |
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termine per l’espressione del parere |
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Commissione competente |
VII Commissione Cultura |
La legge 18
dicembre 1997, n.
Gli obiettivi del Fondo (art. 1) sono i seguenti:
· realizzazione dell’autonomia scolastica;
· introduzione della seconda lingua comunitaria nella scuola media[1];
· innalzamento del livello di scolarità e del tasso di successo scolastico;
· formazione del personale della scuola;
· formazione post-secondaria non universitaria;
· formazione continua e ricorrente;
· adeguamento dei programmi di studio dei diversi ordini e gradi di istruzione;
· interventi per la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del sistema scolastico;
· interventi perequativi finalizzati ad incrementare l’offerta formativa, anche attraverso l’integrazione degli organici provinciali;
· interventi integrati[2];
· copertura della quota nazionale di iniziative cofinanziate con i fondi strutturali dell’Unione europea.
Le disponibilità del fondo sono ripartite con decreti del Ministro del tesoro, su proposta del Ministro della pubblica istruzione e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, in attuazione di direttive di quest’ultimo Ministro, anche esse da sottoporre a parere parlamentare.
Le direttive sono volte all’individuazione di (art. 2):
· interventi prioritari;
· criteri generali per la ripartizione delle somme e modalità per la gestione;
· indicazioni circa il monitoraggio, il supporto, l’assistenza e la valutazione degli interventi.
Nella prassi, annualmente è stata inviata alle Camere solo una direttiva del Ministro della pubblica istruzione con la quale, contestualmente, sono stati individuati i contenuti di cui all’art. 2 della L. 440/1997 e si è proceduto alla individuazione della ripartizione delle somme.
La dotazione del Fondo, inizialmente determinata dalla medesima L. 440/1997[3], dal 2000 (art. 68, L. 144/1999) è indicata in tab. C della L. finanziaria, ora L. di stabilità.
Nel tempo, varie disposizioni legislative hanno integrato le disponibilità finanziarie e le finalità del Fondo. In particolare, sul totale dell’importo annualmente riservato al Fondo, 40,99 milioni di euro sono destinati a interventi specifici previsti da leggi (alternanza scuola-lavoro ed integrazione degli alunni con handicap).
Nello specifico:
· L’art. 69 della L. 144/1999, istitutivo del “Sistema della istruzione tecnica e formazione tecnica superiore” (I.F.T.S.), ha posto la programmazione dei relativi interventi, tra l’altro, a carico del Fondo, “nei limiti delle risorse preordinate dal Ministero della pubblica istruzione”.
· L’art. 1, c. 1, della L. 69/2000 ha incrementato il Fondo di £. 21.273 mln annui a decorrere dal 2001 (€ 10,99 mln), per il potenziamento dell’integrazione scolastica degli alunni con handicap, in particolare sensoriali[4].
· L’art. 9 del D.lgs 77/2005 ha riservato ai percorsi scolastici e formativi in alternanza scuola-lavoro € 30 mln a valere sul Fondo, dal 2006.
· L’art. 1, c. 5, del D.L. 162/2005 ha previsto la predisposizione di iniziative scolastiche per prevenire la violenza nelle manifestazioni sportive, nell'ambito delle risorse del Fondo[5].
Le risorse
La legge di
stabilità 2011 hafissato la dotazione del Fondo, allocato nel cap.
Le disponibilità del Fondo, a partire dal 1999, sono state le seguenti:
1999: £ 669,1 mld.[6]; 2000: £ 430,0 mld.; 2001: £ 521,3 mld.[7]; 2002: € 237,4 mln; 2003: € 225,0 mln; 2004: € 209,7 mln; 2005: € 196,9 mln; 2006: € 191,9 mln; 2007: € 185,9 mln; 2008: € 179,4 mln; 2009: € 140,5 mln; 2010: € 126,8 mln[8].
L’articolazione dello schema
Lo schema è suddiviso in tre sezioni, indicanti: gli interventi prioritari da realizzare tramite il Fondo ele relative caratteristiche; i criteri generali per la ripartizione delle somme; il riparto e le modalità di gestione delle somme.
Preliminarmente,
si ricorda che, nell’esprimere parere favorevole sullo schema di direttiva
relativa al 2010,
Si ricorda, inoltre,
che poco prima dell’espressione del parere sullo schema relativo al 2010,
Gli interventi prioritari
Nella sez. 1 dello schema sono individuati 8 obiettivi[11].
a. Ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, anche associate in rete, nell'ambito dei piani dell’offerta formativa (P.O.F.)
L’ampliamento dell’offerta formativa dovrà, tra l’altro, garantire la promozione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione[12] -anche attraverso la realizzazione di percorsi multidisciplinari -, il potenziamento della cultura scientifica e tecnologica (in particolare, progetti su domotica, robotica educativa e matematica laboratoriale), della cultura musicale, della conoscenza della lingua italiana - con particolare attenzione alle problematiche connesse alla presenza di alunni stranieri -, della tutela delle diversità linguistiche. Sono menzionati, inoltre, la promozione di progetti relativi ad Olimpiadi multidisciplinari per la valorizzazione delle eccellenze, ed il sostegno all’editoria elettronica, anche ai fini dell’adozione di libri di testo scaricabili da internet[13]. Nello stesso contesto si collocano anche la promozione di stili di vita positivi (con particolare riguardo alla prevenzione dei disturbi alimentari e delle dipendenze che possono insorgere in età giovanile, nonché alla promozione della cultura della sicurezza degli ambienti in cui si vive), il rispetto per l’ambiente, lo sviluppo delle attività sportive, anche con riferimento agli studenti con disabilità,e l’ottimizzazione delle procedure di svolgimento dei giochi sportivi studenteschi, l’educazione alla legalità,l’accoglienza di studenti stranieri, adottivi o affidatari - sostenendo la diversità di genere come valore -, l’agevolazione per l’accesso alla cultura da parte degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Si citano, infine, la promozione di: campagne di comunicazione sui temi di maggiore attualità della scuola, con particolare riferimento alle riforme; progetti finalizzati a condividere e implementare le best practices in materia di educazione e apprendimento; iniziative di ricerca-azione in materia di valutazione di sistema ed autovalutazione di Istituto. Tutte le iniziative devono essere adottate con la collaborazione e in coerenza con le esigenze e le particolarità delle comunità locali, nonché facendo attenzione ad ogni possibile confluenza di quelle concernenti educazioni trasversali in azioni unitarie, al fine di realizzare interventi più incisivi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse.
b. Formazione e sostegno all’innovazione
Laformazione
è diretta: alla riqualificazione
professionale dei docenti; alla valorizzazione
e mobilità professionale del personale ATA;allo sviluppo delle competenze per l’innalzamento del livello
degli apprendimenti di base degli alunni - con particolare riferimento
all’apprendimento della lingua italiana per gli alunni stranieri -; alla
formazione linguistica in inglese
per i docenti della scuola primaria e all’apprendimento delle metodologie CLIL[14] per i docenti di
scuola secondaria di secondo grado; alla prevenzione e al superamento del
disagio giovanile; ai dirigenti
scolastici e ai DSGA in
relazione alle riforme della scuola; ai dirigenti e docenti degli istituti
tecnici e professionali, da realizzarsi anche con l’utilizzo dei materiali
didattici selezionati dalle Delivery Unit
e raccolti nella banca dati nazionale realizzata in collaborazione con ANSAS[15]. Essa utilizzerà
i modelli di e-learning, nonché
Per quanto concerne il sostegno all’innovazione, si prevede anche la collaborazione con le associazioni professionali e disciplinari e con enti culturali e istituzioni educative estere.
c. La scuola digitale
Si citano le iniziative connesse all’attuazione del piano “La scuola digitale” (LIM, Cl@ssi 2.0, editoria digitale scolastica, HSH, @urora, Oltre l’@aurora) che richiedono interventi a sostegno dei docenti e delle scuole impegnati nei progetti[16].
d. Miglioramento dell’offerta formativa delle scuole paritarie.
e. Integrazione scolastica degli alunni con handicap, ricoverati in ospedale o seguiti in regime di day hospital, e degli alunni in regime di istruzione domiciliare.
Si prevede il miglioramento dell’offerta di integrazione scolastica per alunni con handicap o ricoverati in ospedale[17] o seguiti in regime di day ospital e la formazione specifica del personale della scuola. Quest’ultima sarà realizzata dalle istituzioni scolastiche, ovvero promossa dal MIUR mediante convenzioni con istituti specializzati.
f. Istruz. post-secondaria, istruz. degli adulti e programmi di istruzione-formazione-lavoro
Si prevedono interventi volti a sostenere il riordino degli istituti tecnici e professionali (DPR 87 e 88/2010) e dell’istruzione per gli adulti, anche attraverso le risorse messe a disposizione da regioni, enti locali, altri soggetti pubblici e privati. Sono indicati come prioritari l’alternanza scuola-lavoro, anche in funzione di orientamento, in particolare nelle quarte e quinte classi degli istituti professionali; la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, con particolare riferimento alle attività degli Istituti tecnici superiori[18];il riassetto dei Centri per l’istruzione degli adulti[19], compresi i corsi serali, al fine di innalzare il livello di istruzione degli adulti, anche immigrati; l’offerta formativa dei Centri territoriali permanenti, con particolare riferimento alle azioni di monitoraggio e valutazione degli esiti, anche ai fini di quanto previsto dall’Accordo quadro dell’11.11.2010 fra MIUR e Ministero dell’interno in materia di conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati[20]; i processi di collaborazione fra vari Ministeri al fine di sostenere le politiche di integrazione linguistica e sociale degli immigrati e degli adulti detenuti; i processi di convergenza delle politiche educative e formative nazionali in coerenza con gli obiettivi strategici per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e formazione (ET 2020); la prosecuzione dei programmi per l’applicazione dei dispositivi UE in relazione ad Europass[21], al Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF) e al Quadro europeo per la garanzia di qualità dell’istruzione e formazione professionale (EQAVET).
g. Valutazione degli apprendimenti
Si evidenzia la necessità di sviluppare prove oggettive tarate sugli standard previsti dalle indicazioni nazionali e sulle competenze chiave definite a livello europeo e di definire procedure perché le scuole possano autonomamente leggere ed elaborare i risultati delle prove, trasmettendoli poi all’INVALSI. I percorsi di autovalutazione saranno funzionali al pieno esercizio dell’autonomia scolastica.
h. Promozione, sostegno e documentazione dell’innovazione.
Riprendendo in parte concetti già espressi in precedenti parti del documento (par. a) -c)), si evidenzia la necessità di formazione per sostenere le innovazioni e di diffusione delle conoscenze e delle migliori pratiche realizzate nella scuola, nonché di monitoraggio sui principali fenomeni e di promozione di percorsi di ricerca.
I criteri generali per ripartire le somme
La sez. 2 evidenzia che le somme sono ripartite in maniera differenziata in relazione alla natura degli interventi e allo sviluppo di progetti nazionali già avviati. Limitatamente al riparto fra singole istituzioni si considerano anche parametri oggettivi.
Precisa, inoltre, che tutte le istituzioni scolastiche fruiranno di un finanziamento per la realizzazione del POF e delle attività di aggiornamento. L’importo complessivo dei fondi - che saranno assegnati dalla competente Direzione generale del MIUR - sarà ripartito in proporzione alle dimensioni delle istituzioni scolastiche, calcolate in relazione alle unità di personale e al numero degli alunni.
Agli uffici scolastici regionali (USR), d’intesa con l’Amministrazione centrale, e anche con il supporto di organismi nazionali e locali competenti in materia, è affidato il monitoraggio delle attività realizzate dalle istituzioni scolastiche. Saranno oggetto di monitoraggio anche le iniziative attivate dall’Amministrazione centrale e dagli USR.
Riparto delle somme
La sez. 3 suddivide la somma tra le varie finalità.
A seguire, si opera un raffronto tra gli importi assegnati nel 2009 e nel 201022e quelli proposti per il 2011.
(in milioni di euro)
Interventi prioritari |
2009 |
2010 |
2011 |
Ampliamento dell’offerta forma-tiva, anche nelle scuole paritarie, formazione del personale e so-stegno all’innovazione |
80,0 |
70,0 (include la valorizza-zione delle eccellenze) |
33,523 (include la valorizzazione delle eccellenze) |
Valorizzazione delle eccellenze |
2,0 |
- |
|
Integrazione alunni con handicap |
10,0 |
9,8 (compresi anche gli alunni in regime di day hospital) |
9,924 |
Alternanza scuola lavoro ed educazione permanente |
30,0 16,0 (include anche le attività per la costitu-zione degli ITS e per Europass) |
29,3 9,8 (include attività per la costitu-zione degli ITS, nonché € 40 mila per Europass) |
28,4 4,6 (include attività per la costitu-zione degli ITS, nonché € 40 mila per Europass)
|
Valutazione degli apprendimenti |
1,5 |
4,9 |
1,2 |
Promozione, sostegno e documentazione dell’innovazione |
1,0 |
2,9 |
1,3 |
TOTALE |
140,5 |
126,8 |
78,8 |
Il prospetto seguente dà conto delle modalità di gestione delle somme, con riferimento alle quote assegnate a ciascun soggetto.
(in milioni di euro)
Finalità |
Totale |
Amm. centrale |
USR |
Ist. scolastiche |
Lett. a)-d) |
33,5 |
21,6 |
- |
11,9 |
Lett. e) |
10,0 |
max 2,0 |
La parte residua |
|
Lett. f)25 |
32,8 |
max 5%26 |
La parte residua |
|
Lett. g) e h) |
2,5 |
2,5 |
- |
- |
Nella sez. 3 occorre sostituire il riferimento al “Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali” con quello al “Ministero del lavoro e delle politiche sociali”.
__________________________________________________
22 Direttive
23 Di cui, 12,0 per il POF (di questi, 1 destinato a progetti relativi ai licei musicali), 7 per attività di formazione per il personale (tra le quali, attività seminariali per la formazione dei tutor del Tirocinio formativo attivo e il progetto Formazione italiano L2), 2 per il piano Scuola digitale, 1 per attività connesse all’editoria digitale, 2,2 per campagne di comunicazione, 1,4 per la partecipazione alle Olimpiadi internazionali e lo sviluppo di percorsi di orientamento, 4,5 per iniziative promosse a livello nazionale dirette a sostenere l’educazione ambientale, alimentare e alla salute, 0,9 per realizzare programmi comunitari in materia formativa, 2,7 per le scuole paritarie (l’importo verrà assegnato sulla base del numero di scuole funzionanti nelle singole regioni, con riferimento a specifici progetti valutati e ammessi a finanziamento da parte di apposite commissioni regionali). Per il dettaglio relativo alle ripartizioni, si fa rinvio allo schema di direttiva.
24 Lo schema evidenzia che sarà posta particolare attenzione alle attività inerenti la dislessia, a seguito della L. 170/2010. Conferma, inoltre, che l’importo, come negli anni scorsi, è ripartito destinando il 55% agli USR per iniziative di integrazione scolastica degli alunni disabili e di formazione dei docenti e il restante 45% ai progetti predisposti dal MIUR o dalle istituzioni scolastiche per gli alunni ricoverati in ospedale o seguiti in regime di day hospital o in regime di istruzione domiciliare.
25 Per la gestione di tale somma si prevede l’applicazione delle istruzioni amministrativo-contabili in materia di interventi cofinanziati dal Fondo sociale europeo emanate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
26 Lo schema specifica che tale importo sarà utilizzato per attività
relative alla banca dati delle esperienze e dei documenti prodotti dalle
Delivery Unit, al sostegno alle 8 nuove Delivery Unit, alla prosecuzione del
progetto “Competenze di base”, all’avvio del monitoraggio e della valutazione
dei piani di intervento territoriali dei percorsi IFTS e di quelli realizzati
dagli ITS, al contributo nazionale agli ITS per la programmazione
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( 066760-3255 – *st_cultura@camera.it |
I dossier dei servizi e degli uffici della Camera
sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli
organi parlamentari e dei parlamentari. |
File: CU0358a.doc
[1] Lo studio di una seconda lingua - oltre l’inglese - nella scuola secondaria di primo grado è stato introdotto dal D.lgs. 59/2004, recante riordino del primo ciclo di istruzione.Con Circolare n. 4/2009 (iscrizioni per l’a.s. 2009/20109) e poi con l’art. 5, c. 10, del DPR 89/2009 (assetto organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del I ciclo), è stato previsto, a richiesta delle famiglie, l’insegnamento dell’inglese potenziato in luogo della seconda lingua, subordinatamente alla disponibilità di organico e all’assenza di docenti in esubero della seconda lingua.
[2] I progetti integrati sono disciplinati dall’art. 3 che prevede che nella ripartizione dei fondi per attività che richiedono il coinvolgimento degli enti locali è accordata priorità ad interventi per i quali questi ultimi garantiscano concreta disponibilità ad assolvere gli obblighi loro spettanti per legge, o a progetti deliberati da reti di scuole.
[3] L’art.
[4]
[5] Inoltre, l’art. 1 della L. 9/1999 aveva autorizzato l’incremento del Fondo, a decorrere dal 2000, di £ 165 mln annui, finalizzati alla sperimentazione dell’autonomia scolastica. La legge è poi stata abrogata dalla L. 53/2003.
[6] La somma relativa al 1999 comprendeva - ai sensi dell’art. 1, c.
[7] Dal 2001 la somma complessiva è integrata, come già detto, dei 21,27 mld. di lire stanziati dalla L. 69/2000.
[8] Rispetto allo schema di direttiva per il 2010, che indicava un importo di € 128,9 mln, ulteriori € 2,2 mln sono stati ridotti per effetto del D.L. 125/2005 (v. premessa direttiva 87 dell’8.11.2010).
[9] Tra le
osservazioni,
[10] Il
[11] Già nello schema di direttiva relativa al 2010, rispetto alla
Direttiva
[12] Introdotto dall’art. 1 del D.L. 137/2008 (L. 169/2008).
[13] L’art. 15 del D.L. 112/2008 (L. 133/2008) prevede che dall’a.s. 2011-2012 sono adottati solo testi utilizzabili nelle versioni on line scaricabile da internet o mista.
[14] Content and Language Integrated Learning: metodologia didattica che prevede l'insegnamento di una disciplina in lingua straniera.
[15] Con nota prot. 269 del
[16] Le Linee
di sviluppo del Piano nazionale scuola digitale (http://www.istruzione.it/web/istruzione/piano_scuola_digitale),
presentate dal MIUR il
[17] Il percorso di organizzazione della scuola in ospedale, avviato
con la circolare 353/1998, è stato ampliato a ogni ordine e grado di scuole,
estendendosi anche all’istruzione domiciliare, con la circolare 149/2001. Ogni
anno, a ciascuna direttiva ex L.
440/1997, ha fatto seguito la circolare recante la ripartizione della somma; da
ultimo, con CM n. 24 del
[18] Le linee guida per la riorganizzazione del sistema dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori, in attuazione dell’art. 13, c. 2, del D.L. 7/2007 (L. 40/2007), sono state adottare con il DPCM 25 gennaio 2008 che ha stabilito che il riordino, da realizzare a partire dal triennio 2007-2009, comprende tre tipologie di formazione: istituti tecnici superiori (ITS), percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) e poli tecnico-professionali. Da settembre 2011, 58 ITS avvieranno percorsi di formazione tecnica post-secondaria, paralleli a quelli universitari, finalizzati al rilascio di un diploma di tecnico superiore afferente ad aree tecnologiche.
[19] Sullo schema di regolamento (n. 194)
[20] Con decreto
del
[21] In occasione del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, le Istituzioni europee, insieme ai Paesi membri, hanno individuato strumenti in grado di promuovere, nello spazio europeo, la libera circolazione dei cittadini, dei loro titoli e curriculum. Tra questi strumenti c’è EUROPASS (Decisione n.2241/2004/CE), un insieme di documenti ideati con l´obiettivo di rendere più trasparenti e leggibili i titoli, le qualifiche e le competenze acquisite. Al momento fanno parte del pacchetto: l’Europass Curriculum Vitae e l´Europass Passaporto delle Lingue; il Supplemento al Diploma e il Supplemento al Certificato; l´Europass-mobilità, utile in caso di esperienze di studio all'estero, rilasciato dal Centro Nazionale Europass Italia. http://www.europass-italia.it/.