Allegato B
Seduta n. 217 del 4/10/2007

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TRASPORTI

Interrogazioni a risposta scritta:

DELFINO. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il 7 maggio 2007 è stato sottoscritto, alla presenza del Ministro delle infrastrutture, lo schema di convenzione tra l'Anas e la Società concessionaria Asti-Cuneo S.p.A., per la realizzazione dei lotti di completamento dell'autostrada Asti-Cuneo e per la gestione dell'intera tratta autostradale;
il 23 maggio il Cipe ha dato il via libera e l'importo dei lavori è di 2 miliardi di euro, 1,6 miliardi a carico della società concessionaria e 417 milioni dell'Anas;
il completamento dell'iter approvativo è previsto entro settembre e solo successivamente, la controllata «Asti-Cuneo S.p.A.» - partecipata per il 65 per cento da Salt S.p.A. e Itinera S.p.A. e, per il restante 35 per cento, da Anas - potrà avviare i lavori di costruzione sui rimanenti 53 chilometri di autostrada, i cui tempi di realizzazione sono previsti in 4 anni, con ultimazione dei lavori compresa tra il 2010 e il 2011;
il 18 giugno 2007 è stato inaugurato il tratto Cherasco-Marene, ultimo tratto a carico dell'ANAS, che va ad aggiungere ulteriori 9 chilometri a quelli esistenti, portando a quota 37,4 i chilometri realizzati a fronte di una lunghezza complessiva di 90,5 chilometri, necessari per collegare Cuneo ad Asti;
il Presidente della Provincia, le istituzioni locali, le forze economiche e sociali, avevano chiesto una tariffa più equa con una riduzione del 50 per cento del pedaggio, partendo dalla constatazione della gratuità provvisoria, del tratto Isola d'Asti-Alba, aperto giustamente alla circolazione, in carenza del casello autostradale;
il Presidente dell'Anas ha dato risposta negativa, ignorando le giustificate richieste dei cittadini e delle istituzioni locali che rivendicano con forza un trattamento di favore sia per una questione di pari dignità tra i territori interessati ma ancor più quale riconoscimento per i disagi e i costi sopportati e ancora in corso per la realizzazione di questa fondamentale infrastruttura autostradale;
occorre monitorare con attenzione le tappe che precedono i lavori perché ad oggi è stata siglata solo la bozza della convenzione vera e propria e moltissimo ancora, i passaggi procedurali per la definitiva approvazione e registrazione della convenzione, dalla quale decorrono quattro anni previsti per l'esecuzione dei lavori e per l'apertura di tutta l'autostrada -:
quali iniziative ed interventi di monitoraggio sono previsti per seguire adeguatamente le tappe necessarie a portare a termine, senza intoppi burocratici, la convenzione citata in premessa;
se non ritenga utile di riconsiderare la possibilità di un pedaggio più equo per favorire un più alto utilizzo del tratto autostradale da parte degli utenti, con sicuri benefici per la sicurezza del traffico veicolare sulla viabilità ordinaria.
(4-05111)

CASSOLA. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
i Dirigenti del Gruppo Ferrovie dello Stato forniscono delle indicazioni preoccupanti sul futuro del servizio ferroviario in Italia; e pare che sia necessaria una drastica riduzione del personale per un

ammontare di circa 10.000 addetti in un anno, il taglio di molti treni Nord-Sud e di tutti i servizi pendolari non remunerativi con evidente riferimento alle Regioni ed alle aree economicamente più deboli;
il 20 ottobre è stata emanata una direttiva in cui, in presenza di apparecchiature ETCS/SCMT/SSC, si consentiva di rivedere l'organizzazione dell'equipaggio treno introducendo un solo agente (un solo macchinista alla guida dei treni) in virtù di un soddisfacente livello di tecnologia raggiunto negli apparati di sicurezza;
la tipologia di treno più diffusa sul nostro territorio è l'SCMT (acronimo di Sistema di Controllo Marcia Treno) e solo su poche linee risulta interfacciato con altri sistemi preesistenti (Ripetizione Segnali Continua) in modo da garantire un buon livello di sicurezza;
sembrerebbe che su tutte le altre linee la sua funzionalità non sia tale da garantire con continuità il controllo delle condizioni di sicurezza. Per fare un esempio: tra un punto informativo a terra (segnale) ed il successivo, possono intercorrere anche 10 chilometri. In questo spazio qualsiasi cosa accada non viene rilevata dalla apparecchiatura se non il superamento della velocità massima: non si rileva l'indebita occupazione del binario, il crollo di un ponte, la rottura delle rotaie e addirittura il tentativo di un macchinista di bloccare la circolazione in caso di pericolo cortocircuitando i binari;
da questi dati emerge - ad avviso dell'interrogante - che il livello di sicurezza raggiunto non è molto elevato;
dunque la riduzione dei macchinisti significherebbe abbassare esponenzialmente il livello di sicurezza, anche in presenza dei più moderni sistemi di controllo -:
se non ritenga utile valutare la possibilità di rivedere la Direttiva del Ministro dei trasporti succitata che considera l'SCMT e l'SCC come apparecchiature di sicurezza;
se non ritenga opportuno, inoltre, incentivare ulteriormente il trasporto ferroviario al fine di ridurre il traffico ed aumentare i servizi per i cittadini.
(4-05113)

CAMILLO PIAZZA. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il 1o ottobre a San Donato Milanese, un'automobile che transitava lungo viale De Gasperi ha investito un cittadino che, in sella alla sua bicicletta, stava attraversando sulle strisce pedonali. Il ciclista è ora ricoverato all'ospedale San Raffaele per un grave trauma cranico;
nella settimana europea della mobilità sostenibile e in concomitanza con «Lombardia in Bici», l'iniziativa voluta dalla Regione Lombardia per promuovere e diffondere sul territorio la cultura della bicicletta, il comune di San Donato Milanese elimina le piste ciclabili;
il luogo dove è stato investito il ciclista è proprio quello dove la nuova amministrazione comunale ha iniziato i lavori per eliminare dalle carreggiate le piste ciclabili e per cancellare i cosiddetti OFO, le linee di arresto agli incroci semaforici voluti per far sostare in piena sicurezza, davanti alle auto, i ciclisti in attesa del verde;
a differenza di quanto stanno facendo tante amministrazioni comunali, nel Consiglio comunale del 19 settembre scorso il nuovo sindaco Mario Dompè (Forza Italia) ha voluto lanciare un forte segnale in controtendenza annunciando di aver dato mandato agli uffici comunali di procedere allo smantellamento di circa 5 chilometri di piste ciclabili;
la rete ciclabile sandonatese, appoggiata e cofinanziata tre anni fa da Governo e Regione Lombardia proprio per aumentare la sicurezza stradale, e ulteriormente potenziata nel corso di questi anni, avrebbe potuto essere ulteriormente sviluppata per garantire interconnessione e

nuove possibilità di movimento ai ciclisti urbani, ma con l'eliminazione dei 5 chilometri decisi dal sindaco, risulterà monca ed inutilizzabile per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro. Il rischio concreto è che siano mantenuti e sviluppati solo i percorsi ciclabili tra parchi e luoghi di svago, confinando la bicicletta a mezzo utile solo per il tempo libero;
San Donato è stata in questi anni una città presa ad esempio in tutta Italia per le azioni a favore delle biciclette. FIAB - Federazione Nazionale Amici della Bicicletta le ha assegnato proprio quest'anno il riconoscimento di «Città Amica delle Biciclette» perché, con una convinta politica di sostegno della mobilità sostenibile, è passata in pochi anni dal 3 per cento di spostamenti in bicicletta ad una percentuale che supera il 12 per cento, ha realizzato una invidiabile maglia ciclabile e ha offerto servizi all'avanguardia costruendo la Stazione delle Biciclette. Ora si torna indietro, all'uso smodato dell'automobile;
con l'eliminazione delle piste ciclabili si avranno corsie più larghe per far correre le automobili nel centro della città e nuovi posti auto per attrarre più traffico e aumentare l'inquinamento;
secondo uno studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Apat tra il 2002 e il 2004, nelle maggiori città italiane, sono ottomila i decessi per malattie legate all'inquinamento dell'aria;
il 4 dicembre 2006, presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, è stato istituito il Tavolo nazionale per la mobilità sostenibile che ha il compito di elaborare proposte utili a diffondere politiche di mobilità a basso impatto ambientale fondamentali per combattere efficacemente nelle nostre città l'inquinamento e il traffico che provocano enormi conseguenze alla salute. Il Tavolo, a cui partecipano i Ministri dei trasporti, delle infrastrutture e della salute, l'Istituto Superiore di Sanità, le Regioni, l'Oms, Trenitalia e l'Apat, rappresenta un passo importante nella lotta ai cambiamenti climatici e nel rispetto del Protocollo di Kyoto. Il Ministero dell'Ambiente ha dichiarato che il Tavolo per la mobilità sostenibile deve proporre provvedimenti da inserire nella programmazione nazionale oltre a strumenti operativi da indicare agli enti locali;
la Finanziaria 2007 ha istituito un Fondo per la mobilità urbana con una dotazione di 90 milioni di euro annui per il triennio 2007-2009 con l'obiettivo di abbattere le polveri sottili e, di concerto con il Ministero dei trasporti, saranno utilizzati per rilanciare il trasporto pubblico, per potenziare le reti ciclabili in ambito urbano e per realizzare altre forme di mobilità a basso impatto ambientale;
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha promosso la Prima Conferenza della Bicicletta che si terrà a Milano dal 9 all'11 novembre 2007 affidandone l'organizzazione alla Provincia di Milano. L'obiettivo della conferenza è raccogliere tutte le energie e risorse espresse dal territorio, dalle istituzioni e dal ricco tessuto delle associazioni per definire una politica nazionale tesa alla promozione strategica della ciclabilità;
in questa ottica è necessaria una revisione del Codice della strada e di tutta la normativa vigente affinché la mobilità quotidiana su due ruote sia favorita ma anche protetta, soprattutto nei contesti urbani. La bicicletta svolge un ruolo decisivo nell'educazione all'ambiente e allo sport. È un mezzo di trasporto pulito, ecosostenibile ed economico e deve diventare uno strumento di spostamento quotidiano a tutti gli effetti;
a San Donato Milanese in seguito alla decisione del Consiglio comunale di smantellamento delle piste ciclabili, i cittadini hanno deciso di manifestare con le loro bici nel traffico automobilistico ogni giovedì del mese per protestare e per chiedere il mantenimento delle piste ciclabili che la nuova Giunta sta eliminando -:
se intenda acquisire informazioni con riferimento all'utilizzo dei fondi erogati

per cofinanziare la rete ciclabile Sandonatese e, qualora esistessero dei residui non utilizzati non ritenga di disporne la revoca;
se il Governo non reputi necessario non assegnare risorse tratte dal fondo per la mobilità urbana 2007-2009 senza preventivamente accertare la serietà e la coerenza degli impegni assunti nelle politiche di riduzione del traffico urbano e delle polveri sottili da parte degli enti locali assegnatari.
(4-05120)