Allegato B
Seduta n. 249 del 26/11/2007

...

UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta scritta:

SAMPERI. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
con la legge n. 341 del 1990 si istituiva come titolo di studio il diploma universitario e trovava così la sua pratica attuazione un tipo di diploma da molti anni esistente in altri paesi europei;
lo spirito di tale iniziativa è stato quello di voler agevolare quegli studenti che volessero immettersi nel mercato del lavoro attraverso una mirata formazione post-secondaria della durata di tre anni, ma che allo stesso tempo fosse sempre riconducibile al mondo universitario senza precludere loro la possibilità di continuare il percorso di studi verso una laurea di tipo quinquennale;
nel 1993, è stata recepita una direttiva comunitaria per la libera circolazione delle professioni;
in base a questa si riconosce ad ogni cittadino europeo con una formazione universitaria di almeno tre anni la possibilità di esercitare in qualsiasi Paese della Comunità Europea un'adeguata professione. Si è potuto verificare come in tutta Europa l'equiparazione tra Diplomi Universitari e Lauree Triennali sia stata praticamente sancita;
in Italia l'equipollenza dei diplomi universitari triennali alle corrispondenti lauree di primo livello non è divenuta ancora legge, nonostante nel 1997, l'onorevole Berlinguer, Ministro dell'Università e delle Ricerca Scientifica e Tecnologica, individuava nel Diploma Universitario un percorso didattico del tutto simile alla laurea triennale, introducendo anche un consistente credito formativo;
con l'ultima riforma universitaria circa ottantamila studenti, che tra il 1990 ed il 2001 hanno conseguito il Diploma Universitario si sono trovati ingiustamente penalizzati, in quanto al loro titolo di studio non è riconosciuta alcuna validità spendibile nel mercato del lavoro e nelle università;
un eventuale intervento legislativo volto a parificare, come avvenuto in tutta l'Unione Europea, i Diplomi Universitari e le Lauree Triennali non avrebbe alcuna ricaduta finanziaria per il sistema universitarie -:
se il Governo non intenda farsi promotore di un intervento normativo diretto a garantire a quei cittadini italiani titolari di un Diploma Universitario gli stessi diritti oggi garantiti ai cittadini dell'Unione Europea, attuando una equiparazione degli stessi Diplomi alle Lauree Triennali ai fini dell'accesso al mercato del lavoro e di un idoneo riconoscimento curriculare.
(4-05751)