Allegato B
Seduta n. 252 del 29/11/2007

TESTO AGGIORNATO AL 18 DICEMBRE 2007

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PUBBLICA ISTRUZIONE

Interrogazione a risposta in Commissione:

GRIMOLDI, GOISIS e ALESSANDRI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
nella Regione Lombardia il numero di alunni iscritti alla scuola primaria supererebbe

il numero degli organici di fatto;
l'accentuata diversificazione tra organico previsionale e dotazioni attribuite in fatto, produce conseguenze assolutamente negative per le istituzioni scolastiche lombarde in termini di certezza di risorse professionali, di stabilità e di continuità didattica, condizioni assolutamente necessarie per le esigenze di progettazione e programmazione proprie della scuola dell'autonomia, nonché per le garanzie che si intendono dare alle famiglie in termini di offerta formativa;
sul piano nazionale, le Direzioni scolastiche regionali, vincolate da rigidi indirizzi di spesa, non avrebbero ancora fornito dati certi sugli organici disponibili per l'anno 2007/2008, tanto da costringere la maggior parte degli Istituti scolastici ad attingere dalle graduatorie provinciali dell'anno scolastico 2006/2007;
un esempio eclatante è dato dalla Scuola primaria di Via Pareto a Milano, dove si sarebbe determinata una situazione paradossale, quale l'assunzione di tre insegnanti (di cui due residenti in Sicilia, e il terzo iscritto nella graduatoria provinciale di Roma) che dopo aver accettato la relativa nomina, avrebbero immediatamente richiesto il congedo per malattia;
la «scuola» in parola avrebbe quindi applicato il regolamento sulla sostituzione dei docenti assenti, ricorrendo alla task force di pronto intervento, costituita da insegnanti che possono essere assunti per supplenze brevi, con precedenza assoluta rispetto agli altri iscritti nella graduatoria (articolo 7, settimo comma, del decreto ministeriale 13 giugno 2007);
il ricorso alle «supplenze», provoca «discontinuità educativa»;
il processo educativo, come affermano noti pedagogisti e sociologi, si inserisce nella continuità del processo di apprendimento, il quale trova nelle strutture concettuali degli ambiti disciplinari il fine-mezzo per la sua realizzazione;
nonostante queste chiare determinazioni dell'analisi psicopedagogica, il processo educativo nella società e nella scuola è caratterizzato da fratture sempre più evidenti;
una di queste «fratture» gravissime è rappresentata dalla decisione del Ministero della Pubblica istruzione a ridurre il solo organico di diritto di circa 14.000 unità, per contenere la levitazione delle spese a favore del comparto scuola, i cui costi avrebbero superato il budget massimo di 626 milioni di euro;
tale riduzione corrisponde all'adozione delle misure di razionalizzazione, previste nel comma 605 dell'articolo 1 della Legge Finanziaria 2007, e inerenti la revisione, dall'anno scolastico 2007/2008, dei parametri per la formazione delle classi e l'innalzamento del valore medio del rapporto alunni/classe dello 0,4 (dall'attuale valore di 20,6 al valore di 21, in misura differenziata per i vari ordini di scuola);
ad avviso degli interroganti il tipo di razionalizzazione che il Ministro della Pubblica istruzione intende applicare è caratterizzato da un economicismo di fondo, secondo cui la scuola è la ruota meno importante del meccanismo sociale;
per la scuola dell'infanzia l'organico sarebbe di 80.486 unità (80.410 lo scorso anno); invariato il numero dei posti assegnati per gli anticipi nella materna, 610; nella primaria 226.614 posti (229.136 nell'anno scolastico 2006-2007); invariato anche il numero dei posti per gli anticipi nella primaria, 2.550; nella secondaria di primo grado 150.827 posti a fronte dei 152.614 dell'anno scolastico 2006-2007; 222.333 nella secondaria di secondo grado a fronte dei 225.077 registrati nell'anno scolastico 2006-2007;
come mai non si sia proceduto in tempo alla quantificazione e alla ripartizione a livello regionale delle dotazioni organiche dei docenti;

se, alla luce della variegata realtà del territorio nazionale, e delle diverse condizioni economiche, sociali, culturali e geomorfologiche non ritenga opportuno adottare criteri e parametri volti a contemperare sia il dato numerico degli alunni sia le diverse complessità territoriali, applicando per l'anno scolastico 2008/2009 indicatori e correttivi che consentano deroghe al criterio rigido indicato nella legge 296/2006, onde evitare che si determinino alterazioni dei relativi modelli didattici e organizzativi che si intendono consolidare, come il tempo pieno e prolungato, con gravi lesioni dei diritti degli alunni;
se in relazione a quanto sopra evidenziato, vi sia stata un'interlocuzione e un proficuo raccordo con tutti i soggetti, territorialmente competenti, anche al fine di attuare la riconduzione in organico di diritto di tutti i posti che sono necessari per garantire l'effettivo funzionamento del sistema scolastico;
se non ritenga opportuno disporre le visite fiscali per malattia fin dal primo giorno di assenza dei docenti dal servizio;
se, alla luce di quanto si sarebbe verificato nella scuola primaria di Via Pareto a Milano, anche al fine di garantire la continuità didattica, non ritenga che sarebbe opportuno modificare la normativa che consente al personale docente già assunto in ruolo, in possesso dell'abilitazione tramite concorso per soli titoli, iscritto nella prima fascia delle graduatorie permanenti di preservare l'iscrizione nelle graduatorie permanenti di due differenti province.
(5-01829)