Allegato B
Seduta n. 140 del 3/4/2007

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INTERNO

Interrogazione a risposta orale:

D'AGRÒ. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
è da oltre un anno che i Comitati del No si mobilitano per impedire l'ampliamento della base Usa di Vicenza;
nei giorni scorsi si è svolta nella città berica l'ennesima manifestazione antibase americana nell'area dell'aeroporto Dal Molin;
la manifestazione ha preso il via dalla scoperta di un cantiere per la posa di cavidotti per fibre ottiche lungo la strada Sant'Antonio fino ad arrivare nei pressi della località dove è stato deciso l'ampliamento;
il comitato, secondo il quale i cavidotti servirebbero per un progetto ampio che coinvolgerebbe tutti i siti militari del vicentino, è subito insorto ed ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco per verificare il cantiere e per bloccare la prosecuzione dei lavori;
il corteo dei manifestanti, svoltosi nei giorni scorsi sotto lo slogan «Scoperchiamo la verità», è partito dalla zona del presidio permanente contro la nuova base ed ha percorso la via Sant'Antonio parallela alle recinzioni dell'aeroporto Dal Molin;
nel corso della manifestazione, da notizie giornalistiche parrebbe che alcuni giovani, camuffati da operai, abbiano aperto un tombino, tagliato le tubature delle fibre ottiche ed eseguito una colata di cemento a presa rapida nella cavità aperta;
l'operazione si sarebbe svolta nell'arco di una decina di minuti senza alcun intervento da parte delle forze dell'ordine;
alla Questura risulterebbe che quei cavidotti non contengano ancora le fibre ottiche di servizio alla futura base americana -:
se il Ministro possa meglio dettagliare come sono avvenuti i fatti;
se l'azione dei giovani sia stata notata da forze dell'ordine eventualmente presenti e, in caso affermativo, perché queste non siano intervenute ad identificare e bloccare i soggetti autori dell'atto;
se l'operazione abbia provocato danni e in quale misura.
(3-00780)

Interrogazioni a risposta scritta:

PINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
alle ore 16 circa di oggi, lunedì 2 aprile 2007, risulta all'interrogante che le forze di polizia abbiano temporaneamente chiuso al pubblico la chiesa di San Petronio, in Bologna, dopo aver fermato per controlli quattro persone di nazionalità straniera, presumibilmente asiatici;
dopo nemmeno mezz'ora la chiesa sarebbe stata riaperta al pubblico e i quattro soggetti accompagnati fuori da parte della polizia -:
se tali fatti corrispondano al vero;

quali valutazioni di rischio siano state effettuate dalle forze dell'ordine in merito all'evento.
(4-03160)

PELLEGRINO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
in data 23 marzo 2007, il quotidiano Il Mattino edizione di Napoli, pubblica un articolo in cui si evidenzia un episodio di criminalità organizzata a Secondigliano (Napoli);
Antonio, un giovane trentenne, che esercita la propria attività lavorativa a Secondigliano (Napoli), viene fermato e perquisito dalle sentinelle dei clan che danno vita a dei veri e propri check-point della camorra, nel cuore della faida e nell'area nevralgica dello spaccio di droga;
il giovane, costretto a fermarsi e a scendere dalla propria moto, viene obbligato a togliersi il casco e a viaggiare in quella zona senza di esso per motivi di sicurezza, in quanto i pusher devono filtrare gli ingressi da e per il Terzo mondo (quartiere popolare di Secondigliano);
sono diversi i posti di blocco dei clan, da via Barbiere di Siviglia a via Praga Magica, da via Misteri di Parigi a via Scala di Seta. Presidiati da uomini spavaldi e arroganti che scrutano dalla testa ai piedi chiunque si avvicini al «fortino» della camorra, quartiere dove la legalità fatica ad arrivare;
inoltre, la presenza di transenne e catene agli ingressi del Terzo mondo, rappresentano una protezione per i trafficanti, in quanto impediscono alle forze dell'ordine di inseguire i fuggitivi e di irrompere nel «fortino» della camorra, cogliendo di sorpresa pusher e acquirenti di cocaina, eroina, hashish e marijuana -:
se il Governo intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e se confermato, ritenga opportuno disporre quanto necessario alla risoluzione.
(4-03169)