Allegato A
Seduta n. 225 del 17/10/2007

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(Sezione 14 - Iniziative in ordine alla lettera della federazione regionale Emilia Romagna degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri relativa agli impianti di termovalorizzazione)

FRANCESCATO e BONELLI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il 10 settembre 2007 la federazione regionale Emilia Romagna degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha inviato a tutti i sindaci, a tutti i presidenti delle province e a tutti gli assessori competenti della regione Emilia Romagna una lettera in cui si invitano gli amministratori a non concedere autorizzazioni a nuovi impianti di incenerimento nella regione per i rischi per la salute determinati dagli inceneritori;
la missiva è stata inviata sulla base di una preoccupazione da parte dei medici per i potenziali effetti nocivi derivanti dalla combustione dei rifiuti e con l'evidente obiettivo di tutelare la salute dei cittadini, così come previsto dal codice deontologico della categoria;
a seguito della lettera dei medici, il Ministro interrogato ha scritto ai Ministri Turco e Mastella, chiedendo di adottare tutte le misure ritenute necessarie, anche

non solo disciplinari, nei confronti dei responsabili, in quanto la richiesta dei medici esorbiterebbe dall'ambito delle attribuzioni degli ordini professionali;
lo stesso presidente della federazione degli ordini dei medici dell'Emilia Romagna, Giancarlo Pizza, ha, peraltro, dichiarato che la lettera è solo un invito «alla prudenza» ed essere prudenti quando si parla di salute «è un obbligo morale e deontologico», ribadendo poi che l'organismo che riunisce gli ordini dei medici della regione Emilia Romagna «non ha mai detto che sono da chiudere» i nove impianti esistenti o che «sono stati fatti contro la legge»;
giova, inoltre, ricordare che il ricorso alla termovalorizzazione dei rifiuti per la produzione di energia elettrica trova una giustificazione economica solamente grazie ai contributi pubblici concessi tramite il meccanismo del Cip 6 e che, pertanto, la politica che si vuole adottare è ben lontana dall'efficiente approvvigionamento energetico e da una corretta gestione del territorio;
inoltre, le agevolazioni per i termovalorizzatori sottraggono di fatto risorse alla produzione di energia rinnovabile, rendendo più difficile e incerto il rispetto degli impegni assunti dall'Italia sul protocollo di Kyoto -:
se il Ministro interrogato intenda insistere nella richiesta di misure nei confronti dei suddetti medici, che per dovere deontologico hanno espresso delle legittime forti perplessità circa il possibile impatto sulla salute degli impianti di termovalorizzazione, anche sulla base degli studi che li reputano pericolosi per la salute stessa, e se non si intendano avviare ulteriori studi sui possibili effetti dannosi degli impianti suddetti.(3-01351)