Allegato B
Seduta n. 267 del 16/1/2008
TESTO AGGIORNATO AL 19 FEBBRAIO 2008
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
l'8 agosto 2008 si svolgerà a Pechino la 29a edizione dei giochi olimpici, l'evento planetario il più «globale» in assoluto;
in questa occasione si darà appuntamento nella capitale cinese la gioventù sportiva di tutto il mondo, in rappresentanza di oltre duecento Paesi e saranno presenti oltre ventimila rappresentanti dei media di tutte le nazioni. L'audience televisiva prevista è di circa 4 miliardi di contatti;
per questo motivo le Olimpiadi rappresentano un palcoscenico unico nella comunicazione e nel dialogo mondiale, l'occasione più propizia per riaffermare i valori olimpici che perseguono l'abbattimento di ogni tipo di barriera di etnia, lingua, religione, politica e la promozione degli ideali di pace e di fratellanza fra i popoli;
questi valori affondano le proprie radici più che bimillenarie nell'antichità greca e si sono affermati con i Giochi di Olimpia che furono istituiti nel 776 a.C. All'epoca le Olimpiadi ben rappresentarono questi ideali di pace e di fratellanza, di rispetto dei diritti umani e delle regole;
la «tregua olimpica» infatti imponeva il rispetto dei giochi, dei partecipanti e degli spettatori, che non potevano essere oggetto di atti di guerra, in un periodo nel quale le città-stato greche si affrontavano quotidianamente in armi;
agli spondophoroi, ambasciatori che viaggiavano per tutta l'Ellade e le sue colonie per annunciare l'inizio dei giochi e la proclamazione della «tregua», era assicurata l'inviolabilità;
gli ideali dell'olimpismo, in particolare quelli della pace e del rispetto umano, sono stati ripresi nell'era moderna fin dalla rifondazione dei giochi olimpici, svoltisi per la prima volta ad Atene nel 1896;
questi valori si sono affermati con lo sport, anche dove l'azione diplomatica e politica ha fallito. Basti ricordare la ripresa delle relazioni fra la Cina e gli Stati Uniti con la cosiddetta «politica del ping pong», la «politica del cricket» fra India e Pakistan, la «partita della pace» fra la Germania federale e la Germania democratica, la presenza nelle ultime edizioni dei giochi olimpici di una squadra unificata fra la Corea del Nord e la Corea del Sud, la sfilata della squadra dell'Afghanistan, durante la cerimonia di apertura di Atene 2004, con alfiere una donna;
anche i prossimi giochi olimpici di Pechino devono rappresentare una ulteriore occasione per la riaffermazione di questi ideali, in un contesto internazionale e locale particolarmente difficile e sensibile alle grandi preoccupazioni che accompagnano la vita quotidiana dei popoli di tutto il mondo;
lo sport e le Olimpiadi che ne sono il massimo evento, non possono sostituirsi all'azione politica e diplomatica internazionale, ma possono accompagnarla ed in alcuni casi, come già citato, l'hanno addirittura anticipata;
i giovani di tutto il mondo, ragazze e ragazzi che costituiscono il futuro della Terra e che sono sensibili quant'altri mai alla difesa della pace e dei diritti umani, si fanno ogni quattro anni testimoni di questi valori;
assume, pertanto, particolare significato la recente approvazione da parte della 62a Sessione dell'Assemblea dell'Onu a New York della «tregua olimpica», sostenuta da 182 Paesi membri delle Nazioni Unite;
la presente mozione andrebbe considerata come un ulteriore riconoscimento delle iniziative intraprese dal nostro Paese, che facendosi interprete dei sentimenti dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale, ha ottenuto in sede Onu una vittoria dalle dimensioni storiche con l'approvazione di una risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni capitali,
impegna il Governo:
a rappresentare al Governo della Repubblica Popolare cinese e ai Governi dei Paesi partecipanti ai giochi olimpici di Pechino l'invito, nel rispetto della tregua olimpica, proposta all'Onu dal Cio e dalla stessa delegazione cinese, ad applicare una moratoria delle pene capitali per il 2008 e
ad avviare una politica di rispetto delle libertà - e innanzitutto di quelle morali, religiose e spirituali - e dei diritti umani che sono inscindibilmente legati, per storia e tradizione, ai valori di fratellanza e di amicizia che ispirano le Olimpiadi. È auspicabile quindi che questi valori trovino piena espressione anche nei giochi di Pechino, perché si dimostrino un evento di primaria grandezza non solo per ragioni organizzative, ma anche per adesione all'autentico spirito olimpico;
ad invitare l'Unione europea e tutti i Paesi membri dell'Unione europea a farsi interpreti di questo desiderio di pace e di rispetto della vita umana.
(1-00271) «Pescante, Elio Vito, Bondi, Airaghi, Angeli, Aracu, Armosino, Balducci, Barani, Barbieri, Beltrandi, Bernardo, Bertolini, Bianco, Calgaro, Campa, Carlucci, Ceroni, Colucci, Contento, Crimi, D'Agrò, D'Alia, Dato, De Zulueta, Delfino, D'Elia, Della Vedova, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, Fasolino, Giuseppe Fini, Garagnani, Germontani, Giancarlo Giorgetti, Goisis, Grassi, La Loggia, Lenna, Licastro Scardino, Lisi, Mancuso, Marinello, Mazzocchi, Mellano, Menia, Mereu, Osvaldo Napoli, Nardi, Nucara, Palmieri, Paniz, Paoletti Tangheroni, Pedica, Pedrizzi, Pelino, Antonio Pepe, Ponzo, Poretti, Raiti, Razzi, Realacci, Luciano Rossi, Rosso, Santori, Sanza, Tondo, Turco, Zacchera, Stradella, Martusciello, Simeoni, Pizzolante, Brusco, Casero, Del Bue, Valducci, Ciocchetti, Caligiuri, Leone, Biancofiore, Bonaiuti, Catone, D'Ulizia, Folena, Lucchese, Jannone».
Risoluzione in Commissione:
La IX Commissione,
premesso che:
la società di navigazione Tirrenia effettua collegamenti con la Sardegna in regime di convenzione;
la convenzione in scadenza nel 2008 è stata prorogata con la legge finanziaria 2006. La Legge finanziaria del 2007 ha impegnato risorse ulteriori sulla convenzione;
questa proroga che non pare essere in linea con l'orientamento europeo che privilegia il libero mercato è la base del Piano industriale Tirrenia, del rinnovo del contratto di lavoro e del processo di privatizzazione di Tirrenia SpA;
la Regione Sardegna, pur non impugnando il provvedimento di proroga, ha contestato il prolungamento della convenzione, proponendo l'estensione del principio della continuità territoriale ai collegamenti marittimi;
la Regione Sardegna lamenta disservizi e carenza del vettore in particolare sul trasporto delle merci e in generale sulle linee del sud dell'Isola,
impegna il Governo:
ad adottare le iniziative necessarie a chiarire la scelta della proroga della convenzione anche alla luce della normativa europea;
ad adottare iniziative volte a promuovere l'apertura di un tavolo di trattativa tra la Regione, Tirrenia SpA, sindacati dei lavoratori per trovare le giuste soluzioni rispetto alle problematiche poste dalla Regione Sardegna.
(7-00321) «Attili, Sanna, Fadda, Schirru».