Allegato B
Seduta n. 231 del 25/10/2007

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INFRASTRUTTURE

Interrogazione a risposta in Commissione:

FASCIANI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 40 del decreto legislativo n. 163 del 2006 (codice dei contratti pubblici) demanda al regolamento di attuazione del codice di cui all'articolo 5 la disciplina di importanti aspetti relativi al sistema di qualificazione per eseguire lavori pubblici;
in base all'articolo 67, comma 3, della bozza di regolamento predisposta dal Ministero delle infrastrutture, le SOA non possono ricorrere a prestazioni esterne alla loro organizzazione aziendale per l'espletamento della loro attività, «compresa l'attività di promozione commerciale»;
l'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, con determinazione n. 03/06, aveva disposto che tutte le attività promozionali dovessero essere svolte da personale dell'organico delle SOA, con ciò mostrando di imputare ai promotori i numerosi falsi documentali riscontrati nell'ambito delle verifiche ispettive, con un evidente generalizzazione di responsabilità personali a carico di un'intera categoria;
nell'ottobre 2006, il TAR del Lazio aveva annullato tale determinazione, ritenendo in particolare quest'ultima viziata dalla violazione del principio di ragionevolezza e proporzionalità dell'azione amministrativa; la questione è ancora pendente innanzi al Consiglio di Stato;
a fronte di tale pronuncia della giustizia amministrativa il Governo ripropone tale previsione nell'ambito della richiamata bozza di regolamento;
tale disposizione, qualora confermata nel testo definitivo del regolamento, comporterebbe il venir meno di un'intera categoria professionale;
ciò produrrebbe ingenti danni economici e inevitabili e sostanziali ricadute anche sul piano occupazionale, considerato che il settore assorbe circa mille soggetti;
appare necessario, quindi, perseguire con la massima efficacia l'obiettivo di una maggiore trasparenza nel settore dei lavori pubblici, trovando però soluzioni diverse che consentano di individuare con chiarezza le funzioni e i limiti operativi dei singoli soggetti coinvolti nel processo e ponendo a carico di ognuno specifiche responsabilità e sanzioni -:
quali iniziative - al fine di perseguire il fondamentale obiettivo della trasparenza nei lavori pubblici - intenda adottare per individuare soluzioni alternative rispetto a quella contemplata dall'articolo 67, comma 3, della bozza di regolamento attuativo del codice dei contratti pubblici, tenendo conto delle criticità per la categoria dei promotori commerciali delle SOA e dei risvolti occupazionali che deriverebbero dall'applicazione di tale previsione.
(5-01666)

Interrogazione a risposta scritta:

FABRIS. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto appreso dalla stampa nazionale e locale, la Società delle Autostrade Brescia-Padova ha definito con l'avvocato Guglielmo Ascione una parcella pari a 4 milioni di euro in corresponsione ad un non precisato e generalizzato incarico di assistenza nell'iter procedurale di fronte alla Commissione europea per il rinnovo della concessione Brescia-Padova, la cui data di scadenza, prevista inizialmente per il 2013, è stata successivamente prorogata sino al 2026;
in particolare, secondo quanto appreso dalla stampa, sembrerebbe che ai fini del conseguimento della proroga della concessione al 2026 la società Serenissima abbia presentato un nuovo piano finanziario da 3.200 milioni di euro come previsto dalla Convenzione Unica imposta dal Ministro interrogato;
inoltre, sempre secondo le notizie fornite dalla stampa e le dichiarazioni rese dalla dottoressa Manuela Dal Lago, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Serenissima, risulterebbe che l'avvocato Guglielmo Ascione, per questo singolo mandato, abbia già ricevuto, dei 4 milioni di euro cui alle premesse precedenti, 1,2 milioni di euro in tre tranche;
l'avvocato Gugliemo Ascione, secondo quanto apparso nella stampa nazionale, prima di esercitare la professione di avvocato penalista, era un Pubblico Ministero che nel 1995, ha chiesto l'archiviazione delle accuse mosse da Sergio Cusani, imputato di Tangentopoli, nei confronti dell'allora magistrato Antonio Di Pietro per abuso in atti d'ufficio e diffamazione -:
se corrisponda al vero quanto descritto in premessa e in caso positivo cosa ne pensi e quali valutazioni intenda esprimere al riguardo il Ministro interrogato;
se e quali iniziative saranno assunte dal Ministro interrogato per limitare l'entità finanziaria di tale parcella considerato che le risorse gestite dalla Società delle Autostrade Brescia-Padova, Società partecipata in maggioranza da enti pubblici, derivano da una concessione pubblica e i fondi che la stessa società utilizza provengono dalla riscossione delle tariffe autostradali previsti dai piani finanziari autorizzati e controllati da ANAS.
(4-05422)