Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Controllo Parlamentare
Titolo: L'attività di controllo parlamentare n. 10/XVI MAGGIO 2009
Serie: L'attività di controllo parlamentare    Numero: 10    Progressivo: 2009
Data: 31/05/2009
Descrittori:
ATTIVITA' PARLAMENTARE NON LEGISLATIVA   CONTROLLO SUL GOVERNO

 

 

 

 

 

 

 

 


Notiziario mensile

Numero 10/XVI

MAGGIO 2009

 

L’attività di controllo

parlamentare

 

MONITORAGGIO DI:

NOMINE GOVERNATIVE

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO

RELAZIONI AL PARLAMENTO ED ALTRI ADEMPIMENTI

 

a cura del Servizio per il Controllo parlamentare

 

 

 

INDICE


 

AVVERTENZA  1

Sezione I3

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI E SOCIETA’3

In evidenza ad aprile 2009  4

a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento) dal Governo in enti      ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978 nel mese di aprile 2009  6

b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi nel campo di applicazione      della L. n. 14/1978 scadute e non ancora rinnovate nel mese di aprile 2009 o previste in scadenza entro il 30 giugno 2009  14

c) Principali cariche in società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze o            in enti e autorità comunque non ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978, rinnovate o in scadenza entro il mese di giugno 2009  24

Sezione II32

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO   32

In evidenza ad aprile 2009  33

Note annunciate al 30 aprile 2009 in attuazione di atti di indirizzo  38

Ministero degli affari esteri38

Ministero della difesa  40

Ministero della giustizia  40

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti40

Ministero dell’interno  40

Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione       annunciate al 30 aprile 2009  40

Sezione III40

RELAZIONI AL PARLAMENTO E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE  40

Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo 1°- 30 Aprile 2009  40

Relazioni governative  40

Relazioni non governative  40

Nuove relazioni previste da fonti normative  40

Relazioni governative  40

Relazioni non governative  40


AVVERTENZA

 

Questa pubblicazione trae origine dal lavoro svolto dal Servizio per il controllo parlamentare sul monitoraggio di vari tipi di adempimenti governativi nei confronti del Parlamento, per offrire notizie, dati statistici ed altre informazioni utili per l’attività parlamentare.

            A tal fine il notiziario è suddiviso in tre sezioni in modo da considerare analiticamente gli adempimenti governativi a fronte di obblighi derivanti da leggi ovvero da deliberazioni non legislative della Camera dei deputati, nonché dalla trasmissione degli atti per i quali è prevista l’espressione di un parere parlamentare.

 

La pubblicazione si apre con la Sezione I relativa alle nomine governative negli istituti ed enti pubblici, uno dei temi di grande interesse per il mondo politico. Il Servizio per il controllo parlamentare, a questo proposito, ha iniziato ad estendere il monitoraggio delle nomine governative al di là dei confini stabiliti dalla legge n. 14 del 24 gennaio 1978, che riguarda le richieste di parere parlamentare e le comunicazioni al Parlamento di nomine effettuate dal Governo in enti pubblici. Infatti, in considerazione della grande importanza che hanno nell’economia nazionale grandi società privatizzate, in cui lo Stato però mantiene, tramite il Ministero dell’economia e delle finanze, importanti quote di partecipazione e spesso di controllo, conservando quindi un sostanziale potere di scelta degli amministratori, il Servizio ne monitora le nomine per darne conto nella pubblicazione, in una apposita sottosezione (la terza della prima sezione).

Scendendo maggiormente nel dettaglio, la sezione I dà conto, nella sottosezione a), delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della suddetta legge n. 14 del 1978 nel periodo considerato dalla pubblicazione.

Si tratta pertanto delle nomine effettuate a seguito di proposte di nomina trasmesse per l’espressione del parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 14 del 1978), informando quindi sull’esito dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari di entrambe le Camere in sede di nomina da parte governativa, o comunicate dal Governo (ai sensi dell’articolo 9 della richiamata legge n. 14). Vengono anche specificate le procedure di nomina previste dalle norme relative ai singoli enti e fornite notizie essenziali sull’attività degli stessi.

Nella sottosezione b) vengono elencate ed analizzate le principali cariche di nomina governativa, sempre ricomprese nell’ambito della legge n. 14 del 1978, scadute e non ancora rinnovate nel periodo considerato o che scadranno nel periodo immediatamente successivo.

La sottosezione c), come anticipato all’inizio, riguarda le principali cariche in scadenza (comprendendo anche quelle intanto già rinnovate) sempre nel periodo preso in esame, in importanti società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze, che esulano quindi dal campo di applicazione della legge n. 14 del 1978. Anche in questo caso, si forniscono, oltre ai dati sulle cariche, notizie essenziali sulle società e le loro attività.

La Sezione I cerca quindi di fornire un quadro della situazione delle nomine governative in molti enti pubblici o privatizzati tramite l’utilizzo di una banca dati istituita negli ultimi mesi del 2002 (e che da allora è cresciuta estendendo, come si diceva, il proprio monitoraggio a nuovi campi d’azione) dal Servizio per il controllo parlamentare per colmare una lacuna avvertita non solo a livello parlamentare. Tale banca dati viene implementata dal Servizio stesso tramite la ricerca e l’esame di documenti di varia provenienza (prevalentemente parlamentare e governativa) nonché il contatto diretto con i Ministeri competenti per le nomine e con gli enti stessi. Lo scopo è appunto quello di fornire dati di non facile reperibilità, ordinati in modo cronologico e logicamente coerente per far sì che l’utente possa meglio orientarsi in un campo vario e complesso. In tal modo è possibile disporre, tra l’altro, di uno scadenzario delle principali nomine che dovranno poi essere rinnovate ed avere notizia dell’esito dei pareri espressi dalle competenti Commissioni.

 

Nella Sezione II viene presa in esame l’attuazione data dai diversi Ministeri agli impegni contenuti in atti di indirizzo (ordini del giorno, mozioni o risoluzioni) approvati in Assemblea o in Commissione. Il Servizio per il controllo parlamentare provvede a segnalare detti atti ai Ministeri di volta in volta individuati come competenti a dare loro seguito (nel caso degli ordini del giorno una volta divenuta legge l’A.C. cui sono riferiti). Tali segnalazioni sono elencate nel paragrafo “I nostri solleciti”.

 

Nella Sezione III si illustrano gli esiti del monitoraggio svolto dal Servizio sulle relazioni al Parlamento la cui trasmissione sia prevista da norme di legge, distinte tra “governative” e “non governative”. Si dà inoltre conto delle relazioni di nuova istituzione, stabilite cioè da nuove norme entrate in vigore nel periodo considerato.

 

Le informazioni riportate sono tratte dalle tre banche dati (una per ognuno dei settori a cui si riferiscono le tre sezioni del notiziario) sviluppate e gestite dal Servizio per il controllo parlamentare, e costantemente alimentate sulla base dei dati contenuti nelle Gazzette Ufficiali, degli atti parlamentari, nonché delle informazioni acquisite direttamente dai Ministeri.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione I

 

NOMINE GOVERNATIVE PRESSO ENTI E SOCIETA’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sezione è ripartita in tre sottosezioni che danno conto: 1) delle nomine effettuate dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della legge n. 14/1978, relativa al controllo parlamentare sulle nomine, nel mese di aprile 2009, indicando i nominativi dei titolari, le cariche assunte, le modalità, le date di nomina e il tipo di controllo parlamentare previsto (espressione del parere da parte delle Commissioni competenti o comunicazione al Parlamento da parte dei Ministeri, evidenziando altresì i casi in cui non sia stata seguita nessuna delle due procedure); 2) delle nomine scadute e non ancora rinnovate negli enti medesimi nello stesso periodo e di quelle in scadenza fino al 30 giugno 2009 con l’indicazione dei titolari e delle cariche in scadenza (o scadute), delle procedure di nomina e del tipo di controllo parlamentare previsto per il rinnovo delle suddette cariche; 3) delle principali nuove nomine effettuate e di quelle in scadenza in società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze o in enti pubblici o autorità amministrative indipendenti, non ricompresi nel campo della citata legge n. 14/1978, entro il 30 giugno 2009, con l’indicazione dei titolari, delle procedure di nomina, delle date di scadenza e dell’eventuale rinnovo se già avvenuto.


 

In evidenza ad aprile 2009

 

La prima sezione della pubblicazione “l’attività di controllo parlamentare” dà conto delle nomine governative negli enti, monitorando il mese di aprile 2009, con una proiezione previsionale sulle cariche in scadenza fino al 30 giugno 2009. La sezione è composta da tre sottosezioni, che danno conto sia delle cariche rinnovate nel mese di aprile 2009 (con dati aggiornati all’8 maggio 2009) sia di quelle da rinnovare entro la fine di giugno 2009, nei campi degli enti pubblici, delle autorità amministrative indipendenti, nonché delle più importanti società partecipate o controllate direttamente dal Ministero dell’economia e delle finanze.

 

IN QUESTO NUMERO:

 

- Nel mese di aprile il Ministro dello sviluppo economico ha comunicato, ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978, la nomina di nuovi componenti ad integrazione dei consigli di amministrazione (che erano stati rinnovati non integralmente per un quadriennio nei primi mesi del 2009) di due stazioni sperimentali per l’industria, quella della carta, cartoni e paste per la carta e quella per la seta. Nel maggio del 2009 scadranno invece i mandati dei componenti del Cda della Stazione sperimentale per l’industria delle pelli e delle materie concianti,che erano stati nominati per cinque anni con D.M. del 28 maggio 2004, integrato da D.M. del 3 dicembre 2004.

 

- Sempre ad aprile 2009 è stato prorogato, fino alla nomina dei nuovi organi dell’istituto, l’incarico del commissario straordinario dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro ISPESL, Antonio Moccaldi.

 

- Nello stesso mese il Ministro per i beni e le attività culturali ha trasmesso alle Camere per il parere la proposta di nomina di un nuovo componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia CSC, Sergio Gelardi, quale rappresentante della Regione Sicilia.

 

- Il 7 aprile 2009 è scaduto il mandato di Alberto Actis a presidente dell’Ente parco nazionale della Val Grande, ed è iniziato il periodo di 45 giorni di prorogatio previsto dal D.L. 16/5/1994, n. 293, convertito con L. 15/7/1994, n. 444 (si veda infra). A proposito di enti parco, si anticipa che il 4 maggio 2009 sono stati prorogati gli incarichi commissariali di Arturo Diaconale presso l’Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e di Silvio Vetrano presso l’Ente parco nazionale dell’Asinara.

 

- Tra maggio e giugno 2009 sono in scadenza i mandati di tre presidenti di autorità portuali, rispettivamente Paolo Silverio Piro, Cirillo Orlandi e Luciano Guerrieri presso le Autorità portuali di Olbia e Golfo Aranci, La Spezia e Piombino. In questi ultimi due casi sono già state trasmesse alle Camere per il prescritto parere le proposte di nomina dei nuovi presidenti, Lorenzo Forcieri e, per un secondo mandato, Luciano Guerrieri.

 

- 26 maggio 2009 giungerà a scadenza il mandato del consiglio direttivo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia INGV, mentre resterà in carica, in quanto prorogato da ultimo con D.P.C.M. del 16 gennaio 2009, il presidente Enzo Boschi, fino a sessanta giorni dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo di riordino dell’istituto, ai sensi della L. n. 165 del 27 settembre 2007 (si veda infra).

 

- Il 27 maggio 2009 verranno a scadenza i quattro anni dalla nomina, effettuata con D.P.C.M. del 27 maggio 2005, di Elio Bava a presidente dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica INRIM, mentre il mandato del consiglio di amministrazione scadrà nel mese di novembre 2009.

 

- Il 31 maggio 2009, o alla data di entrata in funzione della nuova Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ANVUR, giungerà a scadenza il mandato dei componenti del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario CNVSU, come da proroga prevista  dall’art. 14 del D.L. 30 giugno 2008, n. 113.

 

- Il 16 aprile 2009 scadranno i mandati dei componenti del consiglio dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP (mentre il mandato del presidente Giannini è previsto in scadenza nel maggio del 2012).

 

- Ancora entro giugno 2009 sono previsti in scadenza i mandati dei presidenti dell’Ente parco nazionale del Gargano,Gatta, dell’Istituto nazionale di statistica ISTAT,Biggeri e quelli dei commissari straordinari dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica,Grassi, Galli e Boschetti.

 

- Tra i mesi di aprile e giugno 2009 è previsto che si riuniscano le assemblee che devono rinnovare gli amministratori delle seguenti società partecipate direttamente dal Ministero dell’economia e delle finanze: EUR Spa,Ente nazionale di assistenza al volo ENAV Spa, Sistemi di consulenza per il Tesoro SICOT Srl, Gestore servizi elettrici GSE Spa, Ente nazionale per le strade ANAS Spa e Finanziaria per i Settori Industriale e dei Servizi FINTECNA Spa.

 

Per l’approfondimento sulle nomine e le scadenze nei singoli enti e società, si rinvia alle relative note.

 

STATO DEL “TAGLIA-ENTI” ALL’INIZIO DI MAGGIO 2009

 

Come dettagliato nei precedenti numeri della presente pubblicazione, si ricorda che è in corso una procedura volta a ridurre di numero, riformare e razionalizzare gli enti pubblici che ha come tappe principali la legge 24 dicembre 2007, n. 244, finanziaria per il 2008, (comma 636 dell’articolo 2), larticolo 26 (taglia-enti) della legge di conversione n. 133 del 6 agosto 2008 che apportavasignificative modificheal D.L. 25 giugno 2008, n. 112, il decreto interministeriale del 19 novembre 2008 dei ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione e per la semplificazione normativa e l’articolo 4, comma 1, del D.L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito con modificazioni in legge n. 14 del 27 febbraio 2009, che recava una nuova proroga del termine per il processo di riforma in oggetto al 30 giugno 2009. All’approssimarsi di questa nuova scadenza il Servizio continuerà a monitorare gli sviluppi del processo di riforma in questione.

 

A tale proposito si ricorda anche che il Consiglio dei Ministri n. 40 del 6 marzo 2009 aveva approvato, su proposta dei Ministri per la pubblica amministrazione e l’innovazione, per la semplificazione normativa e per l’attuazione del programma di Governo, quattro schemi di regolamento volti a razionalizzare e riordinare le competenze di alcuni enti, e cioè la Lega navale italiana,l’Unione italiana tiro a segno,l’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia e le Casse militari, nell’ambito del disegno complessivo di razionalizzazione, efficienza e risparmio previsto dal suddetto D.L. n. 112/2008 come convertito dalla L. 113/2008.

 

Si ricorda altresì che è in corso anche il riordino degli enti di ricerca, di cui alla legge n. 165 del 27 settembre 2007, a cui si accenna infra nella nota relativa all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia INGV, nella sottosezione b).

 

Sulla delega al Governo per il riordino delle stazioni sperimentali per l’industria, si veda invece infra nella nota sulla Stazione sperimentale per la carta, cartoni e paste per carta SSCCP nella sottosezione a).

 

Inoltre si informa che il Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2009haapprovato, su proposta dei Ministri per la pubblica amministrazione e l’innovazione, per la semplificazione normativa e per l’attuazione del programma di Governo, uno schema di regolamento per il riordino del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione CNIPA, destinato ad essere sottoposto al parere del Consiglio di Stato e della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione. Anche il CNIPA, che assumerà la nuova denominazione di DigitaPA, viene riordinato in ottemperanza a quanto previsto dalla citata legge finanziaria per il 2008 al fine di conseguire gli obiettivi di razionalizzazione delle funzioni e di risparmio della spesa pubblica perseguiti dal disegno di riforma enti pubblici delineato dal Governo.


 

a) Principali nomine effettuate (o in corso di perfezionamento) dal Governo in enti ricompresi nel campo di applicazione della

L. n. 14/1978 nel mese di aprile 2009

 

 

In questa sottosezione si dà conto delle principali nomine soggette a controllo parlamentare effettuate dal Governo nel periodo considerato, delle procedure e del tipo di controllo parlamentare seguiti.

In particolare si specifica se per il rinnovo delle suddette cariche sia stata trasmessa dal Governo la richiesta di parere parlamentare (ai sensi dell’articolo 1 della L. n. 14 del 24/1/1978, recante norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici, definiti successivamente come: istituti e (...) enti pubblici anche economici, che riguarda generalmente i presidenti o comunque gli organi di vertice degli enti e in qualche caso anche i vicepresidenti o i componenti di consigli o commissioni), o la mera comunicazione al Parlamento (ai sensi dell’articolo 9 della suddetta L. n. 14/1978, che riguarda generalmente i componenti dei consigli degli enti o i commissari straordinari), o se in occasione dei precedenti rinnovi sia invalsa la prassi di non attivare queste procedure.

 

La citata L. 14/1978 stabilisce, tra l’altro, dall’art. 1 all’art. 8, che il Presidente del Consiglio dei ministri, il Consiglio dei ministri ed i singoli ministri, prima di procedere, secondo le rispettive competenze, a nomine, proposte o designazioni di presidenti e vicepresidenti di istituti e di enti pubblici, anche economici, devono richiedere il parere parlamentare (…). Il parere parlamentare è espresso dalle Commissioni permanenti competenti per materia delle due Camere ed è motivato anche in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione da perseguire. (…) L'organo cui compete la nomina, la proposta o la designazione può provvedere, trascorsi i termini stabiliti dai regolamenti delle due Camere, anche se non sia stato reso il parere delle Commissioni. (…) La richiesta di parere da parte del Governo deve contenere la esposizione della procedura seguita per addivenire alla indicazione della candidatura, dei motivi che la giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti o in corso di svolgimento, in relazione ai fini ed agli indirizzi di gestione che si intendono perseguire nell'istituto o ente pubblico. (…) Qualora, a seguito del parere espresso da una o entrambe le Commissioni, il Governo ritenga di procedere a nomine, proposte o designazioni diverse da quelle indicate nella richiesta di parere, si applica la procedura prevista negli articoli precedenti. La stessa procedura si applica altresì per la conferma di persona in carica, anche nel caso in cui nei confronti della stessa sia già stato espresso il parere del Parlamento. La conferma non può essere effettuata per più di due volte.

 

Le richieste di parere parlamentare su proposte di nomina trasmesse dal Governo, sono poi assegnate alle Commissioni competenti per l’esame ai sensi del comma 4 dell’articolo 143 del Regolamento della Camera, che stabilisce che: nei casi in cui il Governo sia tenuto per legge a richiedere un parere parlamentare su atti che rientrano nella sua competenza, il Presidente della Camera assegna alla Commissione competente per materia la relativa richiesta, e ne dà notizia all'Assemblea nella prima seduta successiva alla presentazione della richiesta stessa. In periodo di aggiornamento dei lavori della Camera, il Presidente della Camera può differire l'assegnazione della richiesta di parere, tenuto conto del termine previsto dalla legge per l'adozione dell'atto da parte del Governo. (…) In ordine ad atti di nomina, proposta o designazione, la Commissione delibera il parere nel termine di venti giorni dall’assegnazione, prorogabile una sola volta, per non più di dieci giorni, dal Presidente della Camera. (…) Il parere è comunicato al Presidente della Camera, che lo trasmette al Governo.

 

Per quanto riguarda le nomine che il governo comunica al Parlamento, sempre la legge 24 gennaio 1978, n. 14, all’articolo 9, stabilisce che le nomine, le proposte o designazioni degli altri amministratori degli istituti ed enti di cui al precedente articolo 1 effettuate dal Consiglio dei ministri o dai ministri, devono essere comunicate entro quindici giorni alle Camere. Tali comunicazioni devono contenere l’esposizione dei motivi che giustificano le nomine, le proposte o designazioni, le procedure seguite ed una biografia delle persone nominate o designate con l’indicazione degli altri incarichi che eventualmente abbiano ricoperto o ricoprano.

 

Qualora lo statuto o la stessa legge istitutiva del singolo ente (o categoria di enti) contengano specifiche norme relative al controllo parlamentare, ulteriori rispetto a quelle generali contenute nella L. n. 14/1978, allora se ne dà conto nella colonna relativa alla procedura di nomina.

 

Si ricorda per inciso, riguardo alla scadenza degli organi degli enti in questione, che il D.L. 16/5/1994, n. 293, (convertito con L. 15/7/1994, n. 444), sulla disciplina della proroga degli organi amministrativi, stabilisce tra l’altro che: (…) gli organi amministrativi svolgono le funzioni loro attribuite sino alla scadenza del termine di durata per ciascuno di essi previsto ed entro tale termine debbono essere ricostituiti. Gli organi amministrativi non ricostituiti nel termine di cui all'articolo precedente sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dal giorno della scadenza del termine medesimo. Nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili (…). Entro il periodo di proroga gli organi amministrativi scaduti debbono essere ricostituiti. (…) I provvedimenti di nomina dei componenti di organi scaduti adottati nel periodo di proroga sono immediatamente esecutivi. (…) Decorso il termine massimo di proroga senza che si sia provveduto alla loro ricostituzione, gli organi amministrativi decadono. Tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli.


 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare

Data nomina

Procedura di nomina

Stazione sperimentale per la carta, cartoni e paste per carta in MilanoSSCCP

Componenti del Consiglio di amministrazione:

 

Paolo Culicchi,

Giovanni dell’Aria Burani,

Alessandro Fedrigoni,

Dario Rutto,

Piero Capodieci,

Pietro Attoma,

Barbara Luisi e

Si ricorda che queste nomine furono

comunicate dal Ministro dello sviluppo economico al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978, con lettera del 6/3/2009 annunciata alla Camera il 10/3/2009

6/3/2009

D.M. del Ministro dello sviluppo economico, in rappresentanza: 1 dello stesso Ministro, 6 degli industriali del settore, 1 della Regione Lombardia (non ancora nominato) e

Paola Nucciarelli

Nomina

comunicata dal Ministro dello sviluppo economico al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978, con lettera del 10/4/2009 annunciata alla Camera il 20/4/2009

9/4/2009

1 del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca

 

Con lettera del 10 aprile 2009, il Ministro dello sviluppo economico ha comunicato, ai sensi dell’articolo 9 della L. n. 14/1978, la nomina di Paola Nucciarelli quale rappresentante del Ministero dell’istruzione, università e ricerca nel consiglio di amministrazione della Stazione sperimentale per la carta, cartoni e paste per carta in Milano SSCCP. Precedentemente lo stesso Ministro aveva comunicato, con lettera del 6 marzo 2009, la nomina di altri sette dei nove componenti del consiglio di amministrazione. Si trattava del rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, Barbara Luisi e dei sei rappresentanti delle industrie dei settori della carta, cartoni e paste della carta e delle industrie grafiche, cartotecniche e trasformatrici. Il Ministro dello sviluppo economico provvederà con un successivo decreto a nominare il consigliere di competenza della Regione Lombardia, quando sarà stato completato l’iter della sua designazione. I nuovi consiglieri scadranno dall’incarico insieme a quelli nominati il 6 marzo 2009. Il quadriennio del precedente Cda era scaduto il 1° febbraio 2009, data in cui erano iniziati i 45 giorni di prorogatio  previsti dal D.L. 16 maggio 1994, n. 293, convertito con la legge 15 luglio 1994, n. 444.

Le Stazioni sperimentali per l'industria sono enti pubblici economici di ricerca sottoposti alla vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, disciplinati dal D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 540, (integrato e modificato dal D.Lgs. 23 febbraio 2001, n. 71), Riordino delle stazioni sperimentali per l'industria, a norma dell'articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59,  che all’art. 2 ne specifica la natura giuridica e le funzioni, consistenti principalmente in: a) attività di ricerca industriale e attività di sviluppo precompetitiva; b) attività di certificazione di prodotti o di processi produttivi; c) analisi e controlli; d) consulenza alle imprese, alle pubbliche amministrazioni ed enti pubblici; e) attività di documentazione, divulgazione, promozione della qualità e supporto alla formazione negli specifici settori produttivi, anche al fine di consentire la crescita occupazionale qualificata; f) partecipazione all'attività di normazione tecnica; g) attività ad esse affidate dallo Stato, dalle Regioni, nonché quelle derivanti da convenzioni internazionali. L’articolo 3 riconosce alle stazioni potestà statutaria, ed è appunto lo statuto dei singoli enti che, ai sensi dell’articolo 4, determina: a) la composizione del Consiglio di amministrazione in numero non superiore a diciotto componenti, nonché le rappresentanze in seno al Consiglio medesimo, stabilendo in due terzi il numero dei componenti di provenienza imprenditoriale ed in un terzo i componenti in rappresentanza delle amministrazioni e degli enti locali; b) le funzioni ed i poteri degli organi della Stazione Sperimentale.

L’A.S. n. 1195,Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia (A.C. 1441-ter-A, approvato dalla Camera dei deputati il 4 novembre 2008, trasmesso al Senato della Repubblica il 7 novembre 2008 e, alla data del 7 maggio 2009, in corso di esame presso l’Assemblea del Senato), ai commi da 2 a 4 dell’articolo 28,Progetti di innovazione industriale e misure per il riordino del sistema delle stazioni sperimentali per l'industria,reca una delega al Governo per il riordino delle stazioni sperimentali per l’industria e per la soppressione di un altro ente vigilato dal Ministero dello sviluppo economico, l’Istituto nazionale delle conserve alimentari INCA (oltre ad istituire all’articolo 20, sempre sotto la vigilanza del Ministro dello sviluppo economico, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ente pubblico di ricerca destinato a sostituire l'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente ENEA).


 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare

Data nomina

Procedura di nomina

Stazione sperimentale per la seta

SSS

Componenti del consiglio di amministrazione:

 

Ambrogio Scotti, Eugenio Tettamanti,

Ettore Vismara,

Stefano Botto Poala,

Paolo De Ponti, Marco Galimberti, Gaudenzia Bellassai,

Luca Ronzoni e

Si ricorda che queste nomine furono comunicate dal Ministro dello sviluppo economico al Parlamento, ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978, con lettera del 29/1/2009 e annunciate alla Camera il 2/2/2009

D.M. del 29/1/2009

D.M. del Ministro dello sviluppo economico,

in rappresentanza: 1 dello

stesso Ministero,

1 della  Regione Lombardia,

6 degli industriali del settore e

Piercarlo Viganò

Si anticipa che questa nomina è stata  comunicata dal Ministro dello sviluppo economico al Parlamento, ai sensi dell’art. 9 della L. n. 14/1978, con lettera del 30/4/2009 e annunciata alla Camera il 5/5/2009

D.M. del 30/4/2009

1 del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

 

Si anticipa che con lettera del 30 aprile 2009, annunciata alla Camera il 5 maggio 2009, il Ministro dello sviluppo economico ha comunicato, ai sensi dell’articolo 9 della L. n. 14/1978, la nomina di Piercarlo Viganò quale rappresentante del Ministero dell’istruzione, università e ricerca nel consiglio di amministrazione della Stazione sperimentale per la seta in Milano SSS. Precedentemente lo stesso Ministro aveva comunicato, con lettera del 29 gennaio 2009, annunciata alla Camera il 2 febbraio 2009, la nomina per quattro anni degli altri otto componenti del Cda, effettuata con D.M. del 29 gennaio 2009. Il nuovo consigliere scadrà dall’incarico insieme agli altri già nominati, il 29 gennaio 2013. Il consigliere Eugenio Tettamanti è stato nominato presidente della stazione dal Cda nella riunione del 17 febbraio 2009.


 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare

Data nomina

Procedura di nomina

Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro

ISPESL

Commissario straordinario:

 

Antonio Moccaldi

 

(coadiuvato dal subcommissario straordinario Umberto Sacerdote)

Si attende la comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978

(ordinanza di nomina pubblicata sulla G.U. n. 98 del 29/4/2009)

28/4/2009

(prorogato fino alla nomina dei nuovi organi dell’istituto)

Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri d’intesa con la regione Abruzzo, su proposta del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri

 

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 98, serie generale del 29 aprile 2009, è stata pubblicata l’Ordinanza n. 3758 del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 aprile 2009 di attuazione dell’articolo 6, comma 1, lettera l), del D.L. 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile, secondo cui: (...) visto l’art. 13, lettera q) del decreto legislativo n. 419 del 1999, di «Riordinamento del sistema degli enti pubblici nazionali, a norma degli articoli 11 e 14 della legge 15 marzo 1997, n. 59», e dell’art. 19, comma 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 303 del 2002 recante il regolamento di organizzazione dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro ISPESL,che prevede il termine perentorio di durata massima del commissariamento, a pena di scioglimento dell’ente, di dodici mesi, termine entro cui devono essere nominati nei modi previsti dal regolamento stesso i nuovi organi dell’istituto; considerato che in attuazione delle suddette previsioni, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2008, sono stati nominati il commissario ed il sub commissario straordinario dell’ISPESL, e ne è stato previsto il mantenimento in carica fino all’insediamento dei citati organi e comunque per un periodo di sei mesi dalla data del provvedimento, con scadenza al 28 ottobre 2008 e che è stato adottato in data 27 ottobre 2008 un secondo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che ne ha prorogato, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente, di soli altri sei mesi le funzioni, con scadenza al 28 aprile 2009; considerato che il ruolo di controllo e garanzia assolto dall’ISPESL nel settore della sicurezza del lavoro non può avere soluzione di continuità in coincidenza dell’immediato avvio dei cantieri previsti dall’art. 1 del decreto-legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 28 aprile 2009 e riveste una funzione fondamentale per la ricostruzione dei territori della regione Abruzzo; considerato in particolare, che la citata proroga, si rende particolarmente necessaria e trova adeguata motivazione in considerazione della notevole connessione tra alcuni ed urgenti interventi per i gravissimi eventi calamitosi e molte importanti attività che anche l’ISPESL svolge, proprio sulle conseguenze e relative problematiche di prevenzione e sicurezza quali il primo intervento la salvaguardia degli addetti, la sicurezza degli edifici e dei cantieri il trattamento dei materiali tossici e nocivi; d’intesa con la regione Abruzzo; su proposta del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali; di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze; su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; dispone: Art. 1. Per le motivazioni di cui in premessa, il termine di scadenza del commissariamento dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL) previsto ai sensi del combinato disposto dell’art. 13, comma 1, lettera q) del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419 e dell’art. 19, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 4 dicembre 2002, n. 303, stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2008, e successive modificazioni, è prorogato fino alla nomina dei nuovi organi dell’istituto.

Si ricorda che l’attuale commissario straordinario dell’ISPESL, Antonio Moccaldi era stato nominato presidente dell’istituto per cinque anni, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni lavoro delle Camere, con D.P.R. del 1° aprile 2003. Alla scadenza del suo mandato presidenziale e dei 45 giorni di prorogatio, (contestualmente alla scadenza del mandato del consiglio di amministrazione) Moccaldi veniva nominato commissario straordinario dell’istituto (si veda supra).

L'ISPESL, istituito con D.P.R. 31 luglio 1980, n. 619 e modificato con D.P.R. 4 gennaio 2002, n. 303, è un ente di diritto pubblico impegnato nel settore della ricerca, dotato di autonomia scientifica, organizzativa, patrimoniale, gestionale e tecnica. E’ inoltre organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale, del quale il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (alla cui vigilanza è sottoposto), le regioni e, tramite queste, le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere, si avvalgono nell'esercizio delle loro attribuzioni, principalmente nei campi della prevenzione degli infortuni, della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro.


 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare

 

Data nomina

Procedura di nomina

Fondazione Centro sperimentale di cinematografia CSC

Componente del consiglio di amministrazione:

 

Sergio Gelardi

Richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina ai sensi dell’articolo 6 del D.Lgs. n. 426 del 18/9/1997 e dell’art. 1 della L.

n. 14/1978, assegnata alla Commissione

VII Cultura (Camera) e alla Commissione

7° Istruzione pubblica (Senato)

Procedura di nomina in corso

D.M. del Ministro per i beni e le attività culturali, in rappresentanza della Regione Sicilia, come 1 dei 2 consiglieri che possono essere designati da soggetti che contribuiscono per almeno un milione l'anno alla Fondazione.

Gli altri componenti del Cda erano stati nominati con D.M. del Ministro per i beni e le attività culturali (che designa il presidente e 3 consiglieri) il 23/7/2008, mentre un altro è di competenza del Ministro dell'economia e delle finanze

 

Il Ministro per i beni e le attività culturali ha trasmesso, con lettera del 23 aprile 2009, annunciata all’Assemblea il 28 aprile 2009 e assegnata alle Commissioni Cultura e Istruzione delle Camere, la proposta di nomina di Sergio Gelardi a componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia CSC, ai sensi dell’articolo 6, comma 1 del decreto legislativo 18 novembre 1997, n. 426, come modificato e integrato dal D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 32, secondo cui: il consiglio di amministrazione è nominato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, ed è composto dal presidente, indicato dal medesimo Ministro, e da quattro componenti, designati, rispettivamente, tre dal Ministro per i beni e le attività culturali ed uno dal Ministro dell'economia e delle finanze. I componenti del consiglio di amministrazione sono individuati tra personalità di elevato profilo culturale, con particolare riguardo al campo cinematografico ed audiovisivo, e con comprovate capacità organizzative. Possono far parte del consiglio di amministrazione due ulteriori rappresentanti di soggetti pubblici o privati che partecipino alle attività della Fondazione con un contributo annuo di almeno un milione di euro. Essi restano in carica per l'anno cui si riferisce il contributo. Gelardi viene proposto appunto come uno dei due rappresentanti di cui al secondo capoverso del comma 1, in particolare come rappresentante della Regione Sicilia in seno al consiglio.

Il presidente e gli altri componenti del Cda di competenza del Ministero per i beni e attività culturali furono nominati per quattro anni lo scorso 23 luglio 2008, conformemente ai pareri favorevoli espressi dalle Commissioni competenti di Camera e Senato alla metà del mese di luglio 2008. Si trattava di Francesco Alberoni (già nominato presidente per due precedenti mandati il 5 marzo 2002 e il 17 giugno 2004) e dei consiglieri di amministrazione Giuseppe (Pupi) Avati, Dario Edoardo Viganò e Giancarlo Giannini (anche quest’ultimo, come il presidente, era al terzo mandato, mentre gli altri due venivano nominati per la prima volta). Successivamente era stato nominata anche la consigliera designata dal Ministro dell’economia e delle finanze, Daniela Formento.

Il Centro, nato nel 1935 e trasformato in fondazione con il citato D.Lgs. n. 426/1997 e riordinato con il D.Lgs. n. 32/2004, si occupa di alta formazione, conservazione e ricerca nel campo della cultura cinematografica.

 

Si anticipa che il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera del 6 maggio 2009 annunciata il 7 maggio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell’art. 1 della legge n. 14/1978, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina per un secondo mandato di Umberto Vattani a presidente dell’Istituto nazionale per il commercio estero ICE. Il primo mandato di Vattani, che era stato nominato per 4 anni rinnovabili una volta con D.P.C.M. del 17 luglio 2005, è in scadenza, con il consiglio di amministrazione dell’ICE, il prossimo  18 luglio 2009.


 

b) Principali cariche di nomina governativa in enti ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978

scadute e non ancora rinnovate nel mese di aprile 2009

o previste in scadenza entro il 30 giugno 2009

 

 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Ente parco nazionale della Val Grande

Presidente:

 

Alberto Actis

Richiesta di parere parlamentare ai sensi dell’art. 1 della

L. n. 14/1978

7/4/2009

 

D.M. Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con la regione

 

Il 7 aprile 2009 è scaduto il mandato presidenziale (e sono iniziati i 45 giorni di prorogatio previsti dal citato D.L. n. 293/1994 convertito con L. n. 444/1994, che dureranno, a meno che non venga prima nominato il nuovo presidente, fino al 22 maggio 2009) di Alberto Actis presso l’Ente parco nazionale della Val Grande. Actis era stato nominato dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con D.M. del 7 aprile 2004, a seguito dei pareri favorevoli espressi, ai sensi dell’art. 1 della legge n. 14/1978, dalle Commissioni VIII Ambiente della Camera e 13° Territorio, Ambiente, Beni ambientali del Senato, rispettivamente il 1° aprile e il 24 marzo 2004.

Gli enti parco nazionali sono disciplinati dalla legge n. 394 del 6 dicembre 1991, hanno personalità di diritto pubblico, sede legale ed amministrativa nel territorio del parco e sono sottoposti alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che ne nomina il presidente con proprio decreto, d’intesa con le regioni interessate e previa espressione del parere da parte delle competenti Commissioni delle Camere.


 


 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Commissario straordinario:

 

Arturo Diaconale

Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978

1°/5/2009 e comunque non oltre la nomina del presidente

(si anticipa che il mandato è stato prorogato fino al 1°/7/2009 e comunque sempre non oltre la nomina del presidente)

D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare aveva nominato, con proprio decreto del 2 marzo 2009, il nuovo commissario straordinario dell’Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Arturo Diaconale, per due mesi, quindi fino al 1° maggio 2009, nelle more della procedura per l’acquisizione dell’intesa sul nominativo del soggetto per la nomina a presidente dell’ente parco. Si anticipa che il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha prorogato per ulteriori 2 mesi con D.M. del 4 maggio 2009 decorrente dal 2 maggio 2009, fino al 1° luglio 2009 e comunque non oltre la nomina del presidente, il mandato commissariale in questione (nomina non ancora comunicata al Parlamento).

Diaconale aveva sostituito il precedente commissario straordinario Giandonato Morra, che era stato nominato con D.M. del 16 luglio 2008, poi prorogato più volte fino alla scadenza del 1° marzo 2009, che sostituiva a sua volta il commissario Stefano Allavena, nominato il 2 marzo 2007 e anch’esso più volte prorogato nell’incarico. L’ultimo presidente dell’ente parco in questione, Walter Mazzitti, nominato con D.M. del 14 gennaio 2002, era scaduto dall’incarico il 14 gennaio 2007.


 


Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

Data scadenza

Procedura di nomina

Ente parco nazionale dell’Asinara

Commissario straordinario:

 

Silvio Vetrano

Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978

1°/5/2009 e comunque non oltre la nomina del presidente

(si anticipa che il mandato è stato prorogato fino al 1°/8/2009 e comunque sempre non oltre la nomina del presidente)

D.M. del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

 

Con D.M del 2 febbraio 2009 il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare aveva nominato per tre mesi, fino al 1° maggio 2009 (e comunque non oltre la nomina del presidente) Silvio Vetrano commissario straordinario dell’Ente parco nazionale dell’Asinara. Si anticipa che il 4 maggio 2009, con decorrenza dal 2 maggio 2009, il mandato commissariale di Vetrano (precedentemente commissario straordinario dell’Ente parco nazionale della Sila, guidato dal 13 febbraio 2009 dalla nuova presidente Sonia Ferrari) è stato prorogato per altri tre mesi fino al 1° agosto 2009 e comunque sempre non oltre la nomina del presidente (nomina non ancora comunicata al Parlamento).

Si ricorda che il 10 luglio 2008 erano scaduti i cinque anni dalla nomina a presidente dell’ente parco in oggetto di Pietro Deidda, che era stato nominato con D.M. del 10 luglio 2003, entrando però in carica insieme al primo consiglio direttivo dell’ente parco, nominato il 17 dicembre 2003. Fino a quella data l’ente era stato retto dal comitato di gestione provvisoria del parco, previsto dall’articolo 4 del D.P.R. 3 ottobre 2002 di istituzione dello stesso. Presidente e consiglio direttivo sono quindi scaduti insieme dal loro mandato il 17 dicembre 2008, entrando allora nel periodo di 45 giorni di prorogatio previsto dal citato D.L. n. 293/1994, convertito con L. n. 444/1994.

 

Sono inoltre in corso le procedure di nomina dei vertici dell’Ente parco nazionale dell’Appennino Lucano - Val D’Agri – Lagonegrese, parco istituito, dopo un lungo iter, con D.P.R. dell’8 dicembre 2007. Come ricordato nello scorso numero della presente pubblicazione, Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare aveva nominato, con D.M. del 24 ottobre 2008, Domenico Totaro primo commissario straordinario dell’ente parco in questione per gestire l’ente durante la procedura di nomina del suo primo presidente. Contro la nomina di Totaro aveva presentato ricorso al Tar competente la Regione Basilicata ottenendone la sospensione con un’ordinanza successivamente annullata dal Consiglio di Stato. Attualmente (all’8 maggio 2009) Totaro non è in carica come commissario straordinario ed è in corso la procedura per il raggiungimento dell’intesa con la Regione Basilicata per la nomina del presidente.

 

Sempre riguardo alle scadenze previste per il mese di maggio 2009, si ricorda che nello scorso numero della presente pubblicazione si era dato conto della scadenza degli otto anni trascorsi dalla prima nomina di un componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione COVIP, Bruno Mangiatordi, la cui conferma per un nuovo incarico fu effettuata con D.P.R. del 18 settembre 2006, comunicato al Parlamento ai sensi dell’articolo 9 della L. n. 14/1978. Mangiatordi era stato inizialmente nominato in sostituzione di Daniele Pace l’11 maggio 2001, per il periodo residuale del mandato di questi (che non aveva concluso il suo quadriennio) e poi per un mandato completo di quattro anni il 4 marzo 2002. Nel D.P.R. con cui Mangiatordi veniva confermato per la terza volta, quello citato del 18 settembre 2006, veniva specificato che la durata di questo ulteriore mandato sarebbe stata tale da permettere a Mangiatordi di raggiungere gli otto anni complessivi a partire dalla prima nomina (quella appunto dell’11 maggio 2001); in proposito la direzione dell’ente, interpellata dal Servizio, ha affermato che la norma debba essere interpretata in modo che il commissario in oggetto debba rimanere in carica fino al raggiungimento degli otto anni effettivi di permanenza nella carica, tenendo conto cioè anche dei periodi di sospensione della stessa tra una nomina e l’altra.


 


Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

INGV

Componenti del consiglio direttivo:

 

Gian Michele Calvi,

Michele Dragoni, Raffaele Pignone e Claudio Eva

(è presieduto dal presidente dell’ente, Enzo Boschi)

Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978

26/5/2009

D.M. del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca (che ne designa 2, 1 viene designato dalla Presidenza del consiglio e 1 dalla Conferenza Stato-Regioni)

 

Il 26 maggio 2009 verrà a scadenza il mandato quadriennale del consiglio direttivo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia INGV, nominato con D.M. del Ministro dell’istruzione, università e ricerca il 26 maggio 2005.

Il presidente dell’istituto, Enzo Boschi, nominato per la prima volta con D.P.C.M. del 17 marzo 2000 e rinnovato con D.P.C.M. del 7 maggio 2004 (nomina ribadita nel citato D.M. del 26 maggio 2005 di nomina del consiglio direttivo), è stato prorogato nell’incarico con D.P.C.M. del 23 luglio 2008 e ancora con D.P.C.M. del 16 gennaio 2009, che stabilisce che le sue funzioni sono prorogate, senza soluzione di continuità, fino a sessanta giorni dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo di riordino dell’istituto, in conformità con la legge 27 settembre 2007, n. 165, recante delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca, con cui il Governo è autorizzato ad adottare, allo scopo, uno o più decreti legislativi.

L’INGV è stato istituito con il D.lgs n. 381 del 29 settembre 1999 come ente di ricerca non strumentale nel quale sono confluiti l'Istituto nazionale di geofisica ING, l'Osservatorio vesuviano OV, nonché alcuni istituti del Consiglio nazionale delle ricerche CNR quali: l’Istituto internazionale di vulcanologia di Catania IIV, l’Istituto di geochimica dei fluidi di Palermo IGF e l’Istituto di ricerca sul rischio sismico di Milano IRRS. L'INGV ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile e di ordinamento autonomo e promuove ed effettua, anche nell'ambito di programmi dell'Unione europea e di organismi internazionali, attività di ricerca nel campo delle discipline geofisiche, della vulcanologia e delle loro applicazioni.

 


Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Istituto nazionale di ricerca metrologica

INRIM

Presidente:

 

Elio Bava

Richiesta di parere parlamentare ai sensi dell’art. 1 della

L. n. 14/1978

27/5/2009

 

D.P.C.M. previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'istruzione università e ricerca, sentite le Commissioni parlamentari competenti

 

Il 27 maggio 2009 scadrà il mandato quadriennale di Elio Bava a presidente dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica INRIM, ente derivante dalla fusione degli Istituti Gustavo Colonnetti e Galileo Ferraris. Bava, già presidente del preesistente Istituto Galileo Ferraris e poi commissario straordinario del nuovo istituto INRIM dal 7 aprile 2004, era stato nominato presidente dello stesso con D.P.C.M. del 27 maggio 2005 a seguito della deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 20 maggio 2005, conformemente ai pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari.

Il Cda dell’istituto fu invece nominato, sempre per quattro anni, con D.M. del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 21 novembre 2005 e il suo mandato verrà quindi a scadere nel prossimo mese di novembre.

Riguardo alla procedura di nomina del presidente dell’INRIM, si ricorda che l’articolo 6 comma 2 del D.Lgs. 5 giugno 1998 n. 204, stabilisce che la nomina dei presidenti degli enti di ricerca, dell'Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna [oggi: Ente italiano montagna EIM], dell'ASI e dell'ENEA è disposta con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, sentite le Commissioni parlamentari competenti, fatte salve le procedure di designazione previste dalla normativa vigente per specifici enti e istituzioni. I presidenti degli enti di cui al presente comma possono restare in carica per non più di due mandati.

L’INRIM è stato istituito dal D.Lgs. 21 gennaio 2004 n. 38 (a norma del l'articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137) che all’art. 6 comma 2 stabilisce, che il presidente è scelto tra persone di alta qualificazione scientifica e con pluriennale esperienza nella gestione di enti ed istituti complessi sia pubblici sia privati, nazionali e internazionali nel settore della ricerca. È nominato con la procedura di cui all'articolo 6, comma 2 del decreto legislativo del 5 giugno 1998, n. 204, dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta.

L’art. 2, relativo alle finalità dell’ente, dispone che L'INRIM è un ente pubblico nazionale con il compito di svolgere e promuovere attività di ricerca scientifica, nei campi della metrologia. L'INRIM svolge le funzioni di istituto metrologico primario, già di competenza dell'istituto «Gustavo Colonnetti» e dell'Istituto elettrotecnico nazionale «Galileo Ferraris» ai sensi della legge 11 agosto 1991, n. 273. L'INRIM, valorizza, diffonde e trasferisce le conoscenze acquisite nella scienza delle misure e nella ricerca sui materiali, allo scopo di favorire lo sviluppo del sistema Italia nelle sue varie componenti. L'INRIM ha personalità giuridica di diritto pubblico, gode di autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa, patrimoniale e contabile e si dota di un ordinamento autonomo in conformità al presente decreto legislativo, alla legge 9 maggio 1989, n. 168, e successive modificazioni, al decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, nonché, per quanto non previsto dalle predette disposizioni, al codice civile. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca esercita la vigilanza nei confronti dell'INRIM e, con il Ministero dello sviluppo economico, può stipulare con esso apposite convenzioni per l’individuazione e la disciplina delle relazioni tra la ricerca e le applicazioni nei campi della metrologia.

 


Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Stazione sperimentale per l'industria delle pelli e delle materie concianti

Componenti del Consiglio di amministrazione:

 

Bernardo Finco

(presidente),

Franco Donati,

Michele De Maio,

Mario Pavone,

Giovanni Duranti,

Giuseppe Volpi,

Riccardo Grotto e

Nicola Andreanini

 

Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978

28/5/2009

D.M. del Ministro dello sviluppo economico, in rappresentanza: 1 dello stesso Ministro, 1 del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca,

1 del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e 6 degli industriali del settore

 

Nel maggio del 2009 scadranno anche i mandati dei componenti del Cda della Stazione sperimentale per l’industria delle pelli e delle materie concianti che erano stati nominati per cinque anni con D.M. del 28 maggio 2004 (con cui venivano nominati i 6 componenti di provenienza imprenditoriale) integrati con D.M. del 3 dicembre 2004 (con cui venivano nominati i tre componenti di designazione governativa). Sulle stazioni sperimentali per l’industria si veda anche alla sottosezione a).

 


Ente

Carica di riferimento e

titolari

 

Controllo parlamentare previsto

Data scadenza

Procedura di nomina

Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

CNVSU

Componenti del Comitato

(organo destinato ad essere sostituito dal consiglio direttivo ai sensi del D.L. 3/10/2006, n. 262 conv. in L. 24/11/2006, n. 286 e del D.P.R. 21/2/2008, n. 64):

Luigi Biggeri (presidente),

Giovanni Azzone (vicepresidente),

Carlo Calandra Buonaura,

Alessandro Corbino,

Giacomo Elias,

Luigi Fabbris,

Guido Fiegna,

Daniela Primicerio e Patrizio Rigatti

Richiesta di parere parlamentare ai sensi dell’art. 1 della

L. n. 14/1978

31/5/2009, o alla data di entrata in funzione

dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ANVUR

D.M. del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le competenti Commissioni parlamentari

 

Il 14 maggio 2004, conformemente ai pareri espressi dalle Commissioni cultura e istruzione delle Camere, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, nominava per 4 anni i componenti del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario CNVSU, organismo previsto dall'articolo 2 della legge 19 ottobre 1999, n. 370, il cui funzionamento è stato disciplinato con D.M. 4 aprile 2000, n. 178; la sua costituzione, con la nomina dei primi componenti, era stata disposta con D.M. del 4 aprile 2000, n. 179. L’attuale comitato, in scadenza il 14 maggio 2008, è stato prorogato al 31 maggio 2009 o alla data di entrata in funzione dell’ANVUR (si veda infra), dall’art. 14 del D.L. 30 giugno 2008, n. 113.

Il Comitato nasceva come organo istituzionale dell’allora Ministero dell’università e della ricerca con il compito di fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università, predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario, promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione, attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università, effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale, predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione, nonché realizzare studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari, predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università e svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime.

Ai sensi degli articoli 138-142 del D.L. n. 262 del 3 ottobre 2006, convertito con modificazioni dalla L. n. 286 del 24 novembre 2006, il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario CNVSU, insieme al Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca CIVR e ai Comitati di valutazione del Consiglio nazionale delle ricerche CNR e dell'Agenzia spaziale italiana ASI, sono destinati ad essere soppressi e sostituiti dalla nuova Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca ANVUR, attualmente in fase di costituzione. Il D.P.R. 21 febbraio 2008, n. 64 recante il regolamento concernente la struttura e il funzionamento della nuova agenzia è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 9 aprile 2008.

 


Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Autorità portuale di La Spezia

Presidente:

 

Cirillo Orlandi

Richiesta di parere parlamentare ai sensi dell’art. 1 della

L. n. 14/1978

2/5/2009

D.M. del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti d'intesa con la regione nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio

Autorità potruale di Olbia e Golfo Aranci

Presidente:

 

Paolo Silverio Piro

18/5/2009

Autorità potruale di Piombino

Presidente:

 

Luciano Guerrieri

10/6/2009

 

Il 2 e il 18 maggio 2009 sono scaduti i quattro anni dei mandati dei presidenti delle Autorità portuali di La Spezia e di Olbia e Golfo Aranci,rispettivamenteCirillo Orlandi e Paolo Silverio Piro e hanno avuto inizio i 45 giorni di prorogatio previsti dal citato D.L. n. 293/1994, convertito con la L. n. 444/1994. Riguardo all’Autorità portuale di La Spezia, si anticipa che è in corso di perfezionamento la procedura di nomina del nuovo presidente, essendo stata formalizzata il 30 aprile 2009 l’intesa tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Presidente della Regione Liguria sul nominativo, contenuto nella terna proposta dagli enti locali e camerali competenti, di Giovanni Lorenzo Forcieri, la cui proposta di nomina, si anticipa. è stata trasmessa al Parlamento per il parere delle Commissioni Trasporti e Lavori pubblici e comunicazioni, ai sensi dell’art. 1 della L. n. 14/1978, con lettera del 5 maggio 2009, annunciata alle Camere il 7 maggio 2009.

Il 10 giugno 2009 scadrà inoltre il mandato del presidente di un’altra autorità portuale, quella di Piombino. A tale riguardo si anticipa che con lettera del 23 aprile 2009, annunciata alla Camera il 5 maggio 2009, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina a presidente, per un secondo mandato, dell’uscente Luciano Guerrieri, nominato per la prima volta con D.M. del 7 giugno 2005 notificato il 10 giugno 2005.

L'autorità portuale ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia amministrativa, di bilancio e finanziaria. L’art. 8 della citata legge n. 84/1994, stabilisce che i presidenti di questi enti siano nominati dall’ex Ministro dei trasporti e della navigazione, oggi Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la regione, nell'ambito di una terna proposta da province, comuni e camere di commercio. La citata legge n. 84/1994, assegna all'autorità portuale compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali, manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni dell'ambito portuale e mantenimento dei fondali del porto, nonché affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale. Hanno particolare rilievo competenze specifiche come le autorizzazioni alle imprese portuali, la vigilanza sull'applicazione delle tariffe, la concessione delle aree demaniali e delle banchine comprese nell'ambito portuale e l'adozione del piano regolatore portuale.

 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo

ISVAP

Componenti del consiglio:

 

Gianluca Brancadoro, Giovanni

De Marco,

Stefano

Della Pietra,

Antonio Marotti e

Vincenzo Nastasi

Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978

14/6/2009

D.P.C.M. di concerto con il Ministro dello sviluppo economico

 

I cinque componenti in carica del consiglio dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo ISVAP, nominati con D.P.C.M. 19 maggio 2005, scadranno dal loro incarico quadriennale il prossimo 14 giugno 2009 in quanto detto incarico decorre dalla data della notifica del decreto di nomina, il 14 giugno 2005. (Il sesto componente, Michele Scandroglio, ha lasciato l’incarico il 20 novembre 2008 a seguito della sua elezione a deputato). Il presidente Giancarlo Giannini scadrà invece dal suo incarico quinquennale il 5 luglio 2012, essendo stato nominato per un secondo mandato con D.P.R. del 20 giugno 2007, notificato il 5 luglio 2007 (era stato nominato per la prima volta il 6 maggio 2002).

L’ISVAP è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, istituito con legge 12 agosto 1982, n. 576, ed è un'autorità indipendente dotata di autonomia giuridica, patrimoniale, contabile, organizzativa e gestionale. Sono organi dell'ISVAP il presidente, che esercita anche le funzioni di direttore generale, e il consiglio. L'esercizio della vigilanza da parte dell'ISVAP ha per scopo la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione e la trasparenza e la correttezza dei comportamenti delle imprese, degli intermediari e degli altri operatori del settore assicurativo, avendo riguardo alla stabilità, all'efficienza, alla competitività ed al buon funzionamento del sistema assicurativo, alla tutela degli assicurati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative, all'informazione ed alla protezione dei consumatori.

 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Ente parco nazionale del Gargano

Presidente:

 

Giacomo Diego Gatta

 

Richiesta di parere parlamentare ai sensi dell’art. 1 della

L. n. 14/1978

14/6/2009

 

D.M. Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con la regione

 

Il 16 giugno 2009 scadrà il mandato del presidente dell’Ente parco nazionale del Gargano, Giacomo Diego Gatta. Si ricorda in proposito che il mandato di Gatta, che era stato nominato il 14 giugno 2004, era stato interrotto dalla nomina di Ciro Pignatelli a commissario straordinario per sei mesi con il D.M. 26 febbraio 2008, che revocava contestualmente l’incarico del presidente. Il 22 aprile 2008 però, la terza sezione del Tar di Bari accoglieva un ricorso presentato da Gatta e da un componente del consiglio direttivo sciolto, ritenendo illegittimo il provvedimento del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio uscente e reintegrando così nell’incarico il presidente Gatta, che lo ha mantenuto fino ad arrivare alla scadenza naturale del suo mandato.


 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Istituto nazionale di statistica

ISTAT

Presidente:

 

Luigi Biggeri

Richiesta di parere parlamentare ai sensi dell’art. 1 della

L. n. 14/1978

27/6/2009

D.P.R. su proposta del Presidente del Consiglio, previa deliberazione del Consiglio dei ministri

 

Il prossimo 27 giugno 2009 verrà a scadenza il secondo mandato di Luigi Biggeri a presidente dell’Istituto nazionale di statistica ISTAT. Sulla sua riconferma, effettuata con D.P.R. del 27 giugno 2005, a seguito della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 24 giugno 2005, su proposta dell’allora Ministro per la funzione pubblica, la I Commissione della Camera si espresse favorevolmente, il 25 maggio 2005 (seguita il 15 giugno 2005 da analogo parere della I Commissione del Senato). Si ricorda che Biggeri era stato nominato la prima volta con D.P.R. del 10 maggio 2001. Ai sensi del D.Lgs. n. 322 del 6 luglio 1989, il presidente dell’istituto è nominato, per quattro anni rinnovabili una sola volta, con D.P.R. su proposta del Presidente del Consiglio, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, scelto fra i professori ordinari di materie statistiche economiche e affini. I componenti del consiglio dell’ente e quelli del comitato per l’indirizzo e il coordinamento dell’informazione statistica, scadranno invece dal loro mandato nel 2011.

L’istituto, persona giuridica di diritto pubblico con ordinamento autonomo, sottoposto alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri, provvede: alla predisposizione del programma statistico nazionale; all’esecuzione dei censimenti e delle altre rilevazioni statistiche previste dal suddetto programma; all'indirizzo, al coordinamento e all’assistenza tecnica delle attività statistiche degli enti ed uffici facenti parte del Sistema statistico nazionale; alla predisposizione delle nomenclature e metodologie di base per la classificazione e la rilevazione dei fenomeni di carattere demografico, economico e sociale; alla ricerca e allo studio sui risultati dei censimenti e delle rilevazioni effettuate, nonché sulle statistiche riguardanti fenomeni d'interesse nazionale e inserite nel programma triennale; alla pubblicazione e diffusione dei dati, delle analisi e degli studi effettuati dall'istituto o da altri uffici del Sistema statistico nazionale, in particolare alla pubblicazione dell'Annuario statistico italiano e del Bollettino mensile di statistica; alla promozione e allo sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi; allo svolgimento di attività di formazione e di qualificazione professionale per gli addetti al Sistema statistico nazionale; ai rapporti con enti ed uffici internazionali operanti nel settore dell'informazione statistica e alla promozione di studi e ricerche in materia statistica.

Si ricorda che Il Presidente del Consiglio dei ministri trasmette al Parlamento, entro il 31 maggio di ciascun anno, una relazione sull'attività dell'ISTAT, sulla raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della pubblica amministrazione, nonché sullo stato di attuazione del programma statistico nazionale in vigore.

 

 
Ente

Carica di riferimento e

titolari

Controllo parlamentare previsto

 

Data scadenza

Procedura di nomina

Agenzia nazionale per lo sviluppo dell' autonomia scolastica

(fusione dell’Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa

INDIRE con gli istituti regionali ricerca educativa IRRE)

Commissari straordinari:

 

Onorato Grassi, Flaminio Galli e Leopolda Boschetti

Comunicazione al Parlamento ai sensi dell’art. 9 della

L. n. 14/1978

30/6/2009

e comunque fino alla costituzione degli organi

D.P.C.M. su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca

 

Con D.P.C.M. del 4 febbraio 2009 erano stati prorogati, fino al 30 giugno 2009 e, comunque, fino alla costituzione degli organi, i mandati dei tre commissari straordinari dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, in carica dal 10 gennaio 2007 e successivamente prorogati con D.P.C.M. dell’11 giugno, del 13 novembre 2007 e del 18 aprile 2008, pubblicati sulla Gazzetta ufficiale ma non comunicati al Parlamento benché previsto dall’art. 9 della L. n. 14/1978.

L’agenzia è stata istituita ai sensi dei commi 610 e 611 della legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) e subentra all’Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa INDIRE e agli istituti regionali di ricerca educativa IRRE. La norma dispone che allo scopo di sostenere l’autonomia delle istituzioni scolastiche nella dimensione dell’Unione europea ed i processi di innovazione e di ricerca educativa nelle medesime istituzioni, nonché per favorirne l’interazione con il territorio, è istituita presso il Ministero della pubblica istruzione, […] l’Agenzia [...], avente sede a Firenze, articolata, anche a livello periferico, in nuclei allocati presso gli uffici scolastici regionali ed in raccordo con questi ultimi, con le seguenti funzioni: a) ricerca educativa e consulenza pedagogico - didattica; b) formazione e aggiornamento del personale della scuola; c) attivazione di servizi di documentazione pedagogica, didattica e di ricerca e sperimentazione; d) partecipazione alle iniziative internazionali nelle materie di competenza; e) collaborazione alla realizzazione delle misure di sistema nazionali in materia di istruzione per gli adulti e di istruzione e formazione tecnica superiore; f) collaborazione con le regioni e gli enti locali.


 

c) Principali cariche in società partecipate dal Ministero dell’economia e delle finanze o in enti e autorità comunque non ricompresi nel campo di applicazione della L. n. 14/1978,

rinnovate o in scadenzaentro il mese di giugno 2009

 

 

All’8 maggio 2009 non risultavano ancora essere stati nominati i nuovi componenti della  Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali CGS. In proposito si ricorda che, come riportato nel precedente numero della presente pubblicazione, lo scorso 14 marzo 2009 sono scaduti i mandati dei componenti della Commissione, istituita dall'art. 12 della legge 12 giugno 1990 n. 146, modificata dalla legge n. 83 dell’11 aprile 2000. I commissari uscenti (il presidente Antonio Martone e i componenti Marco Baldassarri, Gianni Di Cagno, Tommaso Edoardo Frosini, Vincenzo Lippolis, Mariella Magnani, Giovanni Pitruzzella, Michele Tiraboschi e Francesco Tufarelli) erano stati nominati per tre anni (rinnovabili una volta) con D.P.R. del 15 febbraio 2006 (a seguito della designazione da parte dei Presidenti dei due rami del Parlamento del 10 febbraio 2006) e si erano insediati il 14 marzo 2006. La Commissione è un’amministrazione indipendente composta da nove membri designati dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica tra esperti in materia di diritto costituzionale, di diritto del lavoro e di relazioni industriali e nominati con decreto del Presidente della Repubblica.

 



Ente

Carica di riferimento e

titolari

Data nomina

Data scadenza

Procedura di nomina

EUR Spa

Presidente:

 

Paolo Cuccia

 

Amministratore delegato:

 

Mauro Miccio

 

Componenti del consiglio di amministrazione:

 

Ignazio Abrignani, Paolo Gobello, Tiziana Mazzarocchi, Umberto Mosso e Roberto Sergio

Il Cda, il presidente e l’amministratore delegato sono stati  nominati il 27/3/2006

Scadenza prevista

alla data dell’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio del 2008, entro 120 o 180 giorni dalla data di conclusione dell’esercizio sociale, il 31/12 2008, quindi entro il 30/4/2009 o il 30/6/2009

Il Cda è nominato dall’assemblea degli azionisti.

Il presidente è nominato dall’assemblea degli azionisti o, eventualmente, dal Cda. L’amministratore delegato è nominato dal Cda

(gli amministratori durano in carica un periodo non superiore a 3 esercizi annuali)

 

Gli attuali amministratori di EUR Spa, il cui consiglio di amministrazione è stato nominato nel 2006, saranno rinnovati (tutti o in parte, essendo rieleggibili) in occasione dell’assemblea della società che dovrà approvare il bilancio dell’esercizio 2008. La società (derivante dalla trasformazione dell’Ente autonomo esposizione universale di Roma, ai sensi del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 304 e il cui capitale sociale è detenuto dal Ministero dell’Economia per il 90% e dal Comune di Roma per il 10%) ha il compito di valorizzare e riqualificare l’omonimo quartiere della Capitale ed è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a tre e non superiore a nove, stabilito dall’assemblea entro i suddetti limiti. Gli amministratori vengono eletti dall’assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti (hanno diritto a presentare liste soci che rappresentino almeno l’1% delle azioni aventi diritto al voto).

In base allo statuto approvato dall’assemblea degli azionisti, l'assemblea ordinaria è convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio, entro 120 (quindi entro il 30 aprile) o entro 180 giorni (quindi entro il 30 giugno) dalla chiusura dell'esercizio sociale (il 31 dicembre di ogni anno), essendo la società tenuta alla redazione del bilancio consolidato o, comunque, “quando lo richiedano particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società”. Il presidente del consiglio di amministrazione è nominato dall’assemblea o, in mancanza, dal consiglio di amministrazione stesso.

Il consiglio può rimanere in carica fino a tre esercizi annuali, è rieleggibile e può nominare un amministratore delegato.

L'assemblea, anche nel corso del mandato, può variare il numero dei componenti il consiglio di amministrazione, sempre entro i limiti di cui sopra (tra 3 e 9) provvedendo alle relative nomine. Gli amministratori così eletti scadranno con quelli in carica.


 



Ente

Carica di riferimento e

titolari

Data nomina

Data scadenza

Procedura di nomina

Società nazionale assistenza al volo

ENAV Spa

Presidente:

 

Bruno Nieddu

 

Amministratore delegato:

 

Guido Pugliesi

 

Componenti del consiglio di amministrazione:

 

Riccardo Gabellini, Carlo Griselli, Fabrizio Franco Testa,

Giuseppe Vallone e Luciano Vannozzi

Nieddu è stato nominato consigliere e presidente il 29/3/2006;

Pugliesi è stato nominato consigliere il 29/3/2006 e amministratore delegato il 5/4/2006; Griselli, Testa e Vannozzi sono stati nominati consiglieri il 29/3/2006;

Gabellini e Vallone sono stati nominati consiglieri il 1°/3/2007

Scadenza prevista

alla data dell’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio del 2008, entro 120 o 180 giorni dalla data di conclusione dell’esercizio sociale, il 31/12 2008, quindi entro il 30/4/2009 o il 30/6/2009

Il Cda è nominato dall’assemblea degli azionisti.

Il presidente è nominato dall’assemblea degli azionisti o, eventualmente, dal Cda. L’amministratore delegato è nominato dal Cda

(gli amministratori durano in carica un periodo non superiore a 3 esercizi annuali)

 

Anche gli amministratori della Società nazionale di assistenza al volo ENAV Spa (trasformato dal 1° gennaio 2001 in società per azioni a totale controllo pubblico dall’articolo 1, comma 2, della legge 21 dicembre 1996, n. 665, così come modificata dall’articolo 35 della legge 17 maggio 1999, n. 144) essendo stati nominati per tre esercizi nel marzo del 2006, saranno rinnovati (tutti o in parte, essendo rieleggibili) entro il 30 aprile o il 30 giugno 2009, in occasione dell’assemblea che dovrà approvare il bilancio dell’esercizio 2008.

Lo statuto della società prevede infatti che l'assemblea ordinaria sia convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio entro 120 (quindi entro il 30 aprile) o entro 180 giorni (quindi entro il 30 giugno) dalla chiusura dell'esercizio sociale (il 31 dicembre di ogni anno), quando lo richiedano particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società. La società è amministrata da un amministratore unico o da un consiglio di amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a tre e non superiore a sette, stabilito dall’assemblea entro i suddetti limiti.

L'assemblea, anche nel corso del mandato, può variare il numero dei componenti il consiglio di amministrazione, sempre entro il limite di cui sopra (tra 3 e 7) provvedendo alle relative nomine. Gli amministratori così eletti scadranno con quelli in carica. L’amministratore unico o il consiglio di amministrazione possono rimanere in carica fino a tre esercizi annuali.

L’ENAV ha per oggetto l’esercizio dei sistemi di assistenza al volo, dei sistemi e delle attività di sviluppo, produzione, erogazione, vendita ed esportazione dei servizi della navigazione aerea in Italia e all’estero e di qualsiasi attività comunque connessa o complementare.

 



Ente

Carica di riferimento e

titolari

Data nomina

Data scadenza

Procedura di nomina

Sistemi di consulenza per il tesoro

SICOT Srl

Amministratore unico:

 

Guido Montanino

1°/11/2006

Scadenza prevista

alla data dell’assemblea di approvazione del bilancio d’esercizio 2008, entro 120 giorni dalla data di conclusione dell’esercizio sociale, quindi entro il 30/4/2009

Nominato dall’assemblea dei soci per non più di tre esercizi annuali

 

 

Il 30 aprile 2009 è venuto a scadenza l’incarico dell’amministratore unico della SICOT Srl, Guido Montanino, nominato con atto dell’11 novembre 2006. Lo statuto della società prevede infatti che l’amministratore unico rimanga in carica per un periodo non superiore a tre esercizi annuali, a decorrere dall’esercizio di nomina, e che venga sostituito dall’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della sua carica. L’assemblea doveva essere convocata entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale 2008, il 31 dicembre 2008, quindi entro il 30 aprile 2009.

La SICOT ha per oggetto, ai sensi dell'art. 63, comma 6, della legge 23 dicembre 2000 n. 388 (legge finanziaria 2001), la prestazione, a favore del Dipartimento del Tesoro, di attività di consulenza per la gestione delle partecipazioni azionarie detenute dalla pubblica amministrazione e per l'attuazione dei processi di privatizzazione relativi a tali partecipazioni, di attività di monitoraggio dell'andamento dei mercati finanziari e borsistici, italiani ed esteri, nonché di servizi nel campo amministrativo e finanziario. La società può inoltre compiere, purché in via strumentale per il raggiungimento dell'oggetto sociale, tutte le operazioni mobiliari, immobiliari, commerciali, industriali e finanziarie, utili e/o opportune.


 



Ente

Carica di riferimento e

titolari

Data nomina

Data scadenza

Procedura di nomina

ANAS Spa

Presidente:

 

Pietro Ciucci

 

Componenti del consiglio di amministrazione:

 

Eugenio Pinto, Sergio Scicchitano, Uberto Siola e Giuseppe Spampinato

Il Cda e il presidente sono stati  nominati il 20/7/2006; Spampinato è stato nominato il 30/10/2007

 

Scadenza prevista

alla data dell’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio del 2008, entro 180 giorni dalla data di conclusione dell’esercizio sociale, il 31/12 2008, quindi entro il 30/6/2009

Il presidente e il  Cda sono nominati dall'assemblea degli azionisti su designazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

(per 3 esercizi annuali)

 

Gli attuali amministratori dell'Ente nazionale per le strade Anas Spasaranno rinnovati (tutti o in parte, essendo rieleggibili) in occasione dell’assemblea della società che dovrà approvare il bilancio dell’esercizio 2008.

Il 20 luglio 2006 l'assemblea degli azionisti dell'Anasaveva nominato Pietro Ciucci presidente del Consiglio di amministrazione dell’ente, al posto di Vincenzo Pozzi, congiuntamente con gli altri quattro componenti del Cda: Enrico Della Gatta (sostituito il 10 ottobre 2007 da Giuseppe Spampinato), Eugenio Pinto, Sergio Scicchitano e Uberto Siola.

Il presidente e il  Cda sono nominati dall'assemblea degli azionisti su designazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (ai sensi dell’art. 7, comma 6, del D.L. 8 luglio 2002, n. 138, convertito, con modificazioni, nella legge 8 agosto 2002, n. 178). Lo statuto della società prevede che il Cda rimanga in carica per un periodo non superiore a tre esercizi annuali, a decorrere dall’esercizio di nomina, e venga sostituito dall’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della sua carica. L'assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio entro 180 giorni (quindi entro il 30 giugno) dalla chiusura dell'esercizio sociale (il 31 dicembre di ogni anno).

L’Anas è il gestore nazionale della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale. La società ha come socio unico il Ministero dell’economia e delle finanze ed è sottoposta al controllo ed alla vigilanza tecnica ed operativa del Ministero delle infrastrutture e trasporti. Le funzioni attribuite all’Anas relativamente alla rete stradale ed autostradale di interesse nazionale sono, tra l’altro: gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e autostrade; adeguamento e progressivo miglioramento della rete delle strade e delle autostrade e della relativa segnaletica; costruzione di nuove strade e autostrade; vigilanza sull’esecuzione dei relativi lavori e controllo della gestione delle autostrade; adozione di provvedimenti necessari per la sicurezza sulle strade e sulle autostrade; realizzazione di studi, ricerche e sperimentazioni in materia di viabilità, traffico e circolazione.

 



Ente

Carica di riferimento e

titolari

Data nomina

Data scadenza

Procedura di nomina

Finanziaria per i settori industriale e dei servizi FINTECNA Spa

Presidente e amministratore delegato:

 

Maurizio Prato

 

Componenti del Consiglio d’amministrazione:

 

Vincenzo Dettori

Corrado Crialese, Giuseppe Maresca, Emilio Acerna, Alessandro Pansa e Franco Neppi

 

Prato è stato nominato consigliere il 13/6/2006 e presidente e amministratore delegato il 23/4/2008; Dettori è stato nominato consigliere il 13/6/2006 e vicepresidente il 23/4/2008; Crialese, Maresca, Acerna, Pansa e Neppi sono stati nominati consiglieri il 13/6/2006

Scadenza prevista

alla data dell’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio del 2008, entro 180 giorni dalla data di conclusione dell’esercizio sociale, il 31/12 2008, quindi entro il 30/6/2009

I consiglieri sono nominati dall’Assemblea degli azionisti, il presidente e amministratore delegato dal consiglio di amministrazione

(gli amministratori sono nominati per 3 esercizi annuali)

 

Entro il 30 giugno 2009 verrà a scadenza il consiglio di amministrazione della Finanziaria per i settori industriale e dei servizi FINTECNA. Il Cda, attualmente composto dal presidente e amministratore delegato Maurizio Prato, dal vicepresidente Vincenzo Dettori e dai consiglieri Corrado Crialese, Giuseppe Maresca, Emilio Acerna, Alessandro Pansa e Franco Neppi, era stato nominato il 13 giugno 2006.

Lo statuto della società prevede che il Cda rimanga in carica per un periodo non superiore a tre esercizi annuali, a decorrere dall’esercizio di nomina, e che venga sostituito dall’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della sua carica. L'assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio entro 180 giorni (quindi entro il 30 giugno) dalla chiusura dell'esercizio sociale (il 31 dicembre di ogni anno), in considerazione del fatto che la società è tenuta alla redazione del bilancio consolidato e svolge attività di assunzione e gestione di partecipazioni.

La società è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a cinque e non superiore a nove, stabilito dall’assemblea entro i suddetti limiti.

L'assemblea, anche nel corso del mandato, può variare il numero dei componenti il consiglio di amministrazione, sempre entro il limite di cui sopra (tra 5 e 9) provvedendo alle relative nomine. Gli amministratori così eletti scadranno con quelli in carica.

La società ha per oggetto l'assunzione, gestione e dismissione di partecipazioni in società o enti in genere, ivi compresi quelli in stato di liquidazione, operanti in Italia ed all'estero nei settori industriale, immobiliare e dei servizi, nonché il compimento di attività di servizio connessa alla gestione di società, enti e aziende in genere, anche afferente a processi di liquidazione; il tutto, comunque, con esclusione di qualsiasi attività finanziaria nei confronti del pubblico. Per il raggiungimento dello scopo sociale, la società può partecipare a gare d'appalto, assumere concessioni da pubbliche amministrazioni e compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari ed immobiliari ritenute necessarie o utili, realizzare la compravendita di complessi produttivi o intere aziende o società, sia industriali sia commerciali o di servizi, l'acquisto e la cessione di crediti e debiti di qualsivoglia natura, e qualsiasi altra operazione ritenuta opportuna.

 



Ente

Carica di riferimento e

titolari

Data nomina

Data scadenza

Procedura di nomina

Gestore dei servizi elettrici

GSE Spa

Presidente:

 

Carlo Andrea Bollino

 

Amministratore delegato

 

Nando Pasquali

 

Componenti del consiglio di amministrazione:

 

Massimo Masini

(vicepresidente dal 14/2/2006)

Stefano Bertollini

Vittorio Corsini

Luca Di Carlo

Francesco Parlato

Bollino è stato nominato consigliere e presidente il 9/2/2006;

Pasquali  è stato nominato consigliere il 9/2/2006 e AD il 14/2/2006; Masini è stato nominato consigliere il 9/2/2006 e vicepresidente il 14/2/2006;

Stefano Bertollini

Vittorio Corsini

Luca Di Carlo

Francesco Parlato sono stati nominati consiglieri il 9/2/2006

Scadenza prevista

alla data dell’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio del 2008, entro 180 giorni dalla data di conclusione dell’esercizio sociale, il 31/12 2008, quindi entro il 30/6/2009

Il Cda è nominato dall’assemblea degli azionisti.

Il presidente è nominato dall’assemblea degli azionisti o, eventualmente, dal Cda. L’amministratore delegato è nominato dal Cda

(gli amministratori sono nominati per 3 esercizi annuali)

 

Anche i componenti del consiglio di amministrazione della Gestore dei Servizi Elettrici - GSE Spa dovranno essere rinnovati, in tutto o in parte, entro il 30 giugno 2009. Lo statuto della società prevede infatti che il Cda rimanga in carica per un periodo non superiore a tre esercizi annuali, a decorrere dall’esercizio di nomina, e che venga sostituito dall’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della sua carica. L'assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio entro 180 giorni (quindi entro il 30 giugno) dalla chiusura dell'esercizio sociale (il 31 dicembre di ogni anno).

La società è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a tre e non superiore a sette, stabilito dall’assemblea entro i suddetti limiti.

L'assemblea, anche nel corso del mandato, può variare il numero dei componenti il consiglio di amministrazione, sempre entro il limite di cui sopra (tra 3 e 7) provvedendo alle relative nomine. Gli amministratori così eletti scadranno con quelli in carica.

Il Gestore dei Servizi Elettrici opera per la promozione dello sviluppo sostenibile, attraverso l'erogazione di incentivi economici destinati alla produzione energetica da fonti rinnovabili e con azioni informative tese a diffondere la cultura dell'uso dell'energia compatibile con le esigenze dell'ambiente.


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione II

 

ATTI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella presente Sezione si dà conto degli atti di indirizzo (mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno) segnalati dal Servizio per il controllo parlamentare ai Ministeri ai fini della loro attuazione, nonché delle note trasmesse dagli stessi Dicasteri a seguito delle segnalazioni ricevute.


 

In evidenza ad aprile 2009

 

Le attuazioni governative:

Nel periodo considerato dalla presente pubblicazione sono state trasmesse al Servizio per il controllo parlamentare da parte dei Ministeri competenti le note relative all’attuazione di 17 ordini del giorno e di 3 risoluzioni.

Di tali attuazioni 6 sono state trasmesse dal Ministerodella difesa, 6 dal Ministero dell’interno, 3 dal Ministero degli affari esteri, 3 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e 2 dal Ministero della giustizia. Si riscontra pertanto una flessione nel numero delle attuazioni: 20 a fronte delle 42 del mese precedente.

Premesso che nella Sezione II della presente pubblicazione si dà conto testualmente di quanto riferito dai Dicasteri in merito ai singoli atti di indirizzo, si evidenzia che nel periodo considerato delle 20 attuazioni trasmesse riferite ad ordini del giorno:

 

3 danno seguito ad ordini del giorno presentati nel corso dell’esame dell’Atto Camera 1802, divenuto legge n. 183 del 2008, concernente "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 settembre 2008, n. 147, recante disposizioni urgenti per assicurare la partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia". Tali atti di indirizzo sono stati attuati dal Ministero della difesa.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1802, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 17, di cui finora attuati 3;

 

3 attuazioni rispondono ad ordini del giorno presentati nel corso dell’esame dell’Atto Camera 1386, divenuto legge n. 133 del 2008, di "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria". Tali atti di indirizzo sono stati attuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministero dell’interno.

Si fa presente che gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1386, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 256, di cui finora attuati 43;

 

3 danno seguito ad ordini del giorno presentati nel corso dell’esame dell’Atto Camera 1713, divenuto legge n. 203 del 2008, concernente "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009)". Tali atti di indirizzo sono stati attuati dai Ministeri degli affari esteri, della difesa e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1713, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 220, di cui finora attuati 14;

 

            2 attuazioni rispondono ad ordini del giorno presentati nel corso dell’esame dell’Atto Camera 1366, divenuto legge n. 125 del 2008, concernente "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica". Tali atti di indirizzo sono stati attuati dal Ministero dell’interno.

Si fa presente che gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1366, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 40, di cui finora attuati 12;

 

1 attuazionedà seguito ad un ordine del giorno presentato in occasione della discussione dell’Atto Camera 6, divenuto legge n. 101 del 2008, concernente "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 59 del 2008, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee”. Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministero dell’interno.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 6, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 18, di cui finora attuati 3;

 

1 attuazione dà seguitoad un ordine del giorno presentato nel corso dell’esame dell’Atto Camera 1185, divenuto legge n. 126 del 2008, di "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie". Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministero dell’interno.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1185, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 135, di cui finora attuati 15;

 

1 attuazionerisponde ad un ordine del giorno presentato in occasione della discussione dell’Atto Camera 1519, divenuto legge n. 130 del 2008 concernente "Ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull'Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea e alcuni atti connessi, con atto finale, protocolli e dichiarazioni, fatto a Lisbona il 13 dicembre 2007". Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministero degli affari esteri.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1519, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 17, di cui finora attuati 11;

 

1 attuazionedà seguito ad un ordine del giorno presentato in occasione della discussione dell’Atto Camera 1857, divenuto legge n. 186 del 2008, concernente "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 ottobre 2008, n. 151, recante misure urgenti in materia di prevenzione e accertamento di reati, di contrasto alla criminalità organizzata e all'immigrazione clandestina". Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministero dell’interno.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1857, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 22, di cui finora attuati 2;

 

1 attuazionedà seguito ad un ordine del giorno presentato in occasione della discussione dell’Atto Camera 1714, divenuto legge n. 204 del 2008, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011". Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministero della difesa.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1714, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 18, di cui finora attuati 1;

 

1 attuazionedà seguito ad un ordine del giorno presentato in occasione della discussione dell’Atto Camera 1972, divenuto legge n. 2 del 2009, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale" . Tale atto di indirizzo è stato attuato dal Ministero della difesa.

Gli ordini del giorno accolti dal Governo e/o approvati dall’Assemblea riferiti all’A.C. 1972, e pertanto segnalati ai Dicasteri per il seguito di competenza, sono in totale 126, di cui finora attuati 1.


 

I nostri solleciti:

Il Servizio per il controllo parlamentare provvede ad inviare ai Ministeri individuati come competenti per l’attuazione gli ordini del giorno riferiti alle leggi che sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nel mese.

In particolare, nel periodo 1° - 30 aprile 2009 sono stati sollecitati 157 ordini del giorno[*], dei quali:

 

1 riferito alla legge n. 126 del 2008, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie” (A.C. 1185),al Ministero dell’economia e delle finanze;

 

1 riferito alla legge n. 2 del 2009, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale” (A.C. 1972), alla Presidenza del consiglio dei ministri;

 

1 riferito alla legge n. 203 del 2008, concernente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge finanziaria 2009” (A.C. 1713), al Ministero dell’economia e delle finanze;

 

9 riferiti alla legge n. 12 del 2009, concernente Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 209, recante proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali” (A.C. 2047)

7 ordini del giorno sono stati inviati al Ministero degli affari esteri e 4 al Ministero della difesa;

 

46 riferiti alla legge n. 13 del 2009, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente” (A.C. 2206).

32 ordini del giorno sono stati inviati al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, 9 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 3 al Ministero dello sviluppo economico, 2 al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, 2 al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, 2 al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 1 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 1 al ministro per i rapporti con le regioni;

62 riferiti alla legge n. 14 del 2009, concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti” (A.C. 2198)

9 ordini del giorno sono stati inviati al Ministero dell’economia e delle finanze, 9 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, 9 al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, 8 al Ministero della giustizia, 8 al Ministero dello sviluppo economico, 6 al Ministero dell’interno, 4 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 4 al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, 2 al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 2 al ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, 1 al Ministero degli affari esteri ed 1 al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;

 

31 riferiti alla legge n. 15 del 2009, concernente Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti” (A.C. 2031)

18 ordini del giorno sono stati inviati al ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, 5 al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, 3 al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 2 al Ministero della difesa, 2 al Ministero dell’interno, 1 alla Presidenza del Consiglio dei ministri, 1 al Ministero degli affari esteri ed 1 al ministro per la semplificazione normativa;

 

2 riferiti alla legge n. 18 del 2009, concernente Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità” (A.C. 2121), al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;

 

1 riferito alla legge n. 25 del 2009, concernente “Ratifica ed esecuzione dei seguenti atti internazionali: a) Strumento così come contemplato dall'articolo 3(2) dell'Accordo di estradizione tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione europea firmato il 25 giugno 2003, in relazione all'applicazione del Trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d'America e il Governo della Repubblica italiana firmato il 13 ottobre 1983, fatto a Roma il 3 maggio 2006; b) Strumento così come contemplato dall'articolo 3(2) dell'Accordo sulla mutua assistenza giudiziaria tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione europea firmato il 25 giugno 2003, in relazione all'applicazione del Trattato tra gli Stati Uniti d'America e la Repubblica italiana sulla mutua assistenza in materia penale firmato il 9 novembre 1982, fatto a Roma il 3 maggio 2006” (A.C. 2014), al Ministero della giustizia;


2 riferiti alla legge n. 26 del 2009, concernente Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento nell’anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie” (A.C. 2227), al Ministero dell’interno;

 

1 riferito alla legge n. 27 del 2009, concernente “Ratifica ed esecuzione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione fra la Repubblica italiana e la Repubblica dell’Iraq, fatto a Roma il 23 gennaio 2007” (A.C. 2037), al Ministero degli affari esteri.

 

 

Nel periodo considerato sono state inoltre segnalate* dal Servizio per il controllo parlamentare 4 risoluzioni:

 

- ASCIERTO ed altri n. 7/00129, DI STANISLAO n. 7/00136 e VILLECCO CALIPARI ed altri n. 8/00038, sui contributi da destinare alle Associazioni d’arma, al Ministero della difesa;

- Guido DUSSIN ed altri n. 8/00039, sull’entrata in vigore delle nuove norme tecniche in materia di costruzioni, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

 

 

            Sono state altresì segnalate* dal Servizio per il Controllo parlamentare 7 mozioni:

 

- FRANCESCHINI ed altri n. 1/00123 (Nuova formulazione), DONADI ed altri n. 1/00134 (Testo modificato nel corso della seduta), CICCHITTO ed altri n. 1/00138 (Nuova formulazione), GALLETTI ed altri n. 1/00135 (Nuova formulazione), concernenti le iniziative in merito alla situazione economico-finanziaria degli enti locali, al Ministero dell’economia e delle finanze;

- CICCHITTO ed altri n. 1/00143, VIETTI ed altri n. 1/00144, FLUVI ed altri n. 1/00145 (Nuova formulazione), concernenti iniziative relative al sistema creditizio italiano, con particolare riferimento alla riforma delle fondazioni bancarie e delle banche popolari quotate, al Ministero dell’economia e delle finanze.

 


Note annunciate al 30 aprile 2009

in attuazione di atti di indirizzo

 

 

Ministero degli affari esteri

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1713/16

Ordine del giorno

Barbi

Assemblea

21/4/2009

III

Debito argentino e aiuti allo sviluppo

 

L’ordine del giorno Barbi n. 9/1713/16, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 novembre 2008, impegnava l’esecutivo a prevedere che le risorse derivanti dalla restituzione del debito argentino e confluite nel Fondo rotativo, di cui all'articolo 6 della legge n. 49 del 1987, fossero ancorché in parte, indirizzate in favore degli aiuti pubblici allo sviluppo.

In merito a tale impegno il Ministero degli affari esteri ha trasmesso la seguente nota:

“L'Italia vanta un credito nei confronti dell'Argentina di circa USD 686 milioni, composto per la maggior parte da crediti di aiuto (USD 499 milioni circa) e per la restante quota (USD 187 milioni circa) da crediti commerciali assicurati da SACE.

Attualmente è in corso l'attività di riconciliazione, nonché la definizione fra Segretariato del Club di Parigi e l'Argentina delle categorie di debito oggetto del rimborso (arretrati, scadenze correnti, interessi di ritardo).

Il dato definitivo del credito vantato non solo dall'Italia, ma da tutti i creditori dell'Argentina sarà noto nel dettaglio al termine della citata riconciliazione, sulla base delle variazioni del tasso di cambio e di eventuali pagamenti nel frattempo intervenuti.

Nel caso in cui venisse raggiunta l'intesa tra il Club di Parigi e le Autorità argentine sul rimborso del debito argentino, la parte relativa ai crediti commerciali verrà restituita alla SACE mentre quella relativa ai crediti di aiuto farà rientro nel Fondo rotativo della Cooperazione italiana e sarà disponibile per l'erogazione di nuovi crediti d'aiuto”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

1/00089

Mozione

Mecacci

Assemblea

21/4/2009

III

Iniziative per il rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet

 

La mozione Mecacci ed altri n. 1/00089 accolta dal Governo ed approvata dall’Assemblea nella seduta del 10 marzo 2009, impegnava l’esecutivo a reiterare al Governo cinese le richieste del Parlamento europeo di aprire in via stabile e permanente il Tibet alla stampa, ai diplomatici - in particolare ai rappresentanti dell'Unione europea - ed agli stranieri in generale ed a raccomandare alle autorità cinesi di rispondere positivamente alle richieste di visita avanzate dagli organismi ONU di monitoraggio della situazione dei diritti umani, considerando la possibilità di rivolgere loro un invito permanente, standing invitation, in modo da poter contribuire ad accertare quanto avvenuto in quella regione; a rafforzare la posizione comune in sede europea a favore di un dialogo costante, aperto, veritiero e costruttivo tra le autorità di Pechino ed i rappresentanti del Dalai Lama.

In merito a tale impegno il Ministero degli affari esteri ha trasmesso la seguente nota:

“Il Governo italiano ha seguito con la massima attenzione gli sviluppi di una situazione, purtroppo ancora ben lontana dal trovare uno sbocco soddisfacente.

Come si ricorderà, Pechino aveva annunciato, nell'aprile 2008, la sua disponibilità a riprendere il dialogo con i rappresentanti del Dalai Lama, nel rispetto dell'integrità territoriale della Cina.

Purtroppo, le tornate di colloqui finora tenutesi - nel maggio, nel luglio e nel novembre 2008 - si sono chiuse con un sostanziale nulla di fatto e senza che sia stata fissata una data per ulteriori incontri.

Da parte tibetana si attribuisce l'assenza di passi in avanti alla rigidità di Pechino. La Cina ascrive il fallimento dei colloqui di novembre alla presentazione da parte degli emissari del Dalai Lama di un memorandum con cui veniva invocata una "genuina autonomia", dietro cui si celerebbero, a detta dei cinesi, aspirazioni indipendentiste.

L'epilogo di questa ultima tornata negoziale sembra aver confermato l'indisponibilità di Pechino a concedere spiragli negoziali che alterino in maniera concreta lo status quo in Tibet.

Sullo sfondo dello stallo dei colloqui, il 17 novembre 2008 si è riunito a Dharamsala, nell'India settentrionale, il "Vertice" dei tibetani in esilio, che, pur in presenza di una cospicua opposizione radicale, ha confermato l'indirizzo moderato e non violento finora ispirato dal Dalai Lama.

Questi sviluppi non sono però valsi, finora, a rassicurare le autorità cinesi che anzi hanno comunicato, lo scorso dicembre la decisione del Premier Wen Jiabao di rinviare la sua visita in Francia nonché la sua partecipazione al Vertice UE-Cina (che era stato fissato a Lione il primo dicembre) a seguito della decisione del Presidente francese Sarkozy di incontrare a Danzica il Dalai Lama.

L'Unione Europea ha espresso forte delusione per la decisione cinese, ma si è dichiarata tuttavia intenzionata a proseguire. il partenariato strategico con la Cina. Stiamo cercando di individuare una nuova data per il Vertice, che appare ora delinearsi nel prossimo mese di maggio.

Il Governo italiano ha evocato in ogni occasione utile, sia sul piano bilaterale che in ambito europeo, l'importanza che il dialogo fra le Autorità di Pechino e i rappresentanti del Dalai Lama possa proseguire in modo franco e costruttivo.

Lo abbiamo sottolineato in tutti gli incontri politici con gli esponenti del Governo di Pechino, ad esempio nell'incontro nel giugno 2008 a Roma tra il Ministro Frattini ed il collega cinese Yang Jiechi, nonché in quelli a Pechino lo scorso ottobre in occasione del vertice ASEM del Presidente del Consiglio Berlusconi sia con il Presidente cinese Hu Jintao che con il Premier Wen Jiabao, oltre che nelle varie occasioni di colloquio del nostro Ambasciatore con quelle Autorità.

Siamo fermamente convinti che il risultato stesso del mantenimento di un canale di dialogo diretto tra le Autorità cinesi e gli emissari del Dalai Lama, per quanto ancora insufficiente, è da considerarsi un elemento importante che va incoraggiato e sostenuto in ogni maniera possibile, ancora più se esso possa interpretarsi quale risposta, seppur timida e limitata, della dirigenza cinese alle pressioni internazionali.

Assieme agli altri partners europei abbiamo inoltre ribadito, nei contatti con il Governo cinese, l'importanza per le delegazioni diplomatiche di potersi recare liberamente in Tibet per constatare l'effettiva situazione in loco.

In sede di esame periodico della situazione in Cina in Consiglio dei Diritti Umani abbiamo inoltre raccomandato alle Autorità cinesi di rispondere positivamente alle richieste di visita nel territorio cinese avanzate dai meccanismi ONU di monitoraggio della situazione dei diritti umani e di considerare la possibilità di rivolgere loro un invito permanente ("standing invitation").

Il Governo italiano ha sempre sostenuto la posizione comune in sede europea a favore di un dialogo costante, aperto, veritiero e costruttivo tra le autorità di Pechino ed i rappresentanti del Dalai Lama, essendo questi ultimi interlocutori essenziali, al fine di giungere ad una soluzione mutuamente soddisfacente della questione tibetana. Una soluzione che, nella cornice della Costituzione cinese e nel rispetto del principio "Una sola Cina", tuteli la cultura, le tradizioni e la religione tibetane. Da parte del Governo italiano, in coordinamento con gli altri partner UE, si è reiterata l'aspettativa che il Tibet venga aperto in via stabile e permanente alla stampa, ai diplomatici - in particolare ai rappresentanti dell'Unione Europea -ed agli stranieri in generale”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1519/19

Ordine del giorno

Gozi

Assemblea

28/4/2009

III

Creazione del Corpo volontario di giovani europei impegnati nell'aiuto umanitario

 

L’ordine del giorno Gozi n. 9/1519/19, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 31 luglio 2008, impegnava l’esecutivo a sostenere nelle competenti sedi europee, nella fase di definizione applicativa dell'articolo 188 J del Trattato di Lisbona, che sia conferita giusta rilevanza alla creazione del Corpo volontario di giovani europei impegnati nell'aiuto umanitario, contemplando, a tale scopo, la partecipazione esclusiva di volontari esperti, valorizzando le esperienze già avviate in alcuni Paesi membri dalle organizzazioni non governative operanti nel settore della cooperazione allo sviluppo e dell'intervento umanitario.


In merito a tale impegno il Ministero degli affari esteri ha trasmesso la seguente nota:

“La Commissione europea - DG ECHO (Directorate General for Humanitarian Aid), ha commissionato uno studio sull'argomento oggetto dell'ordine del giorno nel novembre 2006. Essa ha tuttavia sospeso l'avvio di "iniziative" utile a promuovere il coordinamento tra le azioni dell'Unione e quelle degli Stati membri" (Trattato di Lisbona art. 188 J, comma 6), in attesa dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona.

Alcuni aspetti andranno studiati con attenzione come opportunamente sottolineato dalla DG ECHO (Directorate General for Humanitarian Aid) in particolare: le implicazioni finanziarie, le modalità di reclutamento e le implicazioni sul fronte della sicurezza tenuto conto che gran parte degli interventi umanitari si attuano in paesi colpiti da conflitti.

Il Governo italiano non mancherà di contribuire fattivamente alla definizione di questi aspetti, dando pieno e convinto seguito all'impegno assunto con il Parlamento non appena la norma contenuta nel Trattato di Lisbona entrerà in vigore.

In particolare è ferma intenzione del Governo ribadire - nei fori opportuni - l'importanza della partecipazione di soli volontari esperti in materia e verrà divulgata l'esperienza già maturata in alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, dalle organizzazioni non governative operanti nel settore della cooperazione allo sviluppo e dell'intervento umanitario, in linea con gli impegni assunti dal nostro Governo.

Va intanto segnalato che, nell'ambito del Consiglio "Istruzione, gioventù e cultura" riunitosi a Bruxelles il 20 e 21 novembre 2008, il Consiglio ha formulato la raccomandazione di favorire la mobilità tra giovani volontari europei all'interno dell'Unione. Sebbene tale raccomandazione si focalizzi sulle attività di volontariato che si attuano all'interno dell'Unione europea, ciò rappresenta tuttavia un passo avanti nella giusta direzione, e potrebbe stimolare i giovani volontari europei ad impegnarsi in attività di volontariato in paesi terzi”.

 

 

 

Atti di indirizzo segnalati

(dall’inizio della XVI legislatura al

30 aprile 2009)

83

Note di attuazione pervenute

27

Percentuale

di attuazione

33%


 

Ministero della difesa

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1802/4

Ordine del giorno

De Angelis

Assemblea

8/4/2009

IV

Corresponsione della diaria per il personale militare impiegato nella missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia

 

L’ordine del giorno De Angelis ed altri n. 9/1802/4, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 19 novembre 2008, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative affinché al personale militare impiegato nella missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia la diaria giornaliera fosse corrisposta nella misura intera incrementata del 30 per cento qualora detto personale non usufruisca di vitto e alloggio gratuiti.

In merito a tale impegno il Ministero della difesa ha trasmesso la seguente nota:

“Il Governo ha dato piena attuazione all’impegno posto con 1' ordine del giorno in oggetto.

Infatti, l'articolo 4, comma 1, lett. f) del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 209, convertito dalla legge 24 febbraio 2009, n. 12, prevede che al personale che partecipa alla missione EUMM Georgia, a decorrere dal 21 settembre 2008, sia corrisposta, al netto delle ritenute per tutta la durata del periodo, in aggiunta allo stipendio o alla paga e agli altri assegni a carattere fisso e continuativo, l'indennità di missione nella misura del 98 per cento ovvero intera, incrementata del 30 per cento se non usufruisce a qualsiasi titolo, di vitto e alloggio gratuiti”.

 

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1802/8

Ordine del giorno

Cirielli

Assemblea

8/4/2009

IV

Dotazione del Fondo per le missioni internazionali per l’anno 2009

 

L’ordine del giorno Cirielli ed altri n. 9/1802/8, accolto dal Governo ed approvato dall’Assemblea nella seduta del 19 novembre 2008, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative volte ad incrementare la dotazione del Fondo per le missioni internazionali per l'anno 2009, in modo da assicurare la copertura integrale del costo complessivo reale derivante dalla partecipazione delle Forze armate alle missioni stesse

In merito a tale impegno il Ministero della difesa ha trasmesso la seguente nota:

“Il Governo ha dato piena attuazione all'impegno di adottare le opportune iniziative volte ad incrementare la dotazione del fondo per le missioni internazionali per l'anno 2009, posto con l'ordine del giorno in oggetto. Con il decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 209, di proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali, convertito dalla legge 24 febbraio 2009, n. 12, relativo al I semestre 2009, ha assicurato, per la prima volta, la copertura integrale del costo delle stesse. Infatti, lo stanziamento complessivo relativo al I semestre 2009, a fronte dì un impegno di risorse umane e materiali non dissimile rispetto a quello dello stesso periodo degli anni precedenti, è superiore di circa il 35% rispetto a quello del I semestre 2008. Ciò al fine di finanziare non solo i costi vivi e diretti delle missioni all'estero, ma. anche quelli relativi all'approntamento dei reparti, alla sicurezza del personale e alla maggiore usura dei mezzi e degli equipaggiamenti. In questo modo si è reso possibile il finanziamento delle missioni internazionali senza intaccare il bilancio ordinario, d'ora in avanti destinato per intero a garantire la necessaria copertura finanziaria per lo svolgimento da parte delle Forze armate dei compiti ad esse istituzionalmente assegnati”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

0/1713/IV/1

Ordine del giorno

Cicu

Commissione

23/4/2009

IV

Nuovo modello di difesa e varo di una legge quadro che definisca la specificità del personale delle Forze armate e di polizia

 

L’ordine del giorno Cicu ed altri n. 0/1713/IV/1, accolto dal Governo nella seduta della IV Commissione (Difesa) del 14 ottobre 2008, impegnava l’esecutivo ad utilizzare tutti gli strumenti normativi previsti dal decreto-legge n. 112 del 2008 per una razionalizzazione delle risorse a disposizione del Ministero della difesa; a presentare al più presto un disegno di legge delega, previa apposita comunicazione al Parlamento, che affronti le questioni cardine del nuovo modello di difesa; ad adottare iniziative per il varo di una legge quadro per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia che ne definisca la specificità rispetto agli altri comparti del pubblico impiego e anche il corrispondente riconoscimento in materia di reclutamento, stato giuridico, avanzamento e trattamento economico di servizio e di quiescenza.

In merito a tali impegni il Ministero della difesa ha trasmesso la seguente nota:

“Il Governo intende dare piena .attuazione agli impegni posti con l'ordine del giorno in oggetto.

In tale quadro, quanto al primo impegno, è coinvolto in un'azione a largo respiro tesa all'utilizzazione più ampia delle risorse finanziarie e degli strumenti di flessibilità offerti dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 agosto 2008, n. 133, per quanto concerne, in particolare, l'attuazione dell'articolo 14-bis del richiamato decreto-legge che appronta importantissimi strumenti per la valorizzazione dell'ampio patrimonio immobiliare del Ministero della difesa e l'adeguamento dello stesso alle nuove esigenze delle Forze armate. Ha, infatti, a tale scopo costituito un Comitato di indirizzo strategico sulle problematiche delle dismissioni dei beni del Ministero della difesa incaricato di definire la strategia di base, l'organizzazione delle risorse, nonché le modalità generali di esecuzione del complesso iter di dismissione dei beni della Difesa, articolato sull'intero territorio nazionale, anche al fine di recuperare ulteriori risorse finanziarie da utilizzare per una più efficace e sostenibile dislocazione delle forze.

Ai fini della predisposizione di un disegno di legge delega, che affronti le questioni cardine del nuovo modello di difesa, il Dicastero ha avviato azioni concrete finalizzate a garantire l'operatività delle Forze armate, anche in funzione delle evoluzioni del quadro internazionale e degli scenari di crisi, ponendo al centro della riforma la tutela del personale che vi opera. Nell'ambito di tali iniziative, anche in linea con quanto emerso in occasione di riunioni del Consiglio supremo di difesa, il Ministro della difesa ha istituito il 22 gennaio scorso una Commissione di alta consulenza e di studio, da lui presieduta, incaricata di elaborare, in tempi brevi, un progetto di riforma degli assetti organizzativi del Ministero della difesa, delle Agenzie e delle Aree tecnico-amministrativa e tecnico-industriale e delle Forze armate al fine, tra l'altro, di adeguare le strutture del supporto tecnico-logistico e delle manutenzioni, di incrementare l'efficienza e le capacità operative dello strumento militare e meglio definire le altre funzioni operative cui possono essere chiamate le stesse Forze armate.

In tale intervento normativo e nei decreti legislativi discendenti potranno trovare spazio anche ulteriori interventi finalizzati a valorizzare la specificità del personale che opera nel comparto difesa e sicurezza, ferma restando l'importanza di quanto disciplinato dall'articolo 14 del disegno di legge "Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali" (A.S. 1167), concernente la definizione della specificità del comparto sicurezza e difesa in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti ed ai correlati impieghi in attività usuranti”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1714/3

Ordine del giorno

Garofani

Assemblea

23/4/2009

IV

Rapporto percentuale tra il PIL e le risorse destinate alla funzione Difesa

 

L’ordine del giorno Garofani ed altri n. 9/1714/3, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 13 novembre 2008, impegnava l’esecutivo ad assumere le necessarie iniziative per garantire che il rapporto tra PIL e risorse destinate alla funzione Difesa nello stato di previsione del Ministero della difesa per i prossimi anni non sia inferiore all'1 per cento, garantendo un significativo recupero di risorse da destinare all'esercizio.

In merito a tale impegno il Ministero della difesa ha trasmesso la seguente nota:

“Con riguardo all'impegno di cui all'o.d.g. in oggetto, accolto come raccomandazione, va osservato che la garanzia di stabilità e coerenza nel tempo dell'assegnazione delle risorse per il comparto difesa è considerata priorità ineludibile dal Governo e dal Ministro della difesa ai fini di una coerente e compatibile pianificazione dello strumento militare, nonostante i contingenti interventi sugli stanziamenti imposti alla manovra finanziaria dalla critica situazione economica mondiale.

In tale quadro, il Ministro della difesa, come dichiarato in audizione alla IV Commissione difesa della Camera l'8 ottobre scorso nel corso dell'esame congiunto della legge finanziaria per l'anno 2009 e del bilancio dello Stato per l'anno 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011, è impegnato nell'approntare uno specifico piano pluriennale della difesa, da realizzarsi entro l'arco della Legislatura, che possa conciliare le esigenze di risparmio di finanza pubblica e, contestualmente, assicurare la necessaria operatività delle Forze armate per garantire la difesa e la sicurezza del Paese e gli impegni internazionali assunti nel contesto delle alleanze di cui esso fa parte. In questa prospettiva, l'obiettivo prioritario da perseguire è quello di assicurare al Dicastero un flusso finanziario predeterminato e immutabile, per l'intera durata della Legislatura, che permetta di programmare al meglio l'ottimizzazione delle risorse e di continuare a disporre di Forze armate efficienti ed apprezzate nel contesto internazionale.

A tal fine, in linea con quanto partecipato al Consiglio supremo di difesa, il Ministro della difesa ha istituito il 22 gennaio scorso una Commissione di alta consulenza e studio, da lui presieduta, incaricata di elaborare, in tempi brevi, un progetto di riforma degli assetti organizzativi del Ministero della difesa, delle Agenzie e delle Aree tecnico amministrativa e tecnico-industriale e delle Forze armate al fine, tra l'altro, di adeguare le strutture del supporto tecnico-logistico e delle manutenzioni, di incrementare l'efficienza e le capacità operative dello strumento militare e meglio definire le altre funzioni operative cui possono essere chiamate le stesse Forze armate. Il piano pluriennale di difesa svilupperà l'analisi e la revisione delle strutture di vertice del Dicastero in tutte le sue aree componenti, al fine di ottenere una sempre maggiore chiarezza delle rispettive funzioni e competenze, uno snellimento delle procedure e la massima economicità di gestione. Per quanto attiene più in particolare alle Forze armate, l'obiettivo primario è quello di mantenere il più elevato livello possibile della loro componente operativa.

Per le stesse finalità di razionalizzazione, il Dicastero è impegnato nella più oculata utilizzazione delle risorse finanziarie e dei modelli di flessibilità offerti dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, per quanto concerne, in particolare, l'attuazione dell'articolo 14-bis del richiamato decreto-legge che appronta importantissimi strumenti per la valorizzazione dell'ampio patrimonio immobiliare del Ministero della difesa e l'adeguamento dello stesso alle nuove esigenze delle Forze armate. Ha, infatti, a tale scopo costituito un Comitato di indirizzo strategico sulle problematiche delle dismissioni dei beni del Ministero della difesa incaricato di definire la strategia di base, l'organizzazione delle risorse, nonché le modalità generali di esecuzione del complesso iter di dismissione dei beni della Difesa, articolato sull'intero territorio nazionale, anche al fine di recuperare ulteriori risorse finanziarie da utilizzare per una più efficace e sostenibile dislocazione delle forze”.

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1972/31

Ordine del giorno

Garofani

Assemblea

23/4/2009

IV

Riconoscimento nell'anno 2009 al personale di truppa delle Forze armate in rafferma annuale e in ferma prefissata di un beneficio economico equivalente a quello attribuito al personale di truppa in servizio permanente

 

L’ordine del giorno Garofani ed altri n. 9/1972/31, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 14 gennaio 2009, impegnava l’esecutivo a valutare l'opportunità di assumere le necessarie iniziative, in fase di emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attuativo delle misure adottate a favore del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, titolare di un reddito complessivo di lavoro dipendente non superiore, nell'anno 2008, a 35 mila euro, consistenti in una riduzione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali, al fine di riconoscere nell'anno 2009 ai volontari in rafferma annuale e in ferma prefissata delle Forze armate un beneficio economico equivalente a quello attribuito al personale di truppa in servizio permanente.

In merito a tale impegno il Ministero della difesa ha trasmesso la seguente nota:

“Il Governo ha dato piena attuazione all'impegno di cui all'o.d.g. in oggetto, con l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2009, che individua le modalità applicative del dettato legislativo previsto nell'art. 4, comma 3, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, che riconosce per l'anno 2009 una riduzione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali dovuta per il trattamento economico accessorio a tutto il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico di reddito complessivo da lavoro dipendente non superiore nell'anno 2008 a 35.000 euro.

Il decreto, infatti, individua espressamente tra i destinatari del beneficio fiscale i volontari non in servizio permanente delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché gli allievi delle scuole e delle accademie del comparto sicurezza, difesa e del soccorso.

Il provvedimento rappresenta un chiaro riconoscimento in termini economici, sotto il profilo del trattamento fiscale, alla specificità dei compiti e delle condizioni di impiego del personale del citato comparto, anche a quello in rafferma annuale e ferma prefissata delle Forze armate, in ragione degli accresciuti impegni che esso è chiamato a svolgere per assicurare la sicurezza e l'ordine interno e per la partecipazione alle missioni internazionali”.


 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1802/20

Ordine del giorno

Villecco Calipari

Assemblea

23/4/2009

IV

Finanziamento del Fondo per le missioni internazionali

 

L'ordine del giorno Villecco Calipari ed altri n. 9/1802/20, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 19 novembre 2008, impegnava l’esecutivo ad adottare le opportune iniziative affinché il Fondo per le missioni internazionali sia dotato di risorse sufficienti alla regolare conduzione delle missioni stesse e comprenda gli stanziamenti necessari alla manutenzione dei mezzi e alla fornitura delle dotazioni utili al loro espletamento e necessarie alla massima sicurezza dei soldati italiani.

In merito a tale impegno il Ministero della difesa ha trasmesso la seguente nota:

“Il Governo ha dato piena attuazione all'impegno, prevedendo nel decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 209, di proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali, convertito dalla legge 24 febbraio 2009, n. 12, per la prima volta, il finanziamento non solo delle spese di personale e di quelle vive di funzionamento, ma anche di quelle relative all'approntamento dei reparti, alla sicurezza del personale e alla maggiore usura dei mezzi e degli equipaggiamenti.

Infatti, il citato decreto-legge autorizza la spesa di complessivi 731 mln. di euro, fino al 30 giugno 2009, per le missioni militari, registrando un incremento dello stanziamento di circa i135% rispetto a quello del I semestre 2008.

In questo modo si è reso possibile il finanziamento delle missioni internazionali senza intaccare il bilancio ordinario, d'ora in avanti destinato per intero a garantire la necessaria copertura finanziaria per lo svolgimento da parte delle Forze armate dei compiti ad esse istituzionalmente assegnati”.

 

 

 

Atti di indirizzo segnalati

(dall’inizio della XVI legislatura al

30 aprile 2009)

44

Note di attuazione pervenute

24

Percentuale

di attuazione

55%


 

Ministero della giustizia

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

8/00022

Risoluzione conclusiva

Lo Presti

Commissione

20/4/2009

II

Disciplina dell'azione risarcitoria collettiva

 

La risoluzione conclusiva Lo Presti n. 8/00022, approvata dalla II Commissione (Giustizia) nella seduta del 18 dicembre 2008, impegnava il Governo ad adottare tutte le iniziative di propria competenza affinché sia mantenuta la proroga del termine in cui acquisteranno efficacia le disposizioni in materia di azione risarcitoria collettiva.

In merito a tale impegno il Ministero della giustizia ha trasmesso la seguente nota:

“Si comunica che l'Ufficio Legislativo di questo Ministero ha partecipato al tavolo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, volto a ridisegnare l'azione risarcitoria collettiva, disciplinata dall'art. 140-bis del codice del consumo e ha condiviso il testo che ne è scaturito.

Successivamente, detto testo è stato trasfuso in un emendamento del Ministero dello sviluppo economico al disegno di legge n. 1195, recante ‘disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia’.

Il suddetto Ufficio Legislativo ha reso parere favorevole nel merito sull'emendamento, che riprende senza modifiche il testo frutto del citato tavolo di lavoro.

Si tratta, infatti, di un testo equilibrato, che razionalizza l'azione risarcitoria collettiva introdotta nell'art. 140-bis sotto molti aspetti, tra i quali la legittimazione ad agire, il giudizio di ammissibilità, la natura di titolo esecutivo della condanna, le modalità di deposito delle somme da parte delle imprese condannate in primo grado.

Quanto all'opportunità di presentare il testo sotto forma di emendamento a un disegno di legge in fase avanzata di esame, si può osservare che la necessità di una modifica rapida dell'attuale art. 140-bis è unanimemente riconosciuta, come dimostrano proprio i disegni di legge d'iniziativa parlamentare citati nella risoluzione in oggetto, e che pertanto la strada scelta dal Governo di procedere con un emendamento è quella che consentirà di avviare l'azione risarcitoria collettiva nel più breve tempo possibile.

Con riguardo, infine, all'ulteriore proroga dell'entrata in vigore dell'art 140-bis, che l'art. 19 del D.L. 207/2008, convertito dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, ha fissato al 30 giugno 2009, essa è stata prevista solo al fine di consentire al Governo la presentazione del suddetto emendamento e l'approvazione definitiva del testo.

Non vi è, dunque, nessuna intenzione dilatoria ma, al contrario, si persegue l'obiettivo di evitare irrazionali sovrapposizioni di norme”.


 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

7/00087

Risoluzione

Bernardini

Commissione

28/4/2009

II

Norme di attuazione dello Statuto della Corte penale internazionale

 

La risoluzione Bernardini ed altri n. 7/00087, approvata dalla II Commissione (Giustizia) nella seduta del 4 febbraio 2009, impegnava il Governo a predisporre con la massima urgenza un disegno di legge di adeguamento interno delle norme dello Statuto della Corte penale internazionale su genocidio, aggressione, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, conosciuto anche come “Statuto di Roma”.

In merito a tale impegno il Ministero della giustizia ha trasmesso la seguente nota:

“Si ribadisce la piena adesione del Governo all'avvertita esigenza di un sollecito adeguamento dell'ordinamento italiano alla normativa europea.

Si tratta di un intento palesemente condiviso con tutte le forze politiche e che il Governo ha apertamente dichiarato in tutti gli atti di sindacato ispettivo che sono stati più volte presentati in materia di recepimento dello Statuto Penale Internazionale.

In effetti, i tempi per la predisposizione del disegno di legge in materia si sono rivelati più lunghi di quanto previsto ed auspicato, ma il motivo non è certo stato né dilatorio, né meramente pretestuoso.

Il Governo ha alacremente lavorato per approntare un atto normativo tecnicamente completo e si è anche impegnato affinché tale atto si dimostri coerente con la normazione interna e soddisfi adeguatamente tutte le aspettative.

Si comunica, pertanto,che il d.d.l. è stato ultimato e che il 7 aprile scorso è stato trasmesso al Consiglio dei Ministri per la calendarizzazione di competenza e per la successiva discussione”.

 

 

 

Atti di indirizzo segnalati

(dall’inizio della XVI legislatura al

30 aprile 2009)

73

Note di attuazione pervenute

2

Percentuale

di attuazione

3%


 

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1386/237

Ordine del giorno

Fallica

Assemblea

23/4/2009

IX

Modalità di trasferimento a titolo gratuito delle compagnie di navigazione regionali di proprietà della Tirrenia

 

L’ordine del giorno Fallica ed altri n. 9/1386/237, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 23 luglio 2008, impegnava l’esecutivo a valutare le modalità e i tempi del trasferimento delle compagnie di navigazione regionali di proprietà della Tirrenia alle regioni d'appartenenza, anche in considerazione della situazione di crisi finanziaria, operativa e strutturale in cui esse si trovano.

In merito a tale impegno il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la seguente nota:

“In riferimento all'ordine del giorno indicato in oggetto accolto dal Governo nella seduta della Camera dei Deputati del 23/07/2008 relativo alla legge n. 133/2008 "Conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" ed in particolare, con specifico riferimento all'articolo 57 che prevedeva norme sui servizi di cabotaggio svolti dalle società regionali del Gruppo Tirrenia, si fa. presente quanto segue.

L'art. 26 del d.l. 185/08, convertito dalla legge 2/09, ha modificato il comma 1 dell'art. 57 della legge 133/08, rinviando al 1° gennaio 2010 il passaggio delle funzioni e dei compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo di servizio pubblico, che si svolgono all'interno di una regione, alle regioni territorialmente competenti. Lo stesso art. 26 ha, al contempo, espressamente abrogato i commi 3 e 4 del predetto art. 57 eliminando quindi sia la possibilità del trasferimento a titolo gratuito del pacchetto azionario delle società regionali marittime del Gruppo Tirrenia alle regioni territorialmente competenti che ne facessero richiesta sia la possibilità dell'affidamento dei servizi di cabotaggio da parte delle regioni a società interamente partecipate da esse.

L'art. 26 del D.L. 207/08, convertito dalla legge 14/09, inoltre, ha stabilito che le convenzioni, scadute il 31 dicembre 2008 con le società del Gruppo Tirrenia, sono prorogate fino al 31 dicembre 2009 per permettere la definizione del processo di privatizzazione previsto dal comma 998 e ss. della l. 296/06 (Legge Finanziaria 2007).

Le norme di legge in questione sono state promulgate anche in considerazione della manifestata impossibilità, da parte delle regioni, di farsi carico delle passività che sarebbero conseguite dall'acquisizione delle singole società regionali del Gruppo Tirrenia.

L'azione posta in campo dal Governo prevede, al momento, la privatizzazione del Gruppo Tirrenia nella sua interezza, ivi comprese le società esercenti i servizi sovvenzionati dallo Stato per assicurare la continuità territoriale con le isole, attualmente in fase di riordino.

Si deve pertanto conclusivamente affermare che la norma introdotta dal D.L. 112/08 sul trasferimento gratuito delle società regionali alle regioni d'appartenenza, essendo stata abrogata prima di aver prodotto alcun effetto, non ha generato nessuna delle problematiche sollevate dalla mozione* in argomento”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1386-B/6

Ordine del giorno

Lovelli

Assemblea

23/4/2009

IX

Interventi infrastrutturali individuati dal DPEF 2009-2013 per gli assi viari e ferroviari del Corridoio 24 Genova-Rotterdam e contratti di programma tra Stato, ANAS e RFI

 

L’ordine del giorno Lovelli n. 9/1386-B/6, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 5 agosto 2008, impegnava l’esecutivo a dare piena attuazione agli interventi infrastrutturali individuati dal DPEF 2009-2013 per gli assi viari e ferroviari del Corridoio 24 Genova-Rotterdam, con particolare riferimento alla Valle Scrivia e ai collegamenti ferroviari e autostradali fra Genova e Milano e Genova e Torino; a verificare le convenzioni in atto fra ANAS Spa e Autostrade per l'Italia Spa e il Contratto di Programma vigente fra Stato ed RFI, per rendere operativi gli interventi previsti e per puntualizzare gli investimenti necessari sulla rete autostradale A7 e sulle suddette linee ferroviarie; a verificare la fattibilità del progetto definitivo, approvato con delibera del CIPE pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 25 agosto 2006, della linea AV/AC Genova - Milano «terzo valico dei Giovi», sotto il profilo dei costi, della copertura finanziaria, della rispondenza alle osservazioni formulate dalle regioni e degli enti locali e delle modalità di realizzazione conseguenti alla riattivazione della convenzione col Contraente generale.

In merito a tale impegno il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la seguente nota:

“Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con rete Ferroviaria Italiana S.p.A., promuove lo sviluppo del Progetto Prioritario 24 "Corridoio ferroviario Genova Rotterdam nel quadro della rete europea delle infrastrutture di trasporto, anche ai fini della partecipazione all'assegnazione dei contributi finanziari TEN-T.

A tale riguardo, con decisione finanziaria del 2008, è stato assentito un primo contributo di 5,05 milioni di euro, da destinare alla progettazione delle opere di miglioramento della linea ferroviaria compresa tra le stazioni di Genova-Voltri e Genova-Brignole.

Il 50% di detto importo è stato già trasferito, su indicazione di questo Ministero, a Rete Ferroviaria Italiana, in quanto soggetto attuatore dell'intervento in parola.

In relazione al progresso delle fasi di progettazione e di realizzazione del PP24, le ulteriori istanze di finanziamento verranno sottoposte alla Commissione europea, in occasione dei bandi europei previsti nel quadro della programmazione 2007-2013, onde assicurare il massimo sostegno finanziario da parte delle istituzioni europee”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1713/22

Ordine del giorno

Dal Lago

Assemblea

23/4/2009

IX

Finanziamento della cosiddetta «Tangenziale nord» di Vicenza

 

L’ordine del giorno Dal Lago ed altri n. 9/1713/22, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 13 novembre 2008, impegnava l’esecutivo a dar seguito agli impegni presi per il finanziamento della cosiddetta «Tangenziale nord» di Vicenza.

In merito a tale impegno il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso la seguente nota:

“La Tangenziale Nord di Vicenza rientra nel "sistema tangenziali venete" individuate come supporto dell'autostrada A74 in procedura di finanza di progetto da parte della Regione Veneto.

Peraltro, detto sistema di tangenziali non ricade tra gli investimenti dedotti nella convenzione di concessione tra ANAS e Società Brescia-Padova.

Non rientrando l'infrastruttura in questione nella viabilità di competenza statale, non si dispone, pertanto, di elementi utili relativamente agli impegni richiesti con l'atto di indirizzo in oggetto”.

 

Atti di indirizzo segnalati

(dall’inizio della XVI legislatura al

30 aprile 2009)

171

Note di attuazione pervenute

5

Percentuale

di attuazione

3%


 

Ministero dell’interno

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1185/67

Ordine del giorno

Fugatti

Assemblea

8/04/2009

I

Erogazione ai comuni del secondo acconto compensativo del minor gettito ICI

 

L'ordine del giorno Fugatti ed altri n. 9/1185/67, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 26 giugno 2008, impegnava l’esecutivo ad adottare le necessarie iniziative affinché il secondo acconto del trasferimento compensativo in favore dei comuni per il minor gettito tributario generato dall'esclusione dall'imposta comunale sugli immobili delle case di prima abitazione, come determinato ai sensi del comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge n. 93 del 2008 (nel corso della cui conversione in legge è stato presentato l’atto di indirizzo in titolo), fosse effettuato entro il 31 dicembre 2008.

In merito a tale impegno il Ministero dell’interno ha trasmesso la seguente nota:

“Al riguardo, si comunica che questo Ministero ha erogato ai comuni entro dicembre 2008, sulla base dei previsti criteri di attribuzione, tutti i fondi relativi al rimborso della minore imposta I.C.I. da abitazione principale messi a disposizione dalle leggi di spesa per l'anno 2008.

Si precisa, altresì, che l'articolo 77 bis, comma 32, del decreto legge n. 112/2008 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133/2008, impone ai comuni la trasmissione al Ministero dell'Interno entro il 30 aprile 2009 della certificazione del mancato gettito I.C.I. accertato. Pertanto, solo dopo tale data si potrà avere un dato compiuto sull'ammontare del mancato gettito I.C.I. da abitazione principale registrato dai comuni”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1366/62

Ordine del giorno

Cirielli

Assemblea

8/04/2009

I

Valutazione della posizione dei candidati risultati idonei nei concorsi

per le forze di polizia ai fini della loro assunzione

 

L'ordine del giorno Cirielli ed altri n. 9/1366/62, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 16 luglio 2008, impegnava l’esecutivo a valutare la posizione di coloro che fossero risultati idonei nei concorsi per le Forze di polizia ai fini della loro assunzione.

In merito a tale impegno il Ministero dell’interno ha trasmesso la seguente nota:

Al riguardo, si rappresenta che la legge 23 agosto 2004, n. 226, stabilisce all'art. 16 che per il reclutamento del personale nelle carriere iniziali delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e del Corpo militare della Croce Rossa, i posti messi annualmente a concorso sono riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno, ovvero in rafferma annuale in servizio o in congedo, in possesso dei requisiti previsti dai rispettivi ordinamenti per l'accesso alle predette carriere.

Si sottolinea, in particolare, che così come per le altre amministrazioni dello Stato, si procede alle assunzioni del personale in argomento sulla base delle autorizzazioni di cui all'art. 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, nell'ambito di contingenti fissati dalla legge finanziaria di volta in volta vigente.

Le assunzioni di personale nei ruoli della Polizia di Stato avvengono, pertanto, in stretta adesione alla normativa suindicata”.

 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1857/2

Ordine del giorno

D’Ippolito Vitale

Assemblea

8/04/2009

I

Assunzione dei candidati risultati idonei nelle procedure concorsuali indette per l'accesso al ruolo dei commissari della Polizia di Stato, con i decreti ministeriali degli anni 2005, 2006 e 2007

 

L'ordine del giorno D’Ippolito Vitale ed altri n. 9/1857/2, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 26 novembre 2008, impegnava l’esecutivo a provvedere affinché l'amministrazione della pubblica sicurezza sia autorizzata ad assumere i candidati risultati idonei nelle procedure concorsuali indette per l'accesso al ruolo dei commissari della Polizia di Stato, con i decreti ministeriali degli anni 2005, 2006 e 2007.

In merito a tale impegno il Ministero dell’interno ha trasmesso la seguente nota:

“Le assunzioni di personale da parte dell'amministrazione della pubblica sicurezza - così come delle altre amministrazioni dello Stato - sono soggette alle autorizzazioni previste dall'articolo 39, comma 3-ter, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante "Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica", nell'ambito dei contingenti fissati dalla legge.

Inoltre, a norma dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, concernente il riordino dei ruoli del personale direttivo e dirigente della Polizia di Stato, una quota pari al venti per cento dei posti disponibili deve essere coperta mediante concorso interno, per titoli ed esami, riservato ai dipendenti della Polizia di Stato in possesso dei requisiti necessari.

Le assunzioni di personale nei ruoli della Polizia di Stato avvengono in stretta adesione alla richiamata normativa”.


 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1386/273

Ordine del giorno

Veltroni

Assemblea

8/04/2009

I

Conferimento di risorse ulteriori alle Forze di polizia ed alle Forze armate per lo svolgimento dei loro compiti istituzionali

 

L'ordine del giorno Veltroni ed altri n. 9/1386/273, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 23 luglio 2008, premessi i tagli al bilancio del Ministero dell’interno previsti con il decreto-legge n. 112 del 2008 (nel corso della cui conversione è stato presentato l’atto di indirizzo in titolo) impegnava l’esecutivo ad adottare ulteriori iniziative volte ad incrementare il finanziamento necessario ad assicurare il funzionamento e l'esercizio delle funzioni istituzionali proprie delle Forze di polizia e delle Forze armate.

In merito a tale impegno il Ministero dell’interno ha trasmesso la seguente nota:

“Le riduzioni finanziarie indicate nell'ordine del giorno in riferimento risultano sostanzialmente corrette. Alle stesse deve aggiungersi una quota di debiti, al 31 dicembre 2008, stimata presuntivamente in euro 490 milioni.

Ciò premesso, occorre precisare che l'analisi dei dati che emergono dalla legge di bilancio per il 2009, evidenzia un consistente miglioramento della situazione finanziaria del Ministero dell'Interno rispetto alle previsioni definite dal decreto legge n. 112/2008, convertito, con modificazioni, nella legge n. 133/2008, che ha dato luogo alla presentazione dell'ordine del giorno. Infatti, a fronte di una iniziale riduzione degli stanziamenti di cui sopra, con la legge di bilancio, approvata nel dicembre scorso, è stato dato seguito a buona parte delle richieste di stanziamento avanzate dal Ministero dell'Interno.

Oltre agli stanziamenti ordinari, al Ministero dell'Interno sono state destinate le seguenti risorse finanziarie:

- una quota del fondo di parte corrente pari a 200 milioni di euro annui è destinata alle esigenze di tutela della sicurezza e del soccorso pubblico, inclusa l'assunzione di personale in deroga ai limiti della legislazione vigente, per un importo di euro 40 milioni per il 2009 ed euro 100 milioni a decorrere dal 2010;

- un fondo di 100 milioni di euro per l'anno 2009 con le finalità della realizzazione, sulla base di apposite convenzioni tra il Ministero dell'Interno e i comuni interessati, delle iniziative urgenti occorrenti per il potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell'ordine pubblico;

- un fondo unico (denominato "Fondo unico giustizia"), alimentato con le somme di denaro sequestrate e i proventi derivanti dai beni confiscati alla criminalità organizzata, destinato in misura non inferiore ad un terzo proprio alla tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico, fatta salva l'alimentazione del Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e del Fondo di rotazione per la solidarietà delle vittime dei reati di tipo mafioso. La disciplina del Fondo unico giustizia è contenuta nel decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143, convertito con modificazioni nella legge 13 novembre 2008, n. 181, mentre le modalità di gestione verranno fissate con il decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dell'Interno ed il Ministro della Giustizia, al momento in corso di perfezionamento. In attesa dell'adozione del richiamato decreto, le risorse oggetto di confisca versate all'entrata del bilancio dello Stato successivamente alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 112/2008, convertito nella legge n. 133/2008, sono immediatamente riassegnate nel limite di 100 milioni di euro per l'anno 2009 a valere sulla quota del predetto Fondo Unico di Giustizia per le urgenti necessità di tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico e, nel limite di 3 milioni di euro per l'anno 2009, per sostenere e diffondere sul territorio i progetti di assistenza alle vittime di violenza sessuale e di genere, al Fondo nazionale contro la violenza sessuale e di genere di cui all'articolo 1, comma 1261, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Per quanto riguarda gli aspetti relativi al personale del comparto sicurezza, la legge finanziaria 2009 destina la somma di 586 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009, al rinnovo del contratto delle Forze di polizia e delle Forze armate per il biennio 2008-2009. Tali fondi si vanno ad aggiungere alle risorse già stanziate dalla finanziaria per l'anno 2008 che sono pari a 78 milioni per il 2008 e 116 milioni di euro a decorrere dal 2009. La somma complessiva per il biennio è dunque pari ad euro 780 milioni.

Inoltre, la legge n. 133/2008 ha disposto l'inapplicabilità dei disincentivi economici per assenze per malattia e per permesso retribuito nel caso di malattie conseguenti a lesioni riportate in attività operative e di addestramento, nonché della soppressione del trattamento economico aggiuntivo per infermità dipendente da causa di servizio.

Analoga disposizione per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è stata inserita nel disegno di legge n. 1167, attualmente all'esame del Senato. Nello stesso disegno di legge è previsto il riconoscimento della specificità delle Forze di polizia, in relazione alla delicatezza ed importanza delle funzioni istituzionali svolte.

Infine, la legge n. 2/2009, di conversione del decreto legge n. 185/2008, concernente ‘misure di sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anticrisi il quadro strategico nazionale’, prevede un'autorizzazione di spesa di 60 milioni di euro per il 2009, ai fini del riconoscimento di benefici fiscali al personale della pubblica sicurezza (oltre al personale preposto alla difesa e al soccorso pubblico)”.


 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/6/9

Ordine del giorno

Barbato

Assemblea

21/4/2009

I

Modalità dell'esibizione o della comunicazione al cliente della licenza da parte delle agenzie di recupero stragiudiziale di crediti

 

L’ordine del giorno Barbato ed altri n. 9/6/9, accolto dal Governo nella seduta dell’Assemblea del 29 maggio 2008, impegnava l’esecutivo a valutare l'opportunità di definire con precisione le modalità dell'esibizione o della comunicazione al cliente della licenza da parte delle agenzie di recupero stragiudiziale di crediti, delle relative prescrizioni, nonché delle operazioni consentite e delle tariffe.

In merito a tale impegno il  Ministero dell’interno ha trasmesso la seguente nota:

“Si riscontra la nota in riferimento con cui si è provveduto a trasmettere l'ordine del giorno in oggetto, che impegna il Governo a definire le disposizioni attuative della legislazione in -materia di recupero stragiudiziale dei crediti, emanata a seguito della pronuncia della Corte di Giustizia della Comunità europea n. C 134/05 del 18 luglio 2007, in adesione ai principi in materia di libera prestazione di servizi e libertà di stabilimento dei cittadini di uno Stato membro nel territorio di un altro Stato membro.

Al riguardo, con circolare in data 2 gennaio 2008, i cui contenuti sono stati interamente recepiti nel decreto legge n. 59/2008, convertito, con modificazioni, nella legge n. 101/2008, sono state impartite apposite direttive ai Questori per l'osservanza della citata pronuncia giurisdizionale. In particolare, a decorrere dalla data di pubblicazione della richiamata sentenza:

1) non è più necessaria una ulteriore licenza del Questore per svolgere l'attività di recupero stragiudiziale dei crediti in province diverse da quelle in cui la licenza è già operante;

2) conseguentemente, non occorre disporre di ulteriori locali nelle province interessate a detta attività;

3) gli obblighi di informazione dei clienti circa i servizi offerti e le relative tariffe possono essere assolti, in mancanza di locali propri, mediante idonea informativa da effettuarsi con le medesime modalità con le quali vengono pubblicizzati i propri servizi e sottoscritti i relativi contratti.

Si soggiunge che, in ragione delle problematiche applicative emerse dopo l'entrata in vigore della richiamata normativa, è in corso di predisposizione un'ulteriore circolare alle Questure finalizzata a chiarire tutti gli aspetti meritevoli di approfondimento, evidenziati dagli uffici periferici”.


 

Tipo atto e

Numero

Primo

firmatario

Sede

esame

Data

annuncio

Comm.

Comp.

Oggetto

9/1366/8

Ordine del giorno

Gaglione

Assemblea

21/4/2009

I

Adeguamento degli standard di sicurezza nel territorio della regione Puglia

 

L’ordine del giorno Gaglione n. 9/1366/8, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 16 luglio 2008, impegnava l’esecutivo a rendere adeguati gli standard di sicurezza nel territorio della regione Puglia

In merito a tale impegno il Ministero dell’interno ha trasmesso la seguente nota:

“Si rappresenta che, nella regione Puglia, la situazione degli organici della Polizia di Stato, aggiornata allo scorso mese di novembre, è la seguente.

a) Provincia di Bari.

Nella provincia di Bari prestano servizio 2.421 unità, di cui 2.175 appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, 58 unità appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica e 188 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno che, nei settori tecnico-burocratici, contribuiscono alla funzionalità delle strutture.

Presso gli Uffici della Polizia Stradale prestano servizio 215 unità, rispetto ad una previsione di 287, cui devono aggiungersi 2 operatori della Polizia di Stato che espletano attività tecnico-scientifica o tecnica.

Presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria prestano servizio 95 unità, rispetto ad una previsione di 155, cui deve aggiungersi 1 operatore della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica.

Presso gli Uffici della Polizia di Frontiera, Marittima ed Aerea prestano servizio 152 unità, rispetto ad una previsione di 114, cui devono aggiungersi un operatore che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica, nonché 6 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno.

Le carenze organiche nei presidi operanti nella provincia, pari a 74 unità sulle 2.275 previste, sono obiettivamente inferiori a quelle di altre realtà nazionali.

b) Provincia di Brindisi.

Nella provincia di Brindisi prestano servizio 666 unità, di cui 620 appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, 14 unità appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica e 32 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno.

Presso gli Uffici della Polizia Stradale prestano servizio 48 unità, rispetto ad una previsione organica di 63.


 

Presso gli Uffici della Polizia di Ferroviaria prestano servizio 20 unità, contro una previsione di 31.

Presso gli Uffici della Polizia di Frontiera, Marittima ed Aerea prestano servizio 120 unità, rispetto ad una previsione di 102, nonché 2 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno.

Si registra un sovraorganico di 76 unità nel totale complessivo delle risorse umane operanti nella provincia.

c) Provincia di Foggia.

Nella provincia di Foggia prestano servizio 864 unità, di cui 769 appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, 31 unità appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica e 64 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno.

Presso gli Uffici della Polizia Stradale prestano servizio 134 unità, rispetto ad una previsione di 166, cui deve aggiungersi un operatore della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica.

Presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria prestano servizio 40 unità, rispetto ad una previsione di 110.

Le carenze organiche nei presidi operanti nella provincia, pari a 2 unità sulle 808 previste, sono obiettivamente inferiori a quelle di altre realtà nazionali.

d) Provincia di Lecce.

Nella provincia di Lecce prestano servizio 859 unità, di cui 786 appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, 26 unità appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica e 47 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno.

Presso la Sezione Polstrada prestano servizio 50 unità, rispetto ad una previsione di 62.

Presso il Posto Polfer di Lecce prestano servizio 14 unità, a fronte di una previsione organica di 21.

Si registra un sovraorganico, nel totale complessivo delle risorse umane operanti nella provincia, pari a 144 unità.

e) Provincia di Taranto.

Nella provincia di Taranto prestano servizio 976 unità, di cui 887 appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, 43 unità appartenenti ai ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica e 46 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno.

Presso la Sezione Polstrada prestano servizio 84 unità, rispetto ad un previsione di 100.

Presso la Sezione Polfer prestano servizio 25 unità, rispetto ad una previsione di 44.


 

Presso l'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima prestano servizio 36 unità, rispetto ad una previsione organica di 40, cui devono aggiungersi 3 appartenenti all'Amministrazione Civile dell'Interno.

Le carenze organiche nei presidi operanti nella provincia sono pari a 141 unità sulle 1.028 previste.

Il Compartimento Polizia Stradale per la Puglia impiega, complessivamente, 532 dipendenti: il 22% in meno di quanto previsto nelle piante organiche determinate con il decreto ministeriale del 16 marzo 1989; le carenze di personale più significative in relazione ai compiti di istituto della Specialità, sono quelli registrati dalle quattro Sottosezioni autostradali (-30 unità, su un deficit complessivo di 146 unità). Si sta, peraltro, provvedendo alla revisione delle piante organiche degli uffici della Specialità in provincia. di Bari, in relazione alla prossima costituzione della provincia di Andria-Barletta-Trani.

La razionalizzazione delle risorse presenti sul territorio, nonché ulteriori ampliamenti del progetto di chiusura dei Distaccamenti della Polizia Stradale, insieme ad altre iniziative organizzative volte a diminuire i carichi di lavoro burocratico degli uffici territoriali della stessa, consentirà di incrementare il numero complessivo delle pattuglie di vigilanza stradale sulla viabilità extraurbana della regione Puglia.

A sua volta, l'organico degli Uffici di Polizia Ferroviaria fa registrare un deficit di 180 unità, su una forza organica complessiva di 343 operatori Polfer.

Le segnalate carenze e, in generale, il crescente deficit di personale sofferto da tutte le articolazioni periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza, discende, essenzialmente, dal contingentamento dei reclutamenti di anno in anno autorizzati in base agli appositi stanziamenti finanziari.

Già nell'anno 2007, infatti, la carenza organica per il personale che espleta funzioni di polizia ammontava a circa 6.800 unità e per il personale che espleta attività tecnico-scientifica e professionale a circa 3.900 unità. Nel gennaio 2009, le predette insufficienze hanno raggiunto, rispettivamente, le 7.253 e le 4.065 unità.

Peraltro, ad alleviare le conseguenti difficoltà potrà senz'altro contribuire l'assunzione di 2.500 operatori delle Forze di Polizia, autorizzata dall'articolo 61, comma 22, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, in deroga alla normativa vigente entro il limite di spesa annuo di 100 milioni di euro, a decorrere dal corrente 2009”.


 

 

 

Atti di indirizzo segnalati

(dall’inizio della XVI legislatura al

30 aprile 2009)

109

Note di attuazione pervenute

22

Percentuale

di attuazione

20%

 




Elenco dei deputati primi firmatari degli atti cui sono riferite le note di attuazione

annunciate al 30 aprile 2009

 

 

 

Primo firmatario

Tipo di Atto

Numero

Pag.

On.

Barbato

Ordine del giorno

9/6/9

65

On.

Barbi

Ordine del giorno

9/1713/16

46

On.

Bernardini

Risoluzione

7/00087

57

On.

Cicu

Ordine del giorno

0/1713/IV/1

51

On.

Cirielli

Ordine del giorno

9/1802/8

50

On.

Cirielli

Ordine del giorno

9/1366/62

61

On.

D’Ippolito Vitale

Ordine del giorno

9/1857/2

62

On.

Dal Lago

Ordine del giorno

9/1713/22

60

On.

De Angelis

Ordine del giorno

9/1802/4

50

On.

Fallica

Ordine del giorno

9/1386/237

58

On.

Fugatti

Ordine del giorno

9/1185/67

61

On.

Gaglione

Ordine del giorno

9/1366/8

66

On.

Garofani

Ordine del giorno

9/1714/3

52

On.

Garofani

Ordine del giorno

9/1972/31

54

On.

Gozi

Ordine del giorno

9/1519/19

48

On.

Lo Presti

Risoluzione conclusiva

8/00022

56

On.

Lovelli

Ordine del giorno

9/1386-B/6

59

On.

Mecacci

Mozione

1/00089

46

On.

Veltroni

Ordine del giorno

9/1386/273

63

On.

Villecco Calipari

Ordine del giorno

9/1802/20

55

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione III

 

RELAZIONI AL PARLAMENTO

E ALTRI ADEMPIMENTI DA OBBLIGO DI LEGGE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La sezione tratta della trasmissione al Parlamento da parte del Governo e di altri soggetti (regioni, autorità amministrative ecc.) delle relazioni previste dalle norme vigenti che sono pervenute nel periodo in esame. Conclude la sezione l’indicazione delle eventuali nuove relazioni ove previste da norme entrate in vigore nel periodo esaminato.


Relazioni al Parlamento annunciate nel periodo

1°- 30 Aprile 2009

 

Relazioni governative

 

Presidenza del Consiglio dei ministri

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 185/1990,

art. 5, co. 1

Operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento nonché dell'esportazione e del transito dei prodotti ad alta tecnologia

(Trasmessa dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio)

(Dati relativi al 2008, Doc. LXVII n. 2)

III Affari esteri

IV Difesa

2/4/2009

D.Lgs. 66/1999,

art. 1, co. 2

Attività svolta dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo

(Trasmessa dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio)

(Dati relativi al 2008, Doc. LXXV n. 2)

IX Trasporti

23/4/2009

D.P.R. 76/1998,

art. 8, co. 3

Erogazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale dell'anno precedente e verifica dei risultati ottenuti mediante gli interventi finanziati

(Trasmessa dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio)

(Dati relativi al 2007 e verifica risultati dal 1998 al 2006, Doc. LXIV n. 1)

V Bilancio

28/4/2009

D.Lgs. 66/1999,

art. 12, co. 1

Relazioni di inchiesta relative ad incidenti aerei

(Predisposte dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo - ANSV - e trasmesse dal ministro per i rapporti con il Parlamento)

(Dati relativi agli incidenti occorsi agli aeromobili Extra 300L, marche D-ETZE, in data 11 ottobre 2006, in località Castrocielo (FR); Mudry CAP-10B, marche I-AKRO, in data 4 marzo 2007, all'aeroporto di Vicenza; Eurocopter SA 315B, marche I-AVIF, in data 16 ottobre 2007, in Val di Fassa (TN); rapporto d'inchiesta relativo all'inconveniente grave occorso all'aeromobile Boeing 767-432-ER, marche N834MH, in data 7 luglio 2007, all'aeroporto di Roma Fiumicino)

IX Trasporti

30/4/2009


 

Ministero degli affari esteri

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 496/1995,

art. 9, co. 2,

lett. c)

Stato di esecuzione della Convenzione sulle armi chimiche e sugli adempimenti effettuati dall'Italia

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXXI n. 1)

III Affari esteri

1°/4/2009

L. 411/1985,

art. 3, co. 2

Attività svolta dalla Società Dante Alighieri e bilancio consuntivo

(Dati relativi al 2008)

III Affari esteri

VII Cultura

21/4/2009

 

 

 

Ministero dell'economia e delle finanze

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 468/1978,

art. 15, co. 3 e 4

Relazione delle amministrazioni interessate sulle leggi pluriennali di spesa e quadro riassuntivo delle leggi di spesa a carattere pluriennale

(Allegata alla relazione previsionale e programmatica per l'anno 2009, Doc. XIII n. 1)

(Dati relativi al 2009, Doc. XIII n. 1-bis)

V Bilancio

20/4/2009

L. 488/1999,

art. 26, co. 5

Risultati della razionalizzazione della spesa per l'acquisto di beni e servizi per le pubbliche amministrazioni

(Dati relativi al 2008, Doc. CLXV n. 1)

V Bilancio

20/4/2009

D.L. 351/2001,

art. 2, co. 1

D.L. 41/2004,

art. 1, co. 4

Risultati economico finanziari ottenuti in conseguenza dell'applicazione delle norme di cui alla legge n. 410 del 2001 in materia di dismissioni del patrimonio immobiliare dello Stato e degli enti previdenziali pubblici

(Dati relativi al II semestre 2008, Doc. CL n. 2)

V Bilancio

VI Finanze

28/4/2009


 

Ministero della giustizia

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

D.L. 553/1996,

art. 6-ter,

co. unico

Stato di attuazione del programma di costruzione e adattamento di stabilimenti di sicurezza destinati a consentire il trattamento differenziato dei detenuti e disponibilità del personale necessario all'utilizzazione di tali stabilimenti

(Predisposta dal Ministero della giustizia e trasmessa dal ministro per i rapporti con il Parlamento)

(Dati relativi al II semestre 2008, Doc. CXVI-bis n. 2)

II Giustizia

6/4/2009

 

 

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali

Fonte istitutiva

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 40/2004,

art. 15, co. 2

Stato di attuazione della legge n. 40 del 2004 recante "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita"

(Dati relativi al 2008, Doc. CXLII n. 2)

XII Affari sociali

6/4/2009

L. 135/1990,

art. 8, co. 3

Stato di attuazione delle strategie attivate per fronteggiare l'infezione da HIV

(Dati relativi al 2007, Doc. XCVII n. 1)

XII Affari sociali

20/4/2009

L. 120/2007,

art. 1, co. 4,

lett. g)

Esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria

(Dati aggiornati al 31 dicembre 2008 – prima relazione - Doc. CCXVI n. 1)

XII Affari sociali

28/4/2009

L. 845/1978,

art. 20, co. 2,

primo e secondo periodo

Stato e previsioni delle attività di formazione professionale

(Allegata allo stato di previsione del Ministero per il 2009)

(Dati relativi al 2008)

XI Lavoro

28/4/2009

D.Lgs. 219/2006,

art. 129, co. 2,

lett. f)

Farmacovigilanza

(Predisposta dall'Agenzia italiana del farmaco - AIFA)

(Dati relativi al 2007, Doc. CLXXXV n. 1)

XII Affari sociali

30/4/2009


Relazioni non governative

 

Fonte istitutiva

Soggetto

competente

Argomento

Commissione competente

per materia

Data annuncio

L. 212/2000,

art. 13, co. 13-bis

Garante del contribuente della regione Puglia

Stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale

(Dati relativi al 2008)

VI Finanze

6/4/2009

L. 127/1997,

art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Molise

Relazione sull'attività svolta

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXVIII n. 8)

I Affari costituzionali

6/4/2009

L. 127/1997,

art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Emilia-Romagna

Relazione sull'attività svolta

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXVIII n. 6)

I Affari costituzionali

6/4/2009

L. 127/1997,

art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Veneto

Relazione sull'attività svolta

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXVIII n. 5)

I Affari costituzionali

6/4/2009

L. 127/1997,

art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Toscana

Relazione sull'attività svolta

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXVIII n. 9)

I Affari costituzionali

6/4/2009

L. 127/1997,

art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Basilicata

Relazione sull'attività svolta

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXVIII n. 10)

I Affari costituzionali

6/4/2009

L. 127/1997,

art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Valle d'Aosta

Relazione sull'attività svolta

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXVIII n. 7)

I Affari costituzionali

6/4/2009

L. 212/2000,

art. 13, co. 13-bis

Garante del contribuente della regione Marche

Stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale

(Dati relativi al 2008)

VI Finanze

20/4/2009

L. 127/1997,

art. 16, co. 2

Difensore civico della regione Lazio

Relazione sull'attività svolta

(Dati relativi al 2008, Doc. CXXVIII n. 11)

I Affari costituzionali

28/4/2009


 

Nuove relazioni previste da fonti normative (*)

 

 

Relazioni governative

 

nessuna

 

 

(*) Si tratta di relazioni previste da nuove norme entrate in vigore nel periodo preso in considerazione dal presente bollettino

 

 

 

 

Relazioni non governative

 

nessuna



[*] Si fa presente che il medesimo atto può investire la competenza di più amministrazioni e quindi essere segnalato, ai fini dell'attuazione, a più di un Ministero. Pertanto la somma degli atti segnalati ai Ministeri può non coincidere con il totale degli atti da segnalare.

* Le risoluzioni vengono sollecitate subito dopo la loro approvazione da parte dell’Assemblea o delle Commissioni.

* Le mozioni vengono sollecitate subito dopo la loro approvazione da parte dell’Assemblea.

*L’atto cui si fa riferimento non è una mozione bensì quello in titolo, ossia l’ordine del giorno Fallica ed altri n. 9/1386/237.