Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento ambiente
Titolo: L'attuazione della 'legge obiettivo' 5° Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 152
Data: 02/07/2010
Descrittori:
OPERE PUBBLICHE     
Organi della Camera: VIII-Ambiente, territorio e lavori pubblici

 

Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione e ricerche

L’attuazione della “legge obiettivo”

 

 

5° Rapporto per la VIII Commissione
ambiente, territorio e lavori pubblici

 

 

 

 

 

 

n. 152

 

 

 

2 luglio 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio responsabile:

SERVIZIO STUDI – Dipartimento Ambiente

( 066760-9712 / 066760-9253 – * st_ambiente@camera.it

 

 

Il presente Rapporto č stato predisposto dal Servizio Studi a seguito della deliberazione dell’Ufficio di Presidenza della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici del 22 luglio 2009.

I testi e le tabelle sono stati redatti dall’Istituto di ricerca CRESME, in collaborazione con l’Istituto NOVA.

 

Hanno partecipato al gruppo di lavoro:

per il CRESME: Alfredo Martini, Mercedes Tascedda, Marco Paolacci, Gianni Stifani, Antonella Stemperini;

per NOVA: Piero Fazio, Anna Nota.

 

 

Documentazione e ricerche:

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici, n. 152 , 2 luglio 2010

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici - Tabelle sullo stato degli interventi, n. 152/1 , 2 luglio 2010

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici – Opere strategiche e contesto regionale, n. 152/2 , 2 luglio 2010

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici - Schede relative agli interventi deliberati dal CIPE, n. 152/3, 2 luglio 2010 (tomo I, II, III e IV)

 

 

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attivitŕ degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilitŕ per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

 

File: Am00146.doc

 

 

 

 

In copertina: Walter Valentini, “Costellazione I”, collezione della Camera dei deputati

 


INDICE

 

 

CAPITOLO PRIMO Un sistema organico di monitoraggio del programma 3

§      1.2 Le previsioni della Legge obiettivo                                                             3

§      1.2 L’attivitŕ parlamentare                                                                               6

§      1.3 Le opere in fase di progettazione (a cura dell’Autoritŕ)                             8

§      1.4 Il contenzioso negli appalti pubblici (a cura dell’Autoritŕ)                        21

§      1.5 Conclusioni                                                                                              35

CAPITOLO SECONDO Evoluzione del programma e scenari di riferimento       37

§      2.1 Il Programma delle infrastrutture strategiche al 30 Aprile 2010              37

§      2.2 Lo stato di attuazione dell’intero Programma                                          45

§      2.3 La Legge Obiettivo e l’evoluzione del mercato generale dei lavori pubblici         94

§      2.4 Le opere aggiudicate                                                                             111

CAPITOLO TERZO Le opere strategiche deliberate dal CIPE                123

§      3.1 L’attivitŕ del CIPE                                                                                   123

§      3.2 Lo stato di attuazione                                                                            126

§      3.3 Costi, finanziamenti e fabbisogni residui                                               140

Allegati

Tavola di raffronto per opera                                                                       161

Costo per opera  e variazioni rispetto al Rapporto 2009                         189

Nota metodologica                                                                                         219

 

 


Il primo Rapporto del Servizio Studi della Camera č stato presentato alla VIII Commissione nel maggio 2004 insieme con un elenco ragionato di tutti gli interventi giuridicamente rientranti nel campo di applicazione della legislazione speciale nata con la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (cd. legge obiettivo) che ha consentito di ricondurre ad un quadro omogeneo le diverse denominazioni rinvenibili nei documenti ufficiali: la denominazione degli interventi ha subito infatti numerose e spesso non chiare variazioni nel passaggio da un documento di fonte governativa ad un altro.

Dopo il secondo e il terzo Rapporto, discussi rispettivamente nel settembre 2005 e nel luglio 2007, il quarto Rapporto, presentato alla VIII Commissione il 14 luglio 2009, ha analizzato l’andamento del Programma e la sua rispondenza rispetto agli obiettivi e agli impegni finanziari, verificandone lo sviluppo nel tempo, sia nel complesso che in modo particolare per le opere oggetto di delibera CIPE. A partire da tale edizione č stata avviata una stretta collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture per confrontare i dati raccolti nel corso della ricerca: ciň ha consentito di chiarire gli ambiti di riferimento del rapporto e di elaborare una nuova tabella di raffronto fra le delibere CIPE e le opere monitorate dalla ricerca.

Il presente Rapporto, la cui realizzazione č stata deliberata dall’Ufficio di presidenza della VIII Commissione seduta del 22 luglio 2009, č stato integrato -sulla base delle richieste della Commissione - con ulteriori approfondimenti specifici riguardanti: a) il rapporto tra investimenti infrastrutturali del Programma  e indicatori infrastrutturali di fabbisogno e di erogazione di servizi a livello regionale; b) l’impatto delle opere sui nodi urbani; c) il programma di edilizia scolastica; d) la struttura e la composizione dei finanziamenti privati.

       E’ stata altresě predisposta un’analisi economica relativamente ad alcune opere per misurarne gli effetti economico-sociali sul territorio.

In tale ambito, in considerazione dell’avanzato stato di realizzazione di numerose opere del Programma, la Commissione ha chiesto che il monitoraggio venisse esteso anche alla fase contrattuale e ai relativi stati di avanzamento dei lavori per ciascun contratto.

E’ stata quindi avviata una collaborazione con l’Autoritŕ per la vigilanza sui contratti pubblici con l’obiettivo di svolgere, per il tramite dell’Osservatorio dei contratti pubblici, una ricostruzione puntuale sul deliberato CIPE al 30 aprile 2009 - aggiornata al 30 aprile 2010 - dello stato di attuazione di tutti i contratti in corso riguardanti le opere rientranti nel Programma e di monitorare nel tempo lo stato di avanzamento dei lavori.

Si segnala peraltro che con riferimento ai dati generali sui bandi di gara relativi agli appalti di lavori e alle aggiudicazioni non specificatamente riferiti alla Legge obiettivo, in questo primo anno di collaborazione la Camera dei deputati ha ritenuto – anche al fine di garantire l’omogenitŕ dei dati e consentire il raffronto con quelli utilizzati nei Rapporti precedenti - di utilizzare i dati elaborati dal CRESME.

Riguardo, invece alla totalitŕ degli appalti relativi alla Legge obiettivo, il dato utilizzato č stato fornito dall’Autoritŕ.

A partire dalla prossima edizione i dati saranno interamente riferiti alla banca dati ufficiale dell’Autoritŕ.


CAPITOLO PRIMO
Un sistema organico di monitoraggio del programma

1.2 Le previsioni della Legge obiettivo

La legge n. 443 del 2001 - come modificata dalla legge n. 166 del 2002 - prevede che il Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS) da inserire nel Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) contenga le seguenti indicazioni:

a)       l’elenco delle infrastrutture e degli insediamenti strategici da realizzare;

b)       i costi stimati per ciascuno degli interventi;

c)       le risorse disponibili e relative fonti di finanziamento;

d)       lo stato di realizzazione degli interventi previsti nei programmi precedentemente approvati;

e)       il quadro delle risorse finanziarie giŕ destinate e degli ulteriori finanziamenti necessari per il completamento degli interventi.

A partire dal 2003, il DPEF reca quindi un allegato specifico interamente dedicato allo stato di attuazione sul Programma delle infrastrutture strategiche (cd. allegato Infrastrutture).

Da ultimo, la legge di contabilitŕ e di finanza pubblica n. 196 del 31 dicembre 2009 semplifica e razionalizza il complesso delle procedure che presiedono le decisioni di finanza pubblica, tenendo conto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e del nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali. In tale ambito, il DPEF č stato sostituito dalla Decisione di finanza pubblica che prevede, ai sensi dell’art. 10, comma 9, l’allegato Infrastrutture.

Le funzioni di monitoraggio del PIS sono affidate, ai sensi del decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190 (che č stato integralmente trasfuso nel decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  cd. codice dei contratti pubblici) ad una Struttura tecnica di missione, da istituire ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lettera a), presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e “composta da dirigenti delle pubbliche amministrazioni, da tecnici individuati dalle regioni o province autonome territorialmente coinvolte, nonché, sulla base di specifici incarichi professionali o rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, da progettisti ed esperti nella gestione di lavori pubblici e privati e di procedure amministrative”.

La Struttura tecnica di missione č stata, quindi, istituita con DM del 10 febbraio 2003. Essa ha, fra le sue funzioni, anche quella di provvedere alla “costituzione e gestione della banca dati dei progetti inseriti nel Programma di cui alla legge n. 443 del 2001”, nonché “al monitoraggio delle attivitŕ di realizzazione delle opere” (art. 2).

Per consentire al Cipe di conoscere in tempo reale l'avanzamento del Programma, sia nel suo complesso sia per ogni singola opera approvata, la delibera Cipe 25 luglio 2003, n. 63, ha stabilito che esso acceda alla banca dati creata dal MIT, che il soggetto aggiudicatore deve tenere costantemente aggiornata.

L’articolo 15, comma 5, del citato d.lgs. n. 190 del 2002 ha poi previsto, con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e con il MIT, l’individuazione di procedure per il monitoraggio delle infrastrutture ed insediamenti industriali per la prevenzione e repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa.

Il decreto interministeriale 14 marzo 2003 ha quindi istituito il Comitato di coordinamento per l'Alta sorveglianza delle grandi opere, con l’obiettivo, esplicitato nelle premesse del decreto, di individuare procedure di monitoraggio idonee ad assicurare il governo dei dati e delle informazioni in possesso dei diversi soggetti, pubblici e privati, interessati alla realizzazione delle opere della Legge obiettivo, in modo da garantirne una visione unitaria e strategica.

Successivamente l’articolo 71, comma 5, della legge n. 289 del 2002 ha introdotto l’obbligo, per il governo, a seguito di una verifica annuale, di riferire alle competenti Commissioni parlamentari sullo stato di attuazione degli interventi della Legge obiettivo, per consentire al Parlamento di valutare l'efficacia degli interventi di infrastrutturazione strategica di preminente interesse nazionale[1].

Il sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP)

Il monitoraggio del Programma delle Infrastrutture Strategiche si č inserito in un piů ampio Sistema di  monitoraggio degli investimenti pubblici (e quindi non solo dei progetti rientranti nella Legge obiettivo) istituito dall’art. 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144, con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo, con particolare riferimento ai programmi cofinanziati con i fondi strutturali europei, sulla base dell'attivitŕ di monitoraggio svolta dai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. Tale attivitŕ concerne le modalitŕ attuative dei programmi di investimento e l'avanzamento tecnico-procedurale, finanziario e fisico dei singoli interventi.

Il Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici č funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ŕmbito dello stesso Cipe, anche con l'utilizzazione del Sistema informativo integrato del Ministero dell’economia.

Ai sensi dell’art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, ai fini di una migliore funzionalitŕ della rete di monitoraggio degli investimenti pubblici (e per il raggiungimento delle finalitŕ indicate dal citato art. 1 della legge n. 144 del 1999), ogni nuovo progetto di investimento pubblico (e, per quanto qui interessa, ogni progetto di Legge obiettivo) deve essere dotato di un Codice unico di progetto (CUP), che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatori richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal Cipe. Successive delibere Cipe hanno articolato la disciplina del CUP (in particolare, la n. 144 del 2000 e la n. 143 del 2002) e dettato le regole per lo sviluppo del CUP ed il funzionamento del MIP (delibera n. 25/2004).

I dati relativi a questi progetti sono contenuti in una banca dati, chiamata “anagrafe progetti” o “sistema indice”, accessibile a tutti gli utenti accreditati, che possono interrogare il sistema sia per conoscere i dati relativi ad uno specifico progetto, inserendo il suo CUP, sia per conoscere tutti i progetti che presentino certe caratteristiche (in termini di tipologia, e/o di localizzazione, ecc). I soggetti accreditati al sistema sono oltre 14.400; gli utenti sono quasi 21.000.

Nel 2007 č stata avviata una fase sperimentale del MIP, a partire dal settore dei lavori pubblici. A tal fine, sono stati firmati dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) alcuni protocolli con amministrazioni centrali e locali.

Da ultimo, il regolamento attuativo del Codice appalti (d.lgs. 163 del 2006), approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri e in attesa di pubblicazione in G.U., prevede che il Responsabile unico del procedimento (RUP) si assicuri che sia richiesto il CUP e che lo stesso sia riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili concernenti il progetto nonché che l’elenco annuale del programma triennale riporti per ciascun lavoro l’indicazione del CUP.

Sul complesso di tali attivitŕ, il Cipe č tenuto ad inviare un rapporto semestrale al Parlamento. L’ultimo Rapporto trasmesso (in data 17 luglio 2009) si riferisce al secondo semestre 2008 (DOC IX bis, n. 3) e reca utili informazioni sullo stato di attuazione, tanto del sistema CUP, codice unico di progetto, quanto del MIP, monitoraggio degli investimenti pubblici.

Secondo i dati forniti dal Rapporto, il sistema CUP ha continuato la sua diffusione, con circa 460.000 progetti d’investimento registrati nel sistema, di cui 252.827 (pari al 55% del totale) riguardano la realizzazione di lavori pubblici e 160.329  (pari al 35% del totale) gli incentivi ad attivitŕ produttive.

Nel progetto del MIP particolare rilievo assume il rapporto del sistema CUP con SIOPE, in quanto dall’implementazione di tale rapporto si possono ottenere “automaticamente” i dati finanziari per progetto: registrando infatti anche il CUP sui mandati informatici relativi ai pagamenti si otiiene l’avanzamento della spesa per progetto.

Si ricorda che l’art. 28 della citata legge 289 del 2002, al fine di garantire la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni del Trattato istitutivo della Comunitŕ europea, prevede che tutti gli incassi e i pagamenti, nonché i dati di competenza economica rilevati dalle amministrazioni pubbliche, siano codificati con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale. Da tale disposizione trae origine il progetto SIOPE (Sistema Informativo sulle Operazioni degli Enti pubblici): tramite i codici – tra i quali il CUP – presenti sul mandato informatico, č possibile disporre tempestivamente delle informazioni su incassi e pagamenti delle Amministrazioni pubbliche, mediante un archivio informatico gestito da Banca d’Italia.

A fine dicembre 2008, il flusso informativo del SIOPE comprendeva circa 18.000 mandati, di cui 11.300 con il campo CUP compilato correttamente, 2.100 con campo sbagliato ma in modo correggibile e 4.200 con campo CUP compilato in modo incorreggibile.

1.2 L’attivitŕ parlamentare

La definizione delle prioritŕ

Con la risoluzione 6-00004 approvata nella seduta dell’8 luglio 2008 e la risoluzione 6-00028 approvata nella seduta del 29 luglio 2009, il Parlamento ha evidenziato l’esigenza di proseguire nella realizzazione del Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) allegato al DPEF, al fine di recuperare il gap infrastrutturale che penalizza il nostro Paese nei confronti degli altri Paesi dell'Unione europea.

Le risoluzioni individuano quali prioritŕ la realizzazione dei corridoi multimodali paneuropei, dei collegamenti trasversali e dei valichi, l'infrastrutturazione del Mezzogiorno, il rilancio economico e sociale della Sardegna nonché le infrastrutture necessarie per Expo 2015 e impegnano il governo a:

    * individuare i provvedimenti di reintegro delle risorse FAS destinate ad infrastrutture;

    * sostenere il potenziamento della dotazione infrastrutturale del Paese e favorire lo sviluppo delle reti di comunicazione di nuova generazione, con riferimento alla comunicazione elettronica a banda larga;

    * assicurare che gli interventi si conformino agli indirizzi di carattere generale, quali la sostenibilitŕ ambientale, l'intermodalitŕ, la riduzione del trasporto su gomma e l'incentivazione di quello su rotaia.

Nella seduta del 17 marzo 2010 la Camera ha approvato le mozioni Lo Monte ed altri n. 1-00342  e Cicchitto, Cota ed altri n. 1-00346  concernenti misure urgenti per contrastare la crisi economica in atto, impegnando il governo, tra l'altro, a valutare le opere infrastrutturali da realizzare dal punto di vista della loro sostenibilitŕ economica ed ambientale e della loro funzionalitŕ, concentrando le risorse verso interventi infrastrutturali realmente utili al Paese, definendo uno specifico piano infrastrutturale per il Mezzogiorno, in particolare assumendo come fondamentale la definizione del corridoio 1 Palermo-Berlino, attraverso la costruzione del Ponte sullo Stretto, il completamento dell'autostrada Reggio Calabria-Salerno, la realizzazione e l'ammodernamento delle opere di viabilitŕ primaria e secondaria, nonché l'alta velocitŕ Napoli-Bari; a dare operativitŕ ad un programma di opere pubbliche, in particolare nel Mezzogiorno,  concentrando l'azione sugli interventi di edilizia sociale e scolastica, edilizia pubblica e abitativa, sicurezza sismica e difesa del suolo, per migliorare la qualitŕ del territorio e dell'ambiente.

Le risorse finanziarie

Con riguardo alle risorse finanziare, si ricorda che l’art. 6-quinquies del decreto-legge 112/2008, ha istituito un Fondo per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale (cd. Fondo Infrastrutture), comprese le reti di telecomunicazione e energetiche, alimentato con gli stanziamenti del Quadro strategico nazionale 2007-2013. In tale ambito, viene definito principio fondamentale, ai sensi dell’ articolo 117, terzo comma, della Costituzione, la concentrazione, da parte delle regioni, su infrastrutture di interesse strategico regionale delle risorse del predetto Quadro in sede di predisposizione dei programmi finanziati dal Fondo per le aree sottoutilizzate (fondi FAS) e di ridefinizione dei programmi finanziati dai Fondi strutturali comunitari. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 16 del 2010 ha definito tale disposizione "norma di principio in materia di coordinamento della finanza pubblica".

Successivamente, l’art. 21 del decreto-legge 185/2008 ha autorizzato la concessione di due contributi quindicennali di 60 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009 e 150 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2010 per la realizzazione delle opere strategiche della legge obiettivo.

Le delibere CIPE 6 marzo 2009, n. 10, 26 giugno 2009 e 31 luglio 2009 hanno quindi ripartito le predette risorse. Tra gli interventi si ricorda il Piano per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. La delibera CIPE del 6 novembre 2009 ha quindi stanziato risorse per l'avvio e la prosecuzione di numerose opere incluse nel Piano, tra le quali si ricordano i 413 milioni di euro per il Programma opere minori ed interventi finalizzati al supporto dei servizi di trasporto nel Mezzogiorno. Da ultimo, nella seduta del 13 maggio 2010, il Comitato ha approvato la rimodulazione del quadro di dettaglio del Fondo infrastrutture, destinando i residui, pari a 1.424 milioni di euro, alle opere manutentive della rete stradale e ferroviaria (560 milioni di euro), al superamento di emergenze idriche, alla funzionalitŕ del trasporto metropolitano, alla organizzazione delle piastre logistiche, alle opere infrastrutturali supportate da capitali privati per una quota superiore al 50%.

In tale seduta, il Comitato ha altresě approvato il primo stralcio del programma straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico con assegnazione di 358 milioni di euro a valere sulla quota di 1.000 milioni di euro destinati all’edilizia scolastica nell’ambito del Fondo Infrastrutture.

Le misure acceleratorie

Quanto all’accelerazione delle procedure, l'articolo 20 del decreto-legge 185/2008 ha introdotto norme volte a velocizzare le procedure esecutive dei progetti del quadro strategico nazionale e le disposizioni processuali amministrative: da una parte, l’individuazione con DPCM degli investimenti pubblici prioritari, nell'ambito del Quadro strategico, da assoggettare a procedure derogatorie; dall’altra, la nomina di commissari straordinari con poteri di monitoraggio e di impulso. Con decreto 5 agosto 2009 si č provveduto alla nomina dei commissari.

La legge finanziaria 2010, all'articolo 2, commi 232-234, anche al fine di superare alcuni rilievi mossi dalla Corte dei conti e di facilitare l'avvio di progetti strategici, ha introdotto la nozione di “lotto costruttivo” nella realizzazione dei progetti prioritari, nell’ambito dei corridoi europei TEN -T, i quali prevedano costi superiori a 2 miliardi di euro e tempi di realizzazione superiore a quattro anni, da individuarsi con DPCM.

In attuazione della cd. “direttiva ricorsi” (dir. 2007/66/CE) č stato adottato il d.lgs. n. 53 del 2010, che riforma la disciplina del contenzioso in materia di appalti pubblici. Il provvedimento, in primo luogo, mira ad un rafforzamento degli strumenti di definizione delle liti alternativi al processo, in particolare attraverso misure volte ad agevolare il ricorso all’accordo bonario e la conferma dell’arbitrato quale sistema preferenziale di risoluzione delle controversie negli appalti pubblici.

1.3 Le opere in fase di progettazione (a cura dell’Autoritŕ)

Per meglio comprendere le criticitŕ che caratterizzano la fase progettuale degli appalti relativi alla realizzazione delle opere rientranti nella Legge Obiettivo, č opportuno analizzare preventivamente le problematiche solitamente connesse alla realizzazione delle opere pubbliche in generale.

I tempi tecnico-amministrativi della progettazione

Al riguardo, la realizzazione delle opere pubbliche č una conseguenza diretta di attivitŕ di progettazione espletata in maniera dettagliata e coerente nel rispetto degli obiettivi prefissati dalle Stazioni Appaltanti in fase di programmazione. Sebbene con la Legge Quadro n. 109/94 il legislatore abbia delineato le modalitŕ specifiche per ottenere progetti di qualitŕ nel rispetto delle esigenze delle Pubbliche Amministrazioni rappresentate nei relativi progetti, le criticitŕ presenti prima dell’entrata in vigore della citata norma non sono del tutto scomparse nel corso del tempo. Queste sono dovute in particolar modo alle caratteristiche della maggior parte delle Stazioni Appaltanti che in molti casi sono di piccole dimensioni e pertanto molto spesso prive di uffici tecnici in grado di espletare attivitŕ complesse come quella della progettazione che richiede l’apporto di competenze specialistiche differenti (geologi, geotecnici, strutturisti, impiantisti, informatici, ecc.).

Si deve peraltro riflettere su come al progressivo aumento del grado di complessitŕ che l’evoluzione tecnologica induce, in generale, nella realizzazione delle opere, non sembra corrispondere un adeguato potenziamento delle strutture tecniche istituite a tale scopo presso le Stazioni Appaltanti. Questa circostanza produce inevitabilmente sia un crescente ricorso a fonti esterne alla Stazione Appaltante per la realizzazione della progettazione, sia una dilatazione dei tempi relativi all’approvazione dei progetti stessi.

Sulla base di una indagine relativa agli incarichi di progettazione ed ai tempi tecnico-amministrativi svolta dall’Autoritŕ, sono state analizzate la frequenza e la distribuzione degli incarichi di progettazione conferiti all’interno ed all’esterno delle stazioni appaltanti, nonché la quantificazione e la distribuzione dei tempi tecnico-amministrativi delle varie fasi intercorrenti tra l’incarico di progettazione e l’aggiudicazione definitiva dell’appalto.

La tabella 1 mostra la ripartizione degli incarichi di progettazione rispetto al tipo di progettazione (Interna/Esterna/Mista). Il primo dato che emerge dall’analisi č la prevalenza (42,9%) degli interventi con progettazione affidata all’esterno delle strutture pubbliche; altrettanto significativa č la percentuale di interventi con incarico di progettazione interno (38,2%).

 

Tabella 1 – Distribuzione degli interventi per tipo di affidamento della  progettazione

 

Tipo di affidamento della  progettazione

Numero

%

Mista

2.351

18,9

Interna

4.763

38,2

Esterna

5.341

42,9

Totale interventi

12.455

100

Per quanto riguarda la durata della progettazione, la mancanza di una data certa circa l’avvio dell’incarico di progettazione interna, fa sě che possa essere presa in esame esclusivamente la progettazione esterna.

 

Tabella 2– Durata della  progettazione esterna.                          

Distribuzione degli interventi per classe di durata

 

Classi di durata (giorni)

Tempi medi (giorni)

Percentuale degli interventi sul totale

oltre i 10 anni

5.703

1,7

da 5 a 10 anni

2.506

5,3

da 1 a 5 anni

775

38,4

241 – 365

298

11,5

121 – 240

178

15,3

0 – 120

53

27,9

Tutte le classi

601

100

 

Dalla tabella 2 si evince che vi č una netta preponderanza di interventi di durata compresa tra 1 e 5 anni (il 38,4% degli interventi con una durata media di 775 giorni tra l’affidamento e la consegna del progetto) ed una presenza altrettanto significativa di interventi di durata inferiore ai 4 mesi (il 27,9% degli interventi con un tempo medio di 53 giorni).

La presenza, residuale ma pur sempre significativa (1,7%), di interventi che si collocano nella fascia superiore ai dieci anni di tempo, puň spiegarsi in virtů degli incarichi di progettazione dichiarati aggiudicati in anni precedenti all’applicazione della legge n. 109/1994.

Una lettura delle durate medie di redazione del progetto, per  classe di importo degli interventi, conferma le aspettative circa l’ipotesi secondo cui all’aumentare dell’importo, e quindi presumibilmente all’aumentare  della complessitŕ dell’intervento, crescano anche i tempi medi necessari alla definizione  del  progetto,  con  una  progressione  quasi lineare (tabella 3).

Si passa, infatti dai 495 giorni medi per la progettazione di un intervento di costo complessivo fino a € 500.000, per giungere ad un tempo medio di 1.363 giorni per gli interventi di importo superiore a € 15.000.000.

 

 

 

 

 

Tabella 3 – Durata media della progettazione esterna

Distribuzione percentuale degli interventi per  classi di importo

Classe di importo

Tempi medi

(giorni)

Percentuale degli interventi sul totale

>= 150.000 € < 500.000 €

495

62,5

>= 500.000 € < 1.000.000 €

707

19,0

>= 1.000.000 € < 5.000.000 €

806

15,9

>= 5.000.000 € < 15.000.000 €

1.015

1,7

>= 15.000.000 €

1.363

0,9

Tutte le classi

601

100

 

Considerando l’intervallo tra la consegna del progetto e la sua approvazione  esaminando (tabella 4) ed esaminando congiuntamente l’insieme della progettazione esterna e quello della progettazione interna, si evidenzia un risultato medio di 75 giorni, con un’incidenza maggiore del numero degli interventi che si collocano nella classe piů bassa, quella cioč compresa tra 0 e 120 giorni (84,8%).

 

Tabella 4 - Intervalli medi tra la consegna del progetto  e la sua approvazione

Distribuzione degli interventi per classe di durata

Classe di durata

(giorni)

Tempi medi

(giorni)

Percentuale degli interventi sul totale

> 365

768

4,2

241 – 365

301

3,4

121 – 240

165

7,6

0 – 120

23

84,8

Tutte le classi

75

100,0

 

 

 

 

I tempi medi di approvazione dei progetti risultano nettamente superiori in quelli caratterizzati  da lunghi tempi di progettazione. Ciň in relazione anche al fatto che tali progetti richiedono spesso l’assenso di diverse amministrazioni e quindi l’attivazione del procedimento autorizzatorio.

 

Per quanto riguarda il tempo intercorrente tra l’approvazione del progetto e la pubblicazione del bando di gara[2] č risultato mediamente di 143 giorni, con una grossa preponderanza di interventi (68,7%) che si collocano nella fascia compresa tra 0 e 4 mesi (tabella 6).

 

Tabella 5– Tempi medi tra l’approvazione del progetto (esterno ed interno) e la pubblicazione del bando. Distribuzione degli interventi per classe di durata

 

Classe di durata

(giorni)

Tempi medi

(giorni)

Percentuale degli interventi sul totale

> 365

685

10,5

241 – 365

296

6,4

121 – 240

170

14,5

0 – 120

41

68,7

Tutte le classi

143

100,0

 

Nell’analisi per classe di importo (tabella 6), la gran parte degli interventi (61,4%) che presentano tempi inferiori alla media, si colloca nella fascia inferiore a € 500.000 e i tempi variano al crescere dell’importo,  evidenziando uno sviluppo lineare.

 

 

Tabella 6- Tempi medi tra l’approvazione del progetto (esterno ed interno) e la pubblicazione del bando. Distribuzione degli interventi per classe di importo.

Classe d’importo

Tempi medi

(giorni))

Percentuale degli interventi sul totale

>= 150.000 € < 500.000 €

125

61,4

>= 500.000 € < 1.000.000 €

165

19,4

>= 1.000.000 € < 5.000.000 €

177

16,6

>= 5.000.000 € < 15.000.000 €

186

1,8

>= 15.000.000 €

245

0,8

Tutte le classi

143

100,0

 

Passando all’esame dell’intervallo temporale tra pubblicazione e presentazione delle offerte, la lettura dei dati (tabella 7) evidenzia che la durata media di tale periodo č pari a circa 45 giorni. Anche in questo caso la stragrande maggioranza degli interventi esaminati (96,2%), collocata nella fascia inferiore ai 4 mesi, presenta un tempo inferiore alla media (37 giorni). Pochi interventi (0,7%) evidenziano un tempio medio largamente superiore all’anno (535 giorni in media).

 

Tabella 7– Tempi medi tra la pubblicazione del bando e la consegna delle offerte

Distribuzione degli interventi per classe di durata

Classe di durata

(giorni)

Tempi medi

(giorni)

Percentuale degli interventi sul totale

> 365

535

0,7

241 – 365

297

0,6

121 – 240

165

2,5

0 – 120

37

96,2

Tutte le classi

45

100,0

 

 

Nella distribuzione per fasce di importo (tabella 8) si evidenzia come il tempo, con il crescere degli importi, aumenti in maniera lineare.

 

Tabella 8 - Tempi medi tra la pubblicazione del bando e la consegna delle offerte

Distribuzione degli interventi per classe d’importo

Classe d’importo

Tempi medi

(giorni))

Percentuale degli interventi sul totale

>= 150.000 € < 500.000 €

43

61,0

>= 500.000 € < 1.000.000 €

44

19,3

>= 1.000.000 € < 5.000.000 €

48

16,9

>= 5.000.000 € < 15.000.000 €

71

2,0

>= 15.000.000 €

82

0,9

Tutte le classi

45

100,0

 

Nelle tabelle e nei grafici che seguono si analizzano i tempi medi tra la consegna delle offerte e l’aggiudicazione definitiva, monitorando, quindi, la capacitŕ delle strutture amministrative delle stazioni appaltanti di espletare le procedure di gara. La tabella 9 evidenzia che, nella quasi totalitŕ dei casi (94,5%), il tempo utilizzato (22 giorni) rientra nella fisiologia dell’iter amministrativo, collocandosi sotto la media generale (36 giorni). Sono sostanzialmente residuali i casi (1%) che si collocano sopra l’anno di tempo, denotando uno sviluppo patologico della procedura.

Č opportuno segnalare come dai dati appena analizzati risulti un’evidente tendenza delle Stazioni Appaltanti ad allinearsi rispetto ai limiti temporali inferiori previsti nella norma.

 

 

Tabella 9- Tempi medi tra la consegna delle offerte e l’aggiudicazione definitiva

Distribuzione degli interventi per classe di durata

Intervallo di riferimento

(giorni)

Tempi medi

(giorni)

Percentuale degli interventi sul totale

> 365

621

1,0

241 - 365

295

0,9

121 - 240

166

3,6

0 – 120

22

94,5

Tutte le classi

36

100,0

 

 

Per quel che riguarda, poi, la distribuzione degli interventi per classe di importo (tabella 10) si nota una crescita elevata dei tempi medi all’aumentare dell’importo (soprattutto al di sopra dei 5.000.000 di euro).

 

 

Tabella 10 – Tempi medi tra la consegna delle offerte e l’aggiudicazione definitiva

Distribuzione degli interventi per classe d’importo

Classe d’importo

Tempi medi

(giorni)

Percentuale degli interventi sul totale

>= 150.000 € < 500.000 €

28

65,8

>= 500.000 € < 1.000.000 €

40

17,4

>= 1.000.000 € < 5.000.000 €

49

14,5

>= 5.000.000 € < 15.000.000 €

138

1,6

>= 15.000.000 €

156

0,7

Tutte le classi

36

100,0

 

I dati complessivi riportati nella tabella 11  e nella Figura F  mostrano un tempo medio di 900 giorni intercorrente tra la data di incarico per la progettazione esterna[3] e la data dell’aggiudicazione definitiva.

 

Tabella 11 – Riepilogo dei  tempi medi dall’incarico di progettazione

all’aggiudicazione definitiva per durata media di fase

Fasi Amministrative

Tempi medi (giorni)

Dall’incarico di progettazione esterna alla consegna del progetto

601

Dalla consegna del progetto alla sua approvazione

75

Dalla approvazione del progetto alla pubblicazione del bando di gara

143

Dalla pubblicazione del bando di gara alla presentazione delle offerte

45

Dalla presentazione delle offerte all’aggiudicazione definitiva

36

Durata totale delle fasi amministrative

900

 

 

Di questi 900 giorni una gran parte sono dedicati alla fase di progettazione (601 giorni) ed alla fase decisionale propriamente detta (143 giorni), quella cioč intercorrente tra l’approvazione del progetto e la pubblicazione del bando di gara.

Inoltre, la durata media del sub procedimento relativo alla progettazione ed alla relativa approvazione č molto lunga e questo č attribuibile, oltre che alle indiscutibili difficoltŕ tecniche proprie della progettazione di un’opera, anche alla scarsa capacitŕ della pubblica amministrazione di incidere sulla tempestiva conclusione del procedimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Figura F  - Distribuzione percentuale dei tempi amministrativi dell’appalto

(dall’affidamento dell’incarico di progettazione all’aggiudicazione)

La tempistica registrata mal si concilia con la necessitŕ di una realizzazione tempestiva delle opere pubbliche. Pertanto, risulta  necessario adottare  forme di semplificazione e snellimento della fase iniziale relativa alla predisposizione ed approvazione del progetto, coerentemente con quanto previsto dalla Legge 443/2001 in merito alla semplificazione delle procedure delle due principali fasi dell’iter realizzativo delle opere pubbliche, vale a dire la progettazione-autorizzazione e la realizzazione.

Ciň in considerazione del fatto che le lungaggini delle procedure ordinarie non consentono in generale di realizzare le opere di notevole interesse in tempi ragionevoli. In particolare, la fase del procedimento autorizzatorio (Valutazione di Impatto Ambientale) richiede tempi molto lunghi  a causa delle resistenze delle autoritŕ e delle popolazioni locali che perseguono finalitŕ diverse dagli interessi strategici a livello nazionale.

 

La progettazione nelle opere rientranti nella Legge Obiettivo

Se nel paragrafo precedente si č fatto riferimento all’intero mercato degli appalti, nel prosieguo si focalizzerŕ l’attenzione sulle opere riferibili alla legge obiettivo.

Per quanto concerne le 85 opere  in fase di progettazione finanziate con la legge n. 443 del 2001, ciascuna della quali composta da uno o piů lotti – 104 lotti complessivamente – dalla tabella 12 si osserva come oltre la metŕ dei lotti  č nella fase di progettazione preliminare mentre solo il 6,7% č in fase esecutiva.

 

Tabella 12 – Numero opere, lotti e fasi della progettazione.

Numero complessivo opere

85

Numero lotti

104

Livello progettazione raggiunto

Numero lotti

%

Studio di Fattibilitŕ

0

0,0%

Progetto Preliminare

57

54,8%

Progetto Definitivo

40

38,5%

Progetto Esecutivo

7

6,7%

Totale

104

100,0

 

Inoltre, a conferma di quanto giŕ affermato nella parte introduttiva del capitolo circa gli effetti dell’incremento di complessitŕ di realizzazione sulla fase progettuale delle opere, si osserva (tabella 13) come  2 progetti su 3 vengono realizzati ricorrendo a strutture esterne alla Stazione Appaltante – percentuale che sale a oltre il 70% se si aggiungono anche i lotti per cui il servizio di progettazione č in parte interno ed in parte  esterno (“misto”). 

 

Tabella 13 – Tipologia di progettazione.

Servizio di progettazione

Numero lotti

%

Interno

23

22,1%

Esterno

68

65,4%

Misto

5

4,8%

n.d.

8

7,7%

Totale

104

100,0

 

Dai dati in tabella 14 si puň osservare come a fronte di una media complessiva 552,9 milioni di euro dell’importo dei lavori da realizzare, poco meno di un terzo dei lotti presenta un valore medio di 38,5 milioni di euro mentre oltre un sesto mostri un valore medio superiore a quasi un miliardo e mezzo di euro.

 

 

 

 

 

Tabella 14 – Importo lotti e ricorso a progettazione esterna.

Classe d'importo lotto

(milioni di €)

Numero lotti

Importo medio

(milioni di €)

 

%

0 - 100

33

31,7%

38,5

100 - 500

30

28,8%

239,4

500 - 1.000

12

11,5%

741,7

1.000 - 2.000

11

10,6%

1.461,6

> di 2.000

6

5,8%

2.906,6

n.d.

12

11,5%

 

Totale

104

100,0

552,9

 

Se si osserva altresě l’incidenza in termini percentuali del costo del servizio di progettazione esterna (tabella 15) che complessivamente si attesta sul 2,5%, si nota che tale valore puň raggiungere livelli piuttosto consistenti. Ovviamente per lavori di importo inferiore l’incidenza del costo della progettazione risulta maggiore. Di seguito sono riportate le opere il cui costo di progettazione in termini assoluti č maggiore:

·         Asse  ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia. Quadruplicamento della linea ferroviaria Verona-Fortezza di accesso Sud alla galleria del brennero – lotti 1 e 2. pari Costo del servizio di progettazione a € 121 milioni. Importo lavori 1.760 milioni.

·         Gronda ferroviaria merci nord Torino. Nuovo collegamento ferroviario nodo urbano di torino: potenziamento linea ferroviaria torino bussoleno e cintura merci.

Costo del servizio di progettazione pari a € 63.400.000. Importo lavori 1.950 milioni.

·         Sistemi Stradali e Autostradali Pontina – A12 – Appia: Sistema intermodale integrato pontino Roma-Latina e Cisterna-Valmontone.

Costo del servizio di progettazione pari a € 59.600.000. Importo lavori 2.149 milioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabella 15 – Incidenza relativa costi di progettazione (costo di progettazione/importo lavori) per classe d'importo lavori

Classe d'importo lotto

Media

Min

Max

0 - 100

3,4%

1,0%

9.4%

100 - 500

2,1%

0,3%

5,0%

500 - 1.000

1,2%

0,7%

2,8%

1.000 - 2.000

3,3%

1,4%

6,9%

> di 2.000

1,7%

1,2%

1,8%

Totale

2.5%

 

 

n.d.

28

 

 

 

In relazione all’espletamento della conferenza dei servizi finalizzata all’ottenimento di assensi e nulla-osta dalle Amministrazioni coinvolte, si osserva – in tabella 16  che in circa il 60% dei casi essa risulta giŕ espletata, mentre nei rimanenti casi le stazioni appaltanti  hanno previsto di concluderla entro l’anno 2011 (tabella 17).

 

Tabella 16 – Conferenza dei Servizi

Stato

Numero lotti

%

Effettuata

62

59,6%

Non effettuata

35

33,7%

n.d.

7

6,7%

Totale

104

100,0%

 

Tabella 17 – Conferenza dei Servizi – anno di espletamento (previsione)

Anno

Numero lotti

%

entro 2010

10

38,5%

2011

4

15,4%

2012

6

23,1%

2013

6

23,1%

Totale

26

100,0%

n.d

9

 

 

Per quanto riguarda la data di pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dell’opera – tabella 18 – si osserva una forte concentrazione nell’anno 2010 con oltre il 60% dei bandi che saranno (o sono stati) pubblicati in questo anno.

 

Tabella 18 – Anno pubblicazione bando e inizio lavori.

Anno

Data presunta pubblicazione bando

Data presunta inizio lavori

Numero lotti

%

Numero lotti

%

entro 2010

49

61.3%

25,0%

25,0%

2011

11

13,8%

35,2%

35,2%

2012

9

11,3%

10,2%

10,2%

2013

8

10,0%

14,8%

14,8%

2014

3

3,8%

8,0%

8,0%

>2015

0

0,0%

6,8%

6,8%

Totale

80

100,0%

88

100,0%

n.d

24

 

16

 

 

Infine, per quanto riguarda la durata dei lavori (tabella 19) si evince un legame diretto tra dimensione economica dell’opera e tempi previsti per la relativa realizzazione, tempi che assumono una durata media di poco piů di 2 anni per i lavori di importo piů contenuto e raggiungono invece i 5 anni per i lavori piů rilevanti dal punto di vista dei costi di realizzazione.

 

Tabella 19– Durata presunta lavori in giorni.

Classe d'importo lotto

Media

Min

Max

0 - 100

785

180

2.840

100 - 500

1.507

700

3.097

500 - 1.000

1.702

1.002

2.484

1.000 - 2.000

1.800

1.000

2.600

> di 2.000

1.896

1.124

3.453

Totale

1.381

 

 

n.d.

17

 

 

 

 


1.4 Il contenzioso negli appalti pubblici (a cura dell’Autoritŕ)

Il contenzioso nelle opere pubbliche

Prima di analizzare le forme e le modalitŕ di contenzioso attivate nell’ambito di appalti riguardanti la realizzazione di infrastrutture strategiche rientranti nella Legge Obiettivo, č opportuno illustrare le problematiche del contenzioso relative a tutte le opere pubbliche.

Le procedure di contenzioso attivate nel settore degli appalti pubblici riguardano  sia la fase di affidamento del contratto sia quella di esecuzione dello stesso, caratterizzate da differenti finalitŕ. Infatti, il contenzioso che sorge nel corso dell’affidamento mira al ripristino della corretta procedura di gara ed alla tutela della posizione giuridica dell’interesse legittimo vantata dai soggetti coinvolti, mentre il contenzioso che nasce nel corso dell’esecuzione dell’appalto ha per oggetto, nella maggioranza dei casi, il riconoscimento di oneri conseguenti ad una gestione non ottimale del contratto da parte della stazione appaltante ed č quello maggiormente significativo ai fini dell’analisi del mercato degli appalti pubblici.

Durante la fase di esecuzione dei contratti si verificano, tra gli altri, alcuni fenomeni rilevanti che spesso innescano il contenzioso tra imprese e stazioni appaltanti, vale a dire la sospensione dei lavori e la redazione di perizie di varianti. Queste fattispecie in taluni casi possono degenerare sino a causare, qualora i lavori non proseguano regolarmente, l’abbandono del cantiere con conseguente rescissione del contratto di appalto.

Il contenzioso in corso di esecuzione dell’appalto comporta di solito un maggior costo degli appalti ed una maggiore durata degli stessi. Per la soluzione delle controversie vengono usualmente utilizzati l’accordo bonario e l’arbitrato.

In particolare, per evitare che all’appaltatore venga arrecato grave pregiudizio economico durante l’esecuzione dell’appalto a causa di una maggiore onerositŕ della prestazione, qualora l’ammontare delle richieste attivate con il contenzioso superi il 10% dell’importo contrattuale, la normativa prevede una soluzione accelerata della definizione delle controversie mediante l’accordo bonario. Qualora non si raggiungano i limiti per l’accordo bonario, la soluzione della controversia č demandata al giudice ordinario  o ad una commissione arbitrale nel caso in cui nel contratto d’appalto sia stata inserita apposita clausola compromissoria.

       Si evidenzia, tuttavia, che il contenzioso, sebbene non possa essere un pretesto dell’appaltatore per il blocco del cantiere, senza dubbio comporta un rallentamento dei lavori. Il blocco del cantiere si verifica certamente nei casi in cui si proceda alla rescissione del contratto per inadempimento dell’appaltatore.

Dalle elaborazioni effettuate dall’Autoritŕ relativamente al periodo 2000 – 2007, si rileva una evidente correlazione tra l’importo dell’appalto e le procedure di contenzioso, infatti al crescere dell’ammontare degli appalti si registra un aumento del contenzioso che, per gli appalti di importo superiore a € 15.000.000, universo cui appartengono le infrastrutture strategiche riferibili alla Legge Obiettivo, si riscontra quasi nel 50% dei contratti.

Poiché estendendo il periodo di osservazione sino all’anno 2009 non sono state rilevate apprezzabili variazioni nei dati, si č preferito fermarsi all’analisi dei dati relativi al periodo compreso tra l’anno 2000 e l’anno 2007 per il quale, peraltro, le informazioni disponibili sono ormai consolidate.

La tabella 1 riporta il numero di appalti conclusi nel periodo 2000-2007, distinti per fascia d’importo, per i quali vi č stato contenzioso in fase di esecuzione. La tabella mostra, come anticipato, che da una incidenza del contenzioso di circa il 2% negli appalti di importo compreso tra  € 150.000 e € 500.000 si arriva ad una percentuale di oltre il 46% negli appalti di importo superiore a € 15.000.000.

Nella tabella sono riportati gli appalti le cui riserve sono state definite, per via amministrativa o mediante accordo bonario, prima della conclusione dei lavori. La soluzione delle controversie non definite, come innanzi detto, č demandata, successivamente alle operazioni di collaudo, al giudice ordinario oppure agli arbitri. I dati mostrano che piů del 40% delle controversie trovano la definizione prima della conclusione dei lavori e ciň ovviamente a vantaggio dell’esecuzione delle opere. 

 

Tabella 1 - Contenzioso nei lavori conclusi nel periodo 2000- 2007.

Classe di importo

(migliaia di €)

Lavori Conclusi

Lavori conclusi con contenzioso

N.

Importo Totale (Mln €)

Valori assoluti

Percentuali

Definito

Non Definito

Totale

Definito

Non Definito

Totale

 N.

Importo (Mln €)

N.

Importo

≥150 < 500

47.807

12.601

371

648

1.019

292

0,78%

1,36%

2,13%

2,30%

≥ 500< 1.000

10.041

6.966

249

294

543

398

2,48%

2,93%

5,41%

5,71%

≥1.000 < 5.000

6.035

11.289

304

426

730

1.532

5,04%

7,06%

12,10%

13,57%

≥ 5.000 < 15.000

396

3.164

62

59

121

1.058

15,66%

14,90%

30,56%

33,44%

≥ 15.000

106

3.201

23

26

49

1.518

21,70%

24,53%

46,23%

47,42%

Totale

64.385

37.222

1.009

1.453

2.462

4.798

1,57%

2,26%

3,83%

12,89%

Effetti del contenzioso sulla durata dei lavori

La maggiore durata dei lavori  rispetto a quella stabilita nel Capitolato Speciale d’Appalto nei casi in cui si č registrato il contenzioso č riportata in termini percentuali nella tabella 2 ed č raffrontata con la maggiore durata di tutti gli appalti in cui sono stati rilevati ritardi, indipendentemente dalla causa. Il confronto tra questi dati mostra che, in generale, la durata dei lavori negli appalti con la presenza di contenzioso č mediamente superiore dell’11% rispetto alla totalitŕ degli appalti ultimati in ritardo (con contenzioso e senza).

 

Tabella 2 -  Scostamento della durata dei lavori in presenza di contenzioso

Classi di importo
(migliaia di €)

Scostamento della durata (%) negli appalti con contenzioso

Scostamento della durata (%) negli  appalti con ritardo di esecuzione

>= 150 < 500

 

106,8%

 

89,7%

>= 500 < 1.000

 

103,0%

 

76,3%

>= 1.000 < 5.000

 

87,7%

 

69,6%

>= 5.000

 

57,4%

 

54,4%

Totale

 

96,8%

 

85,4%

 

Limitatamente allo specifico aspetto dello scostamento della durata negli appalti con ritardo di esecuzione, l’analisi condotta relativamente all’ultimo anno ha evidenziato che nel 2009 la maggiore durata di tutti gli appalti con ritardo di esecuzione si č ridotta dall’85,4% al 78% circa, con una lieve riduzione quindi  dei maggiori tempi impiegati nella realizzazione dei lavori.

Va precisato che i maggiori scostamenti della durata dei lavori si sono registrati negli appalti di importo minore poiché, avendo tali appalti anche una durata piuttosto breve (pochi mesi), l’incidenza della dilatazione dei relativi tempi di realizzazione risulta maggiore rispetto a quella che si rileva in appalti di elevato importo, la cui durata spesso č prevista in qualche anno. 

Le rescissioni contrattuali

Le rescissioni contrattuali che intervengono durante l’esecuzione del contratto e che comportano un blocco dei cantieri fino al riappalto delle opere, sono state rilevate dall’Autoritŕ e riportate nella Tabella 3, dalla quale si evince che quelle scaturite da procedure di contenzioso sono circa quattro volte superiori al numero totale delle  rescissioni, cioč alle rescissioni intervenute indipendentemente dalla presenza o meno di contenzioso nell’appalto. I  casi riportati nella sottostante tabella 3 (n. 144) possono considerarsi sicuramente fattispecie di appalti in cui si č verificato un blocco dei lavori conseguente al contenzioso e rappresentano il 5,16% degli appalti, conclusi e non, in cui č insorto contenzioso. Nettamente inferiore, precisamente pari all’1,38%, č invece la percentuale di tutte le rescissioni contrattuali rilevate negli appalti, con o senza contenzioso.

 

Tabella 3 - Rescissioni contrattuali

 

Numero Rescissioni

% Rescissioni

Rescissioni contrattuali

scaturite da contenzioso

144

5,16%

Rescissioni intervenute indipendentemente dalla presenza di contenzioso

937

1,38%

La distribuzione del contenzioso per tipologia di stazione appaltante e per categoria d’opera

Dalla lettura della tabella 4 emerge chiaramente che tra le stazioni appaltanti con la maggiore percentuale di contenzioso sugli appalti di lavori conclusi vi sono l’ANAS SpA, per la quale per oltre il 13% del numero di appalti sono state attivate procedure di contenzioso e le Ferrovie dello Stato, in cui il contenzioso ha riguardato il 5% degli appalti. Va sottolineato, peraltro, che sia l’ANAS che le Ferrovie dello Stato, in considerazione della tipologia di lavori che svolgono (strade, autostrade, tratte ferroviarie, TAV, ecc.), sottoscrivono contratti di importi molto elevati, spesso relativi ad opere rientranti nella Legge Obiettivo e per i quali, come giŕ innanzi riportato, si riscontra la presenza di contenzioso nel 50% dei casi, vale a dire in un appalto su due.

 

Tabella 4  - Contenzioso suddiviso per tipologia di stazione appaltante.

Stazione Appaltante

lavori conclusi

Contenzioso definito

Contenzioso non definito

Totale

Incidenza del contenzioso definito %

Incidenza del contenzioso non definito %

Incidenza totale %

Amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo

3291

27

61

88

0,82%

1,85%

2,67%

Enti pubblici ed altri organismi di diritto pubblico; aziende speciali

4126

97

96

193

2,35%

2,33%

4,68%

Istituti autonomi case popolari

1830

40

71

111

2,19%

3,88%

6,07%

Regioni e comunitŕ montane

 

2618

27

40

67

1,03%

1,53%

2,56%

Province

8747

97

112

209

1,11%

1,28%

2,39%

Comuni

32612

510

465

975

1,56%

1,43%

2,99%

Aziende del servizio sanitario nazionale

2016

43

49

92

2,13%

2,43%

4,56%

Anas

3467

40

421

461

1,15%

12,14%

13,30%

Concessionari ed imprese di gestione reti ed infrastrutture, di servizi pubblici; settori esclusi; soggetti privati

3809

108

104

212

2,84%

2,73%

5,57%

Ferrovie dello Stato

596

8

22

30

1,34%

3,69%

5,03%

Poste s.p.a.

857

4

6

10

0,47%

0,70%

1,17%

n.c.

416

8

6

14

1,92%

1,44%

3,37%

Totale

64.385

1.009

1.453

2.462

1,57%

2,26%

3,83%

Altrettanto interessanti sono le considerazioni che scaturiscono dalla lettura della Tabella 5, in cui č riportato il numero di procedimenti di contenzioso per categoria d’opera. Infatti, l’incidenza maggiore si rileva nelle infrastrutture di trasporti (6,68%), nelle opere ferroviarie (5,86%) ed in quelle stradali (4,21%).

 

Tabella 5- Contenzioso suddiviso per categoria d’opera

Categoria d'opera

Lavori conclusi

Contenzioso definito

Contenzioso non definito

Totale

Incidenza Contenzioso definito %

Incidenza Contenzioso non  definite %

Incidenza totale %

Strade

20.914

246

635

881

1,18%

3,04%

4,21%

Ferrovie

648

12

26

38

1,85%

4,01%

5,86%

Altre infrastrutture di trasporto

1.168

31

47

78

2,65%

4,02%

6,68%

Opere di protezione dell'ambiente, di difesa del suolo, risorse idriche

7.952

100

109

209

1,26%

1,37%

2,63%

Opere di urbanizzazione ed altro

4.334

60

47

107

1,38%

1,08%

2,47%

Infrastrutture del settore energetico

486

9

8

17

1,85%

1,65%

3,50%

Telecomunicazioni e tecnologie informatiche

 

142

2

0

2

1,41%

0,00%

1,41%

Infrastrutture per l'agricoltura e la pesca

504

8

17

25

1,59%

3,37%

4,96%

Infrastrutture per attivitŕ industriali, artigianato, commercio, annona

908

21

21

42

2,31%

2,31%

4,63%

Edilizia sociale e scolastica

8.392

181

168

349

2,16%

2,00%

4,16%

Edilizia abitativa

2.263

47

76

123

2,08%

3,36%

5,44%

Beni culturali

2.848

42

33

75

1,47%

1,16%

2,63%

Sport, spettacolo, turismo

3.383

80

70

150

2,36%

2,07%

4,43%

Edilizia sanitaria

2.205

48

56

104

2,18%

2,54%

4,72%

Altra edilizia pubblica

7.221

104

121

225

1,44%

1,68%

3,12%

Altre infrastrutture pubbliche

787

14

16

30

1,78%

2,03%

3,81%

n.c.

230

4

3

7

1,74%

1,30%

3,04%

Totale

64.385

1.009

1.453

2.462

1,57%

2,26%

3,83%

 

Correlando poi i dati relativi a ciascuna tipologia di stazione appaltante (tabella 5) con quelli riguardanti le differenti categorie di opere (tabella 6), si rileva che la  percentuale  di contenzioso sugli appalti aggiudicati dall’ente Ferrovie dello Stato (5,03%) č molto  simile a quella rilevata per la categorie delle opere ferroviarie (5,86%) e questo perché quasi tutti i lavori relativi ai collegamenti ferroviari sono realizzati dalle Ferrovie dello Stato, mentre, poiché i lavori relativi alla costruzione di opere viarie sono appaltati spesso anche dalle Province oltre che dall’ANAS SpA, la percentuale di contenzioso sugli appalti aggiudicati dall’ANAS, pari al 13,30%, č superiore a quella rilevata per la categoria delle opere stradali, pari al 4,21%.  Tale dato č confermato anche dalla differente tipologia di contratti di lavori sottoscritti dalle province e dall’ANAS SpA per la realizzazione di strade. Infatti mentre gli enti provinciali eseguono lavori di costruzione di strade di importo piuttosto contenuto nei quali si rileva  una limitata presenza di contenzioso, cosě come si evince dai dati relativi al contenzioso distribuiti per classe di importo riportati nella tabella 1, l’ANAS SpA effettua lavori stradali di importo elevato nei quali  l’incidenza del contenzioso č nettamente superiore.

Il contenzioso definito per via arbitrale

Per quanto riguarda il contenzioso definito per via arbitrale, le analisi svolte dall’Autoritŕ in numerose occasioni consentono di rilevarne i dati maggiormente significativi. In particolare, dall’esame delle informazioni si evince che circa nell’83% dei casi gli arbitrati si sono conclusi, nel corso degli anni, con la condanna delle stazioni appaltanti. Nell’anno 2009 tale percentuale, con riferimento al complesso degli arbitrati liberi e amministrati, č risultata all’incirca del 94%.

Relativamente ai costi generati dal contenzioso, si č rilevato che la presenza di arbitrati nei contratti pubblici ha comportato per le amministrazioni costi aggiuntivi rispetto agli importi iniziali degli appalti con contenzioso, quantificati per il periodo 2002 – 2005 mediamente nel 28% e per il periodo 2007 – 2009 nel 18% dell’importo complessivo degli appalti oggetto di contenzioso, con una sensibile riduzione della relativa incidenza.

       Anche l’elemento “durata” merita un’attenta riflessione per poter valutare la capacitŕ della giustizia arbitrale sia di garantire con la dovuta celeritŕ la tutela degli interessi pubblici connaturati nel settore, sia di rispettare le legittime aspettative delle parti direttamente coinvolte.

Il dato relativo alla durata degli arbitrati (Tabella 6) evidenzia che solo una minoranza dei procedimenti si conclude entro il termine ordinario previsto per la pronuncia del lodo. Tale termine, in base all’art. 9, comma 1, del d.m. n. 398 del 2000, era di 180 giorni dalla data di costituzione del collegio, ed ora, in virtů dell’estensione agli arbitrati amministrati delle norme del codice di procedura civile contenute nell’art. 820 c.p.c., č, ordinariamente, di 240 giorni. 

 

Tabella 6 - Durata arbitrati amministrati e liberi – anno 2009

 

Arbitrati Amministrati

Arbitrati Liberi

Arbitrati conclusi entro 180 giorni

3

11

10

28

Arbitrati conclusi entro 240 giorni

8

18

Arbitrati che hanno usufruito di proroga:

Arbitrati conclusi entro 360 giorni

6

28

29

108

Arbitrati conclusi oltre i 360 giorni

22

79

 

Dall’esame dei dati relativi agli arbitrati definiti (con lodo definitivo) nel corso del 2009, si  desume che i procedimenti arbitrali sono generalmente attivati su iniziativa delle imprese avverso le stazioni appaltanti e si possono inoltre trarre alcune considerazioni su alcuni aspetti di rilievo per l’esame del fenomeno, quali la ripartizione territoriale degli arbitrati, la tipologia delle parti resistenti, l’oggetto degli arbitrati.

 Relativamente alla ripartizione territoriale, si osserva una concentrazione di arbitrati nelle regioni meridionali del paese, nelle quali si registra quasi il 47% degli arbitrati; nelle regioni  centrali la percentuale si riduce al 32% e nel settentrione al 21% circa, come si evince dalla lettura della tabella 7.

 

         Tabella 7 – Ripartizione territoriale degli arbitrati 2009

 

Numero arbitrati conclusi

(con lodi definitivi)

Percentuale

Sud Italia

82

46,86%

Nord Italia

37

21,14%

Centro Italia

56

32%

Totale

175

100%

 

Per quanto riguarda invece le parti resistenti, i dati riportati nella tabella 8, suddivisi tra arbitrati amministrati (nei quali il terzo arbitro-giudice, in assenza di accordo tra le parti, č nominato dalla Camera Arbitrale) ed arbitrati liberi (nei quali i tre giudici sono nominati dalle parti), mostrano che la tipologia di stazioni appaltanti convenute negli arbitrati amministrati č rappresentata maggiormente dai Comuni e, solo per una parte esigua, da ASL, Ministeri, Consorzi, ANAS e altri soggetti. Mentre negli arbitrati liberi, oltre alla presenza di numerosi Comuni, di qualche ASL, di Ministeri, Consorzi ed altri soggetti, figurano tra le amministrazioni convenute anche Regioni e Province e la presenza dell’ANAS č decisamente superiore a quella registrata negli arbitrati amministrati.

 

Tabella 8 – Parti resistenti negli arbitrati 2009

Tipologia di stazione appaltante

N. arbitrati amministrati

Percentuale arbitrati amministrati

N. arbitrati liberi

Percentuale arbitrati liberi

Totale N.  arbitrati amministrati e liberi

Percentuale arbitrati amministrati e liberi

Comuni

24

61,54%

51

37,50%

75

42,86%

ASL

5

12,82%

5

3,68%

10

5,71%

Ministeri

2

5,13%

13

9,56%

15

8,57%

Consorzi

2

5,13%

2

1,47%

4

2,29%

ANAS  SpA

1

2,56%

34

25%

35

20%

Regioni e Province

 

 

13

9,56%

13

7,43%

Altri soggetti

5

12,82%

18

13,23%

23

13,14%

Totale

39

100%

136

100%

175

100%

 

Relativamente alla tipologia di oggetto degli arbitrati, ossia ai motivi dell’insorgere della controversia, dalla lettura della tabella 9 emerge che le tre principali richieste avanzate dalle imprese in sede di contenzioso riguardano l’andamento anomalo dei lavori per colpa dell’Amministrazione nel 18% dei casi, la risoluzione e la rescissione del contratto per inadempimento e in danno della stazione appaltante nel 14% dei casi ed il risarcimento per maggiori oneri e spese generali nel 10% dei casi. Tali dati confermano le informazioni giŕ rilevate relativamente agli oggetti degli arbitrati registrati nel periodo 2002 – 2005.

 

Tabella 9 - Oggetti degli arbitrati , suddivisi per argomenti omogenei*

Oggetto

Numero

Percentuale

Andamento Anomalo dei lavori

143

18%

Risoluzione o rescissione contrattuale per inadempimento e in danno della stazione appaltante

108

14%

Risarcimento per maggiori oneri e spese gen.

77

10%

Incremento e revisione dei prezzi

63

8%

Carenza progettuale

53

7%

Pagamento riserve regolarmente iscritte

43

6%

Ritardato o mancato pagamento dei SAL

37

5%

Rescissione, risoluzione e recesso in danno dell’appaltatore

34

4%

Irregolaritŕ nella predisposizione del contratto e impossibilitŕ di eseguire il contratto

31

4%

Pagamento delle opere realizzate in piů

27

3,8%

Inadempimento degli obblighi contrattuali dell’appaltatore

24

3,5%

Sospensione illegittima dei lavori

21

3%

Collaudo non intervenuto nei tempi previsti

18

2,6%

Spese passive per mancato svincolo di polizze assicurative e/o fidejussorie

17

2,5%

Violazione degli obblighi da parte del committente

15

2%

Mantenimento passivo di attrezzature e macchine per fermo cantiere

15

2%

Mancanza o non tempestivo ottenimento di autorizzazioni e permessi per eseguire i lavori

15

2%

Interessi legali e rivalutazione

11

1,1%

Mancate indagini preliminari

10

1%

Contestazione della penale

6

0,5%

 * occorre tenere presente che ciascun  arbitrato contiene piů richieste

 

Con riferimento alla tipologia di contratto oggetto di controversie, i dati riportati nella tabella 10 evidenziano che il maggior numero di controversie, circa il 77%, ha riguardato l’esecuzione di contratti di lavori, mentre il restante 23% del contenzioso ha riguardato appalti di servizi, di forniture e contratti misti.

 

Tabella 10 – Tipologia di contratto oggetto di controversie negli arbitrati 2009

Tipologia di contratto

Numero lodi

(amministrati e liberi)

Percentuale

Contratto pubblico di lavori

134

76,57%

Contratto pubblico di servizi

26

14,86%

Contratto pubblico di forniture

2

1,14%

Contratto pubblico misto

13

7,43%

Totale

175

100%

 

Per quanto attiene invece il valore delle controversie, quale č dato desumere dalle domande di arbitrato e dalle (eventuali) riconvenzionali, esso č oscillato da un minimo di € 26.542,85 ad un massimo di € 10.184.732,16 per gli arbitrati amministrati, con un valore medio delle controversie pari a € 2.833.635,51; mentre negli arbitrati “liberi”, il valore delle controversie, desunto dalla dichiarazione resa in sede di deposito del lodo ai fini del versamento della relativa quota, č compreso tra € 25.422,46 e € 293.000.000,00, con un valore medio pari a € 14.531.648,00.

Č opportuno evidenziare che recenti interventi normativi hanno introdotto misure volte allo snellimento delle controversie. infatti, il D.lgs. 53/2010, nel recepire la c.d. Direttiva ricorsi, ha novellato il Codice dei Contratti Pubblici con provvedimenti (artt. 4 e 5) tendenti ad un rafforzamento degli strumenti di definizione delle liti alternativi al processo, in particolare attraverso misure volte ad agevolare il ricorso all’accordo bonario e la conferma dell’arbitrato quale sistema preferenziale di risoluzione delle controversie negli appalti pubblici. E, al riguardo, l’Autoritŕ ha avuto modo di rilevare la “rinascita” di un istituto che, com’č noto, negli ultimi anni aveva vissuto alterne vicende.

L’accordo bonario ed il relativo impatto sugli appalti

L’analisi delle procedure in cui il contenzioso si č concluso con un accordo bonario ha evidenziato, come emerge dalla lettura dei dati riportati nella tabella 11 sul confronto tra gli importi degli accordi bonari sottoscritti e le cifre inizialmente richieste dalle imprese, che nella quasi totalitŕ dei casi l’accordo č stato raggiunto per un importo variabile tra un decimo ed un terzo della cifra inizialmente richiesta.

 

Tabella 11 – Percentuale di accordo rispetto all’importo richiesto dall’impresa

Percentuale di accordi

Numero accordi bonari sottoscritti

<20%

241

>=20% e <40%

241

>=40% e <60%

92

>=60% e <80%

31

>80%

16

 

Un altro aspetto interessante ai fini dello studio degli effetti dell’accordo bonario riguarda la variazione dell’importo contrattuale scaturita dal raggiungimento dell’accordo bonario. A tal riguardo, le informazioni rappresentate nella tabella 12 mostrano che nella maggior parte dei casi (oltre l’85%) l’aumento dell’importo dell’appalto č inferiore al 20% e che l’aumento medio dell’importo contrattuale č risultato pari al 12,8%.

 

Tabella 12 – Incremento % importi contrattuali a seguito di accordi bonari

Variazione % importo contrattuale

Numero accordi bonari sottoscritti

<5%

187

>=5% e < 10%

160

>=10% e <20%

146

>=20% e <40%

66

>=40% e <60%

12

>=60% e <80%

6

>80%

0

 

In altri termini, l’accordo bonario risulta essere molto meno oneroso per l’Amministrazione rispetto all’arbitrato e, in piů, consentendo lo svilupparsi di rapporti meno rigidi tra le parti, migliora la performance del contratto.

Ed anche buona parte delle controversie sorte nell’ambito dell’esecuzione di lavori finalizzati alla realizzazione di infrastrutture strategiche rientranti nella Legge Obiettivo si conclude con la sottoscrizione di un accordo bonario, in cui, a fronte della somma richiesta dall’impresa,  le parti decidono di accordarsi per una cifra nettamente inferiore.

Il contenzioso dell’ANAS SpA

Poiché gran parte delle infrastrutture strategiche previste dalla Legge 443/2001  riguarda la costruzione di tratte stradali ed autostradali appaltate dall’ANAS SpA, si ritiene utile in questa sede riportare i principali aspetti della gestione del contenzioso ANAS ed alcune informazioni emerse dal monitoraggio dello stesso svolto dall’Autoritŕ.

Dal 30 luglio 2007 la Societŕ ha stabilito di eliminare il ricorso agli arbitrati e di investire il giudice ordinario per tutte le controversie riguardanti i contratti stipulati dalla stessa ANAS. In particolare, il Contratto di programma per il 2008 obbliga ANAS, salvo casi preventivamente autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a non prevedere la clausola arbitrale nei nuovi contratti ed a non attivare la suddetta clausola ove la medesima fosse giŕ prevista nei contratti stipulati prima del contratto di programma.

Per prevenire il contenzioso relativo ai lavori, č stata istituita una struttura centrale denominata “Unitŕ Riserve” con il compito di fornire consulenza alle strutture tecniche dell’ANAS, finalizzata a contrastare le richieste delle imprese in fase di esecuzione ed a dirimire il contenzioso. A tal fine, l’ANAS ha definito le procedure per la conclusione degli accordi bonari e per la definizione delle transazioni ai sensi degli artt. 239 e 240 del Codice degli Appalti.

Dall’attivitŕ di monitoraggio del contenzioso dell’ANAS č emerso che le principali controversie riguardano principalmente i lavori (in fase di gara e durante l’esecuzione), il  sistema delle concessioni, gli incidenti stradali causati dalla cattiva manutenzione dell’assetto stradale e la richiesta di risarcimento di danni in generale.

L’Unitŕ di Missione dell’ANAS, per addivenire in modo celere alla proposizione di un piano di deflazione del contenzioso, mediante un’analisi di un campione pari al 10% dell’intero contenzioso corrispondente a 803 procedimenti, ha proceduto all’esclusione di 3.345 procedimenti garantiti da polizza assicurativa. I procedimenti inclusi nel campione preso a riferimento per l’analisi svolta sono stati selezionati tra 3.805 procedimenti attinenti responsabilitŕ civili, 1.431 su procedimenti patrimoniali e societari e 2.767 riguardanti lavori e contratti. In termini di onere potenziale il campione rappresenta l’80% del totale del petitum. Per ogni fattispecie il campione risulta composto da 237 procedimenti relativi a Responsabilitŕ Civile, 183 procedimenti Patrimoniali e Societari e 383 procedimenti relativi a lavori e contratti.

Con riferimento ai lavori ed ai contratti, l’Unitŕ di Missione ha elaborato con riferimento al campione di indagine, la seguente tabella 13:

 

Tabella 13 – Appalti ANAS con presenza di contenzioso

Rischio

N. Appalti e Percentuale sul campione

Petitum ed oneri accessori

Probabile (rischio di soccombenza oltre l’80%)

n. 162 (42,30%)

€ 664.401.763

Possibile (rischio di soccombenza tra 21% e 79%)

n. 122 (31,85%)

€ 236.273.461

Remoto (rischio di soccombenza inferiore al 20%)

n. 99 (25,85%)

Non riportato

Totale

n. 383

€ 900.675.224

 

Per quanto riguarda il contenzioso con rischio probabile esso č principalmente ascrivibile, per un importo pari a a € 468.794.299,  a carenza ed inadeguatezza del progetto posto a base di gara, per un importo pari a € 61.410.248 ad inadempimento delle convenzioni di concessione e contestazione dell’esercizio dei poteri di vigilanza e di controllo dell’ANAS e per un importo pari a € 24.947.677, a mancata emanazione del decreto di esproprio.

Per quanto riguarda invece il contenzioso con rischio possibile esso č principalmente ascrivibile, per un importo di circa 62 milioni di euro a contestazioni sulle gare con particolare riferimento alle valutazioni delle offerte anomale, al mancato rispetto delle previsioni del bando ed alla presunta discrezionalitŕ nell’attribuzione del punteggio da parte della commissione di gara. Le contestazioni riguardanti la fase esecutiva dell’appalto riguardano principalmente, per un importo pari a € 53.613.167, la carenza ed inadeguatezza del progetto, per un importo pari a € 48.231.568,  l’inadempimento delle convenzioni di concessione e contestazione dell’esercizio dei poteri di vigilanza e di controllo dell’ANAS e per un importo pari a € 19.843.601, la mancata emanazione del decreto di esproprio.

Il Contenzioso sugli appalti  e sui contratti nei settori “Responsabilitŕ Civile”, “Patrimoniale” e “Lavori e Contratti”dell’ANAS evidenzia, per un campione significativo, una elevata percentuale di soccombenza dell’ANAS nelle vertenze attivate dopo il 20 luglio 2006. Infatti su 857 contenziosi l’ANAS č risultata soccombente in 532 casi  per un importo pari a circa € 739 milioni.

Alcuni casi di contenzioso in appalti relativi ad opere rientranti nella Legge Obiettivo

Delle procedure di contenzioso sorte durante l’esecuzione di alcune infrastrutture strategiche rientranti nella Legge Obiettivo si riportano i dati di sintesi di due casi ritenuti di particolare rilievo. 

Il primo caso si riferisce alla realizzazione del  “Nuovo tronco autostradale Catania - Siracusa” nel tratto compreso tra la localitŕ Passo Martino ed il km. 130+400 della Strada Statale 114 Orientale Sicula”. Si tratta di lavori di completamento dell'itinerario Catania - Siracusa che hanno previsto la costruzione di un nuovo asse autostradale per consentire il collegamento veloce tra Catania e Siracusa, alternativo alla Strada Statale 114 costiera. L’arteria viaria, ultimata a dicembre 2009, ha uno sviluppo di circa 25 Km con caratteristiche di autostrada extraurbana a due corsie per senso di marcia (sezione categoria A1 del D.M.05/11/2001). Le opere principali sono costituite da: 12 viadotti per una lunghezza totale di 4.163 metri, con campate di luci variabili da 40 a 120 metri; 5 gallerie naturali a doppio fornice per una lunghezza complessiva di 5.888 metri;  3 gallerie artificiali a doppia canna per una lunghezza globale pari a 2.763 metri ed 1 galleria artificiale a canna singola lunga 158 metri.

Durante l’esecuzione dei lavori, il cui importo contrattuale era pari a € 631.895.675,15 e per i quali alla data del 13 febbraio 2009 erano stati presentati n. 20 Stati di Avanzamento Lavori, il Contraente Generale ha iscritto negli atti contabili sino alla data del 13 febbraio 2009 n. 111 riserve, di cui 13 non quantificate, per un ammontare complessivo di € 169.775.677,62 ed ha chiesto l’assegnazione di un termine suppletivo di esecuzione o di una proroga del termine di ultimazione di pari durata ed il riconoscimento di interessi legali, moratori e rivalutazione.

La Commissione appositamente costituita per la definizione di tali riserve ha presentato una proposta di accordo bonario nella quale ha ritenuto che si potesse riconoscere, a tacitazione delle riserve iscritte ed a parziale riconoscimento delle stesse, la somma di € 36.203.671,03 comprensiva di spese generali ed interessi e che, relativamente alle riserve non quantificate, se ne potesse differire la soluzione al momento della loro quantificazione. Successivamente l’Unitŕ Riserve dell’ANAS ha rilasciato il proprio nulla-osta tecnico legale sulla risoluzione delle riserve in questione, rinviando alle valutazioni del Responsabile del Procedimento l’eventuale concessione dei tempi suppletivi.

L’ANAS, valutati tutti gli atti istruttori, con delibera del 1° giugno 2010, ha ritenuto di definire in via transattiva la vertenza relativa a tutte le riserve citate mediante la corresponsione della somma omnicomprensiva di € 30.100.000,00,  di cui € 27.726.020,05 per sorte (€ 14.499.274,64 a titolo di corrispettivo ed € 13.226.745,41 a titolo di risarcimento), € 513.013,41 per rivalutazione e € 1.860.966,54 per interessi ed oneri fiscali, a tacitazione di qualunque pretesa relativa alle riserve iscritte, con differimento dell’esame di 9 riserve non quantificate e rinviando alle valutazioni del Responsabile del Procedimento l’eventuale concessione dei tempi suppletivi.

In data 8 giugno 2010 č stato sottoscritto l’accordo bonario per la risoluzione delle riserve in argomento, conformemente a quanto proposto dall’ANAS, vale a dire con il riconoscimento di una somma pari circa al 18% di quella richiesta dal Contraente Generale. Ciň ha comportato un incremento dell’importo contrattuale relativo alla realizzazione dell’opera pari al 4,76%.

Il secondo caso si riferisce ai lavori di costruzione della E90 Tratto SS 106 Jonica, dallo svincolo di Squillace (km 178+350) allo svincolo di Simeri Crichi (Km 191+500) ed al prolungamento della SS 280, detta “dei due mari”, dallo svincolo di Sansinato allo svincolo di Germaneto. L’intervento interessa la SS 106 per una tratta di circa km 17,2 e include una bretella di collegamento di circa 1,7 km tra lo svincolo di Squillace e l’attuale arteria, mentre il prolungamento della SS 280 si sviluppa per circa 5,22 km e, secondo il relativo progetto, č realizzato anche mediante la costruzione di un tratto ex novo di viabilitŕ complanare di circa 2 Km, che ha inizio dallo svincolo di Germaneto e termina allo svincolo per l’Universitŕ. L’intero intervento prevede 7 svincoli a livelli sfalsati (di cui 6 sulla SS 106), 15 viadotti e 11 gallerie.

Durante l’esecuzione dei lavori, il cui importo contrattuale era pari a € 513.121.499,72 e per i quali alla data del 31 dicembre 2008 erano stati presentati n. 9 Stati di Avanzamento Lavori per € 126.506.717,90, il Contraente Generale ha iscritto sino alla data del 31 dicembre 2008 n. 46 riserve, di cui 8 non quantificate, per un ammontare complessivo di € 339.104.396,34.

La Commissione appositamente costituita per la definizione di tali riserve ha presentato una proposta di accordo bonario nella quale ha ritenuto  che si potesse riconoscere, a tacitazione delle riserve iscritte, la somma di € 88.032.341,48, pari circa al 26% dell’importo richiesto, oltre interessi e rivalutazione. Attualmente, per la definizione dell’accordo bonario si č in attesa di conoscere gli esiti della valutazione degli atti da parte della stazione appaltante. Qualora venisse sottoscritto l’accordo bonario per la risoluzione delle riserve in argomento, conformemente a quanto proposto dalla Commissione, esso comporterebbe un incremento dell’importo contrattuale relativo alla realizzazione dell’opera pari al 17,16%.

In entrambi i casi presi in esame, sia i dati relativi alla variazione dell’importo contrattuale sia quelli riguardanti il rapporto tra l’importo inizialmente richiesto dall’impresa e quello stabilito dall’accordo bonario confermano i risultati dell’indagine effettuata dall’Autoritŕ innanzi riportati.

1.5 Conclusioni

Come si evince dall’illustrazione sulle attivitŕ di monitoraggio previste dalla Legge obiettivo e, piů in generale, dalla normativa sugli appalti pubblici, il sistema informativo, seppur ancora in uno stato evolutivo, ha raggiunto un livello di implementazione e di integrazione con gli altri sistemi presenti nella pubblica amministrazione tale da consentire un quadro informativo sostanzialmente completo ed aggiornato. L’attribuzione ai RUP delle attivitŕ di immissione dati direttamente sulla banca dati informatica consente di disporre in tempo reale di tutta la documentazione necessaria ad un monitoraggio tempestivo.

In tale quadro si inserisce il presente Rapporto che, sulla base delle delibere CIPE e delle altri fonti pubbliche, ricostruisce lo stato di attuazione del PIS da diversi punti di vista, analizzandone l’andamento e la rispondenza rispetto agli obiettivi e agli impegni finanziari e verificandone lo sviluppo nel tempo, sia nel complesso che, in modo particolare, per le opere oggetto di delibera Cipe.

In particolare, la collaborazione intrapresa con l’Autoritŕ per la vigilanza sui contratti pubblici, oltre a garantire l’ufficialitŕ dei dati acquisiti dal Rapporto, consente di delineare in tempi rapidi una rappresentazione puntuale sia delle opere in fase di progettazione  sia di quelle in fase di esecuzione.

Nei prossimi Rapporti le informazioni relative alle opere della Legge obiettivo verranno confrontate con l’universo degli appalti di lavori comunicati dalle stazioni appaltanti all’Autoritŕ al fine di consentire un’analisi comparativa tra dati omogenei.

A partire dalla presente edizione, inoltre, alle informazioni quantitative si affiancano, in via sperimentale, valutazioni di impatto economico, soprattutto a livello regionale, con particolare riferimento all’incremento del livello di accessibilitŕ urbana, portuale e aeroportuale.

Al riguardo, si ricorda che l'art. 22 della legge 42/2009 in materia di federalismo fiscale ha disposto una ricognizione delle dotazioni infrastrutturali nonché la predisposizione di interventi nelle aree sottoutilizzate ai fini del recupero del deficit infrastrutturale, da inserire nel DPEF ai sensi della legge obiettivo.

In tale ambito, č stato elaborato un primo contributo ad una riflessione sulla possibilitŕ di ridefinire i criteri di valutazione dei fabbisogni infrastrutturali collegandoli a modelli di sviluppo economico e sociale che tengano conto delle diverse specificitŕ territoriali e ambientali in un determinato contesto politico-istituzionale.

Si intende cosě mettere in campo un modello che integri indicatori consolidati sullo sviluppo con nuovi indicatori in grado di valutare la capacitŕ delle infrastrutture di produrre effettivamente un miglioramento per il territorio, in termini di performance e di efficienza, nonché di valutare gli effetti indotti dalla realizzazione di una nuova infrastruttura.

Il modello di analisi – una volta validato – puň rappresentare un utile strumento per ridefinire il fabbisogno infrastrutturale e finanziario, e generare una conseguente riscrittura, sulla base di dati oggettivi, dei criteri di distribuzione delle risorse disponibili.

Un secondo obiettivo potrebbe riguardare, a dieci anni dall’emanazione della legge obiettivo, la possibilitŕ di riconsiderare l’impegno su alcune opere. Si ricorda, infatti, che al momento non esiste una procedura di revoca del finanziamento, eventualmente collegata a meccanismi di controllo, ad esempio, per inattivitŕ dopo l’accensione del mutuo ovvero per cause oggettive che portano alla opportunitŕ di modificare la programmazione. In tal senso, la revoca del finanziamento statale previsto per l'opera «Sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la cittŕ di Parma» per la quale il Comune di Parma aveva espresso la volontŕ di rinunciare all’investimento, ha richiesto una disposizione legislativa ad hoc (art. 4, commi 6-8, decreto legge n. 40 del 2010).


CAPITOLO SECONDO
Evoluzione del programma e scenari di riferimento

2.1 Il Programma delle infrastrutture strategiche al 30 Aprile 2010

2.1.1. Un quadro d’insieme

Con il quinto monitoraggio del Programma delle Infrastrutture Strategiche, il numero delle opere risulta essere pari a 348, con un costo complessivo di 358 miliardi di euro. Tali opere sono attualmente riconducibili a 24 famiglie di infrastrutture denominate “macro opere”.

 

Il costo č riferito all'intero Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS)  monitorato ad Aprile 2009[4]  integrato con i nuovi inserimenti di cui alla tabella 14 del DPEF 2010-2013 e con quelli compresi nello stesso documento nella “Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti” relativi a richieste aggiuntive delle Regioni e a opere programmate negli Allegati Infrastrutture ai DPEF della XIV e XVI Legislatura, non monitorati in precedenza.

In particolare, il valore aggiornato dei progetti monitorati al 30 Aprile 2009 č pari a 339 miliardi di euro; il valore dei nuovi inserimenti di cui alla tabella 14 del DPEF 2010-2013, riferiti ad alcune opere programmate con le delibere CIPE del 6 marzo e del 26 giugno 2009 previste negli aggiornamenti delle Intese Generali Quadro siglate durante la XVI Legislatura, č di poco piů di 7 miliardi; il valore dei nuovi inserimenti compresi nella Scheda Regioni č di 11,853 miliardi.

 

Rispetto all’universo delle opere comprese nel PIS, alla fine di Aprile 2010, il valore delle opere/lotti deliberati dal CIPE, ovvero con progetto preliminare o progetto definitivo e quadro finanziario approvati, č di 131 miliardi, pari al 37% del costo dell’intero programma. La restante parte, pari a 227 miliardi, fa riferimento al costo di opere inserite nel programma ai soli fini procedurali, non pervenute in forma progettuale alla Struttura Tecnica di Missione (STM), istruite o in attesa di esserlo presso la STM, ovvero in pre istruttoria al CIPE.

 

Per quanto riguarda il numero delle opere, come si evince dalla Tavola di raffronto nonché dalla corrispondente tabella con il costo per opera allegate al presente dossier, esso comprende tutte le opere monitorate nel 2009, che in alcuni casi sono state divise o riunite, nonché i nuovi inserimenti sopra presentati.

 

Si ricorda che č un insieme diverso da quello richiamato nei DPEF 2009 – 2013 e 2010-2013, che fissa il valore del PIS in 174,2 miliardi di euro, in quanto in esso non vengono computate tutte le opere, ma soltanto quelle per le quali č stata avviata la fase istruttoria o pre-istruttoria.

Giŕ nei precedenti Rapporti si č avuto modo di chiarire che il dato dei costi delle opere viene assunto – in questa parte del Rapporto - come mero dato indicativo, utile ai fini di una valutazione di massima delle dimensioni del PIS e di una comparazione fra le sue varie componenti.

 

Come indicano i dati contenuti nella tabella di seguito riportata, rispetto ad Aprile 2009, il numero delle opere, al netto delle divisioni e degli accorpamenti che hanno comportato un aumento del numero delle opere monitorate nel 2009 da 274 a 299 unitŕ, č aumentato di 49 unitŕ pari a una crescita del 16%.

 

Tabella 2.1.1. - Lo scenario di riferimento - Numero e costi (1) delle opere strategiche - Variazioni assolute e percentuali rispetto al monitoraggio precedente - (Importi in Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

 

Numero

Costi (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

Variaz.

assolute

Variaz. %

Valori assoluti

Variaz.

assolute

Variaz. %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Monitoraggio 30 Aprile 2004

228

0

 -

233.385

0

 -

Monitoraggio 30 Aprile 2005

238

10

4,4%

263.108

29.723

12,7%

Monitoraggio 30 Aprile 2007

244

6

2,5%

304.909

41.801

15,9%

Monitoraggio 30 Aprile 2009

274

30

12,3%

314.232

9.323

3,1%

Monitoraggio 30 Aprile 2009

aggiornamento 2010  (2)

299

-

-

314.232

9.323

3,1%

Monitoraggio 30 Aprile 2010

348

49

16%

358.092

43.861

14,0%

Opere presenti nel rapporto 2009 (3)

299

 

 

339.235

 

 

Nuovi inserimenti di cui alla Tabella 14 DPEF 2010-2013 (4)

28

 

 

7.005

 

 

Nuovi inserimenti di cui alla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

21

 

 

11.853

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(1) Valori non confrontabili con quelli indicati nelle delibere CIPE 121/2001 e 130/2006, in quanto i costi indicati in tali delibere non tengono conto del costo di tutti i progetti compresi nel Programma delle infrastrutture strategiche come ricostruito nei cinque monitoraggi.

(2) Numero opere aggiornato ad Aprile 2010 a seguito di divisioni o  accorpamenti di alcune opere monitorate ad Aprile 2009. Per conoscere i dettagli si rimanda alla Tavola di raffronto e alla corrispondente tabella dei costi allegate al presente dossier.

(3) Inclusi i nuovi interventi compresi nell'opera  "Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto), collegamento progetti prioritari 1 e 6 (A31) e collegamento Lecco-Bergamo tratta Vercurago-Calolziocorte, variante di Calolziocorte, Calolziocorte-Cisano B."

(4) Esclusi i nuovi interventi compresi nell'opera  "Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto), collegamento progetti prioritari 1 e 6 (A31) e collegamento Lecco-Bergamo tratta Vercurago-Calolziocorte, variante di Calolziocorte, Calolziocorte-Cisano B."

 

Il costo del Programma risulta incrementato complessivamente di 43,861 miliardi (+14%), di cui 25 miliardi relativi all’avanzamento progettuale delle opere, all’aggiornamento dei prezzi nonché al reperimento di costi non disponibili in precedenza, e circa 19 miliardi riguardanti nuovi inserimenti.

Rispetto al primo monitoraggio (Aprile 2004), l’incremento č stato di circa 125 miliardi di euro (+53%).

 

L’incremento del numero delle opere rispetto al monitoraggio 2009 č dovuto da un lato ai nuovi inserimenti, quantificati in 49 opere complessive delle quali 28 indicate dalla tabella 14 del DPEF 2010-2013 e 21 dalla Scheda Regioni, dall’altro a divisioni e accorpamenti di opere monitorate nel 2009 che hanno incrementato di 25 unitŕ le 274 opere censite ad Aprile 2009. In questo caso le principali variazioni hanno riguardato la divisione, sulla base delle indicazioni della tabella 14 del DPEF 2010-2013, delle opere “Assi autostradali Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Messina, Messina-Siracusa-Gela" (tre opere) e  "Pontina-A12-Appia  e Cisterna-Valmontone" (due opere) e l’allargamento  del monitoraggio ai singoli interventi del Programma di mantenimento in efficienza di edifici sedi di organismi istituzionali (22 opere).

Per l’aggiornamento dei progetti coinvolti nel Programma delle infrastrutture strategiche, si č proceduto, dal punto di vista metodologico[5], prendendo quale riferimento quelli indicati nell’elenco contenuto nel Volume Tabelle sullo stato degli interventi del quarto Rapporto del 2009.

Tale elenco č stato, quindi, modificato, integrato e aggiornato con le informazioni contenute nell’Allegato infrastrutture al DPEF 2010-2013, nelle delibere CIPE di attuazione dei singoli interventi[6], negli atti integrativi alle Intese generali quadro sottoscritti nel 2009 e 2010 e nelle audizioni presso la Commissione VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati e presso la VIII Commissione permanente lavori pubblici e comunicazioni del Senato.

Si č altresě provveduto ad un confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (MIT) nonché all’acquisizione di informazioni presso le principali stazioni appaltanti: ANAS, RFI, regioni, comuni, aziende speciali. Inoltre, a partire dal questo Rapporto, č stata avviata una collaborazione con l’Autoritŕ per la vigilanza sui contratti pubblici con l’obiettivo di svolgere, per il tramite dell’Osservatorio dei contratti pubblici, una ricostruzione puntuale sul deliberato CIPE al 30 aprile 2009 - aggiornata al 30 aprile 2010 - dello stato di attuazione di tutti i contratti in corso riguardanti le opere rientranti nel Programma e di monitorare nel tempo lo stato di avanzamento dei lavori.

Le tabelle di seguito riportate permettono di conoscere le principali variazioni che hanno portato al nuovo scenario di riferimento.


Per ogni macro opera č stata definita l’evoluzione dei costi, evidenziando anche le variazioni avvenute rispetto al Rapporto precedente.

 

Tabella 2.1.2. - Lo scenario di riferimento: numero delle opere per macro opera – Confronto tra monitoraggi (Meuro)

MACRO OPERA

30 Aprile

Variazioni 2010/2009

2001

2010

Descrizione

2004

2005

2007

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1

1

Sistema valichi

4

4

5

5

5

Nessuna variazione

2

2

Corridoio plurimodale padano

22

25

21

19

22

3 nuove opere di cui alla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

3

3

Corridoio plurimodale tirreno-brennero

2

3

2

2

3

1 nuova opera di cui alla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

4

4

Corridoio plurimodale tirrenico-nord europa

19

18

19

19

27

3 nuove opere di cui alla Tabella 14 DPEF 2010-2013; 2 nuove opere dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti; 3 nuove opere nate dalla divisione di due opere

5

5

Corridoio plurimodale adriatico

11

12

11

13

13

1 nuova opera di cui alla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti; trasferimento dell'opera Nuova Romea nel corridoio plurimodale dorsale centrale e accorpamento con l’itinerario Mestre Civitavecchia e Riqualificazione E45

6

6

Corridoio plurimodale dorsale centrale

8

9

9

9

11

2 nuove opera di cui alla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

7

7

Mo.SE.

2

2

2

2

2

Nessuna variazione

8

8

Ponte sullo stretto di Messina

2

2

2

2

3

1 nuova opera nata dalla divisione dell'opera "Opere Ferroviarie connesse al Ponte"

9

9

Corridoi trasversale e dorsale appenninica

20

23

25

21

25

1 nuova opera di cui alla Tabella 14 DPEF 2010-2013; 3 nuove opere dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti; 3 nuove opere nate dalla divisione di due opere

10

10

Sistemi urbani

35

29

30

31

41

7 nuove opere di cui alla Tabella 14 DPEF 2010-2013; 2 nuove opere dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti; acquisizione dell'opera "tratta Rho-Gallarate e Raccordo Y per la connessione diretta tra Rho-Fiera/Expo e Malpensa" sulla base di quanto indicato nella Tabella 14 del DPEF 2010-2013

11

11

Piastra logistica euro mediter della Sardegna

8

2

2

2

3

1 nuova opera dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

12

12

Hub portuali

12

12

12

12

13

1 nuova opera dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

13

13

Hub interportuali

14

14

14

14

15

1 nuova opera dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori 

                                                                                                                                             segue


 

Segue Tabella 2.1.2. - Lo scenario di riferimento: numero delle opere per macro opera – Confronto tra monitoraggi (Meuro)

MACRO OPERA

30 Aprile

Variazioni 2010/2009

2001

2010

Descrizione

2004

2005

2007

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

14

14

Allacci ferroviari e stradali grandi hub aeroportuali

4

5

6

6

7

1 nuova opera dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

15

15

Schemi idrici

65

73

72

64

65

1 nuova opera dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

16

16

Piano degli interventi del comparto energetico

0

1

2

22

22

Nessuna variazione

16

17

Piano elettrodotti rete elettrica trasmissione nazionale.

0

1

6

24

30

Nuova macro opera nata dalla divisione della macro opera "Piano degli interventi del comparto energetico" sulla base di quanto indicato nella Tabella 14 del DPEF 2010-2013; 6 nuove opere di cui alla Tabella 14 DPEF 2010-2013

17

18

Piano interventi comparto telecomunicazioni

0

1

1

1

1

Nessuna variazione

No

19

Programma edifici sedi di organismi istituzionali

0

1

1

1

22

Acquisizione di tutti gli interventi del programma di mantenimento in efficienza edifici sedi di organismi istituzionali di cui alle delibere CIPE 109/2004  e 102/2006

No

20

Piano straordinario edilizia scolastica

0

1

1

2

2

Nessuna variazione

No

21

Piano straordinario edilizia scolastica e messa in sicurezza

0

0

0

0

3

Nuova macro opera di cui alla Tabella 14 del DPEF 2010-2013; acquisizione degli interventi deliberati dal CIPE al 30 Aprile 2010

No

22

Piano edilizia penitenziaria

0

0

0

0

8

Nuova macro opera di cui alla Tabella 14 del DPEF 2010-2013; acquisizione di tutti gli interventi del Piano per l’edilizia penitenziaria di cui alla delibera CIPE 58/2009

No

23

150° anniversario dell'Unitŕ d'Italia

0

0

0

3

4

1 nuova opera dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti

No

24

Parco della salute - Ospedale Nuove Molinette

0

0

0

0

1

Nuova macro opera dalla Scheda Regioni Intese Generali quadro e gli aggiornamenti. Nuova opera di cui alla delibera 3/2005

 

 

TOTALE

228

238

243

274

348

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

NB. Le macro opere precedute dalla voce “No” devono intendersi non comprese nell’allegato 1 alla delibera CIPE 121/2001


 

Tabella 2.1.3. - Lo scenario di riferimento: costo (1) delle opere per macro opera – Confronto tra monitoraggi (Meuro)

MACRO OPERA

30 APRILE

2001

2010

Descrizione

2004 (1)

2005 (1)

2007  (1)

2009 (1)

2010 (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1

1

Sistema valichi

6.423

8.587

15.858

13.430

14.647

2

2

Corridoio plurimodale padano

47.197

53.755

64.180

70.157

74.070

3

3

Corridoio plurimodale tirreno-brennero

3.823

4.699

4.791

7.542

9.895

4

4

Corridoio plurimodale tirrenico-nord europa

72.024

74.005

79.994

76.892

92.734

5

5

Corridoio plurimodale adriatico

4.149

5.990

6.392

3.716

5.066

6

6

Corridoio plurimodale dorsale centrale

26.783

31.702

33.093

31.339

35.584

7

7

Mo.se.

4.132

4.132

4.272

4.272

4.678

8

8

Ponte sullo stretto di Messina

4.989

6.404

6.404

6.605

6.662

9

9

Corridoi trasversale e dorsale appenninica

32.522

36.007

44.978

43.146

49.505

10

10

Sistemi urbani

19.701

23.192

26.712

37.431

43.260

11

11

Piastra logistica euro med. della Sardegna

1.574

2.282

2.513

3.513

4.318

12

12

Hub portuali

3.728

3.879

4.008

5.063

3.596

13

13

Hub interportuali

1.389

1.976

2.150

2.058

2.279

14

14

Allacc. ferr. e stradali grandi hub aeroportuali

310

1.350

2.505

1.887

1.557

15

15

Schemi idrici

4.641

4.641

4.969

4.346

5.817

16

16

Piano degli interventi del comparto energetico

-

-

700

877

877

16

17

Piano elettrodotti rete elettrica trasmissione naz.

 

65

596

916

966

17

18

Piano interventi comparto telecomunicazioni

-

-

-

-

-

No

19

Programma edifici sedi di organismi istituzionali

-

250

305

322

322

No

20

Piano straord. edilizia scolastica

-

194

489

489

489

No

21

Piano straord. edilizia scolast. e messa in sicur.

-

-

-

-

1.000

No

22

Piano edilizia penitenziaria

-

-

-

-

503

No

23

150° anniversario dell'Unitŕ d'Italia

-

-

-

230

265

No

24

Parco della salute - Ospedale Nuove Molinette

-

-

-

-

-

 

 

TOTALE

233.385

263.108

304.909

314.232

358.092

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(1) Valori non confrontabili con quelli indicati nelle delibere CIPE 121/2001 e 130/2006, in quanto i costi indicati in tali delibere non tengono conto del costo di tutti i progetti compresi nel Programma delle Infrastrutture strategiche come ricostruito nei cinque monitoraggi. 

NB. Le macro opere precedute dalla voce “No” devono intendersi non comprese nell’allegato 1 alla delibera CIPE 121/2001


Tabella 2.1.4. - Lo scenario di riferimento: costo (1) delle opere per macro opera – Confronto tra monitoraggi - Variazioni assolute e percentuali – (Meuro)

MACRO OPERA

Variazioni assolute

Variazioni %

2001

2010

Descrizione

‘10/’04

‘10/’05

‘10/’07

‘10/’09

‘10/’04

‘10/’05

‘10/’07

‘10/’09

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1

1

Sistema valichi

8.224

6.060

-1.211

1.217

128,0

70,6

-7,6

9,1

2

2

Corr. plurim. padano

26.873

20.315

9.890

3.913

56,9

37,8

15,4

5,6

3

3

Corr. plurim. tirreno-brennero

6.072

5.196

5.104

2.353

158,8

110,6

106,5

31,2

4

4

Corr. plurim.tirren.-nord europa

20.710

18.729

12.740

15.842

28,8

25,3

15,9

20,6

5

5

Corr. plurim. adriatico

917

-924

-1.326

1.350

22,1

-15,4

-20,7

36,3

6

6

Corr. plurim. dorsale centrale

8.801

3.882

2.491

4.246

32,9

12,2

7,5

13,5

7

7

Mo.se.

546

546

406

406

13,2

13,2

9,5

9,5

8

8

Ponte di Messina

1.673

258

258

57

33,5

4,0

4,0

0,9

9

9

Corr. trasv. e dorsale  appena.

16.983

13.498

4.527

6.359

52,2

37,5

10,1

14,7

10

10

Sistemi urbani

23.559

20.068

16.548

5.828

119,6

86,5

61,9

15,6

11

11

Piastra log.euro med.Sardegna

2.744

2.036

1.805

805

174,4

89,2

71,8

22,9

12

12

Hub portuali

-132

-283

-412

-1.467

-3,5

-7,3

-10,3

-29,0

13

13

Hub interportuali

890

303

129

221

64,1

15,3

6,0

10,7

14

14

Allacc. ferr. e strad. Hub aerop.

1.247

207

-948

-330

402,3

15,3

-37,8

-17,5

15

15

Schemi idrici

1.176

1.176

848

1.471

25,3

25,3

17,1

33,9

16

16

Piano interv. comparto energ.

877

877

177

0

-

-

25,3

0,0

16

17

Piano elettr. rete trasm.ne naz.

-

901

370

50

-

1.386,2

62,1

5,5

17

18

Piano interv.comparto telecom.

-

-

0

-

-

-

-

No

19

Programma edifici istituzionali

322

72

17

0

-

28,9

5,7

0,0

No

20

Piano straord. edil. scolast.

489

295

0

0

-

152,1

0,0

0,0

No

21

Piano straord. edil. Scol. e m.s.

-

-

1.000

-

-

-

-

No

22

Piano edilizia penitenziaria

-

-

503

-

-

-

-

No

23

150° anniv. Unitŕ d'Italia

-

-

35

-

-

-

15,2

No

24

Parco della salute- O. Molinette

-

-

0

-

-

-

-

 

 

TOTALE

124.707

94.984

53.183

43.861

53,4

36,1

17,4

14,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(1) Valori non confrontabili con quelli indicati nelle delibere CIPE 121/2001 e 130/2006, in quanto i costi indicati in tali delibere non tengono conto del costo di tutti i progetti compresi nel Programma delle Infrastrutture strategiche come ricostruito nei cinque monitoraggi. 

NB. Le macro opere precedute dalla voce “No” devono intendersi non comprese nell’allegato 1 alla delibera CIPE 121/2001

2.1.2. L’impatto sul territorio

La distribuzione dei costi per macro-aree, a distanza di un anno dall’ultimo monitoraggio, continua a confermare una maggiore concentrazione nelle 12 regioni del Centro Nord, pari a 218 miliardi di euro contro i 139 del Mezzogiorno.

Si tratta di valori che in termini percentuali corrispondono, rispettivamente, al 60,8% e al 38,8% del valore economico complessivo. Il restante 0,4% coinvolge opere non riconducibili a una specifica macro area territoriale.

Tabella 2.1.5.- La ripartizione territoriale dei costi (1) delle infrastrutture strategiche - Confronto tra monitoraggi – (Meuro)

 

30 Aprile

AREA GEOGRAFICA

2004

2005

2007

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

CENTRO NORD

135.291

      157.894

      187.088

      190.910

217.604

MEZZOGIORNO

92.284

      102.986

      115.752

      122.146

139.056

Non ripartibili

5.810

         2.228

         2.069

         1.175

1.433 (2)

TOTALE

233.385

263.108

304.909

314.232

358.092

 

Composizione %

CENTRO NORD

58,0%

60,0%

61,4%

60,8%

60,8%

MEZZOGIORNO

39,5%

39,1%

38,0%

38,9%

38,8%

Non ripartibili

2,5%

0,8%

0,7%

0,4%

0,4%(2)

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(1) Valori non confrontabili con quelli indicati nelle delibere CIPE 121/2001 e 130/2006, in quanto i costi indicati in tali delibere non tengono conto del costo di tutti i progetti compresi nel Programma delle Infrastrutture strategiche come ricostruito nei cinque monitoraggi. 

(2) Sono comprese le opere identificate nel volume Tabelle sullo stato degli interventi con i numeri: 112 e 335

 

Tabella 2.1.6.- La ripartizione territoriale dei costi (1) delle infrastrutture strategiche - Confronto tra monitoraggi - Variazioni assolute e percentuali -(Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AREA GEOGRAFICA

Variazioni assolute

Variazioni %

 

‘10/’04

‘10/’05

‘10/’07

‘10/’09

‘10/’04

‘10/’05

‘10/’07

‘10/’09

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CENTRO NORD

82.313

59.709

30.516

26.693

60,8%

37,8%

16,3%

14,0%

MEZZOGIORNO

46.772

36.069

23.304

16.909

50,7%

35,0%

20,1%

13,8%

Non ripartibili

-4.377

-795

-636

258

-75,3%

-35,7%

-30,8%

22,0%

TOTALE

124.707

94.984

53.183

43.860

53,4%

36,1%

17,4%

14,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(1) Valori non confrontabili con quelli indicati nelle delibere CIPE 121/2001 e 130/2006, in quanto i costi indicati in tali delibere non tengono conto del costo di tutti i progetti compresi nel Programma delle Infrastrutture strategiche come ricostruito nei cinque monitoraggi. 

Anche in termini di numero di opere, si osserva il progressivo aumento nel Centro Nord, con una incidenza percentuale rispetto all’intero territorio nazionale, al 30 Aprile 2010, che raggiunge il 50% rispetto al 43,4% del 2004. Inoltre, per la prima volta, il numero di opere localizzato nelle regioni centro settentrionali supera quello del mezzogiorno, 174 contro 167, sebbene i nuovi inserimenti siano localizzati in misura maggiore nelle regioni meridionali (27 contro 22).

Sette opere non risultano ripartibili (pari al 2%).

 


Tabella 2.1.7. - La ripartizione territoriale del numero delle infrastrutture strategiche - Confronto tra monitoraggi

 

 

 

 

 

 

AREA GEOGRAFICA

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

CENTRO NORD

99

105

107

131

174

MEZZOGIORNO

124

129

132

138

167

Non ripartibili

5

4

4

5

7 (2)

TOTALE

228

238

243

274

348

 

Composizione %

CENTRO NORD

43,4%

44,1%

44,0%

47,8%

50,0%

MEZZOGIORNO

54,4%

54,2%

54,3%

50,4%

48,0%

Non ripartibili

2,2%

1,7%

1,6%

1,8%

2,0% (2)

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(2) Sono comprese le opere identificate nel volume Tabelle sullo stato degli interventi con i numeri: 70, 112, 168, 308, 331, 332 e 335

 

2.2 Lo stato di attuazione dell’intero Programma

L’analisi di insieme che segue si basa sullo stato di attuazione dei singoli interventi inclusi nell’elenco delle opere[7] e tiene conto della complessitŕ dell’iter che caratterizza il processo di realizzazione delle infrastrutture nel nostro Paese. Il risultato che emerge costituisce, pertanto, una semplificazione dovuta alla oggettiva difficoltŕ, in alcuni casi, di identificare con precisione lo stato di attuazione che, tra l’altro, č in continua evoluzione. Ciň tuttavia non sminuisce il rigore metodologico applicato né l’utilitŕ del risultato, che consente di conoscere e di verificare l’evoluzione del Programma nel suo insieme grazie al rigore della comparazione nel corso del tempo.

Ciň premesso, si precisa che il Programma al 30 Aprile 2010 fa riferimento a 24 famiglie di infrastrutture denominate macro opere che raggruppano 348 opere che a loro volta contengono 753 interventi ed in alcuni casi anche sottointerventi.

 

L’elaborazione statistica sullo stato di attuazione del PIS prende in considerazione i soli progetti, tra macro opere, opere, interventi e sottointerventi, con tutte le indicazioni utili per fare il punto sullo stato di attuazione del Programma stesso.

Si tratta di 499 progetti del costo complessivo pari a 330,525 miliardi (il 92% del valore del programma). Ad Aprile 2009 l’elaborazione prendeva in considerazione 469 progetti del valore complessivo pari a 297 miliardi (il 95% del valore del Programma).

 

Tra gli interventi non considerati quest’anno, che rappresentano appena l’8% del valore del Programma, sono compresi la quasi totalitŕ dei progetti del Piano degli interventi nel comparto energetico e di quello degli elettrodotti della rete elettrica di trasmissione nazionale, alcuni progetti degli schemi idrici, nonché gran parte dei nuovi inserimenti.  In tutti questi casi non si dispone infatti di informazioni di dettaglio sullo stato di avanzamento.

 

L’intero processo realizzativo delle infrastrutture č stato classificato in otto gruppi, riferiti ai quattro livelli di progettazione (studio di fattibilitŕ, progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva), all’affidamento dei lavori, che nei soli casi di opere da realizzare mediante il ricorso alla finanza di progetto di cui all’art. 153 del D.Lgs 163/2006 risulta distinto in fase di selezione di proposte e fase di gara, alla fase di esecuzione dei contratti, che riunisce i lavori in corso di esecuzione e quelli aggiudicati ma non ancora “cantierati”, alle opere ultimate.

 

La sintesi (in valori percentuali) dello stato di attuazione dell’intero Programma, al 30 Aprile 2010, riferita ai soli interventi per i quali č stato possibile classificare lo stato di attuazione, č riportata nella tabella 2.2.1. e nel grafico 2.2.1.

 


Tabella 2.2.1. - La fotografia dello stato di attuazione dell'intero programma al 30 Aprile 2010 per fase progettuale e affidamento lavori Composizione %

STATO DI ATTUAZIONE

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Numero

SDF

8,1%

9,8%

9,4%

7,2%

6,2%

PP

34,3%

38,6%

36,0%

39,2%

35,7%

PD

22,4%

20,7%

22,6%

13,2%

12,6%

PE

9,2%

3,7%

2,6%

1,1%

2,0%

TOTALE PROGETTAZIONE

74,0%

72,9%

70,4%

60,8%

56,5%

SELEZIONE DI PROPOSTE IN PF

1,1%

2,0%

1,7%

2,8%

3,0%

OPERE IN GARA

14,6%

7,2%

5,7%

6,6%

5,2%

OPERE CON CONTRATTO (b)

10,3%

17,7%

19,6%

18,8%

22,6%

OPERE ULTIMATE

0,0%

0,2%

2,6%

11,1%

12,6%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

Costo

SDF

22,2%

22,8%

18,4%

14,6%

17,0%

PP

38,5%

35,6%

43,5%

39,8%

35,1%

PD

10,0%

6,0%

7,3%

5,6%

6,6%

PE

2,9%

0,9%

0,2%

0,1%

0,3%

TOTALE PROGETTAZIONE

73,6%

65,3%

69,4%

60,1%

59,0%

SELEZIONE DI PROPOSTE IN PF

1,2%

5,8%

5,0%

5,8%

6,0%

OPERE IN GARA

6,6%

6,1%

2,5%

2,6%

3,9%

OPERE CON CONTRATTO (b)

18,7%

22,8%

22,4%

21,4%

21,2%

OPERE ULTIMATE

0,0%

0,0%

0,6%

10,1%

9,9%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(a) Nel monitoraggio 2007 le  tratte AV/AC Milano-Verona, Verona-Padova e Milano-Genova sono state classificate in fase di progettazione e piů precisamente la tratta Milano-Verona e la tratta Verona Padova dispongono del progetto preliminare approvato mentre la Milano-Genova  dispone del progetto definitivo approvato, a seguito di quanto disposto dall'art. 13, comma 8-quinquiesdecies e segg., del decreto-legge n. 7 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 40 del 2007. La disposizione č stata superata, nel 2008, con l’art. 12 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008. Quest’ultima disposizione prevede che, a seguito delle revoche stabilite dal comma 8-quinquiesdecies del medesimo art. 13, i rapporti convenzionali stipulati da TAV con i Contraenti Generali proseguano, senza soluzione di continuitŕ, direttamente con RFI e che atti convenzionali integrativi fissino la quota di lavori che i medesimi contraenti devono affidare a terzi mediante procedure concorsuali conformi alle norme comunitarie.

 

(b) Tra i contratti sono comprese le opere affidate e quelle in corso.

 


Grafico 2.2.1. - Lo stato di attuazione dell'intero Programma al 30 Aprile 2010 - Composizione %

Numero opere

Costo opere

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

*comprese le preselezioni

 

Dall’osservazione di tali risultati, dal lato del numero si puň notare la progressiva riduzione degli interventi in fase di progettazione, a fronte di una progressiva crescita delle opere ultimate arrivate a rappresentare il 12,6 % dell’intero Programma. Nell’ultimo anno si č inoltre ridotta la percentuale delle opere in gara, dal 9,4% del 2009 all’8,2%, ed č aumentata di 4 punti percentuale la quota delle opere in corso o con contratto formalizzato.

Dal lato del costo si conferma il ridimensionamento delle opere in fase di progettazione, benché con un tasso di riduzione decisamente piů contenuto (appena 1,1 punti percentuali in meno) rispetto agli oltre quattro punti annui evidenziati dal monitoraggio 2009 rispetto al 2007, mentre si stabilizza a quota 10% il valore delle opere concluse. Si riduce inoltre la quota delle opere in gara e aumenta quella dei lavori in corso o con contratto, sebbene di una percentuale minima, pari allo 0,4%.

 

Il confronto con la situazione rilevata nel Rapporto del 2009, al netto dei progetti privi di dati sullo stato di attuazione, evidenzia come l’ultimo anno sia stato un anno di intensa programmazione che non ha perň prodotto risultati significativi in termini di avanzamento finanziario, progettuale, e fisico.

Rispetto ai programmi vi č stata una attivitŕ approvativa del CIPE, in tema di finanziamenti e progetti, limitata e orientata su stralci funzionali di importo contenuto, su progetti finanziati con il Fondo FAS Infrastrutture e su alcune grandi infrastrutture stradali da realizzare con  capitali privati. Inoltre, i noti problemi di lentezza che caratterizzano l’esecuzione dei lavori nel nostro Paese fanno prevedere lo slittamento dell’ultimazione di alcune grandi Infrastrutture dal 2010 al 2011 o oltre.

Di fatto al 30 Aprile 2010, rispetto ad Aprile 2009, le uniche nuove opere di una certa consistenza economica con ultimazione prevista entro il 31 Dicembre 2010 sono: la Direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti tratto Terni-Confine regionale (213 Meuro); il nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI, Sardegna-Penisola Italiana (750 milioni) e gli elettrodotti 380 KV Santa Barbara-Tavarnuzze-Casellina ed opere connesse (90 Meuro).

 

Entrando nel merito delle singole fasi del processo realizzativo, il numero degli interventi in fase progettuale prosegue il trend di ridimensionamento attestandosi a quota 56,5% contro il 61% del 2009, 70% del 2007 il 73% nel 2005 e il 74% del 2004. La stessa tendenza viene riscontrata per quanto riguarda i costi, sebbene con un andamento meno regolare.  

 

Il numero delle opere in corso di affidamento (quindi preselezioni e gare) rappresenta l’8% dell’intero Programma (era il 9,4% nel 2009). Tale quota sale al 10%  se si considera il costo delle opere stesse (era l’8,4% un anno prima).

All’interno di tale gruppo di opere, al 30 Aprile 2010, sono collocate importanti infrastrutture stradali da realizzare con lo strumento della finanza di progetto quali: la Pedemontana piemontese (782 meuro); l’itinerario E45-E55 Orte-Venezia, opera del valore di circa 9,5 miliardi; il nuovo sistema delle tangenziali venete (2,2 miliardi); il tratto A del collegamento tra la A27 Alemagna (Belluno-Cadore) e la A23 (1,2 miliardi);  l’autostrada medio padana veneta (935 Meuro); il GRA di Padova (732 milioni); l’itinerario della Valsugana Valbrenta-Bassano Ovest (730 milioni); il Collegamento tra l'A4 Venezia - Trieste e il sistema turistico del litorale veneto nelle tratte Meolo - Jesolo e Alvisopoli – Bibione (370 Meuro); il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi (633 milioni); collegamento Porto di Ancona e grande viabilitŕ  (473 milioni); il collegamento autostradale San Vittore-Campobasso (1,1 miliardi); il collegamento Cainello SS 373 Telesina e Benevento SS 88 (572 milioni); il collegamento autostradale tra la A1, l’aeroporto di Grazzanise e la Domitiana (315 Meuro); la variante alla SS 16 dall'intersezione con la tangenziale di Bari a Mola di Bari (243 Meuro); l’Itinerario Catania-Ragusa collegamento viario tra la S.S. 514 e la S.S. 115 e la S.S. 194 e la S.S. 114 (815 Meuro).

 A tali opere si aggiungono: il 3° Megalotto della SS 106 Jonica (962 milioni); l’ampliamento a tre corsie della A4 tronco Quarto d’Altino-Villesse, tratto Nuovo Ponte sul Fiume Tagliamento e Gonars, compreso il nuovo svincolo di Palmanova e variante alla SS 352 (393 milioni); il raccordo autostradale tra l’autostrada A 4 e la Val Trompia - Tronco Ospitaletto-Sarezzo, tratto Concesio-Sarezzo compreso lo svincolo di Concesio (259 Meuro); l’ammodernamento della SS 275, Tratta Maglie-Santa Maria di Leuca (288 Meuro); la Variante alla SS 1 Aurelia - 3° lotto tra Felettino ed il raccordo autostradale (241 meuro); il Traforo autostradale del Frejus (205 meuro).

Tra le altre grandi infrastrutture con gara in corso sono poco frequenti le reti metropolitane e del tutto assenti le reti ferroviarie. Nello specifico  le metropolitane sono rappresentate: dalla Linea D della metro di Roma (3,4 miliardi); dalla linea 4 della metropolitana di Milano (circa 1,7 miliardi); dal prolungamento della linea metropolitana M1 a Monza Bettola, tratta Sesto Fs-Monza Bettola (206 meuro); dalle metropolitane di Venezia (377 Meuro), Modena (584 Meuro) e Palermo (623 Meuro). Risultano altresě in gara le opere per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi “Tempa Rossa“ (opera dell’importo presunto massimo a base di gara di 1,1 miliardi, ma pari a 877 milioni per quanto riguarda il costo considerato nel presente monitoraggio), il terminal ferroviario di Isola della Scala (142 meuro) e altre opere di importo inferiore a 100 Meuro.

 

Il numero delle infrastrutture con contratto, vale a dire le opere aggiudicate o in corso di esecuzione (cantierate), rappresenta il 23% dell’intero PIS (19% nel 2009). Tale valore č del 21% qualora si prenda come riferimento il costo delle stesse opere.

Al 30 Aprile 2010, anche all’interno di questo gruppo, si trovano importanti infrastrutture stradali, ferroviarie e metropolitane. In particolare tra le principali opere aggiudicate, ma non ancora cantierate, figurano: la linea AV/AC Milano-Verona, per la quale il CIPE nel settembre 2009 ha approvato il progetto definitivo ed ha autorizzato la realizzazione di un primo lotto costruttivo della tratta Treviglio-Brescia; la linea AV/AC Verona-Padova; la linea AV Milano-Genova Terzo valico dei Giovi, per la realizzazione della quale l’8 febbraio 2010 č stato firmato l’accordo tra RFI Spa il contraente generale COCIV ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’avvio dei lavori previsto per luglio 2010; il Ponte sullo Stretto di Messina, per il quale si prevede di completare la progettazione definitiva nel corso del 2010 e l’avvio del cantiere principale all’inizio del 2011 con l'obiettivo di aprire l'opera al traffico a gennaio del 2017; la Pedemontana veneta,  per la quale si prevede l’apertura dei cantieri a febbraio 2011; la Tangenziale Est Esterna di Milano, opera inserita nella Schema di Convenzione Unica tra CAL e ANAS, valutata positivamente dal CIPE nella seduta del 6 novembre 2009, con alcune prescrizioni, il cui avvio dei cantieri č previsto nei primi mesi del 2011; la linea 1 della metropolitana di Napoli, tratta Centro Direzionale-Capodichino; il 2° tratto dell’Itinerario Agrigento - Caltanissetta - A19. S.S. 640 di Porto Empedocle; il prolungamento della linea metropolitana M5 da Garibaldi a San Siro (al 30 Aprile 2010 risulta in corso la stipula di un atto integrativo alla convenzione con cui č stata affidata alla societŕ Metro 5 Spa la realizzazione dei lavori relativi alla tratta Garibaldi-Bignami compresa variante Stazione Garibaldi FS); le parti I e II del Macrolotto 3 dell’Autostrada Saerno-Reggio Calabria.

Non č piů inclusa nel PIS metropolitana di Parma, opera aggiudicata il 28 Aprile 2008 all’ATI Pizzarotti Spa, Coopsette Soc.coop., Consorzio Cooperative Costruzioni Soc.coop., diventata poi Societŕ di progetto Metropolitana Leggera Scrl, per effetto dell’art. 4, commi 7 ed 8 del decreto legge n. 40/2010, che revoca il finanziamento previsto per l'opera.

 

Tra le principali infrastrutture in corso di esecuzione o cantierate figurano: alcuni lotti dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria; il Sistema Mo.S.E; la tratta autostradale Variante di Valico Bologna-Firenze della A1 Milano-Napoli; la linea C della metropolitana di Roma, la cui apertura dei primi cantieri (stazioni Malatesta e Vigneto) č avvenuta ad Aprile 2007; il Quadrilatero Marche Umbria,  la cui apertura dei primi cantieri, relativi al maxilotto 1 del tratto Pontelatrave - Collesentino, SS 77, č avvenuta ad Aprile 2006, ma con uno stato di avanzamento lavori - al 31 Dicembre 2009 - inferiore al 5%; la Stazione e il Passante AV/AC del nodo di Firenze (apertura cantieri a Marzo 2010); l’Autostrada Asti-Cuneo (apertura cantieri nel 2008); il collegamento autostradale di connessione tra le cittŕ di Milano e Brescia  (apertura cantieri Luglio 2009); l’adeguamento a quattro corsie della SS 640 di porto Empedocle, collegamento stradale tra Agrigento e Caltanissetta (lavori consegnati il 25 febbraio 2009); il raccordo autostradale Ospitaletto-Montichiari (lavori iniziati a settembre 2008); il collegamento stradale Terni-Rieti; la linea 1, tratta Dante-Garibaldi-Centro Direzionale, e la linea 6, tratta Mostra-Municipio della metropolitana di Napoli;  le metropolitane di Milano, linea 5 tratta Garibaldi-Bignami (apertura cantieri 2008), e Brescia, tratta Prealpino-S. Eufemia; il Passante ferroviario di Palermo e quello di Torino; la tratta Andora San Lorenzo al Mare della linea ferroviaria Ventimiglia-Genova; il potenziamento infrastrutturale delle linee ferroviarie Bari-Taranto, Orte-Falconara; il Programma Grandi Stazioni, che nel caso dei contratti relativi all’adeguamento funzionale degli edifici di stazione di Torino Porta Nuova, Milano Centrale e Napoli Centrale, riscontra un avanzamento pari al 100%.

 

Chiudono il quadro dello stato di avanzamento le opere ultimate, che rappresentano il 12,6% del PIS per numero di progetti e il 10% per  costo.

Al 30 Aprile 2010 risultano ultimate o prossime ad esserlo (sono state classificate concluse anche le opere per le quali č prevista l’ultimazione dei lavori entro il 31 Dicembre 2010) 63 opere per un costo complessivo di 32,8 miliardi. Ad Aprile 2009 erano 52 con un valore di circa 30 miliardi.

Il 27% delle opere, per il 73% del costo, č localizzato nei corridoi plurimodale padano e dorsale centrale.

 

In particolare il 19% dei lavori conclusi per il 34% del costo (11,1 miliardi) č localizzato nel corridoio plurimodale padano, e sono gli stessi considerati ultimati nel Rapporto 2009. Gran parte del costo č riferito ai due lotti della linea AV/AC Torino-Milano, opera dal costo di 7,8 miliardi, che rappresenta il 24% dell’ammontare complessivo dei lavori conclusi. La seconda opera ultimata per importo localizzata in questo corridoio č il Passante di Mestre, opera del costo di oltre un miliardo i cui lavori sono iniziati nel mese di dicembre 2004  e l’apertura al traffico č avvenuta a febbraio 2009. Nel mese di Luglio 2009 č stato aperto il casello di Spinea e sono in corso i lavori per la costruzione dello svincolo intermedio di Martellago-Scorzč che sarŕ aperto nel 2011. Tra gli altri lavori conclusi sono compresi due tratti dell’ampliamento a quattro corsie dell’autostrada A4: Torino-Novara Est e Milano-Bergamo-Brescia.

Nel corridoio plurimodale dorsale centrale si trovano localizzate 5 opere ultimate  per un costo complessivo di quasi 13 miliardi, circa il 40% del totale delle opere ultimate.  Anche in questo caso sono le stesse del Rapporto 2009. Nello specifico si tratta delle tratte AV/AC Milano-Bologna (in esercizio da Dicembre 2008) e Bologna-Firenze (entrata in esercizio a Dicembre 2009) del costo complessivo di oltre 11,6 miliardi; il raddoppio e il potenziamento tecnologico della Bologna-Verona (1,2 miliardi); la quarta corsia Modena-Bologna (opera ultimata nel 2006).

 

In generale rispetto alle opere ultimate monitorate nel Rapporto 2009 si sono aggiunte 10 opere. Tra queste sono comprese: tre opere stradali (Direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti tratto Terni-Confine regionale,  Strada Tre Valli tratto Eggi-S. Sabino e SS 17 - Adeguamento sede stradale e miglioramento degli innesti tra km 58+000 e 68+500); due opere ferroviarie (il potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria Bari – Lecce e il potenziamento Infrastrutturale Gioia Tauro-Taranto con velocizzazione della tratta Sibari-Cosenza), due tratte delle linee metropolitane di Messina e Catania; il 1° lotto degli interventi di adeguamento infrastrutturale dell’Interporto di Nola; tre interventi del programma Schemi idrici (2 in Basilicata e uno in Abruzzo); due interventi del Piano degli elettrodotti della rete elettrica di trasmissione nazionale  (il collegamento sottomarino SAPEI e gli elettrodotti Santa Barbara-Tavarnuzze-Casellina ed opere connesse).

 

Elenco 2.2.1.  Opere ultimate per macro opera e costo –(Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

Macro opera

Infrastruttura

Soggetto competente

Luogo lavori

Forma contrattuale

Ultimazione lavori

Stima costi al 30 Aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Tratta AV/AC Torino-Novara

RFI Spa

Piemonte, Lombardia

GC

2009

4.910,000

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Tratta AV/AC Novara-Milano

RFI Spa

Piemonte, Lombardia

GC

2009

2.878,000

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Passante di Mestre esterno

Concessioni Autostrade Venete Spa (CAV Spa)

Veneto

GC

2009

1.134,540

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Autostrada A4 Torino - Milano - Tronco 1 - Torino-Novara Est

ANAS Spa/S.A.T.A.P. Autostrada Torino-Milano Spa

Piemonte

 

2009

654,359

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

AV Padova-Venezia Mestre: quadruplicamerto Padova-Mestre

RFI Spa

Veneto

E

2007

467,000

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Autostrada A4 Torino-Trieste - Tratta Milano-Bergamo-Brescia: quarta corsia + emergenza Milano Est-Bergamo

ANAS Spa/Autostrade per l'Italia

Lombardia

 

2007

419,786

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Potenziamento infrastrutturale Milano-lecco: raddoppio tratta Carnate/Usmate-Airuno

RFI Spa

Lombardia

E

2008

233,000

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Completamento del raccordo tra la A4 e l'aeroporto di Malpensa - raccordo autostradale tra la SS 527 Bustese e la SS 11 Padana Superiore, con connessione all'Autostrada A4 casello di Boffalora.

ANAS Spa

Lombardia

E

2008

208,560

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori 

                                                                                                                                             segue


segue

Elenco 2.2.1. Opere ultimate per macro opera e costo – (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

Macro opera

Infrastruttura

Soggetto competente

Luogo lavori

Forma contrattuale

Ultima-zione lavori

Stima costi al 30 Aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Ammodernamento linee Colico-Chiavenna e Lecco-Tirano

RFI Spa

Lombardia

 

2008

75,438

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Collegamento aeroporto Malpensa da Milano centrale: collegamento Milano C.le - Milano Garibaldi - Stazione Bovisa FNM

RFI Spa

Lombardia

E

2008

70,190

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Messa in sicurezza linee ferroviarie Colico-Chiavenna e Lecco-Tirano

RFI Spa

Lombardia

 

2008

14,977

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Completamento del raccordo autostradale Cimpello - SS 13 in corrispondenza dello svincolo al Km 85+550 con continuitŕ sulla statale

ANAS Spa

Friuli Venezia Giulia

E

2009

13,740

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

Autostrada Salerno – Reggio Calabria conclusi

ANAS Spa

Campania, Basilicata, Calabria

 

2010*

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

Autostrada Messina - Palermo: completamento

ANAS Spa/Consorzio Autostrade Siciliane Spa

Sicilia

E

2006

1.032,680

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

Asse autostradale Messina-Siracusa-Gela  - Nuovo tronco autostradale Catania-Siracusa: tratto compreso tra Passo Martino e il km 130+400 della SS 114

ANAS Spa

Sicilia

GC

2009

694,450

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

Velocizzazione linea Palermo-Agrigento

RFI Spa

Sicilia

 

2010*

164,000

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

Adeguamento S.S. 28 - Variante di Chiusavecchia

ANAS Spa

Liguria

E

2009

84,480

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

Adeguamento S.S. 28 - Variante di Pieve di Teco

ANAS Spa

Liguria

E

2010*

70,110

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

2° lotto Pontinia-Sezze

Regione Lazio

Lazio

E

2010

65,939

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori 

                                                                                                                                             segue


segue

Elenco 2.2.1. Opere ultimate per macro opera e costo – (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Macro opera

Infrastruttura

Soggetto competente

Luogo lavori

Forma contrat-tuale

Ultima-zione lavori

Stima costi al 30 Aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

1° lotto Prossedi-Pontinia

ANAS Spa

Lazio

E

2005

59,393

 

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

Potenziamento tecnologico Bologna-Bari

RFI Spa

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

2010*

294,650

 

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

Potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria Bari - Lecce

RFI Spa

Puglia

 

2006

 

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

2° lotto: Incoronata- Innesto SS 161 (dal Km. 690+000 al Km. 700+000)

ANAS Spa

Puglia

AI

2010*

43,380

 

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

3° lotto: Innesto SS 161 (dal Km. 700+000 al Km. 709+200)

ANAS Spa

Puglia

AI

2010*

40,280

 

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

Completamento funzionale SS 16 – SS 613 – Variante esterna di Lecce

ANAS Spa

Puglia

AI

2008

 

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

SS 96 Barese: Tronco Altamura – Matera 3° lotto

ANAS Spa

Puglia

AI

2008

 

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

1° lotto: Foggia-Incoronata (dal Km. 682+000 al Km. 690+000)

ANAS Spa

Puglia

E

2008

29,800

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

Variante di Cerignola (dal Km. 709+200 al Km. 715+500)

ANAS Spa

Puglia

E

2008

23,100

 

CORRIDOIO PLURIMODALE DORSALE CENTRALE

tratta AV Milano-Bologna

RFI Spa/TAV/CEPAV UNO

Lombardia Emilia Romagna

GC

2008

6.435,000

 

CORRIDOIO PLURIMODALE DORSALE CENTRALE

tratta AV Bologna-Firenze

RFI Spa/TAV/CAVET

Emilia Romagna, Toscana

GC

2009

5.206,000

 

CORRIDOIO PLURIMODALE DORSALE CENTRALE

Bologna-Verona - Raddoppio

RFI Spa

Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna

E

2009

892,320

 

CORRIDOIO PLURIMODALE DORSALE CENTRALE

Bologna-Verona - Potenziamento tecnologico

RFI Spa

Veneto

E

2009

273,770

 

CORRIDOIO PLURIMODALE DORSALE CENTRALE

Ampliamento A1 (quarta corsia) tratta A22 Modena Brennero (Km 156)-svincolo di Bologna Nord Borgo Panigale (Km. 187). Quarta corsia Modena-Bologna

ANAS Spa/Autostrade per l'Italia

Emilia Romagna

 

2006

175,000

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori 

segue

Elenco 2.2.1. Opere ultimate per macro opera e costo – (Meuro)

 

 

 

 

 

 

Macro opera

Infrastruttura

Soggetto competente

Luogo lavori

Forma contrattuale

Ultima-zione lavori

Stima costi al 30 Aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

Tratto Terni (Loc. San Carlo) – Confine regionale

ANAS Spa

Umbria

AI

2010*

CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

Strada a scorrimento veloce Fondo Valle Isclero

Provincia di Benevento

Campania

 

2009

60,832

CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

Potenziamento Infrastrutturale Gioia Tauro - Taranto

RFI Spa

Calabria

 

2009

42,870

CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

SS 17 - Adeguamento sede stradale e miglioramento degli innesti tra km 58+000 e 68+500

ANAS Spa

Abruzzo

E

2010*

33,560

CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

Strada Tre Valli - Tratto Egidio – S. Sabino

Regione Umbria

Umbria

E

2010*

12,870

 

SISTEMI URBANI

Completamento G.R.A. di Roma

ANAS Spa

Lazio

E

2009

613,070

 

SISTEMI URBANI

Collegamento linea Alifana - Linea 1 della metropolitana di Napoli: tratta Aversa Centro-Piscinola

Metrocampania Nordest Srl (ex Ferrovia Alifana e Benevento-Napoli Srl)

Campania

Conces-sione

2009

491,531

 

SISTEMI URBANI

Accessibilitŕ stradale Fiera Milano - Raccordo autostradale di collegamento della SP 46 "Rho-Pero" e della SS 33 del Sempione - Realizzazione di un asse principale di collegamento congiuntamente ad un sistema di 6 svincoli di interconnessione con la tangenziale ovest di Milano, l'autostrada A4 Torino-Venezia, l'autostrada A8 per Como-Varese, il nuovo polo fieristico ed il sistema della viabilitŕ locale.

 

Lombardia

E

2009

336,568

 

SISTEMI URBANI

Prolungamento della linea metropolitana M1 dall'attuale terminale di Molino Dorino al nuovo polo fieristico di Pero-Rho compresa l'acquisizione di materiale rotabile (11 treni)

Comune di Milano/A.T.M. Spa

Lombardia

AI

2005

264,397

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori 


segue

Elenco 2.2.1. Opere ultimate per macro opera e costo – (Meuro)

 

 

 

 

 

 

Macro opera

Infrastruttura

Soggetto competente

Luogo lavori

Forma contrattuale

Ultima-zione lavori

Stima costi al 30 Aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SISTEMI URBANI

Messina – Linea metropolitana e interventi a sostegno della mobilitŕ urbana

RFI Spa/Comune di Messina

Sicilia

 

2010*

SISTEMI URBANI

Tratta Urbana da Piazza Galatea a Piazza Giovanni XXIII

Gestione Commissariale Governativa della Ferrovia Circumetnea di Catania

Sicilia

 

2005

PIASTRA LOGISTICA EURO MEDITERRANEA DELLA SARDEGNA

Allacciamento al Porto di Olbia - Ripristino tessuto urbano e riqualificazione aree lungomare interessate dalla costruzione dell'asse di scorrimento in galleria per il collegamento del porto di Olbia (*)

ANAS Spa

Sardegna

 

2006

16,494

HUB PORTUALI

Sistema portuale Veneto: raccordo stradale con SS 516 - Variante di Piove di Sacco - da Liettoli a Piove di Sacco

Veneto

E

2009

41,700

HUB INTERPORTUALI

I lotto

 

 

 

 

16,633

HUB INTERPORTUALI

Interporto di Civitavecchia

Comune di Civitavecchia

Lazio

E

2009

11,183

SCHEMI IDRICI

SIC - Lavori di rifacimento dell’acquedotto Gela Aragona

Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque della Regione Siciliana

Sicilia

E

2009*

67,150

SCHEMI IDRICI

SAR - Interconnessione dei sistemi idrici Tirso e Flumendosa-Campidano e migliore utilizzazione dei bacini vallivi Tirso-Fluminimannu di Pabillonis-Mogoro 1° e 2° lotto

Regione Autonoma Sardegna/E.A.F. - Ente Autonomo del Flumendosa

Sardegna

AI

2005

55,510

SCHEMI IDRICI

SIC - Lavori di rifacimento dell’acquedotto Favara di Burgio

Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque della Regione Siciliana

Sicilia

E

2008

52,330

SCHEMI IDRICI

BAS – Conturizzazione completa utenze civili, industriali ed agricole e misurazione acqua fornita

Regione Basilicata

Basilicata

AI/F

2010*

45,300

SCHEMI IDRICI

Potenziamento Acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo

Regione Abruzzo

Abruzzo

E

2009

36,808

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

                                                                                                                                             segue


segue

Elenco 2.2.1. Opere ultimate per macro opera e costo – Importo in milioni di euro

 

 

 

 

 

 

 

Macro opera

Infrastruttura

Soggetto competente

Luogo lavori

Forma contrattuale

Ultima-zione lavori

Stima costi al 30 Aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEMI IDRICI

Ristrutturazione dell’adduttore idraulico San Giuliano – Vinosa – lotto secondo – completamento delle opere principali di cui al progetto  BAS 03

Regione Basilicata – Ente Irrigazione Puglia Lucania ed Irpinia di Bari

E

2008

31,875

SCHEMI IDRICI

Acquedotto Molisano Destro

Regione Molise – Molise Acque (ex ERIM Ente Risorse Idriche Molise)

Molise

E

2010*

28,474

SCHEMI IDRICI

Opere di captazione e protezione di sorgenti nel territorio di Lauria e costruzione delle relative opere acquedottistiche nelle Valli del Noce e del Sinni

Regione Basilicata/Ente per lo Sviluppo dell'Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia

Basilicata

AI

2010*

21,566

SCHEMI IDRICI

Adduttore del Sinni: ristrutturazione e telecontrollo

Regione Basilicata e Regione Puglia/Ente  Sviluppo dell'Irrigazione e Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia

Basilicata

 

2010*

18,317

SCHEMI IDRICI

Acquedotto del Frida, Sinni e Pertusillo: completamento impianto di potabilizzazione di Montalbano Jonico - 1° lotto funzionale

Regione Basilicata/Autoritŕ Interregionale di Bacino della Basilicata

Basilicata

AI

2009

15,843

PIANO DEGLI INTERVENTI NEL COMPARTO ENERGETICO

Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna Penisola Italiana)

Terna Spa

Sardegna, Lazio

 

2010*

750,000

PIANO DEGLI INTERVENTI NEL COMPARTO ENERGETICO

Elettrodotto 380 kv Santa Barbara – Tavarnuzze – Casellina ed opere connesse

Terna Spa

Toscana

E

2010*

90,000

PIANO DEGLI INTERVENTI NEL COMPARTO ENERGETICO

Linea a 380 Kv “S.Fiorano (I) – Robbia (Ch)” in doppia terna di interconnessione Italia - Svizzera

GRTN Spa/Terna Spa

Lombardia

E

2005

67,000

PIANO DEGLI INTERVENTI NEL COMPARTO ENERGETICO

Elettrodotto a 380 kv in semplice terna "Turbigo - Bovisio": tratto Turbigo - Rho

GRTN Spa/Terna Spa

Lombardia

E

2006

40,000

PIANO DEGLI INTERVENTI NEL COMPARTO ENERGETICO

Elettrodotto a 380 kv Matera-Santa Sofia variante nei comuni di Rampolla, Melfi, Rionero in Vulture (Potenza)

Terna Spa

Basilicata

E

2006

19,000

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

* Opere la cui ultimazione č prevista entro il 31 dicembre 2010                                                                                                                        

Lo stato di avanzamento delle opere in itinere puň essere rappresentato da una piramide.

Alla base della piramide si trova il totale delle opere della Legge obiettivo con stato di attuazione accertato.

Risalendo verso il vertice e seguendo le fasi successive della progettazione a partire dal 100% dei progetti che dispongono di uno studio di fattibilitŕ, il 94% degli interventi dispone di un progetto preliminare (era il 93% nel 2009) e il 58% di progettazione definitiva, percentuale quest’ultima aumentata di ben 5 punti percentuali rispetto al 2009.

 Cresce del 5% anche la quota delle opere con progettazione esecutiva, raggiungendo il 45% del totale.

Passando alla fasi di affidamento e realizzazione, l’avanzamento risulta essere di 4 punti percentuali. Risulta essere in fase di contratto o in gara il 43% del Programma.

Infine, la punta della piramide č rappresentata dalla quota di opere concluse, pari all’13% del totale. Tale quota supera di 2 punti percentuali quella relativa al 2009  (11%) e di 10 punti quella censita nel 2007 (3%).

 

Grafico 2.2.2. - Fasi di avanzamento dell'intero programma (al 30 aprile 2010) Composizione % del numero delle opere/lotti funzionali

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

 

 

 


2.2.1. Le opere strategiche in fase di progettazione

Prendendo in esame le sole opere in fase di progettazione monitorate ad Aprile 2010, che rappresentano poco meno del 60% dell’intero Programma, appare immediatamente evidente una forte concentrazione nella progettazione preliminare e definitiva. Complessivamente questi due livelli rappresentano l’85% del totale delle opere in fase di progettazione.

Rispetto al 2009 si osserva un avanzamento dei progetti definitivi ed esecutivi, dal 21,8% al 22,3% i primi e dall’1,8% al 3,5% i secondi,  a fronte di un  rallentamento delle prime due fasi progettuali.

 

Tabella 2.2.2. - La fotografia dello stato di attuazione dell'intero programma: fase progettuale Composizione %

 

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Numero

SDF

10,9%

13,5%

13,3%

11,9%

11,0%

PP

46,4%

53,0%

51,1%

64,6%

63,1%

PD

30,3%

28,4%

32,0%

21,8%

22,3%

PE

12,4%

5,1%

3,6%

1,8%

3,5%

TOTALE PROGETTAZIONE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

Costo

SDF

30,2%

34,9%

26,6%

24,2%

28,9%

PP

52,3%

54,5%

62,6%

66,2%

59,4%

PD

13,6%

9,2%

10,5%

9,3%

11,2%

PE

3,9%

1,3%

0,3%

0,2%

0,5%

TOTALE PROGETTAZIONE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

2.2.2. Le opere strategiche in fase esecutiva

Per analizzare le opere in fase esecutiva occorre abbandonare l’universo di riferimento fin qui utilizzato - rappresentato dai 499 progetti per i quali č stato possibile reperire informazioni utili per fare il punto sullo stato di attuazione dell’intero Programma – e fare, invece, riferimento ai singoli lotti o stralci funzionali in cui il progetto di una infrastruttura complessa viene frazionato per procedere alla fase di gara. Occorre, infatti, ricordare che la maggior parte delle opere strategiche inserite nel Programma rientra in tale tipologia.

L’indicatore economico dei lotti funzionali in gara č quello relativo all’importo complessivo a base di gara che, nel caso delle selezioni di proposte, delle concessioni di costruzione e gestione e per le tratte AV/AC, coincide con il costo di monitoraggio.

Complessivamente le opere in fase esecutiva, ovvero quelle in fase di affidamento o di esecuzione lavori, quindi al netto dei lavori conclusi o la cui ultimazione č attesa entro il 31 Dicembre 2010 e dei procedimenti interrotti, rappresentano ad Aprile 2010 il 31% dell’intero Programma, sia in termini numerici che in relazione al loro valore (vedi grafico 2.2.1.).

 

Il nuovo scenario di riferimento viene illustrato nella Tabella 2.2.3. di seguito riportata, dove si distinguono i diversi stati di avanzamento.

 

Tabella 2.2.3. – Lo stato di attuazione delle infrastrutture strategiche in fase esecutiva (1): numero preselezioni, gare e contratti

STATO DI ATTUAZIONE

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Valori assoluti

SELEZIONI DI PROPOSTE IN PF

4

9

7

13

15

GARE IN CORSO

52

51

57

45

56

CONTRATTI STIPULATI (2)

47

131

108

144

143

TOTALE

103

191

172

202

214

 

Composizione %

SELEZIONI DI PROPOSTE IN PF

3,9%

4,7%

4,1%

6,4%

7,0%

GARE IN CORSO

50,5%

26,7%

33,1%

22,3%

26,2%

CONTRATTI STIPULATI (2)

45,6%

68,6%

62,8%

71,3%

66,8%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

(1) Si intendono i lavori in fase di affidamento o di esecuzione, quindi sono esclusi i lavori conclusi o la cui ultimazione č attesa entro il 31 Dicembre 2010, i lavori sospesi o non consegnati, nonché i procedimenti interrotti (contratti rescissi o non aggiudicati)

(2) Nel monitoraggio 2007 sono escluse le  tratte AV/AC Milano-Verona, Verona-Padova e Milano-Genova, in quanto a tale data sono state classificate in fase di progettazione a seguito di quanto disposto dall'art. 13, comma 8-quinquiesdecies e segg., del decreto-legge n. 7 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 40 del 2007. La disposizione č stata superata, nel 2008, con l’art. 12 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008. Quest’ultima disposizione prevede che, a seguito delle revoche stabilite dal comma 8-quinquiesdecies del medesimo art. 13, i rapporti convenzionali stipulati da TAV con i Contraenti Generali proseguano, senza soluzione di continuitŕ, direttamente con RFI e che atti convenzionali integrativi fissino la quota di lavori che i medesimi contraenti devono affidare a terzi mediante procedure concorsuali conformi alle norme comunitarie.

Nel monitoraggio 2010 č escluso il  sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la cittŕ di Parma poiché il procedimento č stato interrotto e il finanziamento revocato (vedi scheda opera  145)

 

I lotti funzionali di opere strategiche in fase esecutiva censiti al 30 Aprile 2010 risultano essere 214, per un costo complessivo di oltre 90 miliardi.

Il 67% del numero dei lotti, corrispondente al 64% del valore, dispone di un contratto, ovvero risulta aggiudicato o in corso di esecuzione. Il restante 33% del numero, corrispondente al 36% del valore, č diviso tra gare in corso  (26% sul totale delle opere e 14% rispetto al valore complessivo) e selezioni di proposte private per la realizzazione di opere con lo strumento della finanza di progetto in due fasi (7% sul totale delle opere e 22% in relazione al valore complessivo).

Rispetto allo scorso anno si osserva un trend di crescita generalizzato, fatta eccezione per il numero di lavori con contratto che č rimasto pressoché stabile.

 

 

 

 

Tabella 2.2.4. – Lo stato di attuazione delle infrastrutture strategiche in fase esecutiva (1): Importi (2) delle preselezioni, delle gare e dei contratti

 

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Valori assoluti

SELEZIONI DI PROPOSTE IN PF

2.492

14.886

14.532

17.308

19.804

GARE IN CORSO

10.246

13.090

6.292

6.672

12.500

CONTRATTI STIPULATI (3)

40.804

50.521

44.445

55.531

57.741

TOTALE

53.542

78.497

65.269

79.511

90.045

 

Composizione %

SELEZIONI DI PROPOSTE IN PF

4,7%

19,0%

22,3%

21,8%

22,0%

GARE IN CORSO

19,1%

16,7%

9,6%

8,4%

13,9%

CONTRATTI STIPULATI (3)

76,2%

64,4%

68,1%

69,8%

64,1%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

(1) Si intendono i lavori in fase di affidamento o di esecuzione, quindi sono esclusi i lavori conclusi o la cui ultimazione č attesa entro il 31 Dicembre 2010, i lavori sospesi o non consegnati, nonché i procedimenti interrotti (contratti rescissi o non aggiudicati)

(2) Importo a base di gara che, nel caso delle selezioni di proposte, delle concessioni di costruzione e gestione e per le tratte AV/AC, coincide con il costo di monitoraggio.

(3) Nel monitoraggio 2007 sono escluse le  tratte AV/AC Milano-Verona, Verona-Padova e Milano-Genova, in quanto a tale data sono state classificate in fase di progettazione a seguito di quanto disposto dall'art. 13, comma 8-quinquiesdecies e segg., del decreto-legge n. 7 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 40 del 2007. La disposizione č stata superata, nel 2008, con l’art. 12 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008. Quest’ultima disposizione prevede che, a seguito delle revoche stabilite dal comma 8-quinquiesdecies del medesimo art. 13, i rapporti convenzionali stipulati da TAV con i Contraenti Generali proseguano, senza soluzione di continuitŕ, direttamente con RFI e che atti convenzionali integrativi fissino la quota di lavori che i medesimi contraenti devono affidare a terzi mediante procedure concorsuali conformi alle norme comunitarie.

Nel monitoraggio 2010 č escluso il  sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la cittŕ di Parma poiché il procedimento č stato interrotto e il finanziamento revocato (vedi scheda opera 145)

 

Complessivamente, rispetto ad Aprile 2009, il numero dei lotti in fase esecutiva č cresciuto di 12 unitŕ (da 202 a 214) e il valore di oltre 10 miliardi.

 

L’articolazione dei lotti per tipologie omogenee di infrastrutture mostra un grande interesse per le opere stradali, che continuano a rappresentare circa la metŕ del Programma delle Infrastrutture strategiche in fase esecutiva per numero e importo.

Ad aprile 2010 gli interventi sulla rete ferroviaria in gara, con contratto o in corso di esecuzione, al netto quindi delle opere ultimate o in fase di ultimazione, rappresentano l’11% delle opere totali e il 22% del valore complessivo, che perň č quasi tutto riferito alle tre tratte AV/AC Milano-Verona, Verona-Padova e Genova-Milano (15,3 miliardi su 19,4 totali) che alla data del monitoraggio non risultano ancora cantierate.


 

Grafico 2.2.3. - Lo stato di attuazione delle infrastrutture strategiche in fase esecutiva per tipologia di opera al 30 Aprile 2010

Numero

Importo (1)

Fonte: elaborazione Cresme ES su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

(1) Importo a base di gara che, nel caso delle selezioni di proposte, delle concessioni di costruzione e gestione e per le tratte AV/AC, coincide con il costo di monitoraggio.

 

Le ferrovie metropolitane rappresentano il 17% del valore complessivo, mentre le altre infrastrutture per il trasporto, porti, interporti e aeroporti non raggiungono l’1%. Un altro 10% del valore spetta a due opere simbolo: il Mo.S.E. a Nord e il Ponte sullo Stretto a Sud. Infine, il comparto idrico ed energetico rappresenta una quota del 2% mentre l’edilizia pubblica l’1%, che perň incide per il 13,5% per quanto riguarda il numero complessivo degli interventi in fase esecutiva. 

Per quanto riguarda le diverse modalitŕ di affidamento dei lavori, dalla tabella 2.2.5. si rileva che la maggioranza dei progetti č stata affidata con la modalitŕ dell’appalto integrato, che ha superato ampiamente l’appalto di sola esecuzione (99 appalti contro 45). Questa procedura sembra destinata a sostituire quasi totalmente la modalitŕ della sola esecuzione, in quanto gran parte dei lavori inseriti nel PIS e appaltati sulla base del progetto esecutivo risultano conclusi o in via di ultimazione. Tale tendenza č confermata anche dal numero limitato dei progetti in gara con tale modalitŕ: 12 contro 29 appalti integrati.

 

Tabella 2.2.5. – Lo stato di affidamento dei lavori per forma contrattuale – Numero preselezioni in PF, concessioni e appalti Importo (1) in Meuro

 

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Valori assoluti

PPP

10

19

19

27

43

FINANZA DI PROGETTO

9

18

18

26

40

SELEZIONE DI PROPOSTE

4

9

7

13

15

GARE

5

9

11

13

25

SU PROPOSTA PRIVATA

1

3

4

7

11

SU PROPOSTA DELLA S.A.

4

6

7

6

14

prima del 2002

3

5

5

4

6

dopo il 2002

1

1

2

2

8

ALTRE GARE PPP

1

1

1

1

3

CONTRAENTE GENERALE

15

23

22

24

25

prima del 2002

7

7

3

3

3

dopo il 2002

8

16

19

21

22

APPALTO INTEGRATO

30

43

64

95

              99

SOLA ESECUZIONE

48

105

64

53

              45

ALTRO

-

1

3

3

                2

TOTALE

103

191

172

202

214

 

Composizione %

PPP

9,7%

9,9%

11,0%

13,4%

20,1%

FINANZA DI PROGETTO

8,7%

9,4%

10,5%

12,9%

18,7%

SELEZIONE DI PROPOSTE

3,9%

4,7%

4,1%

6,4%

7,0%

GARE

4,9%

4,7%

6,4%

6,4%

11,7%

SU PROPOSTA PRIVATA

1,0%

1,6%

2,3%

3,5%

5,1%

SU PROPOSTA DELLA S.A.

3,9%

3,1%

4,1%

3,0%

6,5%

prima del 2002

2,9%

2,6%

2,9%

2,0%

2,8%

dopo il 2002

1,0%

0,5%

1,2%

1,0%

3,7%

ALTRE GARE PPP

1,0%

0,5%

0,6%

0,5%

1,4%

CONTRAENTE GENERALE

14,6%

12,0%

12,8%

11,9%

11,7%

prima del 2002

6,8%

3,7%

1,7%

1,5%

1,4%

dopo il 2002

7,8%

8,4%

11,0%

10,4%

10,3%

APPALTO INTEGRATO

29,1%

22,5%

37,2%

47,0%

46,3%

SOLA ESECUZIONE

46,6%

55,0%

37,2%

26,2%

21,0%

ALTRO

-

0,5%

1,7%

1,5%

0,9%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(1) Importo a base di gara che, nel caso delle selezioni di proposte, delle concessioni di costruzione e gestione e per le tratte AV/AC, coincide con il costo di monitoraggio.

 

 


Tabella 2.2.6. – Lo stato di affidamento dei lavori per forma contrattuale – Importi (1) preselezioni in PF, concessioni e appalti Importi in Meuro

 

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Valori assoluti

PPP

9.383

23.474

26.272

34.273

44.589

FINANZA DI PROGETTO

9.321

23.412

26.210

34.211

44.465

SELEZIONE DI PROPOSTE

2.492

14.886

14.532

17.308

19.804

GARE

6.829

8.526

11.678

16.903

24.661

SU PROPOSTA PRIVATA

1.307

1.967

4.122

7.230

13.037

SU PROPOSTA DELLA S.A.

5.522

6.559

7.556

9.673

11.624

prima del 2002

4.064

5.102

5.310

7.427

8.054

dopo il 2002

1.458

1.458

2.246

2.246

3.569

ALTRE GARE PPP

62

62

62

62

124

CONTRAENTE GENERALE

39.858

46.957

30.976

33.070

34.663

prima del 2002

31.431

31.767

14.241

14.990

15.318

dopo il 2002

8.427

15.190

16.735

18.080

19.345

APPALTO INTEGRATO

1.981

3.060

4.179

8.007

7.480

SOLA ESECUZIONE

2.320

4.959

3.406

3.211

2.877

ALTRO

-

47

437

437

437

TOTALE

53.542

78.497

65.270

78.998

90.045

 

Composizione %

PPP

17,5%

29,9%

40,3%

43,4%

49,5%

FINANZA DI PROGETTO

17,4%

29,8%

40,2%

43,3%

49,4%

SELEZIONE DI PROPOSTE

4,7%

19,0%

22,3%

21,9%

22,0%

GARE

12,8%

10,9%

17,9%

21,4%

27,4%

SU PROPOSTA PRIVATA

2,4%

2,5%

6,3%

9,2%

14,5%

SU PROPOSTA DELLA S.A.

10,3%

8,4%

11,6%

12,2%

12,9%

prima del 2002

7,6%

6,5%

8,1%

9,4%

8,9%

dopo il 2002

2,7%

1,9%

3,4%

2,8%

4,0%

ALTRE GARE PPP

0,1%

0,1%

0,1%

0,1%

0,1%

CONTRAENTE GENERALE

74,4%

59,8%

47,5%

41,9%

38,5%

prima del 2002

58,7%

40,5%

21,8%

19,0%

17,0%

dopo il 2002

15,7%

19,4%

25,6%

22,9%

21,5%

APPALTO INTEGRATO

3,7%

3,9%

6,4%

10,1%

8,3%

SOLA ESECUZIONE

4,3%

6,3%

5,2%

4,1%

3,2%

ALTRO

-

0,1%

0,7%

0,6%

0,5%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

 

Anche l’ultimo monitoraggio conferma la tendenza ad un aumento dei casi di ricorso all’appalto integrato, con 30 casi nel 2004, 43 del 2005, 64 nel 2007, fino a 95 casi nel 2009, per arrivare ai 99 casi del 2010, mentre appare sensibilmente ridimensionato il ricorso all’appalto di sola esecuzione, dai 105 casi del 2005, ai 64 del 2007 per arrivare a soli 45 casi nel 2009.

 

Nell’ultimo anno, il ricorso al contraente generale risulta incrementato di una sola unitŕ, mentre si assiste all’affermazione del partenariato pubblico privato, aumentato di 16 casi  per un valore di oltre 10 miliardi.

In dettaglio 11 iniziative sono localizzate nel centro-nord: 2 in Lombardia, le tratte delle linee metropolitane milanesi M5 Garibaldi-San Siro e M4 Sforza Policlinico-Linate; 2 in Veneto, la superstrada a pedaggio itinerario Valsugana Valbrenta-Bassano Ovest e il collegamento A4 Venezia-Trieste  nelle tratte Meolo-Jesolo,  e Alvisopoli-Bibione; 2 in Emilia Romagna; il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi e il collegamento di trasporto rapido di massa tra l’aeroporto di Bologna e la Stazione centrale FS (people mover);  due nelle Marche, le aree leader di Falconara Marittima-Chiaravalle e Fabriano; 2 in Umbria, le aree leader di Valfabbrica e Gualdo Tadino; una nel Lazio, la linea D della metropolitana di Roma.  

Sono 5 invece le nuove iniziative localizzate nelle regioni del Mezzogiorno delle quali quattro riguardano interventi per il potenziamento del servizio metropolitano regionale campano (l’adeguamento delle stazioni e degli impianti della linea Piscinola-Aversa, il raddoppio del binario nella linea Torre Annunziata Pompei, la bretella di Monte Sant’Angelo e l’adeguamento impiantistico della tratta Soccavo-Traiano-Pianura) e una la variante alla SS 16 adriatica dall’intersezione con la tangenziale di Bari a Mola di Bari.

Nell’ultimo anno č stato inoltre censito un solo nuovo caso di affidamento a contraente generale: la realizzazione delle opere  per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi denominato "Tempa Rossa" in Basilicata.

Dopo aver esaminato l’insieme dei progetti in fase esecutiva occorre valutare unicamente quelli che giŕ dispongono di un contratto, vale a dire i lotti aggiudicati o in corso di realizzazione, gli unici per i quali esiste un’ampia possibilitŕ che vengano realizzati in tempi piů o meno brevi.

Al 30 Aprile 2010 essi risultano essere 143, riferiti a opere complete o a singoli lotti funzionali, per un importo complessivo di 57,7 miliardi, pari al 64% del valore totale dei progetti in fase esecutiva.

Tra questi il 49% č stato affidato con la modalitŕ dell’appalto integrato (stessa quota rilevata ad 30 Aprile 2009), pari al 10% del valore complessivo (era il12%); il 23% con la modalitŕ della sola esecuzione (28% nel 2009 e 62% nel 2005); il 15,4% del numero per il 56% del valore spetta al contraente generale; infine l’11% del numero per il 29% del valore sono le quote del partenariato pubblico privato.

 

Tabella 2.2.7. – Lo stato di affidamento dei lavori per forma contrattuale – Numero concessioni e appalti con contratto Importo* in Meuro

 

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Valori assoluti

PPP

4

8

9

10

16

FINANZA DI PROGETTO

4

8

9

10

16

SELEZIONE DI PROPOSTE

-

-

-

-

-

GARE

4

8

9

10

16

SU PROPOSTA PRIVATA

1

2

3

5

6

SU PROPOSTA DELLA S.A.

3

6

6

5

10

prima del 2002

3

5

5

4

6

dopo il 2002

-

1

1

1

4

ALTRE GARE PPP

-

-

-

-

-

CONTRAENTE GENERALE

9

16

18

21

22

prima del 2002

7

7

3

3

3

dopo il 2002

2

9

15

18

19

APPALTO INTEGRATO

10

26

48

71

70

SOLA ESECUZIONE

24

81

31

40

33

ALTRO

-

-

2

3

2

TOTALE

47

131

108

145

143

 

Composizione %

PPP

8,5%

6,1%

8,3%

6,9%

11,2%

FINANZA DI PROGETTO

8,5%

6,1%

8,3%

6,9%

11,2%

SELEZIONE DI PROPOSTE

-

-

-

-

-

GARE

8,5%

6,1%

8,3%

6,9%

11,2%

SU PROPOSTA PRIVATA

2,1%

1,5%

2,8%

3,4%

4,2%

SU PROPOSTA DELLA S.A.

6,4%

4,6%

5,6%

3,4%

7,0%

prima del 2002

6,4%

3,8%

4,6%

2,8%

4,2%

dopo il 2002

0,0%

0,8%

0,9%

0,7%

2,8%

ALTRE GARE PPP

-

-

-

-

-

CONTRAENTE GENERALE

19,1%

12,2%

16,7%

14,5%

15,4%

prima del 2002

14,9%

5,3%

2,8%

2,1%

2,1%

dopo il 2002

4,3%

6,9%

13,9%

12,4%

13,3%

APPALTO INTEGRATO

21,3%

19,8%

44,4%

49,0%

49,0%

SOLA ESECUZIONE

51,1%

61,8%

28,7%

27,6%

23,1%

ALTRO

-

-

1,9%

2,1%

1,4%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

 

Tabella 2.2.8. – Lo stato di affidamento dei lavori per forma contrattuale – Importo (1) concessioni e appalti con contratto Importi* in Meuro

 

30 Aprile

 

2004

2005

2007

2009

2010

 

Valori assoluti

PPP

5.371

8.023

8.734

15.018

16.833

FINANZA DI PROGETTO

5.371

8.023

8.734

15.018

16.833

SELEZIONE DI PROPOSTE

 

 

 

 

 

GARE

5.371

8.023

8.734

15.018

16.833

SU PROPOSTA PRIVATA

1.307

1.463

1.967

6.133

7.077

SU PROPOSTA DELLA S.A.

4.064

6.560

6.768

8.885

9.756

prima del 2002

4.064

5.102

5.310

7.427

8.054

dopo il 2002

0

1.458

1.458

1.458

1.701

ALTRE GARE PPP

0

0

0

0

 

CONTRAENTE GENERALE

32.541

36.648

29.076

31.316

32.193

prima del 2002

31.431

31.767

14.241

14.990

15.318

dopo il 2002

1.109

4.881

14.835

16.326

16.875

APPALTO INTEGRATO

1.082

2.202

3.064

6.511

5.897

SOLA ESECUZIONE

1.810

3.648

3.182

2.249

2.382

ALTRO

0

0

390

437

437

TOTALE

40.804

50.521

44.445

55.531

57.741

 

Composizione %

PPP

13,2%

15,9%

19,7%

27,0%

29,2%

FINANZA DI PROGETTO

13,2%

15,9%

19,7%

27,0%

29,2%

SELEZIONE DI PROPOSTE

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

GARE

13,2%

15,9%

19,7%

27,0%

29,2%

SU PROPOSTA PRIVATA

3,2%

2,9%

4,4%

11,0%

12,3%

SU PROPOSTA DELLA S.A.

10,0%

13,0%

15,2%

16,0%

16,9%

prima del 2002

10,0%

10,1%

11,9%

13,4%

13,9%

dopo il 2002

0,0%

2,9%

3,3%

2,6%

2,9%

ALTRE GARE PPP

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

CONTRAENTE GENERALE

79,7%

72,5%

65,4%

56,4%

55,8%

prima del 2002

77,0%

62,9%

32,0%

27,0%

26,5%

dopo il 2002

2,7%

9,7%

33,4%

29,4%

29,2%

APPALTO INTEGRATO

2,7%

4,4%

6,9%

11,7%

10,2%

SOLA ESECUZIONE

4,4%

7,2%

7,2%

4,0%

4,1%

ALTRO

0,0%

0,0%

0,9%

0,8%

0,8%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

Elenco 2.2.2. Opere in fase esecutiva con la  modalitŕ del PPP al 30 Aprile 2010 – (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

Procedura

Oggetto

Stazione appaltante

Regione lavori

Anno gara/esito

Costo

al 30 Aprile 2009

Stato di attuazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanza di progetto

Itinerario Orte-Venezia

Anas Spa

Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria Lazio

Prima fase

9.448,700

Gara in corso (Promotore individuato)

Concessione  di costruzione  e gestione su proposta della stazione appaltante

Mo.S.E.

MIT – Magistrato delle Acque di Venezia – Cons. Venezia Nuova

Veneto

N.D

4.677,630

Lavori in corso

Finanza di progetto

Nuova linea D Metropolitana di Roma

Roma Metropolitane Srl

Lazio

Prima fase 2006 seconda fase 2009

3.415,000

Gara in corso

Finanza di progetto

Pedemontana Veneta

Regione Veneto

Veneto

Prima fase 2004 seconda fase 2006

agg. 2009

2.391,000

Contratto stipulato

Finanza di progetto

Nuovo sistema delle tangenziali venete nel tratto Verona, Vicenza, Padova

Regione Veneto

Veneto

Prima fase 2007

2.230,000

Gara in corso (Promotore individuato)

Finanza di progetto

Bre.Be.Mi.

Concessioni Autostradali Lombarde Spa

Lombardia

Seconda fase 2002 agg. 2003

 

1.611,300

Lavori in corso

Finanza di progetto

Tangenziale Est Esterna di Milano

Concessioni Autostradali Lombarde Spa

Lombardia

Prima fase 2002

seconda

fase 2008 agg. 2009

1.578,940

Contratto stipulato

Concessione  di costruzione  e gestione su proposta della stazione appaltante

Asti-Cuneo

ANAS Spa

Piemonte

2003

1.457,505

Lavori in corso

Concessione  di costruzione  e gestione su proposta della stazione appaltante

Completamento della linea 1 della metropolitana di Napoli: tratta Dante - Garibaldi - Centro direzionale

Comune di Napoli

Campania

N.D

1.375,716

Lavori in corso

Finanza di progetto

Tronco A - da Pian di Vedoia a Pieve di Cadore-Caralte

ANAS Spa/Regione Veneto/Regione Friuli Venezia Giulia

Veneto, Friuli Venezia Giulia

Prima fase 2008

1.200,000

Gara in corso (promotore individuato)

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

                                                                                                                                             segue

 


Segue - Elenco 2.2.2. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del PPP al 30 Aprile 2010– (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

Procedura

Oggetto

Stazione appaltante

Regione lavori

Anno gara

Costo

al 30 Aprile 2009

Stato di attuazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanza di progetto

Collegamento viario compreso tra lo svincolo di San Vittore sull'autostrada A1 e la cittŕ di Campobasso

ANAS Spa

Molise

Prima fase 2007

1.137,700

Gara in corso (Promotore individuato)

Concessione  di costruzione  e gestione su proposta della stazione appaltante

Linea 1: tratta Centro Direzionale-Capodichino

Comune di Napoli

Campania

N.D

1.031,050

Lavori in corso

Finanza di progetto

Autostrada Regionale a pedaggio Medio Padana Veneta Nogara (VR)-Mare Adriatico (AMPV).

Regione Veneto

Veneto

Prima fase 2004 ag. Prima fase 2006

934,520

Gara in corso (Promotore individuato)

Finanza di progetto

M4 – 2° lotto: tratta funzionale da Sforza Policlinico - Linare

Comune di Milano

Lombardia

2006

910,040

Gara in corso (operŕ che sarŕ realizzata dall’aggiudicatario del 1° lotto)

Finanza di progetto

Collegamento viario compreso tra lo svincolo della S.S. 514 di Chiaramonte con la S.S. 115 e lo svincolo della S.S. 194 Ragusana con la S.S. 114

ANAS Spa

Sicilia

Prima fase 2007 Seconda fase 2010

815,380

Gara in corso

Concessione  di costruzione  e gestione su proposta della stazione appaltante

M4 tratta funzionale da Lorenteggio a Sforza Policlinico

Comune di Milano

Lombardia

2006

788,700

Gara in corso

Finanza di progetto

M5 tratta Garibaldi-San Siro

Comune di Milano

Lombardia

Note:* E’ in corso la stipula di un atto integrativo della convenzione con cui č stata affidata alla societŕ Metro 5 Spa la realizzazione dei lavori relativi alla tratta Garibaldi-Bignami compresa variante Stazione Garibaldi FS.

781,846

Contratto stiupulato (operŕ che sarŕ realizzata dall’aggiudicatario della tratta Garibaldi - Bignami)

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

                                                                                                                                             segue


Segue - Elenco 2.2.2. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del PPP al 30 Aprile 2010– (Meuro)

                          

 

 

 

 

 

 

Procedura

Oggetto

Stazione appaltante

Regione lavori

Anno gara

Costo

al 30 Aprile 2009

Stato di attuazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanza di progetto

Pedemontana Piemontese A4 – Santhiŕ – Biella – Gattinara – A26 Romagnano - Ghemme

Concessioni Autostradali Piemontesi Spa

Piemonte

Gara unica 2009

781,717

Gara in corso

Finanza di progetto

Grande raccordo anulare di Padova

Regione Veneto

Veneto

Prima fase 2006

732,000

Gara in corso (Promotore individuato)

Finanza di progetto

Selezione di proposte ai sensi dell'art. 37 bis della L. 109/94 per la progettazione, costruzione e gestione dell'itinerario della Valsugana Valbrenta - Bassano Ovest - superstrada a pedaggio.

Regione Veneto

Veneto

Prima fase 2009

730,000

Gara in corso (selezione promotore in corso)

Concessione  di costruzione  e gestione su proposta della stazione appaltante

Linea 6: tratta Mostra – Municipio

Comune di Napoli

Campania

Agg. 2007

693,780

Lavori in corso

Finanza di progetto

Project financing a gara unica per l'affidamento in Concessione della progettazione, della riqualificazione funzionale ad autostrada e della gestione del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi - DG 08/09-PF 01/09 - CUP F74E08000130008. CIG: 0294893964.

ANAS Spa

Emilia-Romagna

2009

633,300

Gara in corso

Finanza di progetto

Metropolitana Palermo – Trata Oreto-Notarbartolo

Comune di Palermo

Sicilia

Prima fase 2006

623,448

Gara in corso (selezione promotore in corso)

Finanza di progetto

Metropolitana di Modena

Comune di Modena

Emilia-Romagna

Prima fase 2003

584,000

Gara in corso (Promotore individuato)

Finanza di progetto

Collegamento viario compreso tra lo svincolo di Caianello della S.S. 372 Telesina sulla A1 e lo svincolo di Benevento sulla S.S. 88

ANAS Spa

Campania

Prima fase 2007 agg. Prima fase 2008

572,100

Gara in corso (Promotore individuato)

Finanza di progetto

M5 tratta Garibaldi-Bignami

Comune di Milano

Lombardia

Prima fase 2002 seconda fase 2005

557,829

Lavori in corso

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

                                                                                                                                             segue


Segue - Elenco 2.2.2. Opere in fase esecutiva con la  modalitŕ del PPP al 30 Aprile 2010– (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

Procedura

Oggetto

Stazione appaltante

Regione lavori

Anno gara

Costo

al 30 Aprile 2009

Stato di attuazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanza di progetto

Collegamento viario compreso tra il Porto di Ancona e la grande viabilitŕ

ANAS Spa

Marche

Prima fase 2007 agg. Prima fase 2008

472,800

Gara in corso (Promotore individuato)

Finanza di progetto

Metropolitana sub-lagunare Tessera-Murano-Arsenale.

Comune di Venezia

Veneto

Prima fase 2002

377,000

Gara in corso (Promotore individuato)

Finanza di progetto

(P) Collegamento tra l'A4 Venezia - Trieste e il sistema turistico del litorale veneto nelle tratte Meolo - Jesolo e Alvisopoli - Bibione

Regione Veneto

Veneto

Prima fase 2007

370,000

Gara in corso (selezione promotore in corso)

Finanza di progetto

Collegamento autostradale tra la A1, l'aeroporto di Grazzanise e la direttrice Domitiana

ANAS Spa

Campania

Gara unica 2009

315,000

Gara in corso

Finanza di progetto

Variante alla SS 16 dall'intersezione con la tangenziale di Bari (prog.va Km 805 circa) a Mola di Bari (prog.va Km 822 circa)

ANAS Spa

Puglia

Master Plan Anas (31-03-2010)

243,000

Gara in corso Master Plan Anas (31-03-2010)

Finanza di progetto

Piastra portuale di Taranto

Autoritŕ Portuale di Taranto

Puglia

2004

156,149

Contratto stipulato

Finanza di progetto

Metrocampania Nordest – Linea C5 Adeguamento Delle Stazioni E Degli  Impianti Tecnologici Della Linea Piscinola – Aversa

Regione Campania/Metrocampania Nordest Srl

Campania

N.D

154,952

Lavori in corso

Finanza di progetto

Terminal ferroviario di Isola della Scala

Regione Veneto

Veneto

Prima fase 2004

141,532

Gara in corso (selezione promotore in corso)

Finanza di progetto

Area leader Falconara Marittima - Chiaravalle - Realizzazione di un polo fieristico direzionale

Quadrilatero - Marche e Umbria Spa

Marche

2009

135,091

Gara in corso

Finanza di progetto

Ferrovia Circumvesuviana, linea Torre Annunziata-Pompei e interramento stazione di Pompei e completamento raddoppio binario

Circumvesuviana S.r.l

Campania

2006

127,995

Contratto stipulato

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

                                                                                                                                             segue


Segue - Elenco 2.2.2. Opere in fase esecutiva con la  modalitŕ del PPP al 30 Aprile 2010– (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

Procedura

Oggetto

Stazione appaltante

Regione lavori

Anno gara

Costo

al 30 Aprile 2009

Stato di attuazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanza di progetto

Bretella Di Monte S.Angelo - Collegamento Su Ferro Tra Le Linee Circumflegrea E Cumana A Servizio Della Citta’ Universitaria Di Monte Sant’angelo - 3° Lotto – 1° Stralcio Tratta Parco San Paolo – Via Terracina

Presidente della Regione Campania, in qualitŕ di Commissario Straordinario /SEPSA Spa

Campania

N.D

121,172

Contratto stipulato

Societŕ di scopo

ABR - Realizzazione di vasche di accumulo ed impianti irrigui nella Piana del Fucino

Regione Abruzzo

Abruzzo

2004

99,500

Gara in corso

Finanza di progetto

Concessione di progettazione, costruzione e gestione di un'infrastruttura di trasporto rapido di massa per il collegamento tipo people mover tra l'aeroporto G. Marconi e la stazione centrale FF.SS. di Bologna - 2° esperimento - CUP F31I07000030009 - CIG 0208818210

Comune di Bologna

Emilia-Romagna

gara 2008 agg 2009

89,535

Contratto stipulato

Finanza di progetto

Area Leader di Fabriano - Realizzazione di una piastra logistica

Quadrilatero - Marche e Umbria Spa

Marche

2009

34,147

Gara in corso

Finanza di progetto

Ferrovia Circumflegrea Tratta Soccavo – Traiano – Pianura Risanamento statico della vecchia Galleria Camaldoli - Adeguamento Impiantistico ed opere complementari

Sepsa Spa

Campania

2008

26,400

Contratto stipulato

Concessione di servizi

Area leader di Valfabbrica - Realizzazione di un complesso dedicato alle attivitŕ produttive e commerciali per le aziende del settore tessile e comprensiva di un centro servizi alle imprese

Quadrilatero - Marche e Umbria Spa

Umbria

2009

14,311

Gara in corso

Concessione di servizi

Area Leader di Gualdo Tadino - Gestione di aree di sosta e annesse infrastrutture, con progettazione e realizzazione di fabbricati funzionali allo svolgimento delle attivitŕ programmate

Quadrilatero - Marche e Umbria Spa

Umbria

2009

10,000

Gara in corso

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

                                                                                                                                             segue

 


Elenco 2.2.3. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del Contraente Generale al 30 Aprile 2010– (Meuro)

Oggetto

Stazione

appaltante

Provincia lavori

Anno

gara

Importo base

di gara*

Stato di attuazione

Data

aggiudicazione

Contraente generale

Prezzo

offerto

Termine

esecuzione lavori

Anno

previsto

ultimazione

lavori

scheda

“Terzo valico dei Giovi” linea AV/AC Milano-Genova

RFI Spa

Genova, Alessandria

 

5.400,000

Contratto stipulato

Convenzione TAV del 16.11.1992

Consorzio COCIV composto da Collegamenti Integrati Veloci S.p.A. (2%), C.E.R. Costruzioni - Consorzio Emiliano Romagnolo tra Cooperative di Produzione e Lavoro  (3%), Impregilo S.p.A. (44%), Tecnimont S.p.A. (50,5%), Condotte d'Acqua S.p.A. (0,5%)

5.400,00

 

Oltre 2015

38

AV/AC

Verona-Padova

RFI Spa

Verona, Padova

 

5.130,000

Contratto stipulato

Convenzione TAV del 15.10.1991

IRICAV DUE Ansaldo Trasporti S.p.A. (15,00%); Lamaro S.p.A. (6,00%); Impregilo S.p.A. (12,00%); Fintecna S.p.A. (0,01%); Astaldi S.p.A. (32,99%); Salini Costruttori S.p.A. (12,00%); Societŕ Italiana per condotte d'acqua S.p.A. (10,00%); Torno Internazionale S.p.A. (12,00%).

5.130,00

 

Oltre 2015

5

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

                                                                                                                                             segue

*Importo a base di gara, fatta eccezione per le opere contrattualizzate in periodi antecedenti il 2002 per le quali si č fatto riferimento al costo di monitoraggio.

 


segue - Elenco 2.2.3. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del Contraente Generale al 30 Aprile 2010– (Meuro)

Oggetto

Stazione

appaltante

Provincia lavori

Anno

gara

Importo base di gara*

Stato di attuazione

Data

aggiudicazione

Contraente generale

Prezzo

offerto

Termine

esecuzione lavori

Anno

previsto

ultimazione

lavori

scheda

Ponte sullo stretto di

Messina

Stretto di Messina Spa

Messina e Reggio

Calabria

2004

4.425,176

Contratto stipulato

24/11/05

RTI Impregilo Spa, Sacyr S.A, Societŕ Italiana per Condotte d'Acqua Spa, C.M.C. Scrl

3.879,600

78 mesi

Oltre 2015

64

Linea AV/AC Milano-Verona: Lotto funzionale Brescia-Verona

RFI Spa

Lombardia, Veneto

 

2.738,000

Contratto stipulato

Convenzione TAV del 15.10.1991

CEPAV 2Aquater Spa(5%), Condotte d'Acqua Spa (12%), Garboli-Conicos Spa (12%), Maltauro Spa (12%), Saipem Spa (12%), SnamProgetti Spa (35%), Impresa Pizzarotti Spa (12%).

2.738,000

 

Oltre 2015

4

Linea C della Metropolitana di Roma

Roma

Metropolitane Srl

Roma

2005

2.510,951

Lavori in corso

03/03/06

Ati Astaldi Spa, Vianini Lavori Spa, ConsorzioCooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari Spa.

2.180,294

 

Oltre 2015

104

Linea AV/AC Milano-Verona: Lotto funzionale Treviglio-Brescia

RFI Spa

Lombardia

 

2.050,000

Contratto stipulato

Convenzione TAV del 15.10.1991

CEPAV 2Aquater Spa(5%), Condotte d'Acqua Spa (12%), Garboli-Conicos Spa (12%), Maltauro Spa (12%), Saipem Spa (12%), SnamProgetti Spa (35%), Impresa Pizzarotti Spa (12%).

2.050,000

 

2015

4

Sistema Asse Viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna - 1 maxi lotto

Quadrilatero - Marche e Umbria Spa

Macerata

2004

1.174,501

Lavori in corso

08/02/06

Ati Strabag AG, C.M.C., Grandi Lavori Fincosit Spa

1.012,976

1.380 giorni

2013

71

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

*Importo a base di gara, fatta eccezione per le opere contrattualizzate in periodi antecedenti il 2002 per le quali si č fatto riferimento al costo di monitoraggio.


segue Elenco 2.2.3. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del Contraente Generale al 30 Aprile 2010– (Meuro)

Oggetto

Stazione

appaltante

Provincia lavori

Anno

gara

Importo base

di gara*

Stato di attuazione

Data

aggiudicazione

Contraente generale

Prezzo

offerto

Termine

esecuzione lavori

Anno

previsto

ultimazione

lavori

scheda

Opere per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi denominato "Tempa Rossa"

TOTAL E&P Italia Spa

Basilicata

2010

1.100,000

Gara in corso

 

 

 

 

2014

172

Gara DG 41/08 - Lavori di costruzione del 3° Megalotto della S.S. 106 Jonica, dall’innesto con la S.S. 534 (Km 365+150) a Roseto Capo Spulico (Km 400+000). L’intervento č suddiviso come segue: Primo Stralcio - 1° parte – dal Km 0+000 al Km 9+800. Primo Stralcio - 2° parte – dal Km 9+800 al Km 18+500. Secondo stralcio dal Km 18+500 al Km 31+500. Primo stralcio - 3° parte – dal Km 31+500 al Km 38+000

ANAS
Dir. Gen di Roma

Cosenza

2008

961,904

Gara in corso

 

 

 

2.934 giorni

Oltre 2015

82

Passante  ferroviario e nuova stazione AV/AC del Nodo di Firenze

Italferr Spa

Firenze

2006

913,074

Contratto stipulato

02/04/07

Ati Coopsette Scarl, Ergon Engineering and Contracting, Consorzio stabile Scarl

703,698

-

2015

 

Autostrada Salerno-Reggio Calabria - 2° Megalotto - Tratto dal km 393+500 (svincolo di Gioia Tauro escluso) al km 423+300 (svincolo di Scilla escluso)

Anas Spa

Reggio di Calabria

2003

887,741

Lavori in corso

10/06/04

Ati Impregilo Spa,  Societŕ Italiana      Condotte d'Acqua Spa

754,304

1.460 giorni

2011

52

Autostrada Salerno-Reggio Calabria - 4° Megalotto - Tratto dal km 108+000 al km 139+000.

Anas Spa

Potenza

2004

789,099

Lavori in corso

09/08/06

Consorzio Sis Scpa

679,012

1.500 giorni

2011

52

Itinerario Agrigento - Caltanissetta - A19. S.S. 640 di Porto Empedocle. Ammodernamento ed adeguamento alla cat. B del D.M. 5/11/2001. 2° tratto: dal km 44+000 allo svincolo con la A19.

Anas Spa

Sicilia

2009

787,553

Contratto stipulato

30/03/2010

ATI C.M.C. Cooperativa Muratori e Cementisti, C.C.C. Consorzio Cooperative Costruzioni, Tecnis Spa

 

 

Oltre 2015

55

Affidamento a contraente generale della progettazione definitiva ed Esecutiva e realizzazione con qualsiasi mezzo del 1° lotto Tangenziale di Como, del 1° lotto Tangenziale di Varese e della Tratta A8-A9 del Collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo e opere connesse.

Autostrada Pedemontana Lombarda Spa di Milano

Milano, Bergamo, Como, Lecco, Varese

2007

781,242

Contratto stipulato

13/06/08

Ati Impregilo Spa, Astaldi Spa, Aci Spa Cons. Stabile, Pizzarotti & C. Spa

629,665

2480 giorni

2015

24

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

      *Importo a base di gara, fatta eccezione per le opere contrattualizzate in periodi antecedenti il 2002 per le quali si č fatto riferimento al costo di monitoraggio.                                                                                                                                                                                                                                                    segue


segue Elenco 2.2.3. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del Contraente Generale al 30 Aprile 2010– (Meuro)

Oggetto

Stazione

appaltante

Provincia lavori

Anno

gara

Importo base

di gara*

Stato di attuazione

Data

aggiudicazione

Contraente generale

Prezzo

offerto

Termine

esecuzione lavori

Anno

previsto

ultimazione

lavori

scheda

Sistema Asse Viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna - 2 Maxi lotto

Quadrilatero - Marche e Umbria Spa

Perugia

2004

691,152

Lavori in corso

10/02/06

Ati Consorzio Stabile Operae Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione, Toto Spa, Consorzio Stabile Ergon Engineering and Contracting Scrl

607,992

1.800 giorni

2013

71

Passante ferroviario di Palermo - Raddoppio elettrificato delle tratte ferroviarie Palermo centrale/Brancaccio - Orleans - Palermo Notarbartolo - Cardillo - Isola delle Femmine - Carini (i)

Italferr Spa

Palermo

2003

623,760

Lavori in corso

29/12/04

Ati Sis Scpa, Geodata Spa, Sintagma Srl

554,168

1.670 giorni

2015

 

SS 106 Jonica - Megalotto 2

Anas Spa

Catanzaro

2004

552,823

Lavori in corso

22/04/05

Ati Astaldi, Ing. Nino Ferrari

480,238

1.670 giorni

2011

80

Autostrada Salerno-Reggio Calabria - 3° Megalotto -Tratto dal km. 423+300 (svincolo di Scilla incluso) al km. 442+920

Anas Spa

Calabria

2003

507,845

Lavori in corso

16/02/2005

Ati Impregilo Spa, Societŕ Italiana Condotte d'Acqua Spa

446,218

 

2012

52

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

*Importo a base di gara, fatta eccezione per le opere contrattualizzate in periodi antecedenti il 2002 per le quali si č fatto riferimento al costo di monitoraggio.

segue

 


segue Elenco 2.2.3. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del Contraente Generale al 30 Aprile 2010– (Meuro)

Oggetto

Stazione

appaltante

Provincia lavori

Anno

gara

Importo base

di gara

Stato di attuazione

Data

aggiudicazione

Contraente generale

Prezzo

offerto

Termine

esecuzione lavori

Anno

previsto

ultimazione

lavori

scheda

ASR 18/07 - Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria. Lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo 1/a delle norme CNR/80 dal Km 153+400 al km 173+900 – Macrolotto 3° parte 2

ANAS
Dir. Gen di Roma

Cosenza

2007

502,761

Contratto stipulato

11/06/2009

Ati Tecnimont Spa, Uniter Consorzio Stabile Arl

400,102

1740 giorni

2012

52

Itinerario Agrigento-Caltanissetta-A19 - Adeguamento a quattro corsie della SS 640 di Porto Empedocle - Tratto dal Km 9+800 al Km 44+400

Anas Spa

Agrigento

2006

448,686

Lavori in corso

14/12/07

Ati C.M.C. Cooperativa Muratori & Cementisti Ravenna

337,465

1.760 giorni

2014

55

Affidamento a Contraente Generale della progettazione definitiva ed esecutiva, della redazione del P.S.C., delle attivitŕ accessorie e della realizzazione con qualunque mezzo della IIIŞ Corsia dell'Autostrada A4 - Tratto Nuovo Ponte sul Fiume Tagliamento (progr. km 63+300) - Gonars (progr. km 89+000), Nuovo svincolo di Palmanova e Variante S.S. n° 352 - 1° Lotto

Commissario delegato per l'Emergenza della Mobilitŕ Riguardante la A4 (tratto Venezia - Trieste) e il Raccordo Villesse - Gorizia di Trieste

Venezia, Treviso, Udine

2009

407,569

Gara in corso

 

 

 

1865 giorni

Oltre 2015

13

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

*Importo a base di gara, fatta eccezione per le opere contrattualizzate in periodi antecedenti il 2002 per le quali si č fatto riferimento al costo di monitoraggio.

        segue


segue Elenco 2.2.3. Opere in fase esecutiva con la modalitŕ del Contraente Generale al 30 Aprile 2010– (Meuro)

Oggetto

Stazione

appaltante

Provincia lavori

Anno

gara

Importo base

di gara*

Stato di attuazione

Data

Aggiudica-zione

Contraente generale

Prezzo

offerto

Termine

esecuzione lavori

Anno

previsto

ultimazione

lavori

scheda

ASR 17/07 - Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria. Lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo 1/a delle norme CNR/80 dal Km 139+000 al km 148+000 – MACROLOTTO 3° parte 1

ANAS
Dir. Gen di Roma

Potenza

2007

393,925

Lavori in corso

17/11/2009

ATI Grandi Lavori Fincosit Spa 3TI Progetti Italia - Ingegneria Integrata Srl, Cilento Ingegneria Srl, A.T.P. Scott Wilson Ltd, Lombardi-Reico Ingegneria

333,565

1245 giorni

2013

52

 

Autostrada Salerno-Reggio-Calabria - Tronco 2° dal km 286+000 (svincolo di Attilia escluso) al km 304+200 (svincolo di Falerna incluso)

Anas Spa

Catanzaro

2004

337,332

Lavori in corso

23/06/06

Pizzarotti & C.

284,710

1.340 giorni

2011

52

SS 106 Jonica -Megalotto 1

Anas Spa

Reggio di Calabria

2004

326,752

Lavori in corso

22/04/05

Ati Astaldi, Ing. Nino Ferrari

310,316

1.660 giorni

2011

No

Raddoppio ferroviario Palermo-Messina: tratto Fiumetorto (i) - Cefalů Ogliastrillo (i)

Italferr Spa

Palermo

2004

307,828

Lavori in corso

27/09/05

Ati Maire Lavori Scarl, Baldassini-Tognozzi-Pontello Costruzioni Generali Spa

278,190

1.590 giorni

2013

No

Gara PA 17/08 - Lavori di ammodernamento del tratto Palermo-Lercara Friddi dal km. 14,4 compreso il tratto di raccordo della rotatoria Bolognetta al km. 48,00 - Svincolo Manganaro incluso.

ANAS
Dir. Gen di Roma

Palermo

2008

234,105

Contratto stipulato

23/12/2008

Ati C.M.C., Sws Engineeing Spa, C.C.C., Pegaso Srl

176,695

1.580 giorni

Oltre 2015

57

Variante alla linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria in localitŕ "Cannitello"

Stretto di Messina Spa

Calabria

2009

16,294

Lavori in corso

21/12/2009 (sottoscrizione addendum Eurolink S.c.p.a.)

ATI Impregilo Spa, Sacyr S.A, Societŕ Italiana per Condotte d'Acqua Spa, C.M.C. Scrl, Aci Scpa Consorzio Stabile e Ishikawajirna Harirna Heavy Industries Co Ltd  - Societŕ di progetto Eurolink Scpa

16,294

 

2011

65

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

*Importo a base di gara, fatta eccezione per le opere contrattualizzate in periodi antecedenti il 2002 per le quali si č fatto riferimento al costo di monitoraggio.

 


2.2.3. Lo stato di attuazione per macro opere

Il programma approvato dal CIPE con delibera 121/2001 č attualmente strutturato in 24 macro opere tra corridoi plurimodali, sistemi urbani, hub portuali, interportuali e aeroportuali, schemi idrici, infrastrutture nei comparti energetico e telecomunicazioni, reti elettriche di trasmissione nazionale,  nonché interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e di mantenimento in efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni, interventi connessi alle celebrazioni per il 150° Anniversario dell'Unitŕ d'Italia e infine il Parco della salute - Ospedale Nuove Molinette.

 

Tabella 2.2.9. - Lo scenario di riferimento: costo (1) delle opere per macro opera – Confronto tra monitoraggi (Meuro)

MACRO OPERA

30 APRILE

2001

2010

Descrizione

2004

2005

2007

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1

1

Sistema valichi

6.423

8.587

15.858

13.430

14.647

2

2

Corridoio plurimodale padano

47.197

53.755

64.180

70.157

74.070

3

3

Corridoio plurimodale tirreno-brennero

3.823

4.699

4.791

7.542

9.895

4

4

Corridoio plurimodale tirrenico-nord europa

72.024

74.005

79.994

76.892

92.734

5

5

Corridoio plurimodale adriatico

4.149

5.990

6.392

3.716

5.066

6

6

Corridoio plurimodale dorsale centrale

26.783

31.702

33.093

31.339

35.584

7

7

Mo.se.

4.132

4.132

4.272

4.272

4.678

8

8

Ponte sullo stretto di Messina

4.989

6.404

6.404

6.605

6.662

9

9

Corridoi trasversale e dorsale appenninica

32.522

36.007

44.978

43.146

49.505

10

10

Sistemi urbani

19.701

23.192

26.712

37.431

43.260

11

11

Piastra logistica euro mediter della Sardegna

1.574

2.282

2.513

3.513

4.318

12

12

Hub portuali

3.728

3.879

4.008

5.063

3.596

13

13

Hub interportuali

1.389

1.976

2.150

2.058

2.279

14

14

Allacc. ferr. e stradali grandi hub aeroportuali

310

1.350

2.505

1.887

1.557

15

15

Schemi idrici

4.641

4.641

4.969

4.346

5.817

16

16

Piano degli interventi del comparto energetico

-

-

700

877

877

16

17

Piano elettrodotti rete elettrica trasmissione naz.

 

65

596

916

966

17

18

Piano interventi comparto telecomunicazioni

-

-

-

-

-

No

19

Programma edifici sedi di organismi istituzionali

-

250

305

322

322

No

20

Piano straord. edilizia scolastica

-

194

489

489

489

No

21

Piano straord. edilizia scolast. e messa in sicur.

-

-

-

-

1.000

No

22

Piano edilizia penitenziaria

-

-

-

-

503

No

23

150° anniversario dell'Unitŕ d'Italia

-

-

-

230

265

No

24

Parco della salute - Ospedale Nuove Molinette

-

-

-

-

-

 

 

TOTALE

233.385

263.110

304.909

314.232

358.092

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, MIT, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti attuatori

(1)  Valori non confrontabili con quelli indicati nelle delibere CIPE 121/2001 e 130/2006, in quanto i costi indicati in tali delibere non tengono conto del costo di tutti i progetti compresi nel Programma delle Infrastrutture strategiche come ricostruito nei cinque monitoraggi. 

NB. Le macro opere precedute dalla voce “No” devono intendersi non comprese nell’allegato 1 alla delibera CIPE 121/2001

 

Con riferimento alle macro opere, particolare rilevanza assumono i corridoi plurimodali padano, tirrenico nord Europa, trasversale e dorsale appenninica e corridoio dorsale centrale.

Queste quattro macro opere rappresentano, nel loro insieme, il 70% (256 miliardi circa, con un incremento di oltre 30 miliardi rispetto ad Aprile 2009) del costo complessivo del Programma (358 miliardi) aggiornato ad Aprile 2010, per circa un quarto (85 opere) delle 348 opere censite.

Tra le altre macro opere si evidenziano i sistemi urbani e il sistema dei valichi, per valore economico, e gli schemi idrici per numero di opere. Nello specifico:

-     ai sistemi urbani competono 43,3 miliardi (erano 37,4 un anno prima) e 41 opere (10 in piů rispetto ad Aprile 2009);

-     ai valichi 14,6 miliardi (erano quasi 13,4 miliardi un anno prima) per 5 opere;

-     agli schemi idrici 65 opere (1 progetto in piů rispetto a un anno fa) per 5,8 miliardi.

Le restanti 16 macro opere, al netto del piano degli interventi nel comparto delle telecomunicazioni e del Parco della Salute di Torino, si dividono 42,5 miliardi per 150 opere.

 

Completa il quadro lo stato di avanzamento al 30 Aprile 2010 per singola macro opera.

 

1.    Sistema valichi

La macro opera denominata Sistema Valichi comprende i trafori ferroviario e stradale di sicurezza del Frejus, quelli ferroviari del Sempione e Brennero, nonché l’opera aggiunta con il DPEF 2006-2009 denominata “Opere di accesso ai valichi - Interventi parzialmente approvati con delibere 113/2003 e 89/2004”. Nel complesso si tratta di infrastrutture destinate a migliorare gli scambi commerciali nonché a facilitare i trasporti in genere con l’Europa. L’avanzamento č limitato alla progettazione per quanto riguarda i trafori ferroviari, mentre ha raggiunto la fase di gara il traforo stradale del Frejus. In particolare il progetto stradale, del costo presunto di 205 Meuro, č stato approvato dal CIPE con delibera 43/2009 e prevede la realizzazione di una galleria di sicurezza in affiancamento all’attuale galleria esistente della lunghezza di 12,87 chilometri. Il nuovo valico del  Brennero, un opera finalizzata al transito misto merci/viaggiatori sull’asse ferroviario del Brennero, č dotato di progetto definitivo del costo di 3.575 Meuro approvato dal CIPE con delibera 71/2009. Tale progetto prevede una galleria di base – che si estende per oltre 56 km, di cui 24 km in territorio italiano e 32 km in territorio austriaco – e i relativi allacci alla linea storica in corrispondenza delle stazioni di Innsbruck (portale nord) e di Fortezza (portale sud). Il  valico ferroviario del Frejus, anch’esso destinato al transito misto merci/viaggiatori, fa parte della linea ferroviaria Torino – Lione inclusa nel Corridoio Europeo n. 5 ed inserita nell’elenco dei 29 progetti prioritari per l’Unione Europea “allargata”, nell’ambito della revisione transeuropea dei trasporti (TEN-T). Attualmente risulta in corso di redazione il nuovo progetto preliminare, in variante a quello approvato dal CIPE nel 2003.  Per il Sempione risultano disponibili gli studi di fattibilitŕ per il traforo tra Domodossola e Iselle e per il raddoppio della tratta Laveno-Luino, e la progettazione preliminare per il raddoppio della tratta Vignale-Oleggio-Arona.

Nel sistema valichi, con un valore complessivo al 30 Aprile 2010 di 14,6 miliardi di euro (il 4% dell’intero Programma, analogo al 2009), figurano le opere per le quali l’arco temporale di realizzazione risulta essere tra i piů lunghi, data la complessitŕ delle tipologie di infrastrutture da realizzare: oltre il 2022 per i trafori ferroviari del Frejus e del Brennero, dopo il 2015 per il completamento del raddoppio delle tratte ferroviarie tra Vignale-Oleggio-Arona e Laveno-Luino e entro il 2015 per il traforo stradale.

Rispetto al 2009 questa macro opera non ha registrato nuovi inserimenti.

 

2.    Corridoio plurimodale Padano

La macro opera denominata Corridoio pluriodale Padano, che segue l’itinerario del corridoio europeo n. 5 - che va da Lisbona a Kiev passando per Torino, Milano, Venezia e Trieste - č la seconda per volume di investimenti complessivo: si valuta infatti che ad oggi siano necessari oltre 74 miliardi, cioč il 21% dell’intero Programma. Vi sono inclusi gran parte dei nuovi investimenti per il completamento del progetto Alta Velocitŕ, in particolare la linea che dal Frejus, passando per Torino, Milano, Verona e Venezia arriva a Ronchi e poi a Trieste, nonché per l’adeguamento AC/AV della tratta Ronchi-Udine linea Venezia-Udine-Tarvisio-Vienna. In questo corridoio ricadono l’accessibilitŕ ferroviaria e stradale con l’aeroporto di Malpensa e con la Valtellina, importanti infrastrutture a completamento del corridoio autostradale europeo n. 5 e dei Valichi confinari (l’ampliamento dell’autostrada A4, i raccordi Villesse-Gorizia, A4- Valtrompia, Ospitaletto-Montichiari), ma anche i sistemi pedemontani piemontese, lombardo e veneto.

In questo corridoio rientrano rilevanti operazioni di partenariato: i nuovi collegamenti autostradali Asti-Cuneo, Brescia-Bergamo-Milano, Tangenziale est esterna di Milano e Pedemontana Veneta, i grandi cantieri autostradali in corso o prossimi ad esserlo; l’autostrada Medio Padana Veneta - Nogara (VR)-Mare Adriatico (AMPV), il nuovo sistema delle tangenziali venete  nel tratto Verona, Vicenza, Padova, il grande raccordo anulare di Padova, il  prolungamento della A27 Belluno-Cadore e la Pedemontana Piemontese, tutte opere da realizzare con lo strumento della finanza di progetto e in fase di affidamento. Per la maggioranza dei progetti si prevede l’ultimazione dopo il 2015.

Per quanto riguarda l’avanzamento fisico, in questa macro opera le opere concluse rappresentano il 15% del costo complessivo.

Tra le principali novitŕ rispetto al Rapporto 2009 si evidenzia l’acquisizione di  7 nuovi interventi dei quali 6 localizzati nella regione Veneto: il collegamento progetti Prioritari 1 e 6 (A31) - A31 Trento-Rovigo: tronco Trento - Valdastico Piovene Rocchette, intervento inserito nel Programma con il DPEF 2010-2013 (Tabella 14); il nuovo asse intermodale Padova Venezia, il collegamento stradale fra la superstrada a pedaggio pedemontana veneta e la viabilitŕ ordinaria nelle province di Treviso, Vicenza e Padova, l’ammodernamento della SR 10 - Tratta in nuova sede Este (PD) - Legnago (VR), il collegamento stradale tra l'A4 Venezia-Trieste e il sistema turistico del litorale veneto nelle tratte Meolo - Jesolo e Alvisopoli – Bilione, l’ammodernamento della SS 47 "della Valsugana" tra Bassano del Grappa e Pian dei Zocchi, tutte opere comprese nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti –Veneto”.

L’unica opera al di fuori del territorio veneto č la linea ferroviaria Trieste-Capodistria, compresa nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti –Friuli Venezia Giulia”.

 

3.    Corridoio plurimodale Tirreno-Brennero

Nella macro opera denominata corridoio plurimodale Tirreno-Brennero, che fa parte degli assi di connessione con i corridoi europei, si concentra un costo di 9,9 miliardi (meno del 3% del totale) destinati all’asse ferroviario e stradale Tirreno-Brennero che collega il porto di La Spezia con Parma e poi Verona. Tra le principali infrastrutture coinvolte figurano: il quadruplicamento della linea ferroviaria Fortezza Verona, lotti 1 e 2 (2,5 miliardi); il completamento della linea ferroviaria Pontremolese (2,3 miliardi); il raccordo autostradale A15 Parma-La Spezia, localitŕ Fontevivo, e l’autostrada A22 Brennero-Modena, localitŕ Nogarole Rocca (2,7 miliardi); la terza corsia autostradale tra A12 parte ligure Carrara-S. Stefano Magra e opere connesse (circa 1,3 miliardi).

Per quanto riguarda l’avanzamento fisico, in questa macro opera la totalitŕ degli interventi č attualmente in fase di progettazione e l’ultimazione č prevista dopo il 2015.

Anche questa macro opera č interessata da nuovi inserimenti. Nello specifico si tratta del collegamento delle Tangenziali a nord di Verona, del nuovo ponte sull'Adige in comune di Dolcč (nell'ambito del TIBRE) e del collegamento tra la  A22 del Brennero e il sistema viabilitŕ del lago di Garda, tutte opere comprese nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti –Veneto”.

 

4.    Corridoio plurimodale Tirrenico Nord Europa

Il corridoio plurimodale Tirrenico Nord Europa - che segue l’itinerario del corridoio europeo n. 1 Palermo-Berlino risalendo la costa tirrenica fino a Genova ed ai valichi del Gottardo e Sempione passando per Milano - č il corridoio che presenta il maggiore investimento, pari a circa 93 miliardi di euro, che corrisponde ad oltre un quarto del costo totale in programma. Al suo interno figurano importanti opere ferroviarie e stradali. In particolare tra le principali infrastrutture ferroviarie si citano: l’asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria-Palermo-Catania che da solo vale circa 35 miliardi dei quali 18,7 destinati alla realizzazione della Nuova linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria (tratta Sapri-Reggio Calabria), come indicato nel CdP RFI 2007-2011, aggiornamento 2008, sottoscritto tra il MIT e RFI in data 18 Marzo 2008 (opere previste a completamento del piano - Tabella D04-Sviluppo infrastrutturale rete alta capacitŕ), opera che al momento dispone del solo studio di fattibilitŕ; l’asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano-Sempione che vale 8,2 miliardi (compreso il valico dei Giovi, strategico per il collegamento AV Genova-Milano); il potenziamento del sistema Gottardo del valore di 2,5 miliardi di cui 1,4 per il quadruplicamento della linea Chiasso-Monza, tratto bivio Rosales-Seregno, e 1 miliardo per il potenziamento della linea Seregno-Bergamo (Gronda ferroviaria Nord Est di Milano). Sul fronte stradale, rientrano in questo corridoio importanti infrastrutture stradali quali: il nuovo tratto autostradale Albenga-Predosa, collegamento autostradale tra l'area costiera ligure e l'entroterra (progetto unitario tratte autostradali Albenga-Garessio-Ceva-Millesimo e Carcare-Predosa), del valore presunto di circa 5,8 miliardi; l’Asse autostradale Cecina-Civitavecchia (3,8 miliardi); il Sistema Intermodale Integrato Pontino  Roma–Latina e Cisterna-Valmontone (2,3 miliardi); l’adeguamento della SS 4 Salaria nel tratto Roma-Rieti (2,3 miliardi); gli assi Salerno-Reggio Calabria (11,7 miliardi), Messina-Palermo ( circa 1 miliardi) e Messina-Siracusa-Gela (2,4 miliardi); l’itinerario Agrigento-Caltanissetta - A19: adeguamento a quattro corsie della ss 640 di Porto Empedocle (1,5 miliardi);l’asse Palermo-Agrigento (1,7 miliardi); l’asse Gela-Agrigento-Trapani (1,9 miliardi); altri interventi destinati al potenziamento del sistema autostradale siciliano.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento lavori, in questa macro opera le opere concluse rappresentano il 5% del costo complessivo e l’ultimazione della maggior parte dei progetti, sia  ferroviari che stradali č attesa dopo il 2015.

In questa macro opera i nuovi inserimenti sono 11 e il loro valore complessivo supera i 5 miliardi: tre nuove opere sono state inserite con il DPEF 2010-2013 (tabella 14), ovvero il nuovo asse ferroviario Napoli-Bari, gli interventi di adeguamento della rete ferroviaria meridionale e il collegamento stradale SS Licodia Eubea-A 19 Palermo-Catania. Otto nuovi interventi sono compresi nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti – Molise”: la Velocizzazione della linea ferroviaria Venafro – Campobasso; il completamento della strada a scorrimento veloce Isernia - Castel di Sangro; l’adeguamento e potenziamento della S.S. 87: tratta S.Elia - Casacalenda – Larino; la nuova strada di collegamento veloce Sant'Elia - fondovalle Tappino; l’ammodernamento della S.S. 647 Fondo Valle Biferno – Larino; il completamento della Atina - Sora (III lotto): tratta da Colli al Volturno al confine del Lazio; il completamento funzionale tangenziale esterna al sistema urbano di Campobasso; il collegamento Trasversale tra fondovalle Trigno e fondovalle Biferno.

 

5.    Corridoio plurimodale Adriatico

Nel Corridoio plurimodale Adriatico, che segue l’itinerario del corridoio europeo n° 8 che collega le regioni adriatico-ioniche con l'area balcanica e dei Paesi del Mar Nero, č localizzato poco piů del 1% del nuovo valore dell’intero Programma, pari a circa 5 miliardi di euro. Ne fanno parte il potenziamento dell’asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto, alcune infrastrutture di media dimensione finalizzate al potenziamento delle reti stradali di Marche, Abruzzo e Puglia.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento lavori, in questa macro opera le opere concluse rappresentano il 14% del costo complessivo e per gran parte delle altre  l’ultimazione č prevista entro il 2015.

In questa macro opera i nuovi inserimenti sono 7 per un costo di 1,25 miliardi: 3 sono compresi nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti Emilia Romagna (la Superstrada Ferrara Mare - Raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, e le varianti alla SS 16 Adriatica “variante Mezzano, variante Cattolica - Misano, Misano - Riccione, Riccione - Rimini Nord” e “ variante di Fosso Ghiaia, riqualificazione tangenziale Ravenna, variante di Alfonsine, variante di Argenta”)  e 4 nella Scheda relativa alla regione Abruzzo (le varianti alla SS 16 Adriatica “circonvallazione di Vasto - San Salvo”, “ variante da Francavilla Sud alla variante di Ortona” e “variante da Montesilvano a Silvi Marina Nord” e poi la Strada a scorrimento veloce Lanciano - Val di Sangro e collegamento al casello autostradale A14).

 

6.    Corridoio plurimodale Dorsale Centrale

Il corridoio plurimodale Dorsale Centrale - che collega la costa tirrenica con il Nord Europa - vale circa 36 miliardi, cioč il 10% del Programma. Al suo interno figurano: due tratte della linea ferroviaria ad Alta Velocitŕ, Firenze-Bologna e Bologna-Milano e il nodo ferroviario di Firenze per un valore complessivo di oltre 13 miliardi (il 37% del totale macro opera e il 4%  del totale nazionale); l’asse ferroviario Bologna-Verona-Brennero che riguarda il raddoppio e potenziamento tecnologico della tratta Bologna Verona  (1,2 miliardi); l’itinerario autostradale Orte-Venezia 9,5 miliardi); la variante di Valico, tratto in variante dell’autostrada A1 Milano-Napoli tra Bologna e Firenze, del valore di 3,5 miliardi; diversi interventi lungo la rete autostradale dell’Emilia Romagna; la nuova autostrada Modena-Lucca.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento lavori, in questa macro opera le opere concluse rappresentano il 36,5% del costo complessivo.

I nuovi inserimenti sono 4 per un costo di 1,6 miliardi. Nello specifico uno č compreso nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro – Emilia Romagna”  (la SS 9 Emilia) e 3 nella Scheda relativa alla regione Umbria (il potenziamento e la velocizzazione della linea Foligno-Terontola, la connessione Nord rete ferroviaria F.C.U. con la rete nazionale RFI e il completamento della SS 219 Pian d'Assino).

 

7.    Mo.S.E.

Il progetto Sistema Mo.S.E, del costo complessivo integrato con i 406 Meuro corrispondenti al valore riconosciuto dell’adeguamento del prezzo contrattuale pari a 4,7 miliardi, comprende tutte le opere previste nell’ambito del Piano per la salvaguardia di Venezia che devono essere realizzate alle bocche di porto e che sono state giudicate essenziali per difendere i centri abitati sia dagli allagamenti piů frequenti che da quelli eccezionali. La realizzazione č stata affidata in regime di concessione al Consorzio Venezia Nuova ed i lavori hanno avuto inizio nel mese di Maggio 2003, mentre l’ultimazione č prevista entro il 2014. Lo stato di avanzamento dei lavori a giugno 2010  č di oltre il 60%, essendo stati impegnati per interventi ultimati o in corso 2.949 Meuro, rispetto al fabbisogno totale pari a 4.678 Meuro.

 

8.    Ponte sullo Stretto

Questa macro opera č articolata in tre interventi, del valore complessivo di 6,7 miliardi di euro: il ponte vero e proprio e le opere ferroviarie connesse sulla sponda calabra e su quella siciliana.

Per quanto riguarda lo stato di attuazione del Ponte sullo Stretto (6,35 miliardi) il Presidente dell’Anas, in qualitŕ di Commissario Straordinario,  nell’audizione del 3 febbraio presso l’VIII Commissione della Camera dei Deputati, riferisce che la copertura finanziaria č prevista per il 40% del fabbisogno attraverso un contributo pubblico ed un aumento di capitale della Societŕ Stretto di Messina, mentre il restante 60% attraverso project financing; che sono state avviate le indagini geognostiche, che dureranno fino ad aprile 2010, e che il monitoraggio ambientale ante operam, avrŕ una durata di almeno 12 mesi. Nel corso del 2010 si prevede il completamento della progettazione definitiva e per l'inizio del 2011 l’avvio del cantiere principale, con l'obiettivo di aprire l'opera al traffico a gennaio del 2017.

Procede invece l’iter attuativo delle opere ferroviarie connesse, soprattutto sulla sponda calabrese. Infatti, il 23 dicembre sono stati ufficialmente avviati i lavori per la realizzazione della variante ferroviaria di Cannitello, propedeutici alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. La durata della fase propedeutica č stabilitŕ in sessanta giorni mentre il completamento della variante ferroviaria di Cannitello verrŕ realizzato in diciotto mesi.

 

9.    Corridoio trasversale e dorsale Appenninica

Questo corridoio fa parte degli assi di connessione con i Corridoi Europei e risale l’Appennino dalla Calabria all’Emilia Romagna. In termini economici le infrastrutture localizzate nell’area valgono poco meno di 50 miliardi, pari al 14% del nuovo costo complessivo del programma. Tra le infrastrutture piů consistenti, localizzate nella parte meridionale di questa macro opera, figurano: il corridoio stradale Jonico Taranto-Sibari-Reggio Calabria, del costo complessivo di 16,7 miliardi di cui 16,5 per l’adeguamento della SS 106 Jonica Taranto-Reggio Calabria; l’asse stradale tirrenico-adriatico Lauria-Candela (4,9 miliardi); i collegamenti viari A1-A14 San Vittore-Termoli (3,5 miliardi), Mediano Murgia-Pollino Gioia del Colle-Matera-Lauria (1,3 miliardi), Benevento-Caserta (1,1 miliardi), Caianello A1- Benevento (572 milioni); la variante di Caserta e bretelle di collegamento con aeroporto di Grazzanise (315 milioni). Nella parte centro settentrionale invece  troviamo: il potenziamento della trasversale ferroviaria Orte-Falconara (3,4 miliardi); diffusi interventi di media dimensione sulla rete stradale del Lazio e dell’Abruzzo; l’asse stradale Fano Grosseto (E78); il Quadrilatero Marche-Umbria; il Nodo di Perugia; diversi interventi per l’adeguamento dei valichi appenninici di collegamento tra Toscana ed Emilia Romagna.

In questa macro opera prevalgono le opere in fase progettuale e l’ultimazione della gran parte delle opere č prevista dopo il 2015.

Tra le opere in fase di affidamento o cantierate si segnalano: il Quadrilatero Marche Umbria (lavori in corso con ultimazione prevista entro il 2013); tre iniziative di finanza di progetto  - A1-A14 San Vittore-Termoli, Caianello A1- Benevento  e variante di Caserta e bretelle di collegamento con aeroporto di Grazzanise; megalotti 2, 3 della SS 106 Jonica.

I nuovi inserimenti sono 9 e il loro valore complessivo č di 3,7 miliardi: una nuova opera č stata inserita con il DPEF 2010-2013 (tabella 14), ovvero l’adeguamento della SS 260 Picente, mentre le altre 8 riguardano interventi compresi nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti –Abruzzo”: il potenziamento e la velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma; la nuova tratta ferroviaria L' Aquila – Tagliacozzo;  interventi di ammodernamento delle SSi n° 652 "DI Fondo Valle Sangro",  17 Appennino Abruzzese e Appuro – Sannitico, S.S. 81 Piceno Aprutina -  tronco Villa Lempa - variante SS 80 (II stralcio),  261 Subequana l' Aquila - Molino Aterno, S.S. 690 Avezzano – Sora.

 

10.              Sistemi urbani

Il valore di questa macro-opera supera i 43 miliardi di euro e comprende interventi diffusi sul territorio nazionale ma concentrati nelle principali cittŕ. Sono comprese prevalentemente opere per il trasporto metropolitano e stradale finalizzato al decongestionamento dei grandi centri urbani, tra le quali figurano alcune opere essenziali per la riuscita dell’Expo 2015 di Milano (il prolungamento delle linee M5 e M4 di Milano e l’asse ferroviario Rho-Gallarate), le linee metropolitane C e D e il GRA di Roma e la rete metropolitana regionale campana. Tra le altre opere sono comprese la  riqualificazione delle 13 principali stazioni ferroviarie italiane coinvolte nel progetto AV/AC e alcune opere connesse il risanamento del sottosuolo di Napoli, nonché diversi nuovi interventi inseriti con il DPEF 2010-2013 (tabella 14) o presenti nella schede Regionali relative alle opere incluse nelle “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti. E’ questo il caso del collegamento stradale tra la  Tangenziale di Napoli (Svincolo di Via Campana) e la viabilitŕ principale e secondaria costiera, nonché l’area portuale di Pozzuoli; dei nuovi interventi sui Nodi, sistemi urbani e metropolitani di Bari e Cagliari; degli interventi del Piano Area Emergenza Abruzzo compreso il Programma stralcio degli “interventi urgenti per il ripristino immobili pubblici nella cittŕ e nella provincia de l’Aquila danneggiati a seguito degli eventi sismici verificatisi nel mese di aprile 2009”; la ristrutturazione del Palazzo dei Ministeri e dell’Aranciaia, nella Cittŕ di Parma, che consentiranno di accogliere le nuove sedi, rispettivamente, del Comando provinciale e del Comando compagnia carabinieri di Parma e del Reparto investigazioni scientifiche (R.I.S.), in modo che l’attuale sede degli uffici dei Carabinieri, il Palazzo ducale di Parma, potrŕ cosě essere destinato a sede di rappresentanza dell’Autoritŕ europea per la sicurezza alimentare (EFSA); il sistema Ferroviario Metropolitano Veneto - III fase tratte Conegliano-Belluno Monselice-Rovigo; l’intervento denominato “Nodi urbani Abruzzo - Interventi per l' intermodalitŕ e il potenziamento del trasporto pubblico locale su gomma”; il risanamento idrogeologico Abruzzo - Programma sul rischio da frana ed erosione di versanti; il Servizio Ferroviario Metropolitano bolognese; la Metropolitana leggera di Campobasso.

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei progetti localizzati in questa macro opera risulta predominante la fase progettuale, ma non mancano gli interventi in fase esecutiva - programma grandi stazioni, grande viabilitŕ triestina, le linee  metropolitane di Milano (M5, M4, prolungamento della M1), Brescia, Genova, Roma, Napoli, Catania, tra i principali - e quelli conlusi - prolungamento della linea metropolitana M1 di Milano, accessibilitŕ stradale Fiera Milano, terza corsia nel Quadrante Nord-Ovest del GRA di Roma, collegamento linea Alifana - Linea 1 della metropolitana di Napoli: tratta Aversa Centro-Piscinola, linea metropolitana di Messina, tratta urbana da Piazza Galatea a Piazza Giovanni XXIII della metropolitana di Catania.

 

11.              Piastra Logistica Euro Mediterranea della Sardegna

Questa macro opera comprende il potenziamento del sistema trasportistico dell’isola per un valore di circa 4,3 miliardi di euro. In particolare č previsto l’adeguamento della principale arteria stradale, la SS 131, la realizzazione di diversi interventi per lo sviluppo organico della rete delle autostrade del Mare. Tra questi ultimi figurano, da un lato l’adeguamento degli impianti portuali di Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres e Cagliari, dall’altro una serie di interventi sulle reti stradale e ferroviaria di accesso a porti, aeroporti e interporti.

Con l’ultimo monitoraggio la macro opera si č allargata al collegamento stradale Sassari-Olbia, opera del costo presunto pari a 632 milioni compresa nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro – Sardegna”

La quasi totalitŕ degli interventi inclusi nella Piastra Logistica sono in fase di progettazione.

 

12.              Hub portuali

Il costo degli interventi inclusi nella macro opera č stimato in 3,6 miliardi e comprende il potenziamento di 14 porti italiani. I maggiori investimenti sono previsti per gli allacciamenti plurimodali e l’adeguamento delle piastre logistiche liguri di Genova, Savona e La Spezia, e per i porti di Trieste, Ancona, Civitavecchia e Taranto.

Anche in questo caso prevalgono gli interventi in fase di progettazione (oltre i 50% del costo), mentre tra i principali interventi in fase di affidamento o con contratto firmato si segnalano: il collegamento viario tra il porto di Ancona e la grande viabilitŕ e la piastra portuale di Taranto da realizzare in regime di finanza di progetto; la variante alla SS 1 Aurelia Bis nel tratto tra Savona/torrente Letimbro e Albisola superiore di collegamento con il porto di Savona; la variante alla SS 1 Aurelia,  3° lotto tra Felettino ed il raccordo autostradale, di collegamento con il porto di La Spezia. Tra gli interventi degli hub portuali si colloca anche un’opera ultimata: il raccordo stradale con SS 516 - Variante di Piove di Sacco - da Liettoli a Piove di Sacco, intervento del sistema portuale Veneto.

Rispetto al Rapporto 2009 risultano due nuovi inserimenti: il potenziamento del Porto di Ravenna e il completamento porto di Ortona. Entrambi gli interventi fanno riferimento alla Scheda Regioni “Intese Generali quadro”.

                                                                                                   

13.              Hub interportuali

Gli interventi di potenziamento delle infrastrutture interportuali rappresentano un valore di circa 2,3 miliardi di euro. I principali interporti coinvolti sono quelli campani di Nola, Battipaglia e Marcianise/Maddaloni, quelli dell’area romana di Fiumicino e Tivoli,  Gioia Tauro, il centro merci di Novara e il centro intermodale di Segrate. Rispetto al Rapporto 2009 risulta un nuovo inserimento: la Piattaforma Logistica Adriatica Sud, intervento compreso nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro – Molise”

Oltre il 70% degli interventi inclusi tra gli hub interportuali sono in fase di progettazione, ma si rilevano anche due interventi conclusi: le “Opere a corollario” della piastra logistica di Civitavecchia (11,2 milioni) e il I lotto dell’Interporto di Nola (16,6 milionio).

 

14.              Allacciamenti grandi hub aeroportuali

All’interno di questa macro opera rientrano i collegamenti stradali, ferroviari o metropolitani agli aeroporti di Venezia, Verona, Parma, Catania, Palermo e Pescara e il sistema aeroportuale campano di Capodichino, Grazzanise e Salerno.  La nuova stima di costo si attesta sui 1,6 miliardi di euro destinati per la maggior parte alla metropolitana leggera di Palermo (1,1 miliardi).

Rispetto al Rapporto 2009 la macro opera non comprende il sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la cittŕ di Parma poiché il procedimento č stato interrotto e il finanziamento revocato (vedi scheda opera 145), ma include la Piattaforma Logistica Adriatica Sud, intervento compreso nella “Scheda Regioni “Intese Generali quadro – Molise”

 

15.              Schemi idrici

Questa macro opera comprende 65 opere che riguardano 8 regioni del Mezzogiorno, per un costo complessivo previsto di circa 5,8 miliardi dei quali il 60%  localizzato in Abruzzo, Campania e Basilicata. Anche in questo caso la maggior parte degli interventi č in fase di progettazione, ma si rilevano anche 10 interventi conclusi per un ammontare di 373 milioni, pari al 6,4% del totale macro opera.

Rispetto al Rapporto 2009 risultano due nuovi inserimenti: le opere di mitigazione del rischio idraulico dei bacini idrografici e gestione integrata delle acque destinate ad usi umani e plurimi in Abruzzo; la gestione integrata delle acque destinate ad usi umani e plurimi in Molise. Entrambi gli interventi fanno riferimento alla Scheda Regioni “Intese Generali quadro”

 

16.              Piano degli interventi nel comparto energetico

Questa macro opera rispetto ai monitoraggi precedenti si presenta ridimensionata in quanto gli interventi relativi alla rete elettrica di trasmissione nazionale sono confluiti in una nuova macro opere come indicato nella Tabella 14 del DPEF 2010-2013.

Al 30 Aprile 2010 si contano quindi 22 interventi e il costo č relativo alle sole opere per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi “Tempa Rossa“ (opera dell’importo presunto massimo a base di gara di 1,1 miliardi, ma pari a 877 milioni per quanto riguarda il costo considerato nel presente monitoraggio).

 

17.              Piano degli elettrodotti della rete elettrica di trasmissione nazionale

La macro opera denominata “Piano degli elettrodotti della rete elettrica di trasmissione nazionale”, nata dalla divisione della macro opera "Piano degli interventi del comparto energetico" sulla base di quanto indicato nella Tabella 14 del DPEF 2010-2013, č formata da 30 interventi, 6 dei quali inseriti con il DPEF 2010-2013. Il costo č di 966 milioni ed č relativo a 5 opere tra le quali il nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana) cui competono 750 milioni (il 78% del totale macro opera).

Rispetto lo stato di avanzamento lavori, al 31 Dicembre 2010 le 5 opere deliberate dal CIPE, le uniche con importo conosciuto, saranno concluse.

 

18.              Piano degli interventi nel comparto delle telecomunicazioni

Gli interventi del comparto delle telecomunicazioni non sono stati oggetto di monitoraggio.

 

19.              Opere strategiche finalizzate ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali (art. 4, comma 151, L.350/2003 finanziaria 2004)

Il programma di “mantenimento in efficienza edifici sedi di organismi istituzionali” č finalizzato a migliorare i livelli di funzionalitŕ operativa dei complessi sedi delle istituzioni strategiche per la sicurezza dello Stato. E’ stato in seguito integrato con le opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali.

Nello specifico il programma si compone di 22 interventi, del costo complessivo di 322,260 milioni, cosě distinti:

1.       Senato della Repubblica – S. Maria in Aquiro                                  

2.       Presidenza del Consiglio dei Ministri – Palazzo Chigi – 1° lotto   

3.       Presidenza del Consiglio dei Ministri – Palazzo Chigi – 2° lotto        

4.       Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ex Ministero delle Comunicazioni              

5.       Corte dei Conti – Ex Caserma Montezemolo                                     

6.       Ministero dell’Interno – Caserma Ferdinando di Savoia                       

7.       P.S. Fiumicino Polaria – Caserma Iavarone                         

8.       Museo della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi               

9.       Ministero Politiche Agricole                                                             

10.   Camera dei Deputati – Auletta Gruppi Parlamentari                           

11.   Camera dei Deputati – Complesso del Seminario                 

12.   Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale del Cinema                                         

13.   Palazzo Venezia                                                               

14.   Universitŕ degli studi di Roma La Sapienza – Teatro Ateneo            

15.   Senato della Repubblica – Palazzo Toniolo                                       

16.   Museo Storico delle Comunicazioni                                                                                         

17.   Presidenza della Repubblica – Quirinale – 1° lotto

18.   Presidenza della Repubblica – Quirinale – 2° lotto                

19.   Senato della Repubblica – Complesso della Minerva             

20.   Camera dei Deputati – Vicolo Valdina                                                

21.   Camera dei Deputati – Palazzo Montecitorio                        

22.   Ministero Beni Culturali – Collegio Romano

 

20.              Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici (art. 3 comma 91 L. 350/2003 finanziaria 2004)

Il ”Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici” prevede interventi di adeguamento strutturale, con particolare riguardo agli  edifici insistenti nelle zone soggette a rischio sismico, e si articola in due stralci per complessivi 489 Meuro riferiti a 1.593 interventi.

 

La composizione dei Piani stralcio al 31 dicembre 2009 – La ripartizione delle disponibilitŕ

 

Regioni

Primo programma stralcio

Secondo programma stralcio

Primo programma stralcio di rimodula-zione

Totale utilizzato

Residui di programmazione

Disponibilitŕ complessiva

Abruzzo

9.411.420,00

17.858.330,68

1.980.000,00

29.249.750,68

8.580,00

29.258.330,68

Basilicata

7.577.000,00

12.308.655,73

-

19.885.655,73

-

19.885.655,73

Calabria

35.135.000,00

49.176.803,60

-

84.311.803,60

-

84.311.803,60

Campania

28.887.000,00

62.079.228,47

4.205.991,96

95.172.220,43

-

95.172.220,43

Emilia R.

5.741.000,00

10.320.966,34

800.271,54

16.862.237,88

-

16.862.237,88

Friuli V.G.

6.077.000,00

7.998.666,25

-

14.075.666,25

-

14.075.666,25

Lazio

14.000.000,00

22.491.716,38

-

36.491.716,38

-

36.491.716,38

Liguria

1.211.000,00

1.681.660,29

-

2.892.660,29

-

2.892.660,29

Lombardia

450.000,00

994.688,34

648.965,13

2.093.653,47

-

2.093.653,47

Marche

8.692.677,60

13.084.525,47

1.006.205,06

22.783.408,13

-

22.783.408,13

Molise

3.276.000,00

5.784.872,20

300.000,00

9.360.872,20

-

9.360.872,20

Piemonte

1.053.727,00

1.357.284,09

-

2.411.011,09

-

2.411.011,09

Puglia

3.181.000,00

7.954.957,32

-

11.135.957,32

74.000,00

11.209.957,32

Sicilia

26.321.838,03

50.285.325,16

2.639.468,44

79.246.631,63

-

79.246.631,63

Toscana

11.113.000,00

25.237.743,28

376.397,93

36.727.141,21

-

36.727.141,21

Umbria

6.732.000,00

10.087.223,61

626.990,81

17.446.214,42

-

17.446.214,42

Trentino A.A.

-

883.949,64

-

883.949,64

-

883.949,64

Veneto

2.751.748,19

3.863.623,86

1.354.192,60

7.969.564,65

-

7.969.564,65

Totale

171.611.410,82

303.450.220,71

13.938.483,47

489.000.115,00

82.580,00

489.082.695,00

%

35,10%

62,0%

2,8%

100,0%

0,0%

100,0%

Fonte: elaborazione CRESME su dati MIT Direzione generale per l’edilizia statale e gli interventi speciali - Relazione semestrale sull’avanzamento del 1° e 2° Programma Stralcio al 31 dicembre 2009

 

 

Lo stato di attuazione del programma al 31 dicembre 2009 – Interventi programmati

 

Numero

Importo

V.a.

%

V.a.

%

INTERVENTI PROGRAMMATI TOTALI

1.593

100%

489.000.115

100%

NON AVVIATI

374

23%

140.457.081

29%

ATTIVATI

1.219

77%

348.543.034

71%

Documento di attuazione da firmare

32

2%

12.103.307

2%

Documento di attuazione protocollato

1.187

75%

336.439.727

69%

Gara e affidamento lavori

463

29%

124.609.471

25%

Stipula contratto di prestito

971

61%

266.239.297

54%

Lavori ultimati

177

11%

36.438.060

7%

Fonte: elaborazione CRESME su dati MIT Direzione generale per l’edilizia statale e gli interventi speciali - Relazione semestrale sull’avanzamento del 1° e 2° Programma Stralcio al 31 dicembre 2009


Lo stato di attuazione del programma al 31 dicembre 2009 – Interventi programmati totali

Numero

Importo

Fonte: elaborazione CRESME su dati MIT Direzione generale per l’edilizia statale e gli interventi speciali - Relazione semestrale sull’avanzamento del 1° e 2° Programma Stralcio al 31 dicembre 2009

 

 

Lo stato di attuazione del programma al 31 dicembre 2009 – Interventi programmati  con documento di attuazione protocollato per fase esecutiva

Numero

Importo (Meuro)

Fonte: elaborazione CRESME su dati MIT Direzione generale per l’edilizia statale e gli interventi speciali - Relazione semestrale sull’avanzamento del 1° e 2° Programma Stralcio al 31 dicembre

 

 

21.              Piano straordinario per l’edilizia scolastica e messa in sicurezza

La nuova macro opera denominata “Piano straordinario per l’edilizia scolastica e messa in sicurezza”, prevista dalla Tabella 14 del DPEF 2010-2013, riunisce gli interventi di messa in sicurezza delle scuole che saranno finanziati con il fondo da 1 miliardo di euro disposto con la delibera n. 3/2009 nell’ambito della complessiva assegnazione di 5 miliardi di euro a favore del Fondo infrastrutture.

Al 30 Aprile 2010 sono stati monitorati, dal punto di vista attuativo, solo gli interventi deliberati dal CIPE. Nel dettaglio si tratta della nuova sede della “Scuola per l’Europa” di Parma e degli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici della Regione Abruzzo, danneggiati a seguito degli eventi sismici verificatisi nel mese di aprile 2009.

 

22.          Piano per l’edilizia penitenziaria

La nuova macro opera denominata “Piano per l’edilizia penitenziaria”, prevista dalla Tabella 14 del DPEF 2010-2013, riunisce gli interventi di edilizia carceraria che saranno finanziati con il fondo da 200 Meuro disposto con la delibera n. 3/2009 nell’ambito della complessiva assegnazione di 5 miliardi di euro a favore del Fondo infrastrutture.

Il  Piano include otto opere del costo complessivo di 503 milioni, in corso di completamento, e piů specificatamente riguarda i nuovi istituti penitenziari di Cagliari, Sassari, Tempio Pausania, Oristano, Forlě, Rovigo, Savona e Reggio Calabria, che aumentano la capacitŕ totale a 2.095 “posti detenuto”. Tale programma č stato elaborato dal Ministero della Giustizia in collaborazione con il MIT. Di seguito si riporta il quadro di sintesi sullo stato di attuazione dei singoli interventi

 

Quadro di sintesi

Istituto

Costo1

Finanziamento

attualmente

impegnato

Finanziamento

Fondo infrastrutture

Fabbisogno

Avanz.

lavori

(%)

Capienza nuovo

istituto

Cagliari

86.132.000,00

43.132.000,00

43.000.000,00

-

85

550

Sassari

85.965.733,00

39.965.733,00

46.000.000,00

-

64

430

Tempio Pausania

57.203.000,00

34.203.000,00

23.000.000,00

-

93

150

Oristano

48.664.000,00

27.664.000,00

21.000.000,00

-

75

250

Forlě

59.253.235,27

39.253.235,27

20.000.000,00

-

20

225

Rovigo

52.050.000,00

28.050.000,00

24.000.000,00

-

37

210

Savona

62.000.000,00

29.966.560,00

1.500.000,00

30.533.440,00

-

1302

Reggio Calabria

52.000.000,00

20.000.000,00

21.500.000,00

10.500.000,00

85

1502

TOTALE

503.267.968,27

262.234.528,27

200.000.000,00

41.033.440,00

 

2.095

Fonte: elaborazione CRESME su dati CIPE

1 I costi parametrici (per detenuto) risultano piů elevati laddove si riscontrano problemi geomorfologici delle aree di sedime (dislivelli, presenza di roccia, in particolare nel caso di Tempio Pausania), presenza di corsi d’acqua (Forlě), assenza di opere di urbanizzazione primaria o viabilitŕ di accesso (Rovigo e Savona), o in zona sismica (Reggio Calabria). Essi sono inoltre negativamente correlati al numero dei detenuti.

2 Relativamente ai soli lavori finanziati.

 

23.          Interventi infrastrutturali connessi alle celebrazioni per il 150° Anniversario dell'Unitŕ d'Italia

Il programma degli interventi per la celebrazione per il 150° Anniversario dell’Unitŕ d’Italia, prevede la realizzazione di:

§         un primo nucleo del “Centro delle scienze e delle tecnologie” a Roma;

§         il nuovo “Parco della musica” che ospiterŕ le manifestazioni del Maggio Fiorentino, nell’area dell’ex “Officina grandi riparazioni” a Firenze;

§         il nuovo “Palazzo del cinema e dei congressi”, nell’ambito della riqualificazione delle aree del Lido, a Venezia;

§         la riqualificazione dell’aeroporto internazionale Sant’Egidio dell’Umbria. Quest’ultima opera, compresa nella Scheda Regioni “Intese Generali quadro – Umbria”, non era stata monitorata in passato.

Il costo complessivo dei quattro interventi monitorati, inseriti nel PIS ai soli fini delle procedure di approvazione, come indicato nel DPEF 2008-2012,  č di 265 milioni.

 

 

24.          Parco della salute - Ospedale Nuove Molinette

La nuova macro opera denominata “Parco della salute - Ospedale Nuove Molinette”  - inserita esclusivamente a fini procedurali - riguarda la realizzazione di un nuovo polo ospedaliero a Torino. L’opera č stata inserita nel Programma Legge Obiettivo con Delibera del CIPE 3/2005 “Legge n. 443/2001. Integrazione 1° programma delle opere strategiche” e risulta compresa nella  Scheda Regioni “Intese Generali quadro – Piemonte”.

2.3 La Legge Obiettivo e l’evoluzione del mercato generale dei lavori pubblici

In questo capitolo viene presentata la consueta analisi del mercato dei lavori pubblici, dal punto di vista dei bandi di gara e delle relative aggiudicazioni. Un’analisi che, come si č constatato nel corso degli anni, fornisce un importante strumento per valutare gli effetti del Programma per le Infrastrutture Strategiche.

Effetti quantitativi ma anche e soprattutto qualitativi, come dimostra la profonda trasformazione del mercato messa in evidenza da una nuova analisi trasversale delle opere pubbliche, introdotta quest’anno per la prima volta. Ovvero l’articolazione del mercato in base alle diverse modalitŕ di realizzazione di un’opera pubblica, che separa il mercato “tradizionale” dai cosiddetti “nuovi mercati”.

L’evoluzione del mercato dei lavori pubblici dal 2002, primo anno di operativitŕ della legge obiettivo, č ormai nota dalla lettura dei precedenti rapporti. In estrema sintesi se ne ricordano le tappe fondamentali. A partire dal 2002 fino al 2004 si č assistito ad un incremento continuo delle risorse destinate agli appalti di opere pubbliche: circa 21 miliardi e mezzo nel 2001, 24 miliardi nel 2002, quasi 34 miliardi nel 2003 fino a raggiungere il picco massimo registrato sino ad oggi di oltre 38 miliardi di euro nel 2004.

Il 2005 costituisce un anno di svolta, in quanto viene registrata un’inversione di tendenza con un calo complessivo della spesa per gli appalti pubblici che dura fino al 2007, quando si assesta al di sotto dei 30 miliardi, in stretta correlazione con il rallentamento delle iniziative legate al Programma straordinario.

A partire dalla seconda metŕ del 2007 si assiste, invece, ad una ripartenza, con un mercato che supera la soglia dei 30 miliardi nel 2008 (+7%), e che conferma tale livello di spesa nel 2009.

Pertanto la caratteristica degli ultimi anni č una maggiore variabilitŕ del mercato, con periodi di crescita e di frenata che si susseguono rapidamente: nei primi cinque mesi del 2010 infatti il mercato segna una nuova flessione, dell’ordine del 5%, un dato che potrebbe mutare radicalmente alla fine dell’anno.

In relazione, invece al numero delle gare, il risultato č una curva in costante calo dal 2002 al 2009: si č, infatti, passati da 35.484 a 18.633 bandi (-47,5%), il livello minimo degli appalti pubblici dal 1995 a oggi. I dati dei primi cinque mesi dell’anno in corso mostrano un ulteriore ridimensionamento rispetto allo stesso periodo del 2009 (-2,7%).

La dinamica dei primi cinque mesi dell’anno non modifica pertanto la trasformazione dei lavori pubblici in atto dal 2002, anno di avvio del Programma per le opere strategiche, sintetizzabile in:

·         una consistente crescita della spesa, anche se con un andamento discontinuo e caratterizzato da due cicli successivi: il primo assai piů veloce, nel quale la spesa sale dai 20 miliardi del 2001 al picco dei 38 miliardi del 2004; il secondo in cui i livelli di spesa si stabilizzano intorno ai 30 miliardi;

·         una costante contrazione - senza soluzione di continuitŕ - del numero delle gare bandite dal 2003 ad 2009.

Tale trasformazione ha comportato un aumento rilevante del valore medio delle gare, con un incremento da 716 mila euro del 2002 a 1,8 milioni del 2009 e un progressivo allargamento della forbice tra piccole e grandi opere, a tutto vantaggio di queste ultime. I primi risultati del 2010 sembrano indicare un cambiamento: l’evoluzione delle nuove grandi opere sembra essersi arrestata, non solo a motivo di una “pausa fisiologica” dopo le ingenti risorse investite negli anni passati, ma per una crescente difficoltŕ a reperire risorse finanziarie pubbliche. Le uniche grandi infrastrutture in buona salute sembrano essere quelle delle concessionarie autostradali finanziate con i capitali privati.

 

Grafico 2.3.1. - Bandi di gare per l'esecuzione di opere pubbliche: il trend 1995-2010*

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

*Per il 2010 il dato č stimato proiettando su 12 mesi il risultato dei primi cinque mesi

 

L’approfondimento del mercato viene quest’anno condotto sul periodo piů recente, ovvero il totale annuale 2009 e i primi cinque mesi del 2010.

Il 2009 rappresenta un nuovo anno “simbolo” del processo in atto (dopo il 2004), caratterizzato da una forte concentrazione delle risorse in poche ma grandi infrastrutture, a fronte di una continua e ormai pesante frenata delle opere di media-piccola dimensione. Il risultato del 2009 rappresenta il livello piů basso dal 1995 per numero di interventi (18.633), il settimo di contrazione consecutiva. La spesa, che sfiora i 31 miliardi, si mantiene su un livello considerevole, anche se non č cresciuta allo stesso ritmo di un anno prima, e rimane inferiore ai livelli record del triennio 2003-2005. Rispetto al 2008, il bilancio economico č infatti all’insegna della stabilizzazione del mercato caratterizzata da livelli molto alti di spesa. Inoltre se approfondita nel dettaglio dimensionale, la dinamica economica del 2009 rivela coma la stagione delle grandi opere non sia affatto conclusa, quanto piuttosto entrata in una nuova fase.

Le grandi opere di importo superiore alla soglia comunitaria dei 5 milioni di euro sono infatti cresciute del 13% (contro un –20% delle opere di minore dimensione), trainate da quelle superiori a 15 milioni (+15%), volte alla realizzazione di infrastrutture, impianti e reti di pubblica utilitŕ.

 

Tabella 2.3.1. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: gare per sistema di realizzazione lavori – Anni 2002-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NUMERO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

Partenariato pubblico-privato (1)

339

509

829

999

828

980

1.309

1.909

  di cui costruzione e gestione (2)

187

195

336

264

333

320

382

491

Progettazione e realizzazione (3)

380

670

764

836

657

868

668

690

Contraente generale

1

5

8

2

2

3

2

2

Leasing in costruendo

 

 

 

 

 

5

32

44

Manutenzione e gestione

352

424

413

576

527

584

621

654

TOTALE NUOVO MERCATO

1.072

1.608

2.014

2.413

2.014

2.440

2.632

3.299

Sola esecuzione

34.412

33.254

28.858

27.502

24.803

23.069

21.570

15.334

TOTALE OOPP

35.484

34.862

30.872

29.915

26.817

25.509

24.202

18.633

Incid. % nuovo mercato su OOPP

3,0

4,6

6,5

8,1

7,5

9,6

10,9

17,7

Incidenza % PPP su OOPP

1,0

1,5

2,7

3,3

3,1

3,8

5,4

10,2

 

Variazioni %

Partenariato pubblico-privato (1)

 

50,1

62,9

20,5

-17,1

18,4

33,6

45,8

  di cui costruzione e gestione (2)

 

4,3

72,3

-21,4

26,1

-3,9

19,4

28,5

Progettazione e realizzazione (3)

 

76,3

14,0

9,4

-21,4

32,1

-23,0

3,3

Contraente generale

 

400,0

60,0

-75,0

0,0

50,0

-33,3

0,0

Leasing in costruendo

 

-

-

-!

-!

-

540,0

37,5

Manutenzione e gestione

 

20,5

-2,6

39,5

-8,5

10,8

6,3

5,3

TOTALE NUOVO MERCATO

 

50,0

25,2

19,8

-16,5

21,2

7,9

25,3

Sola esecuzione

 

-3,4

-13,2

-4,7

-9,8

-7,0

-6,5

-28,9

TOTALE OOPP

 

-1,8

-11,4

-3,1

-10,4

-4,9

-5,1

-23,0

 

 

 

IMPORTO (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partenariato pubblico-privato (1)

1.435

4.019

3.435

6.640

8.339

5.421

6.251

9.345

  di cui costruzione e gestione (2)

1.311

3.578

2.148

3.422

5.344

4.943

5.205

8.181

Progettazione e realizzazione (3)

2.034

3.809

5.617

4.764

2.595

4.292

4.390

4.633

Contraente generale

513

3.181

8.630

2.581

1.362

1.678

1.185

1.195

Leasing in costruendo

0

0

0

0

0

77

147

431

Manutenzione e gestione

1.272

3.228

1.761

2.185

2.172

1.806

2.347

2.706

TOTALE NUOVO MERCATO

5.254

14.236

19.444

16.171

14.468

13.273

14.319

18.311

Sola esecuzione

19.035

19.371

18.781

17.752

15.541

15.640

16.624

12.617

TOTALE OOPP

24.289

33.607

38.225

33.923

30.009

28.913

30.943

30.928

Incid. % nuovo mercato su OOPP

21,6

42,4

50,9

47,7

48,2

45,9

46,3

59,2

Incid. % PPP su OOPP

5,9

12,0

9,0

19,6

27,8

18,7

20,2

30,2

 

Variazioni %

Partenariato pubblico-privato (1)

 

180,1

-14,5

93,3

25,6

-35,0

15,3

49,5

  di cui costruzione e gestione (2)

 

172,9

-40,0

59,3

56,2

-7,5

5,3

57,2

Progettazione e realizzazione (3)

 

87,2

47,5

-15,2

-45,5

65,4

2,3

5,5

Contraente generale

 

520,5

171,3

-70,1

-47,2

23,2

-29,4

0,9

Leasing in costruendo

 

-

-

-

-

-

91,3

194,0

Manutenzione e gestione

 

153,7

-45,5

24,1

-0,6

-16,8

29,9

15,3

TOTALE NUOVO MERCATO

 

170,9

36,6

-16,8

-10,5

-8,3

7,9

27,9

Sola esecuzione

 

1,8

-3,0

-5,5

-12,5

0,6

6,3

-24,1

TOTALE OOPP

 

38,4

13,7

-11,3

-11,5

-3,6

7,0

0,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 (1): comprende concessioni di costruzione e gestione, concessioni di servizi e altre procedure di partenariato

(2): comprende concessioni su proposta del promotore (ex art. 37 quater l. 109/94 come sostituito dall'art. 153 Dlgs 163/06) e concessioni su proposta della stazione appaltante (ex art. 19 c. 2 l. 109/94 come sostituito dall'art. 143 Dlgs 163/06)

(3): comprende appalti integrati e appalti concorso

 

Con questo risultato positivo, che consolida e amplifica la crescita economica rilevata nel 2008 (+16% le risorse destinate a tutte le opere sopra i 5 milioni, +19% quella per le opere piů grandi), si puň affermare che si č ormai entrati in una nuova fase delle grandi opere, con caratteristiche diverse dal ciclo precedente (2002-2004) dominato dai grandi contratti da affidare con gli strumenti del contraente generale e dell’appalto integrato e finanziati interamente con risorse pubbliche. Al momento, come nell’immediato futuro, la realizzazione delle grandi infrastrutture pubbliche, non potendo contare che parzialmente su risorse pubbliche, dipenderŕ dal successo del PPP. Tale dato č confermato dal fatto che nel 2010, a fronte di una flessione della spesa che riguarda anche le grandi opere, quella relativa ai cosiddetti nuovi mercati cresce del 16% (-27% il mercato tradizionale).

Con riferimento al numero, la flessione complessiva rispetto al 2008 č pari al –23%. Per trovare un tasso negativo simile si deve tornare indietro ai primi anni 2000. Una flessione che sale al –26% al netto delle opere sopra soglia. Ne deriva una ulteriore divaricazione della forbice che descrive la dinamica di lungo periodo del mercato nazionale delle opere pubbliche: quella del numero scende su un livello che č assai prossimo al 50% di quello 1995, quella del valore consolida livelli alti, pari a piů del 200% rispetto alla capacitŕ di spesa degli anni ’90.

La polarizzazione del mercato tra grandi e piccole opere č un aspetto di un fenomeno piů complesso, ovvero quello della trasformazione del mercato che sempre piů si č aperto a forme innovative di opere pubbliche, che rendono sempre piů sfumati i confini tra capitali privati e pubblici, tra lavori e servizi. Nel 2009 si osserva un sempre piů evidente spostamento del mercato verso forme innovative di realizzazione di lavori pubblici: nel 2002 gli appalti tradizionali erano il 97% del totale e riguardavano il 78,4% del valore in gare; nel 2008 le stesse quote sono scese all’89% e al 53,7%.

Nel 2009 avviene un’altra importante trasformazione: le nuove procedure vengono scelte per realizzare quasi il 18% dei progetti complessivi, e soprattutto riguardano quasi il 60% delle risorse. Per la prima volta, dunque, al mercato tradizionale viene destinata meno della metŕ degli importi complessivi in gara.

Nel 2009 la dinamica divergente tra i due mercati č rielvante: gli appalti tradizionali perdono il 30% rispetto al numero promosso nel 2008, mentre i bandi di gara per realizzare opere pubbliche con le nuove procedure di affidamento crescono del 25,3%. Cosě gli importi si riducono del 24% con riferimento agli appalti tradizionali, mentre le nuove forme incrementano del 28% i livelli di spesa 2008.

Ancora piů evidente la cd. “doppia velocitŕ” dei due mercati nell’anno in corso: la flessione complessiva delle opere pubbliche č infatti tutta da ricondurre alle gare di sola esecuzione, mentre i tassi espansivi dei nuovi mercati sono ancora piů importanti di quelli registrati nel 2009. E soprattutto prosegue l’affermazione delle diverse procedure innovative che nel 2010 rappresentano quasi il 25% delle iniziative complessive e piů del 60% delle risorse destinate alle opere pubbliche.

 

Tabella 2.3.2 - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: gare per sistema realizzazione lavori - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

Gennaio-Maggio 2009

Gennaio-Maggio 2010

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partenariato pubblico-privato (1)

715

2.593

1.225

2.891

71,3

11,5

  Di cui costruzione e gestione (2)

178

2.005

380

2.519

113,5

25,6

Progettazione e realizzazione (3)

281

1.811

313

2.483

11,4

37,1

Contraente generale

1

408

1

1.100

0,0

169,9

Leasing in costruendo

17

71

48

108

182,4

52,9

Manutenzione e gestione

273

1.373

267

654

-2,2

-52,3

TOTALE NUOVO MERCATO

1.287

6.256

1.854

7.237

44,1

15,7

Sola esecuzione

7.382

6.057

6.578

4.423

-10,9

-27,0

TOTALE OOPP

8.669

12.313

8.432

11.661

-2,7

-5,3

Incid. % nuovo mercato su OOPP

14,8

50,8

22,0

62,1

 

 

Incidenza % PPP su OOPP

8,2

21,1

14,5

24,8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

(1): comprende concessioni di costruzione e gestione, concessioni di servizi e altre procedure di partenariato

(2): comprende concessioni su proposta del promotore (ex art. 37 quater l. 109/94 come sostituito dall'art. 153 Dlgs 163/06) e concessioni su proposta della stazione appaltante (ex art. 19 c. 2 l. 109/94 come sostituito dall'art. 143 Dlgs 163/06)

(3): comprende appalti integrati e appalti concorso

 

Tra tutte le procedure, il partenariato č quella che ha consolidato piů di altre il proprio ruolo nel mercato: in un anno il suo peso in termini numerici č raddoppiato, arrivando cosě al 10% delle opere in gara (era solo l’1% otto anni prima),e, sul fronte del valore, ha guadagnato 10 punti percentuali, ovvero rappresenta quasi un terzo delle risorse in gioco (30% nel 2009 e 25% nel 2010).

Particolarmente espansiva appare la dinamica delle concessioni di costruzione e gestione su proposta della stazione appaltante, in grado di compensare la flessione numerica di quelle a iniziativa privata, che continuano perň a privilegiare progetti di dimensioni medie assai rilevanti, per un investimento complessivo comunque in espansione malgrado la riduzione del numero di iniziative. Si consolida anche il ruolo dell’appalto integrato e della manutenzione e gestione (facility management), cosě come quello del leasing in costruendo, passato dai 5 casi dell’anno di introduzione, ai 32 del 2008, ai 44 del 2009, ma soprattutto ai 48 in soli cinque mesi nel 2010. Fatta eccezione per il numero delle concessioni di costruzione e gestione su iniziativa privata che frenano nel 2009 (da 151 a126), per tutte le procedure innovative la dinamica č positiva, sia in termini numerici che di importo, nel 2009 cosě come nel 2010.

Le grandi opere strategiche riguardano in primo luogo ferrovie e strade, e infatti, come veniva illustrato nei precedenti Rapporti, la cd. stagione delle grandi opere risulta trainata dagli Enti impegnati, in maniera quasi esclusiva, nella loro realizzazione.

Nel primo ciclo, quello della crescita rilevante della spesa a causa dell’effetto della legge obiettivo, le imprese ferroviarie, quelle stradali e quelle di servizio pubblico locale registrano un incremento della spesa del 108%, con un balzo dal 28% al 37% del mercato.

Per le opere ferroviarie e stradali, gli anni 2005-2006 sono caratterizzati dal blocco dell’attivitŕ, o meglio del ridimensionamento dei livelli di spesa, motivato dalle difficoltŕ nel reperimento delle risorse necessarie per la realizzazione delle opere strategiche, dopo una prima fase estremamente positiva.

Le Aziende Speciali[8], invece, raggiungono il picco massimo nel 2005 e dal 2006 si attestano su un livello assai piů rilevante del passato, dimostrando di aver modificato la propria capacitŕ di spesa, che dal 2003 č stabilmente superiore a quella delle Ferrovie.

Dopo un triennio di dinamiche assai variabili dei tre principali realizzatori di opere strategiche, il 2009 rappresenta un nuovo anno record per le Aziende Speciali, che superano da sole la spesa promossa da Ferrovie e Strade insieme, i quali, al contrario, registrano una nuova forte flessione. Rispetto ai valori, si osserva perň come la capacitŕ di spesa delle Strade sia ancora a livelli significativi, mentre per le Ferrovie si tratta del secondo peggior risultato dall’avvio del Programma.

Malgrado questa ultima osservazione, il peso dei tre soggetti sul mercato complessivo delle opere pubbliche raggiunge proprio nel 2009 il 41%, dal 28% del 2002, fino al 39% del 2008.

 

Tabella 2.3.3 - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: numero gare per committente – Anni 2002-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

2.147

1.742

1.565

1.527

1.234

1.103

976

847

Amministrazioni territoriali

30.100

29.806

26.749

26.064

24.116

22.484

21446

16384

  Aziende Speciali

1.404

1.589

1.553

1.676

1.716

1.595

1633

1176

  Comuni

20.326

19.653

17.365

16.819

16.034

14.372

13946

10551

Imprese a capitale pubblico

3.074

3.170

2.377

2.171

1.334

1.724

1673

1287

  Ferrovie

580

571

471

452

300

315

346

238

  Strade

1.694

1.934

1.420

1.293

754

1.123

1071

920

Altri enti

163

144

181

153

133

198

107

115

Totale

35.484

34.862

30.872

29.915

26.817

25.509

24.202

18.633

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

 

-18,9

-10,2

-2,4

-19,2

-10,6

-11,5

-13,2

Amministrazioni territoriali

 

-1,0

-10,3

-2,6

-7,5

-6,8

-4,6

-23,6

  Aziende Speciali

 

13,2

-2,3

7,9

2,4

-7,1

2,4

-28,0

  Comuni

 

-3,3

-11,6

-3,1

-4,7

-10,4

-3,0

-24,3

Imprese a capitale pubblico

 

3,1

-25,0

-8,7

-38,6

29,2

-3,0

-23,1

  Ferrovie

 

-1,6

-17,5

-4,0

-33,6

5,0

9,8

-31,2

  Strade

 

14,2

-26,6

-8,9

-41,7

48,9

-4,6

-14,1

Altri enti

 

-11,7

25,7

-15,5

-13,1

48,9

-46,0

7,5

Totale

 

-1,8

-11,4

-3,1

-10,4

-4,9

-5,1

-23,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Composizione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

6,1

5,0

5,1

5,1

4,6

4,3

4,0

4,5

Amministrazioni territoriali

84,8

85,5

86,6

87,1

89,9

88,1

88,6

87,9

  Aziende Speciali

4,0

4,6

5,0

5,6

6,4

6,3

6,7

6,3

  Comuni

57,3

56,4

56,2

56,2

59,8

56,3

57,6

56,6

Imprese a capitale pubblico

8,7

9,1

7,7

7,3

5,0

6,8

6,9

6,9

  Ferrovie

1,6

1,6

1,5

1,5

1,1

1,2

1,4

1,3

  Strade

4,8

5,5

4,6

4,3

2,8

4,4

4,4

4,9

Altri enti

0,5

0,4

0,6

0,5

0,5

0,8

0,4

0,6

Totale

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Osservando la dinamica degli altri enti nel 2009, l’unico altro soggetto a vedere crescere la spesa č il gruppo dell’Amministrazione Centrale (3,2 miliardi), grazie ai Commissari Straordinari o Delegati, che hanno mandato in gara opere per un ammontare complessivo di oltre 1,4 miliardi. Tale dato rappresenta un record  rispetto agli ultimi 15 anni di storia dei contratti pubblici, determinato innanzitutto dagli interventi “gestiti” dai Commissari Straordinari per l'emergenza della Mobilitŕ riguardante l’autostrada A4 Tratto VE-TS ed il Raccordo Villesse-Gorizia e per l’emergenza Sisma in Abruzzo.

 

Tabella 2.3.4 - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: importi  per committente – Anni 2002-2009 - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

2.276

2.194

1.155

1.490

2.120

2.065

1.449

3.229

Amministrazioni territoriali

16.181

20.633

21.102

27.743

24.268

21.332

21.481

21.637

  Aziende Speciali

1.662

2.197

3.304

8.949

4.911

4.719

4.571

7.071

  Comuni

6.978

8.460

8.470

9.517

9.576

8.100

7.856

6.304

Imprese a capitale pubblico

5.748

10.687

15.832

4.592

3.492

5.328

7.856

5.912

  Ferrovie

2.115

2.976

3.212

2.123

1.687

801

2.252

1.236

  Strade

3.088

6.973

7.757

2.244

1.467

4.285

5.268

4.418

Altri enti

86

92

135

98

128

189

157

151

Totale

24.289

33.607

38.225

33.923

30.009

28.913

30.943

30.928

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

 

-3,6

-47,4

29,0

42,2

-2,6

-29,8

122,9

Amministrazioni territoriali

 

27,5

2,3

31,5

-12,5

-12,1

0,7

0,7

  Aziende Speciali

 

32,2

50,4

170,9

-45,1

-3,9

-3,1

54,7

  Comuni

 

21,2

0,1

12,4

0,6

-15,4

-3,0

-19,8

Imprese a capitale pubblico

 

85,9

48,1

-71,0

-24,0

52,6

47,4

-24,8

  Ferrovie

 

40,7

7,9

-33,9

-20,5

-52,5

181,3

-45,1

  Strade

 

125,8

11,2

-71,1

-34,6

192,1

23,0

-16,1

Altri enti

 

8,0

45,8

-27,6

31,3

47,1

-16,7

-4,0

Totale

 

38,4

13,7

-11,3

-11,5

-3,6

7,0

0,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Composizione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

9,4

6,5

3,0

4,4

7,1

7,1

4,7

10,4

Amministrazioni territoriali

66,6

61,4

55,2

81,8

80,9

73,8

69,4

70,0

  Aziende Speciali

6,8

6,5

8,6

26,4

16,4

16,3

14,8

22,9

  Comuni

28,7

25,2

22,2

28,1

31,9

28,0

25,4

20,4

Imprese a capitale pubblico

23,7

31,8

41,4

13,5

11,6

18,4

25,4

19,1

  Ferrovie

8,7

8,9

8,4

6,3

5,6

2,8

7,3

4,0

  Strade

12,7

20,7

20,3

6,6

4,9

14,8

17,0

14,3

Altri enti

0,4

0,3

0,4

0,3

0,4

0,7

0,5

0,5

Totale

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Il confronto relativo ai primi cinque mesi del 2010 con lo stesso periodo dell’anno precedente conferma il trend negativo per tutti gli enti di spesa, con l’unica eccezione delle Aziende Speciali, mentre sul fronte della spesa mostra una vivace attivitŕ delle Strade, che con buona probabilitŕ confermeranno nel 2010 una capacitŕ di spesa superiore ai 4 miliardi. In crescita anche i Comuni (+6,8%), un dato positivo da ridimensionare ricordando che dal 2006 avevano smesso di aumentare il livello di risorse messe in gara per realizzare opere pubbliche, passando dagli oltre 9,5 miliardi del 2005 e 2006, ai 6,3 miliardi del 2009.

 

Tabella 2.3.5. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: gare per committenti - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

Gennaio-Maggio 2009

Gennaio-Maggio 2010

variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

320

2.073

312

555

-2,5

-73,2

Amministrazioni territoriali

7.774

8.382

7.542

7.284

-3,0

-13,1

  Aziende Speciali

527

2.055

562

1.689

6,6

-17,8

  Comuni

5.083

2.815

4.778

3.008

-6,0

6,8

Imprese a capitale pubblico

551

1.836

531

3.694

-3,6

101,1

  Ferrovie

120

342

119

253

-0,8

-26,0

  Strade

378

1.375

271

1.948

-28,3

41,7

Altri enti

24

22

47

129

95,8

497,8

Totale

8.669

12.313

8.432

11.661

-2,7

-5,3

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Rispetto alla dimensione delle opere, come giŕ emerso delineando i caratteri essenziali del mercato dal 2002 a oggi, il 2009 mostra una decisa accelerazione del fenomeno in atto: ancora in crescita i lavori di maggior valore, mentre tornano a ridursi sensibilmente i lavori piů piccoli.

Si acuisce infatti la contrazione delle gare di importo inferiore a 5 milioni di euro,  con un -26% per numero e -20% per importo (la flessione nel 2008 era dell’ordine del 4-5%), a fronte di una sensibile crescita delle gare per grandi opere, +6,6% per numero e +13,2% per importo, con il risultato di mantenere cosě stabile il valore complessivo delle opere in gara.

 

Grafico 2.3.2. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: importi per classi di importo - Il trend 2002-2009

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Nel 2009 la crescita in termini economici delle grandi opere di importo superiore a 5 milioni di euro č stata trainata dall’espansione del mercato delle opere di importo superiore a 15 milioni di euro che, grazie soprattutto ad alcune maxi gare di PPP, registrano un +15% del valore. Considerando, invece, il numero delle gare, crescono dell’8% quelle di importo compreso tra 5 e 50 milioni, mentre le maxi gare che superano i 50 milioni perdono una unitŕ rispetto al 2008, anche se la loro dimensione media diviene piů rilevante, da 185 a 229 milioni. In particolare l’espansione del mercato delle grandi opere di importo superiore a 50 milioni di euro č strettamente collegata alla fase espansiva del PPP (cresce del 27% il numero di opportunitŕ e del 80% l’investimento). Al contrario frenano i mercati dell’appalto integrato  (-38% il numero di gare e –21% l’importo) e di sola esecuzione (-21% e –51%). Infine presenta una andamento a cd. doppia velocitŕ il mercato dei servizi di manutenzione e gestione (+38% il numero di opportunitŕ e –11% la spesa).

Sotto la soglia dei cinque milioni, i tassi negativi diventano piů significativi al diminuire della dimensione media degli appalti. Ciň indica una profonda crisi del mercato che sotto i 500 mila euro ha perso piů del 30% sia in termini di opportunitŕ che di risorse complessive. Solo i lavori tra i 150.000 e i 500.000 euro hanno sfiorato perdite del 40%, sotto i 150.000 euro il delta negativo č solo piů contenuto rispetto alla classe immediatamente piů grande, ma certamente si tratta del peggior risultato registrato a partire dal 2002, sul quale ha inciso non solo la politica di concentrazione di risorse su grandi interventi, ma anche la norma (comma 7-bis dell'art. 122 del d.lgs. 163 del  2006, introdotto dall’art. 1, comma 10-quinquies del decreto-legge n. 168 del 2008) che ha previsto la possibilitŕ di affidare lavori di importo compreso tra 100.000 e 500.000 mediante procedura negoziata senza l’obbligo di pubblicazione del bando.

Piů contenuta appare la flessione per i bandi di gara di importo superiore: -18,6% e –17,3% numero e importo per i bandi medio piccoli, -15,5% e –13,5% per i medio-grandi (da 1 a 5 milioni). Il grafico che segue illustra la trasformazione del mercato, che puň essere letta in due dati di sintesi: le grandi opere assorbono il 68% delle risorse, era il 47% nel 2002; i micro e piccoli appalti il 59% del numero, era il 75% nel 2002. Dunque la trasformazione del mercato nel 2009 non cambia direzione, ma ne accentua i caratteri.


Tabella 2.3.6.- Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: numero gare per classi di importo – Anni 2002-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non segnalato

1.548

1.671

1.807

1.833

1.440

1.319

1213

1464

Fino a 150.000

16.158

13.447

10.266

9.366

8.503

7.295

6831

5452

Da 150.001 a 500.000

10.447

11.633

10.419

10.238

9.371

9.145

8889

5515

Da 500.001 a 1.000.000

3.664

3.903

4.012

4.037

3.664

3.602

3244

2641

Da 1.000.001 a 5.000.000

3.109

3.532

3.678

3.709

3.193

3.474

3293

2781

Da 5.000.001 a 15.000.000

388

445

473

513

457

475

506

545

Da 15.000.001 a 50.000.000

136

173

155

164

148

153

171

184

Oltre 50.000.000

34

58

62

55

41

46

55

51

Totale

35.484

34.862

30.872

29.915

26.817

25.509

24.202

18.633

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non segnalato

 

7,9

8,1

1,4

-21,4

-8,4

-8,0

20,7

Fino a 150.000

 

-16,8

-23,7

-8,8

-9,2

-14,2

-6,4

-20,2

Da 150.001 a 500.000

 

11,4

-10,4

-1,7

-8,5

-2,4

-2,8

-38,0

Da 500.001 a 1.000.000

 

6,5

2,8

0,6

-9,2

-1,7

-9,9

-18,6

Da 1.000.001 a 5.000.000

 

13,6

4,1

0,8

-13,9

8,8

-5,2

-15,5

Da 5.000.001 a 15.000.000

 

14,7

6,3

8,5

-10,9

3,9

6,5

7,7

Da 15.000.001 a 50.000.000

 

27,2

-10,4

5,8

-9,8

3,4

11,8

7,6

Oltre 50.000.000

 

70,6

6,9

-11,3

-25,5

12,2

19,6

-7,3

Totale

 

-1,8

-11,4

-3,1

-10,4

-4,9

-5,1

-23,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Composizione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non segnalato

4,4

 

5,9

 

5,4

 

5,0

 

Fino a 150.000

45,5

38,6

33,3

31,3

31,7

28,6

28,2

29,3

Da 150.001 a 500.000

29,4

33,4

33,7

34,2

34,9

35,9

36,7

29,6

Da 500.001 a 1.000.000

10,3

11,2

13,0

13,5

13,7

14,1

13,4

14,2

Da 1.000.001 a 5.000.000

8,8

10,1

11,9

12,4

11,9

13,6

13,6

14,9

Da 5.000.001 a 15.000.000

1,1

1,3

1,5

1,7

1,7

1,9

2,1

2,9

Da 15.000.001 a 50.000.000

0,4

0,5

0,5

0,5

0,6

0,6

0,7

1,0

Oltre 50.000.000

0,1

0,2

0,2

0,2

0,2

0,2

0,2

0,3

Totale

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione


Tabella 2.3.7. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: importi per classi di importo – Anni 2002-2009 - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non segnalato

 

 

 

 

 

 

 

 

Fino a 150.000

1.151

1.015

796

741

683

608

584

418

Da 150.001 a 500.000

2.875

3.253

2.964

2.936

2.663

2.616

2.522

1.567

Da 500.001 a 1.000.000

2.603

2.775

2.856

2.897

2.610

2.565

2.331

1.928

Da 1.000.001 a 5.000.000

6.273

7.220

7.367

7.622

6.418

7.116

6.941

6.000

Da 5.000.001 a 15.000.000

3.200

3.724

3.874

4.149

3.811

3.934

4.219

4.536

Da 15.000.001 a 50.000.000

3.480

4.389

3.932

4.110

3.799

3.891

4.189

4.816

Oltre 50.000.000

4.707

11.232

16.435

11.468

10.025

8.184

10.158

11.662

Totale

24.289

33.607

38.225

33.923

30.009

28.913

30.943

30.928

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non segnalato

 

 

 

 

 

 

 

 

Fino a 150.000

 

-11,8

-21,6

-6,9

-7,9

-10,9

-3,9

-28,4

Da 150.001 a 500.000

 

13,2

-8,9

-1,0

-9,3

-1,8

-3,6

-37,9

Da 500.001 a 1.000.000

 

6,6

2,9

1,4

-9,9

-1,7

-9,1

-17,3

Da 1.000.001 a 5.000.000

 

15,1

2,0

3,5

-15,8

10,9

-2,5

-13,5

Da 5.000.001 a 15.000.000

 

16,4

4,0

7,1

-8,2

3,2

7,2

7,5

Da 15.000.001 a 50.000.000

 

26,1

-10,4

4,5

-7,6

2,4

7,6

15,0

Oltre 50.000.000

 

138,6

46,3

-30,2

-12,6

-18,4

24,1

14,8

Totale

 

38,4

13,7

-11,3

-11,5

-3,6

7,0

0,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Composizione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non segnalato

0,0

 

0,0

 

0,0

 

0,0

 

Fino a 150.000

4,7

3,0

2,1

2,2

2,3

2,1

1,9

1,4

Da 150.001 a 500.000

11,8

9,7

7,8

8,7

8,9

9,0

8,2

5,1

Da 500.001 a 1.000.000

10,7

8,3

7,5

8,5

8,7

8,9

7,5

6,2

Da 1.000.001 a 5.000.000

25,8

21,5

19,3

22,5

21,4

24,6

22,4

19,4

Da 5.000.001 a 15.000.000

13,2

11,1

10,1

12,2

12,7

13,6

13,6

14,7

Da 15.000.001 a 50.000.000

14,3

13,1

10,3

12,1

12,7

13,5

13,5

15,6

Oltre 50.000.000

19,4

33,4

43,0

33,8

33,4

28,3

32,8

37,7

Totale

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

I dati relativi ai primi cinque mesi del 2010 mostrano alcuni elementi di novitŕ, e alcune conferme. Prosegue la forte flessione della pubblicazione dei bandi relativi agli appalti interessati dalla norma sulla procedura negoziata[9]: i lavori tra i 100.000 e i 500.000 euro perdono un altro 20% del mercato in cinque mesi.

Nei primi mesi del 2010 le grandi opere registrano una prima frenata: nel complesso sono state promosse 271 gare di importo superiore a 5 milioni, per 7,5 miliardi complessivi, ovvero il 22% e il 6% in meno rispetto al periodo gennaio-maggio 2009. Tale considerazione non č applicabile per i bandi di gara che superano i 50 milioni, che continuano invece a crescere, e arrivano ad assorbire da soli per la prima volta dal 2002, quasi il 40% delle risorse complessive.

 

Tabella 2.3.8. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: gare per classi di importo - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

Gennaio-Maggio 2009

Gennaio-Maggio 2010

variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non segnalato

495

 

926

 

87,1

 

Fino a 150.000

2.666

208

2.765

200

3,7

-3,9

Da 150.001 a 500.000

2.754

775

2.207

632

-19,9

-18,5

Da 500.001 a 1.000.000

1.203

873

1.092

805

-9,2

-7,8

Da 1.000.001 a 5.000.000

1.203

2.534

1.171

2.567

-2,7

1,3

Da 5.000.001 a 15.000.000

246

2.124

193

1.568

-21,5

-26,2

Da 15.000.001 a 50.000.000

80

2.087

56

1.355

-30,0

-35,1

Oltre 50.000.000

22

3.712

22

4.534

0,0

22,1

Totale

8.669

12.313

8.432

11.661

-2,7

-5,3

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Dal punto di vista territoriale la dinamica stabile della spesa e la forte flessione numerica registrate lo scorso anno corrispondono ad una “crisi” che colpisce soprattutto il Nord. Qui infatti si registrano i tassi negativi piů rilevanti (-37% il numero e –15% l’importo complessivo), che non sono perň sufficienti a togliere a questa area del paese il ruolo trainante: guardando infatti alla ripartizione territoriale delle risorse, la quota piů rilevante spetta ancora alle regioni settentrionali.

La dinamica dell’ultimo anno concluso ha quantomeno ridotto il vantaggio dell’area rispetto alle altre due macro ripartizioni geografiche. Anche perché alla forte contrazione registrata al Nord, ha corrisposto una rapida crescita della spesa nel Centro (+55%), e una flessione assai piů modesta al Sud (-4,8%).

 


Grafico 2.3.3. - Bandi di gare per l'esecuzione di opere pubbliche: importi per aree geografiche - il trend 2002-2009

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

 

Tabella 2.3.9. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: numero gare per aree geografiche – Anni 2002-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord

16.087

16.343

13.938

12.778

10.655

10.118

9.916

6.262

Centro

5.409

5.235

4.919

4.850

4.253

3.850

3.596

2.769

Sud e isole

13.906

13.067

11.945

12.213

11.876

11.456

10.500

9.463

Non ripartibili

82

217

70

74

33

85

190

139

Totale

35.484

34.862

30.872

29.915

26.817

25.509

24.202

18.633

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord

 

1,6

-14,7

-8,3

-16,6

-5,0

-2,0

-36,8

Centro

 

-3,2

-6,0

-1,4

-12,3

-9,5

-6,6

-23,0

Sud e isole

 

-6,0

-8,6

2,2

-2,8

-3,5

-8,3

-9,9

Non ripartibili

 

164,6

-67,7

5,7

-55,4

157,6

123,5

-26,8

Totale

 

-1,8

-11,4

-3,1

-10,4

-4,9

-5,1

-23,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Composizione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord

45,3

46,9

45,1

42,7

39,7

39,7

41,0

33,6

Centro

15,2

15,0

15,9

16,2

15,9

15,1

14,9

14,9

Sud e isole

39,2

37,5

38,7

40,8

44,3

44,9

43,4

50,8

Non ripartibili

0,2

0,6

0,2

0,2

0,1

0,3

0,8

0,7

Totale

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 


Tabella 2.3.10. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: importi per aree geografiche – Anni 2002-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord

12.190

15.125

13.996

13.916

13.157

14.647

14.836

12.564

Centro

3.898

6.151

6.175

7.568

5.003

4.297

4.925

7.607

Sud e isole

7.433

12.077

17.755

12.428

11.817

9.752

10.138

9.649

Non ripartibili

768

255

299

11

32

218

1.044

1.108

Totale

24.289

33.607

38.225

33.923

30.009

28.913

30.943

30.928

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord

 

24,1

-7,5

-0,6

-5,5

11,3

1,3

-15,3

Centro

 

57,8

0,4

22,5

-33,9

-14,1

14,6

54,5

Sud e isole

 

62,5

47,0

-30,0

-4,9

-17,5

4,0

-4,8

Non ripartibili

 

-66,8

17,2

-96,4

196,9

587,6

379,7

6,2

Totale

 

38,4

13,7

-11,3

-11,5

-3,6

7,0

0,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Composizione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord

50,2

45,0

36,6

41,0

43,8

50,7

47,9

40,6

Centro

16,0

18,3

16,2

22,3

16,7

14,9

15,9

24,6

Sud e isole

30,6

35,9

46,4

36,6

39,4

33,7

32,8

31,2

Non ripartibili

3,2

0,8

0,8

0,0

0,1

0,8

3,4

3,6

Totale

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

In particolare la forte crescita della spesa nelle regioni del Centro ha fatto salire la quota di questa area al 25%, sottraendo risorse alle regioni settentrionali, che sono scese dal 50% del 2002 a meno del 41% lo scorso anno. Prosegue invece la fase di contenimento generale delle regioni meridionali, anche se su scala piů contenuta rispetto a quella registrata al Nord: in termini di dinamica, la spesa promossa per opere da realizzare in tali regioni si č ridotta del 5%, interrompendo la brevissima fase espansiva del 2008; in termini di quote di mercato, il peso sul totale scende al 31%, con un preoccupante balzo indietro ai livelli 2002.

 

Tabella 2.3.11. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: gare per aree geografiche - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

Gennaio-Maggio 2009

Gennaio-Maggio 2010

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord

2.942

6.119

2.905

4.240

-1,3

-30,7

Centro

1.258

1.940

1.080

1.243

-14,1

-35,9

Sud e isole

4.428

4.077

4.300

6.023

-2,9

47,7

Non ripartibili

41

177

147

154

258,5

-12,9

Totale

8.669

12.313

8.432

11.661

-2,7

-5,3

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

I dati del periodo Gennaio-Maggio 2010 rivelano invece una crescita soprattutto nelle regioni meridionali: in uno scenario complessivo di riduzione delle risorse rispetto al periodo corrispondente del 2009, la spesa appaltata al Sud cresce del 48%; il numero delle gare si riduce solo del 3%. Ne deriva un rafforzamento del ruolo dell’area sul totale, che rappresenta nell’anno in corso oltre la metŕ del mercato complessivo delle opere pubbliche, sia in termini numerici che economici.

Particolarmente negativo il bilancio per il Centro, che vede scendere il proprio peso sul mercato nazionale a poco piů del 10%.

Cosě come si riduce ancora quello del Nord, che raggiunge il valore minimo del 36% della spesa e 34% del numero (come nel 2009).

 

2.3.1. Il mercato delle gare per la realizzazione delle opere strategiche

Da gennaio 2002 a maggio 2010 sono state censite 301 gare per lotti funzionali di opere di cui al Programma strategico, per un importo complessivo di 51,7 miliardi di euro. Tali valori corrispondono allo 0,1% del numero totale delle opere pubbliche con bando di gara pubblicato per il 19,7% della spesa.

 

Se il 2004 ha rappresentato l’anno piů significativo del Programma in termini di valore e soprattutto di incidenza sul totale del mercato dei lavori pubblici, il 2007 costituisce, invece, l’apice negativo in quanto le opere della legge obiettivo hanno rappresentato soltanto il 12,6% del totale. Dal 2008 si registra, invece, una crescita dell’incidenza delle opere strategiche con percentuali che riprendono a salire toccando il 24,4% nel 2009 e il 26,6% nei primi cinque mesi del 2010.

Anche se tali ultime percentuali sono molto alte, esse non superano quelle conseguite nel 2004 per effetto innanzitutto delle 8 gare per l’affidamento a contraente generale di altrettante maxi infrastrutture strategiche per un ammontare di 8,6 miliardi. In tale anno infatti sono stati banditi i lavori di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, i due lotti del quadrilatero Marche-Umbria, due megalotti della SA-RC e altrettanti della SS 106 Jonica e poi un lotto del raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina (Fiumetorto-Cefalů Ogliastrillo).


Tabella 2.3.12. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere pubbliche: mercati a confronto - gare per opere inserite nel 1° Programma delle Infrastrutture Strategiche e gare totali opere pubbliche - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

Totale opere pubbliche (OOPP)

Opere legge obiettivo (LO)

% LO su totale OOPP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Numero

Importo

Importo medio

Numero

Importo

Importo medio

Numero

Importo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002 (a)

35.484

24.289

0,7

30

4.107

136,9

0,1

16,9

2003 (b)

34.862

33.607

1,0

46

6.822

148,3

0,1

20,3

2004 (c)

30.872

38.225

1,3

52

11.865

237,3

0,2

31,0

2005 (d)

29.915

33.923

1,2

33

4.973

160,4

0,1

14,7

2006 (e)

26.817

30.009

1,2

19

4.976

276,5

0,1

16,6

2007 (f)

25.509

28.913

1,2

37

3.455

93,4

0,1

11,9

2008 (g)

24.202

30.943

1,3

36

4.961

137,8

0,1

16,0

2009 (h)

18.633

30.928

1,8

34

7.447

219,0

0,2

24,1

2010 gennaio-maggio (i)

8.432

7.502

1,6

14

3.100

221,4

0,2

26,6

Totale gen. 2002-mag. 2010

234.726

221.501

1,2

301

51.707

174,7

0,1

19,7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

(a) compresa: Bre.Be.Mi.

(b)           compresa: Asti Cuneo

(c) compreso: Ponte sullo Stretto

(d) compresa: linea C Roma

(e) compresa: Pedemontana Veneta

(f)   comprese: Pedemontana Lombarda, Autostrada SA-RC terzo macrolotto parti 1 e 2

(g) comprese: Tangenziale Est di Milano, Autostrada SA-RC megalotto 3

(h) comprese: Linea D della metropolitana di Roma, Pedemontana Piemontese, IIIŞ Corsia dell'Autostrada A4 – Venezia-Trieste, 2° tratto dell’Itinerario Agrigento - Caltanissetta - A19. S.S. 640 di Porto Empedocle

(i) comprese: Itinerario Catania-Ragusa collegamento viario tra la S.S. 514 e la S.S. 115 e la S.S. 194 e la S.S. 114,  opere per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi denominato "Tempa Rossa".

 

Come si č visto nei precedenti rapporti, un ruolo importante nel Programma risulta svolto, per le opere di maggiore dimensione, dal ricorso al Contraente Generale, confermando l’importanza di tale strumento all’interno del Programma stesso.

Vi č, infatti, una stretta connessione tra il ricorso a questa soluzione gestionale del procedimento di gara e di gestione della fase di costruzione e il valore del mercato attivato.

Complessivamente sui quasi 52 miliardi complessivi relativi al Programma fino ad oggi banditi, oltre 21 miliardi sono stati affidati ricorrendo a questa procedura, vale a dire il 41% del totale. La quota di tali opere č tuttavia andata scemando, passando da oltre il 70% del 2004 al 50,5% del 2005 e al 27,4% del 2006. Nel 2007 la quota č risalita al 48,6%, mentre nel 2008 č di nuovo scesa al 24% e ancora al 16% nel 2009. Nei primi cinque mesi del 2010 si osserva una ripresa di interesse per effetto della maxi gara del valore di 1,1 miliardi indetta da Total E&P Italia Spa per la realizzazione delle opere per lo sviluppo del giacimento di idrocarburi denominato "Tempa Rossa" in Basilicata.

 

 

 

Tabella 2.3.13. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere inserite nel 1° Programma delle Infrastrutture Strategiche – Contraente Generale - Gare censite nel periodo gennaio 2002- maggio 2010 - Importi in Meuro

 

 

 

Numero

Importo

Importo medio

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

1

513

513

2003

5

3.181

636

2004

8

8.605

1.076

2005

1

2.511

2.511

2006

2

1.362

681

2007

3

1.678

559

2008

2

1.196

598

2009

2

1.195

598

2010 - gennaio-maggio

1

1.100

1.100

Totale

25

21.340

854

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Un’altra quota significativa delle opere del Programma strategico č realizzata attraverso il ricorso al Partenariato Pubblico Privato. Dal 2002 a Maggio 2010 si sono registrate 18 gare per un investimento complessivo presunto di oltre 15 miliardi, pari al 29% del totale del valore del Programma dal punto di vista delle gare di appalto. A differenza del contraente generale questo strumento si č affermato soprattutto nell’ultimo periodo: il 50% delle iniziative totali per il 44% dell’investimento riguarda gare indette negli ultimi 17 mesi.

 

Tabella 2.3.14. - Bandi di gara per l'esecuzione di opere inserite nel 1° programma delle infrastrutture strategiche - Partenariato Pubblico Privato - Gare censite nel periodo gennaio 2002- maggio 2010 - Importi in Meuro

 

 

 

Numero

Importo

Importo medio

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

1

1.307

1.307

2003

1

1.779

1.779

2004

2

218

109

2005

1

503

503

2006

2

2.944

1.472

2007

-

-

-

2008

2

1.668

834

2009

8

5.102

638

2010 - gennaio-maggio

1

1.514

1.514

Totale

18

15.036

835

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Sommando le opere con Contraente Generale e quelle in PPP emerge come il mercato gestito con procedure tradizionali rappresenti meno del 30% del mercato complessivo delle opere strategiche.

2.4 Le opere aggiudicate

L’analisi dei lavori pubblici dal punto di vista delle gare aggiudicate costituisce un importante complemento di quella relativa ai bandi di gara, ovvero il passaggio dal mercato potenziale a quello assai piů vicino al concetto di mercato reale, cantierabile, e comunque assai piů prossimo alla fase di avvio dei lavori.

 

L’analisi comparativa tra i due mercati mostra uno scarto temporale tra le due fasi di gara (pubblicazione e aggiudicazione del bando) di circa 12-16 mesi. L’analisi di lungo periodo mostra infatti come per il mercato delle aggiudicazioni il picco della spesa sia stato raggiunto nel 2006, mentre l’avvio della fase di forte riduzione numerica si riscontra a partire dal 2005.

Con riferimento alla spesa aggiudicata, l’analisi di lungo periodo rileva un primo ciclo di forte e costante crescita fino al picco del 2006, cui ha fatto seguito un calo nel 2007 e una nuova ripresa che dal 2008 prosegue fino al 2009. Soprattutto nel biennio piů recente si č assistito ad una accelerazione della fase di aggiudicazione, con una riduzione dello scarto temporale tra il nuovo picco dei bandi di gara toccato nel 2008 (e confermato nel 2009) e quello delle aggiudicazioni.

 

Grafico 2.4.1.- Aggiudicazioni di gare per l'esecuzione di opere pubbliche: il trend 2002-2009

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Le gare aggiudicate nel 2009 sono state 14.644 per una spesa complessiva di poco inferiore ai 25 miliardi. Rispetto al 2002 il numero si č ridotto del 18%, mentre la spesa č cresciuta del 48%. La stessa dinamica opposta dei tassi si registra tra numero e importo dei bandi di gara (rispettivamente – 47,5% e + 62,5% nello stesso arco temporale). Non sorprende inoltre come, analizzando le varie caratteristiche del mercato delle opere aggiudicate, vengano confermate quelle relative ai bandi di gara, e come risultino ugualmente influenzate dall’andamento del Programma per le opere strategiche.

 

L’analisi delle varie procedure per realizzare i lavori pubblici condotta sulle aggiudicazioni mostra infatti un analogo processo di costante consolidamento dei nuovi mercati che, tra il 2002 e il 2009, passano dal 2% al 10% del numero delle gare aggiudicate, dal 14% al 57% degli importi (in questo caso con il picco del 2006, anno di formalizzazione del contratto del Ponte). Allo stesso modo i due mercati delle gare e delle aggiudicazioni mostrano, nel 2009, una crescita generalizzata sia del numero che degli importi delle nuove procedure, a fronte di sensibili flessioni dei sistemi tradizionali di realizzazione.

 

A tale trend si sottrae il dato relativo al periodo Gennaio-Maggio 2010 ove il valore complessivo delle gare aggiudicate si riduce rispetto allo stesso periodo del 2009 a causa di un forte ridimensionamento dei nuovi mercati (-33%, partenariato pubblico privato in particolare). Tale flessione numerica č generalizzata a tutte le procedure, sia per gli strumenti integrati, che per quelle di sola esecuzione.

 

Tabella 2.4.1. - Aggiudicazioni di gare per l'esecuzione di opere pubbliche: aggiudicazioni per sistema realizzazione lavori – Anni 2002-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NUMERO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partenariato pubblico-privato (1)

82

136

229

341

231

280

451

529

  di cui costruzione e gestione (2)

48

88

154

246

122

154

239

250

Progettazione e realizzazione (3)

99

311

401

515

505

635

503

516

Contraente generale

 

1

3

5

7

1

2

3

Leasing in costruendo

 

 

 

 

 

 

6

21

Manutenzione e gestione

164

180

196

214

250

303

354

457

TOTALE NUOVO MERCATO

345

628

829

1.075

993

1.219

1.316

1.526

Sola esecuzione

17.462

15.564

17.877

19.791

14.164

12.842

13.441

13.118

TOTALE OOPP

17.807

16.192

18.706

20.866

15.157

14.061

14.757

14.644

Incid. % nuovo mercato su OOPP

1,9

3,9

4,4

5,2

6,6

8,7

8,9

10,4

Incidenza % PPP su OOPP

0,5

0,8

1,2

1,6

1,5

2,0

3,1

3,6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IMPORTO (Meuro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partenariato pubblico-privato (1)

594

2.108

1.217

4.201

5.004

3.540

2.263

6.623

  di cui costruzione e gestione (2)

570

2.009

1.149

3.810

2.380

2.636

1.682

5.746

Progettazione e realizzazione (3)

184

1.425

3.104

5.773

3.213

2.820

3.536

3.849

Contraente generale

0

513

2.049

2.319

10.024

913

1.230

1.119

Leasing in costruendo

0

0

0

0

0

0

79

144

Manutenzione e gestione

1.500

787

968

841

2.316

1.288

1.341

2.274

TOTALE NUOVO MERCATO

2.278

4.833

7.338

13.135

20.557

8.562

8.449

14.010

Sola esecuzione

14.286

13.765

15.475

14.692

11.307

10.738

11.808

10.550

TOTALE OOPP

16.563

18.598

22.813

27.827

31.863

19.300

20.256

24.560

Incid. % nuovo mercato su OOPP

13,8

26,0

32,2

47,2

64,5

44,4

41,7

57,0

Incid. % PPP su OOPP

3,6

11,3

5,3

15,1

15,7

18,3

11,2

27,0

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

(1): comprende concessioni di costruzione e gestione, concessioni di servizi e altre procedure di partenariato

(2): comprende concessioni su proposta del promotore (ex art. 37 quater l. 109/94 come sostituito dall'art. 153 Dlgs 163/06) e concessioni su proposta della stazione appaltante (ex art. 19 c. 2 l. 109/94 come sostituito dall'art. 143 Dlgs 163/06)

(3): comprende appalti integrati e appalti concorso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabella 2.4.2. - Aggiudicazioni di gare per l'esecuzione di opere pubbliche: aggiudicazioni per sistema realizzazione lavori - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

Gennaio-Maggio 2009

Gennaio-Maggio 2010

variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

N° interventi

Importo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Partenariato pubblico-privato (1)

220

2.994

175

1.597

-20,5

-46,7

  di cui costruzione e gestione (2)

116

2.819

42

1.459

-63,8

-48,2

Progettazione e realizzazione (3)

177

1.471

199

1.249

12,4

-15,1

Contraente generale

1

223

1

408

0,0

83,0

Leasing in costruendo

10

26

18

48

80,0

88,1

Manutenzione e gestione

210

799

153

399

-27,1

-50,0

TOTALE NUOVO MERCATO

618

5.513

546

3.702

-11,7

-32,9

Sola esecuzione

5.931

4.257

5.072

5.110

-14,5

20,0

TOTALE OOPP

6.549

9.770

5.618

8.812

-14,2

-9,8

Incidenza % nuovo mercato su totale OOPP

9,4

56,4

9,7

42,0

 

 

Incidenza % PPP su totale OOPP

3,4

30,6

3,1

18,1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

(1): comprende concessioni di costruzione e gestione, concessioni di servizi e altre procedure di partenariato

(2): comprende concessioni su proposta del promotore (ex art. 37 quater l. 109/94 come sostituito dall'art. 153 Dlgs 163/06) e concessioni su proposta della stazione appaltante (ex art. 19 c. 2 l. 109/94 come sostituito dall'art. 143 Dlgs 163/06)

(3): comprende appalti integrati e appalti concorso

Tornando ai risultati del 2009, la dinamica rispetto al 2008 č stata di stabilizzazione numerica (+0,8%): un dato positivo considerando che il 2008 a sua volta aveva segnato una crescita rispetto al 2007. . Analogamente positivo č il dato della spesa, che segna un +21% rispetto al 2008. E’ possibile dunque parlare di un biennio espansivo, dopo che il rallentamento del Programma strategico aveva bloccato il mercato tra il 2006 e il 2007.

Tabella 2.4.3. – Aggiudicazioni di gare per l'esecuzione di opere pubbliche: numero aggiudicazioni per committente – Anni 2002-2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

758

578

597

599

533

587

607

681

Amministrazioni territoriali

14.341

13.981

15.661

18.439

13.642

12.260

12.932

12.674

  Aziende Speciali

954

896

1.125

1.337

1.079

1.013

1.146

968

  Comuni

8.609

7.883

9.529

10.784

7.932

7.099

7.385

7.489

Imprese a capitale pubblico

2.647

1.585

2.373

1.779

917

1.150

1.149

1.221

  Ferrovie

364

471

460

432

322

299

329

284

  Strade

2.049

860

1.660

1.088

400

705

679

796

Altri enti

61

48

75

49

65

64

69

68

Totale

17.807

16.192

18.706

20.866

15.157

14.061

14.757

14.644

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

 

-23,7

3,3

0,3

-11,0

10,1

3,4

12,2

Amministrazioni territoriali

 

-2,5

12,0

17,7

-26,0

-10,1

5,5

-2,0

  Aziende Speciali

 

-6,1

25,6

18,8

-19,3

-6,1

13,1

-15,5

  Comuni

 

-8,4

20,9

13,2

-26,4

-10,5

4,0

1,4

Imprese a capitale pubblico

 

-40,1

49,7

-25,0

-48,5

25,4

-0,1

6,3

  Ferrovie

 

29,4

-2,3

-6,1

-25,5

-7,1

10,0

-13,7

  Strade

 

-58,0

93,0

-34,5

-63,2

76,3

-3,7

17,2

Altri enti

 

-21,3

56,3

-34,7

32,7

-1,5

7,8

-1,4

Totale

 

-9,1

15,5

11,5

-27,4

-7,2

4,9

-0,8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Composizione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

4,3

3,6

3,2

2,9

3,5

4,2

4,1

4,7

Amministrazioni territoriali

80,5

86,3

83,7

88,4

90,0

87,2

87,6

86,5

  Aziende Speciali

5,4

5,5

6,0

6,4

7,1

7,2

7,8

6,6

  Comuni

48,3

48,7

50,9

51,7

52,3

50,5

50,0

51,1

Imprese a capitale pubblico

14,9

9,8

12,7

8,5

6,1

8,2

7,8

8,3

  Ferrovie

2,0

2,9

2,5

2,1

2,1

2,1

2,2

1,9

  Strade

11,5

5,3

8,9

5,2

2,6

5,0

4,6

5,4

Altri enti

0,3

0,3

0,4

0,2

0,4

0,5

0,5

0,5

Totale

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

Tra i responsabili della crescita economica compaiono le Aziende Speciali, soggetti che rivestono un ruolo ormai fondamentale nel mercato dei lavori pubblici: nel 2009 hanno determinato la crescita complessiva delle opere aggiudicate da tutti gli enti territoriali. Con oltre 4 miliardi esse rappresentato oltre il 17% del mercato complessivo, ovvero quasi quanto aggiudicato lo stesso anno da Ferrovie e Strade insieme. Per questi due soggetti nel complesso, il 2009 segna una flessione del 4,4% a causa delle difficoltŕ delle Ferrovie ad aggiudicare contratti negli ultimi due anni. Positivo invece il bilancio per le Strade, che lo scorso anno si sono distinte anche per una crescita numerica dei contratti assegnati.

Da segnalare anche la rapida espansione degli enti dell’Amministrazione Centrale, che nel 2009 hanno stipulato contratti per quasi 2,5 miliardi e, al pari delle Strade, hanno aumentato anche il numero delle aggiudicazioni.

 

Tabella 2.4.4.- – Aggiudicazioni di gare per l'esecuzione di opere pubbliche: importi delle aggiudicazioni per committente – Anni 2002-2009 - Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valori assoluti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

1.841

881

1.580

773

1.073

1.123

1.081

2.497

Amministrazioni territoriali

10.340

12.156

14.086

15.211

20.647

14.498

14.031

17.116

  Aziende Speciali

1.119

1.557

2.007

2.123

7.470

3.262

2.734

4.153

  Comuni

4.070

4.630

6.245

6.220

5.691

5.135

5.703

4.734

Imprese a capitale pubblico

4.326

5.537

7.089

11.782

10.060

3.595

5.036

4.815

  Ferrovie

1.110

1.838

2.260

4.318

1.114

2.108

1.559

1.100

  Strade

3.148

3.556

4.687

6.822

4.371

1.289

3.272

3.519

Altri enti

57

24

58

61

83

83

110

132

Totale

16.563

18.598

22.813

27.827

31.863

19.300

20.256

24.560

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Variazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amministrazioni centrali

 

-52,2

79,4

-51,1

38,9

4,7

-3,8

131,1

Amministrazioni territoriali

 

17,6

15,9

8,0

35,7

-29,8

-3,2

22,0

  Aziende Speciali

 

39,2

28,9

5,8

251,8

-56,3

-16,2

51,9

  Comuni

 

13,7

34,9

-0,4

-8,5

-9,8

11,1

-17,0

Imprese a capitale pubblico

 

28,0

28,0

66,2

-14,6

-64,3

40,1

-4,4

  Ferrovie