Allegato B
Seduta n. 174 del 21/6/2007

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INFRASTRUTTURE

Interrogazione a risposta orale:

STRIZZOLO, PERTOLDI e MARAN. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
l'Autostrada A4 Venezia-Trieste costituisce uno dei tratti del Progetto prioritario n. 6, più comunemente noto come Corridoio V e, nel contempo, una delle dorsali della mobilità del Nord Est, nonché della connessione tra l'Italia e l'Europa Centro orientale; l'infrastruttura è di anno in anno sempre più obsoleta a causa del costante aumento del traffico, soprattutto pesante, originato nel Nord Est e proveniente da oltre frontiera;
l'obsolescenza comporta un progressivo venir meno dei requisiti di sicurezza per la circolazione. A riprova di ciò basti pensare all'alto numero di incidenti che si verificano soprattutto nella tratta San Donà di Piave-Quarto D'Altino;
non è pertanto più rinviabile la costruzione della terza corsia dell'intera tratta compresa fra Quarto D'Altino e Villesse, indispensabile al fine di ripristinare una adeguata capacità di trasporto dell'infrastruttura e i dovuti standard di sicurezza;
la concessionaria pubblica Autovie Venete è da tempo impegnata per la progettazione e costruzione della menzionata terza corsia, proponendo di realizzare l'intera tratta da Quarto D'Altino a Villesse;
il concedente ANAS ha fino ad oggi consentito di inserire nel Piano finanziario della società la sola tratta di terza corsia Quarto D'Altino-San Donà di Piave, con la conseguenza di assentire solamente alla realizzazione di tale segmento di infrastruttura;
la realizzazione dell'intera terza corsia non è più rinviabile e pertanto essa va rapidamente inserita nel Piano finanziario di Autovie Venete in modo che la Concessionaria possa disporre di entrate tariffarie tali da finanziare l'opera;
una parte delle presenti entrate tariffarie di Autovie Venete deriva dalla attuale gestione della Tangenziale di Mestre. Il Governo ha recentemente definito un'intesa con la Regione Veneto che ristorna le entrate del sistema vecchia Tangenziale più nuovo Passante a favore di una società mista Stato-Regione Veneto, facendo così venire meno una porzione essenziale del flusso di cassa ad Autovie Venete e, pertanto, una parte significativa degli utili aziendali da indirizzare alla costruzione della terza corsia;

è necessario garantire ad Autovie Venete adeguate entrate tariffarie per poter dare seguito alla costruzione della terza corsia per l'intera tratta Quarto D'Altino-San Donà di Piave -:
se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario sollecitare l'ANAS affinché collabori con Autovie Venete per la più rapida definizione ed approvazione del Piano finanziario della Concessionaria, includendovi l'intera terza corsia;
se non ritenga opportuna la massima collaborazione tra Stato, Concessionaria e Regioni interessate al fine di accelerare il rilascio delle autorizzazioni necessarie ad avviare i lavori della terza corsia, ricorrendo anche all'ausilio di un Commissario governativo.
(3-01014)

Interrogazione a risposta scritta:

RAITI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il sistema viario della Sicilia è antico e poco sicuro, per tale motivo sono necessari diversi interventi di ammodernamento su tutta la rete stradale dell'isola ed esistono già diversi dei progetti necessari: di questi alcuni sono già in corso di esecuzione;
la strada statale 115, dopo gli interventi sul tratto tra Palma di Montechiaro e Licata, richiede un ulteriore ammodernamento, ma ancora non c'è un progetto concreto;
la strada statale 189 è l'arteria che consentirebbe di tagliare verticalmente la Sicilia, ne è previsto il finanziamento con fondi ordinari dello Stato e straordinari per la sua realizzazione;
la strada statale 626 ha visto interventi recenti nei quali sono stati eseguiti alcuni degli interventi necessari, per gli altri, pur giudicati prioritari, non sono ancora previsti finanziamenti;
per quanto riguarda la strada statale 514, Ragusa-Catania, essa è luogo di costanti rallentamenti a causa del passaggio di mezzi pesanti, per questo tratto è previsto il finanziamento per la realizzazione della nuova autostrada;
in riferimento ai progetti attualmente in esecuzione, come risulta anche da articoli di stampa, si sono creati grossi problemi e sono tuttora attuali, sulla A18, Messina-Catania, per l'attivazione dei lavori tra gli svincoli tra Giarre e Fiumefreddo verso Messina dove si sta effettuando la nuova pavimentazione;
i lavori stazionano già dai primi di giugno e si stendono attraverso zone ad alta densità turistica proprio in questo periodo dove gli spostamenti di isolani e non per le vacanze sono più massicci;
la cronaca racconta le disavventure di giovani «ritardatari» nella notte bianca taorminese, di turisti spiazzati mentre si dirigevano nei loro alberghi, di famiglie costrette a trascorrere nell'autovettura una buona parte del tempo immaginato per il relax;
altri gravi rallentamenti del traffico si stanno verificando sulla tangenziale est di Catania nel tratto che collega la Messina-Catania con l'aeroporto di Fontanarossa e l'imbocco della statale Catania-Siracusa;
situazione di grande disagio si riscontra sulla strada statale 114, Catania-Siracusa, dove si stanno realizzando lavori all'altezza del Ponte Primosole per la costruzione di una rotatoria all'incrocio con la Catania-Lentini che dovrebbe essere ultimata intorno alla metà di luglio, mentre sulla stessa tratta ci sono altri rallentamenti a causa dei cantieri dove si lavora per completare la nuova autostrada la cui conclusione è prevista nel 2009;
i disagi sopra menzionati costituiscono un grave pericolo per la sicurezza degli utenti ed un danno non solo allo spirito delle persone costrette a subirli, ma anche sul piano economico: gli operatori

stimano in oltre il 40 per cento le perdita di arrivi nei week-end dovuta alle difficoltà createsi sulle strade;
è compito dello Stato garantire la sicurezza, l'incolumità e l'interesse di ciascuna persona che circoli e soggiorni sul territorio nazionale -:
se il Ministro non reputi opportuno intervenire, nell'ambito delle sue competenze, affinché, nei limiti del possibile, i lavori in corso sui tratti sopra menzionati vengano sospesi e ripresi in un periodo dell'anno più consono o quanto meno vengano eseguiti nelle ore notturne nelle quali il flusso del traffico è ridotto;
se non ritenga possibile che si possa procedere ad una revisione della calendarizzazione dei lavori sulle strade della Sicilia in modo che la contemporaneità degli stessi non rischi di paralizzare la mobilità e l'economia locale.
(4-04112)