Allegato B
Seduta n. 234 del 30/10/2007

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INFRASTRUTTURE

Interrogazioni a risposta scritta:

STRIZZOLO, PERTOLDI e MARAN. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'Autostrada A4 Venezia-Trieste costituisce uno dei tratti del Progetto prioritario n. 6, più comunemente noto come Corridoio V e, nel contempo, una delle dorsali della mobilità del Nord Est, nonché della connessione tra l'Italia e l'Europa Centro orientale; l'infrastruttura è di anno in anno sempre più obsoleta a causa del costante aumento del traffico, soprattutto pesante, originato nel Nord Est e proveniente da oltre frontiera;
l'obsolescenza comporta un progressivo venir meno dei requisiti di sicurezza per la circolazione. A riprova di ciò basti pensare all'alto numero di incidenti che si verificano soprattutto nella tratta San Donà di Piave-Quarto D'Altino;
non è pertanto più rinviabile la costruzione della terza corsia dell'intera tratta compresa fra Quarto D'Altino e Villesse, indispensabile al fine di ripristinare una adeguata capacità di trasporto dell'infrastruttura e i dovuti standard di sicurezza;
la concessionaria pubblica Autovie Venete è da tempo impegnata per la progettazione e costruzione della menzionata terza corsia, proponendo di realizzare l'intera tratta da Quarto D'Altino a Villesse;
il concedente ANAS ha fino ad oggi consentito di inserire nel Piano finanziario della società la sola tratta di terza corsia Quarto D'Altino-San Donà di Piave, con la conseguenza di assentire solamente alla realizzazione di tale segmento di infrastruttura;
la realizzazione dell'intera terza corsia non è più rinviabile e pertanto essa va rapidamente inserita nel Piano finanziario di Autovie Venete in modo che la Concessionaria possa disporre di entrate tariffarie tali da finanziare l'opera;
una parte delle presenti entrate tariffarie di Autovie Venete deriva dalla attuale gestione della Tangenziale di Mestre. Il Governo ha recentemente definito un'intesa con la Regione Veneto che ristorna le entrate del sistema vecchia Tangenziale più nuovo Passante a favore di una società mista Stato-Regione Veneto, facendo così venire meno una porzione essenziale del flusso di cassa ad Autovie Venete e, pertanto, una parte significativa degli utili aziendali da indirizzare alla costruzione della terza corsia;
è necessario garantire ad Autovie Venete adeguate entrate tariffarie per poter dare seguito alla costruzione della terza corsia per l'intera tratta Quarto D'Altino-San Donà di Piave -:
se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario sollecitare l'ANAS affinché collabori con Autovie Venete per la più

rapida definizione ed approvazione del Piano finanziario della Concessionaria, includendovi l'intera terza corsia;
se non ritenga opportuna la massima collaborazione tra Stato, Concessionaria e Regioni interessate al fine di accelerare il rilascio delle autorizzazioni necessarie ad avviare i lavori della terza corsia, ricorrendo anche all'ausilio di un Commissario governativo.
(4-05448)

BUONTEMPO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la strada statale n. 153 della Valle del Tirino durante il periodo estivo è stata gravemente danneggiata dai devastanti incendi che hanno colpito la Regione Abruzzo;
la stessa statale è stata necessariamente chiusa per inagibilità a causa degli ingenti danni subiti;
tale chiusura determina ogni giorno pesanti conseguenze per il collegamento tra le città dell'Aquila e Pescara costringendo a percorsi insidiosi e estenuanti file migliaia di automobilisti-:
quali iniziative il Governo intenda assumere per definire e quantificare i danni nonché provvedere nei tempi più brevi possibili il ripristino della viabilità sulla direttrice della strada statale n. 153 della Valle del Tirino.
(4-05449)

FRATTA PASINI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
lunedì 2 luglio, il Ministro delle infrastrutture, ha inaugurato sei nuovi collegamenti ferroviari con treni Eurostar, tra Milano e Venezia, ma tali collegamenti escludono inspiegabilmente Verona dalle fermate previste;
tale decisione ha sollevato le legittime e vibrate proteste del sindaco di Verona, in quanto l'eliminazione della sosta ferroviaria nella città, penalizza l'intera rete di trasporti del veronese e del suo bacino d'utenza, e non considera sia l'importanza economia e produttiva che la città e la provincia di Verona rivestono, sia il rilievo dei flussi turistici verso la città scaligera ed il suo hinterland;
la scelta di Trenitalia infatti, privilegiando la sosta nella città di Padova rispetto a quella nella città di Verona, le riconosce evidentemente una priorità che desta dubbi e perplessità, in quanto queste due città meriterebbero almeno una uguale considerazione nell'ambito dei trasporti ferroviari, in considerazione anche del fatto che Verona è situata strategicamente sullo sbocco della ferrovia del Brennero nella Valle Padana;
è inoltre inquietante quanto dichiarato dall'amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti circa l'indisponibilità di fondi per la realizzazione della tratta ferroviaria ad alta velocità Verona-Padova il che allontana nel tempo la realizzazione completa della ferrovia ad alta velocità Milano-Venezia -:
se non ritengano assolutamente urgente ed indispensabile intervenire nei confronti di Trenitalia al fine di includere che fra le soste previste dai nuovi collegamenti dei treni Eurostar anche la stazione di Verona, in considerazione del rilievo economico della città e della sua collocazione sulla linea ferroviaria del Brennero;
se siano effettivamente mancanti i finanziamenti per la realizzazione della tratta ad alta velocità Verona-Padova ed entro quali tempi si intenda completare tale opera fondamentale per l'economia del nord-est d'Italia.
(4-05450)

MIGLIORI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la Società Grandi Stazioni che risulta proprietaria degli spazi commerciali nelle grandi aree ferroviarie sta procedendo a iniziative giudiziarie di sfratto per le piccole

aziende locatarie degli spazi commerciali operanti tradizionalmente all'interno delle grandi stazioni;
la finalità di tale iniziativa risulta letale per molte microaziende ivi operanti con evidenti riflessi negativi anche d'ordine commerciale;
risulta conseguenzialmente in atto una controversia giudiziaria tra tali aziende e Grandi Stazioni Spa -:
quali iniziative urgenti si intendano assumere nei confronti di Grandi Stazioni Spa al fine di tutelare l'occupazione e il futuro delle aziende commerciali operanti all'interno delle stazioni ferroviarie più importanti.
(4-05454)