Allegato B
Seduta n. 174 del 21/6/2007

TRASPORTI

Interrogazione a risposta in Commissione:

ZANETTA e SANZA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nel disegno di legge Bersani Atto Camera 2272-bis-A è stato inserito a sorpresa l'articolo 10, inerente la liberalizzazione delle Ferrovie, senza che, ad avviso degli interroganti, vi sia stata adeguata discussione;
in particolare, il suddetto articolo non ha trovato momenti di confronto con i sindacati, i quali si dicono preoccupati in quanto le misure in corso di approvazione sarebbero in forte contraddizione sia con gli accordi già sottoscritti dal Governo, sia con le esigenze della competitività nelle Ferrovie;
il piano industriale delle Ferrovie non è tuttora conosciuto dalla Commissione competente, la quale deve inoltre esaminare lo schema di addendum n. 4 al contratto di programma 2001-2005 tra Ministero delle infrastrutture e Rete ferroviaria italiana S.p.A.;
in seguito al suddetto piano industriale e alle disposizioni del disegno di legge Bersani, si prevedono consistenti esuberi e l'applicazione di tariffe libere; inoltre si prefigurano tagli alle linee e disservizi per i cittadini;
in conseguenza a tali eventi, è stato annunciato dai sindacàti uno sciopero nazionale di 24 ore del personale ferroviario, a partire dalle 21 di giovedì 21 giugno -:
quali iniziative il Governo intenda promuovere per rispondere alle istanze del sindacato ed inoltre per garantire ed assicurare servizi adeguati a costi contenuti per i pendolari e per le imprese.
(5-01169)

Interrogazione a risposta scritta:

FABRIS. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
secondo un'inchiesta pubblicata la scorsa settimana dal settimanale l'Espresso vi sarebbe una parte dell'Italia in cui se si infrange il codice stradale sarebbe possibile prendere una multa, ma la patente non subirebbe alcuna decurtazione di punteggio;
in particolare, stando alla predetta inchiesta, in 4.340 comuni italiani su 8.157 i vigili non hanno mai comunicato al Ministero dei trasporti una sola decurtazione dei punti della patente;
il Comune fra quelli che l'Espresso definisce ironicamente «Comuni depuntizzati» è Vibo Valentia poichè malgrado la polizia municipale stacchi verbali per 330.000 euro ogni anno, nessuno dei 23.000 automobilisti e delle migliaia di turisti e passanti che transitano ogni anno nella cittadina calabrese ha mai perso un punto della patente;
lo spauracchio del ritiro della patente - si legge nell'inchiesta - che per tre anni è riuscito a convincere gli italiani a guidare più civilmente e ha indubbiamente salvato migliaia di vite umane, ha esaurito la sua spinta;
al riguardo il settimanale riporta che sarebbe sufficiente leggere i dati relativi alle vittime di incidenti stradali, poiché, se nel primo anno a seguito dell'introduzione della patente a punti si era verificato un crollo del 18 per cento, nel 2005 i decessi sono diminuiti solo del 5,6 per cento, e nel 2006 i dati ufficiosi indicano un calo di appena lo 0,3 per cento;
inoltre l'inchiesta rileva che solo un automobilista su 700 in quattro anni ha dovuto rifare l'esame a seguito dell'azzeramento dei punti e 28,5 milioni di italiani vanterebbero una patente immacolata, con circa 22 punti all'attivo;
la patente a punti, gia introdotta con la legge delega di riforma del Codice della

strada (legge n. 85 del 2001) è il meccanismo entrato in vigore in Italia a partire dal 1o luglio 2003 (precisamente la patente a punti è stata introdotta nel codice della strada - articolo 126-bis - dal decreto-legge n. 151 del 27 giugno 2003, modificato in alcuni punti dalla legge n. 214 del 1o agosto 2003), attraverso il quale ad ogni automobilista viene attribuito un determinato punteggio (inizialmente 20 punti) che viene decurtato in caso di particolari infrazioni;
all'esaurimento dei punti disponibili per conservare la patente è necessario superare nuovamente l'esame di teoria e l'esame di scuola guida;
quando l'automobilista commette alcune infrazioni del codice della strada, e tali infrazioni gli vengono contestate dagli organi di Polizia stradale stabiliti nell'articolo 11 del nuovo Codice della strada, vengono sottratti dalla patente del conducente un certo numero di punti;
il numero di punti sottratti dalla patente è stabilito dalla legge, a seconda della gravità dell'infrazione;
per recuperare i punti è sufficiente seguire dei corsi appositi presso un'autoscuola;
si giunge all'obbligo di revisione della patente quando si vedano sottratti tutti e 20 i punti a propria disposizione e in tal caso è necessario ripetere l'esame di guida per ottenere di nuovo la patente;
agli automobilisti che per due anni non commettono infrazioni che prevedano la decurtazione dei punti viene automaticamente riconosciuto un bonus di due punti;
per conoscere il proprio punteggio è possibile telefonare al numero 848.782.782;
una patente di guida può raggiungere un massimo di 30 punti ma resta valido il fatto che per poter usufruire del bonus occorre comunque avere almeno 20 punti nella patente, mentre chi ne avesse di meno e non subisce altre decurtazioni per due anni automaticamente torna al saldo iniziale di 20;
i fatti denunciati dall'inchiesta pubblicata dal settimanale l'Espresso appaiono di eccezionale gravità e tali da mettere in discussione tutti gli sforzi compiuti nelle precedenti legislature per introdurre nel Codice della Strada l'istituto della patente a punti -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei gravi fatti che emergono dalla lettura dell'inchiesta pubblicata in data odierna dal settimanale l'Espresso e nel caso quali provvedimenti urgenti intenda assumere al riguardo;
se il Ministro interrogato non concordi nel ritenere che i fatti descritti dalla presente interrogazione non siano di eccezionale rilevanza e gravità e tali da mettere in discussione l'attuale impianto normativo della patente a punti, istituto che, come a tutti noto, ha prodotto e produce in altri Stati dell'Unione europea ottimi risultati dal punto di vista della sicurezza stradale;
come sia possibile che in ben 4.340 comuni italiani su 8.157 i vigili non hanno mai comunicato al Ministero dei trasporti una sola decurtazione dei punti della patente e questo dato sia rimasto completamente inosservato dal Ministero stesso;
se il Ministro interrogato non ritenga quanto mai necessario alla luce di quanto descritto dalla presente interrogazione aprire una inchiesta che miri - per quanto di sua competenza - ad accertare tutte le responsabilità che hanno determinato una situazione così incresciosa e tale da ingenerare il convincimento nei cittadini italiani che esistano sempre e comunque possibilità per evitare la decurtazione del punteggio dalla patente di guida, con tutti gli effetti aberranti che si possono immaginare;
se il Ministro interrogato non ritenga quanto mai urgente porre in essere ogni atto di sua competenza che miri ad acclarare l'esistenza anche nell'ambito del

proprio Dicastero di fatti e comportamenti che possano aver concorso in qualche modo a determinare l'oggetto della denuncia del settimanale l'Espresso e a valutare se si siano concretizzate fattispecie di omissione di atti d'ufficio.
(4-04133)