Allegato B
Seduta n. 231 del 25/10/2007

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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

FAVA, ALESSANDRI, ALLASIA, BRIGANDÌ, MONTANI, FUGATTI, PINI e GRIMOLDI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi dieci anni i prezzi alla produzione dei prodotti alimentari sono aumentati del 12,2 per cento, a fronte di una crescita dei prezzi al consumo pari al 21,6 per cento. Tale disparità si è particolarmente accentuata a seguito dell'entrata in vigore dell'euro e, in specie, nel periodo compreso tra il 2003 ed il 2006, durante il quale i prezzi al consumo sono cresciuti del 7,1 per cento e quelli alla produzione appena dello 0,9 per cento;
da quanto sopra risulta evidente l'esistenza di un problema di distribuzione del valore aggiunto all'interno delle filiere agroalimentari a vantaggio delle componenti contrattualmente più forti e, in particolare, della grande distribuzione organizzata (GDO), attraverso la quale passano circa i due terzi delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari;
da recenti studi (FEDAGRI, 2007) risulta che il valore finale di un prodotto alimentare si distribuisce per il 51 per

cento in favore della GDO, per il 30 per cento dell'industria ed appena per il 19 per cento dell'agricoltura che, nel giro di un decennio, ha perduto circa il 40 per cento della sua quota di valore aggiunto all'interno delle filiere agroalimentari;
il crescente indebolimento della componente agricola all'interno delle filiere agro-alimentari, sebbene generalizzato, interessa in modo particolarmente pesante i settori interessati ai prodotti di base, per i quali è più forte la concorrenza, anche da Paesi terzi, e sono, di fatto, pressoché impossibili, le politiche di qualificazione in base all'origine ed alla qualità dell'offerta;
tra settori, maggiormente esposti alla costante erosione dei prezzi alla produzione vi è sicuramente quello delle carni suine che, tra le altre cose, nell'ultimo anno e mezzo, sta anche patendo gli effetti della forte crescita del prezzo dei cereali che, per tale settore, sono fattori produttivi e, quindi, incidono in modo rilevante sui costi di produzione, rendendo ancora più evidente l'erosione dei prezzi di cui sopra;
la crescente disparità tra prezzi alla produzione ed al consumo e la conseguente accentuazione dei margini distributivi determina un evidente conflitto di interessi tra la GDO, da una parte, e agricoltori e consumatori, dall'altra parte, che da tali margini sono entrambi, evidentemente, penalizzati: gli uni per il continuo decremento dei prezzi alla produzione; gli altri per la continua crescita dei prezzi al consumo -:
se e quali iniziative ritenga di intraprendere per evitare che, all'interno delle filiere agro-alimentari e, in specie di quelle suinicole, continuino a verificarsi evidenti speculazioni che, di fatto, determinano anomale distribuzioni del valore all'interno delle stesse filiere;
se e quali iniziative intenda intraprendere per favorire l'avvicinamento della fase produttiva agricola al consumatore e, in particolare, se non si ritenga di prevedere specifici interventi per favorire la realizzazione di centrali di acquisto, o dei cosiddetti farmers' markets.
(5-01670)