Allegato A
Seduta n. 110 del 15/2/2007

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(Sezione 6 - Situazioni di crisi industriale e occupazionale nella regione Abruzzo)

F)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
la crisi occupazionale che interessa la provincia dell'Aquila e parte di Chieti ha raggiunto ormai livelli non più tollerabili, dovuti, secondo gli interpellanti, all'inerzia delle giunte provinciali e regionali e allo scarso rilievo che questo Governo pone per la risoluzione del problema;
nel territorio marsicano la Oliit, appartenente al gruppo Luppi, ha acquisito nel febbraio 2004, nel territorio di Avezzano (Aquila), la Ixfin ed opera anche nel territorio di Chieti con un proprio stabilimento;
la Oliit, nel rilevare la proprietà della Ixfin, ha garantito il supporto finanziario di una società americana per una somma consistente tale da coprire le spese necessarie di gestione e di esercizio di tutti gli stabilimenti del gruppo, ma dallo stesso febbraio 2004 la società in questione, nonostante dichiarazioni di copertura economica, è sempre stata in una situazione di crisi, tanto da non poter sostenere dalla stessa data la corresponsione degli stipendi ai 296 dipendenti del sito di Avezzano ed ai 179 addetti del sito produttivo di Chieti;
già nel luglio 2006 vi è stato un intervento, da parte del primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo, volto a interessare Governo e soprattutto enti locali, quali regione, provincia dell'Aquila e provincia di Chieti, ad un tavolo serio per una risoluzione concertata e rapida della crisi e, soprattutto, per verificare ed eventualmente accogliere le richieste di eventuali investitori esteri;
sulla proposta di acquisizione del sito industriale marsicano da parte del consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano sembra essere stato raggiunto un accordo tra il ministero dello sviluppo economico e regione Abruzzo, è necessario dunque che il Governo vigili su tale operazione e, soprattutto, che l'acquisto venga vincolato all'uso industriale e non ceduto per semplici fini speculativi e che, altresì, il consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano, in qualità di acquirente, e che assuma, altresì, l'impegno di concretizzare in breve tempo l'interesse di altri imprenditori ad un'ulteriore acquisizione che garantisca una continuità industriale ed il contestuale reinserimento del personale;

nell'area peligna la situazione è a dir poco allarmante: diversi stabilimenti hanno annunciato la chiusura o il forte ridimensionamento; si citano i siti industriali Finmek, Lastra, Crodo, che coinvolgono almeno 400 famiglie dell'area di Sulmona;
esistono delle iniziative regionali, ma non vi è una chiara logica su quali sono gli interventi infrastrutturali e su quali basi si fonda la politica industriale e la politica del lavoro sui territori descritti;
il problema risulta essere estremamente preoccupante, per l'intera area industriale di appartenenza e per la società circostante, si ribadisce, quindi, la necessità di un tavolo istituzionale con le parti sociali e le amministrazioni locali, regione Abruzzo, provincia dell'Aquila e provincia di Chieti, dove progettare degli interventi strutturali di sostegno che incidano non solo sul caso Oliit, ma interessino anche i poli elettronico dell'Aquila e quello di Sulmona ed il distretto industriale di Chieti -:
se il Governo intenda, innanzitutto, adoperarsi, e con quale tempistica, per il completo sostegno dell'economia e dell'industria marsicana della valle Peligna e dell'area teatina, al fine di prevenire situazioni simili a quelle della Oliit, reinserendo i territori in questione nel quadro degli aiuti comunitari previsti dall'articolo 87, comma 3, lettera c), del trattato che istituisce la Comunità europea, come per altro affermato sia dalla giunta regionale sia dalla giunta provinciale, e come il primo firmatario ha più volte sottolineato in altre interpellanze, e, inoltre, al fine di poter accelerare l'iter per la firma del documento di proroga degli ammortizzatori sociali, per evitare altri epiloghi estremamente penalizzanti per i lavoratori degli stabilimenti coinvolti di Avezzano, di Sulmona e quello di Chieti.
(2-00367) «De Laurentiis, Volontè».
(13 febbraio 2007)