Allegato B
Seduta n. 252 del 29/11/2007

ATTI DI INDIRIZZO

Risoluzione in Commissione:

La IX Commissione,
premesso che:
con legge 24 dicembre 1986 è stato disciplinato l'affidamento in concessione, per la durata di anni 30, della costruzione delle nuove strutture e della gestione dell'Aeroporto di Venezia-Tessera, mediante la costituzione di una società per azioni «con partecipazione paritetica, e complessivamente maggioritaria, della Regione Veneto, della provincia di Venezia e del Comune di Venezia» promossa dal Ministro dei trasporti di concerto con il Ministro del tesoro;
la concessione venne effettivamente affidata ad una Società per azioni, denominata SAVE, alla quale hanno partecipato con il 17 per cento ciascuno la Regione Veneto, per il tramite della propria finanziaria Veneto Sviluppo Spa, la Provincia di Venezia ed il Comune di Venezia; con il 30 per cento complessivo investitori privati; con il 10 per cento il Porto di Venezia e per il rimanente 9 per cento altri enti locali;
la SAVE Spa ha beneficiato di ingenti investimenti pubblici (oltre euro 200.000.000) per la realizzazione delle nuove infrastrutture aeroportuali (aerostazione, piste, hangar, eccetera);
attraverso acquisizioni successive, le quote degli investitori privati e quella originariamente sottoscritta dall'Autorità portuale sono state concentrate nelle mani di soggetti privati, facenti capo ad Enrico Marchi ed Andrea De Vido;
tali partecipazioni sono confluite nella Marco Polo Holding Spa unitamente alla quota del 17 per cento spettante alla Regione Veneto, e detenuta attraverso la finanziaria Veneto Sviluppo Spa;
in tal modo la Marco Polo Holding Spa, nella quale la maggioranza era detenuta dai soggetti privati facenti capo ad Enrico Marchi ed Andrea De Vido, è divenuta l'azionista di maggioranza di SAVE Spa;
attraverso i patti parasociali stipulati al momento della costituzione di Marco Polo Holding Spa, è stato previsto che la partecipazione di Veneto Sviluppo Spa venga ceduta ai soci privati della Holding, con completa estromissione del pubblico dalla maggioranza di controllo della concessionaria;
che in tal modo si è operata una privatizzazione di fatto della società concessionaria dell'Aeroporto di Venezia-Tessera, nella quale la Provincia di Venezia ed il Comune di Venezia sono rimasti soci di minoranza, senza alcuna possibilità di intervenire nella governance a tutela degli interessi pubblici per cui ne è stata originariamente, con la legge istitutiva, prevista la partecipazione alla Società, e senza aver potuto in alcun modo essere parte di un processo di privatizzazione di una struttura di grande rilevanza per il territorio di loro competenza;
la Regione Veneto, senza neppure una discussione ed approvazione in Consiglio Regionale, attraverso la propria finanziaria Veneto Sviluppo Spa, ha pertanto consentito, al di fuori di qualsiasi procedura trasparente e concorrenziale, ad un gruppo privato di impadronirsi del controllo di una delle maggiori strutture aeroportuali del Paese;
tale gruppo privato, attraverso la quotazione in borsa della SAVE Spa ed altre operazioni finanziarie, estranee alle finalità per le quali è stata assentita la concessione aeroportuale, sta operando senza coordinarsi con gli enti locali, e quindi senza tener conto delle necessità generali di sviluppo del territorio;
in particolare, nessun investimento strutturale è stato effettuato da SAVE Spa, successivamente a quelli finanziati con fondi pubblici, nonostante l'ingente liquidità accumulata;

al contrario, la Società SAVE Spa ha investito tali liquidità in operazioni mobiliari, in partecipazioni ed in attività imprenditoriali estranee alla gestione della concessione aeroportuale;
la situazione esistente, determinata anche dal modo con cui è stata gestita la liberalizzazione dei servizi da parte di SAVE Spa, ha prodotto inevitabili ripercussioni sui diritti dei lavoratori e sulla qualità del servizio offerto, come dimostrato dall'accentuato stato di conflittualità sindacale;

impegna il Governo

ad effettuare ogni più opportuna verifica circa la gestione dell'Aeroporto di Venezia-Tessera, da parte della concessionaria SAVE Spa, con riguardo alla corretta utilizzazione dei fondi ricavati dall'esercizio della struttura aeroportuale per il perseguimento degli scopi della concessione, e con riguardo al possesso delle necessarie certificazioni rilasciate dagli Enti competenti, nonché circa la corrispondenza di quanto previsto nel piano di sviluppo aeroportuale, presentato in occasione della richiesta di estensione della concessione al 2041, con gli investimenti effettivamente realizzati con particolare riguardo a quelli relativi alla sicurezza dell'operatività totale dello scalo veneziano.
(7-00315)
«Attili, Martella, Velo, Fincato, Viola, Crema, Cacciari, Zanella, Donadi».