Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Ufficio Rapporti con l'Unione Europea
Titolo: Attività dell'Unione europea - settembre-ottobre 2009 - XII Commissione Affari sociali
Serie: Documentazione per le Commissioni - Attività dell'UE - Newsletter    Numero: 87    Progressivo: 12
Data: 06/11/2009
Descrittori:
UNIONE EUROPEA     

 

Newsletter

Attività dell’Unione europea

settembre - ottobre 2009

XII Commissione Affari sociali

 

Salute

Il 20 ottobre la Commissione ha presentato una comunicazione nella quale individua  misure da adottare a livello UE  al fine di ridurre le disuguaglianze in materia sanitaria nell’Unione europea (COM(2009)567). La comunicazione parte dalla constatazione dell’esistenza di un forte divario in termini di  speranza di vita alla nascita e mortalità infantile nei diversi Stati membri  UE e di condizioni di salute nell’ambito di differenti gruppi sociali.

Influenza A/H1N1

Il 15 settembre  la Commissione ha adottato una comunicazione contenente indicazioni relative all’influenza pandemica A/H1N1 (COM(2009)481) . Le principali azioni previste sono: bandi di gara a livello nazionale che siano tuttavia simultanei o collegati a livello UE, per l’acquisto dei vaccini; aiuti ai paesi terzi per far fronte alla pandemia; attuazione di una strategia comune per le vaccinazioni, volta a tutelare in primo luogo i gruppi più vulnerabili all’infezione; messa in opera di una procedura amministrativa accelerata per l’autorizzazione dei vaccini e degli antivirali; realizzazione di una campagna di informazione coordinata sui principali caratteri dell’influenza pandemica.

Facendo seguito ad un incontro straordinario svoltosi l’11 settembre scorso nell’ambito della Iniziativa per la sicurezza sanitaria mondiale (GHSI), il 12 ottobre il Consiglio ha adottato conclusioni in materia di influenza AH1N1 nelle quali, relativamente alla disponibilità di vaccini, invita la Commissione a: continuare a sostenere i processi di approvvigionamento dei vaccini per gli Stati membri, i paesi candidati, i candidati potenziali e i paesi vicini che non hanno attualmente un accordo con i fabbricanti; proporre meccanismi trasparenti per consentire a uno Stato membro che ne abbia l'intenzione di mettere vaccini a disposizione di un altro Stato membro per ovviare alla carenza di vaccini sicuri; assicurare che le procedure in materia di valutazione del rapporto rischi-benefici e di adozione di decisioni formali sulle autorizzazioni all'immissione in commercio dei vaccini continuino ad essere il più rapide e rigorose possibile; continuare ad agevolare la cooperazione su approcci comuni alla comunicazione e studiare modalità adeguate per sostenere le attività di comunicazione degli Stati membri; riferire in merito alle ipotesi di pianificazione nazionale elaborate da ogni Stato membro per la pandemia (H1N1) 2009;

Farmaci

Il 27 ottobre la Commissione ha presentato una relazione relativa all’anno 2008 (COM(2009)574) sull'applicazione del regolamento (CE) n. 953/2003, inteso ad evitare la diversione verso l'Unione europea di taluni medicinali essenziali. Nel settembre 2000 la Commissione europea ha adottato un quadro COM(2000)585 per accelerare la lotta contro le tre principali malattie legate alla povertà: l'HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi (TB).

Virus HIV

Il 26 ottobre la Commissione ha presentato una comunicazione contenente una strategia ed un piano d’azione per la lotta all’AIDS nell’UE e nei paesi vicini per il periodo 2009-2013 (COM(2009)569). Obiettivo globale della strategia è ridurre il numero di nuove infezioni , migliorare l’accesso alla prevenzione , al trattamento, alle cure e all’accompagnamento; migliorare la qualità della vita delle persone contagiate o più vulnerabili. La strategia chiede alle autorità nazionali e alle ONG di accrescere l’informazione; orientare la loro azione verso gli immigrati da paesi a forte diffusione del virua HIV, allo scopo di sensibilizzarli alla prevenzione della trasmissione, al depistaggio e ai possibili trattamenti; migliorare le politiche nei confronti  delle persone più esposte, mettendo l’accento sui diritti dell’uomo e lottando contro la discriminazione e i pregiudizi associati all’AIDS.

 

Lotta contro il cancro

Il 29 settembre la Commissione ha ufficialmente lanciato il Partenariato europeo per la lotta contro il cancro 2009-2013 annunciato nella comunicazione del 24 giugno scorso (COM(2009)291), che riunisce circa 300 organismi tra Stati membri, specialisti scientifici, associazioni di pazienti e altri attori per il coordinamento delle attività e delle iniziative in materia di prevenzione, diffusione di buone pratiche, individuazione delle priorità nelle ricerche e raccolta di dati.  Principale obiettivo della piattaforma è identificare le sfide prioritarie per ridurre del 15 % entro il 2020 il numero di nuovi casi di cancro nell’UE.

Lotta contro la droga

Il 12 ottobre  il Consiglio ha adottato conclusioni relative alla promozione di programmi ed interventi di prevenzione a carattere generale da parte degli Stati membri dell'UE miranti a prevenire o ritardare il primo consumo di droga.

 

Pari opportunità

Il 7 ottobre la Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo ha adottato una proposta di risoluzione di iniziativa sulla parità di genere nell’Unione europea (anno 2009), in vista dell’esame  in plenaria  del prossimo  25 gennaio. Il Parlamento europeo sta inoltre esaminando una proposta di risoluzione sull’eliminazione della violenza contro le donne e una proposta di risoluzione su misure UE a sostegno della parità di genere ai fini della conciliazione tra vita professionale e diritti e responsabilità familiari.

Il 16 ottobre si è svolta a Stoccolma una riunione ministeriale sull’importanza dell’uguaglianza di genere per la crescita economica e l’occupazione, tenutasi a margine  di una conferenza sullo stesso tema organizzata dalla Presidenza Svedese, si inscrive nell’ambito del processo di rinnovamento della strategia di Lisbona per la crescita e l’ occupazione dopo il 2010. In base alla ricerca che ha costituito la base del dibattito, colmare il divario tuttora esistente tra i tassi di occupazione maschile e femminile potrebbe portare ad una crescita tra il 15% e il  45%  del PIL nell’Unione europea.

 

Orario di lavoro

A scarsa maggioranza (25 voti contrari, 24 a favore), la commissione per l'occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, martedì 29 settembre, ha respinto la relazione sulla proposta di direttiva che modifica la direttiva 2002/15/CE relativa all'organizzazione dell'orario di lavoro delle persone che svolgono attività mobili di trasporto stradale. I deputati non sono riusciti a mettersi d'accordo sul mantenimento di un regime unico da applicare tempo ai lavoratori dipendenti e a quelli autonomi del settore. Il testo è stato rinviato all'esame della commissione parlamentare per un'ulteriore discussione.

 

Parere motivato per non corretto recepimento direttiva 2000/78/CE

La Commissione europea ha inviato il 29 ottobre un parere motivato all'Italia per il non corretto recepimento delle norme comunitarie della direttiva 2000/78/CE che vietano la discriminazione basata su religione o convinzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali in materia di occupazione e condizioni di lavoro. La Commissione rileva che mentre la direttiva impone ai datori di lavoro l'obbligo generale di provvedere a una sistemazione ragionevole per le persone disabili, la legislazione italiana contiene disposizioni volte a facilitare il lavoro di queste persone, ma riguardanti solo certe categorie di disabili e non tutti. Inoltre, la legislazione italiana stabilisce una condizione speciale di "gravità" per l'inversione dell'onere della prova, che va oltre le prescrizioni della direttiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

XVI legislatura –Documentazione per le Commissioni – Attività dell’UE, Newsletter n. 87/XII, 31 ottobre 2009

Il bollettino è stato curato dall’Ufficio Rapporti con l’Unione europea (tel. 2145)