Allegato B
Seduta n. 225 del 17/10/2007

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AFFARI ESTERI

Interrogazioni a risposta scritta:

DELLA VEDOVA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il Presidente del Consiglio italiano, nel corso della sua visita ufficiale nella Repubblica Popolare di Cina nel settembre del 2006 aveva auspicato che gli incontri bilaterali di cooperazione in materia di diritti umani divenissero una base di relazione stabile con le autorità di Pechino, in segno di rinnovata fiducia e amicizia;
domenica 14 ottobre, mentre a Pechino stava per aprirsi il XVII congresso del Partito Comunista Cinese (PCC), si è avuta notizia dell'annullamento del vertice fra Germania e Repubblica Popolare di Cina, previsto per il prossimo dicembre, in materia di diritti umani;
la motivazione addotta da parte delle autorità cinesi è stata la «grave intromissione» negli affari interni della Repubblica Popolare di Cina del cancelliere tedesco, che nello scorso settembre ha incontrato il Dalai Lama in visita a Berlino -:
se non ritenga che l'annullamento del vertice tra il più grande paese dell'UE e la Repubblica Popolare di Cina, per l'incontro privato e non ufficiale del cancelliere tedesco con il Dalai Lama, dimostri quale sia, in questa fase, la disponibilità al dialogo in materia di diritti umani dei vertici del PCC;
se e in che modo intenda muoversi, attraverso canali politici e diplomatici, per esprimere la propria solidarietà al cancelliere tedesco e per contestare la scelta unilaterale compiuta dalle autorità di Pechino;
in che forme si sia realizzata nell'ultimo anno la cooperazione tra Italia e Repubblica Popolare di Cina in materia di diritti umani e con quali esiti;
se il Governo abbia posto alle autorità cinesi le questioni relative ai casi più eclatanti di persecuzione personale e politica e di violazione dei diritti umani registrati nella Repubblica Popolare di Cina, così come richiesto dal Parlamento con le mozioni 1-0033 e 1-00063 approvate dalla Camera dei Deputati in data 12 dicembre 2006.
(4-05280)

ZACCHERA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il 15 settembre il cittadino italiano Roberto De Nigris è stato sequestrato, ferito e rapinato in località Girardot, in Colombia, e rilasciato dopo 14 ore di rapimento;
del caso si sta occupando il locale comando di polizia;
nei giorni successivi il nostro connazionale si recava presso la nostra ambasciata di Santa Fe' de Bogota per consegnare copia della depositata denuncia alla polizia colombiana e chiedere la sola assistenza di poter essere agevolato nella richiesta di poter (a sue spese) rientrare il più presto possibile in Italia;
in occasione di questo contatto sarebbe stato trattato con assoluta noncuranza dalla persona addetta all'ufficio passaporti che non si sarebbe curata di segnalare la cosa ai propri superiori nonostante la gravità dell'episodio cui era stato oggetto il sig. De Nigris -:
se non si ritenga opportuno segnalare il fatto alla nostra rappresentanza diplomatica a Santa Fe' de Bogotà affinché in

futuro simili episodi non abbiano più a ripetersi e vi sia più attenzione quando i nostri connazionali si rivolgono agli uffici per segnalazioni di questo tipo.
(4-05292)