Allegato B
Seduta n. 140 del 3/4/2007

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SALUTE

Interrogazioni a risposta scritta:

PELLEGRINO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
in data 20 marzo 2007, il signor Giovanni Migliori, privato cittadino di Portici Napoli, scriveva nella rubrica Lettere del quotidiano Il Mattino quanto, segue: Tetrapak. Non molto tempo fa, sui quotidiani e nei tg, non si parlava di altro. Il tetrapak, utilizzato per le confezioni del latte, rilascia sostanze tossiche o addirittura cancerogene. Poi di colpo, come spesso accade in questo paese, non si è saputo più nulla. Visto che il tetrapak è ancora liberamente in commercio, il latte in esso contenuto fa male o no? Perché far scoppiare un caso poi i consumatori non sono più aggiornati sulla questione»;
in data 30 agosto 2005, l'ARPA della regione Marche notificò alla Società Nestlè ed alle A.S.L. della medesima regione d'Italia che in alcuni latti per l'alimentazione dell'infanzia, confezionati in tetrapak, risultava contenuto in dosi variabili un polimero utilizzato nei processi di

stampa delle confezioni, denominato Isopropyl Thioxantone (ITX);
in data 8 settembre 2005, il dossier relativo alle analisi condotte dall'ARPA delle Marche pervenne al Ministero della Salute per i provvedimenti del caso;
in seguito però furono segnalati nuovi sequestri di confezioni tetrapak di latte contaminato da itx (per esempio in Abruzzo, in Calabria, in Liguria), messe in vendita (Abruzzo) con etichette sovrapposte e la dicitura «nuova confezione» in quanto le confezioni di latte a rischio erano scomparse dalle farmacie, ma non in alcuni supermercati, perché solo le farmacie, essendo collegate in rete con l'autorità sanitaria, potevano ritirare in poche ore un prodotto su tutto il territorio nazionale;
il Tetra Pak, presente da sempre nel mercato dei prodotti liquidi, oggi propone anche soluzioni per il confezionamento di prodotti secchi, prodotti cioè con umidità inferiore al 20 per cento e distribuiti a temperatura ambiente, dunque una gamma vastissima di generi di utilizzo alimentare;
la lettera del cittadino presuppone una lacuna informativa sua e del resto dell'opinione pubblica in merito all'iter e alla conclusione del caso -:
se, il Governo, in ottemperanza al Regolamento europeo sulla sicurezza alimentare, che prevede il dovere di comunicazione ai consumatori che devono essere tenuti adeguatamente informati sull'attività degli organismi istituzionalmente preposti all'assicurazione della salubrità degli alimenti, ritenga opportuno considerare valide ipotesi di accertamento e informazione ai cittadini, riguardanti la genuinità e la sicurezza degli alimenti che ogni giorno portano in tavola;
se il Governo, intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e se confermato, ritenga opportuno disporre quanto necessario alla risoluzione.
(4-03164)

TOLOTTI. - Al Ministro della salute, al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
presso la facoltà di Medicina dell'Università di Brescia si registra un significativo divario tra i posti messi a concorso per i corsi di specializzazione post-laurea e la capacità formativa della facoltà stessa;
in particolare, per una serie di specializzazioni (Allergologia immunologia clinica, Anatomia patologica, Cariologia, Endocrinologia e malattie del ricambio, Genetica medica, Geriatria, Malattie infettive, Medicina dello sport, Medicina interna, Microbiologia e virologia, Nefrologia, Neurochirurgia, Neuropsichiatria infantile, Oftalmologia, Pediatria, Psichiatria) i posti messi a concorso sono meno della metà di quelli che potrebbero essere attivati in relazione alla capacità formativa delle singole scuole di specializzazione;
questa situazione, tanto più grave alla luce del fatto che il numero dei posti messi a concorso ogni anno è circa la metà di quello dei laureati e che per molte specializzazioni i concorrenti sono superiori alla stessa capacità formativa delle singole scuole, è dovuta fondamentalmente a ristrettezze finanziarie che non permettono di coprire i compensi, pur esigui che vengono corrisposti agli «specializzandi» -:
se ai Ministri risulti che analoghe situazioni siano presenti su tutto il territorio nazionale e, nel caso, che provvedimenti e/o iniziative intendano assumere per mettere in condizione le Facoltà di Medicina dei singoli atenei di implementare corsi di specializzazione in misura pari alla capacità formativa.
(4-03168)