Allegato B
Seduta n. 142 dell'11/4/2007

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ECONOMIA E FINANZE

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
in data 21 ottobre 2005 protocollo n. 2005/177077, il Direttore dell'Agenzia delle Entrate ha disposto l'avvio di una procedura selettiva per l'assunzione con contratto di formazione e lavoro della durata di 24 mesi di 1.500 funzionari, di età non superiore a 32 anni, per la Terza Area Funzionale, fascia retributiva F1, attività amministrativo-tributaria;
il concorso si è regolarmente svolto e le prime assunzioni sono avvenute il 22 giugno 2006, data dalla quale sono entrate in vigore le graduatorie;
le suddette graduatorie sarebbero dovute decadere, come previsto per legge, dopo 18 mesi, ma la legge Finanziaria 2007 ha prorogato il termine di scadenza al 31 dicembre 2008;
l'ultima legge Finanziaria (comma 530, articolo 1, legge 27 dicembre 2006,

n. 296), dispone che una parte delle nuove assunzioni di personale dell'amministrazione economico-finanziaria sia destinata alle Agenzie fiscali al fine di potenziare l'azione di contrasto dell'evasione e dell'elusione tributaria, richiamando all'uopo il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 2 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2005, n. 248, che prevede espressamente la «possibilità di utilizzare graduatorie formatesi a seguito di procedure selettive già espletate»;
nel 2004 venne bandito un concorso presso l'Agenzia delle Entrate per circa 800 unità lavorative e nel corso dei 18 mesi di validità delle graduatorie vennero effettuate ulteriori assunzioni attingendo proprio dalle medesime ancora valide, senza quindi ricorrere ad un nuovo concorso come invece vorrebbe farsi oggi;
l'Ufficio centrale di Roma dell'Agenzia delle entrate ha espresso la volontà di indire un nuovo bando di concorso che provocherebbe se confermato, la decadenza di graduatorie attualmente valide e in scadenza tra circa venti mesi, ponendosi in contrasto con la citata disposizione della legge finanziaria 2007;
tale situazione pare in contrasto non solo con la normativa su citata, ma anche con le più elementari regole di trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione che stanno alla base di qualsiasi provvedimento amministrativo alla luce degli indubbi costi che si sono affrontati per la selezione al concorso testé menzionato;
non sono ancora trascorsi nemmeno 8 mesi dall'approvazione delle graduatorie del precedente concorso e molti giovani risultati idonei sono rimasti esclusi per pochissimi centesimi di punto -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto su esposto;
se e quali iniziative, intenda intraprendere con urgenza, al fine di evitare che l'Agenzia delle Entrate ponga in essere una nuova procedura concorsuale, anziché procedere allo scorrimento delle graduatorie valide, in base alla legge Finanziaria 2007 sino al 31 dicembre 2008, violando il diritto di chi è risultato idoneo non vincitore del concorso bandito in data 21 ottobre 2005 protocollo n. 2005/177077 dopo averlo regolarmente espletato.
(2-00457)
«Ferdinando Benito Pignataro, Diliberto, Sgobio, Crapolicchio, Pagliarini».

Interpellanza:

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
la più importante salina marittima oggi esistente ed operante in Europa è quella di Margherita di Savoia, sita in provincia di Foggia, nel basso Tavoliere, sul mare Adriatico, con i suoi 20 chilometri di lunghezza e 5 chilometri di larghezza e con una produzione media annua di circa 5.500.000 quintali di sale;
storicamente la Salina di Margherita di Savoia non ha una precisa data di nascita, vi sono però validi motivi per supporre che intorno al 200 A.C. essa fosse già un insediamento produttivo, reso tale da colonizzatori Illiri, i quali dopo essere approdati su queste terre lagunari presero a sfruttare questa, che era sin da allora una risorsa naturale;
la superficie della salina nel 1910 era di ettari 128, successivi lavori di bonifica la estesero nel 1920 a 500 ettari, fino a raggiungere nel 1926 ettari 1.164. Nel 1934, ultimati i lavori di bonifica della zona Salpi Nuovo, la superficie raggiunse i 2.770 ettari ed infine con la bonifica della zona Alma Dannata nel 1959 si raggiunsero i circa 4.000 ettari di superficie utile, che, uniti ai 500 ettari adibiti a servizi (argini, officine, aie di ammassamento, strade, uffici, alloggi) sommano 4.500 ettari che rappresentano la superficie complessiva oggi asservita alla salina di Margherita di Savoia, interessando in tal

modo, oltre il comune di Margherita, quelli di Zapponeta, Trinitapoli e Cerignola;
l'interrogante ha volutamente utilizzato le parole che la società acquirente delle saline, l'Atisale, ha scritto sul proprio sito, www.atisale.com, per descrivere quanto sia prezioso per le comunità locali il bene che l'Ente Tabacchi Italiano ha privatizzato negli anni 2002-2003 e quale motore abbia costituito e costituisca per l'economia e l'occupazione locale;
il 23 gennaio 2003, rispondendo all'interrogazione 5-01571 in Commissione finanze alla Camera il sottosegretario all'economia e delle finanze, onorevole Armosino confermava che la procedura adottata prevede sia la salvaguardia per un triennio dei livelli di occupazione sia il mantenimento dell'unitarietà aziendale; se gli oneri prospettati dall'advisor a coloro che erano interessati all'acquisto si rivelassero in concreto eludibili, tutta la procedura risulterebbe pretestuosa e strumentale rispetto ad un esito precostituito;
il piano industriale di rilancio è stato eluso, nel più assoluto silenzio dei sindacati e di qualsiasi organo presposto al controllo è già si paventano ricadute occupazionali come ventilato da nota dell'Atisale del 23 gennaio 2007;
il 28 febbraio 2007 il consiglio comunale di Margherita di Savoia ha approvato all'unanimità una delibera in cui si chiede di sospendere qualsiasi procedura di licenziamento, di individuare un tavolo di confronto con le realtà locali, oltre che a mantenere gli accordi di fornitura con le aziende locali;
è francamente inammissibile che le privatizzazioni siano utilizzate per distruggere il bene acquisito ad onta di impegni sottoscritti, per i quali però non c'è alcuna sanzione in caso di non ottemperamento; il paese rischia l'asfissia economica, quasi come se gli imprenditori si fossero aggiudicati 13.000 anime, piuttosto che una concessione condizionata al rispetto di determinati impegni -:
quali concrete garanzie siano state adottate o si intendano adottare per impedire l'elusione degli impegni da parte della società acquirente delle Saline di Margherita di Savoia;
se non ritenga opportuno sospendere la concessione delle saline di Margherita di Savoia in forza del mancato rispetto degli impegni assunti dalla controparte.
(2-00455)«Carlucci».

Interrogazioni a risposta scritta:

FUGATTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 1, comma 8 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 286, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, stabilisce che, qualora siano contestate ai sensi dell'articolo 16 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, nel corso di un quinquennio, tre distinte violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale, anche se non sono state irrogate sanzioni accessorie in applicazione delle disposizioni del citato decreto legislativo n. 472 del 1997, è disposta la sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività ovvero dell'esercizio dell'attività medesima per un periodo da tre giorni ad un mese, ovvero per un periodo da un mese a sei mesi se l'importo complessivo dei corrispettivi oggetto di contestazione eccede la somma di 50.000 euro;
dai dati forniti dalla Guardia di Finanza, i controlli, in questi primi mesi del 2007, sono stati massicci e hanno portato a 7644 contestazioni su tutto il territorio nazionale e a 46 chiusure di esercizi commerciali per reiterazione della violazione dell'obbligo di emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale;
dai dati si nota come il rapporto tra esercizi chiusi e contestazioni non sia omogeneo su tutto il territorio nazionale, ma sia decisamente più alto in regioni

come il Friuli Venezia Giulia, l'Emilia Romagna, il Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano; più precisamente su 46 chiusure di esercizi imposte dall'autorità di Finanza, solo 7 si riferiscono al Mezzogiorno d'Italia;
anche a Bolzano sono stati chiusi per tre giorni due esercizi commerciali;
da quanto sopra esposto si rileva come appare difficilmente spiegabile una disparità di tale specie tra diverse regioni sul territorio nazionale -:
se esiste un coordinamento nazionale delle attività di controllo della Guardia di Finanza sulle attività commerciali, o se ogni comando regionale è autonomo nello stabilire la localizzazione e la frequenza dei controlli.
(4-03216)

MURGIA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -Per sapere - premesso che:
da quanto si evince dal comunicato inviatomi via email e redatto a cura del Sindacato Autonomo dei lavoratori finanziari e dal comunicato stampa redatto dall'UGL, sembrerebbe che il 25 ottobre 2005, il Direttore dell'Agenzia delle entrate abbia disposto la selezione pubblica per l'assunzione con contratto di formazione e lavoro di 1.500 funzionari per la Terza Area funzionale, fascia retributiva F1, attività amministrativo-tributaria per l'Agenzia delle Entrate;
da quanto affermato nel testo dei comunicati sembra che dalla data di pubblicazione della graduatoria finale siano rimasti esclusi soltanto un centinaio di idonei non vincitori del concorso in questione;
il termine di scadenza della predetta graduatoria è stato prorogato, dalla legge finanziaria per il 2007, al 31 dicembre 2008;
il comma 530 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 (legge 296 del 2006) ha disposto che, al fine di potenziare l'azione di contrasto dell'evasione e dell'elusione tributaria, una parte delle nuove assunzioni di personale dell'amministrazione economico-finanziaria venga destinata alle Agenzie fiscali, richiamando a tal fine il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 2 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2005, che prevede espressamente la «possibilità di utilizzare graduatorie formatesi a seguito di procedure selettive già espletate»;
da quanto si apprende dal comunicato sembra che l'Agenzia delle Entrate stia per emanare un nuovo concorso pubblico per l'assunzione di altri funzionari nonostante esista ancora la disponibilità all'assunzione da parte degli idonei del precedente concorso che sembra siano risultati non vincitori per pochissimi punti;
nel testo del comunicato dell'UGL il Segretario Nazionale della UGL Agenzie Fiscali, Giuseppe Serroni, afferma quanto segue: «... È una situazione paradossale quella denunciata da questi giovani laureati in attesa del primo impiego. Da una parte il Governo emana una legge finanziaria che dice di privilegiare la lotta all'evasione fiscale, lo sviluppo, la piena occupazione ed il contenimento della spesa pubblica, dall'altra la Pubblica Amministrazione non assume giovani che già hanno superato brillantemente le prove selettive e pensa invece di impegnare ingenti risorse economiche per emanare nuovi concorsi senza attingere dalla graduatoria appena formalizzata!...»;
con riferimento alla possibilità di assunzione degli idonei del concorso bandito nel 2006, nel testo del comunicato stampa del S.A.L.F.I. si afferma quanto segue:«... La presente richiesta trova fondamento e legittimazione nei principi di trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione, alla luce degli indubbi costi che si sono affrontati per la selezione citata, e risulta in linea con le ultime direttive governative in materia di assunzioni. Trattasi di indubbie e qualificate risorse umane che potrebbero essere

utilmente e prontamente formate nell'importante obiettivo di partecipare, concretamente e nell'immediato, alla lotta all'evasione fiscale, mentre l'alternativa soluzione di indizione di un nuovo concorso dilaterebbe nel tempo il raggiungimento del medesimo obiettivo...» -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, se corrispondenti al vero, quali iniziative di propria competenza intenda adottare con particolare riferimento alla possibilità di assunzione nei ruoli dei rimanenti idonei al concorso per funzionari amministrativi dell'Agenzia delle Entrate, citati in premessa, onde evitare un ennesimo concorso che comporterebbe ingenti spese da parte dello Stato.
(4-03219)

PORETTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
il regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246 prevede all'articolo 1, quanto segue: «Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto. La presenza di un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l'impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici, fa presumere la detenzione o l'utenza di un apparecchio radioricevente»;
il sito internet della Rai Tv (http://www.abbonamenti.rai.it) spiega la norma di cui sopra con le seguenti parole: «Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi deve per legge regio decreto-legge 21 febbraio 1938 n. 246 pagare il canone di abbonamento TV. Trattandosi di un'imposta sul possesso o sulla detenzione dell'apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall'uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive»;
in data 7 marzo, l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) ha condotto una indagine interpellando gli organi competenti per sapere nello specifico quali apparecchi sono soggetti al canone/tassa oltre il televisore: gli operatori di «Risponde - Rai» (numero a pagamento 199.123.000), il ministero delle Finanze, la Guardia di Finanza, l'Agenzia delle Entrate. Le risposte sono state varie e contraddittorie. Secondo alcuni operatori «Risponde - Rai», deve pagare il canone solo chi ha una televisione o un computer. Per altri, deve pagarlo pure chi detiene anche uno solo dei seguenti apparecchi: televisione, videoregistratore, registratore dvd, computer (indipendentemente dalla presenza di una scheda tv o di una connessione Internet), videofonino, tvfonino, monitor di qualsiasi tipo anche in assenza di un computer, decoder, monitor del citofono, modem, navigatore satellitare, videocamera, macchina fotografica digitale. L'Agenzia delle Entrate non ha risposto alla domanda, invitando l'Aduc a rivolgersi agli operatori Risponde - Rai già interpellati. Il ministero delle Finanze, Ufficio legislativo - finanze, non è stato in grado di rispondere, così come numerosi uffici e comandi della Guardia di Finanza, l'organo di polizia predisposto al controllo sul territorio;
l'evidente contraddittorietà delle risposte che emerge dall'indagine dell'Aduc è causata in gran parte dall'espressione «apparecchi atti o adattabili», coniata nel 1938 quando non esisteva ancora il televisore. Come dimostrano migliaia di segnalazioni giunte all'Aduc, questa incertezza si riflette sul cittadino, spesso incapace di sapere con certezza se pagare o meno il canone/tassa per altri beni potenzialmente «adattabili» alla ricezione tv in suo possesso -:
quali degli apparecchi sottoelencati non presuppongono il pagamento del canone di abbonamento TV: videoregistratore, registratore dvd, computer senza scheda tv con connessione ad Internet, computer senza scheda tv e senza connessione Internet, videofonino, tvfonino, ipod

e apparecchi mp3 - mp4 provvisti di schermo, monitor a se stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale.
(4-03226)