Allegato B
Seduta n. 217 del 4/10/2007

...

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta scritta:

MIGLIORE. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
in data 31 dicembre 2004 la IBM, dopo aver usufruito di ingenti finanziamenti per il Mezzogiorno, vendeva la Società di sua proprietà al 100 per cento denominata Selfin con 350 dipendenti che rappresentavano il 50 per cento della propria forza lavoro nel Meridione;

la stessa vendita avveniva ad un gruppo imprenditoriale del Nord Italia, Metfin sas, con circa 800 dipendenti al nord;
le OO.SS. e la Regione Campania hanno evidenziato con forza all'allora Ministero delle attività produttive tutti i pericoli per i livelli occupazionali e i destini industriali di un'azienda di eccellenza nel settore delle tecnologie avanzate in funzione dei problemi finanziari che già trasparivano nel gruppo Metfin;
in pochi mesi si mettevano in essere gravissimi comportamenti, come il mancato pagamento di stipendi e contributi, fino alla dichiarazione dello stato di insolvenza presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere con richiesta nel luglio 2005 di accesso alla legge n. 270 del 1999 (Prodi-bis);
il 3 agosto 2005 si apriva la procedura di amministrazione straordinaria (legge n. 270 del 1999) con la quale si è giunti ad esperire due gare per l'assegnazione di Selfin ad una nuova proprietà individuata dall'Organismo Commissariale nel gruppo Comdata;
la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere procedeva nel luglio 2006 all'arresto per bancarotta fraudolenta del titolare della Metfin sas, presidente del CdA della Selfin, e di due Consiglieri di Amministrazione della Selfin;
si apprende da notizie di stampa che il Ministero dell'innovazione tecnologica intende promuovere un nuovo insediamento della IBM in Campania, in particolare a Napoli -:
se non ritenga necessario avviare un approfondimento sull'operato della IBM nel caso di specie, sulle modalità di creazione della nuova struttura e sull'eventuale erogazione di ulteriori finanziamenti pubblici verso IBM;
se non ritenga grave che in Europa una multinazionale nel giro di soli venti mesi possa dismettere un'azienda di eccellenza nel settore delle tecnologie e generarne nel breve periodo una nuova sullo stesso territorio;
se non ritenga opportuno rivedere l'ordinamento in relazione al conferimento di rami d'azienda che sempre più spesso viene utilizzato per mettere in atto processi di licenziamenti collettivi.
(4-05096)

OLIVA, LO MONTE, MINARDO, NERI, RAO e REINA. - Al ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria 2007 prevedeva misure specifiche a sostegno delle Zone Franche Urbane per favorire lo sviluppo sociale ed economico in aree e quartieri degradati nelle città del Mezzogiorno;
a tal fine è stato istituito, dalla stessa legge, un apposito Fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009;
secondo quanto previsto, le piccole imprese e le microimprese che inizieranno una nuova attività economica nelle aree individuate come Zone Franche Urbane tra il 1o gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012 dovrebbero godere di esenzioni e riduzioni delle imposte sui redditi, dell'Irap, dell'Ici, e dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente;
lo scorso maggio il tavolo delle Regioni riunitosi presso il Ministero dell'Economia aveva individuato 15 aree localizzate nelle otto regioni del Mezzogiorno;
tra le aree interessate dal provvedimento era stata individuata quella di Librino, quartiere della città di Catania;
una previsione che limitasse la possibilità di istituire Zone Franche Urbane solo con un numero di abitanti non superiore ai 30 mila determinerebbe l'automatica esclusione di Librino -:
quali siano le ragioni che hanno fin qui impedito il concreto avvio delle Zone Franche Urbane;

se il ministro interrogato non ritenga di doversi fare garante delle scelte precedentemente assunte salvaguardando la possibilità di riscatto per un'area interessata da un alto tasso di disoccupazione e disagio sociale come Librino, con un conseguente impatto positivo per le aree limitrofe.
(4-05109)