Allegato B
Seduta n. 218 del 5/10/2007

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

RAMPELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
i vigili urbani del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana (G.S.S.U.) di Roma hanno segnalato all'interrogante che l'ufficio stranieri e immigrazione della questura chiude alle ore 19,30 per riaprire alle ore 8,30 del giorno successivo;
l'articolazione dell'orario costringe i vigili urbani - nel caso in cui siano effettuate operazioni di polizia nei confronti degli stranieri durante le ore serali e notturne - a piantonare i fermati per tutta la notte, anche quando si tratta di semplici controlli sul permesso di soggiorno;
assai spesso tali piantonamenti devono essere fatti a vista dal momento che presso il comando centrale dei vigili urbani c'è una sola camera di sicurezza a norma e non ce n'è alcuna nei comandi dei singoli gruppi territoriali -:
in che modo intenda risolvere il problema e se non ritenga opportuno mantenere aperto per 24 ore l'ufficio immigrazione della questura di Roma, ciò al fine di agevolare tali operazioni nonché per risparmiare tempo e risorse sui piantonamenti.
(4-05126)

RAMPELLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'interrogante, su segnalazione di un consigliere del XVI Municipio di Roma, ha appreso che la stazione Trastevere, a differenza di tutte le altre stazioni della Capitale, non ha un posto fisso di polizia ferroviaria;
un qualsiasi utente dei trasporti pubblici che frequenti, anche solo di passaggio, la centralissima stazione può riscontrare: generali condizioni di insicurezza, sporcizia, degrado, ampi locali luogo di ritrovo (di giorno) e dormitorio (la notte) di sbandati, rom e drogati;
alla stazione Trastevere, ormai, non è più possibile attendere tranquillamente un treno o transitare nel piazzale Flavio Biondo senza essere colpiti da minacce, scippi, furti, danneggiamenti alle automobili;
l'ottimo nodo di scambio - che serve numerosi utenti - sta di fatto morendo per la negligenza da parte delle istituzioni competenti nel garantire sicurezza e decoro;
la stazione Trastevere è diventata una sorta «terra di nessuno» dove non c'è una minima sorveglianza - neanche diurna - e i cittadini viaggiatori, terrorizzati dalle carenze di controllo delle forze dell'ordine, sono quotidianamente esposti al rischio di essere aggrediti;
in tutte le altre medie e grandi stazioni della Capitale (San Pietro, Ostiense, Prenestina, e Tiburtina) non solo vi è un controllo per 24 ore dei luoghi interni ed esterni ma addirittura sono presenti cancelli che vengono chiusi negli orari notturni come a Tuscolana e Ostiense; in alcuni casi sono state anche installate telecamere di videosorveglianza -:
per quali motivi sia stato eliminato il posto fisso di polizia ferroviaria (Polfer) all'interno della stazione Trastevere;
in che modo intenda porre rimedio allo stato di insicurezza che regna nella stazione Trastevere e nei suoi dintorni, una situazione intollerabile che si pone al di fuori della legalità e che risulta, tra l'altro, aggravata da una differenziazione di controllo delle forze dell'ordine che varia da stazione a stazione;
se non ritenga opportuno ripristinare con urgenza presso la stazione Trastevere il posto fisso di polizia ferroviaria, presente in tutte le altre stazioni capitoline.
(4-05127)

ANGELO PIAZZA e GRILLINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
sabato scorso, 29 settembre 2007, si è tenuto nella città di Bologna un corteo di giovani appartenenti a diversi centri sociali, i quali tra l'altro protestavano contro il sindaco di Bologna, nel corso del quale i manifestanti non hanno rispettato il percorso autorizzato dal questore;
le forze dell'ordine non sono intervenute con la forza per interrompere la manifestazione, avendo il questore ed il prefetto di Bologna - nella loro discrezionalità tecnica - ritenuto preferibile e più efficace tale modalità di gestione della vicenda;
a seguito dell'opportuna e corretta scelta operativa del questore e del prefetto il corteo e la manifestazione si sono svolti, infatti, pacificamente senza disordini gravi né incidenti, né tantomeno vittime;
inopinatamente il sindaco di Bologna ha attaccato duramente il questore ed il prefetto, accusandoli di non essere intervenuti con la forza contro i manifestanti;
il sindaco ha, altresì, dichiarato che per tale ragione non parteciperà alle riunioni del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica;
molti esponenti politici, organizzazioni e cittadini di Bologna hanno espresso sostegno ed apprezzamento per l'operato del questore e del prefetto di Bologna in ordine alla gestione dell'ordine pubblico durante la manifestazione -:
quali iniziative il Ministro dell'interno intenda assumere per tutelare il prestigio ed il corretto operato del questore, del prefetto e delle forze dell'ordine di Bologna, nonché la loro piena autonomia nell'esercizio delle responsabilità in materia di ordine pubblico e se ritenga di disporre affinché sia invitato alle prossime riunioni del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica un rappresentante dell'amministrazione comunale diverso dal sindaco.
(4-05131)

GRIMOLDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
lunedì 3 ottobre si è verificata presso la sede centrale della Banca Monte dei Paschi di Siena, in Piazza Salimbeni, una rapina a mano armata compiuta da un ex esponente mai pentito delle Brigate Rosse che godeva del regime di semilibertà, Cristoforo Piancone, fermato poi dalla Squadra Mobile di Siena a seguito di un inseguimento, e da un suo complice, non ancora rintracciato;
solo l'eccellente intervento del Capo della Squadra Mobile di Siena, Gianluigi Manganelli, ha permesso che la cattura di Piancone si svolgesse senza alcuno spargimento di sangue;
la scelta di Siena come base per compiere un reato appare quanto meno stravagante, essendo la Sede centrale della Banca MPS ubicata nel pieno centro della città, in larga parte pedonalizzato;
va rilevata la circostanza che a Siena abbia lavorato per alcuni anni nel locale Ateneo l'ex brigatista rosso Giovanni Senzani, ritenuto responsabile dell'assassinio di Roberto Peci, fratello del pentito Patrizio, e che vi abbiano studiato Nadia Desdemona Lioce e la brigatista pentita Cinzia Banelli -:
quale sia l'opinione del Governo in merito all'opportunità di aumentare l'organico delle Forze di Polizia presenti a Siena, città nella quale oltretutto si è registrato anche un sensibile aumento dei reati cosiddetti comuni, e soprattutto le valutazioni del Governo circa il rischio che la Città di Siena diventi, anche a causa delle sue piccole dimensioni, una base ideale per il tentativo di riorganizzare il terrorismo brigatista.
(4-05140)

ALLASIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il tentativo di rapina a mano armata compiuto a Siena dall'ex brigatista rosso Cristoforo Piancone, ergastolano che beneficiava di una condizione di semilibertà

a dispetto della sua mancata dissociazione dall'organizzazione terroristica di appartenenza, solleva dubbi inquietanti sui percorsi di riabilitazione e reinserimento varati a favore di personalità oggettivamente pericolose per l'ordine pubblico;
il predetto Piancone risultava impiegato, tramite una cooperativa che si occupa del recupero degli ex detenuti, in una scuola della cintura torinese;
attraverso la medesima cooperativa il Piancone avrebbe altresì avuto accesso anche ad un alloggio sito nel territorio del Comune di Torino destinato ai cittadini in difficoltà o comunque in fase di reinserimento sociale -:
quali misure il Governo abbia adottato o ritenga opportuno assumere nell'immediato futuro per monitorare l'attività di recupero e reinserimento sociale degli ex detenuti macchiatisi di reati terroristici, se esista un registro delle società cooperative che svolgono questa delicatissima funzione e se si preveda di sottoporre d'ora in avanti a più stretta sorveglianza coloro che beneficiano di regimi di semilibertà a dispetto della loro mancata dissociazione dal fenomeno terroristico.
(4-05141)