Allegato B
Seduta n. 142 dell'11/4/2007

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Apposizione di una firma ad una interpellanza.

L'interpellanza urgente Deiana e Migliore n. 2-00452, pubblicata nell'allegato B ai resoconti della seduta del 3 aprile 2007, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Duranti.

Pubblicazione di un testo riformulato.

Si pubblica il testo riformulato della risoluzione in commissione Mellano n. 7-00153, già pubblicata nell'allegato B ai resoconti della seduta n. 137 del 29 marzo 2007.

La XIII Commissione,
premesso che:
lo scorso novembre, a Dubrovnik, il comitato scientifico dell'ICCAT, l'ente sovranazionale preposto al controllo e alla conservazione dello stock di tonno mediterraneo, ha definito il tonno risorsa a rischio di estinzione commerciale, prospettando un drammatico declino numerico con conseguente potenziale collasso dello stock;
lo stesso comitato scientifico, sempre in quella sede ha proposto che per iniziare a sanare la situazione, a partire dal 2007, si sarebbero dovute pescare non più di 15.000 tonnellate per anno;
tuttavia, l'ICCAT, sempre a novembre del 2006, badando poco ai consigli del proprio comitato, non è stato in grado di ridurre considerevolmente l'ammontare di tonno pescabile - le cosiddette quote o TAC - dei singoli stati, proponendo, per il 2007, una quota totale pari a 29.500 tonnellate: quasi il doppio rispetto alle 15.000 tonnellate consigliate a livello scientifico;
a gennaio, a Tokio, l'ICCAT si è nuovamente riunito per confermare quanto stabilito nel novembre 2006, ovvero una riduzione della quota totale del pescato di tonno in zona ICCAT da 32.000 tonnellate a 25.500 tonnellate entro il 2010. Una riduzione minimale se si bada a quanto proposto dal comitato scientifico;
il Consiglio della Pesca Europeo (European Fisheries Council) si incontrerà

il 16/17 aprile prossimo venturo per votare la spartizione della quota europea tra i vari stati membri (e a questo proposito ricordiamo che gli stati europei sono stati i maggiori beneficiari delle quote assegnate);
nonostante l'ICCAT abbia adottato mezzi per la sorveglianza dei pescherecci (vedi VSM) in controllo non è ancora soddisfacente e non permette di avere a disposizione dati completi e trasparenti sulla pesca nel Mediterraneo;
la Libia ha sollevato obiezioni formali al piano di ricostituzione dello stock e dunque l'iter di ratifica del provvedimento verrà automaticamente prolungato, il che significa che non ci saranno per il momento obblighi legati al rispetto delle quote con la conseguenza che gli stock locali verranno probabilmente sovrasfruttati (non solo da parte dei libici). Analoga contestazione è stata mossa dalla Turchia, e i due paesi hanno manifestato l'intenzione di procedere unilateralmente a fissare le quote di pesca per i loro pescherecci;
è di questi giorni la notizia che il Comune di Cetara, con delibera n. 265 del 16 febbraio 2007, ha reso possibile ed operativa l'apposizione di nuove gabbie per l'ingrasso di tonni;
il rischio di un collasso degli stock di tonno rosso, avrà soprattutto ripercussioni economiche e commerciali oltre che di mantenimento della specie;
rinunciando al 50 per cento della cattura assegnata, si potrà consentire il mantenimento della specie, nonché della risorsa economica che essa rappresenta e tutto l'indotto ad essa associato,

impegna il Governo:

ad adottare una misura di «autolimitazione» diretta a dimezzare la quota nazionale che verrà assegnata in sede europea entro il prossimo giugno e a richiedere alle regioni interessate agli allevamenti all'ingrasso di tonno, di fornire annualmente una comunicazione al Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, contenente il numero degli allevamenti presenti sulle coste italiane e lo stato complessivo di queste strutture.
(7-00153) «Mellano».

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritirati dai presentatori:
interrogazione a risposta orale Piazza Angelo n. 3-00748 del 20 marzo 2007;
interrogazione a risposta scritta Pignataro Ferdinando Benito n. 4-03046 del 22 marzo 2007;
interrogazione a risposta scritta Fabris n. 4-03192 del 4 aprile 2007.