Allegato B
Seduta n. 155 del 10/5/2007
TESTO AGGIORNATO ALL'11 LUGLIO 2007
ATTI DI INDIRIZZO
Mozione:
La Camera,
premesso che:
il protrarsi del conflitto, ormai più che trentennale, nel Sahara Occidentale obbliga all'esilio tanti Saharawi, mentre la popolazione che vive nei territori occupati dal Regno del Marocco è vittima di inammissibili violazioni dei propri diritti umani;
l'ONU, nel corso degli anni, mediante risoluzioni dell'Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza, ha riaffermato più volte il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi e ha presentato diversi piani di regolamento per la soluzione del conflitto, come il Piano di Regolamento delle Nazioni Unite approvato dal Consiglio di Sicurezza con risoluzioni n. 658 del 27 giugno 1990 e n. 690 del 29 aprile 1991, gli accordi di Houston firmati nel settembre 1997 dalle due parti in conflitto e il Piano Baker III per l'autodeterminazione del popolo Saharawi, elaborato su richiesta del Consiglio di Sicurezza e da questo approvato con risoluzione n. 1495 del 31 luglio 2003;
la soluzione della questione del Sahara Occidentale non può che avvenire mediante la libera espressione della scelta del popolo Saharawi sul proprio avvenire, mediante un libero referendum per l'autodeterminazione cui la comunità internazionale non può ormai più derogare;
il rappresentante italiano nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, nella riunione del 30 aprile 2007, ha espresso voto favorevole sulla risoluzione n. 1754, che invitava le parti ad un negoziato diretto sotto l'egida dell'Onu;
il negoziato in questione ha avuto inizio nel mese di giugno 2007 e proseguirà nel mese di agosto 2007,
impegna il Governo:
a mettere in pratica ogni iniziativa per giungere ad una soluzione condivisa e definitiva del conflitto nel Sahara Occidentale, nell'ambito di quanto stabilito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
ad adoperarsi affinché abbia termine il dramma umanitario che il popolo Saharawi vive da più di trent'anni in violazione dei propri fondamentali diritti umani;
a riconoscere alla rappresentanza in Italia del Fronte Polisario lo status diplomatico come è stato fatto in passato per altri movimenti di liberazione riconosciuti dall'ONU come interlocutori ufficiali in processi di pace;
ad assumere iniziative volte a conseguire la soluzione del conflitto mediante la piena accettazione delle parti del principio del diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi, senza presupporre, in nessun caso, alcun diritto di sovranità del Regno del Marocco sul Sahara Occidentale finché non si sia pronunciato, mediante referendum, liberamente e democraticamente il popolo Saharawi.
(1-00159) «Leoni, Meloni, D'Elia, De Simone, D'Antona, Forlani, Giulietti, Mantovani, Mariani, Motta, Venier, Mellano, Scotto, Giancarlo Giorgetti, Boato, Leoluca Orlando, Burgio, Falomi, Barani».