Allegato B
Seduta n. 234 del 30/10/2007

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RIFORME E INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta:

DE CRISTOFARO. - Al Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, al Ministro per la solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
legge della 328 del 2000 nata con la finalità di assicurare un sistema integrato di interventi e servizi sociali in grado di alleviare il disagio sociale che quotidianamente vivono le fasce deboli e svantaggiate della cittadinanza ha, con tutti i suoi limiti, operato una vera e propria rivoluzione copernicana nel settore socio-assistenziale, sancendo il diritto dei cittadini ad ottenere quelle prestazioni, nell'ottica di un sistema integrato di servizi, finalizzate al miglioramento della qualità della vita, grazie anche alla professionalità degli operatori impiegati;
in particolare nell'area flegrea, zona particolarmente sensibile a questioni di disagio sociale, per conto dell'Ambito Territoriale n. 4 (Comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida e ASL NA2) sono impegnati fin dal 2002, 17 operatori che hanno ricevuto l'incarico libero professionale, a seguito di avviso pubblico di selezione nell'ambito dei progetti «Promozione dell'affido familiare», «Centro Donne in Difficoltà» e «Segretariato Sociale» con

varie qualifiche (3 assistenti sociali, 1 sociologo coordinatore, 2 psicologi, 8 educatori, 3 animatori);
tale incarico professionale è stato di volta in volta rinnovato, nonostante i tagli agli stanziamenti apportati nel corso degli anni, vista l'essenzialità raggiunta sul territorio dai suddetti servizi. La convenzione, ascrivibile alla tipologia contrattuale delle co.co.co., è stata stipulata con il comune di Pozzuoli, Ente capo fila dell'Ambito n. 4, il cui referente prioritario è comunque la Regione Campania, per quanto concerne l'attuazione della legge 328 del 2000, come previsto all'articolo 6 di detta legge;
gli operatori di questo Ambito da anni rivendicano una maggiore stabilità delle loro condizioni lavorative e la trasformazione dei progetti in servizi stabili sul territorio. Negli ultimi anni c'è stato invece un progressivo taglio dei fondi previsti per la prosecuzione dei progetti attivati ai sensi della legge 328 del 2000 tanto che sono state le 30 ore settimanali per operatore nel 2002 sono state ridotte alle attuali 14;
con la legge finanziaria 2007 sembravano potersi attivare i percorsi di stabilizzazione dei lavoratori precari a vario titolo e come riflesso sulla fattispecie rendere anche definitiva la presenza del sistema integrato di interventi e servizi sociali nel territorio dell'Ambito regionale campano n. 4, garantendo la continuità di servizi divenuti ormai essenziali per la popolazione;
parrebbe all'interrogante estremamente grave che nelle more dei numerosi vincoli finanziari che fanno obbligo agli Enti locali del rispetto del patto di stabilità economica si arenasse una legge tanto essenziale come la 328 capace di promuovere al contempo pari opportunità e diritti di cittadinanza oltre a diminuire le condizioni di bisogno e di disagio individuale e familiare;
inoltre la poca chiarezza nella formulazione della finanziaria 2007, malgrado l'impegno verso un percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari nella Pubblica Amministrazione crea ulteriore difficoltà nell'applicazione delle procedure e nella definizione dei tempi di attuazione di tale stabilizzazione e delle prospettive occupazionali degli operatori precari, tra i quali rientrerebbero anche i 17 operatori sociali dell'area flegrea, stabilendo tra l'altro un arco temporale - due anni dal 2007 al 2009 - che rischierebbe anche nel caso di una assunzione in ruolo progressiva di determinare condizioni di disparità tra i lavoratori stessi -:
se i Ministri in indirizzo non ritengano, proprio per i buoni risultati della 328 in questo territorio e più complessivamente per la sua valenza sociale, di assumere le opportune idonee per favorire la prosecuzione nell'Ambito 4 dell'area flegrea dell'esperienza fin qui svolta dai servizi sociali, anche fornendo gli opportuni chiarimenti volti a individuare una modalità di stabilizzazione in tempi brevi del rapporto di lavoro degli operatori che svolgono le loro mansioni professionali in tale territorio;
se al contempo non considerino necessario attraverso un apposito strumento interpretativo delle disposizioni della legge finanziaria per il 2007, chiarire di chi sia la competenza di un'eventuale presa in carico di lavoratori precari e a chi debbano rivolgere la loro istanza di una prospettiva lavorativa stabile, in modo da evitare, in via generale e nel caso di specie descritto in premessa, continui differimenti e rimpalli di competenza tra i vari enti coinvolti.
(4-05465)