Allegato A
Seduta n. 110 del 15/2/2007

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(Sezione 5 - Problemi occupazionali presso lo stabilimento Eaton di Massa)

E)

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
la multinazionale americana Eaton ha in Italia cinque insediamenti produttivi distribuiti su tre regioni, Piemonte, Toscana e Friuli Venezia Giulia, per un totale di 1800 dipendenti;
questo gruppo industriale ha uno stabilimento anche nella provincia di Massa Carrara, che attualmente conta circa 370 addetti;
nel settembre del 2003, dopo aver trasferito nello stabilimento di Rivarolo macchinari in grado di produrre gli stessi pezzi che prima venivano prodotti in esclusiva nello stabilimento di Massa, i vertici dell'azienda denunciarono un grave stato di crisi;
nel 2005 azienda e sindacati raggiunsero un'intesa sugli esuberi dello stabilimento di Massa concordando la messa in mobilità di 60 lavoratori concordando le modalità con le organizzazioni sindacali;
contrariamente agli impegni presi ai tavoli istituzionali fatti a livello provinciale, i vertici aziendali sarebbero intenzionati a spostare dallo stabilimento di Rivarolo (Torino) a quello di Bosconero (Torino) i macchinari per le punterie per le valvole che dovevano essere destinate a Massa e ciò comporterebbe un'ulteriore riduzione del personale di cinquanta unità;
negli anni sono state esternalizzate molte lavorazioni ed Eaton non si è resa disponibile a far tornare all'interno dello stabilimento di Massa il lavoro che in questi anni era stato affidato fuori in outsourcing;
la decisione di un ulteriore ridimensionamento del personale fa temere un progressivo smantellamento dello stabilimento;
la riorganizzazione produttiva è maturata a dispetto del fatto che il mercato in cui opera la Eaton, in particolare le valvole per automotive e camion, si presenta stabile, se non in espansione, dato confermato dalla stessa direzione aziendale, che, almeno a parole, ha detto di voler potenziare altrove la produzione di attuatori di valvole;
tale riorganizzazione apre molti interrogativi, anche rispetto a possibili ipotesi di trasferimento delle attività in altri Paesi europei;
le produzioni di questo gruppo industriale costituiscono un punto di eccellenza;
un nuovo depauperamento produttivo ed occupazionale costituirebbe un ulteriore grave colpo per il territorio della provincia di Massa Carrara;

le istituzioni direttamente interessate stanno già attivamente operando, ma ci troviamo di fronte alla dimensione nazionale dell'attività produttiva della Eaton -:
se intenda intervenire per costituire un tavolo nazionale di trattativa, di concerto anche con le regioni interessate, allo scopo di garantire le prospettive di sviluppo e di consolidamento delle attività produttive e di salvaguardare l'occupazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Eaton, a partire dai dipendenti dello stabilimento di Massa.
(2-00359)
«Cordoni, Bellanova, Cialente, Grillini, Tomaselli, Vannucci, Musi, Bimbi, Mariani, Tenaglia, Squeglia, Mosella, Betta, Benzoni, Marcenaro, Papini, Viola, Dato, Miglioli, Benvenuto, Zucchi, Gentili, Barbi, Bafile, Velo, Giovanelli, Ceccuzzi, Grassi, Tessitore, Testa, Mario Ricci, Farinone, Delbono».
(8 febbraio 2007)