Allegato B
Seduta n. 155 del 10/5/2007

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DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ

Interrogazione a risposta scritta:

SGOBIO. - Al Ministro per i diritti e le pari opportunità, al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi mesi gli organi di stampa hanno registrato un crescendo di atti di violenza, episodi di discriminazione e bullismo nei confronti di persone omosessuali;
ultima l'aggressione di pochi giorni fa, all'uscita di un locale a Roma, dove un giovane gay è stato aggredito e picchiato da un gruppo di quattro giovani tra i 18 ed i 22 anni che gli hanno gridato «sporco fr...». Il ragazzo ha riportato ferite e lividi al viso ed al petto, ma, secondo quanto denunciato dall'Associazione Arcigay, «non ha voluto essere accompagnato al pronto soccorso per paura che denunciando il fatto si evidenziasse che l'aggressione era dovuta alla sua omosessualità, e, dato che la sua famiglia non lo accetta come gay aveva paura dei possibili risvolti negativi nella sua vita familiare»;
suscita ancora dolore e sgomento la morte di Matteo il giovane di 16 anni, avvenuta a Torino il 3 aprile scorso, che si è ucciso gettandosi dalla finestra perché non sopportava più di essere umiliato, deriso e apostrofato come gay dai suoi compagni di scuola;
da una ricerca pubblicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2005 emerge che tra tutti i suicidi degli adolescenti - di cui in Italia nello scorso anno si è arrivati all'impressionante numero di 375 - almeno un terzo è caratterizzato dalla «scoperta della propria diversità». Anche l'Agedo (Associazione genitori di Omosessuali) ha elaborato dati di diverse ricerche dalle quali emerge che in un campione di ragazzi tra i 14 e 25 anni, soltanto il 20 per cento accetta la propria condizione di omosessuale, contro il 60 per cento che la rifiuta, il 22 per cento che pensa ad atti di suicidio, e di questi il 5 per cento compie effettivamente alcuni tentativi di togliersi la vita;
se non ritenga di dover avviare in maniera imminente una campagna all'interno delle scuole che introduca in maniera obbligatoria nell'orario scolastico l'insegnamento dell'educazione civica quale momento di approfondimento e diffusione della cultura dell'ascolto, del rispetto, della lotta alle discriminazioni anche sessuali, affinché i ragazzi comprendano che il termine «omosessuale» (con i suoi equivalenti) non rappresenta un'offesa ma indica unicamente un'identità sessuale -:
se non ritenga di dover intervenire, anche sotto l'aspetto legislativo, per garantire il pieno rispetto dell'articolo 3 della Costituzione nonché l'articolo 21 della Carta UE dei Diritti fondamentali che vietano forme di razzismo e discriminazione di qualsiasi tipo.
(4-03609)