Allegato B
Seduta n. 110 del 15/2/2007

SVILUPPO ECONOMICO

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
il comparto minerario di una parte della provincia di Agrigento, in particolare la miniera di Realmonte versa in uno stato di preoccupante crisi produttiva anche a seguito della mancanza di neve e di strade ghiacciate, causate dall'aumento della temperatura in tutta Europa, che ha repentinamente fatto crollare la domanda di sale per disgelo;
in particolare la miniera di Realmonte che ha accumulato tonnellate di sale rimasto invenduto, ha sospeso il processo di estrazione, destando conseguentemente grave preoccupazione fra i lavoratori della miniera stessa e gli addetti all'imbarcadero di Porto Empedocle; questi ultimi hanno visto ridotto l'orario di lavoro, in quanto attualmente non c'è da imbarcare sale per nessuna destinazione nazionale o europea;
stanti le previsioni di un irreversibile surriscaldamento climatico, la miniera realmontina potrà avere un futuro produttivo, solo attraverso la valorizzazione della kainite per l'ottenimento del solfato di potassio, da impiegare come fertilizzante per l'agricoltura biologica, consentendo una prospettiva al comparto minerario agrigentino all'area industriale empedoclina e allo stesso imbarcadero con un'occupazione aggiuntiva di oltre 400 posti di lavoro;
l'impianto sperimentale riservato alla kainite, concretizzato in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche e sostenuto dal Ministero per le attività produttive attraverso un incentivo di 2 milioni e 712 mila euro, ha dato esiti positivi in termini produttivi;
tuttavia nonostante il progetto di sviluppo presentato circa sei anni fa dalla società Italkali, e dalla regione Sicilia, non si è proceduto alla dismissione e alla vendita del pacchetto azionario regionale ad un acquirente già socio o nuovo azionista, che metta sul tavolo della contrattazione preventiva, la sua quota di partecipazione allo sviluppo del progetto kainite -:
quali iniziative intenda intraprendere al fine di mantenere i livelli di produzione e della conseguente occupazione sia per i lavoratori addetti all'imbarcadero di Porto Empedocle, sia per quelli impiegati presso la stessa impresa mineraria di Realmonte;
se non ritenga opportuno avviare un tavolo di concertazione con la regione siciliana e gli operatori del settore direttamente coinvolti, per raggiungere un accordo, anche utilizzando lo strumento dell'A.P.Q., per una riconversione della produzione delle suddetta miniera attraverso la valorizzazione della kainite, sia per il rilancio dell'attività mineraria in provincia di Agrigento.
(2-00375) «Marinello, Misuraca».

Interrogazione a risposta in Commissione:

CAPARINI, GARAVAGLIA, GRIMOLDI, BODEGA, FUGATTI, PINI, DUSSIN e ALLASIA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nel decennio 1995-2005, nelle località di montagna si è assistito ad un progressivo calo demografico che ne depaupera la già fragile economia;
come conseguenza di tale fenomeno, nei piccoli comuni di montagna si verifica una progressiva chiusura degli esercizi commerciali, delle attività artigianali e di tutte quelle attività imprenditoriali che connotano il tessuto di servizi per la popolazione;
la costante crescita delle quote di mercato dei grandi centri commerciali e degli ipermercati ha avuto conseguenze devastanti sulla rete di distribuzione e vendita dei piccoli esercizi commerciali con pesanti ripercussioni sociali;

sono ormai molti i piccoli comuni privi di punti di vendita al dettaglio nei generi di prima necessità lasciando la comunità senza un servizio fondamentale;
oltre l'inevitabile emorragia di posti di lavoro e fonte di reddito la concorrenza della grande distribuzione ha determinato una condizione di grande difficoltà in particolare per le fasce più deboli della popolazione, quelle con minore reddito, come, ad esempio, gli anziani il cui disagio è acuito dalla difficoltà di mobilità;
la concorrenza dei prodotti della grande distribuzione ha avuto devastanti ripercussioni anche sui tessuto economico penalizzando gli artigiani locali;
la mancanza di adeguati e specifici incentivi economici alle attività artigianali, imprenditoriali e commerciali nei piccoli comuni di montagna, l'assenza di un qualsiasi meccanismo di defiscalizzazione, oltre che l'assoggettamento alla disciplina degli studi di settore che non tengono conto delle peculiarità della montagna sono tra i fattori di questo impoverimento -:
quali misure abbia predisposto il Governo per sostenere i piccoli esercizi commerciali, le attività artigianali e imprenditoriali svolte nei piccoli Comuni montani colpiti nell'ultimo decennio da fenomeni di grave spopolamento.
(5-00740)

Interrogazione a risposta scritta:

D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
la direttiva europea 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia e il relativo decreto legislativo di recepimento n. 192 del 19 agosto 2005 rappresentano un importante passo in avanti nella direzione del protocollo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni inquinanti;
recentemente è stato emanato il decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, di modifica ed integrazione al decreto legislativo n. 192 del 2005;
nell'emanazione di questo provvedimento non sono state recepite alcune indicazioni che erano peraltro contenute nel parere approvato dalla Commissione attività produttive della Camera dei deputati in data 13 dicembre 2006 sullo schema di decreto legislativo in oggetto;
si fa riferimento in particolare al mancato recepimento di importanti correzioni al decreto legislativo n. 192 del 2005 relative alla definizione di impianto termico e all'efficienza dei generatori di calore;
il mancato recepimento di queste indicazioni potrebbe determinare un significativo arretramento produttivo per le imprese italiane, obbligando al contempo milioni di famiglie italiane ad assurdi adempimenti burocratici con riferimento al riscaldamento domestico -:
quali siano i motivi del mancato recepimento di tutte le indicazioni contenute nel parere approvato dalla Commissione e se si intenda intervenire per rimediare a tali omissioni.
(4-02623)