Allegato B
Seduta n. 217 del 4/10/2007

...

DIFESA

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, eretta con regio decreto 24 giugno 1923, n. 1371 in Ente Morale avente personalità giuridica, è soggetta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Corte dei conti cui vengono sottoposti - tra l'altro - i bilanci;
l'Associazione è articolata in Federazioni provinciali che, pur se svolgono attività in senso lato di impresa, costituiscono articolazioni locali dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, che rimane tuttavia titolare di una esclusiva personalità giuridica rispetto alle proprie articolazioni;
l'Associazione è definita ente pubblico da numerosi elementi normativi e non (fra gli altri legge 18 agosto 1978, n. 481 e compendio del Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Ispettorato Generale di Finanza, avente ad oggetto «Enti ed organismi pubblici non territoriali, diversi dagli organi costituzionali»);
tale Associazione - per il tramite della Federazione Provinciale di Roma -, gestisce, mediante l'Istituto di Vigilanza dell'Urbe, attività di vigilanza che impiega

circa 1.100 lavoratori con fatturato che ha raggiunto anche i 50 milioni di euro;
l'Istituto di vigilanza dell'Urbe e l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci sono un'unica realtà tanto che utilizzano la stessa Partita IVA, lo stesso Codice Fiscale e lo stesso Regolamento interno;
da tempo sono in corso iniziative degli amministratori dell'associazione aventi ad obiettivo la cessione del ramo di azienda ad altri soggetti esercenti la medesima attività, attraverso trattative di tipo privatistico senza l'esperimento di apposita procedura ad evidenza pubblica;
è in corso presso il Tribunale Ordinario di Roma - Sezione fallimentare - un procedimento per la dichiarazione di insolvenza dell'Istituto di Vigilanza dell'Urbe;
tali gravi tensioni finanziarie sono dovute anche a dismissioni di servizi svolti e a mancate partecipazioni a gare promosse da committenti pubblici e privati quasi che un disegno preordinato alla svendita dell'Istituto regolasse l'azione degli amministratori in carica;
il patrimonio pubblico rischia di essere fortemente depauperato dal perpetuarsi di tale gestione aziendale;
la stabilità del posto di lavoro sembra spesso posta in dubbio anche dal «suggerimento» dato dai vertici aziendali ai lavoratori di dimettersi dall'Istituto di vigilanza dell'Urbe per aderire, in qualità di soci, ad una cooperativa di servizi analoghi -:
quali iniziative il Governo abbia intrapreso o intenda intraprendere per esercitare il controllo sull'attività svolta dagli amministratori della Federazione Provinciale di Roma dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci al fine di tutelare il patrimonio pubblico così minacciato e salvaguardare i livelli occupazionali.
(2-00774) «Burgio, Pagliarini, Vacca».

Interrogazione a risposta scritta:

BELLILLO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
la presenza di residuati bellici nelle acque antistanti il territorio di Cesenatico sta creando gravissimi disagi nell'espletamento del lavoro dei pescatori;
il primo settembre il motopesca «Zamò», durante una battuta di pesca, ha trovato tra il pesce pescato un grosso cilindro metallico di forma affusolata, lungo un metro e con un diametro di 20 centimetri, il quale, appena e bordo, a diretto contatto con l'aria, ha sprigionato un gas che ha intossicato e stordito uno dei pescatori che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Il pescatore è tuttora sotto osservazione del distretto sanitario per capire quali conseguenze abbia subito;
in porto i vigili del fuoco hanno provveduto a tenere costantemente bagnato il grosso cilindro metallico, incrostato da sostanza infiammabile e concrezioni, consegnandolo successivamente agli artificieri;
nelle giornate successive altri residuati sono stati ritrovati nelle reti dei pescatori, ma questa volta per precauzione, sono stati rigettati sollecitamente in mare;
molti ordigni sono ancora residuati dell'ultima guerra mondiale ma a questi si sono aggiunti quelli che gli aerei americani hanno sganciato per liberarsi dal carico al rientro delle missioni nel Kossovo, e questi sono, se possibile, secondo l'interrogante, anche più pericolosi;
questi ultimi episodi procurano uno stato di continuo allarme ed apprensione creando oltretutto situazioni di effettivo pericolo per la salute dei pescatori nonché grave pregiudizio ed inquinamento dello stesso mare -:
si chiede al Ministro quali azioni intende intraprendere per provvedere in tempi rapidi alla bonifica delle acque interessate al fine di garantire la sicurezza degli operatori del mare.
(4-05105)