Allegato A
Seduta n. 253 del 5/12/2007

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(Sezione 5 - Iniziative per l'annullamento governativo straordinario della delibera del comune di Venaria (Torino) con cui è stata conferita la cittadinanza onoraria a Silvia Baraldini)

LA RUSSA, MENIA, LAMORTE, PEDRIZZI, PROIETTI COSIMI, ANTONIO PEPE, LEO, GERMONTANI, DE CORATO, AIRAGHI, BELLOTTI, FILIPPONIO TATARELLA, ALBERTO GIORGETTI, HOLZMANN, MANCUSO, LISI e ULIVI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
con una cerimonia svoltasi nella sala del consiglio comunale, l'amministrazione di Venaria (un comune in provincia di Torino) ha conferito, il 1o dicembre 2007, la cittadinanza onoraria a Silvia Baraldini, ex attivista, oggi libera grazie all'indulto, che ha scontato 23 anni di carcere negli Stati Uniti per associazione sovversiva, prima di essere estradata in Italia nel 1999;
nel corso della suddetta cerimonia, in cui ha partecipato, tra gli altri, anche l'onorevole Pasqualina Napoletano (parlamentare europeo di sinistra), il sindaco di Venaria, Nicola Pollari, ha pronunciato le seguenti parole: «L'amministrazione venariese, portando a compimento una delibera del consiglio comunale del 1998, ritiene doveroso lanciare un segnale importante anche se puramente simbolico. Dando la cittadinanza a chi ha ricevuto una pena ingiusta, siamo convinti che le pene debbano essere proporzionate al delitto e debbano, comunque, avere sempre una valenza rieducativa e riabilitativa»;
Silvia Baraldini, arrestata nel 1982, è stata condannata a complessivi 43 anni di carcere il 15 febbraio 1984 da un tribunale degli Usa per «cospirazione in attività criminose» (militanza in gruppi estremistici), nonché per partecipazione a rapina a mano armata a un furgone portavalori, che causò la morte di due poliziotti e una guardia privata;
tutta l'attività politica di Silvia Baraldini è stata ispirata ai principi del movimento «sessantottino», che, come è noto, radicalizzò la lotta politica pur di raggiungere gli obiettivi prefissati;
agli interroganti appare inaccettabile, sul piano morale, che istituzioni pubbliche come gli enti territoriali continuino a riabilitare chi, in passato, ha perseguito idee che hanno prodotto solo morte e sangue, attraverso il conferimento di cittadinanze onorarie a terroristi, invece che alle vittime o a chi, per la società civile, ha rappresentato e rappresenta fulgidi esempi di legalità;
un conto è voler riabilitare chi in passato ha sbagliato, altro, invece, è portarlo ad esempio per le giovani generazioni attraverso iniziative pubbliche degne della più ferma condanna politica;
con gli effetti dell'indulto approvato dal Parlamento nel 2006, la giustizia italiana, rimettendo in libertà numerosi criminali,

ha dimostrato di non saper garantire la certezza della pena -:
quali urgenti iniziative il Ministro interrogato intenda assumere, al fine di verificare se, con riferimento a quanto esposto in premessa, non ricorrano gli estremi per attivare l'annullamento governativo straordinario di cui all'articolo 138 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (testo unico sull'ordinamento degli enti locali), per quelli che appaiono agli interroganti evidenti vizi di legittimità della delibera del comune di Venaria, con cui si è provveduto a conferire, anche inopportunamente, la cittadinanza onoraria all'ex terrorista Silvia Baraldini.
(3-01479)
(5 dicembre 2007)