Allegato A
Seduta n. 110 del 15/2/2007

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(Sezione 3 - Presunte attività di dossieraggio compiute nei confronti di uomini politici italiani)

C)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
negli ultimi giorni il quotidiano la Repubblica ha rilevato particolari inquietanti circa l'attività svolta dai consulenti della «commissione Mitrokhin» presieduta dal senatore Paolo Guzzanti;
in particolare, il consulente Mario Scaramella avrebbe avviato contatti con ex esponenti del Kgb russo al fine di ottenere informazioni su eventuali relazioni di esponenti politici del nostro Paese, facenti parte dell'opposizione nella XIV legislatura, con il servizio segreto della Russia;
dalle interviste pubblicate sia a Litvinenko, morto recentemente a Londra dopo essere stato avvelenato con il polonio 210, sia all'ex agente del Kgb Limarev, emerge che Mario Scaramella, consulente dell'allora «commissione Mitrokhin», avrebbe lavorato alla compilazione di dossier su uomini politici italiani, tra i quali il segretario del Partito dei Comunisti italiani Olivierio Diliberto ed il presidente del gruppo parlamentare della Camera dei deputati Sgobio, ed altri esponenti dei Verdi, Rifondazione comunista, Democratici di sinistra e lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi;
Mario Scaramella viene assunto in qualità di consulente della «commissione Mitrokhin», con un curriculum di cui è stata messa in dubbio la veridicità e la sua attività; inoltre, è collegato alla Enviromental crime prevention program, che svolge un non meglio precisato lavoro di intelligence ambientale, militare e civile tramite contatti internazionali e vanta anche contatti con l'intelligence americana;
l'ex agente del Kgb Limarev sostiene di svolgere «una consulenza segreta e confidenziale con la commissione parlamentare del presidente Guzzanti» e per questo di aver incontrato più volte, soprattutto, «il suo braccio destro, Mario Scaramella»;
ultime recenti rivelazioni della stampa hanno evidenziato quanto le intercettazioni telefoniche alle quali Scaramella era sottoposto dimostrino che questi «poteva contare su una rete di informatori che comprende poliziotti, agenti della polizia penitenziaria e due uomini della Cia». Egli, inoltre, era stato preventivamente informato di essere sottoposto ad intercettazioni telefoniche su ordine della magistratura -:
se intendano verificare l'esistenza di dossier su uomini politici italiani riconducibili

all'opposizione della XIV legislatura e se tali dossier siano stati compilati avvalendosi anche dell'attività di apparati dello stato, con particolare riferimento ai servizi di sicurezza italiani;
se Mario Scaramella abbia avuto relazioni con apparati dello Stato e con i servizi di sicurezza del nostro Paese e se tali relazioni siano ancora esistenti;
se non ritenga di dover accertare chi abbia fornito a Scaramella l'informazione di essere sottoposto ad accertamenti da parte della magistratura;
se il Governo non ravvisi, nelle attività emerse dalle rilevazioni pubblicate dalla stampa, un vero e proprio tentativo di destabilizzare la vita democratica del nostro Paese.
(2-00266)
«Diliberto, Sgobio, Vacca, Bellillo, Cancrini, Cesini, Crapolicchio, De Angelis, Galante, Licandro, Napoletano, Pagliarini, Ferdinando Benito Pignataro, Soffritti, Venier».
(6 dicembre 2006)