Allegato B
Seduta n. 140 del 3/4/2007

...

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

Interrogazione a risposta orale:

BELLILLO.- Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
la Finidem srl, attiva nel territorio umbro, è stata autorizzata dal dirigente dello sportello unico impresa cittadino del comune di Spoleto ad eseguire lavori per la realizzazione di un fabbricato plurifamiliare in via Interna delle Mura a Spoleto (2 dicembre 2005);
la Soprintendenza per i beni architettonici, il paesaggio, il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Perugia, ricevuta la documentazione relativa all'intervento, annullava tale autorizzazione affermando che «l'area interessata è soggetta a vincolo paesaggistico di cui alla delibera della giunta regionale n. 4644 del 29 luglio 1985 ... e che la realizzazione del fabbricato caratteristiche e dimensioni, qualora realizzata, determinerebbe una grave alterazione delle valenze paesaggistiche ed ambientali del luogo, in evidente contraddizione con le motivazioni stesse dell'atto di tutela ambientale» (lettera dell'11 gennaio 2006);
nonostante questo intervento, lo Sportello Unico Impresa Cittadino del comune di Spoleto confermava l'autorizzazione alla Findem per la costruzione del fabbricato plurifamiliare, in base al parere della Commissione edilizia, motivando che «all'articolazione dei volumi, la loro composizione, la scelta dei materiali proposti rappresentano un buon risultato, soprattutto relativamente all'inserimento della nuova costruzione nel sito previsto; inoltre, le caratteristiche dimensionali dell'intervento, maggiormente per quanto riguarda le altezze, risultano assorbite dal contesto urbano esistente» (16 febbraio 2006);
inspiegabilmente il 20 marzo 2006 la Sovrintendenza per i beni architettonici, il paesaggio, il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Perugia ha cambiato il proprio orientamento precedente, affermando che non «ricorressero motivi di legittimità idonei a proporre l'annullamento della delibera suddetta»;
di recente, il Ministro Rutelli ha proposto «la mappatura degli scempi», chiedendola ai Soprintendenti italiani, entro

due settimane, con l'evidenziazione dei casi più critici di cementificazione del territorio -:
se il comune di Spoleto e sue frazioni siano stati inclusi nello mappatura dei casi critici dal punto di visto paesaggistico;
se non consideri l'abbattimento di parte delle mura secolari dl Spoleto (di grande interesse storico, artistico, culturale ed architettonico) una inaccettabile alterazione della valenza paesaggistica ed ambientale del luogo.
(3-00781)

Interrogazione a risposta scritta:

STRAMACCIONI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
l'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci, di Perugia fondata nel 1573, seconda in Italia per antichità e pareggiata alle Accademie Statali con regio decreto 25 giugno 1940, n. 1086, Istituto di alta formazione artistica tra i più prestigiosi del Paese, rischia di cessare la propria attività entro i prossimi mesi, se non vi saranno interventi immediati atti a consentirne la prosecuzione e se non si aprirà la prospettiva concreta di una sistemazione organica capace di darle certezza e stabilità;
il peso finanziario dell'Accademia, finora, è gravato essenzialmente sugli enti locali, il comune e la provincia di Perugia, che hanno concorso con stanziamenti annuali - unitamente ad un finanziamento statale, pure disposto di anno in anno - a far sì che i corsi, cui partecipano studenti provenienti da ogni parte di Italia e del mondo, potessero tenersi;
a fronte delle accresciute esigenze connesse all'organizzazione degli insegnamenti, l'impegno degli enti locali nei confronti dell'Accademia - anche per gli ulteriori limiti imposti alla finanza locale dai recenti provvedimenti legislativi in materia - tende obiettivamente a ridimensionarsi;
l'Accademia perugina, come altre Accademie «storiche» d'Italia, ha da tempo chiesto, avendone tutti i requisiti, di essere statizzata, pur preservando le peculiari caratteristiche, di cui alla legge n. 508 del 1999, ma tale richiesta, ad oggi, non ha avuto alcun seguito;
la sopravvivenza dell'Accademia di Belle Arti di Perugia risponde non solo ad un interesse vitale dell'Umbria, quale espressione primaria dell'identità culturale della regione, ma allo stesso interesse nazionale, come parte integrante dell'alta formazione nel campo artistico in Italia -:
se, in quale misura e con quali tempi, il Governo intenda concorrere al finanziamento dell'attività dell'Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia per l'anno 2007, in modo da assicurare la sopravvivenza nell'immediato;
se non ritenga di dovere assicurare alla suddetta Accademia un finanziamento annuo tale da garantirne, unitamente a quelli degli enti locali, lo stabile e regolare funzionamento;
se e con quali tempi si intenda procedere alla statizzazione dell'Accademia considerata, in attuazione della legge n. 508 del 1999 tuttora vigente.
(4-03162)