Allegato B
Seduta n. 174 del 21/6/2007

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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE

Interrogazioni a risposta scritta:

PELLEGRINO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il tragico fenomeno delle morti sul lavoro ha assunto una dimensione davvero drammatica, infatti dal primo gennaio 2007 si sono registrati 490 morti ed un totale di circa 490.000 infortuni. Questi dati rappresentano un vero e proprio bollettino di guerra, immorale per un Paese civile;
il 13 aprile 2007 il Consiglio dei ministri ha varato un disegno di legge delega al Governo per l'emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della

salute e della sicurezza sul lavoro, tenuto conto del drammatico aumento degli infortuni e degli incidenti mortali sul lavoro;
la legge delega per il testo unico in materia di salute e sicurezza rappresenta un tassello importante della strategia che il Governo ha messo in campo per tutelare la salute, la vita e l'integrità fisica dei lavoratori. Un testo fondamentale che riordina la legislazione sulla sicurezza sul lavoro, che rende operativo il coordinamento della vigilanza sui luoghi di lavoro in grado di garantire interventi mirati e sinergici, che prevede una riformulazione del sistema delle sanzioni e un rafforzamento delle competenze dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
questo riassetto normativo, ha tempi di approvazione precisi legati all'iter della legge delega prima e all'emanazione dei decreti legislativi poi. A tal proposito, al fine di porre un freno immediato al fenomeno degli incidenti sul lavoro, è necessario un provvedimento d'urgenza finalizzato all'aumento immediato degli ispettori addetti al controllo;
il Ministero dei Lavoro nel 2004 ha bandito un concorso per esami per complessivi 795 posti di ispettori del lavoro, area funzionale C, posizione economica C2, per i suoi uffici periferici ubicati in sedici regioni; la procedura concorsuale ha determinato 795 vincitori e 902 idonei non dichiarati vincitori, collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione -:
se, il Governo, intenda verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e, se confermato, data la tragicità del fenomeno, ritenga opportuno assumere la totalità degli idonei della citata procedura concorsuale, al fine potenziare l'apparato ispettivo e rendere immediatamente operativo il personale assunto per la realizzazione dei controlli sui posti di lavoro.
(4-04114)

CIOCCHETTI. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
la Fondazione Enasarco è l'Ente che eroga la previdenza integrativa obbligatoria agli agenti e rappresentanti di commercio;
alcuni mesi fa con decreto dei ministeri vigilanti la Fondazione Enasarco è stata commissariata a seguito dell'inchiesta avviata dalla magistratura e che ha interessato direttamente l'allora presidente in seguito dimissionario;
il commissariamento è avvenuto sulla base di quanto disposto dal decreto legislativo 509/94 che in proposito così recita testualmente: «nel caso in cui gli organi di amministrazione e di rappresentanza si rendessero responsabili di gravi violazioni di legge afferenti la corretta gestione dell'associazione o della fondazione, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri di cui all'articolo 3 comma 1, nomina un commissario straordinario con il compito di salvaguardare la corretta gestione dell'ente e, entro sei mesi dalla sua nomina, avvia e conclude la procedura per rieleggere gli amministratori dell'ente stesso, così come previsto dallo statuto»;
cessato il commissariamento, il ministero del lavoro ha quindi avviato e concluso la procedura per il rinnovo, non controllando però che i rappresentanti degli agenti di commercio avessero i requisiti prescritti dallo statuto e, cioè, essere agenti di commercio in attività o pensionati Enasarco;
lo statuto della Fondazione attualmente vigente prevede infatti all'articolo 8 che gli amministratori nominati in rappresentanza degli agenti debbano essere agenti di commercio in attività o pensionati Enasarco, mentre l'articolo 5 riserva solo a uno di questi soggetti la possibilità di essere nominato quale presidente della Fondazione;

risulterebbe invece che né l'attuale presidente, né altri due componenti abbiano questi requisiti soggettivi tassativamente previsti dalla normativa e che, pertanto, l'attuale CDA sia irregolare anche sotto questo profilo;
la scelta dei rappresentanti degli agenti è altresì avvenuta ad avviso dell'interrogante in modo discriminatorio riproducendo gli equilibri voluti dal presidente uscente Porreca, che il commissario aveva definito, nella relazione alla commissione di controllo degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, autoreferenziali e non democratici;
a fronte delle gravi criticità emerse dalla relazione del commissario e dal bilancio tecnico appare invece indispensabile garantire alla categoria, in attuazione dello statuto, la partecipazione alla gestione della Fondazione di tutte le associazioni sindacali nell'ordine in cui sono individuate dal Ministero del lavoro come maggiormente rappresentative-:
quali provvedimenti intenda assumere per garantire il rispetto degli articoli 5 e 8 dello statuto e dei criteri della rappresentatività, della partecipazione e della trasparenza;
se, in particolare, ritenga di dover procedere alla sostituzione di tutti quei soggetti che non sono in possesso dei requisiti richiesti, accertando perché il collegio sindacale abbia eventualmente omesso di verificare una circostanza così essenziale, per evitare che vengano corrisposti compensi a soggetti privi di titolo o dagli stessi arbitrariamente esercitate funzioni delicate e fondamentali per il futuro di un ente che, in questa consiliatura, potrebbe alienare gran parte del proprio consistente patrimonio immobiliare.
(4-04130)