Allegato A
Seduta n. 110 del 15/2/2007

...

(Sezione 7 - Piano di riorganizzazione della società Unipol)

G)

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
in un articolo pubblicato il 13 gennaio 2007, dal settimanale Milano Finanza, dal titolo «Piccoli e poco soddisfatti», è riportato il piano di riorganizzazione che la società di assicurazioni Unipol, attraverso la comunicazione del lancio di un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria sulle azioni di Aurora assicurazioni, intende promuovere a breve;
il medesimo articolo riporta, in maniera dettagliata, le fasi dell'offerta pubblica d'acquisto per una quota pari al 33,34 per cento del capitale di Aurora assicurazioni, che ancora la compagnia bolognese non possiede, evidenziando che, per ciascun titolo, Unipol è disposta a spendere 2,45 euro, per un controvalore complessivo di circa 750 milioni di euro;
l'offerta pubblica d'acquisto riguarda le quote detenute da due cooperative della Legacoop, Kora e Ariete, entrambe detentrici di un pacchetto del 9,99 per cento di Aurora assicurazioni, dalla finanziaria del gruppo Finsoe, che possiede il 7,022 per cento, nonché da altri soci minori, che possiedono complessivamente il 6,34 per cento;
sempre secondo il citato articolo, al termine dell'offerta pubblica d'acquisto, Unipol provvederà allo scorporo dell'intero ramo d'azienda assicurativo, che sarà conferito ad una controllata appositamente costituita, e la stessa operazione sarà fatta anche da Aurora assicurazioni, che successivamente

verrà incorporata in Unipol, società quotata;
le intenzioni del piano di riorganizzazione dell'Unipol sono state fortemente criticate dai piccoli azionisti dell'Aurora assicurazioni, sia per quanto riguarda il prezzo stabilito dell'offerta pubblica d'acquisto, che è, a loro giudizio, penalizzante, sia per quanto riguarda il mancato incasso del dividendo relativo al 2006, presumibilmente di 0,15 euro per azione;
l'alternativa per chi non aderisse all'offerta pubblica d'acquisto sarebbe o il concambio in azioni Unipol, all'atto della futura fusione, o il diritto di recesso previsto dal codice civile, che tutela gli azionisti di minoranza che non condividono un cambiamento dell'oggetto sociale e/o la limitazione del diritto di voto, ma entrambe queste soluzioni comporterebbero una forte penalizzazione economica per i piccoli azionisti di Aurora assicurazioni;
a giudizio dei piccoli azionisti della compagnia assicuratrice Aurora assicurazioni, le operazioni suesposte non costituiscono un'offerta pubblica d'acquisto, ma un puro e semplice obbligo da parte degli azionisti di consegnare all'Unipol le azioni Aurora assicurazioni al prezzo loro imposto;
inoltre, la tempistica sospetta con cui Unipol avrebbe deciso di «chiudere» l'operazione (entro il mese di marzo 2007), in modo da non dover riconoscere agli azionisti un dividendo adeguato, incrementa le critiche di quanti sostengono che l'imminente offerta pubblica d'acquisto dell'Unipol contenga aspetti tecnico-finanziari ingiustamente penalizzanti per i piccoli azionisti;
di recente, come è noto, si è verificata una serie di gravissimi scandali finanziari che hanno danneggiato centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori, per troppo tempo considerati e trattati come «parco buoi» -:
quali iniziative, anche normative, si intendano adottare per garantire, sempre e comunque, la trasparenza dei mercati finanziari e la tutela dei diritti dei risparmiatori.
(2-00328)
«Fratta Pasini, Franzoso, Verro, Garagnani, Paoletti Tangheroni, Fallica, Mistrello Destro, Osvaldo Napoli, Gardini, Floresta, Gregorio Fontana, Rosso, Uggè, Minardo, Palmieri, Ferrigno, Giudice, Marinello, Lainati, Bernardo, Boscetto, Romagnoli, Zanetta, Galli, Alberto Giorgetti, Brancher, Paniz, Cossiga, Romele, Germanà, Gianfranco Conte, Stagno D'Alcontres».
(29 gennaio 2007)