Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Ufficio Rapporti con l'Unione Europea | ||||
Titolo: | Attività dell'Unione europea - Newsletter Giugno 2009 - X Commissione Attività produttive | ||||
Serie: | Documentazione per le Commissioni - Attività dell'UE - Newsletter Numero: 82 Progressivo: 10 | ||||
Data: | 07/07/2009 | ||||
Descrittori: |
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Newsletter
giugno 2009
X Commissione Attività produttive
La Presidenza svedese di turno dell’UE considera prioritario avviare il dibattito su come l’Europa possa trasformarsi in un’economia eco-efficiente, affinché la recente crisi economica si trasformi in un’occasione per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di carbonio. La Presidenza, inoltre, intende sostenere gli sforzi della Commissione per definire una strategia per il Mar Baltico che dovrebbe comprendere un piano riguardante il gas, l'elettricità (compresa l'energia eolica offshore e mareomotrice) e lo stoccaggio per favorire l’interconnessione e lo sviluppo di un mercato dell’energia nella regione.
I provvedimenti del pacchetto clima energia che recepiscono il compromesso politico maturato in sede interistituzionale sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 5 giugno 2009.
Il 4 giugno la Commissione ha avviato una consultazione in vista della preparazione di un regolamento per la vendita all'asta di quote di emissione (ETS) che la Commissione dovrebbe presentare entro il 30 giugno 2010. La consultazione, resterà aperta fino al 3 agosto 2009.
Il 25 giugno la Commissione ha presentato una comunicazione (COM(2009)284) relativa alla definizione di un meccanismo di finanziamento che renda possibile la realizzazione, in Cina, di un impianto di dimostrazione per la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica (CCS) nel settore della produzione di energia elettrica da carbone con il sostegno finanziario dell'UE. L’iniziativa rientra nell’ambito della prima fase del partenariato UE-Cina sui cambiamenti climatici. La Commissione prevede la possibilità di destinare fino a 50 milioni di euro per la costruzione e l’esercizio del progetto.
Il 26 giugno la Commissione ha presentato una proposta di decisione relativa all'adesione della Comunità europea allo Statuto dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) (COM(2009)326). Il provvedimento sarà esaminato secondo la procedura di consultazione.
Il Consiglio del 25 giugno ha approvato definitivamente, in seconda lettura secondo la procedura di codecisione, il c.d. terzo pacchetto per il mercato interno dell’energia volto a migliorare il funzionamento del mercato interno del gas e dell’elettricità. In particolare, le imprese potrebbero conservare la proprietà delle reti di trasmissione in presenza, però, di norme volte a garantire l'indipendenza effettiva del gestore, e a prevenire condotte discriminatorie sotto il profilo della concorrenza.
La Presidenza svedese considera prioritario raggiungereun accordo sulle proposte in materia di efficienza energetica (etichettatura degli pneumatici, edilizia, etichettatura dei prodotti energetici) presentate dalla Commissione nell’ambito del secondo riesame strategico della politica energetica dell’UE ed avviare i lavori per la revisione del piano d’azione europeo in materia di efficienza energetica.
Il 30 giugno la Commissione ha presentato una proposta modificata di regolamento sull’etichettatura degli pneumatici in relazione al consumo di carburante e ad altri parametri fondamentali (COM(2009)348). In particolare, la Commissione accoglie la richiesta del Parlamento europeo di modificare il formato della proposta da direttiva a regolamento, considerando che un regolamento permette di ridurre i costi di recepimento e garantisce che la data di applicazione del sistema di etichettatura si applichi a tutte le parti interessate nello stesso tempo. Il provvedimento potrebbe essere esaminato dal Consiglio in prima lettura nella riunione del 7 dicembre 2009.
La Presidenza svedese considera prioritario favorire unrapido accordo sulla proposta in materia di sicurezza dell’approvvigionamento del gas che la Commissione dovrebbe presentare entro la fine di luglio 2009.
Il Consiglio del 25 giugno ha approvato definitivamente, secondo la procedura di consultazione, la proposta di direttiva del Consiglio (Euratom) relativa alla predisposizione di un quadro comunitario per la sicurezza nucleare (COM(2008)790).
Il Consiglio dell’11-12 giugno ha raggiunto un accordo politico in vista dell’approvazione in prima lettura, secondo la procedura di consultazione, sulla proposta di direttiva del Consiglio che stabilisce l'obbligo per gli Stati membri di mantenere un livello minimo di scorte di petrolio greggio e/o di prodotti petroliferi (COM(2008)775) intesa a sostituire la normativa comunitaria in vigore (direttive 06/67/CE e 73/238/CE e decisione 68/416/CE del Consiglio), nonché a migliorare il funzionamento dei meccanismi comunitari attuali in materia di stock petroliferi e quindi garantire la disponibilità di petrolio in caso di crisi. Il Consiglio potrebbe prendere una decisione finale nella riunione del 7 dicembre 2009.
La Presidenza svedese di turno dell’UE considera prioritario proseguire l’attuazione del piano europeo di rilancio dell’economia al fine di favorire la transizione verso un’economia eco-efficiente all’interno della quale l’industria europea conservi la sua competitività e contribuisca a raggiungere gli obiettivi in materia di cambiamento climatico.
Il Consiglio del 28-29 maggio ha approvato conclusioni su un approccio integrato ad una politica industriale competitiva e sostenibile nell’Unione europea. Il Consiglio, tra l’altro, invita la Commissione a valutare i risultati delle iniziative di politica industriale esistenti e a proseguire il dialogo in corso con l’industria al fine di formulare una politica industriale a lungo termine per l’Unione europea. Tale politica dovrebbe tener conto dei risultati delle attuali iniziative di politica industriale e accelerare nel contempo la transizione verso un’economia sicura, sostenibile e a basse emissioni di carbonio, in base alla tabella di marcia contenuta nel piano d’azione sulla produzione e il consumo sostenibili e la politica industriale sostenibile.
Il 25 giugno il Consiglio ha raggiunto un accordo politico in prima lettura, secondo la procedura di codecisione, sulla proposta di rifusione della direttiva sulle emissioni industriali (in materia di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) (COM(2007)844) presentata dalla Commissione nel dicembre 2007. La proposta è intesa a riunire le disposizioni di sette diverse direttive in un unico strumento normativo chiaro e coerente volto a definire limiti minimi di emissione più severi in determinati settori industriali, ad esempio, i grandi impianti di combustione, a promuovere l’innovazione tecnica, semplificare la legislazione e ridurre al tempo stesso gli oneri amministrativi inutili, introducendo al tempo stesso nuove forme più efficaci di controllo ambientale. Il provvedimento ritorna ora all’esame del Parlamento europeo per la seconda lettura.
La Presidenza svedese considera prioritario favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese migliorando la regolamentazione, l’accesso ai finanziamenti, la partecipazione agli appalti pubblici, favorendo l’imprenditoria femminile, promuovendo l’innovazione. La Presidenza, inoltre, ritiene necessario che l’Europa renda più semplice l’estrazione delle proprie materie prime e che i criteri ambientali assumano maggiore importanza negli appalti pubblici.
Il 29 giugno la Commissione ha adottato una raccomandazione (C(2009)4728) che prospetta una serie di misure intese a migliorare il funzionamento del mercato unico - lasciando agli Stati membri la possibilità di scegliere i mezzi più idonei ed efficaci per darvi seguito – con particolare riferimento ai seguenti aspetti: il coordinamento tra le autorità responsabili delle questioni relative al mercato interno a livello nazionale, regionale e locale e con la Commissione; il recepimento, l’applicazione ed il controllo del rispetto delle direttive del mercato unico a livello nazionale; la vigilanza dei mercati e dei settori al fine di individuare eventuali lacune e malfunzionamenti; la formazione dei funzionari nazionali responsabili dell’applicazione delle norme del mercato interno; la divulgazione alle imprese e ai cittadini di informazioni pratiche sui loro diritti nel mercato unico e la soluzione rapida ed efficace dei problemi incontrati nell'esercizio di tali diritti; la valutazione periodica della normativa nazionale relativa al mercato interno.
Il conseguimento di progressi nella realizzazione del mercato unico figura tra le priorità del programma di lavoro della Presidenza svedese che sottolinea, a tal fine, la necessità diuna cooperazione efficace tra Stati membri ed Istituzioni dell’UE – oggetto di una specifica raccomandazione che dovrebbe essere adottata dalla Commissione - adoperandosi affinché le decisioni in materia di mercato unico vengano applicate e rispettate. Sulla raccomandazione della Commissione il Consiglio competitività dovrebbe adottare conclusioni intese, tra l’altro, a contribuire ad incoraggiare la crescita e l’occupazione e ad aiutare le imprese e i consumatori a prendere coscienza dei diritti di cui possono beneficiare nel mercato interno.
Conformemente a quanto previsto dalla direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno, il 18 maggio la Commissione ha adottato un libro bianco (COM(2009)214) con il quale prospetta un’armonizzazione a livello UE del trasporto professionale transfrontaliero su strada di contante in euro, attualmente limitato dalle differenze tra le legislazioni nazionali.
Il Consiglio competitività del 28-29 maggio ha svolto un dibattito su una relazione della Commissione riguardante i progressi realizzati negli Stati membri e a livello UE nei settori prioritari individuati dallo Small Business Act al fine di rafforzare la competitività delle PMI nell’attuale contesto di crisi. In particolare, per quanto riguarda l’obiettivo volto a garantire un migliore accesso delle PMI al finanziamento, il Consiglio segnala il conseguimento dei seguenti risultati:incremento dei prestiti da parte della Banca europea per gli investimenti (BEI) (nel 2009 dovrebbero ammontare a 8 miliardi di euro, il 60% in più rispetto al 2007); presentazione di una proposta di direttiva relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali (COM(2009)126) che fissa a 30 giorni il termine per i pagamenti delle pubbliche amministrazioni e prevede interessi di mora e risarcimenti in caso di mancato pagamento entro i termini pattuiti (sulla proposta è in corso l’esame ai sensi dell’articolo 127 del Regolamento della Camera); aiuti da parte degli Stati membri per favorire l’accesso delle imprese al finanziamento (per le misure italiane si veda oltre il paragrafo “Aiuti di Stato”).
Il 19 giugno la Commissione ha avviato il progetto pilota SPOCS (Simple Procedure Online for Cross-border Services) destinato a rafforzare la qualità dei servizi elettronici transfrontalieri offerti dalle amministrazioni pubbliche, anche mediante l’istituzione, entro la fine del 2009, di sportelli unici come previsto dalla direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno. Nel progetto, che sarà gestito in collaborazione con Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Polonia, verranno investiti oltre 14 milioni di euro per un periodo di 3 anni.
Si segnala, tra l’altro, che nel programma di lavoro della Presidenza svedese si raccomanda agli Stati membri di dare completa attuazione alla citata direttiva 2006/123/CE entro il 28 dicembre 2009 (termine di recepimento) e di diffondere le possibilità offerte dalla direttiva stessa al fine di ottimizzarne gli effetti sulla crescita del settore dei servizi.
Il 2 luglio la Commissione ha presentato una proposta di decisione che istituisce un nuovo strumento finanziario per fornire microcrediti (prestiti di valore inferiore a 25.000 euro) alle piccole imprese e alle persone che hanno perso il lavoro e intendono avviare in proprio una piccola impresa. Lo strumento avrà una dotazione iniziale di 100 milioni di euro che potrebbero lievitare a più di 500 milioni di euro nell'ambito di un'iniziativa congiunta con la BEI e con istituzioni finanziarie internazionali. Possono beneficiare del finanziamento le microimprese che danno lavoro a meno di 10 persone (91% di tutte le imprese europee) e le persone disoccupate o inattive che intendono diventare lavoratori autonomi ma non hanno accesso ai tradizionali servizi bancari.
La tutela efficace dei diritti di proprietà intellettuale al fine di promuovere la competitività e l’innovazione dell’UE figura tra le priorità della Presidenza svedese che, in tale contesto, intende in particolare adoperarsi al fine di conseguire progressi nell’esame della proposta di regolamento relativa al brevetto comunitario (COM(2000)412) e della proposta di decisione che istituisce il Tribunale del brevetto comunitario (COM(2003)828).
Il 18 giugno la Commissione ha presentato una relazione ha presentato una relazione sul funzionamento del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese. La relazione rileva che il meccanismo di attribuzione delle competenze e il meccanismo di rinvio tra Commissione e autorità nazionali antitrust per l’esame dei casi di concentrazione, come definito dal regolamento, ha fornito un quadro giuridico appropriato permettendo una distinzione effettiva tra le concentrazioni di rilievo comunitario e quelle rilevanti essenzialmente nel quadro nazionale.
Il 3 giugno la Commissione ha adottato due comunicazioni contenenti orientamenti per la valutazione di compatibilità degli aiuti di stato alla formazione e degli aiuti di stato ai lavoratori svantaggiati e disabili, soggetti a notifica.
Il 24 giugno la Commissione ha adottato una comunicazione che definisce i criteri per una valutazione dettagliata degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti di investimento. Il documento illustra, oltre al tipo di informazioni che la Commissione richiede per svolgere una valutazione approfondita della compatibilità, anche il metodo di valutazione, basato su un principio di equilibrio tra gli effetti negativi e positivi degli aiuti.
Il 1° luglio la Commissione ha adottato una comunicazione con la quale, in considerazione della attuale crisi economica, viene estesa fino al 9 ottobre 2012 la validità degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, adottati nel 2004 e la cui scadenza era stata originariamente fissata al 9 ottobre 2009.
Inoltre, conformemente alla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato, la Commissione ha approvato i seguenti regimi di aiuto adottati dal Governo italiano:
· le misure di adeguamento di 5 regimi esistenti relativi al capitale di rischio (decisione della Commissione del 25 maggio). Tali misure consentiranno investimenti più flessibili in capitale di rischio fino al 2010, portando le tranche massime di investimento da 1,5 a 2,5 milioni di euro su un periodo di 12 mesi, mentre l’importo minimo dei finanziamenti privati passerà dal 50 al 30%;
· due piani validi per il periodo 2009-2010 riguardanti rispettivamente la concessione di sussidi fino ad un massimo di 500.000 euro per impresa e di aiuti sotto forma di garanzie (decisione della Commissione del 29 maggio);
· la concessione di aiuti sotto forma di tassi agevolati su prestiti contratti entro il 31 dicembre 2010 (decisione della Commissione del 2 giugno).
La Presidenza svedese nel suo programma ha indicato la volontà di adoperarsi per raggiungere un accordo sul progetto di direttiva relativo ai diritti dei consumatori, sostenendo che un sistema armonizzato di protezione dei consumatori contribuirà a migliorare la fiducia nel commercio transfrontaliero, garantirà una maggiore concorrenza, una più ampia scelta e prezzi più bassi.
La Commissione ha avviato un’ulteriore consultazione sul follow-up del Libro verde sui mezzi di ricorso collettivo dei consumatori (COM(2008)794) presentato il 27 novembre 2008 dalla Commissione europea (una precedente consultazione era terminata il 1° marzo 2009).
Si ricorda che il 16 giugno 2009 la XIV Commissione Politiche dell’UE ha iniziato l’esame del citato libro verde ai sensi dell’art. 127, co. 1 Reg. Camera.
Dal momento che le violazioni dei diritti dei consumatori che riguardano un gran numero di persone possono creare distorsioni nei mercati, il Libro verde si prefigge lo scopo di fornire mezzi efficaci per i risarcimenti collettivi dei cittadini in tutta l'UE, vale a dire meccanismi mediante i quali un gruppo di consumatori vittime delle prassi di un unico operatore commerciale può ottenere un indennizzo effettivo, qualsiasi sia la sede dell'operatore commerciale nell'Unione europea.
Nella Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 2009, serie L, n. 170, è stata pubblicata la direttiva 2009/48/CE del 18 giugno 2009, sulla sicurezza dei giocattoli che fissa, tra l’altro, obblighi per i produttori, per gli importatori, requisiti di conformità per i giocattoli, regole e condizioni per l’apposizione della marcatura CE. ecc.
Il 2 luglio la Commissione europea ha presentato la relazione sull’applicazione del regolamento CE 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali per la tutela i consumatori (COM(2009)336).
Il Consiglio europeo del 18 e 19 giugno 2009 ha adottato una decisione mirata a consentire lo svolgimento di un nuovo referendum in Irlanda. Il Consiglio europeo ha, altresì, trovato un accordo sull’intenzione di designare José Manuel Durão Barroso alla carica di Presidente della nuova Commissione, per il periodo 2009-2014. Infine, il Consiglio europeo ha concordato la distribuzione dei 18 seggi supplementari (1 per l’Italia) per il Parlamento europeo, nel caso in cui il Trattato di Lisbona entri in vigore (Su questi profili vedi il Bollettino RUE, Attività dell’Unione europea, n. 77).
La Corte costituzionale tedesca si è espressa il 30 giugno, sulla base di alcuni ricorsi presentati, affermando la compatibilità della ratifica del Trattato di Lisbona con la Costituzione tedesca a condizione che venga approvata una legge volta a garantire al Parlamento tedesco adeguati diritti di partecipazione nel processo legislativo europeo e nella procedura di revisione dei Trattati. La Corte ha precisato che in mancanza di tale legge gli strumenti di ratifica del Trattato non potranno essere depositati. Il Parlamento tedesco aveva in precedenza completato la procedura di ratifica del Trattato.
Al momento, 23 Stati membri dell’UE - tra cui l’Italia - hanno completato la procedura di ratifica. In Polonia e nella Repubblica Ceca il Parlamento ha approvato la ratifica del Trattato, che deve però essere ancora firmato dai rispettivi Presidenti della Repubblica. In Irlanda un secondo referendum sulla ratifica del Trattato si svolgerà il 2 ottobre 2009.
La Presidenza svedese, nel suo programma di lavoro, indica che intende garantire sin da subito – in caso di completamento della ratifica da parte di tutti gli Stati membri – l’effettiva applicazione del Trattato di Lisbona.
XVI legislatura –Documentazione per le Commissioni – Attività dell’UE, Newsletter n. 82/X, 7 luglio 2009
Il bollettino è stato curato dall’Ufficio Rapporti con l’unione europea (tel. 2145)
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