Allegato A
Seduta n. 110 del 15/2/2007

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(Sezione 10 - Rischi derivanti da una potenziale crisi da influenza aviaria)

L)

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri della salute e delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che:
l'influenza aviaria rappresenta uno dei nuovi fattori di crisi a livello globale, sia dal punto di vista agricolo ed economico, sia da quello della tutela della salute dei cittadini;
nella scorsa stagione invernale, infatti, nonostante l'H5N1 non abbia provocato danni diretti in Italia, grazie al puntuale intervento di monitoraggio e prevenzione dei Ministri delle politiche agricole e forestali e della salute, di certo si sono scatenate fobie tali da abbattere drasticamente il consumo delle carni bianche, con gravissime conseguenze sul settore avicolo e sull'indotto;
da quanto si evince dall'articolo «Commissione Ue: aviaria tra i tacchini in Gb», apparso sul quotidiano Il Corriere della Sera del 4 febbraio 2007, in un allevamento del Suffolk in Gran Bretagna sarebbero deceduti oltre mille tacchini per aver contratto il virus dell'influenza aviaria;
la conferma del virus altamente patogeno H5N1 sarebbe avvenuta nel laboratorio dell'Unione europea di riferimento, quello di Weybridge in Gran Bretagna;
il suddetto caso sarebbe il primo occorso in Europa occidentale, il secondo nell'Unione europea, dato il caso registrato nella stessa settimana in Ungheria, e potrebbe causare, a detta dello stesso articolo, un'epidemia nel vecchio continente dagli esiti disastrosi;

anche nel caso non intervengano, come nella stagione invernale 2005/2006, danni diretti alla fauna avicola presente sul territorio italiano a causa del virus, rimangono, tuttavia, serie preoccupazioni riguardo alle reazioni dell'opinione pubblica se dovessero sorgere sospetti su un possibile contagio, che porterebbero danni rilevantissimi su un settore già aspramente colpito dalla crisi dello scorso anno;
anche il Governo francese, da quanto si evince da un comunicato stampa apparso sull'agenzia Apcom del 5 febbraio 2007, si appresterebbe ad alzare il livello di rischio per l'influenza aviaria, a seguito di espressa richiesta dell'Afssa (Agence française de sécurité sanitaire des aliments) -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali misure concrete di propria competenza intenda adottare affinché vengano scongiurati danni alla salute della popolazione e della fauna avicola derivanti dall'apparizione dell'influenza aviaria in Europa occidentale;
in che modo il Governo intenda operare per monitorare lo sviluppo della questione;
quali azioni preventive il Governo intenda adottare al fine di evitare i possibili danni economici nel caso si scatenino reazioni di panico collettivo nell'opinione pubblica.
(2-00364)
«Bellotti, Patarino, Ascierto, Rampelli, Mancuso, Murgia, Contento, Catanoso, Urso, Frassinetti, Migliori, Saglia, Gamba, Castellani, Buonfiglio, Amoruso, Porcu, Taglialatela, Giorgio Conte, Lo Presti, Lamorte, Angela Napoli, Leo, Moffa, Antonio Pepe, Germontani, Alberto Giorgetti, Siliquini, Ciccioli, Alemanno, Cirielli, Salerno».
(12 febbraio 2007)