Allegato B
Seduta n. 140 del 3/4/2007

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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazioni a risposta immediata:

BANDOLI, MARIANI, SERENI, BRESSA, GIACHETTI, QUARTIANI, REALACCI, BENVENUTO, BOCCI, CHIANALE, FASCIANI, GALEAZZI, GENTILI, IANNUZZI, LOMAGLIO, MARANTELLI, MARGIOTTA, PEDULLI e VIOLA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
è in atto una globalizzazione climatica e, di conseguenza, una forte destabilizzazione climatica e si fa sempre più urgente un patto fra tutti i viventi che fermi le emissioni di gas serra;
i cambiamenti climatici sono stati oramai riconosciuti come legati a varie attività umane dalle sedi scientifiche internazionali e politiche più significative;
ancora una volta l'Europa è stata in grado di procedere unita e in modo innovativo, soprattutto nelle recenti decisioni prese in sede europea riguardanti la diminuzione del 20 per cento di emissioni entro il 2020;
l'Italia può e deve darsi piani urgenti e dettagliati di diminuzione delle emissioni in vari settori, in primis nel settore dei trasporti, del risparmio energetico e della produzione di energie rinnovabili, per costruire le condizioni che consentano di ottemperare concretamente a quei parametri;
il nostro Paese dovrebbe approntare anche un insieme di «misure di adattamento» indispensabili a fronteggiare le emergenze climatiche;
le competenze in materia di energia sono in capo a vari ministeri e, dunque, solo da un lavoro di stretta interrelazione può nascere una proposta efficace del Governo tutto;
si sente avanzare l'ipotesi di più conferenze governative sull'energia e sul clima -:
attraverso quali modalità organizzative il Governo intenda dar vita alla conferenza nazionale sull'energia e sul clima, prevedendo il pieno coinvolgimento dei ministeri interessati, delle regioni, degli enti locali, delle forze sociali e della ricerca, nonché delle associazioni ambientaliste.
(3-00788)

BEZZI, BRUGGER, ZELLER, WIDMANN e NICCO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la provincia autonoma di Trento, con delibera provvisoria della giunta del 16 marzo 2007, ha individuato come sito idoneo per il centro di rottamazione dei fratelli Rigotti s.r.l., ai sensi dell'allegato I al decreto legislativo 24 giugno 2003,

n. 209, recante «Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso», un'area che non rispetta i requisiti previsti da tale normativa, in quanto è posta in una zona soggetta a tutela ambientale, con difficoltà di accesso e di manovra per i mezzi pesanti, ricadente in una fascia di rispetto fluviale vicina al fiume Adige;
nella zona interessata (compresa tra il fiume Adige e il biotopo Sic - cod. IT 3120051 - Stagni della Vela - Soprassasso) è in corso un complesso piano di interventi ad opera della provincia autonoma di Trento, che prevede, oltre al centro di rottamazione dei fratelli Rigotti s.r.l., la creazione di un inceneritore, il cambio di destinazione d'uso del terreno, da verde agricolo a industriale, opere infrastrutturali, il centro di stoccaggio dei rifiuti pericolosi e l'attività di lavorazioni di inerti;
la serie di interventi citati, anziché essere valutata nel suo complessivo impatto sul territorio ai fini del rispetto e dell'attuazione della normativa europea in materia ambientale, viene presa in esame per singole richieste di intervento, anche a causa del recente accorpamento del servizio parchi e conservazione della natura con il servizio ripristino e valorizzazione ambientale, effettuato dalla stessa provincia autonoma di Trento, con significative riduzioni di capacità operativa e di controllo sulle aree protette locali ed europee, in virtù della normativa sui Sic e Zps; gli interventi sono, infatti, idonei ad incidere sul confinante Sic -:
quali iniziative intenda assumere a tutela dello stato dei luoghi.
(3-00789)

FRANCESCATO, CAMILLO PIAZZA, BONELLI e BOATO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
l'acqua è patrimonio dell'umanità e fonte di vita insostituibile per l'ecosistema; è un bene che appartiene a tutti gli abitanti e deve contribuire alla solidarietà fra i cittadini, le comunità, le generazioni;
e proprio perché è un bene insostituibile ma scarso, è fondamentale la sua corretta gestione;
il nostro è un Paese ricco di acqua (le sue riserve ne raccolgono circa 155 chilometri cubici l'anno), ma questa ricchezza è compromessa da un uso dissennato della risorsa stessa, caratterizzato da prelievi eccessivi e non programmati, da sprechi e dall'inquinamento di origine diversa (urbana, agricola, industriale), che spesso si sommano tra di loro;
in diverse aree del nostro Paese il diritto di accesso all'acqua potabile è ancora troppo limitato, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo, e in numerosi comuni, soprattutto del Meridione, perdura una situazione di perenne emergenza idrica, legata, però, non tanto a un'effettiva carenza di acqua, ma a una fallimentare gestione complessiva delle risorse. Il solo Acquedotto pugliese disperde più di 305 milioni di metri cubi l'anno;
la scarsa piovosità di questi mesi e la riduzione del manto nevoso di un terzo rispetto all'inverno del 2006 rischiano, inoltre, di aggravare pesantemente i problemi di rifornimento per l'estate 2007, proprio nel momento di maggiore fabbisogno;
dai recenti dati forniti dall'Enel, risulta una riduzione del 20 per cento rispetto al 2006 per il ricorso alle fonti idroelettriche nei mesi di gennaio-febbraio 2007;
è, quindi, indispensabile un'azione costante e mirata per garantire l'approvvigionamento delle risorse idriche attraverso un controllo attento sui prelievi spesso dissennati, azioni di completamento degli impianti, l'adeguamento delle reti idriche e dei sistemi di irrigazione -:
cosa intenda fare il Governo per tutelare le risorse esistenti di acqua, difendendo le falde e le sorgenti ed impedendo l'aggressione incontrollata alle riserve idriche, e come il Governo intenda adoperarsi affinché l'acqua resti un bene

comune e la sua gestione rimanga in mano pubblica.
(3-00790)

Interrogazione a risposta in Commissione:

STRADELLA, ARMOSINO e OSVALDO NAPOLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
organi di informazione nazionali e locali il 30 marzo 2007 hanno dato notizia di una grave situazione verificatasi al deposito di materiale radioattivo di Saluggia in provincia di Vercelli;
dichiarazioni dei responsabili del deposito Eurex e dell'Arpa sostengono che le tracce di stronzio 90, - 0,15 bequerel, rilevate in un pozzo della zona non sono pericolose per la salute ed al di sotto delle percentuali di rischio;
l'incidente pare dovuto ad una perdita della piscina non eliminabile con un intervento sulla struttura -:
cosa intenda predisporre il Ministro per eliminare la fuoriuscita di acqua radioattiva;
a quale soluzione mirino le dichiarazioni del Ministro interrogato circa la possibilità di collocare le scorie entro un raggio di 30 chilometri dalla zona.
(5-00911)