Allegato B
Seduta n. 142 dell'11/4/2007

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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazioni a risposta scritta:

CAMPA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la realtà produttiva e occupazionale di Marghera è da anni alle prese con una serie di problemi che hanno sollevato gravi preoccupazioni sull'avvenire produttivo dell'industria chimica, realtà importante per la situazione del lavoro dell'area già grandemente penalizzato, ma anche per la stessa industria nazionale che a Porto Marghera attinge le materie prime. Una situazione, quindi, che ha assunto interesse generale e come tale si attende anche dal Governo un efficace interesse;
dopo una lunga e difficile trattativa, aperta dalla decisione di DOW di chiudere l'impianto di T.D.I., che fa parte del ciclo del cloro al petrolchimico, e che presto avrebbe causato un effetto domino sull'intera chimica locale e nazionale, si è giunti lo scorso 14 dicembre ad un'intesa tra il Ministro per lo Sviluppo Economico, la Regione Veneto, la Provincia e il Comune di Venezia, le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e le aziende interessate;
l'accordo assicura preliminarmente la continuità del ciclo del cloro, attraverso una serie d'interventi nell'ambito della chimica, del settore petrolifero e dell'energia del polo. Al riguardo la C.T.R. del Veneto ha già rilasciato il nulla osta provvisorio, ma mancano le autorizzazioni necessarie da parte dei Ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico. Una situazione paradossale dal momento che il Governo dovrebbe dimostrare preoccupazione per la situazione, che minaccia ampie ripercussioni anche sul mantenimento di numerosi posti di lavoro -:
quale motivo gli impedisca di ottemperare a quanto previsto dal protocollo d'intesa e se intenda provvedere con sollecitudine

agli impegni presi, la cui mancata soluzione impedisce di evitare il blocco di attività con le citate conseguenti gravissime ripercussioni.
(4-03235)

FUNDARÒ e LION. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
sul territorio del comune di Isola Delle Femmine (Palermo) hanno sede diversi impianti produttivi connessi alle attività di funzionamento della società Italcementi Spa;
da tempo la società Italcementi di Isola delle Femmine è al centro di numerose ed accese polemiche vertenti sulla pericolosità sanitaria ed ambientale che i processi produttivi degli impianti rappresentano per il territorio;
i maggiori rischi per la salute umana e per l'integrità ambientale dell'area in cui sorgono gli impianti della società, derivano principalmente dall'incontrollato utilizzo e smaltimento dei residui di produzione, quali il petcoke, sostanza altamente cancerogena, per la quale la società avrebbe il permesso per il deposito, ma non di utilizzare;
denunce effettuate dalle autorità ambientali competenti dimostrerebbero che la società utilizzi come combustibile ma senza autorizzazione il petcoke detenuto, producendo emissioni diffuse di tale composto;
risulterebbe certo che la società in oggetto non solo faccia uso energetico del petcoke senza averne i permessi previsti dalle relative norme ambientali, in particolare del decreto legislativo n. 152/2006;
già in passato anche un comitato cittadino, denominato «Isola Pulita» aveva esplicitamente evidenziato il fattore di rischio per la salute cittadina, rappresentato dagli impianti della Italcementi e aveva ammonito le autorità pubbliche competenti a vigilare sulla situazione di pericolo sanitario ed ambientale, allo scopo chiedendo anche che fossero effettuati accertamenti volti a conoscere i possibili danni ambientali che la Italcementi nell'esercizio della sua attività produttiva abbia eventualmente potuto arrecare al territorio alle acque e alle persone di Isola -:
se non intenda urgentemente attivare le opportune iniziative, se del caso anche utilizzando le competenti autorità di controllo e di repressione, volte ad accertare l'eventuale grado di pericolosità per la salute umana e per l'ambiente rappresentato dalle attività di produzione della Italcementi di Isola delle Femmine ed in caso di riscontro positivo, provvedere affinché si pervenga al ripristino della sicurezza e dell'innocuità allo scopo prescritti.
(4-03245)