Allegato B
Seduta n. 252 del 29/11/2007

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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta scritta:

CAPEZZONE. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 12 novembre, in occasione del World Travel Market di Londra, l'appuntamento dedicato al turismo mondiale, è stato presentato il «Country Brand Index 2007» (CBI 2007), lo studio internazionale sull'immagine di oltre quaranta Paesi nel mondo, condotto da FutureBrand, network internazionale leader nella strategia di branding e nel design delle marche, in collaborazione con la Global Travel Practice di Weber Shandwick, multinazionale di comunicazione e Relazioni Pubbliche (http://www.countrybrandindex.com/);
il CBI si basa su molteplici livelli di analisi e include informazioni storiche tratte da dati statistici sui flussi di traffico di turisti e viaggiatori, tradizionali ricerche di mercato quantitative e opinioni di esperti internazionali del settore dei viaggi. L'indagine analizza il ruolo e le opportunità di «promuovere» i Paesi come brand e ne stila la classifica impiegando un set di parametri. L'indice presenta classifiche, trend emergenti, motivazioni al viaggio, sfide e opportunità nell'ambito di uno dei settori più importanti dell'industria mondiale: i viaggi e il turismo;
nonostante l'elevato valore come brand-paese l'Italia perde posizioni, scivolando al 5o posto della classifica mondiale, capeggiata, per il secondo anno consecutivo dall'Australia per «la grande varietà di esperienze di vacanza offerte al pubblico e uno sviluppo turistico che abbraccia l'intero territorio». Al secondo posto si posizionano gli Stati Uniti, mentre l'Inghilterra conquista la terza posizione per «la perfetta combinazione tra storia e modernizzazione»; stabile al quarto posto la Francia;
per quanto attiene le classifiche settoriali, mentre il Belpaese è tornato al primo posto nella classifica «Cultura» (architettura, belle arti e esecuzioni artistiche) è secondo, dietro l'Egitto, in quella «Storia» (eventi del passato celebrati da musei e monumenti) e in quella «Cibo/Gastronomia», dietro alla Francia. Nella classifica Famiglie (accogliere e fornire diverse possibilità di attività dedicate alle famiglie) conferma il 9o posto del 2006; esce dai primi 10 in quella definita «Authenticity» (presentazione di culture uniche e originali), in quella «Riposo/Relax» (dove il clima piacevole incontra una serie di offerte di relax), e, ancor più grave, in quelle «Spiagge», «Bellezze Naturali» e «Sicurezza»;
senza enfatizzare eccessivamente i dati della ricerca, c'è da chiedersi come sia possibile che un Paese che potrebbe vivere interamente di turismo e di servizi collegati continui a trascurare, o quantomeno sottovalutare, l'aspetto dell'immagine e della strategia di branding (e in quest'ottica va ricordato il caso emblematico del Portale Italia) -:
come il Ministero intenda affrontare quest'ennesimo pessimo segnale per l'industria turistica del Paese, dando un forte segnale di stimolo anche alle regioni che, a seguito della riforma del titolo V della Costituzione hanno assunto un ruolo centrale

e pertanto di estrema responsabilità nell'intero settore.
(4-05801)